Capitolo due
Era
dilaniato dal dolore. Sentiva di avere mille coltelli
di fuoco conficcati in profondità nella carne,non riusciva a
muovere un solo
muscolo. Quel bastardo gli aveva legato le mani dietro la schiena e lo
aveva
ridotto ad un inutile mucchio di ossa rotte. Stava uno schifo.
Ma
fu bello riaprire gli occhi e sentire un respiro
leggero vicino al suo orecchio.
Capì
che Quistis si era addormentata stretta a lui. Le sue
braccia non lo aveva mai mollato; solo le sbarre dividevano la loro
vicinanza.
In
quello stato di agonia il contatto di un'altro corpo
gli dava una piacevole sensazione; era confortante sentire un viso
appoggiato
sulla sua spalla...era cullante sentire un cuore che batteva vicino al
suo.
Seifer
voleva rimanere così per sempre,non voleva
muoversi,non voleva parlare. Era troppo stanco...troppo stanco per
provare a
fare altro.
Ma
poco dopo,riacquistando la lucidità,gli tornò in
mente
perché si trovava lì. Gli tornò in
mente la tortura subita perché non aveva
voluto parlare.
Dannazione,avrebbe
dato la vita pur di non tradire ancora
una volta ciò per cui viveva: i SeeD,le missioni,le
battaglie. Rivelare anche
delle piccole cose era fuori discussione.
Provò
a muovere un po' la testa di lato e vide una cosa
che non si sarebbe mai aspettato di vedere: due occhi blu spalancati,
ma
spenti,persi in meditazione.
-Allora...sei
sveglia...maestra.- rantolò Seifer con voce
molto roca.
-Si.-
mormorò lei,lo sguardo puntato su una macchia del
pavimento oltre la spalla del gunblader.
-Perché
ti hanno fatto questo?-
-Non
ho voluto parlare...e mi hanno fatto la bua...-
ironizzò.
-La
pagheranno. Gliela farò pagare.-
Seifer
rimase colpito dalla decisione di quelle parole.
-Se
uscirò vivo da qui...non credo...avrai bisogno...di
fargliela pagare tu... Ci penserò io...- sul suo volto
comparve una smorfia,il
suo inconfondibile ghigno privo di innocenza,sfigurato dalle ferite e
dai
lividi.
-Usciremo
vivi da qui. Usciremo vivi...Stanne certo.-
-E
questo chi lo garantisce?-
-Lo
garantisce il caposquadra.-
-E
se ti sbagliassi?-
-
Tu parli troppo.-
-...E'
per questo che mi ami?-
Calò
il silenzio. Seifer per un attimo non sentì più
il
respiro di Quistis. Forse anche il suo cuore aveva perso un battito.
-E'
per questo che mi ami?- ripeté.
Non
una, ma due volte, la ragazza dovette sopportare il
peso di quella domanda.
-
L'ho detto solo perché non ti uccidesse.- la voce le
tremò,ma cercò di farla sembrare decisa il
più possibile.
I
suoni parevano inesistenti. Nemmeno i polmoni lavoravano
per ottenere ossigeno,avevano paura di fare troppo rumore nel respirare.
La
discussione fu troncata lì,sul nascere della questione
più piccante.
-Io
dico che ti ama...- una voce nuova risuonò
nell'ambiente.
I
due SeeD voltarono la testa. Si erano dimenticati del
terzo incomodo: Byron.
Le
guance di Quistis diventarono rosse;l'uomo aveva
sentito tutto,probabilmente. Ma ricordarsi della sua presenza
risvegliò in
lei le forze: aveva
una missione in
sospeso;doveva darsi da fare.
Seifer
non rispose: si capiva chiaramente che avrebbe voluto
ridurre l'imprenditore ad una frittata.
-Dovremmo
trovarci qui da circa tre giorni,non ho ancora
toccato cibo da allora. Perciò dovrò aspettare di
essere più in forma.
Dopodiché...- Quistis concluse la frase in un
sussurro,avvicinandosi il più
possibile all'orecchio di Seifer- entrerò in azione.-
*~*~*~*~*
Jin
aprì la porta ed entrò nel corridoio illuminato
dalla
fioca luce bluastra. Erano trascorsi otto giorni ormai da quando lui e
i suoi
compagni avevano catturato il biondo e la ragazza. Da allora Terry non
aveva
più fatto torturare nessuno,anche se durante le notti
precedenti molti membri
dell'organizzazione era passati dalla donna per divertirsi. Presto
sarebbe
stato anche il suo turno,pensò Jin eccitato.
Il
ragazzo era stato nuovamente chiuso dentro la sua
cella,non poteva certo rimanere schiacciato contro le sbarre a guardare
mentre
la sua compagna veniva violentata...
Jin
mise un piatto di cibo per ciascuno e notò che
l'imprenditore giaceva a terra respirando affannosamente.
"Che
inutile sacco di fango..." pensò.
-Ehi
ciccione,cos'hai che non va?- chiese infastidito.
L'imprenditore
si teneva una mano sul cuore,era sudato e
aveva gli occhi chiusi.
-Byron!-
la bionda si era messa in ginocchio,aggrappandosi
alle sbarre, e fissava il suo compagno di prigionia con estrema
preoccupazione.
-Buona
bel bocconcino...Adesso vediamo che ha.- la zittì
Jin alquanto seccato.
Nell'istante
in cui il rapitore entrò nella cella di
Byron, Quistis stette attenta a quello che faceva,ai gesti che compiva
e alla
velocità con cui respirava.
-Su,mettiti
seduto.-
L'uomo
aveva mosso un piede sulla schiena di Byron per
voltarlo,come fosse un ratto morto.
Questi
aveva fatto in modo di stendersi molto vicino alla
cella della giovane SeeD...
Il
nemico stava dando le spalle ad un soldato pronto ad
agire.
Fu
per questo motivo che si fregò con le sue stesse mani:
Quistis lo afferrò per le caviglie da dietro,tirandolo verso
di se con tutta la
forza che aveva.
La
guardia cadde distesa e Byron,con rapidità sorprendente
per il suo fisico,balzò in piedi,strappandogli il fucile di
mano: i ruoli si
erano invertiti.
-Vai
all'Inferno!!-
L'imprenditore
tirò un calcio in faccia al suo avversario e lo
colpì in testa col
fucile,facendolo svenire.
Tre
persone in quella stanza erano riuscite nel loro
intento.
Byron
uscì dalla sua cella e picchiò il fucile sui
lucchetti delle celle di Seifer e Quistis.
-Prima
scappiamo e poi ti ammazzo- assicurò il
gunblader,mentre si rialzava.
La
giovane SeeD prese l'arma che l'imprenditore le stava
porgendo.
-Sei
stato geniale. E lui scherza-si affrettò a dirgli.
Ora
spettava a lei mettersi in gioco: Seifer l'avrebbe
potuta aiutare solo in parte,perché le percosse facevano
ancora sentire il loro
effetto su di lui e Byron non era portato per l'azione.
"Ce
la farai Quistis!" si disse mentalmente.
Mentre
i due uomini avrebbero controllato che il rapitore
non si svegliasse la ragazza si sarebbe appostata dietro la porta
aspettando
l'arrivo di altre guardie.
Infatti
poco dopo ne arrivò una,probabilmente
insospettitasi per
non aver visto
tornare indietro il suo compare.
Ci
fu il rumore di un collo che scricchiolava e un corpo
cadde a terra.
Quistis
riconobbe perfettamente il volto di uno dei suoi
stupratori. Lo fissò intensamente,per non dimenticare quel
momento,per non
dimenticare che era riuscita a dargli quello che si meritava veramente:
non una
notte di divertimento,ma la morte.
Richiuse
la porta. Seifer le si avvicinò e prese il fucile
dell'uomo morto; la guardò con il suo intenso sguardo
glaciale e magnetico.
Quistis
lo aveva dimenticato,ma da piccola adorava quando Seifer
la guardava in quel modo: c'era un qualcosa di limpido nei suoi
occhi,qualcosa
di insolito,che la faceva sentire sua complice. Tra i due c'era sempre
stato un
legame segreto,un legame sottile che aveva acceso in loro
competizione...sfida...gioco...e...affetto.
In
quei giorni di prigionia,si erano aggrappati l'uno alla
presenza dell'altro,parlando e confortandosi. La missione li aveva
riuniti dopo
dieci anni:due amici che avevano passato l'infanzia insieme e che si
volevano
bene ora lottavano per salvare le loro vite.
-Se
non vedono tornare indietro nemmeno questo,verranno a
controllare in dieci. Perciò dobbiamo uscire da qui!-
dichiarò il gunblader.
Quistis
annuì;sapeva che non vi erano altre alternative.
-Sicuro
di non avere delle ossa rotte?-
-Ho
sistemato il braccio sinistro a modo mio,per il resto
non preoccuparti.-
-Ragazzi,è
arrivata l'ora di lasciare questo posto?-
chiese Byron,con tono un po' spaventato.
-Si,proprio
così.- rispose Quistis e aprì la porta.
*~*~*~*~*
Si
trovavano in un corridoio vuoto,completamente
dritto,che conduceva ad un piano più alto.
-Se
avessimo le nostre armi potremmo effettuare la
junction e per loro sarebbero cavoli amari.-fece Seifer-
Già,aveva
ragione... Ma che ne era stato della frusta e
del gunblade dei due SeeD?
-Con
un colpo di fortuna potremmo ritrovarle,a meno che
non se ne siano sbarazzati.- disse Quistis.
-Non
ci resta che scoprirlo...Se troviamo qualcuno non
gliela farò passare tanto liscia...- la voce del gunblader
suonò carica di
rabbia; non avrebbe mai dimenticato le percosse che aveva ricevuto e
ciò che
quei bastardi avevano fatto passare a Quistis;ogni sera arrivavano in
tre o
quattro,abusavano di lei e la lasciavano senza forze. E lui assisteva a
tutto,vedeva ciò che accadeva con i suoi occhi
,sentiva,senza poter impedire
quella vigliaccata.
Seifer
odiava l'impotenza di fronte agli eventi. Non
avrebbe mai più permesso che accadesse una cosa simile.
Mano
a mano che avanzavano sentivano che l'odore dell'aria
cambiava;salivano sempre più su,verso la superficie.
Sbucarono
in una stanza con dei computer e una porta su
ambo i lati.
-Ehi
voi!! Come avete fatto a scappare!?-
Una
guardia si avventò su di loro sparando un colpo.
Seifer schivò il proiettile e puntò il suo fucile
al petto del nemico; il tiro
andò a segno e la guardia cadde.
Byron
corse a prendere la sua arma. In quel momento un
allarme iniziò a suonare.
Presto
sarebbero accorsi i rinforzi...Che fare?
A
Quistis venne un'idea:potevano provare a fare la
junction con quei fucili,almeno avrebbero avuto a disposizione qualche
magia.
-Svelti,nella
porta a destra!-
-Sei
impazzita,vuoi metterci spalle al muro!?-
-Proviamo
ad eseguire la junction!-
-Cosa!?-
-Muoviti
Seifer!!-
Quistis
trascinò i due compagni nella stanza;doveva essere
un dormitorio,considerando che c'erano dei letti. Nel giro di due
minuti lei e
Seifer erano riusciti ad impostare alcune magie di livello medio e a
curare le
ferite:adesso erano al massimo delle loro forze. Il risultato ottenuto
era
ottimo,meglio di quanto la giovane SeeD aveva sperato.
-Se
i soldati di Timber non ci hanno abbandonati
dovrebbero sentire il suono dell'allarme. Usciamo e andiamo incontro al
nemico,dobbiamo tentare;altrimenti chiusi qua dentro non avremo
scampo.-
-Bene
bene. Un po' di azione!- Seifer aveva recuperato il
suo spirito bellico e la sua aria spavalda assieme alle energie. La
ragazza si
rese conto che un po' gli era mancato vederlo così sicuro di
sé.
Byron
riaprì la porta con un calcio.
-Blizzara!-
urlò Quistis immobilizzando una guardia che si
era appostata per dare loro "il benvenuto".
Un'altra
di loro sparò alla gamba di Seifer.
-AH!-
L'imprenditore
sparò a sua volta e con due colpi perfetti
mise k.o le due guardie rimaste.
-Energia!-eseguì
prontamente la giovane SeeD sul suo
compagno.
-Corriamo,corriamo!!-
ordinò Seifer.
I
tre sfrecciavano su per corridoi e scalini. Ben presto
si resero conto che fermare i nemici non era un'impresa: Cid lo aveva
detto.
-Quei
bastardi sapevano fare del male solo perché eravamo
disarmati o perché ci tenevano legati!- il gunblader era
soddisfatto come non
mai.
Forse
il peggio era già passato...oltretutto Byron si era
rivelato bravo a combattere.
Se
fossero arrivati in un'area abbastanza grande avrebbero
potuto addirittura chiamare un guardian force...
La
fortuna doveva trovarsi dalla loro parte:avevano
raggiunto una stanza piena di apparecchiature,in essa c'era una
finestra:
finalmente erano tornati in superficie!
Ma
non ci fu tempo per tirare un sospiro di sollievo.
Una
tremenda esplosione sbalzò i tre contro il
muro.Qualcuno aveva lanciato una granata e decine di cavi elettrici
avevano
preso fuoco.
Dieci
uomini armati iniziarono a sparare.
Seifer,Quistis
e Byron si rifugiarono dietro a dei
computer.
-Maledetti!
Polvere di diamante!- il gunblader richiamò
prontamente in aiuto l'algida Dea dei Ghiacci.
Subito
comparve una stalattite nel terreno e
Shiva,racchiusa in essa come una splendida bambola di cristallo,ruppe
la
barriera in mille schegge di vetro freddo scagliando una sfera di
energia sui
nemici.
Il
fuoco sprigionato dai cavi elettrici si spense,tra urla
di dolore le guardie finirono tutte al tappeto.
-Arrendetevi!!
L'esercito vi dichiara in arresto!!- nella
stanza entrarono degli uomini in divisa blu.
Alleati,erano
alleati!
Ciò
significava che erano salvi...
*~*~*~*~*
Furono
condotti fuori,all'aria aperta. Byron piangeva di
gioia,disperato. Quistis era sollevata,ma ora che poteva rendersi
realmente
conto di ciò che le era successo,sapeva che sarebbe stata
un'impresa ardua
dimenticare l'esperienza di prigionia...dimenticare le innumerevoli
violenze
subite,i volti di quegli uomini
desiderosi del suo corpo che l'avevano usata per i loro
scopi carnali e
il male che quei maledetti avevano fatto a Seifer.
-Ottimo
lavoro caposquadra.- si congratulò con le il capo
dell'esercito.-Eravamo appostati in posizione di attacco da otto
giorni,facevamo i turni. Ma oramai credevamo che non sareste
più ritornati.
Invece ce l'avete fatta.-
-La
ringrazio.-rispose Quistis,pronunciando quelle parole
dal più profondo del suo cuore e mantenendo un'aria composta.
Era
tutto finito.
Farx
era corso incontro a suo fratello abbracciandolo
commosso. I soldati ispezionavano la zona;presto non sarebbe rimasto
altro che
un mucchio di polvere di quella base.
-Vi
tenevano chiusi in celle sotterranee...questi
farabutti avevano fatto le cose proprio per bene. Farx ci ha spiegato
l'intera
faccenda di voi SeeD e del rapimento. Se siete riusciti a fuggire
è perché
siete in gamba.-
-Può
dirlo forte...-rispose Quistis,l'ombra di un sorriso
sul viso.
In
quel momento Seifer sbucò fuori dall'edificio;era
rimasto dentro con altri soldati a recuperare i corpi dei membri
dell'organizzazione e adesso era ritornato.
Il
gunblader aveva uno sguardo omicida. La ragazza lo
fissò senza parlare;non sapeva cosa fosse potuto succedere.
La
risposta le giunse poco dopo alla mente,quando un
gruppo di soldati uscì con i corpi di Terry e della guardia
dai capelli neri:
entrambi erano pieni di lividi e sanguinavano.
Seifer
li aveva proprio conciati per le feste. Quistis gli
fece un mezzo sorriso,mentre lui gli veniva incontro.
-
L'avevo detto che gliel'avrei fatta pagare...-
*~*~*~*~*
-TORNATI!!-
Fujin si avventò su di Seifer gettandogli le
braccia al collo,mentre Raijin la raggiungeva di corsa.
-F-fujin,calmati!-
il gunblader cercò di liberarsi dalla
sua stretta ferrea.
Com'era
bello ritornare a casa...Quistis incrociò le
braccia e sospirò vedendo la scena;si sentiva felice.
Era
felice perché Seifer in quel momento stava
riabbracciando i suoi due amici.
In
quel momento qualcuno si precipitò giù per le
scale
della hall alla velocità della luce.
Selphie
era inciampata sull'ultimo gradino,producendo un
grosso tonfo,e Zell era caduto su di lei.
La
giovane SeeD si mise una mano davanti alla bocca per trattenere
una grossa risata.
-Quistis,stai
bene?- chiese Selphie con la sua voce
squillante mentre si rialzava.
-Meglio
di voi,direi.-fu la risposta divertita.
Sulle
scale erano comparsi anche
il preside Cid,Squall,Rinoa ed Irvine.
In
breve i due compagni di missione si ritrovarono
circondati.
Rinoa
si stringeva a Quistis.
-Che
paura che ho avuto!Santo Hyne,sei viva!-continuava a ripetere.
La
bionda le accarezzava lentamente la testa.
Squall
si mise sull'attenti,nel rispettoso saluto che i
SeeD rivolgevano ai loro compagni di ritorno da una missione.
-Caspita
ragazzi,sembrate ritornati da un centro di
benessere!-ironizzò Irvine.
-E'
raro vedere Quistis in queste condizioni.- ridacchiò
Zell.
In
effetti tutti erano abituati a vederla composta ed
elegante sia nel portamento,sia nell'aspetto. Ora era sporca,piena di
graffi,con i capelli scompigliati e i vestiti strappati. E anche Seifer
non era
messo meglio.
-Si,hai
ragione Zell. Ho proprio voglia di farmi una
doccia.- dichiarò la ragazza.
-La
missione?? Una noia mortale!! Non aspettavo altro che
uscire per rompere un po' di teste e invece...un colpo ed erano
già fuori
combattimento!- spiegava il gunblader a due attenti Raijin e Fujin.
Tutti
lo ascoltavano in silenzio,chi trattenendo un
sospiro,chi un commento stuzzicante,chi una risata.
-Vi
faccio le mie congratulazioni. Ora penso che avrete
voglia di farvi una doccia e di riposare. Tornate nel mio ufficio
stasera alle
18:OO.- fece Cid,sorridendo ai due compagni di missione.
-Riposare?
Io non sono stanco!-esclamò Seifer.
La
bionda levò gli occhi al cielo,era ritornato ad essere
il solito spaccone.
*~*~*~*~*
-Grazie
a voi l'organizzazione di ribelli è finita. Le
guardie sopravvissute sono state catturate e messe in prigione. Farx e
Byron vi
ringraziano profondamente,dicono che verranno a farvi visita in futuro.-
Quistis
ascoltava attentamente,mentre Seifer,che aveva
trattenuto di continuo degli sbadigli per la noia,a quelle ultime
parole fissò
il preside allibito.
-Sappiamo
quello che vi hanno fatto...non la passeranno
tanto liscia;è garantito.-continuò Cid,il volto
che si induriva mano a mano che
proseguiva col discorso.
Probabilmente
Byron gli aveva raccontato tutto.
La
giovane SeeD scacciò i ricordi dalla mente: avrebbe
trovato la forza di dimenticare.
-Quello
che conta adesso è che siamo salvi e che tutto sia
finito per il meglio.-
-Provvederemo
a farvi avere due nuove armi. Ora potete
andare,ragazzi.- li congedò il preside.
I
due compagni fecero l'inchino e uscirono dall'ufficio. *~*~*~*~*
-Complimenti
caposquadra. Ha portato a termine la missione-esordì
Seifer.
Quistis
gli sorrise.
-Quindi
adesso ognuno per la sua strada,come avevi
detto...-continuò lui.
La
giovane SeeD trasalì;quelle parole le avevano fatto uno
strano effetto.
Il
gunblader distolse lo sguardo compiaciuto e cambiò
discorso.
-Sai,anche
io avevo un piano,nel caso il tuo non avesse
funzionato.-
-Cioè?-
-Dare
la mia vita,in cambio della tua libertà e di quella
di Byron.-
-Perché
avresti fatto questo?-domandò la ragazza.
-Perché
non avrei avuto nulla da perdere. Almeno sarei morto
da eroe.-
Quistis
non capiva dove il gunblader volesse andare a
parare.
-Che
senso avrebbe vivere se non importa niente di te alla
persona a cui tieni?-
-
Seifer,dove vuoi arrivare?.- la giovane SeeD lo fissava
con il suo sguardo inquisitore,attento e...attraente.
Il
gunblader si passò una mano tra i capelli.
-Diamine...Quistis.
E' così difficile da capire o lo fai
apposta?- sembrava infastidito
-Cos'è
che non ho capito?-
-Che
ti sto dicendo che ti amo.-
Quistis
smise di camminare,senza rendersene conto. Seifer
le si avvicinò,guardandola negli occhi.
Il
suo sguardo era deciso e bello come non mai,la perforò
nel petto;al posto di due lame di specchi grigi due occhi limpidi e
accesi.
-Ti
amo.- ripeté. Parole umili. Semplici. Vere .
La
ragazza lo fissò per un istante,per essere certa che
non fosse uno scherzo, per essere certa che fosse reale.
Si,era
tutto vero. Si sentì mancare.
Seifer
spezzò le distanze fra i loro visi e la baciò con
trasporto. Lei lo fece fare. Era una sensazione
piacevole,paradisiaca,in grado
di farle vedere le stelle. Avrebbe potuto cadere in ginocchio se il suo
cavaliere non l'avesse prontamente sorretta.
-A
quanto pare faccio un certo effetto su di te...-ghignò
malizioso,con voce calda e sensuale sul suo viso,senza toglierle gli
occhi di
dosso.
Quistis
era praticamente avvinghiata a
lui,paralizzata,senza fiato.
-Cucù,torna
sulla terra per un secondo. Attendo ancora una
risposta...-
-
Cosa?...Ti amo...-fievoli parole sussurrate in un soffio. Lei
stessa non si era resa conto di averle pronunciate.
Cavolo,lo
aveva detto!
Lo
aveva detto veramente!?
-Lo
sapevo già. Ho fatto bene a chiedere a Cid e ad Edea
di mandarmi in missione con te... - sussurrò
Seifer,vendicandosi.
"Ma tu guarda che
brutto...!"
Quistis
sorrise,infiammandosi: proprio per questo lo
adorava.
Lo
adorava quando la stuzzicava,quando ci giocava
d'astuzia,quando si arrabbiava,quando le lanciava occhiatine
maliziose...Semplicemente lo amava,si disse,buttandosi a baciarlo.
Avrebbe
potuto annegare in lui,il suo era un buon sapore.
Si stava bene così,con lui...
Seifer
l'aveva spinta contro il muro senza darle fiato.
-A-aspetta...Potrebbero
vederci...-ansimò la ragazza.
-E
allora?-
-Seifer!...
Ricordati che siamo in un corridoio di
un'accademia militare!-
-Però
ti piace quello che stiamo facendo...-
La
mandava in estasi quando faceva così.
-Conosco
un posto più adatto...-Quistis gli mise un dito
sulle labbra e sorrise furbescamente.
Era
veramente sexy quando l'innocenza abbandonava il suo
volto; accadeva raramente e allora c'era da impazzire.
Seifer
non avrebbe resistito a lungo;aveva sete di quelle
labbra rosate,del contatto della sua pelle e di quegli occhi blu
e
seducenti puntati nei suoi.
Quando
raggiunsero la stanza della giovane SeeD,la
chiusero a chiave e continuarono quello che avevano cominciato. Senza
timore.
Senza rimpianto per entrambi.
Per
Quistis era facile dimenticare gli abusi subiti tra le
braccia di Seifer; pur essendo sfrenato e impaziente il suo cavaliere
non la
metteva a disagio,la faceva sentire sicura e protetta.
In
quel momento tutti i legami del passato fra di loro si
erano riuniti.
E
ne erano nati dei nuovi.
Seifer
e Quistis divennero una cosa sola e furono
completi.
Spazio dell'autrice:
Dio non potete immaginare quanto mi sono vergognata a postare il finale
(me bamboccia sdolcinata e patetica quando scrive queste cose ) L'ho
già finita*_* Questa
storia si è praticamente scritta da sola in quattro
giorni,l'ispirazione è arrivata
così...e ho deciso di aspettare a postarla tutta.
Non ce la posso fare,è più
forte di me,li vede troppo bene quei due insieme!! XDXD*_* Spero
lascerete
delle recensioni...^^ Grazie Selhin per il sostegno,apprezzo
le tue recensioni,anzi le adoro*_* Sempre precise e utili pe
migliorare. Qui ho finito. Baci a tutti^^
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