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Autore: roxrox    27/08/2009    3 recensioni
"Aveva proposto a Ginevra di raggiungerlo dopo aver concluso gli esami estivi, “vacanze separate” le aveva però specificato. Ci mancava solo sopportare la sorella maggiore in una delle sue interminabili prediche! Chissà poi perché le aveva detto di venire..."
Quando si è fratelli spesso ci si scontra e si battibecca... Ma questi due sanno anche proteggersi a vicenda, e sono in grado di essere particolarmente complici. Chissà cosa combineranno al Grande Tempio... E soprattutto, chissà perché sono lì...
Genere: Azione, Song-fic, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ginevra uscì dalla camera dirigendosi in cucina. I capelli, ancora bagnati, erano però raccolti in una stretta coda alta. La sera prima aveva notato nel frigorifero una bottiglia di coca-cola ancora chiusa, ed ora ne aveva una gran voglia.
Se ne riempì un bicchiere enorme e si sedette sui gradini di ingresso alla casa, davanti al porticato, lo sguardo perso nel vuoto. Si accorse di un movimento sulla scalinata alla sua destra. Voltandosi, vide Saga che scendeva verso di lei.
Ecco, era arrivato il momento del giudizio. Probabilmente veniva per dirle che ne sarebbe stato di lei e del fratello. Chissà dov’era, a proposito…
Si avvicinava tranquillo, non sembrava teso, o preoccupato, nemmeno soddisfatto. La ragazza non avrebbe saputo dire che sensazione le stesse dando, solo una totale, serena tranquillità.
Non si sedette accanto a lei. Rimase in piedi, immobile, fissandola. Ginevra ricambiò lo sguardo con aria neutra, sforzandosi di non pensare a nulla, anche se era più che sicura che lui non avrebbe cercato di penetrare nella sua mente senza dirglielo. Gliel’aveva promesso, e lei si fidava.
- Tu – cominciò lui – non hai mai visitato il Grande Tempio, vero? –
La ragazza rimase leggermente spiazzata.
- Come? –
- Avete visto solo la parte delle Case dello Zodiaco, no? Hai voglia di vedere il resto? – sorrise leggermente – Ci sono dei bei posti… -
- Ma… - cercò di obiettare lei, ancora confusa – Milady ha detto che non possiamo… -
- Non potete salire alla tredicesima casa, giusto? Ma nessuno vi ha vietato di scendere –
Ginevra si guardò intorno:
- Dov’è Fabrizio? State cercando di separarci? –
- Credo che tuo fratello sia con Milo, l’ho visto scendere un’ora fa, e mi ha detto che voleva parlare con almeno uno di voi. Ci siamo accorti che avete preso un po’ troppo male la profezia, e voleva sincerarsi che steste bene –
- Abbiamo preso… Ehi! Casomai non te ne fossi accorto, stamattina siamo passati da “eccentrici visitatori misteriosi” a “pazzi furiosi che potrebbero attaccare la nostra dea da un momento all’altro”! –
- Ecco, hai detto giusto: ‘potrebbero’. Tu hai intenzione di farlo? –
- No… -
- E così si risolve il problema –
La ragazza si accigliò:
- Parecchi tuoi compagni la pensano diversamente –
- Beh, Shura, Kanon e Aphrodite aspettavano solo il momento giusto per potersi rivoltare contro di voi, e Shaka è troppo preso dal suo ascetismo per fermarsi a riflettere in modo sensato –
- Pensavo che passasse tutto il suo tempo in meditazione –
- Lo fa, ma cerca di raggiungere la perfezione, non ragiona su ciò che gli capita attorno –
Ginevra si grattò la testa:
- Cerca di raggiungere la perfezione, ma non ragiona… Questo concetto è un po’ troppo complicato per me… - Saga faticò a reprimere un sorriso, e soffocò quella vocettina interna che gli stava sussurrando quanto fosse deliziosa con quell’espressione dubbiosa – E invece di Dohko che mi dici? E Camus? –
- Camus non si lascia certo influenzare così facilmente, è più probabile che si lasci condizionare da Milo, quindi non devi preoccupartene. Quanto a Dohko… - si fece pensieroso, e distolse lo sguardo – Purtroppo insieme all’aspetto ha perso anche gran parte della saggezza che di solito hanno gli anziani… -
- Ah, giusto! Qualcuno mi deve ancora spiegare come sia possibile che io mi ricordi il maestro Yoda, ed invece mi ritrovo davanti un giovane! –
- Se mi accompagni, te lo spiego per strada –


- Ma pensa, mai avrei detto che quella fosse tutta apparenza! E mai avrei immaginato che potesse avere tutti quegli anni… Certo – sorrise Ginevra, mentre mandava giù un’altra leccata di gelato - i suoi 250 anni li dimostrava tutti, ma… E perché questa storia non è stata raccontata? –
- Non ancora – precisò Saga – Il fumetto è uscito da parecchio, ed anche il cartone animato in giapponese, ma in Italia non dovrebbe mancare molto… Forse si è visto quest’inverno… -
- Mah, è possibile, non seguo più i cartoni animati da qualche anno… Ehi, ma sai che questo gelato è davvero buono? Chi l’avrebbe detto che anche il Grande Tempio avesse una gelateria! –
- Beh, vedi, molti di noi escono raramente da qui, soprattutto i soldati e coloro che seguono gli allenamenti delle reclute, hanno pochissimo tempo libero, quindi questo raggruppamento è stato fatto apposta per loro, anche se si è sviluppato moltissimo da quando Milady si è trasferita ad Atene. Come vedi, c’è poco, ma è sufficiente. Già la gelateria è un lusso, voluto a tutti i costi da Lady Saori, che non è piaciuto a molti… -
- Già, immagino Shaka che storce il suo regale nasino perché il gelato “non fa parte delle tradizioni” –
- Smettila… E’ pur sempre di un Cavaliere d’Oro che stai parlando… -
- E quindi? Voi Cavalieri d’Oro possedete il dogma dell’Infallibilità, come il Papa? –
- No, quello no, ma ci vuole rispetto –
- Aha… Come ho già detto a tuo fratello, io il rispetto lo do solo a chi se lo merita –
- E reputi che Shaka non se lo meriti? –
- Non con me. Da che sono qui, ha sempre e solo cercato un pretesto adeguato per farmi la pelle! –
- Quello è Aphrodite, non Shaka –
- E non vedo perché anche lui debba avercela con me! Io ho solo detto la verità! –
- Lo hai chiamato ‘finocchio’ –
- E non lo è?... Oh basta, non ho voglia di discutere con te, tanto lo so che vi difendete l’un l’altro per spirito di squadra, ma vorrei vedere cosa pensate davvero dei vostri compagni! Sì, la tua capacità di leggere nella mente mi farebbe davvero comodo! –
Saga a quel punto scoppiò a ridere. Dei, come era bello sentirlo ridere…
“Ginevra! Calma immediatamente i bollenti spiriti! Impara la lezione!”
- Sì, hai ragione, un dono come il mio con te non andrebbe certo sprecato! –
- Che vorresti dire? – era di nuovo combattiva.
- Vuoi farmi credere che non ti metteresti ad ascoltare i pensieri di chiunque? Curiosa come sei? –
- Io non sono così! –
- No, certo che no… Non vorresti sapere tutto di tutti, non sei minimamente incline al pettegolezzo! –
- Per chi mi hai presa? – protestò lei, completamente rossa.
- Per una donna –
- Questi luoghi comuni… -
- Ammetilo! –
- Mai! –
- Andiamo, stai dicendo che non vorresti conoscere ogni più recondito segreto e pensiero di chiunque? –
- Beh, forse un pochino… -
- Solo un pochino? –
- E va bene, sì, sono curiosissima e ascolterei i pensieri di chiunque! –
- Oh, finalmente! –
- Ma non li userei contro nessuno! Sono solo curiosa! –
- Non ho mai pensato che fossi così perfida da usare quello che conosci contro qualcuno –
- Ci mancherebbe… - la voce le scemò rapidamente, mentre lui le sfiorava il naso con la punta dell’indice. Rimase ad osservare quasi incantata quel dito sporco di cioccolata, e il leggero sorriso sul volto di Saga:
- Sei riuscita a dar da mangiare anche al naso… -
Non riuscì a rispondere nulla di coerente, persa com’era a rimirare quelle labbra.
Le voci di due soldati in avvicinamento li fecero sobbalzare, e si raddrizzarono di scatto, imbarazzati.
- Forse – propose Saga con voce incerta – è meglio tornare indietro… -
- S-sicuro –
Si incamminarono, in silenzio. Il momento di serenità era scomparso come una bolla di sapone.
“Ma bravo! Cascato in uno dei più goffi, biechi, patetici ed involontari tentativi di seduzione della storia! Anche se non ci credo, potrebbe essere un pericolo, e il mio compito è proteggere la mia dea, non questa ragazza! Non sono Milo, dannazione, dovrei essere in grado di tenere a bada i bollori!”
“Avrò avuto una espressione da sogliola! Che figura! E sì che dovrei saperlo cosa succede a cedere ad un uomo! L’ho imparata tempo fa la lezione, possibile che mi illuda ancora?”
“E adesso? Colto nel sacco in pieno imbarazzo come un ragazzino alle prime cotte! Coraggio Saga, comportati da uomo!”
- Senti, io… - si interruppe di colpo. Ginevra si voltò a guardarlo, e si allarmò alla vista della sua espressione. Era dura, concentrata, gli occhi fissi a qualcosa che lei non poteva vedere.
- Che succede? Cosa… - ma lui sollevò di scatto la mano, zittendola.
- Dohko! Sì, d’accordo… Ma cosa… - era leggermente sorpreso – No, senti… Ma… - la sorpresa si tramutò in rabbia, e le ultime parole uscirono in un sibilo – Va bene… - Si voltò verso la ragazza, che era rimasta immobile, in attesa – Devo andare. Tu nasconditi in quella macchia di alberi, ma non ti allontanare, e, soprattutto, non muoverti da lì! Tuo fratello è al sicuro, non ti preoccupare, ma non muoverti da lì! Verrò io a prenderti quando sarà tutto finito! –
Scomparve prima che lei potesse anche solo aprire la bocca per replicare. Si concesse un secondo per constatare che Saga non era in grado di teletrasportarsi, prima di ricordare che i Cavalieri d’Oro sapevano muoversi alla velocità della luce. In qualche occasione. O sempre? Non ne era sicura, e in quel momento non le importava più di tanto. Non sapeva perché, ma gli obbedì e si sedette in mezzo ad un mucchietto di cespugli che si trovavano poco all’interno di quella sorta di boschetto.
Si abbracciò le gambe, cercando di non pensare all’ansia che la stava prendendo. Non sapeva cosa stesse succedendo, Saga non le aveva spiegato nulla, poteva solo fare delle congetture. Se fosse stato un attacco? Ma non le era parso che ci fosse in atto una guerra, con qualche divinità ostile…
“Casomai ti fosse sfuggito, cara mia, siete tu e tuo fratello i pericoli adesso!”
Sperava che Fabrizio fosse veramente al sicuro; non sapeva se sarebbe stata in grado di trovarlo, nemmeno arrivando alle dodici case, e chissà là cosa stava succedendo… Però doveva provarci, suo fratello poteva comunque essere in pericolo…
- Oh, ma che bel bocconcino… - la voce improvvisa dietro il suo orecchio la fece sobbalzare violentemente, e si lanciò in avanti, come per sfuggirle, ritrovandosi carponi. Voltandosi di scatto, si trovò davanti un uomo, che immaginò essere un Cavaliere. Il suo corpo era ricoperto da quella che, se era una corazza, era davvero strana: trasparente, sembrava inconsistente, eterea, le ricordava il cristallo.
- Chi diavolo saresti? Che vuoi? –
- Oh, il mio nome non è un problema. Quanto a quello che voglio… Voglio te, ovviamente, mi servi – così dicendo le si era avvicinato, tendendo le braccia per afferrarla.
- Scordatelo! –
Ormai la sovrastava:
- E’ inutile, bellezza, ti conviene assecondarmi… -
- Tieni quelle luride mani lontano da me! – gli sferrò un calcio all’inguine, non protetto dalla armatura, riuscendo a prenderlo proprio con il malleolo. Il Cavaliere si piegò in due per il dolore, e lei ne approfittò per strisciare all’indietro, alzarsi e iniziare a correre.
- Stupida sgualdrina! – la raggiunse in meno di due secondi e la prese per un braccio, torcendoglielo dietro la schiena e strappandole un urlo - Ora me la paghi! – sollevò il braccio per colpirla, ma non poté muoverlo, perché una catena si avvolse fulminea attorno al suo polso, bloccandolo.
- Lasciala stare! – esclamò un’altra voce proveniente dalla chioma di un albero. Sollevando lo sguardo, Ginevra vide un altro Cavaliere, smilzo, ricoperto da un’armatura violacea; aveva un viso giovanissimo, sembrava un bambino. Riconobbe uno dei cinque protagonisti che ricordava… Andromeda, forse. Sì, Andromeda.
- Ehi, ragazzino! – lo apostrofò quello che voleva portarsela via – Fossi in te tornerei a giocare ai soldatini e lascerei agli adulti questi giochi da grandi –
- Forse faresti meglio a non sottovalutarmi, è un errore che hanno fatto in molti, ed è andata male a tutti! –
- Finora, forse… Cosa vuoi? –
- Sono stato chiaro, voglio che tu la lasci –
- E cosa ti fa credere che lo farò? –
- Il fatto che ora sarai impegnato a vedertela con me! – si voltò, guardando in basso dietro di lui – Prendete la ragazza e portatela via, a lui ci penso io –
- Sei sicuro? – chiese un’altra voce maschile dal bosco. Il Cavaliere alzò gli occhi al cielo – Ikki… -
- Va bene, va bene – dagli alberi uscirono altri tre Cavalieri: uno era possente, sul viso disegnata un’espressione ombrosa e beffarda, l’armatura che terminava con tre code unite sulla schiena; il secondo era biondo, dai tratti tipicamente nordici, l’armatura bianca e lucente, come la tuta che indossava al di sotto, una macchia di luce in quell’ambiente oscuro; l’ultimo era basso, tarchiatello rispetto agli altri. Dovevano essere Phoenix, Cristal e Pegasus. Però quello sull’albero aveva parlato con un certo Ikki…
Il biondo le si avvicinò, tendendole la mano, mentre il nemico guardava in cagnesco quello che ancora lo teneva fermo con la catena:
- Coraggio, vieni – le disse – ti portiamo in salvo –
Ma lei era sufficientemente scioccata da non riuscire a muoversi:
- Saga… - balbettò – Saga ha detto… -
- Non ti preoccupare. E’ stato lui a mandarci qui per te. Tranquilla, va tutto bene –
Lo fissava, immobile, gli occhi spalancati.
Phoenix alzò gli occhi al cielo:
- Meglio prendere in mano la situazione, o non ne verremo mai fuori – si diresse verso di lei e con poca grazia la sollevò, mettendosela in spalla come un sacco di patate, mentre la ragazza iniziava ad urlare. La ignorò, voltandosi verso il compagno:
- Mi raccomando, fratellino, ti aspetto! – detto questo iniziò a correre, seguito a ruota dagli altri due. Ginevra si ritrovò così sballottata, senza riuscire nemmeno ad attutire i colpi che la spalla in movimento di quell’orso in corsa le dava continuamente allo stomaco. Più di una volta si ritrovò in debito di fiato senza nemmeno riuscire a recuperare il respiro. Stupita, in un momento di lucidità notò che il Cavaliere non era nemmeno lievemente affannato, respirava normalmente come se fosse stato seduto davanti alla tv.
Non seppe per quanto tempo corsero, probabilmente nemmeno troppo, ma ad un certo punto si rese conto che stavano rallentando, fino a fermarsi in uno spiazzo; poco distante poteva vedere le dodici case. Finalmente venne messa giù, e i suoi piedi poterono di nuovo toccare terra:
- Alla buon’ora! – esclamò, tenendosi il ventre dolorante con le mani.
- Piantala con tutte queste storie! Se avessi aspettato che sua signoria si fosse decisa a muoversi, probabilmente saremmo ancora là –
- Ikki, smettila – intervenne il biondo – Non vedi che è spaventata? –
- E quindi cosa dovremmo fare? – chiese polemico il terzo – Stenderle davanti il tappeto rosso? –
- No, è sufficiente trattarla con più gentilezza – si rivolse a lei – Il mio nome è Hyoga, Cavaliere del Cigno. Saga ci ha mandato da te per controllare che stessi bene e che non ti succedesse niente. A quanto pare ha fatto bene –
- Sarebbe stato meglio se l’avessimo lasciata in mano a quello –
- Seiya, pezzo di cretino! Se quello se la fosse portata via, ora il nemico, chiunque sia, avrebbe un’arma in più! Ti dimentichi della profezia di cui ci ha parlato Mur? –
- E secondo te perché Dohko ha intimato a Saga di lasciarla lì da sola invece di portarsela appresso? Perché almeno lei fosse portata via, così lei e suo fratello sarebbero stati separati, e non avrebbero potuto nuocere a Lady Saori! –
Ah, allora era quello che Dohko e Saga si erano detti! Ehi, un momento! Dohko sperava che… Beh, almeno suo fratello era al sicuro… Ma al sicuro da cosa?
- Che cosa è successo? – chiese lei, titubante.
- Il Santuario è stato attaccato da Cavalieri simili a quello che ti ha aggredita, ma non sappiamo chi siano. Saga è stato costretto a lasciarti lì e correre in difesa di Atena, ma credeva davvero che lì, lontana dalle dodici case, tu fossi al sicuro; ci ha mandato da te, ma era convinto che fosse solo uno scrupolo – alzò lo sguardo verso i templi – Credo che la battaglia sia finita. Ikki, come va Shun? –
Ikki si concentrò un attimo:
- Ha già sconfitto il suo avversario. Tra poco ci raggiungerà –
- Bene. Riaccompagnamola alla seconda casa, e diamo una mano agli altri – la sollevò tra la braccia con un gesto fluido – Ti chiedo scusa per questa mancanza di rispetto, ma così saremo molto più veloci – non le diede il tempo di rispondere e ricominciò a correre, imboccando nel giro di pochi istanti la scalinata che portava alla casa dell’Ariete.





Eccomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!
Ciao a tutti!
Passato bene le vacanze?

Sì, lo so, sono in ritardissimo, non aggiorno da quasi tre mesi, chiedo venia, ma i miei esami e la mia tesi mi hanno fatto impazzire. Ho l'ultimo il 7 settembre, e volevo scrivere solo dopo averlo fatto, ma c'è chi si è fatto sentire per sapere se ero ancora viva... Inoltre Ginevra e Fabrizio mi mancavano, e ho già davanti agli occhi almeno altri 3 capitoli... così oggi ho deciso di prendermi il pomeriggio libero per scrivere un po'... Anche perchè non so quando potrò rimettermi a far nulla... ;-)

Poi, finito tutto, prometto prometto che mi metto in pari anche con le recensioni, sono uscita dal mio esilio solo un paio di volte, ma recupererò presto!

Bene, passerò a ringraziare tutti coloro che hanno recensito:

RedStar12: Visto? Ho voluto farti una sorpresina, e anticipare un po' l'uscita del capitolo. Che ne dici? Grazie ancora per gli auguri, spero che la mia risposta ti sia arrivata, anche se un po' in ritardo, pare che qualche volta la mail di efp faccia un po' cilecca... ;-P Diciamo che, visto che non so quando avrò il tempo di rimettermi a scrivere, ho voluto farti un regalino di inizio liceo... ;-) Ah, una cosa: ARES???????? Mi fai così banale???? E' già stato usato, mai e poi mai mi permetterei di usare le idee di qualcun altro! ;-) Quanto al qualcosa di grosso tra chi e chi... Beh, io non so niente *me mette le mani dietro la schiena e si allontana fischiettando*... :-P Grazie per esserci sempre, alla prossima, un bacio!

Gufo_Tave: Sì, ogni tanto mentre guardo Saint Seiya mi viene un po' la nausea per la noia, e mi viene da esclamare "E basta chiacchiere! Suonatevele un po'!"... Adoro "La mamma di Crystal", tutte le volte che guardo un episodio del Grande Tempio mi ritrovo piegata dalle risate... meritava una citazione, prima o poi... ;-) Grazie, a presto, ciao!

Nemeryal: Vedo che questo Milo riflessivo ha riscosso successo... e io che temevo che risultasse un po' troppo ooc... Grazie per la tua presenza costante, alla prossima, un bacio!

Tsukuyomi: Benvenuta! Grazie dei mille complimenti, spero di meritarli davvero... :-P Hai poi trovato il docente a cui chiedere la tesi? Mi raccomando, scegli bene, perchè se ne becchi uno che non si fa mai trovare poi ti tocca impazzire per stargli dietro...e in parte parlo per esperienza personale... :-P Grazie ancora, a presto, ciao!

whitesary: Grazieeeee!!!E io che credevo che "La mamma di Crystal" fosse pressochè sconosciuto... e invece lo consce il mondo intero... :-D Grazie di essere sempre presente, mi fa davvero piacere leggere le tue recensioni... ;-) Grazie ancora, alla prossima, un bacio!

Martyx1988: Grazie! Ho sempre pensato che Milo non potesse essere solo un cascamorto, o non sarebbe mai diventato Cavaliere d'Oro, qualcosa in più nel cuore e nel cervello dovrà pur averla! Grazie ancora di essere sempre presente, a presto, un bacio!

stantuffo: Cova? Chi cova? Io non so niente! ;-P I miei personaggi fanno tutto da soli, io mi limito ad assecondarli, ma non so cosa vaghi nelle loro teste... E nei capitoli che mi hanno già mostrato non si vede niente di particolare... spiacente... :-)
Grazie di tutto, a presto, alla prossima, un bacio!

Come sempre, grazie anche a tutti coloro che continuano a leggere in silenzio!
Ciao ciao a tutti!
roxrox
  
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