Ginevra
uscì dalla camera dirigendosi in cucina. I capelli, ancora
bagnati, erano però raccolti in una stretta coda alta. La
sera prima aveva notato nel frigorifero una bottiglia di coca-cola
ancora chiusa, ed ora ne aveva una gran voglia.
Se ne riempì un bicchiere enorme e si sedette sui gradini di
ingresso alla casa, davanti al porticato, lo sguardo perso nel vuoto.
Si accorse di un movimento sulla scalinata alla sua destra. Voltandosi,
vide Saga che scendeva verso di lei.
Ecco, era arrivato il momento del giudizio. Probabilmente veniva per
dirle che ne sarebbe stato di lei e del fratello. Chissà
dov’era, a proposito…
Si avvicinava tranquillo, non sembrava teso, o preoccupato, nemmeno
soddisfatto. La ragazza non avrebbe saputo dire che sensazione le
stesse dando, solo una totale, serena tranquillità.
Non si sedette accanto a lei. Rimase in piedi, immobile, fissandola.
Ginevra ricambiò lo sguardo con aria neutra, sforzandosi di
non pensare a nulla, anche se era più che sicura che lui non
avrebbe cercato di penetrare nella sua mente senza dirglielo.
Gliel’aveva promesso, e lei si fidava.
- Tu – cominciò lui – non hai mai
visitato il Grande Tempio, vero? –
La ragazza rimase leggermente spiazzata.
- Come? –
- Avete visto solo la parte delle Case dello Zodiaco, no? Hai voglia di
vedere il resto? – sorrise leggermente – Ci sono
dei bei posti… -
- Ma… - cercò di obiettare lei, ancora confusa
– Milady ha detto che non possiamo… -
- Non potete salire alla tredicesima casa, giusto? Ma nessuno vi ha
vietato di scendere –
Ginevra si guardò intorno:
- Dov’è Fabrizio? State cercando di separarci?
–
- Credo che tuo fratello sia con Milo, l’ho visto scendere
un’ora fa, e mi ha detto che voleva parlare con almeno uno di
voi. Ci siamo accorti che avete preso un po’ troppo male la
profezia, e voleva sincerarsi che steste bene –
- Abbiamo preso… Ehi! Casomai non te ne fossi accorto,
stamattina siamo passati da “eccentrici visitatori
misteriosi” a “pazzi furiosi che potrebbero
attaccare la nostra dea da un momento all’altro”!
–
- Ecco, hai detto giusto: ‘potrebbero’. Tu hai
intenzione di farlo? –
- No… -
- E così si risolve il problema –
La ragazza si accigliò:
- Parecchi tuoi compagni la pensano diversamente –
- Beh, Shura, Kanon e Aphrodite aspettavano solo il momento giusto per
potersi rivoltare contro di voi, e Shaka è troppo preso dal
suo ascetismo per fermarsi a riflettere in modo sensato –
- Pensavo che passasse tutto il suo tempo in meditazione –
- Lo fa, ma cerca di raggiungere la perfezione, non ragiona su
ciò che gli capita attorno –
Ginevra si grattò la testa:
- Cerca di raggiungere la perfezione, ma non ragiona… Questo
concetto è un po’ troppo complicato per
me… - Saga faticò a reprimere un sorriso, e
soffocò quella vocettina interna che gli stava sussurrando
quanto fosse deliziosa con quell’espressione dubbiosa
– E invece di Dohko che mi dici? E Camus? –
- Camus non si lascia certo influenzare così facilmente,
è più probabile che si lasci condizionare da
Milo, quindi non devi preoccupartene. Quanto a Dohko… - si
fece pensieroso, e distolse lo sguardo – Purtroppo insieme
all’aspetto ha perso anche gran parte della saggezza che di
solito hanno gli anziani… -
- Ah, giusto! Qualcuno mi deve ancora spiegare come sia possibile che
io mi ricordi il maestro Yoda, ed invece mi ritrovo davanti un giovane!
–
- Se mi accompagni, te lo spiego per strada –
- Ma pensa, mai avrei detto che quella fosse tutta apparenza! E mai
avrei immaginato che potesse avere tutti quegli anni… Certo
– sorrise Ginevra, mentre mandava giù
un’altra leccata di gelato - i suoi 250 anni li dimostrava
tutti, ma… E perché questa storia non
è stata raccontata? –
- Non ancora – precisò Saga – Il fumetto
è uscito da parecchio, ed anche il cartone animato in
giapponese, ma in Italia non dovrebbe mancare molto… Forse
si è visto quest’inverno… -
- Mah, è possibile, non seguo più i cartoni
animati da qualche anno… Ehi, ma sai che questo gelato
è davvero buono? Chi l’avrebbe detto che anche il
Grande Tempio avesse una gelateria! –
- Beh, vedi, molti di noi escono raramente da qui, soprattutto i
soldati e coloro che seguono gli allenamenti delle reclute, hanno
pochissimo tempo libero, quindi questo raggruppamento è
stato fatto apposta per loro, anche se si è sviluppato
moltissimo da quando Milady si è trasferita ad Atene. Come
vedi, c’è poco, ma è sufficiente.
Già la gelateria è un lusso, voluto a tutti i
costi da Lady Saori, che non è piaciuto a molti…
-
- Già, immagino Shaka che storce il suo regale nasino
perché il gelato “non fa parte delle
tradizioni” –
- Smettila… E’ pur sempre di un Cavaliere
d’Oro che stai parlando… -
- E quindi? Voi Cavalieri d’Oro possedete il dogma
dell’Infallibilità, come il Papa? –
- No, quello no, ma ci vuole rispetto –
- Aha… Come ho già detto a tuo fratello, io il
rispetto lo do solo a chi se lo merita –
- E reputi che Shaka non se lo meriti? –
- Non con me. Da che sono qui, ha sempre e solo cercato un pretesto
adeguato per farmi la pelle! –
- Quello è Aphrodite, non Shaka –
- E non vedo perché anche lui debba avercela con me! Io ho
solo detto la verità! –
- Lo hai chiamato ‘finocchio’ –
- E non lo è?... Oh basta, non ho voglia di discutere con
te, tanto lo so che vi difendete l’un l’altro per
spirito di squadra, ma vorrei vedere cosa pensate davvero dei vostri
compagni! Sì, la tua capacità di leggere nella
mente mi farebbe davvero comodo! –
Saga a quel punto scoppiò a ridere. Dei, come era bello
sentirlo ridere…
“Ginevra! Calma immediatamente i bollenti spiriti! Impara la
lezione!”
- Sì, hai ragione, un dono come il mio con te non andrebbe
certo sprecato! –
- Che vorresti dire? – era di nuovo combattiva.
- Vuoi farmi credere che non ti metteresti ad ascoltare i pensieri di
chiunque? Curiosa come sei? –
- Io non sono così! –
- No, certo che no… Non vorresti sapere tutto di tutti, non
sei minimamente incline al pettegolezzo! –
- Per chi mi hai presa? – protestò lei,
completamente rossa.
- Per una donna –
- Questi luoghi comuni… -
- Ammetilo! –
- Mai! –
- Andiamo, stai dicendo che non vorresti conoscere ogni più
recondito segreto e pensiero di chiunque? –
- Beh, forse un pochino… -
- Solo un pochino? –
- E va bene, sì, sono curiosissima e ascolterei i pensieri
di chiunque! –
- Oh, finalmente! –
- Ma non li userei contro nessuno! Sono solo curiosa! –
- Non ho mai pensato che fossi così perfida da usare quello
che conosci contro qualcuno –
- Ci mancherebbe… - la voce le scemò rapidamente,
mentre lui le sfiorava il naso con la punta dell’indice.
Rimase ad osservare quasi incantata quel dito sporco di cioccolata, e
il leggero sorriso sul volto di Saga:
- Sei riuscita a dar da mangiare anche al naso… -
Non riuscì a rispondere nulla di coerente, persa
com’era a rimirare quelle labbra.
Le voci di due soldati in avvicinamento li fecero sobbalzare, e si
raddrizzarono di scatto, imbarazzati.
- Forse – propose Saga con voce incerta –
è meglio tornare indietro… -
- S-sicuro –
Si incamminarono, in silenzio. Il momento di serenità era
scomparso come una bolla di sapone.
“Ma bravo! Cascato in uno dei più goffi, biechi,
patetici ed involontari tentativi di seduzione della storia! Anche se
non ci credo, potrebbe essere un pericolo, e il mio compito
è proteggere la mia dea, non questa ragazza! Non sono Milo,
dannazione, dovrei essere in grado di tenere a bada i
bollori!”
“Avrò avuto una espressione da sogliola! Che
figura! E sì che dovrei saperlo cosa succede a cedere ad un
uomo! L’ho imparata tempo fa la lezione, possibile che mi
illuda ancora?”
“E adesso? Colto nel sacco in pieno imbarazzo come un
ragazzino alle prime cotte! Coraggio Saga, comportati da
uomo!”
- Senti, io… - si interruppe di colpo. Ginevra si
voltò a guardarlo, e si allarmò alla vista della
sua espressione. Era dura, concentrata, gli occhi fissi a qualcosa che
lei non poteva vedere.
- Che succede? Cosa… - ma lui sollevò di scatto
la mano, zittendola.
- Dohko! Sì, d’accordo… Ma
cosa… - era leggermente sorpreso – No,
senti… Ma… - la sorpresa si tramutò in
rabbia, e le ultime parole uscirono in un sibilo – Va
bene… - Si voltò verso la ragazza, che era
rimasta immobile, in attesa – Devo andare. Tu nasconditi in
quella macchia di alberi, ma non ti allontanare, e, soprattutto, non
muoverti da lì! Tuo fratello è al sicuro, non ti
preoccupare, ma non muoverti da lì! Verrò io a
prenderti quando sarà tutto finito! –
Scomparve prima che lei potesse anche solo aprire la bocca per
replicare. Si concesse un secondo per constatare che Saga non era in
grado di teletrasportarsi, prima di ricordare che i Cavalieri
d’Oro sapevano muoversi alla velocità della luce.
In qualche occasione. O sempre? Non ne era sicura, e in quel momento
non le importava più di tanto. Non sapeva perché,
ma gli obbedì e si sedette in mezzo ad un mucchietto di
cespugli che si trovavano poco all’interno di quella sorta di
boschetto.
Si abbracciò le gambe, cercando di non pensare
all’ansia che la stava prendendo. Non sapeva cosa stesse
succedendo, Saga non le aveva spiegato nulla, poteva solo fare delle
congetture. Se fosse stato un attacco? Ma non le era parso che ci fosse
in atto una guerra, con qualche divinità ostile…
“Casomai ti fosse sfuggito, cara mia, siete tu e tuo fratello
i pericoli adesso!”
Sperava che Fabrizio fosse veramente al sicuro; non sapeva se sarebbe
stata in grado di trovarlo, nemmeno arrivando alle dodici case, e
chissà là cosa stava succedendo…
Però doveva provarci, suo fratello poteva comunque essere in
pericolo…
- Oh, ma che bel bocconcino… - la voce improvvisa dietro il
suo orecchio la fece sobbalzare violentemente, e si lanciò
in avanti, come per sfuggirle, ritrovandosi carponi. Voltandosi di
scatto, si trovò davanti un uomo, che immaginò
essere un Cavaliere. Il suo corpo era ricoperto da quella che, se era
una corazza, era davvero strana: trasparente, sembrava inconsistente,
eterea, le ricordava il cristallo.
- Chi diavolo saresti? Che vuoi? –
- Oh, il mio nome non è un problema. Quanto a quello che
voglio… Voglio te, ovviamente, mi servi –
così dicendo le si era avvicinato, tendendo le braccia per
afferrarla.
- Scordatelo! –
Ormai la sovrastava:
- E’ inutile, bellezza, ti conviene assecondarmi…
-
- Tieni quelle luride mani lontano da me! – gli
sferrò un calcio all’inguine, non protetto dalla
armatura, riuscendo a prenderlo proprio con il malleolo. Il Cavaliere
si piegò in due per il dolore, e lei ne
approfittò per strisciare all’indietro, alzarsi e
iniziare a correre.
- Stupida sgualdrina! – la raggiunse in meno di due secondi e
la prese per un braccio, torcendoglielo dietro la schiena e
strappandole un urlo - Ora me la paghi! – sollevò
il braccio per colpirla, ma non poté muoverlo,
perché una catena si avvolse fulminea attorno al suo polso,
bloccandolo.
- Lasciala stare! – esclamò un’altra
voce proveniente dalla chioma di un albero. Sollevando lo sguardo,
Ginevra vide un altro Cavaliere, smilzo, ricoperto da
un’armatura violacea; aveva un viso giovanissimo, sembrava un
bambino. Riconobbe uno dei cinque protagonisti che
ricordava… Andromeda, forse. Sì, Andromeda.
- Ehi, ragazzino! – lo apostrofò quello che voleva
portarsela via – Fossi in te tornerei a giocare ai soldatini
e lascerei agli adulti questi giochi da grandi –
- Forse faresti meglio a non sottovalutarmi, è un errore che
hanno fatto in molti, ed è andata male a tutti! –
- Finora, forse… Cosa vuoi? –
- Sono stato chiaro, voglio che tu la lasci –
- E cosa ti fa credere che lo farò? –
- Il fatto che ora sarai impegnato a vedertela con me! – si
voltò, guardando in basso dietro di lui – Prendete
la ragazza e portatela via, a lui ci penso io –
- Sei sicuro? – chiese un’altra voce maschile dal
bosco. Il Cavaliere alzò gli occhi al cielo –
Ikki… -
- Va bene, va bene – dagli alberi uscirono altri tre
Cavalieri: uno era possente, sul viso disegnata
un’espressione ombrosa e beffarda, l’armatura che
terminava con tre code unite sulla schiena; il secondo era biondo, dai
tratti tipicamente nordici, l’armatura bianca e lucente, come
la tuta che indossava al di sotto, una macchia di luce in
quell’ambiente oscuro; l’ultimo era basso,
tarchiatello rispetto agli altri. Dovevano essere Phoenix, Cristal e
Pegasus. Però quello sull’albero aveva parlato con
un certo Ikki…
Il biondo le si avvicinò, tendendole la mano, mentre il
nemico guardava in cagnesco quello che ancora lo teneva fermo con la
catena:
- Coraggio, vieni – le disse – ti portiamo in salvo
–
Ma lei era sufficientemente scioccata da non riuscire a muoversi:
- Saga… - balbettò – Saga ha
detto… -
- Non ti preoccupare. E’ stato lui a mandarci qui per te.
Tranquilla, va tutto bene –
Lo fissava, immobile, gli occhi spalancati.
Phoenix alzò gli occhi al cielo:
- Meglio prendere in mano la situazione, o non ne verremo mai fuori
– si diresse verso di lei e con poca grazia la
sollevò, mettendosela in spalla come un sacco di patate,
mentre la ragazza iniziava ad urlare. La ignorò, voltandosi
verso il compagno:
- Mi raccomando, fratellino, ti aspetto! – detto questo
iniziò a correre, seguito a ruota dagli altri due. Ginevra
si ritrovò così sballottata, senza riuscire
nemmeno ad attutire i colpi che la spalla in movimento di
quell’orso in corsa le dava continuamente allo stomaco.
Più di una volta si ritrovò in debito di fiato
senza nemmeno riuscire a recuperare il respiro. Stupita, in un momento
di lucidità notò che il Cavaliere non era nemmeno
lievemente affannato, respirava normalmente come se fosse stato seduto
davanti alla tv.
Non seppe per quanto tempo corsero, probabilmente nemmeno troppo, ma ad
un certo punto si rese conto che stavano rallentando, fino a fermarsi
in uno spiazzo; poco distante poteva vedere le dodici case. Finalmente
venne messa giù, e i suoi piedi poterono di nuovo toccare
terra:
- Alla buon’ora! – esclamò, tenendosi il
ventre dolorante con le mani.
- Piantala con tutte queste storie! Se avessi aspettato che sua
signoria si fosse decisa a muoversi, probabilmente saremmo ancora
là –
- Ikki, smettila – intervenne il biondo – Non vedi
che è spaventata? –
- E quindi cosa dovremmo fare? – chiese polemico il terzo
– Stenderle davanti il tappeto rosso? –
- No, è sufficiente trattarla con più gentilezza
– si rivolse a lei – Il mio nome è
Hyoga, Cavaliere del Cigno. Saga ci ha mandato da te per controllare
che stessi bene e che non ti succedesse niente. A quanto pare ha fatto
bene –
- Sarebbe stato meglio se l’avessimo lasciata in mano a
quello –
- Seiya, pezzo di cretino! Se quello se la fosse portata via, ora il
nemico, chiunque sia, avrebbe un’arma in più! Ti
dimentichi della profezia di cui ci ha parlato Mur? –
- E secondo te perché Dohko ha intimato a Saga di lasciarla
lì da sola invece di portarsela appresso? Perché
almeno lei fosse portata via, così lei e suo fratello
sarebbero stati separati, e non avrebbero potuto nuocere a Lady Saori!
–
Ah, allora era quello che Dohko e Saga si erano detti! Ehi, un momento!
Dohko sperava che… Beh, almeno suo fratello era al
sicuro… Ma al sicuro da cosa?
- Che cosa è successo? – chiese lei, titubante.
- Il Santuario è stato attaccato da Cavalieri simili a
quello che ti ha aggredita, ma non sappiamo chi siano. Saga
è stato costretto a lasciarti lì e correre in
difesa di Atena, ma credeva davvero che lì, lontana dalle
dodici case, tu fossi al sicuro; ci ha mandato da te, ma era convinto
che fosse solo uno scrupolo – alzò lo sguardo
verso i templi – Credo che la battaglia sia finita. Ikki,
come va Shun? –
Ikki si concentrò un attimo:
- Ha già sconfitto il suo avversario. Tra poco ci
raggiungerà –
- Bene. Riaccompagnamola alla seconda casa, e diamo una mano agli altri
– la sollevò tra la braccia con un gesto fluido
– Ti chiedo scusa per questa mancanza di rispetto, ma
così saremo molto più veloci – non le
diede il tempo di rispondere e ricominciò a correre,
imboccando nel giro di pochi istanti la scalinata che portava alla casa
dell’Ariete.
Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
Ciao a tutti!
Passato bene le vacanze?
Sì, lo so, sono in ritardissimo, non aggiorno da quasi tre
mesi, chiedo venia, ma i miei esami e la mia tesi mi hanno fatto
impazzire. Ho l'ultimo il 7 settembre, e volevo scrivere solo dopo
averlo fatto, ma c'è chi si è fatto sentire per
sapere se ero ancora viva... Inoltre Ginevra e Fabrizio mi mancavano, e
ho già davanti agli occhi almeno altri 3 capitoli...
così oggi ho deciso di prendermi il pomeriggio libero per
scrivere un po'... Anche perchè non so quando
potrò rimettermi a far nulla... ;-)
Poi, finito tutto, prometto prometto che mi metto in pari anche con le
recensioni, sono uscita dal mio esilio solo un paio di volte, ma
recupererò presto!
Bene, passerò a ringraziare tutti coloro che hanno recensito:
RedStar12:
Visto? Ho voluto farti una sorpresina, e anticipare un po' l'uscita del
capitolo. Che ne dici? Grazie ancora per gli auguri, spero che la mia
risposta ti sia arrivata, anche se un po' in ritardo, pare che qualche
volta la mail di efp faccia un po' cilecca... ;-P Diciamo che, visto
che non so quando avrò il tempo di rimettermi a scrivere, ho
voluto farti un regalino di inizio liceo... ;-) Ah, una cosa:
ARES???????? Mi fai così banale???? E' già stato
usato, mai e poi mai mi permetterei di usare le idee di qualcun altro!
;-) Quanto al qualcosa di grosso tra chi e chi... Beh, io non so niente
*me mette le mani dietro la schiena e si allontana fischiettando*...
:-P Grazie per esserci sempre, alla prossima, un bacio!
Gufo_Tave:
Sì, ogni tanto mentre guardo Saint Seiya mi viene un po' la
nausea per la noia, e mi viene da esclamare "E basta chiacchiere!
Suonatevele un po'!"... Adoro "La mamma di Crystal", tutte le volte che
guardo un episodio del Grande Tempio mi ritrovo piegata dalle risate...
meritava una citazione, prima o poi... ;-) Grazie, a presto, ciao!
Nemeryal:
Vedo che questo Milo riflessivo ha riscosso successo... e io che temevo
che risultasse un po' troppo ooc... Grazie per la tua presenza
costante, alla prossima, un bacio!
Tsukuyomi:
Benvenuta! Grazie dei mille complimenti, spero di meritarli davvero...
:-P Hai poi trovato il docente a cui chiedere la tesi? Mi raccomando,
scegli bene, perchè se ne becchi uno che non si fa mai
trovare poi ti tocca impazzire per stargli dietro...e in parte parlo
per esperienza personale... :-P Grazie ancora, a presto, ciao!
whitesary:
Grazieeeee!!!E io che credevo che "La mamma di Crystal" fosse
pressochè sconosciuto... e invece lo consce il mondo
intero... :-D Grazie di essere sempre presente, mi fa davvero piacere
leggere le tue recensioni... ;-) Grazie ancora, alla prossima, un bacio!
Martyx1988:
Grazie! Ho sempre pensato che Milo non potesse essere solo un
cascamorto, o non sarebbe mai diventato Cavaliere d'Oro, qualcosa in
più nel cuore e nel cervello dovrà pur averla!
Grazie ancora di essere sempre presente, a presto, un bacio!
stantuffo:
Cova? Chi cova? Io non so niente! ;-P I miei personaggi fanno tutto da
soli, io mi limito ad assecondarli, ma non so cosa vaghi nelle loro
teste... E nei capitoli che mi hanno già mostrato non si
vede niente di particolare... spiacente... :-)
Grazie di tutto, a presto, alla prossima, un bacio!
Come sempre, grazie anche a tutti coloro che continuano a leggere in
silenzio!
Ciao ciao a tutti!
roxrox
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