È
passato un intero anno dall’ultima volta che mi sono fatta
viva ma non mi sono mai dimenticata di riprovare a recuperare la mia
amata storia. Al contrario voi probabilmente vi sarete dimenticati di
me e questa lo so è solo colpa mia, ma nello spirito delle
feste e come buon auspicio di questo nuovo anno che sta per cominciare
mi farò perdonare.
POV
CHRISTIAN
-Okay
allora piccolo, ti metto qui vicino a me sul seggiolone, mentre
papà cerca di cucinare.
Ti prego
promettimi di non ricominciare a piangere, altrimenti la mamma si
sveglierà, e si sveglia addio sorpresa, okay?- Ted mi guarda
perplesso, con le guance e gli occhi ancora arrossati e bagnati di
lacrime, ma sembra essersi calmato. Magari si addormenterà.
Lo guardo sorridendo. Mi sento ancora così strano nel ruolo
di papà.
Anche se
faccio del mio meglio per tenere sotto controllo le mie paure e
insicurezze, a volte non è semplice. Ana è la mia
ancora di salvezza.
Lei cerca
sempre di tranquillizzarmi e rassicurarmi, mi ripete di continuo quanto
io invece sia un bravo papà, anche se so che lo dice solo
per evitare che dubiti di me stesso, ma in realtà
è lei quella veramente nata per fare il genitore.
Infatti
se qualcuno, prima di conoscere Ana, mi avesse detto che mi sarei
sposato e sarei diventato padre, gli avrei probabilmente riso in faccia
per quanto fosse assurda quella ipotesi, e invece eccomi qui, un anno e
mezzo dopo, a preparare una sorpresa per mia moglie mentre bado a
nostro figlio.
Ana poi
mi ripete di continuo quanto io le abbia cambiato la vita, quanto lo
stare con me l’abbia resa una persona diversa, ma qualunque
cosa io abbia fatto non sarà mai paragonabile a quello che
ha fatto lei per me senza che se ne rendesse conto. Forse hanno ragione
tutte quelle commedie romantiche che Ana mi costringe a vedere:
l’amore, quello vero, ci cambia, ci rende persone migliori.
Cavolo un vero ragionamento alla Dr. Flynn direi, andiamo
bene.
-Bravo
tesoro, che papà è già abbastanza in
difficoltà.- e nel panico aggiungerei.
Oggi
è il compleanno della mia bellissima moglie e per farle una
sorpresa vorrei portarle la colazione a letto, come fece lei per il mio
compleanno, ma si sta dimostrando un'impresa più difficile
di quanto immaginassi.
-Okay ora
il bacon, prepararlo deve essere semplice, basta rosolarlo in padella
giusto? Era meglio se oltre la torta ordinavo anche la colazione.- dico
alzando gli occhi al cielo, con le mani nei capelli, nella confusione
più totale.
-Ahia.
Dannazione.- come non detto, preparare il bacon non è una
cosa semplice per me.
-Mr Grey
tutto bene?- interviene Gail togliendomi la padella dalle mani. Da dove
è arrivata? Si muove sempre in modo così
silenzioso.
-Cosa sta
facendo?- continua.
Ah non lo
so è cosa mia, faccio quello che mi pare forse?
Meglio
lasciare andare il nervosismo.
-Stavo
cercando di preparare la colazione per Mrs Grey, per il suo compleanno,
ma io e i fornelli non abbiamo ancora trovato un accordo.- dico,
cercando di sembrare il più simpatico possibile.
-Posso
pensarci io se vuole. Cosa voleva preparare?- mi chiede.
-Pancake
con bacon e lo yogurt greco con i cereali che piace tanto ad Ana. Ho
anche preso una piccola torta di compleanno.
So che
sono tante cose ma mangerò anche io qualcosa di tutta questa
roba.- spiego, rispondendo alla sua domanda inespressa.
-Bene. Il
bacon è quasi pronto, ora preparo i pancake, e per ultimo lo
yogurt. Non ci vorrà molto tempo.-
-Grazie
del suo aiuto. Ted si sta addormentando, lo cambio prima che crolli.-
ancora una volta senza aspettare una sua risposta, prendo il piccolo in
braccio e lo porto in camera sua dove abbiamo sistemato il fasciatoio.
-Okay
allora tesoro faccio in un attimo ma tu continua a rimanere
così tranquillo, okay?- sussurro, mentre gli cambio il
pannolino e lo rivesto.
La stanza
di Ted è accanto alla nostra, cosa comoda quando ci dobbiamo
svegliare nel bel mezzo della notte ed andare da lui ma anche
frustrante perché ci costringe a stare molto attenti ed
essere poco rumorosi, cosa a cui non penso riuscirò presto
ad abituarmi.
-Ecco
fatto amore, andiamo.- riprendo Ted in braccio ed esco dalla stanza.
Mi
avvicino piano alla porta della nostra camera da letto, aprendola
lentamente. E la vedo lì, bellissima, ancora profondamente
addormentata che respira dolcemente, con i capelli sparsi sul suo
cuscino e con le braccia che si allungano verso la mia parte del letto.
Nota la mia assenza, come la noto io quando lei non c'è. La
mia Ana. La mia e soltanto mia meravigliosa Ana.
Chiudo la
porta e torno in cucina, dove Gail sta finendo di impiattare la
colazione.
-Wow ha
fatto davvero un ottimo lavoro Mrs Jones. Da solo avrei solo combinato
un gran disastro.- le dico, mentre sistemo di nuovo Ted sul seggiolone.
-È
un piacere per me Mr Grey. Sono sicura che Mrs Grey sarà
contentissima. Tiro fuori anche la torta?- mi chiede sorridendo.
-No la
torta è meglio più tardi. Ted si sta
addormentando, e senza di lui non può spegnere le candeline.-
-Ha
ragione, allora la lascio in frigo.-
-Sì
ci penserò io a sistemarla. Però ho ancora
bisogno di lei.-
-Per cosa
signore?-
-Per Ted,
può dargli un'occhiata lei mentre noi siamo di
là?- le chiedo, anche se è più una
richiesta che una domanda.
-Certo Mr
Grey, non si preoccupi.-
-Bene
allora vado a svegliare la festeggiata. A dopo piccolo.- dico ad
entrambi ma rivolgendomi solo al mio tesoro, che piano piano sta
crollando, baciandolo sulle guanciotte paffute.
Prendo il
carrello, con sopra il vassoio, e vado in camera. Entro, lasciando la
colazione vicino al letto. Mi avvicino alle finestre ed apro le tende
per lasciar entrare un po' di sole, ma questo non sembra turbare
minimamente il sonno della mia bella dormigliona.
Così
mi siedo sul letto e inizio ad accarezzarle lentamente il viso mentre
la bacio, e finalmente inizia a svegliarsi.
-Buongiorno
pigrona, è ora di alzarsi.- sussurro.
Si gira
verso di me con gli occhi socchiusi e un gran sorriso sulle labbra.
Ohhh non
mi stancherò mai di guardare quel sorriso.
-Come
siamo gentili stamattina Mr Grey.- mormora stiracchiandosi nel letto.
-Si
moltissimo. Buon compleanno amore mio.- mormoro, baciandola sulle
labbra.
-Grazie.
Ted?.- sussurra, ancora mezza addormentata, continuando il bacio di
poco prima.
-È
con Gail, quando l’ho lasciato stava per addormentarsi,
quindi immagino che ora sia crollato del tutto.- sussurro tra un bacio
e l’altro.
-Okay
bene. Cos'è questo buon odore?- mi chiede, separando troppo
presto e velocemente le sue labbra dalle mie.
-Uhm non
saprei, sono io forse?- dico, prendendola in giro.
-No non
sei tu, lo conosco bene il tuo profumo Mr Grey, lo riconoscerei tra
mille. Questo è più odore di cibo, di dolce,
forse Mrs Jones ha già preparato la colazione?-
-Oh si lo
ha fatto.- mormoro alzandomi, sistemando poi il vassoio sul letto.
-Ma non
da sola questa volta.- continuo.
-Wow sono
veramente tante cose buonissime. Ma cosa vuoi dire con "non ha fatto
tutto da sola?”- mormora con un’espressione
interrogativa sul viso.
-L'ho
aiutata io.- beh non è proprio la verità ma
è stata una mia idea e ne ho messa di buona
volontà.
-Dici sul
serio?- a stento trattiene una risata.
-Si
davvero, ma diciamo che io ho aiutato più che altro nella
parte teorica.-
-Capisco.
Meglio così, mi era venuta paura ad assaggiarla, sai nel
caso che il cibo non fosse commestibile.- dice ridendo, ma con uno
sguardo tenero.
-Hey
così mi offendi! È stata una mia idea, e se non
mi fossi arreso dopo essermi bruciato con il bacon, avrei fatto
sicuramente di più.-
-Ti stavo
solo prendendo un po' in giro. Non è così che fa
una moglie perdutamente innamorata di suo marito?-
-Che fai?
Adesso mi rubi le battute Mrs Grey?-
-Uhm
uhm.- sorride, baciandomi con forza. Le nostre lingue si sfiorano per
un istante.
-È
stato un gesto dolcissimo, grazie.-
-Tutto
per te Mrs Grey.-
-Come
siamo romantici oggi Mr Grey. A proposito come sta la mano che ha
subito la scottante sconfitta contro il bacon bollente.-
-Ma che
spiritosa che sei.- mormoro bloccandola sotto di me sul letto.
-Comunque
è ancora un po' dolorante, magari ha bisogno delle tue cure
per guarire del tutto.- sussurro, iniziando a baciarla sul collo,
scendendo fino al suo seno.
Senza
rispondere e con gli occhi fissi nei miei, prende la mia mano sinistra,
quella “infortunata”, portandosela alle labbra,
distraendomi. Stregato, mi accorgo appena del suo spostamento, e in un
attimo inverte le posizioni ed è sopra di me.
-Tutto
bene Mr Grey? Sembri un po' confuso.- sussurra, lasciando andare le mie
mani e sistemandosi a cavalcioni su di me.
-Sono
affascinato Mrs Grey.- mormoro, ricominciando a toccarla impaziente.
Okay l'ho
lasciata comandare abbastanza. Non posso più aspettare. Mi
tiro su, avvicinandomi a lei, ma non faccio in tempo a stringerla di
nuovo a me, che con una sua spinta mi ritrovo di nuovo tra i cuscini
del letto, esterrefatto.
-Qualcosa
non va?- mi chiede, prendendosi ancora gioco di me.
-Oh non
provocarmi amore mio.-
-Ma non
ho ancora fatto niente.-
-Ancora?-
sussurro.
-Sì
ancora.- sussurra riprendendo a baciarmi, prima di alzarsi e scendere
dal letto.
In piedi
di fronte a me, lascia andare la camicia da notte, che le scivola
sinuosamente scoprendo il suo corpo perfetto, arrivando fino ai suoi
piedi. Se ne libera velocemente, seguita da quel perizoma tanto
sexy.
Non si
lascia guardare a lungo, prima di girarsi ed andare verso il bagno,
lasciandomi spiazzato e con un desiderio di farla mia tanto forte da
farmi impazzire.
-Allora?
Che stai aspettando?- sussurra maliziosamente, invitandomi a seguirla.
Non me lo
faccio ripetere due volte. Scatto giù dal letto in secondo,
liberandomi velocemente di quei pochi vestiti che indosso. Raggiungo la
mia donna in un batter d'occhio, prendendola in braccio, facendola
urlare per la sorpresa. Le nostre labbra impazienti si chiudono in
bacio che ci toglie il fiato. Cammino sicuro verso la doccia,
aprendola, lasciando che l'acqua calda cada su di noi, bagnando i
nostri corpi desiderosi l'uno dell'altra, desiderosi di amarsi e di non
lasciarsi mai.
POV
ANASTASIA
Questa
giornata non sarebbe potuta cominciare in un modo migliore. Solo io e
il mio splendido marito. Avevo un disperato bisogno di un momento per
noi, da soli, lontani da tutto e tutti, indipendente dal fatto che oggi
sia il mio compleanno, e a quanto pare anche Christian era del mio
stesso parere.
Chissà
cosa ha organizzato per oggi, ancora non ha accennato nulla, silenzio
stampa da parte del mio maniaco del controllo preferito.
Qualunque
cosa sia spero che ci siano anche mia madre e Ray, mi mancano
tantissimo.
Detesto
che vivano così lontano da noi, soprattutto
perché questo gli impedisce di poter passare più
tempo con Ted, i Grey non sono i suoi unici nonni e questo un
po’ mi da fastidio.
-A cosa
pensi?- due mani forti mi stringono distraendomi dai miei
pensieri.
-A cosa
faremo oggi...-
-È
una sorpresa. Ma non è l'unica cosa a cui stavi pensando,
hai un'espressione malinconica, dimmelo.- dice, accarezzandomi
delicatamente il viso, in modo rassicurante. Come mi conosce bene mio
marito.
-Niente
di importante, non ti preoccupare.- rispondo sorridendo, con la
speranza che lasci perdere il discorso.
-Dimmelo,
lo sai che non sopporto quando mi nascondi le cose.- come non detto, ci
ho provato.
-Ma
niente, pensavo i miei genitori. A volte li vorrei più
vicino a me, più vicini a Ted, a noi, voglio bene ai tuoi
genitori ma non sono gli unici nonni di nostro figlio.- mentre finisco
di parlare vedo il suo viso diventare sempre più teso.
-Ti sei
arrabbiato?- gli chiedo, interrompendo il momento di silenzio che si
era creato tra noi.
-No, non
sono arrabbiato, perché dovrei esserlo? Hai ragione.- ah che
sollievo!
-Ho
ragione?-
-Certo,
nostro figlio merita di essere viziato da tutti i suoi i nonni. E poi
comunque potrai parlarne con tua madre e Ray di persona oggi.- sussurra
con il suo sorriso timido, baciandomi dolcemente il collo.
-Verranno
qui?- gli chiedo quasi urlando dalla sorpresa e felicità.
-Taylor
è andato a prendere tua madre e Bob all'aeroporto mentre Ray
è voluto venire da solo in macchina.
Ho
pensato di evitare di farti una sorpresa quest'anno visto che l'anno
scorso ci eri rimasta male.-
-Sei
dolcissimo, grazie.- ma quanto lo amo! Mi lancio su di lui, gettandogli
le braccia al collo, facendo finire entrambi distesi sul
letto.
-Amo
vederti così felice.- sussurra.
-Sei tu a
rendermi felice.-
Mi lascio
andare tra le sue braccia, baciandolo con passione, fino a quando il
suono di un pianto molto familiare ci interrompe.
-Si
è svegliato.- con non poco impaccio mi alzo, lasciando
Christian sul letto con ancora i capelli umidi e disordinati sul
cuscino.
-Fine
della festa.- dice, alzandosi a sua volta, seguendomi in camera di Ted.
-Amore
mio, eccomi eccomi.- entro nella stanza, andando dritta verso la culla
e prendo in braccio il mio piccolino.
-Non
avevi detto che si era addormentato in cucina con Mrs Jones?-
-Lo
avrà portato in camera mentre dormiva.-
-Si l'ho
notato. Amore, sei ancora con il pigiamino? Andiamo a
vestirci?-
-Aspetta,
aspetta mammina, Ted ed io abbiamo una sorpresa per te prima di
andare.-
-Prima di
andare dove?-
-Questo
lo scoprirai dopo. Andiamo.-
-Allora
che succede? Che sta cercando papà secondo te?- sussurro al
mio piccolino che mi guarda con il suo faccino ancora mezzo
addormentato.-
-Aspetta
un attimo. Abbi pazienza.-
-Hai
bisogno di una mano?- gli chiedo, tentando in vano di trattenere una
risata.
-Ridi di
me?-
-Non
oserei mai. Che combini con l’accendino?-
-Un
po’ di pazienza Mrs Grey. Ecco fatto.-
-Fatto
cosa?-
-Ta da!-
finalmente dopo un’eternità si gira e lo trovo con
in mano una torta con ventitré candeline sopra.
-Tanti
auguri a te. Tanti auguri a te. Tanti auguri ad Ana. Tanti auguri a
te.- posa la torta
davanti a me e
iniziamo a battere le mani, Ted
in braccio a me divertito sorride e cerca goffamente
di applaudire insieme a noi imitando i gesti del suo papà di fronte a lui.
-Aspetta
a spegnere.- dice cercando qualcosa, penso il suo cellulare.
-Okay
ora! Auguriiii.- spengo finalmente le candeline, mentre lui tutto
sorridente immortala la scena in un video. Tutto questo è
così poco da Christian, il mio maniaco del controllo serio e
composto sta dando sempre più spazio allo spensierato e
coccoloso ventinovenne, ed io non potrei essere più felice
di così. Christian che si sveglia presto per cercare
prepararmi la colazione e farmi una sorpresa, è una cosa che
non mi sarei mai sognata potesse accadere.
Non
riesco a trattenere le lacrime. Tutte queste emozioni sono troppo forti
per i miei ormoni che ancora hanno il totale controllo su di me.
-Hey
perché piangi?- mormora preoccupato posando il telefono sul
tavolo.
-È
solo che sono così felice. La colazione, la torta... non me
l’aspettavo. Siamo solo a metà mattina e questo
compleanno è già il più bello di
sempre.-
-Te
l’ho già detto Ana, l’unica cosa che
voglio è vederti felice e se questo significa che per farlo
devo mettermi ai fornelli con il grembiule addosso lo farò.
E poi ho fatto solo quello che avevi fatto tu per il mio compleanno, a
parte che però tu avevi cucinato sul serio.-
-Ti sei
messo il grembiule?- scoppio a ridere. E un’immagine di
Christian con indosso il grembiule e nient’altro compare
nella mia mente e a quel punto smetto di ridere. Mio dio quanto sarebbe
eccitante.
-Mi stai
immaginando con quel coso addosso vero? Non ti fare troppi film mentali
perché non mi vedrai mai vestito così!- mormora
serio, iniziando a tagliare la torta.
-Troppo
tardi. Non puoi fermare la mia immaginazione e fidati quello che sto
fantasticando non è per niente male. Potrei chiedertelo come
regalo di compleanno.- sussurro con la voce più suadente di
cui sono capace.
-Non
convincerai. E per quello che ho in mente oggi, il grembiule sarebbe
davvero fuori luogo.- mormora togliendo con il dito la panna dalla sua
fetta di torta, facendoselo scivolare poi in bocca in quel modo
così tanto sexy.
-Stai
cercando di provocarmi Mr Grey per caso?-
-Non so
di cosa stai parlando. Poi è ora di andare, gli ospiti ci
aspettano.-
-Ci
aspettano dove?- ohh finalmente, stavo morendo di curiosità!
-Beh
visto che è una così bella giornata e che
nonostante sia settembre faccia ancora così caldo, pensavo
che avremmo potuto passare la giornata sulla Grace. È da
tanto tempo che non ci andiamo. Che ne dici? Ti piace come
idea?-
-Tantissimo!
Finalmente posso mettere a Ted il completino da marinaretto che gli
avevo comprato tanto tempo fa, per fortuna l’ho preso di una
misura più grande.- sorrido da un orecchio
all’altro.
-Bene e
magari Ted potrebbe passare la notte con Kate ed Elliot e noi passarla
sulla barca. Che ne pensi?- mormora con il suo tono caldo e sensuale
che mira dritto al centro del mio corpo, ed io mi sciolgo.
-Sono
tutte domande che non hanno bisogno di una risposta.-
-Ah no?-
-No.-
rispondo sorridendo, baciandolo poi dolcemente sulle labbra, con il
nostro piccolino tra le mie braccia che ci guarda incuriosito.
-Muoviamoci
allora. La tua festa ci aspetta.- mormora con un finto tono
autoritario. Ed io non vedo l’ora di viverla.
**********************************
Arrivati
al porto ci incamminiamo verso la Grace dove ad aspettarci ci sono
tutti: Kate, Elliot, Mia, Ethan, Jose, Carrick, Grace, Bob e
soprattutto i miei genitori, che entusiasti battono la mani, urlando e
augurandomi buon compleanno.
-Tesoro
mio, auguri.- esclama entusiasta mia madre mentre mi viene incontro
abbracciandomi forte.
-Annie.
Buon compleanno.- oh papà.
Mi sono
mancati così tanto. Okay non piangere, non piangere, ripeto
a me stessa, nel tentativo di controllare le mie emozioni.
-Tesoro
non piangere, fammi vedere questo piccolino piuttosto.
Ciao
Christian.- entrambi
salutano velocemente
Christian, prima di
prendere in braccio Ted dal passeggino e rivolgere
l’attenzione al loro nipotino,
mentre io saluto e abbraccio il resto
della ciurma, prima di salire a bordo.
****************************
-Hai
capito che barca
il nostro Mr Grey.- mormora Kate,
sedendosi accanto a
me.
-Non ci
eri mai venuta?-
le chiedo.
-No, non mi avevate mai
invitata.- dice con un tono fintamente
offeso.
-Rimedierò.
Ma guarda che neanche noi ci veniamo poi
così spesso,
sono passati mesi.-
-Chi ha il pane non ha i
denti, non c’è niente da fare.-
-Ma
smettila.- le
do una piccola spinta che non riesce nemmeno a spostarla e scoppiamo
entrambe a ridere. Ah come mi sei mancata Kate!
-Dicevo
così, tanto per dire...- mormora alzando le mani in segno di
resa.
-Cambiamo
discorso che è meglio.-
-Okok.
Cosa ti ha regalato Christian per il compleanno? Un diamante?-
-No!
Comunque ancora non lo so magari me lo darà più
tardi. Però mi ha preparato la colazione a letto con tanto
di torta.-
-Aww che
dolcezza. Gliela hai più detta quella “stramba
richiesta” per il tuo regalo a proposito?- mi domanda,
virgolettando apposta quelle due parole con le mani.
-Non dire
stramba richiesta in quel modo, comunque sì l’ho
fatto e ha detto che lo farà.-
-Tu sei
pazza, chiedere per regalo una cosa originale, fatta a mano e con pochi
soldi, quando potresti ricevere cose tipo una macchina.-
-Me
l’ha regalata l’anno scorso...-
-Okay sto
zitta che è meglio.-
-Proprio
per questo, perché tende sempre a esagerare che voglio
qualcosa di più personale, semplice.- non
è un’idea così pazza in fondo no? Sarei
contentissima anche se ricevessi una semplice cornice con una nostra
foto, o uno di quei puzzle che costruiti formano un piccolo collage di
foto. Okay come non detto queste cose non sono proprio in stile Mr
Grey.-
-Chissà
magari ci sorprenderà e ti regalerà un peluche
gigante con una sua foto sopra.-
-Troppo
sdolcinato per quel maniaco del controllo lì.- le rispondo
indicando Christian che con in braccio il nostro piccolino parla
tranquillamente con Elliot e mio padre.
-Sai, vi
guardate nello stesso identico modo.- mormora Kate,
distraendomi.
-Chi?-
-Come
chi? Il modo in cui vi guardate tu e Christian, e poi il modo in cui
guardate Ted.- uhmm forse è il momento giusto per chiederle
il favore per stanotte.
-A
proposito di Ted...-
-Tranquilla,
il tuo maritino ci ha già chiesto di tenere Ted stasera e
abbiamo risposto di sì.-
-Grazie
grazie grazie.- dico tutta sorridente. Ogni tanto abbiamo bisogno di
un’intera notte tutta per noi. Senza limiti.-
-Però
vorrei subito la restituzione di questo favore.-
-Tutto
quello che vuoi. Spara.-
-Il
prestito della barca per un giorno... e una notte.-
-Okay
andata. Ma evitate di usare la camera con il letto matrimoniale
più grande perché è quella usiamo
sempre io e Christian quindi...-
-Ricevuto,
non devi aggiungere altro!- mi risponde velocemente, scoppiando a
ridere e diventando paonazza nella stessa tonalità di rosso
del mio viso.
Wow Kate
è in imbarazzo, non succede spesso.
*******************************
La
giornata procede tranquilla anche se purtroppo è quasi
arrivata al termine.
-Posso
riavere indietro il mio bambino?- mi avvicino ai miei genitori che
giocano felicemente con Ted. Mia mamma che lo tiene saldamente in
braccio mentre mio padre gioca con lui con uno dei suoi sonagli
facendolo ridere.
-Ma
certo. Vola vola dalla mamma.-
-Eccoti
qui tesoro mio. I nonni e gli zii ti hanno sequestrato oggi.
Cosa
c’è?- chiedo ai miei genitori che mi guardano in
modo strano, mamma è sul punto di piangere.-
-Niente
è solo che è così... non lo so, tu con
tuo figlio. La nostra bambina ha un bimbo suo ora. Non ci siamo ancora
abituati a vederti nel ruolo di madre anche se è bellissimo.-
-Ma
c’è un rimedio, potreste venirmi a trovare
più spesso, magare anche qualche settimana, la casa
è così grande... mi siete mancati così
tanto.-
-Oh
tesoro anche tu ci manchi quando siamo lontani.
Ma non so
quanto potrebbe far piacere a Christian una così lunga
irruzione a casa sua da parte dei suoi suoceri.-
-Mi
renderebbe felice quindi renderebbe felice anche lui. Pensateci. Magari
per Natale, sarebbe bellissimo.-
-Ma certo
tesoro.-
-Posso
avere la vostra attenzione per favore?- inizia a parlare Christian,
distraendoci tutti dalle nostre conversazioni.
-La
giornata è quasi finita, quindi credo sia il momento ideale
per dare finalmente il mio regalo di compleanno alla nostra
festeggiata.- così davanti a tutti? Non so perché
ma inizia a salirmi l’ansia.
-Qualche
settimana fa parlando del suo compleanno la mia adorabile moglie mi ha
fatto una richiesta molto precisa su come dovesse essere il suo regalo
di compleanno. Le sue esatte parole sono state: “non strafare
come al tuo solito Christian questa volta”. Ed io
l’ho accontentata.- mentre parla, Elliot e Ethan smanettano
con un computer dietro di lui. Cosa avrà combinato?
-Poco
dopo aver scoperto di aspettare un bambino, una sera ero su youtube e
tra i video suggeriti da vedere mi comparve quello di un uomo che
fotografò sua moglie incinta ogni notte per tutta la durata
della gravidanza fino alla nascita del figlio. Così quella
stessa sera tornato nella nostra camera da letto, decisi di copiare
quell’idea, fotografando la mia bellissima moglie e la
crescita del suo pancione per tutta gravidanza, smettendo solo un paio
di mesi fa... e il risultato è stato questo.-
Si sposta
venendo vicino a me, abbracciandomi.
-Ma cosa
hai fatto?-
-Shh
guarda.- e in quel momento parte un video sul pc.
Immagini
su immagini di me, nel nostro letto, sempre nella stessa posizione,
come è possibile? Con “Photograph” di Ed
Sheeran di sottofondo le foto scorrono veloci e il mio pancione si fa
sempre più grande fino alle ultime dove
c’è Ted, tranquillo e beato a pancia in su
addormentato accanto a me.
È
meraviglioso non ci posso credere, non mi aspettavo una cosa simile.
-Christian
è... perfetto, grazie!- non so cosa dire, sono senza parole,
le emozioni sono davvero tante e mi stanno travolgendo.
-Ho
esaudito la tua richiesta?- mi chiede sorridendo, emozionato.
-Assolutamente
sì, molto di più.-
-Bene.
Buon compleanno amore mio.- e mi bacia, mi bacia davvero,
dimenticandoci del tutto delle persone intorno a noi.
Quando si
allontana da me, hanno tutti smesso di parlare e commentare il video, e
guardano noi, qualcuno imbarazzato e qualcun altro in modo divertito.
Che vergogna!
-Credo
sia il momento giusto per un brindisi, Mrs Jones?- come al solito
Christian non fa in tempo a finire la frase che Mrs Jones è
già pronta in azione, iniziando velocemente a distribuire i
bicchieri di champagne, il Cristal, il mio preferito.
Christian
mi passa il bicchiere, e mi aspetto che sia lui a parlare, invece
rimane in silenzio, così come tutti. Sono io a dover fare un
discorso... aiuto!!!
-Okay
pare che tocchi a me fare un brindisi questa volta...- sorrido in
imbarazzo e tutti iniziano a ridere con me, consapevoli della strana
situazione conoscendoci.
-Grazie
ancora di cuore a tutti per essere venuti, e di aver contribuito a
rendere questa giornata così speciale e indimenticabile.
Grazie ai miei genitori, che mi sono mancati tantissimo e che
finalmente ho avuto qui insieme in occasione del mio primo compleanno
da mamma, soprattutto dopo l’enorme spavento per il mio
papà lo scorso anno.- mi interrompo con le lacrime agli
occhi, le stesse che vedo negli occhi dei miei genitori.
-Infine
un grazie particolare va all’uomo stupendo che è
qui accanto a me. All’uomo che ha letteralmente e
completamente stravolto la mia esistenza, che ha fatto veramente di
tutto, persino provare a cucinare, per regalarmi un compleanno
indimenticabile. Missione compiuta Mr Grey! Ti amo da morire, grazie di
essere mio!- Christian mi abbraccia forte, baciandomi velocemente sulle
labbra, tra gli applausi e le urla della famiglia che brinda entusiasta
insieme a noi.
Che
giornata!
*******************************
Si
è fatto buio e sono andati tutti via, compreso il nostro
piccolino che per questa sera è affidato
alle sapienti attenzioni, spero, dei suoi zii, lasciando solo me e
Christian a godere
di questa
bellissima luce lunare sulla Grace.
-Spero
che questa volta Kate ed Elliot si facciano prendere meno dal panico
con Ted.- sussurra Christian. È sempre così
ansioso quando lasciamo Ted con gli zii. Come lo sono io.
-Andrà
bene non preoccuparti. E sai Kate mi ha chiesto una cosa in cambio di
questo favore.-
-Cosa?-
-Una
notte tutta per loro sulla Grace. Gli ho detto di sì, non
è un problema no?- gli chiedo. Non so mai se chiedere il suo
permesso in queste cose. In fondo la barca è sua,
cioè è nostra... però è
sua.-
-Certo,
basta che non usino la nostra camera, altrimenti dopo poi dovremo
ristrutturarla.- mormora ridendo sul mio collo.
-L’ho
avvisata tranquillo, spero solo che se lo ricordi.- rispondo ridendo
insieme a lui.
-Grazie.-
sussurro poi, dopo quello che mi sembra
un’infinità di tempo.
Christian
dietro di me, mi abbraccia stretta, lasciandomi perdere tra le sue
braccia forti.
-Devi
smetterla di ringraziarmi.-
-Non
posso farne a meno,
è stata una
giornata a dir poco perfetta, mi sento
così fortunata,
lo so che lo
ripeto spesso suonando noiosa ma non mi
importa, è come mi
sento e voglio che tu lo sappia.- lo sento sorridere.
-Lo so, e
anche se sta diventando più facile gestire i miei
sentimenti, le tue rassicurazioni sono ancora molto preziose per me. E
sono io quello fortunato ad avere te.- mi bacia delicatamente il collo,
ed io dimentico tutto, concentrandomi solo sulle sue labbra e sulle sue
mani che si muovono sul mio corpo, che risponde all’istante
alle sue carezze, in sintonia con il suo.
Mi giro
velocemente tra le braccia, ritrovandomi di fronte a lui, afferro il
suo bellissimo viso e lo bacio con passione.
-Abbiamo
parlato abbastanza per ora non credi?- lo sento ridere sulle mie
labbra, tra un bacio e l’altro.
-È
la seconda volta oggi che prendi l’iniziativa Mrs Grey.-
-E
allora? Cosa pensi di fare Mr Grey?-
-Ho
sempre un piano in mente lo sai, quello che non so è se va
anche a te.- annuisco, impaziente.
-Vuoi
giocare?- annuisco di nuovo, e per un attimo vorrei trovarmi nella
stanza dei giochi.
-Meno
male che mi sono organizzato allora.- non mi da tempo di rispondere,
quando lo vedo abbassarsi e caricarmi all’improvviso sulla
sua spalla. Caccio un urlo per lo spavento, e Christian mi da come al
solito una sculacciata sul sedere, ma questa volta faccio anche io lo
stesso altrettanto forte e inizia a ridere.
Mi lascia
andare una volta arrivati davanti alla nostra stanza. Siamo faccia a
faccia, i nostri corpi così vicini, non resisto alla
tentazione di baciarlo, ma lui mi blocca allontanandosi da me per
aprire la porta.
-Siamo
impazienti.-
-Zitto e
apri la porta. A proposito come mai l’hai chiusa a chiave?-
-Per
evitare che a qualcuno entrando gli prendesse un accidenti.-
-Perché
che hai fatto?- gli prendo le chiavi dalle mani e incuriosita apro in
fretta la porta.
Non posso
credere ai miei occhi. Tende rosse scuro di velluto su tutte le pareti
e lenzuola di seta di un rosso più acceso sul letto. La
stanza rossa, ha portato la stanza rossa sulla barca.
-Se noi
non andiamo nella stanza rossa, la stanza rossa viene da noi.- sono
senza parole, mi capita di continuo oggi.
-Hai
pensato proprio a tutto eh.- dico indicando dei giocattoli, un paio di
manette e la barra divaricatrice appoggiate sul letto, non la usiamo da
tantissimo tempo quella.
-Proprio
così. Allora vuoi giocare?-
-Si.-
rispondo in un soffio.
-Vuoi di
più?- annuisco di nuovo.
-Sei
stato dolcissimo con me per tutto il giorno oggi e per quanto ami
questa parte di te, ora ho bisogno di un’altra sfumatura di
Christian.-
-Quale?-
mi chiede con il suo solito sorriso lascivo sulle labbra.
-Sai
perfettamente a quale parte mi riferisco. Quella capace di farmi
sentire sempre così viva.-
-Sai Mrs
Grey invecchiando diventi sempre più sfrontata,
prepotente... e questa cosa mi fa impazzire.- sussurra avvicinandosi di
più a me.
-E cosa
pensi di fare?-
-Credo
che tu abbia un disperato bisogno di essere legata e per tua fortuna ho
portato quello che ci serve. Invece questi
non ci servono.- in poche mosse il mio vestito e la biancheria intima
finiscono in un angolo della stanza ed io sul letto in attesa della
prossima mossa del mio dominatore preferito.
Christian
si spoglia a sua volta, rimanendo splendidamente nudo davanti al
letto.
-Queste
deciderò più tardi se usarle o meno.
Dipenderà da come ti comporterai.- mormora scansando le
manette e prendendo in mano la barra divaricatrice, iniziando a
chiuderla, prima un piede e poi l’altro.
-Ora ci
divertiremo tantissimo con questa.- rimango immobile, completamente
stregata dall’uomo di fronte a me. Christian inizia il suo
assalto erotico ed io sono perduta.
-Buon
compleanno amore mio.-
-Il
più bello di sempre.-
Mi lascio
andare tra le sue braccia, dimenticando tutto tranne NOI.