Sangue sporco

di la_pazza_di_fantasy
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-fatemi ricapitolare per vedere se ho capito- disse Elaine guardando i due gemelli che erano seduti in cucina sotto lo sguardo attento dei due genitori. -Norman è stato rapito da un vampiro perché voleva spassarsela con lui e quando ha scoperto la sua identità di mezzo vampiro ha deciso di incarcerarlo per fargli pagare i tuoi errori- la donna puntò il dito verso di Dan che annuì -e poi tu scoprendo la cosa sei andato dagli amici di Norman, altri vampiri, per farti dare una mano. Cosa che hanno fatto e ti sei messo al posto di tuo fratello rischiando di morire. Ma non è successo perché Norman a sua volta ha chiesto aiuto ai suoi amici e adesso siamo accettati da questa comunità di vampiri-
-riassunto perfetto mamma- disse Dan con un piccolo sorriso sulle labbra.
-voi due mi farete morire!- disse la donna mettendosi le mani nei capelli.
-oh quindi posso andare nella comunità per avere sangue senza per forza far finta di lavorare in un ospedale? Fantastico!- disse Vakaris sorridendo.
-uh si, il consiglio ti vuole parlare papà. Per dirti le regole e cose varie- disse Norman ricordandosi quello che era stato detto a loro due prima di tornare a casa.
-va bene- disse l’uomo sbadigliando. -torno a dormire voi cercate di non farvi ammazzare- e baciò la moglie prima di tornare a dormire e lasciare i due ragazzi con la madre.
-be’ cosa volete fare adesso? Riposarvi?- chiese la donna anche lei con un sorriso sulle labbra.
-credo che andrò a sdraiarmi sul letto- disse Dan alzandosi dalla sedia e stiracchiandosi sotto lo sguardo attento di Norman.
-e Egan?- chiese all’improvviso Norman. Non voleva farlo in quel modo ma il rosso era tornato subito a casa dopo che si erano divisi quella mattina e nessuno, almeno non loro due, lo avevano avvisato di quello che era successo. Voleva sapere se suo fratello tenesse veramente al suo amico o se era stata tutta una messa in scena per salvare lui.
-cazzo- sussurrò Dan sgranando gli occhi. Gli era proprio passato di mente il suo bel rosso.
-sai dov’è?- chiese Dan mentre la madre lo stava guardando curiosa di capire cosa stesse succedendo.
-dovrebbe essere a casa- disse Norman con un leggero sorriso.
-perché stai facendo quella faccia?- chiese Dan assottigliando gli occhi.
-perché non credevo ci tenessi così tanto- rispose il gemello.
-è il mio ragazzo ovvio che ci tenga e tu a questo punto dovresti andare dal tuo Silverus. Siete peggio di quel veggente e la vampira- disse Dan scuotendo la testa e facendo rimanere senza parole sia Norman che la madre. Sorrise vedendo quelle facce e li salutò con la mano prima di uscire per andare dal suo rosso.
-cosa mi sono appena persa?- chiese la donna a Normantis che era ancora confuso.
-niente devo andare- disse Norman alzandosi anche lui ed uscendo di casa correndo verso l’unico posto dove era sicuro avrebbe trovato Silverus e infatti lo vide li da solo, mentre stava leggendo un libro seduto sulla loro panchina.
-Sil- disse il ragazzo attirando l’attenzione del castano che lo guardò.
-ehi, tutto bene?- chiese il vampiro facendogli spazio sulla panchina.
-si, mio fratello mi ha appena aperto gli occhi e non voglio fare la stessa storia di Xarita e Owen- disse il ragazzo mentre Silverus lo guardava confuso.
-in che senso?- chiese il vampiro non capendo e Normantis gli rispose baciandolo di slancio.
-mi piace questa risposta- disse Silverus sulle labbra di Norman ribaciandolo.
 
Egan stava camminando avanti e indietro nella sua camera non capendo perché ancora nessuno lo avesse ancora avvisato. Era andata male? Erano salvi e Dan non voleva minimamente saperne di lui? Non lo sapeva e la cosa lo stava facendo andare in tilt.
Sentì suonare la porta e scese le scale visto che come al solto nessuno era in casa. Aprì la porta e si sorprese nel trovare davanti alla sua porta Dan.
-sei vivo- sussurrò il ragazzo incredulo prima di buttarsi fra le braccia del moro felice che fosse ancora vivo.
-sono venuto a riprendermi la giacca- disse scherzando il ragazzo ma Egan pensò che parlasse sul serio.
-te la porto subito- gli disse cercando di non far vedere che era deluso della cosa.
-ehi- disse Dan bloccandolo ed entrando in casa chiudendo la porta alle sue spalle -stavo scherzando. La puoi tenere ma mi devi ridare le sigarette- gli disse ritirandoselo verso di se e baciandolo.
-ho avuto paura di perderti- disse il rosso ormai tranquillo tra le braccia di Dan.
-anch’io. Grazie per non aver detto niente ieri-
-non mi avresti ascoltato quindi sarebbe stato inutile- disse Egan trascinando il ragazzo nella sua camera. Andò verso la giacca di pelle e la passò al moro che lo guardò confuso.
-ti avevo detto che potevi tenerla- disse Dan prendendo comunque la giacca, anzi per la precisione le sigarette.
-voglio una tua felpa. La giacca di pelle non la uso tanto- disse il rosso facendo gli occhi dolci al moro che si mise a ridere buttandosi sul letto sopra al rosso.
-dovevo capirlo che eri uno di quei fidanzati fissati con le felpe enormi del loto partner- disse Dan stringendo i fianchi del suo ragazzo.
-sei stato tu il primo a darmi la tua giacca- si difese Egan mettendo le braccia intorno al collo del moro -comunque se vuoi bere il mio sangue puoi farlo tranquillamente-
-non vorrei ucciderti-
-non lo farai, almeno provaci-
-contento tu- disse Dan baciando il suo ragazzo. Quel giorno non l’avrebbe morso perché era ancora troppo a corto di sangue ma ci avrebbe provato di sicuro.
 

 




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