Anime di Gas

di Federica20000824
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 Gas tossici. Utilizzarli per rendere inabile il nemico, costringerlo alla resa, vincere. E vincendo in fretta salvare vite.

Il vento soffia nella direzione giusta, le bombole sono piazzate, le Gastruppe in posizione.

Il mio distintivo è lucido sul mio petto. Sono Chefkriegschemikers, capo della guerra chimica.

È giusto che i grandi uomini si mettano al servizio della Patria. Negli ultimi anni io e Bosch abbiamo compiuto scoperte sensazionali per la Scienza, il metodo Haber-Bosch per la sintesi dell’ammoniaca è già servito al progresso della nazione, quando avremo vinto la guerra tale progresso si estenderà a tutto il mondo. Ci siamo meritati il Nobel, ce lo assegneranno fra qualche anno.

È tutto pronto. Do l’ordine.

Nubi di fumo si addensano a livello del suolo, sospinte dal vento avanzano verso le trincee nemiche, le penetrano in profondità, scavano i polmoni degli uomini.

Grida disperate. Morte.

Vittoria.

Urla inutili:

-È una perversione della Scienza! Non è progresso, è morte e voi non siete un chimico, siete un assassino! Mostro, cosa direbbe Hermann se …

Le tiro uno schiaffo. È la giornata del mio trionfo, domani dovrò partire per sfruttare le mie scoperte anche sul fronte russo, nulla deve rovinarmela.

Mi pento di ciò che ho fatto, dev’ essere tutto perfetto stasera. Nessuno deve dire che l’ho picchiata.

Mi avvicino per accarezzarla, lei se ne va, la seguo. Sembra una danza, lei scappa e io la rincorro. Quando dura troppo mi arrabbio, alzo la voce:

-Possibile che mi vogliate così poco bene? Hanno organizzato una cena in mio onore, riconoscono il mio valore, possibile che anche voi non lo vogliate?! Non dovete essere d’accordo con ciò che faccio, nessuno vi ha mai chiesto di essere d’accordo con ciò che faccio, d solo venire, vestirti bene e sorridere!

Esco dalla stanza in cui ci eravamo appartati per discutere, sbatto la porta.

Entriamo a braccetto nel salone luminoso, mi applaudono, sorridono.

Avanzo e li ringrazio, tutti levano un calice di vino verso di me, brindano in mio onore.

Al professor Haber, all’esercito tedesco, alla disfatta dei nemici a Ypres, alla Vittoria!

Alla Vittoria!





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