cap8
Capitolo 8
Hermione era sempre
più allibita. Non riusciva proprio a capire come mai il professor Piton si
comportasse così. Era sempre stato quello famoso per esser freddo e
insensibile, forse neanche un attacco congiunto di Schiopodi Sparacoda lo
avrebbe smosso minimante. E invece adesso era così strano…
Si soffermò anche su
un altro particolare, forse indifferente agli occhi di qualsiasi altra persona,
ma a lei non sfuggiva mai nessun dettaglio. Era passato a darle del tu. Che
fosse solo per la strana agitazione che mostrava, e quindi non era in sé? Anche
questo non sapeva come spiegarselo. Forse sarebbe riuscita a darsi una
spiegazione nei giorni a venire…
Dopo la sera nella
brughiera, Hermione aveva passato una notte agitata, i suoi sogni erano stati
popolati da ombre scure nel bosco e dal professore di Pozioni…
Il professor Piton? Cosa?! Ho sognato il professor
Piton?! Hermione, la stanchezza ti sta facendo veramente male, se inizi a
sognare Piton anche di notte!!!
Con la mente piena
di questi pensieri e un gran mal di testa causato dalla notte quasi insonne, la
ragazza si diresse verso l'ufficio di Piton, con una sensazione di ansia sempre
crescente al pensiero di come avrebbe trovato il professore.
Bussò alla porta del
suo ufficio, che venne immediatamente aperta. Si trovò di fronte il Severus
Piton dei suoi anni scolastici, freddo, impassibile, con il solito ghigno
sprezzante sul volto.
Come era possibile,
un cambio così radicale nel giro di una sola notte?
Cercando di non
impazzire con queste domande a cui non avrebbe quasi sicuramente ricevuto
risposta, Hermione si avvicinò al tavolo su cui aveva lasciato a sobbollire la
Pozione Antilupo, che aveva ormai raggiunto la giusta colorazione perlacea.
Iniziò a mescolare, facendo sette giri in senso antiorario, e vi aggiunse la
Polvere di Argento. In quell'istante la pozione iniziò a fumare e sfrigolare, e
uno schizzo troppo violento fuoriuscì dal calderone e finì sulla mano della
ragazza, la quale cercò di soffocare un urlo di dolore causato dal contatto con
quel liquido. Nel punto di impatto, ora era la sua pelle che aveva
iniziato a sfrigolare, causandole un
dolore sempre più forte.
Non sapeva cosa
fare, ma allo stesso tempo aveva paura di rendersi ridicola agli occhi di
Piton, frignando come una bambina per qualche schizzo di pozione. Quante volte
le era successo durante i suoi anni scolastici, eppure era ancora lì viva e
vegeta.
Il dolore però
aumentava, e la mano aveva iniziato a sanguinare, perché il liquido le stava
corrodendo la pelle. Corse a mettere la mano sotto l'acqua corrente, ma capì
subito che era stata una pessima idea, perché una fitta lancinante le trapasso
la mano nell'istante in cui la mise sotto al rubinetto. Non poté più trattenere
un forte gemito, perché il male stava diventando davvero insopportabile.
Si accasciò sulla
poltrona.
Nello stesso istante
Piton si era accorto di lei, e si diresse velocemente verso la ragazza,
chiedendole delucidazioni. Senza riuscire a proferir parola, Hermione gli porse
tremante la mano, che ormai era gonfiata e sanguinava sempre di più. Piton
impallidì (più di quello che era già normalmente il suo colore). Corse verso la
sua dispensa e prese un boccettino, da cui prelevò della sostanza bluastra con
una spatolina, e gliela applicò sulla ferita, la quale emise un forte fumo
bianco. Dopo un attimo smise di sanguinare.
Piton porse alla
ragazza un bicchiere di Whisky, che Hermione cercò di rifiutare. Da quando Ron
era diventato dipendente dall'alcol, lei non era più riuscita a bere nulla di
alcolico. Ma il professore insisteva, e lei ne bevve un sorso per
accontentarlo. Il liquido le incendiò la bocca, un fuoco le scese lungo
l'esofago, ma effettivamente l'aveva fatta riprendere un po'.
Sollevò la testa, e
si accorse che Piton le stava sorreggendo delicatamente la mano ferita. Lo spiò
di sottecchi, e notò che aveva un'espressione preoccupata.
Hermione cercò di
sfilare la mano da quella del professore, ma lui gliela tenne stretta. La
ragazza avvampò, pregando che lui non se ne fosse accorto.
Le venne spalmata
sulla mano dell'essenza di Dittamo, per cicatrizzare e lenire il dolore. Il
professore le avvolse delicatamente la mano in una benda. Ogni movimento era
lento, studiato, in modo da causarle meno dolore possibile, e la sua
espressione continuava a essere quella di preoccupazione.
Facendo un respiro
profondo, la ragazza cerco di mettere insieme qualche parola di scusa, ma era
difficile, soprattutto a causa dell'alcol a cui non era abituata.
"P-p-prof…p-professore,
m-m-mi dispiace… non volevo che s-s-succedesse una c-cosa del genere, avrei
dovuto mettere dei g-g-guanti, ma non ci ho pensato…". Era mortificata, le
sembrava di aver deluso le aspettative di Piton. Un incidente del genere poteva
essere accettato da un alunno del primo anno, non da una ragazza così brillante
e attenta come lei.
"Granger, ti
rendi conto che avresti potuto perdere la mano? Uno dei motivi per cui questa
pozione è illegale è anche il fatto per cui è pericoloso prepararla, perché è
altamente corrosiva fino a quando non è pronta da bere! Devi solo ringraziare
che sia accorso in tempo, altrimenti sarebbe finita ben peggio di così!".
Hermione era
talmente umiliata che non trovo nemmeno le parole per rispondergli. Abbassò
solamente lo sguardo.
Riposati,
oggi, Granger, qui ci penso io. E ricordati di applicare il Dittamo tre volte
al giorno, se vuoi che non ti rimanga una brutta cicatrice".
"G-g-grazie…"
sussurrò, e si voltò per andarsene.
"Granger"
la richiamò lui. "Fai attenzione la prossima volta!"
Era forse l'ombra di
un sorriso quello che aveva intravisto sul volto di Piton pochi istanti fa?
N.d.A:
Anche se pensavo che avrei abbandonato definitivamente questa storia,
dopo ben 3 anni l'ho ripresa e ho scritto un nuovo capitolo. Purtroppo
per impegni personali non ho più potuto dedicare tempo alla
scrittura, ma per fortuna sono riuscita di nuovo a dedicarmici.
Voglio
chiedere scusa a tutte quelle persone che si erano appassionate alla
storia, che l'avevano inserita tra quelle seguite, perchè vi ho
fatto aspettare tutto questo tempo (semicit. XD), ma eccomi di nuovo
qui! Per il prossimo capitolo spero vivamente di impiegarci meno tempo!
Ringrazio tutti quelli che leggono e che magari hanno voglia di scrivere due righe di commento!
A presto!
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