Ritrovare
i suoi figli, ha donato a Sandy una
gioia che da troppi anni non avvertiva. Il cuore le batte forte e uno
strano
calore l’avvolge, il calore dell’amore, quello che
solo una mamma prova a
stretto contatto con i suoi tesori più grandi.
Quella
sera, la prima trascorsa accanto a
Letizia e Jack, che mangiarono al suo tavolo,
l’accompagnarono a perlustrare il
palazzo, la ascoltarono in silenzio, dandole uno spazio e
un’attenzione mai
ricevuti prima, muta qualcosa dentro la donna.
Un
cambiamento interiore e non solo.
E’
tardi quando si chiude nella sua camera,
pronta per la nottata di ristoro.
“
E chi dormirà stanotte?” – parla tra se
e
se, mentre scioglie l’acconciatura che le adorna il viso, o
meglio…che adorna
il viso di Anna.
Peccato
che sembra essersi dimenticata dello
specchio, posto di fronte a se, intento a spiare le sue mosse.
“COSA
TI SUCCEDE, FIGLIA?” – domanda immediatamente
Pitch, sorpreso e sospettoso.
“Padre!!
Che spavento!” – sussulta lei.
“SEMBRI
STRANA. E’ ACCADUTO QUALCOSA?” –
insiste, il mago oscuro.
“No,
come mai questa domanda?” – cerca di
mostrarsi calma, ma i suoi occhi parlano chiaro e soprattutto un
dettaglio la
dice lunga.
“MALEDIZIONE!
STAI PERDENDO MAGIA!” – le
tuona contro, notando la ciocca di capelli scura.
“Non
capisco!” – Sandy è confusa.
Ed
è allora che Black le spiega – “GUARDA I
TUOI CAPELLI, STANNO TORNANDO NERI. COSA STAI COMBINANDO?”
Il
rimprovero è evidente e la circostanza
strana preoccupa Pitch, timoroso di veder gettato via il piano di
vendetta.
“Non
saprei…non mi sono accorta…non so
spiegarlo”
“SOLO L’AMORE E’ IN GRADO DI INTERROMPERE
UN INCANTESIMO COSI’ POTENTE. TI SEI
INNAMORATA DI QUALCUNO, PER CASO?”
“No,
di chi dovrei innamorarmi? Sono qui sola
come un cane…”
“ALLORA
C’E’ ALTRO CHE MI TIENI NASCOSTO. IL
TUO LATO UMANO STA PRENDENDO IL SOPRAVVENTO. ESIGO CHE TU MI DICA COSA
E’
ACCADUTO IN QUESTA GIORNATA. VOGLIO OGNI DETTAGLIO….LO
PRETENDO”
“Non
lo so, padre! Cosa posso dire a mia
discolpa…? Non ne ero neppure consapevole”
“BUGIARDA,
ODIO QUANDO MI VENGONO DETTE
MENZOGNE!” – a quel punto una fitta nebbia oscura
fuoriesce dallo specchio,
avvolgendo la donna che si piega sul pavimento, faticando a respirare
– “SAI
CHE POSSO ESSERE DURO CON CHI MI TRADISCE, PERFINO CON IL SANGUE DEL
MIO SANGUE”
A
quel punto, Sandy inizia a temere che l’amore
di cui parla suo padre è quello che Jack e Letizia hanno
risvegliato in lei. Per
liberarsi dalla punizione del genitore, le basta dire i loro nomi e
salvarsi.
“ALLORA?
STO ASPETTANDO… VUOI DAVVERO MORIRE
DA CODARDA? COME TUA MADRE!”
“Mia
madre? Cosa c’entra lei? Lei è morta da
guerriera”
“E’
MORTA PER MIO VOLERE” – la confessione di
Black, pietrifica Sandy che, incredula, gli volge uno sguardo di
disprezzo,
accompagnato da una lacrima che gli riga la guancia destra.
“Che
cosa? Ci avete sempre detto che…?”
“PER
OTTENERE IL VOSTRO AIUTO, HO DOVUTO
FARVI CREDERE CHE LA VENDETTA ERA
UN
DESIDERIO DI ALBA. DAVVERO MI CREDEVATE COSI’ INNAMORATO DI
LEI DA ORGANIZZARE
TUTTO CIO’ SOLO SU SUA VOLONTA’? CHE PATETICI
SIETE”- si prende beffa della
figlia, ormai prossima a perdere i sensi.
“Non
posso crederci…. Sapete cosa
siete?...voi siete un… un …”
– cerca di sbattergli in faccia il suo odio.
Eppure
la situazione non le consente di
fiatare.
L’ultima
parola che pronuncia prima di
chiudere gli occhi è – “Mostro”
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“Ingrid?
Cosa ci fai qui?” – esclama Letizia,
notando la Bjorgman nei corridoi.
“Figliola,
che gioia vederti sana e salva!
Sono venuta ad avvertirvi, ho seguito il percorso segreto ed eccomi
qui!”
“Entra
nella mia stanza, non ci vedrà nessuno
e potremo parlare” – la invita la bambina.
Eppure
in quel preciso istante qualcosa
attira l’attenzione della donna più grande.
“Cos’è
quella roba nera?” - domanda,
indicando del fumo scuro,
fuoriuscire dalla porta della camera della sovrana.
“Oh
mio Dio! E’ la stanza di Sandy” – spiega
la
Frost.
“Corriamo”
– dice l’adulta, prendendo la
mano della bambina.
“Attenzione,
non vorrei fosse opera di….” –
dice Ingrid, invitandola ad indietreggiare. Evita di pronunciare quel
nome,
timorosa che quel LUI potesse in qualche modo udirla.
“Vostra
maestà, tutto bene lì dentro?”
–
domanda la Bjorgman, bussando, tenendosi comunque a debita distanza dal
portone, facendo da scudo al corpo di Letizia.
Nessuna
risposta. E’ una voce a farle
sobbalzare.
La
figura alle loro spalle che chiede - “Ingrid?
Come mai qui? Che combinate?”
“Jack!
Ragazzo, sta succedendo qualcosa qui
dentro”
“Cosa
vuoi dire?”
Ingrid
cerca di spiegare, ma ormai la prova
del fumo nero non c’è più. Si
è tutto dissolto.
“Entriamo”
– decide poi.
Con
delicatezza, i tre varcano l’uscio,
convinti di trovarvi un inferno.
Ciò
che vedono è Sandy, distesa a terra.
“Santo
cielo! Maestà” – Letizia non esita a
soccorrere la madre, mentre Ingrid e Jack scrutano la camera.
“Anche
qui gli specchi non mancano” –
commenta il giovane Frost.
“E’
in uno di questi, me lo sento” – sussurra
la Bjorgman.
“Non
respira…non respira…” –
ripete la
bambina, spaventatissima.
“Stendiamola
sul letto” – propone Ingrid,
mentre Jack solleva il corpo della donna da terra.
“Bisogna
portarla da Granpapà” – dice Jack
all’orecchio di Ingrid.
“Hai
ragione! Dubito che ci venga permesso di
farlo” – sostiene l’adulta.
I
due comunicano in modo tale da non farsi
scoprire da Pitch, ovunque lui fosse. Ma Letizia non sa frenarsi in
quel modo e
parla a cuore aperto.
“Mammina,
apri gli occhi. Ti ho perdonata, ti
voglio bene” – le lacrime scivolano violente sulle
sue gote, ed una di queste bagna
il viso della finta regina.
“Zitta”
– la rimprovera Frost.
In
quel preciso istante accade quanto più
temuto.
Una
luce accecante costringe i tre a
voltarsi, non dandogli modo di fuggire.
“ECCO
SPIEGATO TUTTO…E COSI’ LA MIA CARA
SANDY HA RITROVATO I CUCCIOLI ABBANDONATI”- la voce di Black
rimbomba nella
camera.
“Pitch!
Maledetto cosa vuoi da Arendelle e da
tutti noi?” –
la Bjorgman prende parola
con determinazione e coraggio.
“CREDETE
CHE VOI MISERI MORTALI POSSIATE
FERMARE I MIEI PIANI? VI SBAGLIATE DI GROSSO!”
Quando
il lampo di luce si placa, ciò che i
tre hanno davanti agli occhi non è più la camera
della regina.
“Dove
siamo?”- chiede, terrorizzata, Letizia,
stringendosi al petto del fratello.
“Anna,
Ineke, Aurora…” – esclama Ingrid,
riconoscendo le parenti – “Ci hai chiusi nel tuo
dannato limbo, vero?”
“TACI,
PIUTTOSTO DOVRESTI ESSERE CONTENTA CHE
NON VI HO ELIMINATI DALLA FACCIA DELLA TERRA”
“Padre,
che succede?” – da un angolo compare
Jack, il fratello di Sandy.
“FIGLIOLO,
HAI ALTRI TRE PRIGIONIERI A CUI
BADARE, MI RACCOMANDO. ADESSO E’ BENE AGIRE, PRIMA CHE ALTRO
VADA STORTO” –
conclude Black, prima di cessare la parola, segnale della sua assenza.
“Sei
nostro zio?” – domanda Leti,
ingenuamente, qualche minuto dopo.
“Vostro
cosa? Mocciosa che vai blaterando?”
“Jack!?
Ti chiami come me” – commenta Frost –
“ Dovete volervi un gran bene tu e Sandy”
“E’
mia sorella gemella, viviamo in simbiosi.
Come possono non volerle bene”
“Allora
saprai anche che tuo padre ha tentato
di eliminarla” – racconta Ingrid.
“Cosa? Vuoi che ti creda? Nostro padre non lo farebbe
mai…”
“Sicuro?
Sai bene cosa è in grado di fare” – la
donna cerca di portarlo dalla sua parte.
“Silenzio!”
– urla lui, ordinando ai tre di
star seduti e di zittirsi.
“Possiamo
sapere almeno come mai Anna e le
mie nipoti sono ridotte in questo stato”
“Dormono,
potete stare tranquilli”
“Quel
mago è un mostro, dobbiamo tornare ad
Arendelle per salvare tutti, compresa tua sorella”
– insiste la Bjorgman.
“Vi
ho detto di fare silenzio, dannazione” –
le tuona contro.
“Allora controlla con i tuoi occhi. Pitch Black è
disposto a tutto pur di
vincere” – anche Jack, il ragazzino, sostiene
Ingrid, tentando di persuadere lo
zio a dar loro retta.
“Se
non sarà come ti stiamo dicendo, prometto
che rimarremo qui in silenzio fino a quando lo direte voi.
Però se così non
fosse…” -
a quel punto la Bjorman arriva
a promettere l’estremo.
Dopo
aver ricevuto lo sguardo confuso e
preoccupato dei due fratelli Frost e l’espressione
compiaciuta dell’avversario,
si siede sperando dal profondo del cuore di non aver sbagliato a fare
simili giuramenti.
“Verificherò”
– Jack Black svanisce nel
nulla, convinto di poter piegare i tre e le loro assurde follie.
Ma
la realtà lo porta alla disperazione.
“Sorellina,
svegliati. Ti sembra il caso di
dormire?” – vede Sandy stesa sul letto e gli basta
come prova delle menzogne
dei suoi avversari.
“Sandy,
dai apri gli occhi!” – la scuote,sapendo
bene del sonno leggero che ha. Eppure non ottiene reazione.
E’ questo che
comincia a farlo preoccupare.
Controlla
il respiro della donna e sembra non
esservene traccia.
Con
lo sguardo scioccato e il cuore a pezzi,
capisce in pochi istanti chi è il suo vero nemico.
“CHE
FIGLI IDIOTI HO!” – interviene Pitch.
“Padre,
cosa sta accadendo?”
“TI
AVEVO DATO L’ORDINE DI CONTROLLARE GLI
OSTAGGI. MI HAI TRADITO… ORA SIA TU CHE QUELLA SCIAGURATA DI
TUA SORELLA, AVRETE
LA MERITATA PUNIZIONE”
“Non
ci credo! Avevano ragione loro” –
esclama, sconvolto.
Sapeva
che Pitch era crudele ma mai avrebbe
scommesso su quanto potesse esserlo nei confronti dei suoi stessi figli.
“SALUTATEMI
VOSTRA MADRE!” – ridacchia,
pronto a scagliarsi contro Jack.
Ed
è in quel preciso istante che accade
qualcosa.
Una
lama di ghiaccio fuoriesce dalle mani del
giovane uomo e viene lanciato in un battibaleno contro il vetro dello
specchio.
La
rabbia che gli ribolle dentro lo spinge a
scegliere chi salvare e in quel momento sua sorella è la
priorità.
Mentre
lo specchio si frantuma, accompagnato
dalle grida di odio e di dolore del mago oscuro, i due gemelli
scompaiono,
trovandosi all’esterno del palazzo nel giro di pochi istanti.
La
folla di gente radunata nella piazza
principale vede il castello crollare lentamente, mentre domestici,
cavalli
delle stalle, e soldati ve ne escono fuori urlando.
Sandy
è ormai tornata se stessa. Non ha alcun
tratto fisico che ricordi quello di Anna. Purtroppo non sembra essersi
salvata.
“Perdonami
sorellina, avrei dovuto farlo
tanto tempo fa” – le sussurra, riferendosi alla
ribellione contro il genitore.
Ignorando
la gente attorno a se, Jack Black fugge
via, sperando di aver eliminato un fardello della sua vita.
“Cosa
è accaduto? Dove siamo?” – si domanda
Letizia, trovandosi fuori dal limbo.
“Siamo
tornati nel palazzo, ma sta crollando.
Bisogna uscire” -
esclama Ingrid.
Anna
e le sue figlie, si sono finalmente
svegliate, alquanto scosse e confuse.
Non
c’è tempo per la commozione: la Bjorgman
prende la nuora per mano, invitando i Frost a fare lo stesso con Ineke
ed
Aurora.
Adesso
la loro unica speranza è uscire vivi
da quelle che presto sarebbero diventate macerie.
Il
palazzo crolla sotto gli occhi del regno
intero.
Kristoff,
con i suoi bambini, assieme ad
Olaf, giungono nella piazza di Arendelle e sconvolti guardano la scena
apocalittica.
Il
loro mondo è distrutto. Una cosa è certa:
che Pitch Black sia morto o meno, ha ottenuto una vittoria, quella di
veder
cadere un castello intero e con esso il sogno di felicità di
una intera
famiglia.
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