Rieccomi 4 anni dopo. Ho riletto questa storia e ho deciso di chiuderla, ovvero, mettere il “storia completa” su EFP. Ho riflettuto e sono cresciuta. Ecco il vostro finale.
“Di fatti, il pomeriggio seguente…” è stata la precedente chiusura del capitolo. Non ricordo cosa successe il pomeriggio seguente, ma spezzerò subito questa suspance: io e Claudia tornammo insieme.
Si, dopo il viaggetto di Vieste, lei trovò questo modo singolare per farsi perdonare, qualcosa che nessuno (neanche tutt’ora) ha mai fatto per me:
“Che fai? Scendi un attimo”
Ricordo di aver risposto che avevo da fare e che non mi andava di scendere. Inutile dire che alla fine mi convinse a scendere. Sotto casa trovai Lucrezia che mi indicò il mio monolocale accanto al portone e, di tutta risposta, ricevette una smorfia interrogativa da parte mia.
“Entra e basta”
Entrai: una candela, una rosa, dei cioccolatini sul tavolo e lei in piedi:
“Vuoi essere la mia ragazza?”
E un emozionato “Si” fu la mia risposta. Ci stringemmo in un abbraccio lunghissimo.
Tuttavia questo nuovo inizio aveva delle crepe e l’umidità del tempo entrava ovunque ne trovasse una. Avevamo buone intenzioni, tutta la voglia di ricominciare daccapo… le fondamenta però erano rotte. “Senza fiducia non c’è amore” è così che definirei ora quella “cosa” che c’era tra noi. Tra litigi e dimenticanze quella relazione stava stretta a entrambe.
Il barlume di speranza lo avemmo nel periodo prima del campo: eravamo felici. La scuola era finita, senza pensieri ed eravamo magicamente unite. Al campo, lei era con i bambini e io con i ragazzi una separazione che eravamo in grado di affrontare… o così credevo io. Dopo la settimana con i bambini, la domenica, ci rivediamo e lei non mi rivolge la parola. Chiesi alla sorella se fosse successo qualcosa senza, però, esito positivo. Così la presi in disparte al bar:
“Tu non ti muovi da qui se non mi dici cos’ hai!”
Non la faccio più lunga del dovuto: Mi lasciò. Così senza troppe spiegazioni e dicendo che ormai era solo mia succube.
Dopo si venne a sapere che il capo più grande di lei di 8 anni aveva fatto un “lavaggio di cervello” ad un po’ di ragazzini e lei era finita in questo loop.
24/09/2019: Le nostre vite, ormai separate da un po’, procedono normalmente.
Lei mi odia e dice che l’ho stuprata e che non era consenziente e che ha fatto tutto solo perché costretta da me. Ma di questo non sono arrabbiata con lei, il suo nuovo ragazzo e fortemente omofobo. Entrambi mi odiano per non so quale ragione precisa.
Io vado avanti molto tranquillamente con la mia nuova ragazza e sono molto felice.
Niente è per sempre.
Non so se era il finale che qualcuno si aspettava comunque grazie per avermi seguita!
Grazie.
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