Capitolo 24: una comparsa e scomparsa
misteriosa
Tutto
stava andando a rotoli.
Naruto era sicuro che ora la vita di Sakura non sarebbe
stata più in pericolo, o almeno non per mano di Sasuke,
ma in un modo o nell’altro l’aveva persa.
La
poteva ancora vedere, ma non sapeva se era un bene o un male.
Poteva
starle accanto, ma non abbracciarla o coccolarla.
Doveva
collaborare con lei nonostante la sua vicinanza le avrebbe causato molto
dolore.
Il
ragazzo quando scoprì che il suo futuro era quello di stare con Sakura, era al
settimo cielo, ma una domanda gli venne subito in mente.
La
Sakura del futuro, sarebbe stata con NARUTO, se Sasuke
fosse tornato indietro?
Questa
domanda se la poneva ogni giorno e sinceramente lo faceva stare male, perché
voleva dire non aver fiducia nella propria amata.
Cercava
di distrarsi da quel pensiero, ma non riusciva ad allontanarlo per molto.
Alla
fine questa sua domanda si rivelò vera.
Sakura
pensava ancora a Sasuke e non come un semplice
compagno o amico.
No,
provava qualcosa di più.
Il
ragazzo si gettò sul letto e si portò un braccio sugli occhi per allonatanare la luce.
Voleva dormire e dimenticare tutto per un po’, ma sapeva che difficilmente ci
sarebbe riuscito.
Era
troppo agitato.
Kyuubi comprendendo, anche se non appieno, quello che stava
accadendo, avvolse il ragazzo con il suo chakra.
il
biondo si sentì invadare da una calda sensazione e
cominciò a calmarsi e lentamente venne accolto tra le braccia di morfeo.
Nello
stesso momento in un altro luogo qualcosa di misterioso stava succedendo.
Qualcuno
si stava preparando a raggiungere la persona amata, ma…
“oh
no, cosa è successo? Minako dove sei?”
NARUTO
stava tranquillamente riposando sotto un albero, si sentiva un po’ affaticato e
come era solito fare anche nel suo tempo, si dirigeva al campo di allenamento,
dove aveva iniziato la sua carriera ninja, per mettersi all’ombra di una
quercia a rilassarsi.
Kyuubi era accanto a lui e anche il demone si godeva il
venticello fresco che gli scompigliava il pelo.
“Sai
Kyuubi, ho un brutto presentimento! Che stia per
accadere qualcosa?” disse l’uomo a occhi chiusi.
Il
demone sbuffò “Tu e i tuoi presentimenti mi avete seccato! Non c’è mai un
attimo di pace!”
“Ti
ricordo che i miei presentimenti si sono sempre rivelati esatti!”
“Appunto
per questo li detesto! Cosa devo fare per poter stare tranquillo almeno una
settimana intera?”
“Aspettare
che muoia e così oltre a sbarazzarti di un rompiscatole come me, ti libererai
dai miei presentimenti!”
“Non
vedo l’ora guarda!” disse la volpe con tono ironico.
“Bello
sentirsi dire come ti mancherò!” sorrise NARUTO
La
volpe fece una smorfia. Era ovvio che gli sarebbe mancato, ma non lo voleva
ammettere. Si voltò dall’altra parte e fu li che la vide.
“Non
ci posso credere!” disse la volpe attirando l’attenzione di NARUTO che guardò
verso la stessa direzione.
“Cos…”
l’uomo sgranò gli occhi, non poteva credere al suo occhio.
No,
non poteva essere lei…cosa ci faceva lì?
“S-SAKURA?”
disse piano, ma abbastanza forte da essere udito.
La
donna si girò verso di lui e si diresse verso l’uomo che si alzò lentamente da
terra.
I
due si abbracciarono immediatamente.
Rimasero
per diversi minuti in quella posizione. NARUTO accarezzava e odorava i suoi
capelli, quanto aveva desiderato di poter di nuovo provare quella sensazione.
“Dimmi
che non è un sogno e che sei davvero qui fra le mie braccia!” disse l’uomo
avendo paura di stare sognando.
La
rosa strinse la presa.
“Si,
sono qui NARUTO e ora non ti lascerò mai più!”
L’uomo
l’allontanò da se e la osservò ancora per molto.
Quanto
gli erano mancati quegli occhi coloro smeraldo. Un solo sguardo e gli avevano
fatto dimenticare tutta la rabbia che aveva provato in quegli anni.
SAKURA,
la sua SAKURA era viva.
“Cosa
ci fai qui?” chiese l’uomo
“Volevo
vederti dopo cinque anni e…” abbassò la testa “E farti conoscere nostra figlia!”
Gli
occhi di Naruto si illuminarono a quelle parole.
“è
una femminuccia?”
SAKURA
annuì tristemente e questo insospettii NARUTO “cosa succede?”
“Non
so come, ma un attimo prima che ti raggiungessi nel passato, è scomparsa!
NARUTO cosa le può essere successo?”
NARUTO
sbiancò alla notizia, l’unica motivazione era che qualcosa doveva essere
cambiato nel passato.
“Non
so, l’unico motivo è che ho cambiato un po’ troppe cose!”
SAKURA
abbassò la testa “Sei riuscito a riportarmi in vita e a portare un clima di
maggiore serenità a Konoha, cosa può essere cambiato
tanto da aver fatto sparire Minako?”
“Minako?”
SAKURA
“Si, l’ho chiamata così! Lo so, non ti ho interpellato, ma tu non c’eri il
giorno della sua nascita!” disse tristemente.
“Ma
tecnicamente lei è nata 5 anni fa, io ero a Konoha
allora!” disse sorpreso l’uomo
“Sai
anche tu cosa comporta quell’incantesimo che ti ho suggerito e cioè che il
futuro cambia solo a coloro che sono rimasti nel loro tempo. Anche se tu eri
presente 5 anni fa al nostro villaggio,
è come se fossi esistito però in un mondo parallelo al nostro. È difficile da
spiegare, ma si sono creati due futuri diversi paralleli, in uno dove hai
vissuto la tua vita senza di me e nell’altro dove ho vissuto io quando grazie a
te sono tornata in vita, ma tu non potevi essere in due posti diversi!”
“Ma
se è realmente così, come fai a sapere che io…”
cominciò l’uomo confuso.
“Non
so come, ma due mondi che si sono separati al momento del cambiamento, ad un
certo punto si sono riuniti, come se i due mondi non avessero più bisogno di
esistere separatamente perché stabilizzati. Shikamaru
mi ha detto tutto quanto. Del tuo viaggio nel passato, della mia morte, del mio
aiuto a fare quest’impresa…tutto cioè che è avvenuto
nel mondo parallelo che io non ho vissuto. A me per esempio non mi sembra di
essere mai morta!”
“Capisco
e Shikamaru ricorda tutti perché ha aiutato sia me
che te nell’impresa di cambiare il passato, anche se non si è mosso dal nostro
tempo!” sospirò “Come al solito, non c’è niente di semplice, ma ora dobbiamo
ritrovare Minako per prima cosa!” disse
accarezzandole la guancia.
“Come?”
disse SAKURA preoccupata
“Se
la bambina è scomparsa, di chi può essere la causa?” disse NARUTO
“Nostra!”
rispose la donna sentendosi colpevole.
“Esatto,
Sakura e Naruto devono aver compiuto qualche casino,
che ha colpito nostra figlia!” disse NARUTO serio. “Ognuno di noi andrà a
parlare con il se stesso del passato e cercherà di capire cosa diavolo hanno
combinato!”
SAKURA
annuì, anche se era un po’ restia a separarsi nuovamente dal suo uomo, dopo
cinque anni che non lo vedeva.
Sakura
si stava dirigendo alle prigioni dove avrebbe affrontato Sasuke.
Chiese
il permesso di entrare nella cella alla guardia e di essere lasciata da sola
col prigioniero per qualche minuto.
“Salve
Sakura, è da un po’ che non ci si vede. Non ho visto nemmeno la testa quadra,
si può sapere come mai?” disse Sasuke abbastanza
indifferente alla cosa.
“Da
ora in poi credo che potrai scordarti la visita di Naruto
e anche della mia!” disse Sakura guardandolo seriamente negli occhi.
“è
forse successo qualcosa?”
Sakura
si arrabbiò a quella finta di non sapere cosa fosse è successo.
Colpì
rumorosamente la guangia di Sasuke,
il quale si portò la sua mano su di essa per attenuare il dolore.
“Sei
uno stupido! Tu ti eri accorto che Naruto quel giorno
ci stava osservando, vero?”
Sasuke sospirò “Ti riferisci il giorno in cui ti ho
baciata? Si, me n’ero accorto!”
“Allora
perché? Perché lo hai fatto?” disse lentamente per poi alzare la voce e
continuare “Ti diverti così tanto a rovinare le nostre vite? Eh? rispondi!”
disse la rosa caricando un nuovo schiaffo, ma che non riuscì a sferrare perché bloccato
dal moro.
Sasuke stette in silenzio a osservarla. Dai suoi occhi
cominciarono a cadere diverse lacrime.
“cosa
è successo fra te è Naruto?”
La
ragazza strinse i pugni “cosa vuoi che sia successo? Mi ha lasciato!”
“Perché?”
“Che
razza di domande fai? Perché pensa che io ami te invece di lui!” disse la rosa
“Ed
è la verità?” disse calmo Sasuke.
La
rosa sussultò. Perché l’Uchiha le stava dicendo
quelle cose? La voleva confondere ancora più di quello che era?
“No
io…io amo lui!” disse abbassando la testa.
“Uhm…se usi quel tono non ti crederà mai!” disse Sasuke
sorridendo.
La
ragazza lo guardò storto.
“Sakura,
quando sono partito mi hai detto di amarmi e quando sono tornato eri insieme a Naruto, non ti viene spontaneo pensare che quel baka sia solo un ripiego?”
“Perché
lo dicono tutti?” disse la ragazza esasperata.
“Perché
è esattamente quello che sembra!” le fece notare l’Uchiha.
“Ma
non è così, ti voglio bene Sasuke, come un amico, ma
non ti amo e di questo ne sono sicura!”
“quando
hai capito di amare veramente Naruto e non me?”
chiese Sasuke.
La
ragazza sussultò nuovamente. Possibile che sia per il moro che per il biondo
fosse un libro aperto.
“Q-quando Naruto mi ha lasciato!”
disse a testa bassa.
Si
vergognava.
Sapeva
che Naruto aveva ragione e che spesso pensava ancora
a Sasuke, ma non sapeva in che modo esattamente ci
pensava.
Il
ragazzo invece l’aveva capito e quelle furono le conseguenze delle sue azioni.
“Ma
ora sono sicura di quello che provo!” disse la ragazza convinta.
“E
allora cosa ci fai ancora qui? Non devi mica convincere me dei tuoi
sentimenti!” disse Sasuke sorridendole, ma sta volta
era un sorriso diverso, quasi dolce.
“Naruto non mi crederà mai!”
“Tsè, Naruto è la persona che
meglio sa leggere l’animo degli altri? Lui non crede alle parole, ma quello che
gli dice il cuore delle persone che ha davanti! Se ti ha lasciato è perché avrà
visto in te l’incertezza dei tuoi sentimenti. Se tu sei la prima a dubitarne,
come speri di convincere Naruto? Devi esserene certa
al 100% Sakura e se mostrerai il tuo cuore a quel baka,
vedrai che saprà perdonarti!”
Un
continuo bussare alla porta svegliò Naruto, il quale
alquanto scocciato andò ad aprire.
“Che
vuoi?” disse il ragazzo vedendo chi aveva di fronte.
“Come
siamo gentili, fammi entrare!” gli disse il futuro se stesso con la stessa
gentilezza.
Naruto non voleva seccatori in quel momento, soprattutto il
se stesso futuro, ma esso non gli diede alcuna possibilità di rifiutare la sua
visita.
Piombò
in casa e si sedette sul letto.
Non
fece nemmeno giochi di parole, ma arrivo dritto al punto.
“Cosa
è successo?”
“Non
so a cosa tu ti stia riferendo!” disse Il ragazzo seccato.
“Sinceramente
neanche io, ma qualcosa deve essere per forza accaduto, qualcosa che non va
affatto secondo le mie previsioni!”
“E
come fai a esserne tanto sicuro?” disse guardandolo storto.
“SAKURA
è qui nel passato!” disse l’uomo biondo.
Naruto capì immediatamente che si riferiva alla Sakura del fututo.
“Oh
bene! sei riuscita a salvarla, ora puoi anche tornartene nel tuo tempo!” disse
sgarbatamente.
“Non
ti libererai tanto facilmente di me signorino. Lei ora è salva, ma non lo è mia
figlia!”
“Figlia?”
“Esatto!
Salvata Sakura abbiamo salvato anche lei, ma io non ho avuto ancora modo di
poterla stringere fra le mie braccia perché è scomparsa mentre SAKURA veniva
qui per farmela incontrare! Ora dimmi, quale può essere il motivo per cui mia…diciamo anche nostra figlia dovrebbe sparire?” disse
NARUTO guardando se stesso negli occhi. Non avrebbe ammesso un “non lo so”
oppure un silenzio da parte sua.
“Non
mi sembra poi tanto difficile da capire. Ho lasciato Sakura!” disse Naruto abbassando la testa e la voce.
La
rabbia che sentiva un istante prima si era trasformata in una fitta al cuore.
“Cosa
hai fatto? che cosa ti è saltato in mente?” lo sgridò NARUTO.
“Ehi
calma! Non dare la colpa a lui, ma domandati cosa abbia fatto la tua bella per
spingere il pivello a mollarla!” disse Kyuubi
infastidita dalle continue urla.
NARUTO
sgranò gli occhi e guardò il ragazzo.
“Ha
baciato Sasuke…e non sulla guancia era tutto tranne
che un bacio innocente!” disse stringendo l’occhio a quel ricordo.
NARUTO
era spiazzato.
“Posso
farti una domanda personale?” continuò il ragazzo ” Ti sei mai domandato se
Sakura sarebbe rimasta con te nel caso Sasuke fosse
tornato al villaggio?”
NARUTO
non rispose.
Anche
lui era sempre stato tormentato da quella domanda, ma Sasuke
non era mai tornato e il problema non si era mai presentato realmente davanti.
“a
quanto pare si! Secondo te può essere bello questo tipo di rapporto, il quale di
certo non si basa sulla fiducia nell’altro?” chiese Naruto
guardandolo negli occhi.
NARUTO
rimase stupito “Non lo so, ma sono certo che SAKURA mi ama!”
“Potrai
dirlo ancora quando tornato nel tuo futuro, ti ritroverai Sasuke
a parlare con Sakura e leggerai nei suoi occhi confusione? Tecnicamente Sasuke è ancora vivo ora anche nel tuo mondo!”
“SAKURA
mi ama è la prova è nostra figlia!” disse l’uomo.
“Io
non vedo nessuna bambina!” NARUTO congelò a quella frase.
“
per questo la causa sei tu!” disse l’uomo stringendo i pugno “Sakura mi ha
donato quella bambina ancora prima che Sasuke
tornasse in vita!”
“No,
se ora non c’è significa che non ti ha donato un bel niente!” lo corresse Naruto.
“SAKURA
è qui ed è alla disperata ricerca di Minako e poco fa
mi ha ripetuto di amarmi!” disse NARUTO sempre più arrabbiato.
“Te
l’ha detto perché avrà attuato quell’incantesimo o qualsiasi cosa fosse
per giungere qua, ancora prima che i
cambiamenti potessero travolgerla. Se fosse partita un minuto dopo, ti avrebbe
detto la stessa cosa? Si sarebbe ricordata vostra figlia?”
NARUTO
sembrò parecchio turbato da quelle parole e rimase in silenzio.
“Non
stai difendendo quanto detto prima, quindi significa che lo pensi anche tu…questa è la fiducia che riponi in lei?” disse Naruto stringendo i pugni “Non so tu, ma io per una volto
voglia qualcosa di solido a cui aggrapparmi. Amo tantissimo Sakura, ma non
voglio stare con una persona che non sa se realmente mi ama. Non potrò forse
avere quella bambina che tu stai cercando disperatamente di avere, ma…non voglio rischiare di vivere in una specie di sogno
per qualche anno e aspettare il giorno in cui si spezzerò perché Sakura ha realmente
capito i suoi sentimenti!” disse Naruto a testa
china.
“è
se i suoi sentimenti alla fine si rivelano veri per te?” disse l’uomo.
“…correrò il rischio. Se mi ama davvero me lo deve
dimostrare da subito, non voglio sposarla per poi dover sciogliere la promessa
di amarla e rispettarla finchè vita non ci separi.
Oltre a rimetterci noi, anche nostra figlia ci soffrirebbe da morire, a questo
non ci pensi?” disse il ragazzo ormai in lacrime. “Ho parlato con Sakura
qualche ora fa. Ha cercato di convicermi che mi
amava, ma nonostante le sue parole me lo confermassero, il suo cuore era
titubante. Quando capirà realmente chi ama e se questa persona sarò io…sarò pronto ad accoglierla a braccia aperte! E se tu
credi davvero che la tua Sakura ti ami, dovresti darle fiducia, perché se è
come dici tu…tutto si risolverà e presto vedrai tua
figlia!”
NARUTO
non disse niente. Aveva ragione…aveva schifosamente
ragione e senza dire una parola se ne andò da suo appartamento alla ricerca di
SAKURA.