Tu,
parte della mia anima
“Lasciarmi
andare”.
“No,
ti prego, no!”
“Va
bene”.
La voce di
Natasha gli arriva ovattata alla orecchie, come se lei non fosse
lì,
come se la stesse perdendo. Ma non la sta perdendo,
Clint l'ha
già persa. Apre gli occhi con estrema lentezza. È
stanco, non
fisicamente. È stanco di sognare sempre lo stesso incubo, lo
stesso
ricordo.
Le lacrime
gli annebbiano la vista, ma non cadono. Non vuole farle cadere.
Ormai, è stanco anche di tutto quel dolore. Continua a
chiedersi se
mai se ne andrà, quando sa già la risposta. Con
un dispiacere
così grande si può solo imparare a conviverci, pensa,
eppure spera
sempre in un
responso contrario.
«Ehi»,
sussurra la moglie, nel letto, al suo fianco, allontanandolo per un
attimo dai suoi pensieri. «Va
tutto bene?»
No.
«Sì».
Clint le
volta le spalle, girandosi verso il bordo del letto, perché
sa che
se la guardasse negli occhi piangere diventerebbe semplice come
respirare.
Laura lo
abbraccia, gli bacia il collo e appoggia la fronte sulla sua schiena.
Non dice nulla, sorride amaramente, anche lei con la vista offuscata.
—
N
O T E di
A Y
U
Buonasera,
è passato così tanto tempo dalle mie ultime note
d'autrice
che non sono sicura di ricordare bene come si inizino. Comunque...
non sono nemmeno sicura di essermi ripresa da Endgame e la morte di
Nat per me è stata inaspettata e dolorosa, e seppur la
Vedova Nera
non rientri tra i miei personaggi preferiti, so apprezzarla.
Credo
che scriverò qualcosa anche su Tony, magari dopo aver visto
Spider-Man: Far From Home. Nel frattempo, grazie per essere passati
di qua, mi fa sempre piacere sapere che c'è qualcuno
là fuori
pronto a leggere le mie storie.
ayu
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