personaggi: Dean
Thomas e Seamus
Finnigan
genere: introspettivo
note: partecipa alla
challenge “Coppa di Drabblitch!”
indetta da Mari Lace sul forum di EFP
contesto: settimo anno
(la storia potrebbe essere quindi un missing
moments/prequel della serie what if “Cosa tiene accese le
stelle”, dato che la
raccolta nasce per approfondire personaggi di quell’universo
in relazione al
tema della guerra/resistenza/amicizia tra di loro; altrimenti
è un semplice
missing moments del canone)
parole: 110
Che rumore fa il
vuoto
Hogwarts
è diversa, quest’anno.
Certo,
ci sono i Carrow, le punizioni, e… ma il punto è
che
è vuota, pensa Seamus.
È
vuota come il letto perfettamente rifatto accanto al suo,
come il banco dell’aula di Trasfigurazione da cui non cadono
ogni cinque minuti
pastelli colorati.
E
allora, pensa Seamus, vuoto è anche lui senza spalle a
cui dare pacche d’incoraggiamento, senza un accento londinese
a ridere per
l’ennesima esplosione. E senza alcuna notizia a lasciarlo
respirare, solo un
mesto sollievo a non trovare il suo nome
nell’elenco dei morti.
Ma
poi Dean sbuca dal ritratto e poco importa la guerra:
Hogwarts torna la stessa.
«Mi
sei mancato, a
mhac.»
Note
alla storia: questa
storia è stata scritta per il terzo turno della challenge
“Coppa di Drabblitch!”
indetta da Mari Lace sul forum di EFP, e il prompt questa volta era amicizia.
Ho scelto di approfondire allora il legame tra Dean Thomas e Seamus
Finnigan
durante il settimo libro, quando Dean deve nascondersi in
clandestinità dai
Mangiamorte, in quanto presunto Nato-Babbano, e Seamus resta solo a
scuola, senza
avere alcuna notizia dell’amico fino a quando può
riabbracciarlo la notte della
Battaglia di Hogwarts (il ritratto è quello della Stanza
delle Necessità che
funge da passaggio segreto per la Resistenza che si intrufola nella
scuola). Dean
Thomas è famoso perché molto bravo a disegnare,
da qui il riferimento ai
pastelli colorati (ce lo vedo a portarseli in classe per fare disegni
di
nascosto), e stando alle dichiarazioni della Rowling, Dean Thomas
è londinese
(come riportato anche dal Lexicon).
Ringrazio
come sempre di cuore i
miei compagni di Casa: avete reso ogni momento di questa challenge
divertentissimo e reso questa esperienza ancora più bella.
Un urrà per noi, le
ciabatte volanti e le feste di dormitorio, non vedo l’ora che
si organizzi la
prossima.
E
grazie a chiunque sia giunto
fin qui: grazie per il vostro tempo dedicato alla lettura!
Appellativo informale in
gaelico irlandese per riferirsi a un amico (corrispondente
dell’inglese mate,
dude, anche se letteralmente significa figlio).
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