Conosci Il Tuo Nemico
" Jenna possiamo parlare? " domandò Alaric dopo
aver riaccompagnato Jeremy a casa.
" Cosa è successo, perchè hai chiamato Rik al
cellulare? " domandò astia Jenna rivolgendosi al nipote.
" Niente, ero rimasto senza un passaggio per tornarmene a casa "
rispose svogliato Jeremy.
" Hai un aspetto strano, non starai ricominciando con gli spinelli
spero! "
" Ma no! Che ti viene in mente, hai una bella fiducia in me, grazie
Jenna! " rispose il ragazzo offeso voltandole le spalle andando di
sopra a chiudersi nella sua stanza.
" Jenna non avrai esagerato? "
" Sei qui per darmi lezione da genitore Rik? "
"
Perche adesso sei arrabbiata con me? E per John vero? "
" Rik sono stanca e domani ho un appuntamento con Carol, devo occuparmi
di molte cose e sarò molto impegnata, perciò se
non ti spiace non voglio parlare di quello che ha detto John "
" E invece dovremmo, ascolta non è facile per me
perchè ci sono cose che non sai e che forse non
comprenderesti "
" Beh, tanto per iniziare dovresti parlare una buona volta e poi
dipende da me se comprendere o no e non credo che tu sappia come io
gestirei la cosa, quindi di cosa diavolo parli Rik " rispose irritata
Jenna mentre Alaric rimase in silenzio senza proferire parola.
" Va bene, fuori di qui, vattene! " ordinò Jenna cacciandolo
da casa sua, Alaric senza difese in suo riguardo dovette attenersi
dirigendosi alla porta.
" Va
bene, allora buonanotte " rispose il professore
abbassando lo sguardo mentre Jenna aspettava che se ne andasse senza
guardarlo in faccia.
Alaric lasciò casa Gilbert mentre Jenna appena chiusa la
porta si diresse imediatamente dal nipote.
Jeremy era sul letto ad ascoltare musica quando la zia irruppe nella
sua stanza.
" Tu non me la dai a bere e lo sai, quindi smettila e dimmi cosa
diavolo è successo "
" Jenna ora stai esagerando, ho chiamato Alaric per un passaggio "
" Sei andato alla fiera con Elena e torni da solo, a proposito
dov'è? "
" Con Stefan con chi vuoi che sia, a un certo punto se ne andata con
lui "
" Senza avvisarmi ovviamente ma domani sia lei che Stefan mi sentiranno
"
" Jenna non puoi farle la ramanzina solo perche passa la notte col
fidanzato "
" E minorenne e Stefan dovrebbe essere più responsabile,
anzi tu ed Elena dovrete incominciare ad essere più
responsabili se non volete che i servizi sociali mi rievochino la
vostra custodia "
" Che vuoi dire? " domandò Jeremy togliendosi le cuffie.
" Che John ha contattato un assistente sociale e che al mio minimo
errore vi affideranno a lui "
" Stai scherzando? "
" Per niente, adesso dormi prima che mi arrabbi sul serio e domani
chiariremo anche noi due " concluse Jenna lasciando la sua stanza
mentre Jeremy rimase preoccupato.
Mattino
seguente
" Buongiorno, e ora di svegliarsi la scuola ti aspetta! "
gridò Jenna facendo sobbalzare Jeremy dal letto.
" Ma che succede! Jenna ma che modi sono! "
" Muoviti prima che ti prenda a calci in culo e appena vedi tua sorella
dille che si prepari a una sfuriata storica, sto provando a
messaggiarla e non mi risponde, stavolta mi sente... Alzati che devo
andare a lavoro! " urlò Jenna strattonandolo costringendolo
ad alzarsi.
" Questo si chiama maltrattamento di minore lo sai? "
domandò Jeremy quando si guadagnò uno schiaffo
sulla nuca.
" Muoviti è tardi! " concluse Jenna avviandosi ad uscire di
casa.
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"
Elena ti devo parlare torna a casa immediatamente o ti vengo a prendere
io per i capelli ti conviene "
" La cara zia Jenna e un bel tipetto a quanto vedo, tramutata in
vampiro sarebbe uno spasso magari ci penso io " disse la
ragazza dai capelli rossi maneggiando il cellulare di Elena che la
guardava inerme con un bavaglio alla bocca mentre le raggiunse un
ragazzo dai capelli scuri.
" Io avrei finito, posso andare? "
" Certamente, ma prima avvicinati " ordinò la rossa mentre
il ragazzo ubbidì, in un secondo lei lo afferrò e
lo morse con ferocia al collo nutrendosi avidamente col suo sangue.
Elena osservò impotente la scena rimanendo impressionata da
tanta malvagità mentre il ragazzo cadde a terra spasmando i
suoi ultimi istanti di vita mentre la vampira si leccava avida con la
lingua il sangue sulle sue labbra imbrattate.
" Che c'è principessa ti sei impressionata? Anche il tuo
fidanzato è un vampiro quindi qual'è il problema?
Ah, già tu sei la versione delicata di Katherine "
ironizzò sarcastica con sorriso perfido.
" Cosa hai fatto? " domandò una ragazza bionda apparsa dal
nulla alle sue spalle.
" Niente, dovevamo sbarazzarcene lo sai " rispose la rossa.
" E te ne sei nutrita, dovevi semplicemente plagiarlo a dimenticare e
lasciarlo andare, adesso come facciamo con il corpo? "
" Lo lasceremo qui a marcire, chi vuoi che venga in questo posto
sperduto "
" Lo sapevo, complichi sempre tutto come se non fosse già
abbastanza pericoloso quello che stiamo per fare, a proposito sai
qualcosa di Katherine? "
" La cara Katherine è fuori gioco ormai, la regina del foro
e stata rinchiusa con un incantesimo in quella vecchia cripta tra le
rovine di Fells "
" Come fai a saperlo? "
" La strega ha messaggiato la principessa mettendola al corrente , ma
ora dimmi che notizie mi porti "
" Ho contattato il suo tramite ma vuole vederla di persona per
accertarsi che non lo stiamo ingannando "
" Non gli avrai mica dato l'indirizzo di questo posto spero, sicura che
non ti abbiano seguito? "
" Tranquilla sono stata attenta, smettila di trattarmi come una
stupida! "
" Basta un niente per ritrovarci uccise, quindi si mi preoccupo mia
cara! " affermò alterata la rossa mentre la bionda
si avvicinò ad Elena.
" Adesso ti toglierò il bavaglio ma guai a te se gridi! "
" Chi siete? Dove mi avete portato? " domandò Elena con voce
tremante saettando lo sguardo sulle due.
" Non incominciare a fare domande, ma perche le hai tolto il bavaglio!
" infuriò la rossa.
" Perchè deve mangiare, deve essere in forma quando la
consegneremo "
" Consegneremo? Di cosa parlate! A chi mi dovete consegnare! "
domandò Elena agitata innervosendo la rossa.
" Adesso chiudi la bocca o ti strappo la lingua mocciosa! "
infuriò la vampira afferrandole il viso prepotentemente tra
le mani.
" Selena smettila! Lasciala immediatamente "
intervenì la bionda irritandola.
" Idiota! Si era detto di non chiamarci per nome a questo punto perche
non dirle anche il tuo Krystina "
" Ora basta! Fino a che non la consegnamo non le torcerai un capello "
affermò la bionda parandosi di fronte alla complice.
" Smettila di atteggiarti conviene a me quanto a te che sia integra, ma
se fosse stato per me l'avrei già fatto mille torture alla
reginetta di Mystic Falls " affermò con sguardo perfido la
vampira.
" Immagino, datti una calmata e vedi come sbarazzarti di questo
cadavere "
" Kristyna cara non sono una cameriera, rilassati non
puzzerà prima di qualche ora e per tanto noi saremo
già andate via " affermò Selena fissando con
sorrisetto perfido Elena.
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Casa
Salvatore
" Un brindisi all' uscita di scena della megera, a te Katherine che tu
possa marcire putrefatta per l'eternità " augurò
Damon traccannando il suo amato bourbon sotto gli occhi del fratello.
" Buongiorno, inizi leggero la giornata "
" Un buon bicchiere di bourbon è quello che ci vuole "
controbattè il corvino sarcastico verso il fratello.
" Avevi ragione sai Damon, lo ammetto ho sbagliato a non darti ascolto
ora più che mai mi sento tranquillo sapendo Katherine
rinchiusa in quella cripta " disse Stefan incrociando le braccia.
" Cosa sento, Stefan mi sta dando ragione " ironizzò il
corvino sgranando gli occhi.
" Hai il tuo tono astioso fratello, stai ancora pensando a quello che
ti ha detto Katherine? "
" No affatto, sei tu che lo stai tirando in ballo fratello "
ribattè il corvino inarcando le narici.
" Ti ha detto una bugia, se fosse come dice lei non avrebbe aspettato a
dirtelo mentre la rinchiudevi nella cripta, lo avrebbe già
fatto prima per metterci come sempre l'uno contro l'altro "
" Questo è vero, ma ora lei ha insinuato il dubbio in me e
finchè non mi accerterò del contrario non ti
darò tregua fratello " concluse parandosi di fronte a Stefan
tracannando un altro bicchiere di bourbon quando suonarono alla porta.
" Chi sarà a quest'ora? "
" Va ad aprire e scoprilo, che stupido scoiattolo "
Stefan si diresse alla porta e aprendo si trovò Jeremy
sull'uscio.
" Ma guarda, è venuto a trovarci lo zombie di Romero "
" Non incominciare idiota! " ribattè Jeremy spazientito
verso Damon.
" Stefan devo parlare con Elena falla scendere immediatamente! "
" Elena? Come mai la cerchi qui? "
" E dove dovrei cercarla, chiamala che per colpa sua Jenna se le presa
con me perche quando passa la notte qui non si degna nemmeno di
avvisarla e io mi prende il ben servito! " affermò il
ragazzo buttandosi su una delle vecchie poltrone mentre Stefan lo
fissava stranito.
" Che c'è ti sei imbambolato scoiattolo? Non ti ricordi dove
hai lasciato la tua ragazza? " ironizzò Damon con sorriso
beffardo.
" Jeremy sei sicuro di quello che dici? "
" Scusa secondo te me lo sto inventando? Ma che succede Stefan? "
domandò Jeremy cupo.
" Già Stefan parla, la suspance ci uccide "
" Ieri sera dopo la fiera ho riaccompagnato Elena a casa " rispose
Stefan agitato quando Jeremy lo guardava con occhi sbarrati.
" Ok, adesso manteniamo la calma... Stefan respira a fondo sei pallido!
"
" Ma perche non la smetti con queste stupide battute! "
ribattè stizzato Jeremy.
" Senti bamboccio non alzare la voce con me perche te ne faccio pentire
"
" Damon smettila, non è il momento adesso dobbiamo
preoccuparci di Elena "
" Perchè dici dobbiamo e la tua ragazza cosa c'entro io? "
chiese il corvino versandosi altro bourbon sotto lo sguardo
disapprovabile del fratello.
" So io cosa fare, vieni con me Jeremy " ordinò Stefan
quando venne intralciato dal fratello.
" Ed ecco che Stefan fa la cosa più stupida che possa fare
andare da Katherine "
" Visto che non vuoi collaborare allora fatti da parte e non
intrometterti Damon "
" Come fai ad essere mio fratello sei cosi stupido! La tua ragazza
sparisce e la prima cosa che fai è andare da Katherine? Cosa
speri di ottenere? "
" Prima di rinchiuderla ha detto che Elena era in pericolo, lei sa cosa
sta succedendo e non è un caso ciò che sta
accadendo "
" Non ti dirà niente e si divertirà solo a
tenerti sulle spine "
" Non mi importa devo trovare Elena "
" E allora chiama Bonnie, lei saprà come trovarla idiota! "
concluse il corvine tracannando il suo whisky.
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" Nessun messaggio? Insomma sei sicura che tu abbia parlato con la
persona giusta? "
" Ti ho detto di si Selena e ora smettila di domandarmelo in
continuazione sono già abbastanza agitata " rispose nervosa
la vampira bionda smaniando con il cellulare tra le mani.
" Sono stanca di scappare e nascondermi voglio farla finita con questa
storia e consegnare questa mocciosa ad Elijah " affermò la
rossa nervosa.
" Elijah? Chi è questo Elijah? "
domandò agitata Elena.
" Presto lo saprai principessa ma nel frattempo chudi quella dannata
bocca! "
" No, non lo farò! Voglio sapere perche sono qui e chi
siete! " gridò Elena senza paura.
" Ma tu guarda, lo stesso atteggiamento irritante e prepotente di
Katerina, smettila di gridare perchè ti cavo gli occhi "
minacciò Selena riducendo gli occhi a due fessure.
" Elena, ora devi calmarti altrimenti saremo costrette a
imbavagliarti di nuovo " intervenì la vampira
bionda.
" Chi è Elijah voglio saperlo! "
" E il tuo peggiore incubo " concluse Krystina mettendola in
agitazione.
" E' arrivato un messaggio, vogliono l'indirizzo del posto "
affermò Selena.
" E' escluso, manderemo Kyle a contrattare con il suo tramite un certo
Dr. Martin poi stabiliremo un luogo d'incontro dove consegnare la
doppleganger " ordinò la vampira bionda senza esitazioni.
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Casa
Salvatore
" Stefan ho ricevuto il tuo messaggio che succede? "
" Entra Bonnie si tratta di Elena, è sparita "
" Come sarebbe? Ma cosa stai dicendo? "
" Io l'ho riaccompagnata a casa quando abbiamo lasciato la fiera, ma
poi Jeremy è venuto qui dicendo che non era
rientrata pensando che fosse con me, ho provato a contattarla ma non mi
risponde "
" Va bene adesso provo io " disse Bonnie provando a contattare l'amica
senza risultati.
" Dobbiamo ritornare alla cripta da Katherine c'e lei dietro a questa
storia ne sono sicuro " affermò Stefan.
" Per l'amor del cielo tu e quella cripta, sprechi tempo se credi che
quella serpe ti dica qualcosa " intervenì Damon alle spalle
del fratello.
" Prima che la rinchiudessimo Katherine ha affermato che Elena era in
pericolo, ma se ora vai da lei userà questa tua debolezza
contro di te Stefan " affermò Bonnie.
" Quindi cosa facciamo? "
" Semplice no, Bon Bon ci aiuterà con qualche suo
incantesimo per questo l'abbiamo chiamata, insomma fa una delle tue
fatture e rintraccia Elena o sai solo provocare aneurismi e farti
gocciolare sangue dal naso? "
" Damon, potresti almeno solo per una volta collaborare senza offendere
nessuno? Qui c'è in gioco la vita di Elena! "
" Allora muovetevi prima che sia troppo tardi, allora strega puoi fare
qualcosa o no? " domandò spazientito il corvino.
" Non lo so, datemi del tempo per pensare "
" Tempo non ne abbiamo tic toc tic toc "
" Sei insopportabile perche non rinchiudete anche lui in quella cripta
" disse Jeremy irritato.
" E una buona idea non ci avevo pensato " ribattè Bonnie.
" Morireste nell' istante in cui ci provaste " controbattè
il corvino convinto.
" Forse ci sono, possiamo tentare con un incantesimo di localizzazione
ma per farlo avrei bisogno di una mappa e ci servirà qualche
goccia di sangue della famiglia Gilbert "
" Non c'è problema " disse Jeremy sorridendola.
" Siete disgustosi! " esclamò Damon irritandoli ancora.
Stefan cominciò a frugare nella vecchia libreria quando
trovò una mappa della città.
" Ti serve altro? "
" Solamente qualche candela "
" Le vuoi profumate alla vaniglia o vanno bene quelle al cedro? "
" Damon, ti prego! " implorò Stefan al fratello per il suo
continuo sarcasmo mentre le procurava ciò che le serviva.
" Non ti sarò mai simpatico vero? Eppure sento che saremo
grandi amici "
" Neanche per sogno! Tu sei un essere ignobile stammi lontano! "
controbattè Bonnie divertendolo quando Stefan
ritornò con delle candele che sistemò su un
tavolo al centro del salone con la mappa e un pugnale.
" Bene,bene,bene, a quanto vedo vi siete dati ai riti satanici, se vi
serve una vergine sono capitata al momento giusto "
intervenì ironica Julia come un fulmine a ciel sereno.
" Spunti sempre nei momenti meno opportuni nana malefica, vattene
abbiamo cose più importanti di cui occuparci, quindi fuori
dai piedi! "
" Santo cielo che brutto carattere! Sarà la vecchiaia "
ironizzò la vampira.
" Tu sei la strana ragazza della fiera... Che ci fai qui? "
" Mi hai definita "strana"? Ma ti sei visto? Sembri Justin
Bieber con quei capelli! "
" Scusate ma io avrei bisogno di silenzio per concentrarmi " intervenne
Bonnie.
" E sei capitata nel posto sbagliato cheri questa
è una casa di pazzi! "
" Chiudi quella dannata bocca nanerottola, ma come ti sei conciata?
Sembri Willy Wonka con quella giacca... Porpora! "
" Possiamo procedere? " domandò irritato Stefan verso i due
che annuirono.
Bonnie cominciò a concentrarsi con occhi chiusi tracciando
con le dita la mappa sotto lo sguardo dei presenti incuriositi, le
candele accese sembravano smorzarsi quandò
cominciò a recitare l'incantesimo.
Dopo alcuni secondi invitò Jeremy ad avvicinarsi e a porle
la mano.
Bonnie con il pugnale gli trafisse un dito facendo scorrere il sangue
sulla mappa, le goccie vermiglie macchiarono la vecchia carta
ingiallita estendendosi per poi tracciare un piccolo percorso sotto gli
occhi stupiti di Damon e Stefan.
Il sangue tracciò un tragitto che conduceva ad un luogo nei
pressi di Richmond segnalando con precisione dove si trovasse Elena.
" Ecco, si trova qui ai confini di Richmond " affermò la
strega.
" D'accordo andiamoci subito "
" No Jeremy, tu non vieni, è escluso " ordinò
Stefan.
" Come sarebbe che non vengo? E' mia sorella! "
" Lo so, ma non sappiamo chi l'ha rapita ed è pericoloso per
te lo capisci? Ci devo pensare io d'accordo? "
" Ma che sta succedendo si può sapere? " domandò
Julia intervenendo come sempre nel discorso.
" Fatti gli affari tuoi nanerottola "
" Non posso sono una pettegola come te devo sapere sempre tutto, se ho
capito bene Elena e stata rapita? Quindi chiederanno un riscatto? Ah,
non preoccuparti Jeremia i Salvatore sono benestanti "
" Ma si può sapere chi sei? " domandò confuso
Jeremy.
" Non provare a dire anche a lui la stupidaggine che sei mia moglie o
ti spezzo quel mezzo centimetro di gambe che ti è rimasto "
" Non serve, lo hai appena fatto tu " controbattè Julia
ironica.
" Va bene, mi servono armi speciali quindi contatto Alaric "
affermò Stefan.
" Ti porti Alaric? Auguri! "
" Beh Damon, tu ti sei tirato fuori e di certo non posso andarci da
solo "
" Potrei cambiare idea se tu me lo chiedessi "
" E a che servirebbe, hai dimenticato che Katherine ha preso
il tuo anello? " affermò Stefan irritandolo.
" Maledetta! Adesso vado lì e dò fuoco a quella
maledetta cripta! "
" Ascolta non c'e tempo chiamò Alaric e vado "
affermò Stefan chiamando il cacciatore al cellulare.
" Perche te la prendi, avevi detto che non ti importava di Elena "
disse Jeremy.
" E infatti è cosi idiota! Non me ne importa niente di tua
sorella rivoglio solo il mio anello! "
" Il solito egoista prepotente " affermò Julia guadagnandosi
un occhiata trucida.
" Ok, Alaric sarà qui tra poco Jeremy tu va a scuola non
destare sospetti, Jenna e John non devono sapere nulla, Bonnie tu resta
con lui "
" Sicuro che non posso esserti utile? Potrei aiutarvi con la mia magia
"
" Preferisco che tu stia qui al sicuro, ritornerò con Elena
te lo prometto " affermò Stefan guadagnandosi la fiducia di
Bonnie che acconsentì mentre Damon irritato
lasciò il salone per ritirarsi nella sua stanza sotto lo
sguardo disapprovevole del fratello.
" Allora noi andiamo a scuola però prima mi faresti un
favore Stefan? Quando arriva Alaric dagli il mio anello, sai mi sento
più sicuro se so che lo indossa "
" Glielo consegnerò non preoccuparti " affermò
Stefan con una presa ferrea sulle spalle quando il ragazzo con Bonnie
lasciò casa Salvatore.
" Una brutta situazione direi, il rapimento provoca costantemente
tensione e sconforto, ci sono passata " disse Julia sarcastica.
" Grazie per esprimenti sempre con una tale sensibilità al
momento giusto, in questo sei la degna compagna di mio fratello "
ribattè Stefan con un sorriso stampato a forza.
" Lo prendo come un complimento caro cognato è
benchè non volessi farti torto ti dimostrerò la
mia sensibilità alla causa collaborando "
" Ti ringrazio ma ce ne occupiamo noi " affermò Stefan
obbietto.
" Stai rifiutando il mio aiuto mon
cher? Mon
dieu, cosa ho fatto per meritarmi tanta
austerità? " domandò la vampira con sorriso
beffardo avvicinandosi a lui.
" Semplice, non mi fido di te "
" Schietto e sincero come un libro aperto, tu sei il lezzo della
verità nella forma che più gradisco "
affermò la vampira fissandolo negli occhi con sguardo
malizioso.
" Ascolta, io non so tu cosa voglia, ma lo scoprirò "
affermò Stefan quando suonarono alla porta.
" Alaric, finalmente entra "
" Che sta succedendo, spiegami " disse il cacciatore lanciando un
occhiata fugace a Julia.
" Elena è stata rapita e si trova esattamente qui in questo
posto ai confini di Richmond e mi serve il tuo aiuto
" disse Stefan mostrandogli la mappa.
" Ne sei sicuro Stefan? Santo cielo chi vorrebbe rapire Elena? "
" Non lo so ma c'entra Katherine in questa storia, ma ora non perdiamo
tempo hai portato le armi? "
" Certo, ho dei fucili, paletti e anche delle granate alla verbena fa
molta attenzione a maneggiarle "
" Mon dieu,
se ti vedrebbe Joss Whedon ti scritturerebbe per la serie maschile di
Buffy l'ammazzavampiri "
" E tu chi saresti scusa? "
" Qualcuno di cui non puoi fidarti " ribattè lei con
sarcasmo lasciando il salone per dirigersi al piano di sopra.
" Lascia perdere Alaric, a proposito indossa questo me lo ha dato
Jeremy "
" L'anello dei Gilbert "
" Esatto, ti proteggerà... Te la senti di accompagnarmi? "
" Stai scherzando? Elena è come una figlia per me " concluse
il cacciatore preparando le armi.
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" Ma guarda, tuo fratello e il cacciatore si preparano all'avventura e
tu te ne stai qui sdraiato sul letto a guardare... Pretty Little Liars?
"
" Ah! Chiudi il becco, non ho voglia di ascoltarti, esci! "
" Lascia perdere tanto Allison è viva " affermò
Julia spegnendo il televisore.
" Ma che diavolo fai idiota! "
" Lasci che il fratellino faccia l'eroe mentre tu te ne resti il solito
menefreghista agli occhi della dolce Elena? "
" Ehi! Ma si può sapere che vuoi! " infuriò Damon
alzandosi di scatto dal letto sgranando i grandi occhi cerulei quando
Julia gli mostrò il suo anello.
" Quello che voglio è che adesso tu ti faccia valere senza
fare domande a cui ora non voglio rispondere! " ordinò la
vampira porgendogli l'anello al dito sotto lo sguardo interrogatore del
corvino.
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" Stefan possiamo andare, sei pronto? "
" Si andiamo " rispose Stefan indossando il suo giubbotto.
" Non senza di me fratellino, prendo la mia camaro perchè se
andiamo con quella carretta di Alaric non arriveremo mai in tempo! "
controbattè Damon spavaldo mostrandogli l'anello.
" Ma... Come, non capisco "
" Infatti, non capire e muoviti! " concluse il corvino avviandosi
all'uscita.
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Richmond
Erano passate ormai molte ore ed Elena cominciava a sentire la
stanchezza fisica e mentale a cui era sottoposta dalle due vampire che
discutevano tra loro quando improvvisamente una piccola fiammella le
apparve a un palmo della mano trasformandosi in un piccolo pezzo di
carta.
La ragazza con discrezione e cautela cercò di impossessarsi
del piccolo pezzo di carta facendo attenzione alle vampire, lentamente
apri il foglio e vide che c'era un messaggio di Bonnie che le diceva
che Stefan stava venendo a prenderla, Elena si
lasciò scappare un sorriso che alla rossa non passo
inosservato.
" Ehi, che succede, perchè sorridi? "
" Io? No, ti stai sbagliando non sto sorridendo " ribattè
Elena rigida.
" Non prendermi in giro mocciosa, cosa stringi nella mano! "
ordinò la vampira strattonandola.
" Niente, non ho niente " rinnegò Elena cercando di
difendersi quando Selena riuscì a impossessarsi del foglio.
" E' questo cosa sarebbe? Di che si tratta, parla! " infuriò
la rossa schiaffeggiandola quando un rumore provenì da
lontano come un tonfo.
" Che succede? Cosa è stato? " domandò Krystina.
" Fermati dove vai, non muoverti " ordinò la rossa restando
immobile fissando entrambe la porta della loro stanza in attesa che da
un momento all'altro qualcuno la aprisse.
La tensione era alta tra le due mentre Elena impaurita e con il labbro
insanguinato era alle loro spalle quando la porta si aprì.
Le due vampire sbarrarono gli occhi incredule a ciò che si
trovarono davanti.
L'imponente uomo statuario che si trovarono di fronte lo conoscevano
bene, un fantasma del loro passato venuto a tormentarle.
Krystina rimase impietrita mentre Selena riuscì a malapena
quasi a similare una parola quando lui con scatto fulmineo alla
velocità della luce la raggiunse e con un colpo netto e
preciso le staccò la testa dal collo.
Elena emise un grido a quell'agghiacciante scena mentre la testa della
vampira rotolando sul pavimento la raggiunse, Krystina si
buttò ai suoi piedi prostandosi con la faccia a terra quasi
a implorarlo di risparmiarla quando lui con il suo sguardo serio e
impassivo la osservava.
" Priveste
( Guardami ) - le disse in rumeno avvicinandosi - Priveste!
" infuriò una seconda volta obbligandola a guardarlo.
" Domnul
meo, iartà-mà ( Mio
signore, perdonatemi ) " rispose lei implorandolo.
" Nu implora,
acum nu existà nici o iertare pentru tine
( Non implorare, ormai non c'e perdono per te ) "
"
Atunci sunt gata sà mor de màna ta (
Allora sono pronta a morire per mano vostra ) "
concluse la vampira ai suoi piedi mentre le lacrime
scendevano copiose dai grandi occhi cerulei rigandole il viso di
porcellana quando Elena scappò dalla stanza aprofittando di
quel momento.
Elena corse a fiatone per i vecchi corridoi abbandonati sbattendo
continuamente nei muri, quella casa era un labirinto fino a che non
raggiunse un uscita ma la sua corsa fu stoppata dal cadavere di un
vampiro in cui inciampò che probabilmente sorvegliava la
casa ma nonostante la slogatura alla caviglia non si arrese e
continuò la sua fuga come poteva quando si
imbattè nello statuario vampiro.
La ragazza emise un grido quando lui la afferrò tappandole
la bocca trascinandola nascosta in un angolo quando le fece cenno di
restare in silenzio mentre si udirono dei passi.
Qualcun'altro aveva raggiunto l'abitazione, Elena sapeva che si
trattava sicuramente di Stefan e non poteva metterlo in guardia da quel
vampiro cosi forte e crudele.
I passi si udirono sempre più vicini, il vampiro aveva i
nervi tesi e lo sguardo concentrato come pronto ad attaccare quando
Elena si liberò dalla sua presa uscendò
allo scoperto e correndo al piano sottostante verso Stefan
quando davanti si ritrovò un altro uomo altrettanto
statuario e imponente che la penetrò con uno sguardo
facendola raggelare quando fu trascinata a velocità inumana
di nuovo dal vampiro di prima in cima alle scale.
L'uomo avanzò con scatto fulmineo raggiungendo Elena
sulle scale rivelando la sua natura di vampiro, al momento
stesso la ragazza si ritrovò al piano sottostante
confusa mentre lui saettò il suo sguardo cercando
di capire chi lo stesse sfidando ritornando anch'essi giù
quando improvvisamente da un angolo il primo vampiro uscì
all'attacco con un enorme palo impalettandolo e trascinandolo fino a
inchiodarlo al muro con impeto, in un attimo il viso del vampiro si
fece verde intrigendosi di vene fino a trovare la morte sotto gli occhi
scioccati di Elena.
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" Allora siamo arrivati o no? "
" Non essere impaziente scoiattolo, è proprio qui, dietro
l'angolo "
" Lo avevi detto un ora fa, secondo me hai sbagliato strada "
affermò spazientito Alaric verso Damon.
" Senti Rik io non ho sbagliato proprio nulla, sei tu quello che
confonde la scuola con la casa di Jenna "
" Questi non sono affari tuoi idiota, pensa a guidare! "
" Sta calmo, non prendere subito fuoco, in fondo ti faccio i miei
complimenti Jenna è un tipo appetitoso! "
" Damon vuoi smetterla una buona volta! Quanto manca ancora? "
" Non gridare Stefan e non innervosirti ti si arriccia la coda...
Shhh!.. Siamo arrivati " affermò Damon quando da lontano
intravidero una vecchia villa abbandonata.
I tre scesero dall'auto presero i borsoni con le armi dal bagagliaio e
iniziarono ad avviarsi verso l'abitazione.
" Mi raccomando, avviamoci silenziosi " ordinò il cacciatore
sottovoce.
Con passo furtivo i tre raggiunsero il retro della villa, Damon e
Stefan perlustrarono con discrezione facendo attenzione al portico
scricchiolante.
Stefan si avvicinò lentamente alla piccola porta che
conduceva all' interno e con colpo secco forzò la maniglia
aprendola.
Damon andò avanti per primo dando indicazioni al fratello e
al cacciatore, attraversarono il lungo corridoio perlustrando ogni
angolo fino ad arrivare al salone principale dove videro il cadavere
trafitto.
Il corvino si avvicinò scrutandolo dalla testa ai piedi fino
a notare l'anello che portava al dito, lo stemma che vi era inciso
apparteneva ad una casata che lui conosceva bene e se ne
impossessò.
Stefan gli fece cenno di continuare le ricerche al piano di sopra e si
avviarono.
I tre perlustrarono anche tutto il piano di sopra fino a raggiungere la
stanza in cui trovarono gli altri due cadaveri quello di Selena
decapitato e del ragazzo ucciso dalla medesima vampira.
" Qui di Elena non c'e traccia, l'hanno già portata da
qualche altra parte " affermò Damon.
" Maledizione, sto impazzendo dobbiamo ritrovarla " ribattè
Stefan agitato.
" Stefan ora non è il momento di perdere il
controllo, perlustiamo ancora in giro e vediamo se troviamo qualche
indizio " rispose Damon cercando di tenere a bada il fratello.
" Sicuro che si trovasse qui Stefan? Magari Bonnie si è
sbagliata " disse Alaric cercando di rassicurarlo.
" No affatto, guardate questo foglio c'è scritto " Stefan sta venendo a prenderti
" questa è opera di Bonnie" affermò
il minore dei Salvatore.
" Io penso che l'unica cosa da fare adesso e ritornare a casa e fare in
modo che Bonnie la rintracci di nuovo con il suo incantesimo, credo non
abbiamo alternative " ordinò il corvino mentre con un piede
girò la testa della vampira quando assunse un aria cupa.
" Ma cosa fai? " domandò il cacciatore osservandolo.
" Nulla, fatti gli affari tuoi... Andiamocene " concluse il vampiro
stizzito sotto gli occhi interrogatori del fratello e del cacciatore.
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Cripta di Fells
La fame si faceva sentire.
La fame era divoratrice e bruciava nelle vene come un fuoco che
consumava lentamente fino alla pazzia.
Katherine stava impazzendo affamata al buio prigioniera intrappolata
tra le vecchie lapidi e il terreno umido di quel maledetto posto quando
improvvisamente udì dei rumori.
La vampira con le poche forze che aveva si alzò in
piedi strusciando lentamente dall'ombra a piccoli passi ,
qualcuno stava smossando la vecchia porta in pietra della
cripta e un piccolo baluardo di luce penetrò all'uscio
grazie ad una torcia che ardeva a terra quando davanti a lei apparve
una figura in bianco che afferrò la fiaccola portandola
verso il buio pesto della cripta per intravedere all 'interno.
" Katherine? " chiamò la ragazza mentre la sua voce
echeggiò nella vecchia cripta.
" Krystina, che ci fai qui? " domandò la Petrova uscendo
lentamente dal buio stanca e affaticata.
" Katherine il nostro piano è fallito, abbiamo perso Elena "
affermò con voce tremante la vampira.
" Come sarebbe " abbiamo
perso Elena" che diavolo è successo? "
infuriò la Petrova.
" Un imprevisto, io e Selena ce lo siamo ritrovate davanti
all'improvviso e in un attimo ha decapitato lei e ha impalettato Elijah
ho visto tutto con i miei occhi! "
" Ma di chi diavolo stai parlando? Vuoi spiegarti meglio? "
" Atrian è vivo Katherine, ed è qui " concluse
Kristyna rimanendo Katherine sconvolta.
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Casa Salvatore
La camaro blù di Damon sfrecciò nel vialetto
quando Stefan inquieto scese e si affrettò ad entrare in
casa.
" Stefan non serve a nulla agitarti " disse Damon seguendolo a passo.
" Io non voglio calmarmi voglio solo trovare Elena! "
ribattè Stefan quando se la ritrovò davanti a lui
nel salone.
Il minore dei Salvatore fu pervaso da una gioia incontenibile e senza
pensarci corse da lei abbracciandola fino a farle mancare il respiro.
" Stai bene, cosa è successo? Siamo andati alla villa
abbandonata ma tu non c'eri "
" Lo so mi è arrivato il messaggio di Bonnie che stavi
venendo "
" Mi sono spaventato, ma sicura di stare bene? " chiese Stefan notanto
la ferita che aveva al labbro.
" Si sto bene " affermò Elena abbracciandolo forte sotto lo
sguardo deluso di Damon che lei notò.
" Chi ti ha portato in quella casa? Come hai fatto a scappare? "
domandò Stefan.
" Ascolta Stefan, io... "
" Sono intervenuto io a salvarla " affermò lo statuario uomo
che apparse improvvisamente alle spalle di Elena.
" E tu chi saresti? " domandò Stefan scrutandolo da capo a
piedi mentre lui con passo lento si avvicinò.
" Atrian Petrova, ti dice niente questo cognome? "
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