Mirror
Mirror
Un
tuo sguardo, una tua sola parola, mi dice più di tutta la saggezza di questo
mondo.
[Johann
Wolfgang von Goethe]
Le
stava seduta sulle ginocchia, si guardava intorno con quel fare curioso e
meravigliato che appartiene solo all’infanzia e giocherellava con la zip della
sua giacchetta blu notte.
Lui
fece scorrere le dita tra i suoi capelli biondo cenere, soffici e profumati
d’innocenza, e si domandò se si potesse provare davvero un amore così grande
verso qualcuno.
Da
quando quella creatura gli aveva sconvolto la vita, durante un’afosa giornata
d’estate di tre anni prima, aveva dovuto imparare tante cose che prima non
aveva mai preso in considerazione.
Aveva
imparato a cullarla per placare i suoi pianti.
Aveva
imparato a leggere il suo sguardo, il suo sorriso, i suoi gesti.
Aveva
imparato a lasciare quelle carezze delicate che non aveva mai ricevuto.
Aveva
imparato perfino ad amare quei momenti in cui lei si stringeva al suo corpo, in
cerca di quella sicurezza e quel conforto che solo lui poteva offrirle.
Ethan
aveva dovuto ricominciare tutto daccapo, con una nuova dolcezza nel cuore. E
per la prima volta si era sentito davvero fragile, davanti a una bambina che
forse lo era più di lui.
Liberandosi
dal suo abbraccio, lei scivolò giù dalle sue gambe e si diresse saltellando
verso l’enorme specchio posto all’altra estremità della stanza. Ethan rimase
sulla poltrona; la tenne d’occhio mentre lei ridacchiava e si esibiva in buffe
smorfie, osservando l’immagine del suo stesso volto. Era così piena di vita,
quella piccola creatura che aveva il sapore del miracolo incastrato sulla pelle
chiara.
L'infinito
dei suoi occhi – neri, grandi, così simili a quelli di Ethan – si riflesse
nello specchio, e lo specchio si animò; schegge di luce dorata del tardo
pomeriggio le danzavano attorno al visetto e sembravano parlare di quei sogni
magici che ogni bambino porta con sé. Il suo sorriso si accentuò.
Ethan
si domandò quanti paesaggi, quanti volti, quanti universi e quante gioie
avrebbero attraversato quelle iridi scure, che non sembravano mai sazie di
nuove scoperte; si chiese quante volte quelle labbra sottili e rosate si
sarebbero increspate in un sorriso genuino, in quanti si sarebbero potuti beare
di quella vaporosa gentilezza.
La
osservava attraverso lo specchio bagnato dal tramonto e pensò che, di quei
sorrisi e di quelle emozioni, non se ne sarebbe voluto perdere nemmeno uno.
Sorrise
anche lui, perché lei glielo aveva insegnato.
La
bimba sfiorò per un istante l’immagine riflessa sul vetro, poi si voltò con un
gridolino di gioia e, fissandolo dritto negli occhi, gli lanciò un bacio con la
mano.
Ethan
non ci avrebbe mai fatto l’abitudine, rude e goffo com’era sempre stato: per
lui, riempirsi lo sguardo e il cuore di quella tenerezza sarebbe stata sempre
la più grande delle emozioni.
E
si sentiva così inadeguato certe volte, così sbagliato, ma sapeva di amarla
come non era possibile amare qualcuno.
Amava
quella creatura che lo chiamava papà.
Amava
quella creatura che lui chiamava figlia.
♥ ♥ ♥
No,
non sto per scoppiare a piangere. Macché. La lacrimuccia è perché mi è entrato
qualcosa nell’occhio (?)…
Scrivere
questa flashfic è stato uno dei momenti più belli della mia intera carriera da
scrittrice. Non riesco nemmeno a esprimere la gioia che provo per il mio Ethan
in questo momento.
Non
volevo spoilerare così, brutalmente, il fatto che diventerà padre, ma questo è
un passaggio della serie che ho in mente da un sacco di tempo e non sono più
riuscita a trattenermi; soprattutto perché il BELLISSIMO prompt fornitomi da
Zappa per questa sfida mi ha condotto qui e non ci ho potuto fare niente.
E
a proposito, eccolo qui: «L'infinito dei suoi occhi si riflesse nello specchio
e lo specchio si animò».
Adoro
questa frase alla follia, ma l’ho trovata anche molto complicata da sviluppare.
Spero di non aver deluso le aspettative ^^
So
che è un momentino davvero banale e anche piuttosto sconclusionato, ma ho avuto
il magone per tutto il tempo in cui lo scrivevo e il mio cuore e il mio
cervello si erano sciolti, cercate di capirmi. Ho letto e riletto, pensato a
come mettere ordine in questo flusso insensato, ma non sono riuscita a
conferirgli una forma decente, perdonatemi XD
E,
per chi segue la serie: VI HO SCONVOLTI, EH???? Adesso ci sono un saaaacco di
cose da scoprire e passaggi della vita di Ethan da esplorare… pensavate forse
che fosse tutto qui? ;)
Che
altro aggiungere? Grazie di cuore a chiunque si sia fermato a dare una lettura,
grazie infinite a Zappa per lo stupendo spunto e GRAZIE DI CUORE a tutti i
partecipanti alla mia sfida! Vi sono infinitamente grata per assecondare i
deliri di questa povera pazza :P *_____________*
Alla
prossimaaaaa!! ♥
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