- Siete dei ficcanaso. -
Mi sembra ovvio che Haruhi non ha
partecipato
volontariamente a questa missione, infatti l'abbiamo praticamente
trascinata, ora ci troviamo al ristorante dove Kaoru e la pseudo
ragazza hanno prenotato, siamo rigorosamente vestiti di nero e
appartati in un angolo e grazie ad alcune mance siamo riusciti a
occupare dei tavoli senza mangiare.
- Se non volevamo dare nell'occhio almeno
un antipasto
dovevamo ordinarlo. -
- Kyoya! Mi stupisci non capisci che non
possiamo
concentrarci sul mangiare? Dobbiamo supportare il nostro amico! -
- Tamaki non riesci a fare entrambe le
cose? -
- Oh..ehm..beh...ecco. -
- Uffa, io voglio una torta di fragole.
- Silenzio! Stanno arrivando.
Dico a un certo punto calmando tutti e
accucciandoci.
Ovviamente con noi abbiamo anche i nostri immancabili occhiali da
sole per camuffarci ancora di più!
- Sono troppo lontani cosa volete fare da
qui? - Chiede
Haruhi e sghignazzo divertito di fronte alla sua ingenuità.
- Haruhi non ti fidi di me? Non lascio mai
nulla al
caso, la vedi quella piccola radiolina? -
Tiro fuori dalla tasca una scatoletta
rettangolare
grande quanto il palmo della mia mano e con due piccole antenne,
tutti la guardano curiosa e dopo aver creato la giusta suspense
spiego il mio piano.
- Ho messo a Kaoru di nascosto un piccolo
microfono che
è direttamente collegato alla piccola radiolina,
così sentiremo
tutto! -
- Questa è violazione della
privacy. -
- Haruhi hai qualcosa da dire contro questa
tecnologia?
Sai ho faticato davvero assai per farla arrivare oggi, visto il poco
preavviso. - Lo sguardo gelido di Kyoya basta a far cessare le
lamentele di Haruhi.
- No..c-certo che no, ma ancora una domanda
in che modo
aiuteremo Kaoru? - Effettivamente non lo so ma..-
- Così è molto
più interessante e divertente! -
- Sei il peggiore. -
- Intanto tu stai con il peggiore. -
Gli faccio la linguaccia e lei di risposta
mi tira una
scappellotto sulla nuca gli altri ridacchiano divertiti dalla scena.
Ma non è questo il momento giusto per ridere! Bisogna darsi
da fare!
- Tamaki sarai tu l'addetto alla radio
accendila! -
- Oui! -
Accendiamo la radiolina e tutti siamo in
silenzio
aspettando che si sintonizzi per fortuna passa poco tempo e
intercettiamo la voce della ragazza di Kaoru!
- Come mai questa cena Kaoru? -
- Vorrei parlarti ma ti prego non
forziamo le cose
godiamoci la cena. -
- Volentieri. -
Da quel punto passa davvero molto tempo e i
due non
fanno altro che parlare del più e del meno, entrambi sono
tranquilli
e Kaoru se la cava benissimo, molto meglio di me sicuramente!
Il problema è che qui ci stiamo
annoiando infatti Honey
si è pure addormentato, Haruhi e Kyoya però erano
anche nervosi per
l'enorme perdita di tempo, finché la ragazza del mio adorato
fratellino non fa una domanda strana che risveglia un po' tutti.
Sopratutto me.
- Allora con tuo fratello
com'è andata è riuscito a
chiarire con l'amico? -
- Oh si,si era tanto tempo che non
passavamo una
serata così allegra. -
- E con il problema della sua
ragazza? -
- A cosa ti riferisci? -
- Al fatto che non riesce a stare
da solo con lei
senza avere voglia. -
Voglio sotterrarmi. Questo è il
mio unico pensiero che
mi sta passando per la testa. Credo che il mio viso sia diventato
rosso pomodoro, o rosso come una rosa, si esatto praticamente il
simbolo del nostro club.
Sono rosso come una rosa.
Rimango fermo e immobile mentre tutti mi
guardano
indignati ma gli occhi più pesanti sono quelli di Haruhi.
- Mah! Non saprei però
se la caverà in qualche
maniera, scusami un secondo un attimo a chiedere al cameriere il
conto. -
- Hikaru...sei un pervertito. -
Ovvio che Honey malefico nano si
è svegliato proprio
ora!
- Prevedo per te grossi problemi da oggi
Hikaru. - Kyoya
ghigna divertito mentre si tira su gli occhiali e non posso far altro
che mandare tutti all'inferno mentalmente.
- Hikaru tu eri un Host?!?! non
è possibile che i tuoi
pensieri siano così impuri, dovresti solamente pensare al
bene della
tua futura sposa, sei un cavaliere i tuoi desideri vengono per ultimi
e la nostra Haruhi è troppo pura per essere la protagonista
della
tua mente perversa. -
Per fortuna il mio cellulare squilla e
smetto di
ascoltare il monologo di Tamaki che continua ad andare avanti, guardo
lo schermo e il numero è sconosciuto, a dire il vero
solitamente non
rispondo mai quand'è così, ma a questo punto
posso dedicare anche
tempo alle compagnie telefoniche!
- Pronto? -
- Ascoltami bene non dire una
parola o il mio nome
fratello. -
Volgo lo sguardo al tavolo di Kaoru e non
vedendolo
capisco subito che si è allontanato apposta per chiamarmi.
- Mentre Tamaki fa il suo monologo
ti volevo solo
dire una cosa. -
Capisco subito che quella grandissima
figura da pirla
l'aveva architettata mio fratello e da rosso divento pallido
cadaverico.
- Pensavi che non me ne sarei
accorto del microfono?
Ora sparite tutti, oh e non te la prendere per la piccola vendetta
ciao ciao Hikaru. -
Chiude e rimango con il telefono in mano e
la bocca
spalancata, si è accorto del microfono e si è
vendicato. Menomale
che sono io il fratello più cattivo! Lui è il
diavolo in persona
sceso in terra solo per me!
- Quindi hai capito Hikaru?? - Eh? Ah si
Tamaki e il suo
monologo. - Si beh allora andiamo? -
Chiedo speranzoso, tanto Kaoru
hasicuramente gettato il
microfono.
- Come mai vuoi andare via? - Honey
maledizione!!
- Non vuole fare altre figuracce. - Grazie
tanto eh
Mori.
- Beh, a quanto pare qui non c'è
più niente da sentire
quindi possiamo andare. -
- Kyoya si è rotta la radiolina.
- Chiede Tamaki
ingenuo.
- No, è successo quello che
avevo previsto da quando
ieri sera Kaoru è tornato a casa sua. -
Furioso, ecco come sono non me lo poteva
dire prima?
Comunque a parte tutte le emozioni che
vanno
dall'arrabbiato all'imbarazzato al teso, il sentimento che
più
domina è certamente la preoccupazione per Haruhi.
L'unica a non aver spiaccicato una parola
da quando ha
sentito i due piccioncini e io da bravo vigliacco quale sono non ho
neanche il coraggio di guardarla negli occhi o d'incrociare anche
solo per un millesimo di secondo il suo sguardo.
Mentre torniamo a casa tutti ridono e
scherzano tra loro
e io in silenzio religioso me ne sto in disparte pensando a qualcosa
di buono da dire alla mia ragazza, che non so per quanto ancora
sarebbe stata tale.
- Non devi preoccuparti, risolverete. -
Mori mi affianca
senza neanche che me ne accorgo e sorrido appena alle sue parole
d'incoraggiamento.
- Grazie Mori -
Arrivati davanti alla villa ci salutiamo e
ognuno si
divide per casa propria, io e Haruhi entriamo in casa e lei mi
guarda.
- Ehm...mi spiace per quello che hai dovuto
sentire. -
- Non sono arrabbiata, sto solo pensando. -
Continuo a guardarla ancora preoccupato e
sento il
bisogno di sedermi, l'ansia mi assale senza che io possa fare nulla
per combatterla, finché però non è lei
a prendere parola.
- Sicuro che non ti pesi? -
Rimango sorpreso da questa domanda e mi
ritrovo un
attimo perso, lei si sta preoccupando per me? Io sono il maniaco e
lei si preoccupa?
- Sono cresciuta con dei principi, non
avevo mai pensato
a quello prima del matrimonio. -
Nella sua voce percepisco un leggero
imbarazzo e sorrido
intenerito.
- Ma trovo sia giusto donarsi solo al
proprio marito,
come vedi niente è sicuro io e Tamaki siamo stati insieme
cinque
anni e poi è sfumato tutto. -
Il fatto che mi paragona a Tamaki un po' mi
uccide
l'ammetto, ma so bene che lei non è come le altre ragazze
che sogna
ad occhi aperti con la convinzione di rimanere con il proprio
compagno tutta la vita, lei è razionale e cauta, mi rendo
conto che
ho bisogno di lei nella mia quotidianità, una ragazza che mi
frena e
mi fa ragionare con attenzione anche sulle più piccole cose.
- E anche se me l'hai già detto
ieri sera voglio che tu
sia sicuro, non voglio che questa cosa diventi una specie di stress
per te. -
- Haruhi può sembrare
incredibile è vero ma non
m'importa per il semplice fatto che tu sei diventata il mio mondo,
non ti mento dicendo che sarà tutto facile anzi
probabilmente dovrai
bloccarmi molte volte ma non farò mai niente che tu non
voglia
quindi aspetterò, tu non devi farti problemi. -
Sono sincero, sono disposto a sopportare
tutto pur di
rimanere con lei, non so cosa succederà in futuro ma
combatterò
sempre per noi due e anche lei ora sorride convinta e non posso far
altro che abbracciarla e stringerla a me.
Decidiamo insieme di passare la serata
davanti al
televisore a mangiare patatine, siamo tranquilli quando a
interrompere il tutto e l'avviso di un messaggio da parte del mio
cellulare, lo tiro fuori dalla tasca e clicco sull'applicazione senza
paura che Haruhi legga.
A parte che non ho niente da nascondere e
poi so che che
la mia ragazza si fida di me non fosse così non staremo
insieme!
Mi sono dichiarato! Ovviamente
anche lei mi
ama e quindi adesso stiamo insieme, tutto questo per dirti che non
torno sta notte.
Buonanotte e dai un bacio a Haruhi!
Storgo il naso non di poco per quel
“dai un bacio a
Haruhi” probabilmente l'ha fatto apposta quel maledetto,
comunque
infine sono contento per lui, l'unico ostacolo che rimane è
la
nostra famiglia ma sono sicuro che in un modo o nell'altro si sarebbe
tutto risolto.
- Sei preoccupato? - Mi chiede Haruhi
vedendomi
pensieroso.
- No, kaoru mi ha scritto che sta notte non
torna e con
la ragazza è andata bene. -
- Hikaru. -
- Mh? -
- Beh non credo di avertelo mai detto
direttamente. -
Rispondo velocemente a Kaoru con un “buona serata!”
e metto via
il cellulare tornando a dare tutta la mia attenzione ad Haruhi.
- Ti amo Hikaru. -
Sorrido, mi viene solo da sorridere
perché queste sue
parole sono come un sogno che si realizza.
Mi tornano in mente tutti i momenti passati
in
depressione totale senza credere che avrei mai vissuto un momento del
genere, tutte le volte che la sognavo e mi alzavo dal letto deluso di
non trovarla al mio fianco.
Le poso una mano sul viso accarezzandole la
guancia. -
Ti amo anch'io Haruhi. - Poso le labbra sulle sue iniziando ad
assaporarle dolcemente mentre continuo ad accarezzarle la guancia e
con l'altro braccio la stringo a me con possessione.
Passiamo così tutta la sera
senza mai andare oltre e a
me va benissimo, il solo contatto con lei mi basta per sentire la
felicita pervadere ogni singola cellula del mio corpo.
E prima d'addormentarmi prendo anche
un'importante
decisione.
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