Epilogo
Perché
saremo
sempre fieri di amare.
Un’estate
così afosa, a Londra, non
si vede da secoli, dicono i vecchietti, motivo per cui, dopo aver
passato
l’intera giornata tra i cortei nella City, hanno deciso di
ripiegare una veloce
ritirata al Paiolo Magico per qualche limonata fredda, piazzandosi
strategicamente al tavolo davanti al ventilatore.
Il
locale è pieno, ma l’atmosfera è
così vivace e rilassata che il rumore non dà
affatto fastidio e riescono a
chiacchierare tra loro tranquillamente. Gaara ha anche messo le
cuffiette,
dividendone una con Rock Lee. Sono tornati a Londra proprio per
partecipare al gay pride che si
tiene quel giorno,
durante il pride month e indossano
l’uno
la maglia dei demisessuali, l’altro quella arcobaleno degli
omosessuali.
Sakura
sta chiacchierando con Ino e
Sai, quest’ultimo indossa la maglietta con la bandiera dei transegender e ha un sorriso un poco
più realistico del solito. Da
quando sta con la Yamanaka i suoi sorrisi sono diventati più
spontanei e meno
nervosi.
Poi
c’è Naruto, nella sua maglietta
con i colori dei bisessuali, che sta guardando con fin troppo
entusiasmo le
foto che Hinata ha fatto quella giornata, le teste sono troppo vicine
per i
gusti di Sasuke. Non che sia geloso, solo che in quell’ultimo
periodo Naruto è
stato troppo influenzato dalle discutibili letture di Hyuuga, che gli
hanno
fatto venire più di qualche crisi nervosa.
Come si
chiamano? Giusto, yaoi. Sasuke
vorrebbe bruciarli tutti.
Così come le fan fiction che ha scoperto Hinata scrivere su
di loro.
Per il
resto, la loro relazione è
andata in salita. Non avrebbe mai immaginato che frequentarsi alla luce
del
sole, senza preoccuparsi di misurare troppo le proprie azioni e parole
o che
qualcuno potesse vederli, fosse così gratificante.
Ormai
è dominio pubblico che lui e
Naruto sono una coppia. C’è da dire che suo padre
l’ha presa meglio del
previsto: nessuna scenata, nessuna minaccia e niente valigie fuori
dalla porta
ad aspettarlo. Gli ha solo fatto cortesemente capire che non approva
minimamente, così Sasuke non
altrettanto cortesemente lo ha mandato a cagare. Alla fine Fugaku ha
optato per
il fare finta di nulla, considerare
il tutto solo una fase e ogni volta che si parla di Naruto lo chiama
“il tuo amichetto”,
nemmeno fossero i
fidanzati delle elementari.
Però
non si lamenta, affatto, poteva
andare sicuramente peggio e alla fine è riuscito a
diplomarsi sano e salvo, con
una meritatissima Eccezionale con lode. Lo stesso vale per Sakura,
mentre
Hinata ha avuto un semplice Eccezionale.
Perfino
Naruto si è messo sotto con
lo studio, riuscendo a raggiungere una O piena che, vista la sua
disastrosa
media scolastica, è sicuramente Oltre ogni Previsione.
“Oh,
guarda com’è carino Sasuke” lo
distrae Naruto indicando lo schermo fra le dita di Hinata
“Sei tutto rosso in
faccia”
Lo
fulmina con lo sguardo, meditando
di distruggere la macchina fotografica. “Odio le
foto” ringhia a mezza voce, ma
il malumore passa totalmente non appena Naruto gli si arpiona addosso,
tornando
a dargli – finalmente
– le giuste
attenzioni. Anche se continua a fingersi indispettito.
“Scusa”
una voce sconosciuta distrae
il piccolo gruppo dalle loro faccende. Una ragazza con una faccia
perplessa si
è avvicinata curiosa a Sasuke, indicando la sua maglietta.
“Venite
dal gay pride?” chiede
corrugando la fronte “Che orientamento indica la
tua maglietta?”
Sasuke
fa una faccia indignatissima,
mentre sia Ino che Sakura scoppiano a sghignazzare senza ritegno.
“La
maglia dei dobesessuali”
spiega Sai con calma, dal momento che sembra aver
preso la faccenda fin troppo seriamente, come se fosse di vitale
importanza.
“Cosa?”
la ragazza sembra sempre più
confusa, allora Ino decide finalmente di spiegare la situazione.
“Vedi,
a lui fanno schifo tutte le
persone, comprese noi e tu, tranne questo dobe qui” e indica
Naruto, che
comincia a grattarsi la zazzera bionda imbarazzato.
Da
quando Uchiha ha detto quella
frase, le ragazze non perdono occasione per rinfacciargliela, come se
fosse la
più grande sentenza pronunciata sulla faccia della terra.
Gli hanno perfino
fatto una maglietta su misura, creando una bandiera personalizzata solo
per
lui: hanno usato come base la bandiera della comunità
asessuata, sostituendo il
nero e il grigio e con due diverse gradazioni di arancione.
È
già la quarta volta che qualcuno
gli chiede che orientamento sia.
“Giuro
che mi vendicherò” borbotta a
mezza voce Sasuke quando la ragazza, ottenuta la sua informazione, si
allontana.
“Oh,
Sasuke Uchiha il vendicatore” lo
prende in giro Sakura, prendendo un sorso di limonata “Che
paura”
Gli
manca decisamente il periodo in
cui la ragazza sembrava temerlo, ormai è sempre
più irriverente nei suoi
confronti.
“Io
la trovo una cosa molto dolce, in
realtà” mormora Hinata con un sorriso
incoraggiante.
Nel
sentire la voce della sua
fidanzata, Sakura perde ogni interesse per Uchiha, concentrandosi solo
su di
lei. La faccia piena di adorazione che fa ogni volta è
imbarazzante, sembra che
nell’universo esista solo Hinata per lei. Poi quel giorno,
con la maglietta con
le diverse gradazioni di rosa della lipstick
lesbian flag, sembra un confetto delizioso. Invece Sakura
è un po’ troppo
accecante con i colori dei pansessuali addosso.
“Posso
un po’ della tua limonata,
amore?” le chiede “Ho finito la mia”
L’ex-tassorosso
le passa la sua
sorridendo, ricambiando lo stesso sguardo carico di affetto.
“Certo, tesoro”
A Sasuke
fanno venire il diabete. In
più, con Ino e Sai che pomiciano tutto il tempo e Lee che
riempie di dolcezze
Gaara, si sente un fidanzato leggermente degenere.
“Vuoi
la mia limonata, dobe” chiede a
Naruto, senza nessun tono interrogativo.
Lui
sorride. “No, grazie, sono a
posto così”
Quella
risposta non piace per nulla
ad Uchiha, che socchiude gli occhi offeso, e gli piazza il proprio
bicchiere
davanti.
“Prendi
la mia limonata, dobe”
“Ma
la tua è amara… non hai nemmeno
messo il miele”
“Bevi
la mia limonata!” gli ordina,
quasi tirandogli in faccia il bicchiere.
Gaara,
dopo aver assistito a tutta la
scena, alza lo sguardo al soffitto esasperato e poi scocca un bacio
sulla
guancia a Lee, perché sarà pure un bambino
iperattivo, ma almeno non è mai
mestruato.
“Potremmo
stampare le foto e fare un
album” propone Sakura, fissando la macchinetta di Hinata
“Magari la nostra la
incorniciamo”
Hinata
arrossisce immediatamente.
“Dici?”
“Ma
sì, siamo così dolci” indica
quella dove la tiene sulle spalle, entrambe avviluppate nella bandiera
arcobaleno come se fosse un mantello da supereroe.
“Magari
la mandiamo a Toneri”
suggerisce.
Hinata
sorride rassegnata, quando si
sono messe assieme la prima cosa che Haruno ha fatto è stato
sbatterlo in
faccia a Toneri. Evidentemente deve averlo preso molto sul personale.
Inevitabilmente,
le tornano in mente
i loro primi appuntamenti. Prima di mettersi insieme ne avevano avuti
molto, un
po’ perché Hinata inizialmente era ancora troppo
confusa da quelle attenzione,
poi perché nessuna delle due aveva il coraggio di fare quel
passo in più.
Poi,
però, era finalmente successo e
Hinata, pensandoci, sorride.
“Quindi,
buonanotte” borbottò Sakura, leggermente incerta
davanti
all’entrata dei dormitori di Tassorosso. Il coprifuoco stava
per scoccare in
una manciata di minuti, avrebbe dovuto correre per raggiungere la sua
torre in
tempo.
Hinata
alzò lo sguardo dalle proprie ballerine.
“Buonanotte” ricambiò,
arrossendo mentre sporgeva il volto verso di lei.
Sakura rimase a
fissare il suo viso qualche secondo, gli occhi incollati
sulle labbra carnose dell’altra ragazza. Poi parve
riscuotersi improvvisamente
e fece un balzo all’indietro.
“Buonanotte!”
ripeté con voce stridula e si allontanò
velocemente,
facendo lunghi passi rigidi e impettiti.
Hinata
guardò la schiena allontanarsi imbronciandosi un poco,
sentendo la
delusione raggrupparsi nel suo stomaco. La verità era che si
aspettava… un
bacio. Avrebbe tanto voluto che la baciasse, ma non trovava il coraggio
per
farlo lei per prima. Era vero che tecnicamente se ne erano
già scambiato uno,
ma non era la stessa cosa. Soprattutto perché ormai aveva
cominciato a provare
qualcosa per la Corvonero e… be’, voleva che la
baciasse e, magari, che la
toccasse un pochino.
Come ogni qual
volta si ritrovava a fare quei pensieri, arrossì
violentemente, sentendosi la faccia bruciare, e se la coprì
con le mani
scuotendo la testa.
Magari al
prossimo appuntamento l’avrebbe baciata. O sarebbe stata lei
a
trovare il coraggio per farlo.
Era
più probabile che Naruto uscisse con Eccezionale da
Hogwarts, si rese
conto mestamente. Sospirò, decidendosi finalmente ad entrare
nel dormitorio.
“Hinata!”
Il cuore le
schizzò immediatamente in gola e si voltò,
facendo ondeggiare
i lunghi capelli corvini.
“S-Sakura”
balbettò portandosi una mano al centro del petto, vedendo la
ragazza correre verso di lei per il corridoio.
La corvonero
aveva un leggero fiatone. “Scusami, ma
devo…”
Non
riuscì a finire la frase che, in un impeto di coraggio,
Hinata salì
sulle punte, afferrando il colletto della sua camicia, facendo
collidere le
loro labbra. Sentiva il cuore
rimbombarle nelle orecchie e una vocina impanicata gridare: cosa sto
facendo, cosa sto facendo,
cosa sto facendo…
Ma ogni suo
pensiero si azzerò non appena percepì Sakura
socchiudere le
labbra, ricambiando quel bacio impacciato, azzardando qualche movimento
con la
sua bocca. Sentì una scossa percorrerle tutta la spina
dorsale quando avvertì
la lingua dell’altra leccarle le labbra e poi affondare fra
esse, alla ricerca
della gemella.
Merlino,
pensò internamente, trovandosi a costretta ad appoggiarsi
alla
parete per via delle ginocchia improvvisamente molli. Sakura le mise
una mano
sul fianco, mentre l’altra si incastrò fra i suoi
capelli sottili e lisci,
scompigliandoli un poco.
Si staccarono
solo quando respirare fu strettamente necessario. Hinata si
sentiva ad andare a fuoco e non riusciva distogliere lo sguardo dalle
labbra
lucide di saliva di Sakura.
Subito,
però, la sua mente fu invasa delle paranoie: aveva baciato
bene?
O aveva fatti schifo? Forse Sakura non era tornata indietro per un
bacio, forse
aveva frainteso, forse aveva sbagliato tutto e…
Il cervello si
azzerò ancora quando l’altra ragazza si
piegò nuovamente
sul suo viso, coinvolgendola in un altro bacio più composto
e meno incerto. Le
gettò le braccia al collo tirandosela contro, sentendosi
realizzata. Quando
Sakura cominciò poi a baciarle il collo le venne la pelle
d’oca e rischiò
seriamente di cadere a terra, incapace di reggersi sulle gambe.
“C-come
sono andata?” domandò titubante.
“Oltre
ogni Previsione” le garantì Sakura, gli occhi
verdi che brillavano
emozionati “Anzi, azzarderei anche Eccezionale” e
tornò a baciarla.
Il coprifuoco
era completamente dimenticato.
“Perché
stai sorridendo?”
Viene
distratta dalla voce di Sakura,
che le ha passato anche la mano davanti agli occhi.
“No…
niente” gongola, appoggiandosi
alla sua spalla “Sono solo felice”
Sakura
passa un braccio dietro la sua
schiena, stringendola. “Anche io lo sono” e le
bacia i capelli.
In quel
momento Gaara si toglie la
cuffietta, alzando lo sguardo verso le casse da dove esce una musica
leggera.
“Oh,
adoro questa canzone” dice
stiracchiando le labbra in un sorriso pigro.
Rock Lee
si alza, rivolgendosi al
bancone con le mani a coppa attorno alla bocca: “Ehi, mister!
Alza un po’ il
volume!”
Quello
sorride, sollevando la
bacchetta e indicando con un colpetto l’amplificatore, la
voce chiara di Bon
Vox riempie subito il locale.
“One
man come
in the name of love
One
man come
and go
One
man come
he to justify
One man to
overthrow”
Ino si
sporge su Sai, baciandogli le
labbra teneramente, una mano appoggiata sulla guancia. Mentre Naruto
prende la
mano di Sasuke, cominciando a strillargli il ritornello nelle orecchie.
Anche
gli altri frequentatori si sono messi a cantare, qualcuno anche
sventolando le
bandiere arcobaleno.
A
Sakura, invece, tornano in mente le
parole di Toneri.
Ma non ti
vergogni? È malato!
No, pensa
cocciuta, accarezzando i capelli di Hinata e invitandola ad alzare la
testa
dalla sua spalle. No, lei non si vergogna affatto, anzi è
orgoglio di amare,
fiera di ciò che è e non permetterà
mai a nessuno di farle credere il
contrario.
Non
c’è nulla di sbagliato
nell’amare.
Così
bacia Hinata sulle labbra,
felice, perché non smetterà mai di essere fiera
di amare una donna bella e
gentile come lei.
“In
the name
of love
What
more in
the name of love”
(Pride,
in
the name of love – U2)
WA
Ogni
volta che
finisco una storia mi sale il magone, non riesco proprio ad
abituarmi
;_; ma credo sia
naturale, visto che mi
ha fatto compagnia per tutta l’estate e l’autunno.
Adesso arriva il natale,
adesso arrivano nuove fic! * guarda la nuova fic
trash che ha in cantiere e sogghigna *
Il piano
iniziale era pubblicarla a giugno, proprio durante il pride
month, come nell’epilogo, ma purtroppo sono leggermente in ritardo xD
Ho anche
una mezza intenzione di fare degli extra,
magari su una probabile prima volta SakuHina *faccia compiaciuta* e
magari la
reazione di Sasuke agli yaoi hahahaha
Spero vi sia
piaciuta davvero, di averla
trovata divertente e leggera e spontanea,
perché quello
che volevo esprimere è che ogni tipo di amore
è spontaneo, mai forzato,
se sincero. Spero anche che questo epilogo l’abbia chiusa
degnamente.
Vi ringrazio
tantissimo per averla
seguita, soprattutto quelle persone che non si sono mai perse un
aggiornamento,
facendo sempre sapere il loro parere. Grazie
di cuore, siete stati fondamentali,
perché per quanto l’autore sia importante sono
sempre i lettori a dare vita
alla storia <3
Quindi, grazie.
Ci
vediamo
con altre storie^^
Hatta
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