personaggi: Dean
Thomas e Seamus
Finnigan
genere: introspettivo
note: partecipa alla
challenge “Coppa di Drabblitch!”
indetta da Mari Lace sul forum di EFP
contesto: settimo anno
(la storia potrebbe essere quindi un missing
moments/prequel della serie what if “Cosa tiene accese le
stelle”, dato che la
raccolta nasce per approfondire personaggi di quell’universo
in relazione al
tema della guerra/resistenza/amicizia tra di loro; altrimenti
è un semplice
missing moments del canone)
parole: 110
Che rumore fa il
vuoto
«Mi
sei mancato, a
mhac1.»
Note alla storia: questa storia è stata scritta per il terzo turno della challenge “Coppa di Drabblitch!” indetta da Mari Lace sul forum di EFP, e il prompt questa volta era amicizia. Ho scelto di approfondire allora il legame tra Dean Thomas e Seamus Finnigan durante il settimo libro, quando Dean deve nascondersi in clandestinità dai Mangiamorte, in quanto presunto Nato-Babbano, e Seamus resta solo a scuola, senza avere alcuna notizia dell’amico fino a quando può riabbracciarlo la notte della Battaglia di Hogwarts (il ritratto è quello della Stanza delle Necessità che funge da passaggio segreto per la Resistenza che si intrufola nella scuola). Dean Thomas è famoso perché molto bravo a disegnare, da qui il riferimento ai pastelli colorati (ce lo vedo a portarseli in classe per fare disegni di nascosto), e stando alle dichiarazioni della Rowling, Dean Thomas è londinese (come riportato anche dal Lexicon).
Ringrazio come sempre di cuore i miei compagni di Casa: avete reso ogni momento di questa challenge divertentissimo e reso questa esperienza ancora più bella. Un urrà per noi, le ciabatte volanti e le feste di dormitorio, non vedo l’ora che si organizzi la prossima.
E grazie a chiunque sia giunto fin qui: grazie per il vostro tempo dedicato alla lettura!
[1]
Appellativo informale in
gaelico irlandese per riferirsi a un amico (corrispondente
dell’inglese mate,
dude, anche se letteralmente significa figlio).