Call for the dead
Disclaimer:
Selina Kyle, Bruce Wayne, Harley Quinn e tutti gli altri personaggi
appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti
sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto
personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si
ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece
copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la
citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite
permesso scritto.
"He was changed, burned,
branded,
destroyed and rebuilt.
And (s)he loved
it."
- Jess Michaels -
Call
for the dead
In qualsiasi Terra, in qualsiasi universo, lei c'era.
Ferita, umiliata, rabbiosa,
morta: lei c'era.
Non lo sorprende trovarla anche qui - al suo fianco.
È sempre stata bellissima, Selina.
In alcuni mondi l'aveva affiancato senza remore, una Gatta che rideva con lui -
sorrisi cicatrizzati, paralizzati
da sentimenti che l'avevano resa assassina e vittima e folle.
In altri gli si era opposta fino all'ultimo respiro, povero corpo sventrato dalla sua
risata - dalla sua gioia.
In qualche rimasuglio di realtà avevano persino avuto dei
figli - caldi e
innocenti fagotti buttati giù da rupi senza nome, oppure
bruciati nel fuoco di Barbatos.
E lo fissa con gli stessi occhi di sempre, Selina - verdi e pieni di tutto.
Scivola con lo sguardo sulla sua figura, dalle pesanti cinghie che gli
fasciano il petto alla maschera rostrata che gli oscura la parte
superiore del viso.
L'altro lo studia in silenzio - oh,
piccolo Brucie: credi davvero che serva a qualcosa tutto quel grin grin
nel tuo cervello? - calcola, riflette, analizza.
E c'è l'intera Justice League alle loro spalle - dallo stupido contadino
in mantello rosso alla troia amazzone - ma per un istante, uno solo,
è lei
a catturare la sua risata, i suoi occhi morti, vacui.
Selina.
La vede sfiorare appena il polso del Pipistrello - muscoli tonici, che
ricordava guizzare anche sotto la sua
di pelle.
Ah, l'amore: che
barzelletta senza tempo.
Allarga le braccia davanti a sé, libera la sua infernale
progenie - tra di loro persino una giovanissima Helena.
La frusta di Selina taglia
l'aria densa di Gotham, il sangue brucia - tra di
loro lo stesso, tragico, destino di sempre.
"Ti chiamano il
Batman che ride."
"Corretto."
"E di cosa rideresti,
esattamente?"
"Di tutto."
"Persino di te stesso?"
"Soprattutto di me stesso."
Selina salta,
un arco nero che fende la cacofonia delle urla di Diana, il pianto di
Clark.
Alza leggermente il mento verso di lei, ride - sempre.
Chissà se anche in questo universo morirà
vivrà ucciderà
per lui.
Ciò che è rimasto del suo cuore rilascia un solo,
triste, battito.
"To win you need to adapt, and to
adapt,
you need to be able to
laugh away all the restraints.
Everything holding you
back.
You see... a Batman who
laughs
is a Batman who always
wins."
- The Batman Who Laughs -
Note dell'autrice: "The
Batman Who Laughs" è la mia
personale rivelazione, un amore a prima vista, un'insana passione che
è nata all'improvviso, senza annunciarsi in alcun modo. E
visto che nella
continuity tutto sta andando bene per Selina e Bruce, perché
non portare una risata alla loro perfetta festa di
fidanzamento?
Per chi volesse rimanere
in temi allegri, "Dried up", nel fandom di
"Resident Evil".
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