Vegeta, Principe degli Universi Alternativi

di Mercurionos
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Vegeta, lo Zarino

 
Anno Millenovecentoequalcosa. È maggio, ma il freddo non cessa mai nella gelida Capitale del Nord. Vegeta Alexsandrovich IV Romanov, l’ultimo degli zar, è in una situazione disperata. Una tremenda rivoluzione ha smosso gli animi dei suoi sudditi, che chiedono un nuovo statuto, più cibo, più soldi, più scioperi, più vodka, più caldo e meno neve. Lo zar Vegeta sarebbe disposto ad esaudire le richieste del popolo grazie alle sfere del drago, dei magici artefatti prodotti dall’orafo alieno Gustav Dende Fabergé, ma queste sono state rubate e sono ancora disperse. Un giorno però, mentre cammina vicino al ruscello nel giardino del suo palazzo immerso nei suoi pensieri, un messaggero gli svela un terribile fatto…

 
Il seguito è da leggere, se possibile canticchiando con un accenno di sorriso, ascoltando questa bellissima canzone della tradizione russa: CLICCAMI!
 
Meli e peri stavan già fiorendo,
Dinosauri al fiume bevono:
Sulla sponda cammina Vegeta,
L’ultimo zar ch’il mondo mai avrà.
 
Sulla sponda c’è Vegeta Quarto,
Basso e stempiato, ma è il nostro zar!
 
Camminava pensando alla moglie,
La vision più dolce che c’è:
Ma gliel’hanno rapita i bolscevichi,
La loro guida sappiamo già chi è.
 
Ma gliel’hanno rapita i bolscevichi,
E proprio Freezer il loro capo è!
 
“Maledetto, nano socialista,
Come osi, è la mia Bulma!”
Grida ‘l principe in preda alla sua ira,
E spicca il volo verso la frontiera.
 
Grida ‘l principe in preda alla sua ira,
Si cinge d’oro, è un super saiyan!
 
Freezer vede il zarino arrivare,
nasconde Bulma nella buia cella:
e prepara l’ardito contrattacco,
il dio dei saiyan sta per arrivar.
 
Così prepari l’inutile difesa,
Lui è Vegeta, non gliene può fregar!
 
Meli e peri eran già fioriti,
Torna Vegeta nella sua patria:
Porta Bulma a casa sana e salva,
Freezer è morto, non può resuscitar.
 
È morto allora il terribile tiranno,
Il Final Flash non riuscì più a schivar!

 
E così il potente zar Vegeta IV Romanov riuscì a salvare la bellissima moglie dalle grinfie del perfido Iosif Freezer Dzugasvili, un perfido aspirante dittatore che era succeduto al Grande Mago Lenin. Riuscì anche a recuperare le famose sfere del Fabergé, con le quali riuscì a portare la pace e la prosperità nel freddo, ma ora più soleggiato, regno del Nord. Ora vive tranquillo con la moglie, Alice Vittoria Elena Luisa Bulma dell’Assia e della Città dell’Ovest, e con suoi figli, Trunkseij e Branastasia.
 
Fine, grazie agli Zeno.
 
Note dell’Autore:
Visto che prevenire è meglio di curare, vi prego di non pensare che ci sia qualche pensiero sociopolitico in questa storia. Certo, è stato un destino terribile quello dei Romanov, ma speriamo che la storia ci insegni a non ripetere questi errori. Se proprio volete qualcosa di più profondo andatevi a leggere “Figli di un Domani Perduto”, la mia storia principale! Vi prometto che faccio di tutto per scriverla sempre meglio! (messaggio promozionale, nascosto pure male)
Ah, e comunque no, non so cosa mi è preso quando ho pensato di scrivere una versione di “Katyusha” con Vegeta.




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