Kawaki
vs Sarada
L'assistente
Come
da perfetta rappresentante degli studenti, si era messa subito
all'opera per organizzare la festività di Halloween. Aveva fatto una
lista dell'oggettistica che serviva per addobbare la scuola, una
lista di dolcetti da regalare e anche un piano per come sistemare il
tutto.
Dopo
le lezioni mattutine, si era sistemata nell'aula di arte, per poter
prendere spunto per qualche idea. Aveva portato con se un cestino del
pranzo, appositamente preparato da sua madre, sapendo che si sarebbe
trattenuta a scuola nel pomeriggio.
Non
c'era il rientro pomeridiano, e in giro c'erano pochissimi studenti,
solo quelli che avevano le attività extrascolastiche o che andavano
a studiare in biblioteca.
Era
con gli occhi abbassati sul foglio, quando sentì la presenza di
qualcuno entrare per la porta dell'aula. Alzò lo sguardo, e le fu
spontaneo alzare gli occhi al cielo.
<<
Ecco dove ti eri nascosta >>
Kawaki
le si era seduto davanti, dalla parte opposta del tavolo con un
sorriso strafottente sulle labbra.
<<
Potevi mandarmi un messaggio che eri qui. Il mio numero ce l'hai
>>
si sistemò stortamente sulla sedia, con un braccio buttato
all'indietro sullo schienale.
Molto
divertente. Gli sorrise sarcasticamente.
<<
Questo cos'è? >> Kawaki toccò con curiosità il contenitore
sul tavolo.
Sarada
si affrettò ad afferrarlo e tirarlo verso di se << Sei venuto
qui solo a rompermi le palle? >>
<<
In verità sono venuto ad aiutarti, la tua compagna Sumire mi ha
detto che saresti rimasta a scuola per organizzare l'evento di
Halloween >>
<<
Non ho bisogno del tuo aiuto >>
<<
Sono il tuo assistente, ricordi? E poi, non dirmi che non ti importa
di fare bella figura con il preside? >> le sorrise compiaciuto.
Era
insopportabile quando usava quel poco di cervello che aveva <<
Tsk >>
<<
Quindi? >>
<<
Quindi smettila di fare lo sbruffone e aiutami ad organizzare come
sistemare la palestra per il ballo in costume >>
<<
Con lo stomaco pieno si pensa meglio >>
Sarada
sospirò, sapendo che Kawaki non avrebbe smesso di tormentarla se non
gli avrebbe dato retta.
Aprì
il contenitore, mettendo in mostra il contenuto con il pranzo. Se lo
avvicinò di più a se, facendogli intendere che non glie l'avrebbe
offerto. Subito dopo gli sorrise con sfida mentre prendeva tra le
bacchette un gamberetto impanato.
Kawaki
ridacchiò divertito. Poi alzò lo sguardo verso la porta facendo un
segno a qualcuno.
<<
Ecco Kawaki-kun. Ho preso tutto quello che mi hai chiesto >>
Una
ragazza del secondo anno, rossa in viso e un po' impacciata, gli
aveva portato un cestino del pranzo.
<<
Grazie. Ora puoi andare >> la salutò frettolosamente. Appena
la ragazza uscì, Kawaki si accorse dello sguardo accusatorio di
Sarada << Che c'è? Non posso avere anche io un'assistente?
>>
Sarada
non si riuscì nell'astenersi nel commentare << Sei proprio una
faccia da cazzo >>
Kawaki
ridacchiò mentre aveva iniziato ad apparecchiarsi il pranzo sul
tavolo.
Sarada
si stupì di se stessa quando le venne quasi da ridere. Per fortuna
nascose subito il sorriso, dandosi un contegno.
~♥~♥~♥~
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