chapter 29
chapter 29
"Chi sarebbe quella donna?"
"Madame... Madame Lalique. Quella di cui si parla molto per i
padiglioni del piacere"
"Ah!" fece Gask allontanando loi sguardo da Jd, mentre procedevano con
i Capitani al completo, compreso Bryden e l'altro, verso il Padiglione
ottogonale.
"E... quindi dove andiamo?"
"Ad avvisare Kianta. Non ho voluto usare il telefono perchè
avrebbe rotto con gli acuti di rabbia tutti gli apparecchi nel raggio
di un cento
metri..." disse Lubo ridendo
"Ah, di sicuro. Non ama le sorprese del genere. L'educazione, dice,
prevede almeno una telefonata prima..." canzonò Jd ridente "Ma lei ha chiamato, ho solo
preso io la linea e ho pregato Helias di
non dire nulla. Preferisco dirglielo di persona"
"Non credo proprio che sia felice della cosa, sei sicuro non fosse
meglio.."
"No, Lubo. Non iniziare di nuovo. Lei va presa di petto, non per
sotterfugi perchè si incazza tre volte tanto"
"Come vuoi" rispose allora l'omone all'amico "non so se sarà
felice però di vederci di nuovo, tutto il gruppo, dove si
prende
una pausa. Ricordi al Bagno?"
Jd ricordava benissimo. Alaric aveva
avuto un altro dei suoi momenti
isterici e per confrontarsi con lei, era andato nella sezione privata
dei bagni. Oltre i bagni turchi, le vasche di trattamento, vi erano due
stanze che contenevano una vasca l'uno. Una parecchio grande,
mentre l'altra stanza più piccola, conenteneva a una massimo
per
due
persone dalla forma quasi ovale. Quella grande per più
persone
era pensata all'orientale, con allestimenti che potevano essere
ispirati alle terme asiatiche o cambiando scenari a spa o altri luoghi.
Ed era riservata ai Capitani e chi invitavano. Kianta la chiamava la
stanza dei bagni turchi sciccosa, nel senso che potevano entrarci solo
Capitani, lei o Milan e ospiti che avessero l'invito. Non era riservata
ad altri. Ma Kianta di suo, e a volte Milan per starsene un
pò solo, usava sempre quella piccola, non
perchè era sua, esclusiva, ma perchè nell'altra
potevano
entrarci più persone insieme, e lei non amava esser vista.
Alle
spalle della vasca vi era una grande vetrata che dava sul giardino, non
quello interno dello Chateau, essendo situata in uno dei locali nuovi,
ma quello in estensione verso la montagna
e da dentro era possibile vedere tutto ciò che
cèra al di
là del vetro, mentre era schermato dal vedere l'interno.
Mentre
dalla parte opposta vi era la porta.
La vasca era posizionata non rialzata da gradini, ma proprio al livello
del pavimento, con una sezione nera per camminarci e idrorepellente,
contro il parque del resto della stanza. Un rettangolo che prendeva da
una parte fino all'altra, con al centro questa vasca, ovale con una
sorta di circolo esterno, come una cornice che vi girava intorno con
delle sezioni
quasi circolari che seguivano la forma, perchè
avevano un
motivo. Delle maniglie di una mini scaletta erano rivolte quasi verso
la porta, per aiuto per scendere o salire e delle manopole e sensori
per regolare ogni elementi della vasca e dell'acqua.
Accanto a lei vi aveva fatto mettere un mobiletto basso come un
tavolino
da soggiorno in legno con dei livelli per mettere oggetti, che usava
per poggiare sulla parte superiore cosa le serviva.
Quel giorno lei era in vasca e Alaric, imbufalito, la raggiunse fin
là, con tutti i capitani al seguito, sbraitando come un
ossesso.
Si ritrovò davanti la porta presidiata da due dei tre
dell'ave
maria, Kovacs e Zidgi, i quali fecero storie perchè non
sapevano
che fare, se rispettare la loro posizione e non far entrare nessuno o
acconsentire perchè erano i Capitani. Ma da dietro la porta
si
udì un e questi si spostarono.
Alaric, sempre fino nelle sue manifestazioni, diede una spallata a
Kovacs che era più riluttante dei due e spalancò
la porta,
aggredendola verbalmente.
Kiantra era in acqua, che era fino al livello massino di capienza, con
solo le braccia e i pomi delle spalle mudi e fuori, mentre con una mano
prendeva dal mobiletto qualcosa di sferico e con l'altra, dopo aver
guardato, la gettava nell'acqua. Dietro di lei vi era uno dei
poggiatesta creati proprio per la vasca, che si inseriva in quelle
fessure, ma in alcune specifiche, altre avevano altri scopi.
"Te, cercavo, cosa sono quelle nuove regole, i tizi che spiano in bagno
e..."
"Innanzitutto" iniziò lei con freddezza e tono da
insegnante
"Buongiorno. L'educazione prima di tutto. Secondo, ti sei reso conto
che io sono nel bagno, privato, e hai preso a spallate uno dei due che
... Voi due, che state pure voi come pesci lessi a fissare.
Girati!" urlò piccata ai due che dovevano stare alla porta,
ma
avevano seguito il gruppetto.
"ma lasciali stare, ti stanno incollati al culo solo perchè
la
cavietta di Milan e David deve stare al sicuro, e sai dove te lo puoi
infilare il tuo buongiorno?"
"Io no, tu si però! Ti prego, raccontami cosa si prova nel
bordello di Lady Chia la pratica del figging, o se non quello....
qualcosa di simile. Così posso comprendere anche io cosa si
prova con questo deltto del ..."
guardandolo
con un sorriso carogno, mentre giocava con un'altra sfera sul pelo
dell'acqua.
Le sfere, capì Jd, erano le bombe da bagno naturali e
diverse
per effetto in base agl ingredienti, che avevano colorato l'acqua
così che perdesse l'effetto trasparente. Ed era sorpreso del
fatto che lei fosse così tanto serena e tranquilla, mentre
tutti
i Capitani e due delle sue Ombre fossero in pratica davanti a lei.
"Brutta... come fai a sapere sempre certe cose. Tu ci spii, hai
telecamere, hai..."
"Dio non me ne voglia dal vedere i vostri sederi pelosi e brufolosi, se
non orrendamente deturpati dai muscoli creati dall oschifo iniettato e
ingollato... No, caro. Noi facciamo cose più basiche dello
spiarvi nei bagni. Anche se... sai,dopo l'amara scoperta di
preservativi buttati negli scarichi dei bagni, intasando
tutto...
spero che l'uso dei bagni antinchi come gli amish gli sia stata da
lezione... per poi scoprire da fonti e non videocamere, come se mi
importi qualcosa guardarvi i gamberetti, ma anche no!... che con i
nuovi sistemi di asciugatura invece di asciugamami, alcuni adesso
giocano con i distributori di aria peri il corpo per fare l'elicottero
o,
voltandosi, far asciugare anche pieghe posteriori... è un
quaqlcosa che sono ben felice di evitare..."
"E allora come fai a sapere queste cose?"
"Alaric, Milan e chi sai tu non hanno fatto installare dei sistemi, i
pannelli, rettangolari a parete per emettere aria al fine di asciugare
i corpi velocemente e senza sporcare troppi tessuti, per far giocare
gli odioti. Abbiamo una centrale geotermica, ma non significa che
allora tutta l'energia è gratis e possiamo sprecarla.Come
l'acqua.Il dissalatore non significa usare acqua a piacimento. E mi
auguro inoltre che con i pannelli appunto asciugatori non siano usati
come fate nei mezzi, sparacchiando neanche aveste mangiato fagioli
caricati a salve..."
"Cazzate, io sono qui perchè trovo assurdo le cose che hai
fatto mettere nelle camerate..."
"E ci risiamo. A te non va bene niente, eppure poi usufruisci peggio
degli altri. E sei venuto qui quasi rompendo la porta per queste
ameneità?"
"ma perchè quel giorno del cazzo non si è svolto
in un orario diverso?"
Gask che era dietro Alaric, guardava gli altri. Jd era al fianco di
Alaric, davanti a lui, e non pareva per niente contento, mentre Lubo,
che si girò a guardare perchè era als uo fianco,
se la
rideva. Bryden era rimasto dietro con l'altro e i due dell'ave Maria,
chiaramente a disagio.
"Ma quelli sono a disagio a vederla fare il bagno?" sussurrò
a Lubo, mentre Alaric sbraitava roba
"No, perchè hanno paura che se lei perde la pazienza, gli
fa
fare una brutta fine per aver guardato. Anzi mi pare calma, anche
troppo, e non è un buon segno farle cambiare quella pace
interiore come fa Alaric, ma si scornano semepre... cè poco
da
fare..:"
"E se perde... la pazienza, che succede?"
"Ah" fece Lubo con un sorriso, mostrando quasi tutti i denti contro
quel suo faccione quadrato "una volta ha detto che se scopriva qualcuno
a spiarla, guardarla in zone come questa o a toccare la sua roba,
peggio gli abiti, gli avrebbe infilato un topo nel pisello. E siccome
lei è riflessiva e sa mantenersi, ma non è detto
in molti
casi, preferisco evitare questa esperierienza e assistervi.
Si dice che
invece avesse detto una piccola biscia, e dicono che lei ne sarebbe
capace e... la gente ha paura che, come gli elefanti disse poi lei, gli
si infili là dentro qualcosa di secco, lungo, pericoloso..."
"Veramente può succedere?"
"Non mi interessa perchè so che a me non capiterebbe mai, ma
molti hanno iniziato ad avere paura dei serprenti per questo,
sopratutto se cè lei in giro. E' diventata una loro fobia. E
sai
perchè questa cosa li terrorizza?"
"E' una fesseria che si osno inventati, vero?"
"Questo
si, ma ci
fu uno di quelli che lei... come dire, lei fa la
parte dell'avvoltoio, nel senso che minaccia, obbliga accordi e
terrorizza certa gente perchè sia meno feccia e ti sta a
sorvolarti di sopra finchè non lo fai. E lei
controlla,
si fa vedere, dimostra di sapere smepre dove si trovano e uno di questi
dopo che ebbe subito un... piacevole incontro all'ora del
tè,
come lei lo chiama, ne uscì male perchè
faceva
strozzinaggio a percentuali allucinanti danneggiando parecchia gente.
Questi sparse la voce che lei per punirlo anche di usare ragazze, mogli
o
altri membri femminili di chi minacciava, avesse preso un cavo
particolare. Ossia un serpente sottilissimo a spirale Led,
una
lampada portatile che aveva i led per tutta allungezza, a cui aveva
aggiunto un potente magnete su una parte e... questo mi fa ridere come
la gente si inventi le cose per dire che è stata torturata
male, cosa ha passato... ha detto in giro che tramite la calamite
glielo ha fatto strisciare dentro il pene con una calamita esterna e
muovendola, la calamita sulla punta della lampada gliel'abbia fatta
entrare tutto fino alla parte finale che aveva un grosso coso rotondo
per le batterie...Ci credesti? Ho però la vaga imperssione
che
lo abbia solo minacciato perchè è esattamente
qualcosa
che lei direbbe e chi non la conosce non lo sa..."
"Ma davvero lo ha fatto e si può fare?"
"Ma
dai...
è ovvio che è una cavolata, solo detta ma penso
sia
impraticabile. Ma lei sfrutta la fobia dell'uomo di... perdere cosa lo
rende uomo... Quella
volta
discutendo con Milan lei disse, offesa, chiese come potesse averlo
fatto visto che la lampada che dice lui, lei l'ha usata ma per
sparargliela in faccia, proprio sugli occhi così da
stordirlo..."
"nel senso?"
"che è lunga,ma flessibile con le lucine su tutta la
lunghezza.
Quindi se lei te la lega intorno agli occhi accesa, non solo devi
tenere
gli occhi chiusi, a hai sempre questa luce come fosse un'apparizione
divina che ti infastidisce e sei disorientato, quello lo ha fatto... ma
è una lampada diciamo piatta, non tubolare, seppur sottile.
E
quella volta a Milan gli disse qualcosa del tipo che aveva scoperto
molti peccatucci della gente da Madame, che era possibile inserire
cannulle di diverse grandezze, ma solo in casi estremissimi avrebbe
fatto una cosa del genere. Seviziare i gamberetti, non le interessava"
ridendo di gusto.
Gask rimase interdetto a riflettere finchè non
percepì
parti della discussione con Kianta, sentendo l'ultima parte di una
frase
di Alaric "...se fastidiosa come le omorroidi, cazzo"
"Beh, facendo certi esperimenti posteriori, capsico perchè
ti
vengono" rispose lei ghignando, facendolo incazzare di più
"Pure l'appendicite è più simpatica di te"
"Ti stai lamentando di cose necessarie e giuste. COme si dice...? Non
arrabbiarti con il pozzo secco che non ti dà acqua.
Piuttosto
chiediti perchè cerchi l'acqua là dove sai che no
ce
nè e ti aspetti ci sia..."
"E' inamissibile, incocepibile, tutte le belle parole che amate usare!
Per Milan, è normale questo?!? ha
autorizzato questo? Ma cosa siamo in un carcere?" urlò
, Lubo come Gask era tornato alla dicsussione e attento
"Che succede?" domando l'omone vedendo l'aria tesa più di
prima.ì, fancedo voltare Alaric
" la pazza, ecco il problema, perchè ha tenuto chiusa la
sezione
doccia per alcuni giorni, si sono dovuti spostare nell'altra creando
disagi... E le
nuove regole? Nnoi Capitani che siamo messi a fare i controllori dopo
che ha meso quei tizi sempre dentro i bagni a spiare..."
"Loro non spiano, sono Ausiliari per la toilette e bagno" rispose
Kianta tranquilla "Loro compito
è controllare che si rispettino i turni, rendere disponibili
elementi che son ostati utilizzati, mancanti, necessari... quindi
shampoo, saponi, carta, controllare lo stato dei rubinetti attivabili
da pedale o cellule di rilevamenti delle mani, dei soffiatori per le
mani e i dispancer se ci sono, dei sistemi di asciugatura del corpo...
se avete bisogno di qualcosa provvedono, sono a disposizione e so che
molti li usano come psicologi momentanei sui tratti intestinali... sono
molto utili, ammettilo..." riferì lei tranquilla metre
fissava
una bomba che effervesciava, dicendo "effervescia molto bene, credo che
terrò questo vocabolo per quelli che effervesciano di rabbia
o
troppa felicità!"
"ma di che cazzo parli... senti, vuoi sapere del perchè sono
incazzato? Vuoi saperlo? Te lo leggo! Te lo leggo... " disse di corsa
Alaric riprendendo il volantino dalla tasca dove lo aveva cacciato
spiegazandolo "vademecum delle regole ighieniche da oggi a SEMPRE!
Punto uno! Le regole igieniche devono essere seguite
scrupolosamente, pena maniere forti. O sballate. Una delle due... Nuove
docce con sistemi di ultima generazione. Ad attivazione tramite card al
lettore fissato a parete , munito di sistemi di protezione certificati.
L’erogazione per un tempo massimo stabilito e per un numero
illimitato di utilizzi per persone. Il lettore è pronto per
una
doccia di tre minuti con acqua fredda più tre minuti Pausa
dell’erogazione avvicinandola CARD-FREE al lettore ma senz
amodificare il tempo totale di erogazioneprogrammato.
L’erogazione intermittente segnalache il tempo sta per
finireLed
verde lettore pronto all’uso.Quando l'apparecchio
è in
funzioneil led è rosso, se lampeggia indica la pausa
dell'erogazione..."
"Alaric, se ci sono quegli avvisi, so bene cosa vi
è
scritto. E li ho adottati per..."
"Adottati, metti e levi, obblighi e spinte, fai e disfi... tu sei solo
il cane da guardia di Milan. Il tuo vero compito dovrebbe essere quello
di controlllare, gestire e assicurarti che qui tutto va bene, non fare
la regina di noialtri.."
"... sbaglio o fin dall'inizio, capisci quale, i compiti che Milan
aveva dato alla figura di secondo era quello di avere tutte le carte
che servivano per far si che voi caproni fetenti e ignoranti, foste sin
grado di anticipare e dimostrare che il Cambiamento fosse possibile.
Senza queste piccolezze che per te sono un disastro come il Hindenburg,
così disastrosi che neanc he il dirigibile Zeppelin! E
dimmi,
quali sono queste cose così inconcepibili da urlare come
Giovanni nel deserto quanto la gente è stronza? Cosa ho
fatto,
ho ordinato che avessero un cricetino o cincillà l'uno? Di
provare a fare i papà con quelle bambole finte che si usano
in
campo pedagogico per gli adolescenti così sanno cosa sono
davvero i piccoli goblin di merda che devono figliare? No, magari
quello no, sarebbe interessante ma sarei io a uscirne pazza e poi a
qualcuno nel cervello viene il tic del paparino e... NO, qualunque dio
ce ne scansi..." disse disperata dall'ultima prospettiva
"goblin
di merda?" chiese piano Gask confuso a Lubo
"Si,"
rispose
questi "lei odia i bambini stronzi, isterici, che non hanno educazione
impartita bene e non a picchiarli e rimprioverarli senza spiegare
morale e motivazioni. Ne ha visto quando è stata fuori per
conoscere com'era e li odia tan tissimo. Così come odia la
vista
o il parlare di gravidanza, gestazione, parto e tutte le cose che ne
conseguono. Le fa schifo proprio, trova degradante per la persona e
penoso che ci si debba ridurre in quello schifo, dice, deformati e con
mille cose per figliare, quando per lei esser genitore non è
questo. Odia i bambini per due motivi. Uno perchè sono
ignoranti
e vuoti di conoscenza, si lamenta che non vi siano almeno le
basi
nelle teste dei bambini ma siano tabula rasa e che debbano essere
adulti idioti a crescerli e non una comunità , che siano
solo
due coglioni e i parenti di sangue a plasmare una mente labile. E poi
la seconda che sono piccoli mostri del cazzo, così li
chiama,
perchè se non istruiti, educati ma trattati nel modo
sbagliato
possono essere distruttivi quanto un branco di labrador lasciato a se
stesso. O erano altri animali?"si domandò dubbioso "comunque
lei
non soporta i bambini a meno che non abbiano un certo tipo di
capacità di comportamento e allora va tutto ok. Come con
Beppo.
Odia il pensiero che per obbligo la donna debba sopportare certe cose e
per figliare sia necessario tutta la trafila dal sesso al parto,
perchè per lei un essere umano deve avere la
possibilità
di scelta sul proprio corpo e cosa vuole. L'obbligo di fare figli, per
una come lei che odia lo schifo che è, dice, tutti gli atti
per
far anscere quei mostri urlanti e vuoti di testa, è
moralmente
inaccettabile. Perchè fertili tutto l'anno e soffrire
veramente
tanto solo per seguire regole che madre natura ha importo agli animali?
E così lei non intende fare figli, avere a che fare con
uomini
ed è per questo che ordina che se la gente ha picchi di
voglie,
che se ne vadano nelle Case adibite a ciò per gli Accordi
con
Madame. E' diventata una iena con una spina di cactus sul deretano
quando cè stato i l kblocco degli scarichi nei bagni per
quei
preservativi buttati là, quelli degli uomini, e li ha fatti
andare in bagno in buche sul terreno circondate da una casetta di legno
per due settimane, dicendo che così capita alla gente gente
scema, e faranno come prima
come gli Amish, che significa. Scoprire cosa
significa non usare il cervello, finendo col culo al gelo di
notte..."
"Odia
così tanto i bambini da definirli così?"
"Si,
i neonati o
fino a... due anni mi pare, sono sgorbi. Quando sono mezzi autonomi nel
parlare e scorazzare, piccoli goblin di merda perchè se non
ben
educati diventano mostri isterici che vorrebbe usarli come
spaventapasseri... questo per quelli là fuori che non hanno
avuto una buona base. Altrimenti lei è compiaciuta di averli
intorno e parlarci..."
"Ma
quindi non odia tutti i bambini..."
"Lei
odia il concetto dei
bambini in generale perchè vuoti di testa, che viene
plasmata
dagli adulti e molte conseguenze le conosciamo, o peggio come dice da
altri minori che nsono teste di cazzo e portano a male affare i
soggetti meno deviati... insomma, curiosità e coraggio vanno
bene, ma se rompi, sporchi, tocchi cose no tue, non conosci le parole
magiche dell'educazione per fare, dire, entrare ect in qualche posto,
sei al livello dei gatti. Piccoli fastiodiosi stronzi. E ammetto che
anche io ne ho visto. Tirano cose, non salutano, sono maleducati, piedi
su sedie e tavoli, o prioprio camminarci sopra, prendono senza permesso
e sporcano, mangiano, fanno casini, distruggono cose... non portare mai
bambini in sua presenza, a meno che non sappiano comportarsi, non siano
stati educati in maniera corretta senza creare loro traumi e terrore
dell osbaglio ect ect... e ha gusti difficili, come dice Alaric, sugli
uomini. E per lei è un'offesa quando un uomo pretende di
fare
sesso come prova d'amore e vuole figli, il primo per lei è
un
tarlo negli uomini e cè poco da fare, ma il secondo lo
ritiene
un'offesa alla sua persona perchè non crede che un amore si
ampli, si saldi con i figli o ancora che i frutti di un amore siano
sempre e solo i figli. perchè per lei fare figli significa
scendere a livello naturale degli animali per qualcosa in cui non
crede, rovinarsi i lcorpo per esseri che magari poi non provano per te
qualcosa e rispetto ma questo è un tema difficile, visto che
i
genitori fanno schifo ha avuto informazioni di figli coglioni, mentre
genitori decenti che hanno insegnato e meritavano rispetto si son
ritrovati con coglioni fino all'osso, è tutta una cosa
difficile
... lascia stare... dice che dopo il parto e poco prima hai cambiamenti
nel cervello
che ti inducono a fare tutto per i mostricini, altro suo termine, e
perdi parti di esistenza per cose che non vuoi. Ecco perchè
odia
le rgole della società là fuori.."
"Aspetta
fammi capire, non vuole scendere a livello degli animali..."
"NO,
non capire
male. Con quel suo modo di pensare lei divide gli animali nelle
creature che seguono le leggi della natura fino in fondo, e poi gli
umani che dovrebbero essere sopra istinti e processi chimici nel
cervello... insomma per lei è un''offesa da madre natura il
dover essere fertile anche non volendo, tutto l'anno, dover fare certe
cose con un uomo per provare i lsuo affetto, come se dice non esistono
millemila modi per esprimere cosa si sente... e poi ci si ritrova a
rovinarsi il corpo per figliare sti mostrini e l'altro poi si shcifa
come per ci si riduce in certe zone e non piace più...
insomma
per lei avere qualcuno vicino che pretende cose e poi pure si stufa
è una perdita di tempo, e sentirsi dire che deve fare figli
è un'offesa tremenda, per là fuori una donna
è
una persona e completa se è sposata e sforna come un
coniglio,
è ben vista dalla gente mentre lei no. Che deve
abbassarsi
a far contento l'altro dando sempre cose senza esser sicuri che
l'altro non prenda in giro..."
"Mh..."
fece lui di rimando come riflettendo, ma poi tornarono alla discussione
in corso.
"Tu
sei pazza,
malata, fuori di testa... non ti è bastato quello che
devono
fare gli uomini nel Teatro, anche..." sbraitò Alaric ma fu
fermato.
"Io sarei favorevole, in tanti dicono di volere figli. Sarebbe
divertente vederli stare dietro marmocchi artificiali che urlano come
aquile..." rise Lubo divertito facendo ridere Kianta con uno di quei
versi gutturali che faceva, quando qualcosa le era davvero divertente
ma
cercava solo di ghignare, per poi pregarlo di smetterla
perchè
la
cosa era allettante. Ma poi la sua testa con gli acuti sintetici
sarebbe
partita male.
"La volete finire? State prendendo in giro una cosa sacra! Un genitore
è sacro!" sbraitò Alaric offeso ricevendo da Jd
uno
scuotimento di testa disperato, una risata trattenuta da Lubo e
un'espressione che sembrava dire da
Kianta la quale rispose.
"Alaric, caro amico di mille scornate... se li ho messi cè
motivo. Sempre, cè un motivo sulle cose che faccio..." gli
disse, allargando le braccia sul bordo della vasca come se parlasse in
qualunque altro momento con lui, e non in una stanza da bagno, mentre
l'acqua colorata la copriva totalmente tranne le spalle.
Ma... e questo?" indicandone un altro con una lista di regole.
<-lavare smepre le mani ti evita mostriciattoli in bocca.
-spazzolare i denti come se fossero la cosa a te più cara.
-tirare l'acqua è la doccia del water, sempre
-se alzi la tavoletta sempre riabbassala
-lasciare in ordine come se fosse la tua camera
-chiudere il rubinetto aiuta le tasche di Milan
-se sporchi, pulisci così come fanno gli altri per te
-se puzza apri la finestra
-attaccare l'asciugamano nell'apposito portasalviette, se sporco
mettilo nel cesto come carineria per gli altri
-chiudere la porta, non siamo al colosseo
-usare il sapone, insapona, risciacqua, ripeti, l'acqua è la
tua prima medicina
-non sporcare il dispenser di dentifricio o gli altri
-tenere pulito e ordinario, gli addetti de bagno non sono tuoi servi
-non abbandonare spazzatura, asciugamani o altro in angoli o a caso,
usa i conteniutori appositi
-aspetta edutcatamente il tuo turno se il bagno è affollato,
rispetta le fine come gli addestramenti del bon comunitario
-informati presso gli Ausiliari per la toilette in caso di dubbi
-chi è in atteggiamento sospetto finisce all'asilo nido
"Partecipare alle sessioni di addestramneto. Come fare la cacca. Dove
fare la pipì. Come pulirsi le zampette. Come chiedere le
cose...
insomma, addestrarli ad essere adulti che sanno... se
sporcano
bagni o altri luoghi che sono di tutti... allora dei andare con i tuoi
fratello. I Cani piccoli che no nsanno...-Se fai cavolate, prenditi le
tue responsabilità da Uomo
-se svuoti, riempi
-se sporchi, puisci
-se apri, chiudi
-se bagni, asciuga
-se lo usi, rimetti a posto
-se sbagli, chiedi scusa
-se lo vuoi, chiedilo
-se chiedi, chiedi per favore
-se parti o torni, saluta
-se qualcuno ha bisogno, aiutalo prima dei controllori
-niente sprechi, rispettiamo il nostro mondo
-se ti pulisci bene, con le regole dell'uso dei saponi, crei un
ambiente migliore
-attenersi agli orari per non scontrarsi come le capre
-garantire l'accesso ordinato senza creare scompiglio
-garantire agli inservienti la pulizia e disinfezione non agendo a caso
-non girare per i corridoi in pigiama, tienilo solo per il letto e
massimo bagno
-non far cadere andando in bagno il cavallo o le gambe dei pantaloni,
pigiama o no, per terra perchè ti porterai tutto
ciò che
cè
>
Ci manca pure l'asino nido!" finì lui per portare gli occhi
dai
fogli a lei, la quale era calma e pure divertita dalla sfuriata
"Ma tu non sei qui solo per questo, nevvero?"
"SI! IO SONO QUI IN PRIMIS PERCHE' SEI UNA STRONZA! Da quale
poro
malato ti è uscita l'idea di fare una turnazione dei lavori
di
tutto lo Chateau? Che vuol dire che una settimana devono svolgere il
lavoro di altri, poi l'altra dopo di altri ancora..."
"Ti calmi per favore?" fece lei sospirando ma Jd fermò
entrambi
"Ragazzi, ora basta non mi sembra il momento per..."
"No,
JD..." fece
lei calma, alzando una mano "è chiaro che chi
ha la testa piena di stronzate, con una cosa sensata faccia
cortocircuito"
provocando in Alaric un moto di rabbia che venne placato da Jd "Te lo
spiego, Alaric. Sia all'esterno che qui è capitato sovente
che
la gente inizi a dire, come i vecchietti che rompono intorno ai
cantieri, che le cose andavano fatte meglio in un altro modo. Che quel
mestiere non vale nulla. Che un lavoro è più
facile di un
altro. Ho letto e sentito di persone che avevano figliato ma poi non
sono in grado di essere guide di vita, che dicevano ai figli , mentre indicavano mestieri umili
ma di
grande importanza, come netturbini, operai vari, impiegati di basso
livello, lavavetri, addetti a cucina e occupazioni per molti di scarso
valore e pure di cui vergognarsi...questi e tanti mestieri bistrattati
come contadini e raccoglitori di stagione. Basta. NOn l'ho sentito solo
là fuori per quelle settimane, e la cosa deve cambiare.
Così ogni settimana tutti gli uomini svolgeranno lavori
normalmente eseguiti da altri, proveranno con mano e su di loro il
peso, le difficoltà, ogni cosa che ogni tipo di lavoro
comporta,
così da comprendere cosa significano certe cose, quanto
è
davvero il lavoro, quanto costa, quanto tempo, quanto.... tutte cose.
NOn esistono lavori di serie A e serie B, compresa serie C per molti,
non siamo là fuori, non esistono uomini che valgono meno per
i
compiti che svolgono...quindi che si pieghino la schiena a conoscere
davvero, realmente, ogni sfumatura di cosa sfottono... se a loro non
piace allora si può considerare rescisso tranquillamente il
contratto, ma saprò io dove andranno, perchè non
torneranno in quella feccia là fuori a parlare di noi. Non
permetterò che idioti che ancora continuano ad essere
schifosi
contro altre persone e soggetti di vari tipi, si mescolino
con
altra feccia. Per loro il rispetto non cè. Dopo cosa
è
accaduto c on baffetto tedesco e altra feccia che sta riportando quello
schifo, la tolleranza su pgni tipo di pensiero, se
è un
pericolo per altri, no nva tollerata. Se a te non piace questa cosa
AMEN, Alaric. Siamo tutti ben lieti di non avere te come secondo di
Milan che fa e disfa cosa vuoole per i suoi capricci. Se ritieni i miei
capricci da donna stronza, fatti tuoi, ma io devo anche controllare e
salvaguardare le persone che certi stronzi considerano diversi e
sbagliati, perfino per il lavoro che fanno e quiindi immeritevoli di
cose... hai finito o devi rompere ancora?"
"Tutto
questo
è una grande cazzata. La danza, i barbieri e centri di
benessere, il Favo, e altre stronzate sono state accettate dagli uomini
ma tu vuoi mettere un bavaglio al libero pensiero, alla religione..:"
"Ancora"
urlò lei "me ne fotto della religione e libero pensiero se
questo è un probabile problema per gli altri. La religione
è cosa personale, non la si deve imporre sulla gente come
hanno
fatto, pensa alla morte di poveri disgraziati e peggio dopo
torture. Se il libero pensiero religioso si
restringe in offese e trattamenti inumani contro gli altri, solo
perchè nei libri del cazzo scritti da coglioni che
hanno
riportato il credo dei pastori patriarcali e ignoranti, non mi
riguarda. Ma non permetterò mai che la religione prenda
piene
nelle regole sociali che va a discapito di altri. Tra i due mali, io
preferisco mandar via la religione, punto. E'
già tanto
che al cazzo di prete dei miei stivali sia stata costruita uan chiesa
a immagine e somiglianza di una antica ad Ari, in Turchia, ed
è
davvero
pregevole e
stupenda per darla in mano a quei bigotti del cazzo. Peggio come quel
bietolone che ha avuto da ridire perchè non abbastanza
cristiana
troppo di altra religione, e perchè l'ho mandato a fanculo
ha
fatto proseliti contro di me... vedi appena mi capita davanti di
nuovo! Le moschee e tutte
le chiese di tutti i credi che la gente si è
portato
dietro, le ho fatto per rispetto alla religione ma deve essere
interiore!... devono prima vedersela con me se osano
trattare,
diffamare,
etichettare, schifare e altro soggetti che vivono con noi, se i loro
scritti e libri del cazzo portano a odio, discriminazione e peggio.
Beppo ne è la prova, tutti i caduti per mano delle
religioni...
giornate per commemorare quei disgraziati finiti in mano di malati
mentali, mai, in nessuna parte del mondo. QUindi Alaric, me ne sbatto
il beneamato cazzo che non ho delle religioni degli altri se sono merde
in cosa
credono, o se mi fanno incazzare prendo quei libri di merda e li metto
in tutti bagni come carta igienica, sono stata chiara? Devo fare
casino a modo mio per far capire che non cè diritto di
pensiero
di religione se calpesta gli altri? Che non cè libero
pensiero
se
toglie qualcosa ad altri? La gnete cè morta per avere quei
diritti, anche per altri e sono pronta a tutto pur di
proteggere
e
mantenere i diritti di tutti. TUTTI! " sbattendo le mani sull'acqua per
la foga e la rabbia
"Ha
ragione, ora
andiamo, non è il caso" quasi
piagnucolò Jd che
non sapeva chi fermare prima dal litigio, ma Kianta lo
stoppò
di
nuovo
"Non
cè
bisogno, farò subito io..." prendendo dal mobiletto vicino
un
ampio asciugamano piegato, pigiando un bottone e oserrvando mentre
apriva il telo sul bordo della vasca. Dalle fessure laterali, quella
interne, erano comparse, sollevandosi, due barre con lentezza,
abbastanza lente perchè lei stendesse il teso praticamente
per i
lati sopra. Le barre non erano dritte,ma orizzontale, a
semicerchio
e avevano dei ganci per attaccarvi i lati corti dell'asciugamano
così che si portasse quasi verticale. Dopo aver agganciato
il
telo aperto sulle due barre, queste lo portarono a coprire la visuale
mentre lei alzava e girandosi di schiena, prendeva i lembi e si
copriva. In pratica lo aveva fatto progettare lei così che
l'asciugamano bello teso sulle due barre, sollevandosi queste, venisse
sospeso in obliquo sulla vasca per evitare di bagnarlo o che la persona
si alzasse nuda.
Dopo
che ebbe
sistemato l'asciugamano, prese le parti che con facilità si
staccavano dai gancetti e se lo sistemò dando loro le spalle
e
Gask notò che nonostante apparisse pudica e schiva, lo aveva
incrociato all'altezza del seno e non delle spalle, lasciandole quindi
nude, mostrando un grosso neo a forma di fagiolo al centro preciso
della schiena, e dove l'orlo non copriva, una cavigliera fatta da due
cerchi incrociati che tramite un anellino seguivano con una
catenella. Non ne aveva mai visto ocn due anelli
uniti in quella maniera e basta.
La
vide andare
alla sua sinistra, verso il muro vicino la porta e prendere la cornetta
di un telefono vecchio stile anni cinquanta, inglese e americano. Era
un robo, non sapeva definirlo in altro amodo, nero, con una parte
centrale rettangolare, con una zona stretta in cima e sotto una parte
quadrata più larga che doveva contenere le monete per gli
sportellini, tre che aveva. La zona centrale, sotto quella striscia
argentata che non sapeva che fosse, era composta in alto dalla ruota
con i numeri, il qadrante bianco con i numero e poi la rotella con i
fori e al centro una targa che diceva . Sotto fino quasi alla fine di quel
rettangol o una zona con vetro bordato color argento a due quadrati,
che
riportava non come l'originale le informazioni di chiamate, quindi come
fare a telefonare e il prezzo, ma i codici di chiamate per tutto lo
Chateau. Sotto vi era quel quadrato più greande
con uno
sportello grande con una serratura, uno sportello alzabile e un altro
di cui non sapeva nulla. la cornetta stava a fianco della zona centrale
rettangolare, in verticale sostenuta da una forcella bella grande per
tenere tutto solo dalla parte superiore e sotto la zona dove si parlava
il filo che si collegava al rettangolo.
Sapeva
che vi
erano molti di quel telefoni antichi n ello Chateau, ma no nsolo a
muro, ma anche mbianchi o color legno che aevano la base tonda o a
cupola decorata in vari modi, che sostenevano la forcella e
poi
la cornetta che aveva ricevutore e zona in cui si parflava di forma
diversa, dagli anni venti in su, ricordava e derano tenuti bene,
lucidati perchè in ottone e poi bianchi con decori floreali
o in
legno vero e si chiedeva come ci si sentisse a usarli, si eraq limitato
a vederli i mano a tanti perchè non voleva fare casini. Si
era
limitato a catalogare le forme diverse, quadrate, rettangolari, tonde,
e quanti vecchi fossero, e tutti originali, e come erano riusciuti ad
adattarli in base all'ambiante e a inserirli in caso di problemi, a
metodo di comunicazione ma avviso e attivazione di cose, con la linea
tradizionale, bypassando i metodi moderni, ma questo eventuali intrusi
non olo sapevano.
"Pronto,
sono io.
Mi potresti cortesemente collegare al sistema vocale... si, si devo
fare un annuncio.... ok, dammi il via... A tutti i membri dello
Chateau" e tutti sentirono dagli artoparlanti posizionati in vari
luoghi della dimora intorno "Avviso a tutti quanti. Mi sono stati
riportati casi di abuso del libero pensiero, religioso o
politico-cretino, per cui se si ha diritto di dire la prorpia per
religione e convinzioni, allora è lecito togliere diritti ad
altri, etichettarli, o creare fastidi e danni. Assolutamente
no.
Se io sento, vedo, scopro, mi accorgo che qualcuno di voi, per le
stronzate religiose di beoti di millenni fa o perchè credete
che
altri soggetti diversi da voi in generale non meritino cose, sia
corretto sbeffeggiarli e trattarli male, fare qualsiasi cosa contro di
loro o alle loro spalle, vi prenderò, vi farò
patire il
peggio che possiate immaginare e poi vi butterò in qualche
posto dove vedremo chi di noi ha ragione. Vieto tassativamente ma non
perchè son o tiranna o stronza, ma pretendo che vi sia
rispetto.
RI-SPET-TO. R.I.S.P.E.T.T.O. Capite la parola? per tutti.
Perchè
voi volete capire solo cosa vi aggrada e pretendete voi rispetto per le
vostre idee, a discapito di altri, e questa cosa deve
finire.Qui cè una società diversa. Siamo tutti
fratelli, se osate ancora prendere scritti merdosi del passato per
inveire e fare contro gli altri, prendo la vostra testolina di cazzo
bacata e la uso per pulire i cessi che..."
"NO,
ok basta. Hai
spiegato" fece Jd correndo da lei e prendendole la cornetta, per poi
parlare lui "Il messaggio che si vuole portare alla vostra attenzione
riguarda la comunità tutta. La religione che si professa non
deve dividere nessuno, che sia diverso per quanto scritto,
ritenuto e
altro. la religione è una cosa privata, non deve ledere i
diritti degli altri e qui da noi il pensiero libero non è
criticato, ma rispettato e permesso, ma che non tolga a nessuno la cosa
più sacra e inviolabile. L'essere umano e il suo
rispetto.
Quindi cortesemente chi aveva iniziato con negatività, la
finisca perchè pensiero libero si, obblighi castranti sugli
altri no...buona giornata" mettendo di nuovo la cornetta a posto,
voltandosi verso di lei "Scherzavi vero?" domandò come
impaurito
"Ti
sembra che scherzo? E' arrivata l'ora di fare qualcosa per davvero.
Sono stati quei preti, rabbini e..."
"Anche
se fosse, rischi di far iniziare una guerra che..."
"Me
ne fotto!" gli
disse a pochi centrimetri dalla faccia, guardandolo con gli occhi
grandi aperti "se è questo che vogliono per le loro credenze
misogene, xenofobe e..."
"In
questo modo chi crede in quelle religioni, non inizierà a
fare questioni?"
"E'
ora di fare
una visita in chiese e moschee che abbiamo edificato NOI qui per questi
imbecilli, a esporre il pensiero di gente più aperta e se
osano
dire qualcosa, gli dirò . NOn solo
educhiamo all'adattamento, educhiamo o doremmo educare, al cambiando e
alla trasformazione"
"Per
favore..."
chiese lui ma lei si incazzò, ordinò di uscire
che doveva
cambiarsi e se ne andò di fronte il telefono, dove
vi era un
separè di legno intagliato e dipinto atto proprio ai cambi,
lasciando Jd disperato.
Giunsero al Padiglione
ottogonale, una piccola struttura a base a otto
lati, con una grande porta e grandi finestre in sitle francese di
Luigi quattrordici e quindici. Vari decori, rientranze e fregi quadrati
sopra alcune finestre, mentre nella stessa zona
delle altre, a
intervalli, vi era una cornice invece con un fregio iscritto in una
sezione superiore triangolare. La zona del tetto era una cupola con una
sorta di muretto come una balconata traforata, percorribile.
L'edificio era iscritto in una bassissimo muretto a forma ottogonale,
decorativo con sopra la parte a muretto delle statue,
intervallato da quattro scalin ie delimitava la zona vietata. L'ampio
spazio verde intorno nella parte anteriore, cioè
della
porta, che poi giungeva al boschetto e i viottoli per altre sezioni,
era
solitario e pacifico, dietro era lambito da alberi di glicine
alberi di giuda con le loro cascate decorative che toccavano
lievi l'edificio.
Si trovava oltre la Casa delle Lapidi, molto in fondo, quasi sotto la
montagna mentre tutto il resto era sìa livello dello Chateu.
Mentre avanzavano intravidero l'edificio con l'ampia porta a due
battenti in vetro in stile francese aperte, e sotto gli
scalini per
giungervi, un trittico di figure.
Al centro vi era una figura distesa su una agrippina, anche detta
chaise longue, quasi su un fianco, il sinistro, mentre teneva con la
mano destra tra il medio e l'indice , con l'ausilio del pollice, una
pipa sottile e piccola in legno scuro fissilizzato,
e a vedersi
delicata. DOpo aver tenuto le labbra sul cannello, lasciò
andare, arricciando le labbra con grazia per mandar via il fumo. Gask
sapeva che non era tabacco ma la roba naturale fatta di vitamine,
estratti e a volte resine, che dicevano, faceva bene ai polmoni, e Jd
arricchì la cosa affermando che a lei i vari odori di tanti
tipi
di incensi, ossia resine, mischiate e erbe varie, piaceva molto. Che
respinrando le resine nel turibolo facevano una cosa secolare,
perchè alcune erano salutari.
COn l'altra mano, la sinistra, sembrava stesse accarezando l'erba
sotto, ma non era così. Si muoveva a tempo di musica con
delle
pose che a Gask pareva quelle c he la ragazza in blu metteva in atto
quando danzava alle feste, e che Jd suonava. Erano moviemnti sinuosi
e quasi studiati, a metà tra le mani polinesiane o
tailandesi e quelle giapponesi delle geishe, dove si insegnava che ogni
movimento della mano poteva essere arte.
Jd guardando la scena mentre si avvicinava, ricordò qualcosa
di simile prima.
Mesi prima aveva raggiunto quello stesso luogo. Appena terminato, aveva
la porta e tutte el grandi finestre aperte. L'esterno presentava oltre
gli alberi lacrimosi, come li chiamava Lia, anche nelle balaustre che
giravano intorno alla cupola, edlle reampicanti di rose blu che
salivano da due lati e sembravano incoronare il piccolo edificio, con
bellissimi fiori azzurro chiaro screziate di blu.
Lia
era
all'interno, sola,
sulla chaise longue con i piedi rivolti verso l'entrata, occhi chiusi e
tranquilla, che ascoltava cosa portava il vento. Le prove per la cena
della sera stessa. Vicino a lei un tavolino basso che conteneva
svariate cose. Lei teneva una mano sul ventre, mentre l'altra si
muoveva a suon di musica mollemente penzolante, a fiorare a volte con
le dita il pavimento di marmo. Aveva fatto usare come marmi per vari
usi labradoriti e dei tipi detti perlati, perchè con la luce
che rifrangeva su di essi, si aveva un effetto di labradorescenza molto
particolare. Rosato, bianco macchiato, grigio, nero, con sfumature
ascobaleno, color avorio...ogni luogo con del marmo aveva questi tipi
QUando varcò la soglia, ma
anche prima riconobbe la fragranza, notò le
danzanti
nuvole di incenso, che frizzava nell'incensiera grande a fianco al
tavolinetto. Doveva essere quella fragranza drago qualcosa
pensò, non se ne intendeva di incensi ma lei si, da quando
era arrivata stava sempre con incensi sia resine naturali che mix di
erbe e piante particolari. Cosa che non poteva fare nella vit
aprecedente, perchè in casa tutti odiavano ogni cosa e lei
non
poteva neanche accendersi un incenso o altro. Ne capiva poco,
ma
alcuni piacevano anche a
lui e no gli dava fastidio.
Lia senza parire gli occhi chiese cosa volesse e Jd sorrise chiedendole
come faceva a sapere che fosse lui.
"Ogni persona ha un metodo di camminata diverso dagli altri. Lubo
pesante e ha stivali che fanno un rumore come di qualcosa bloccato
sulla suola, metallico credo. Alaric scorazza come un pazzo isterico e
quei suoi ta-tata-tap tipo corsetta incazzosa si riconosce. Bryden e
gli altri camminano con passo svelto e sicuro, solo tu da quello che ho
capito sui marmi hai un tipo di felpato scalpiccio... e poi
ammettiamolo. Da Quando abbiamo rimesso l'idea di stivali e scarponcini
con tacchi o sezioni metallici..."
"Si, molti si divertono a fare più casino possibile con
quelli..." rispose lui infastidito
"Si, un tempo si usavano per chi aveva gradi alti perchè il
loro passaggio avesse quell'aria marziale, più si sentissero
più il metallo rimbombava nelle stanze e
corridoi, più la persone era alta in grado. Ma qui
è per un altro discorso. Sentire chi cammina, chi si
avvicina è importante ed è anche per tenere le
orecchie aperte su cosa combinano. abbiamo detto loro che è
per rispolverare elementi militari del passato, invece è un
modo di controllo e studio di cosa fanno"
"Se lo dici tu..." sospirò "io comunque sono un
pò... non so. Fanno un chiasso su marmi e legni e ho paura
che questi si rovinino e poi se vogliono fare cose di nascosto,
immagino che si tolgano le scarpe..."
"Appunto. Non lo sanno, ma le telecamere visibili sono un
terzo di quello realmente presente e sia operatori fidati e che
non,
hanno con loro interazioni, controllano i monitor. Cè anche
Helias, seppur è ancora un prototipo ma è alla
fine dei controlli e ultimi..."
"Saranno sicuri questi Crell?"
"Per
i marmi e
legni nessun problema, loro stessi se ne dovranno
prendere cura lucidandoli, controllandoli e nel caso levigandoli e via
dicendo. Sono loro mansioni... per la seconda cosa...Sono IA, Jd. I
Crell sono studiati per essere forze regolatrici della
società, che controllano, studiano, agiscono in alcuni casi.
A differenza degli umani questi seguono le leggi e regole che noi non
religiosi mettiamo sia di protezione di ogni tipo di persona a questo
mondo, che elementi morali che sentiamo noi, non che devon oesserci
dette da libri... essi utilizzeranno la ragione o degli elemeti umani
motali, e l'ira e
l'odio o tutto ciò che è negativo che porta molti
soggetti a fare stronzate, non inluenzeranno mai le loro decisioni. A
loro Milan chiede consiglio, probabilità e via dicendo. Ci
sono dei protolli perchè non possano accadere cavolate come
in film e videogiochi, tranquillo. E poi non sono una
novità, già prima Milan voleva una Chapel con una
IA regolatrice. Ci sono già da tempo e le sezioni
militari così come i governi li vogliono usare per molti
scopi. i nostri sono ovviamente diversi e di nostra esclusiva
tipizzazione. Helias si è dimostrato all'altezza di
comprendere le situazioni e i comportamenti umani. Inolgre David lo
userà come riferimento diciamo... esterno alla razza umana,
per avere un paio di... lenti in più, per controllare cosa
quei pazzi scellerati combinano e comprendere il motivo, come, quando,
perchè... Se gli operatori o Helias vedranno gente che
scorazza o si acquatta senza scarpe, è chiaro no?"
"Li vuoi scovare con questi trucchi? Un pò maligna come
cosa..."
"Maligna...
anche
tu come gli altri? Mi si dipingeva sempre
così, da scartare, da allontanare, da tenere là,
statti in un banco in fondo o di lato sola come i cani, senza chiedere
perchè, come, quando, dimmi, parlami, racconta... Nonostante
io cercassi di interagire col mondo, non fossi una persona
negativa,
anzi odiavo le cose che erano sbgliate... anche io ne ho fatto, ma per
vendetta, rabbia ma ci sono andata sempre sotto io. ma la gente si
fermava ai miei gesti e comportamenti, il mio viso o modo di fare e
giudicavano. Non ho mai capito anche guardandomi all ospecchio, da dove
uscisse quest'idea che io fossi malvagia, bugiarda, pericolosa... la
gente spacciata per migliore di me, da cui avrei dovuto prendere
ispirazione, parole loro, facevano tre volte di me cose negative e non
venivano mai sgamate. E non capivo. Cercavo di farmi ascoltare, urlavo
pure, perchè si fermassero due secondi e vedessero
la
realtà, ma niente. Ero palesemtne vittima di bullismo. ma
nessuno sapeva, vedeva, sentiva. E non capivo come. Sempre sola, sempre
dispiaciuta. Non avevo niente di sbagliato, brutta,s tupida, avevo
problemi, ma non stavo bene con gli altri e la gente subito a puntare
il dito. E alla fine questo mio malessere e isolamento si vedeva. Non
sorridevo più, ero sempre in un certo modo e sempre a
rimproverarmi, urolarmi contro, additarmi perchè non facevo
un sorrisino dicevano, mancavo di rispetto alla famiglia non sorridendo
e smettendola di sembrare come ero, che rovinavo i giorni di festa agl
ialtri. E io dovrfei preoccuparmi di lasciare soli sti soggetti invece
di trovare la mia pace...? E volevo morire ancora e ancora di
più. E all
ospecchio vedevo occhi che parlavano, ma nessuno sapeva leggere. Io
cercavo palesemente di emulare gli altri, di compattarmi con loro, di
fare quell oche fanno gli altri ma no nero a mio agio, non era il mio
mondo. Cercavo di imitare ghi altri ma non ero come gi altri. I miei
volevano che io fossi come le altre. Quelle galline sgallettate
schifose... E così mi ero rifugiata in un mondo mio,
lì vivevo e cancellavo ogni dolore, non avendo altro che
potessi
fare e dovendo restare a casa, con loro, perchè questo
volevano.
Ma la realtà
dove dovevo tornare era sempre peggio."
"Lo so"
"Ho cercato di esser ecome le altre chiedendo ai miei di comprare le
stesse loro cose, solo un paio di volte ci sono riuscita, e i
miei
perchè costavano di più me ne hanno fatte... che
per
esempio un diario scolastico che non fosse preso e mostrato come
stupido, schifoso o latro o cosa mi facevano, mi rendesse uguale.
Cercavo come potevo di non apparire e subire sempre. Ma ogni giorno,
ogni fottuto giorno, e nessun adulto faceva nulla e se mi stufavo e
reagivo per come sono, prendevano smepre me come malvagia. Ricordo bene
che ci fu un momento in cui qualcosa mi parve chiara come...
che fosse scattato
qualcsa e mi avesse detto una verità. Io non avevo momenti
felici, e sto parlando di una persona molto giovane. Non avevo
situazioni che facessero star bene a cui aggrapparmi come normalmente
fanno chi ha traumi. Mi sentivo come se avessi perso, non so,
qualcosa.
Come se avessi perso qualcosa di impotante e non avessi scopi, motivi,
qael qualcosa che ti fa andare avanti anche solo sopravvivere. Io non
avevo ninete, non volevo niente dalla vita perchè nella mia
famiglia o fai cosa voglono o te la fanno pagare settimane, anche
anni. Come quel diario. Restando con loro io morivo dentro. Non
volevano perosne in casa, non avevano interazioni con nessuno, pareva
una famiglia dei secoli passati in quelle case isolate mentre vivevamo
in città, che evitavano tutti e odiavano tutti, tutti
lontani,
solo loro i migliori. E poi invece facevano ed erano come gli altri. E
io soffrivo. io volevo vivere, volevo qualcuno vicino, qualcuno che
restasse al mio fianco perchè era questo che desiderava,
perchè io ero io. Che
mi vedesse per come ero e non una finzione che tutti si creavano. Se io
alzavo la voce, reagivo per come sono subito era negativa, pericolosa,
allontaniamola. Gente schifosa che lo era apertamente, faceva roba
allucinante e vergognosa, amata, abbracciata, sempre cercata. E io
vivevo ogni giorno, giorni sempre uguali, sempre a scappare
dove non
potevano raggiungermi mentre dovevo eistere ancora."
"Mi dispiace per tutto quanto. E mi dispiace ancora di più
che qui tu non abbia trovato il tuo posto e la serenità per
continuare..."
"Non
è che
non li ho trovati. E' solo che per quanto sono
danneggiata dagli anni di dolore, sofferenza, quanto mi hanno gettato
addosso, solitudine, non sono in grado di rialzarmi più. Ci
ho provato dopo il liceo e in primis dalla famiglia, per essere
autonoma, capace, forte, mi ha gettato invece addosso tutto i lsuo odio
e rancore perchè non agivo come volevano. Ero sempre da sola
e ora non riesco ad avere vicinanza con nessuno. Voi siete diversi, ma
non voglio avere contatti con altri. perchè sono giunta al
limite e se mi fanno incazzare, mi sfogo su di loro, visto che per
Milan strozzare quella merda non va bene, essendo civili. Quella feccia
non sa cosa significano determinate cose. QUanto è prezioso
essere in qualche modo apprezzati. Vedere sulla faccia delle gente la
contentezza, quel... non ho fatto altro che sentirmi dire dalla mia
famiglia che non davo soddisfazioni, non potevano vantarsi come
facevano gli altri seppur ho spaccato più volte la mia
schiena per quei risultati... sono così stanca di rivedere
tutto e risentire. non riesco a scacciare via niente. Zay e Ric non
facevano altro che dire che stare al pc con loro qualche ora se andava
bene con loro era già tanto. Quanto si sbagliavano... e con
gruppo con Fib, Zela ect, quando parlavano di incontrarsi e passare
giornate insieme, cucinare insieme tutti i cibi preferiti di ognuno e
provarli o passare del tempo e a tavola con chi volevamo... un tempo lo
desideravo tanto. Poi ho capito che invece tutto è
finzione...
Come Fib, lo zio idiota, il padre miracolato... Tutto torna nella mia
mente e mi fa capire quanto ho sbagliato a continuare a esistere,
ricordi che lacerano. Tornano e mi
fanno del male. Quanto desideravo il sapere che chi avevo vicino fosse
fiero di me nonosntante tutto, perchè ero una eprsona
giusta, normale per davvero, e... Ho provato di tutto, veramnete,
perchè la gente la smettesse di sputarmi addosso, volevo
integrarmi e ho provato così tanto.
Cè sicuramente parecchia gente che è
pronta col ditino a dire che io sono debole, non sono capace di
lottare, di... ma dove erano quando mi sono rialzata tremila volte e ho
dovuto afferontare di faccia tutto? Cose che la mia famiglia non sa.
Merda addosso che no nho raccontato, trattata da schifo e sempre a
tirare avanti, sola... COn tutte le conseguenze solo su di
me? Gli schiaffi sia fisici che in altri modi che ho subito ed ero
sempre lì. E poi basta. Dopo che quell'insegnante di piano
mi aveva spinta inconsapevolmente a guardare di nuovo al positivo
arrivarono i miei, con le loro accuse, il mio menefreghismo urlavano,
l'ingratitudine ect e io sono ripiombata nello schifo. POi ho
conosciuto Rò, poi Zay ed è stata solo discesa,
fino a quel giorno. ma ero ormai da troppo tempo col sedere
per
terra
, incatenata allo schifo che mi riversavano addosso o non ho fatto che
loro volevano. Che mi stringono ancora adesso..."
"lo so, per questo sono preoccupato per dopodomani..."
"Ci ho provato tanto..." disse con amarezza "senza riuscire a fare come
altri, a non essere quella presa di mira. E più ci provavo e
più venivo bullizzata. nessuno ha mai capito il dolore e
quanto di oscuro in me come un blub, si è creato
per quanto
mi hanno fatto e tolto. per tutti, ancora oggi lo diranno, ero io
quella sbagliata. Più vuoi essere accettato, avere
compagnia, più cercavo di essere accettato anche per far
smettere le merde di professori che nulla vedevano e
sentivano, ma
credevano a quella marmaglia, più questa se ne accorgeva e
si divertiva a far peggio. Avevo una sfiducia totale e nessuno capiva.
Alla fine sono giunta ad ora, non sento più desiderio di
avere quealcuno vicino, compagnia, abbracci, bisogno di affetto,
solitudine... ormai sono così abituata a queste cose che non
avevo, e ad diare, che non li cerco ne li voglio. Desidero solo pace.
Voglio fargli molto male, ma desidero solo andarmene. Momenti come
questo dove vivo l'incenso come volevo, il cibo, la musica, il vedere
idoni naturali di fare cose che io mai e che son oBellezza... sono
già tanto"
"Mi dispiace di non essere, nessuno di noi, stati in grado di aiutarti"
"E perchè dovevate aiutarmi? Io non sento quasi
più nulla. Il dolore si, ma non ho più desideri
di nulla. Mi scivola tutto addosso, così come prima non
avevo quell oche gli altri dicevano naturale per cercare i maschi,
così tutto il resto. Guardo gli uomini ridere, scherzare,
stare in compagnia, non odiarsi ma legarsi sempre di più e
penso solo . perchè mi sono
accorta che alla fine, anche dopo cosa hanno visto, fatto e subito
nella vita e nella carriera militare, loro riescono ancora ad essere
empatici, umani... io vorrei solo veder soffrire la feccia e sapere che
ho tolto di mezzo, facendoli soffrire fino all'ultimo loro respiro
quando giungerà la loro ora, parecchio schifo da questo
mondo anche per quelli come me, vecchi e nuovi. Quello che ho fatto a
molti bulli e stronzi che s elo ricorderanno a vita... spero che
soffrano, così tanto, che se la rinascita esiste, tutto gli
piombi ancora addosso come una maledizione e subiscano ancora
finchè per il Karma non hanno pagato abbastanza. Per me
là fuori, e intendo in quella città e in mezzo a
quella gente non cèra niente. Se solo dopo l'Irlanda non
fossi andata via... ma i miei facevano casino che urlavano
Poi la madre di Zay. Lei
può dire quel che vuole ma da quando ci siamo incontrate
,
mi guardava in modo strano mentre teneva il cane al guinzaglio e
sorridevo tendendo la mano per essere amichevole, ho notato
che no
sembrava contenta. E' stato guardandola anche dopo. E mi sembrava di
essere sempre punto a capo. Anche quella cosa del volo che ho dovuto
rifare e i lcasotto dei miei per quello. Avevo paura delle
urla, il casino che potevano fare, mi hanno instillato dentro solo
terrore e paura di subire urla e rimproveri per settimane, le botte,
tutto il modo di ocmportarsi con me facendomi pesante addosso tutto. E
poi la madre di Zay che pareva, non so, incavolata. Come se
non le piacessi. Tante
volte. E di nuovo da quel momento in poi desideravo solo andarmene. Ma
non cè stato qualcuno che mi volesse bene, che mi fosse
amico o qualcosa di simile per aiutarmi o almeno solo verificare che io
me ne andassi senza il rischio di tornare. Ero sola, di nuovo,
con la
mia disperazione..."
"..."
"Ero una persona disperata, si vedeva, eppure ero sempre attaccata di
non far star bene gli altri con il mio dolore, il non sorridere
più, il non più ninete. Quindi smettila di
pensare a
dopodomani..." voltandosi e prendendo un barattolino a pressione di
vetro e aggiungendo grani di incenso nel turibolo color argento posata
a terra. Era in argento massicciolo, con una base tipo alzatina e il
coperchio era composto da due parti unite. Una mezza sfera che copriva
la base, quella che pareva una alzatina da tavola tipo calice largo,
coperto da questa mezzasfera trafotrata a triangoli e disegni
cesellati, che continuiava nella parte superiore a foma disfera
più piccoola, traforata completamente da rombi, cui giungeva
il
gancio a forma di qualcosa, che sembrava come le croci che stavano
sempre in quel posto nelle chiese. Tre grossi anelli stavano
equidistanti tra loro, a cui era agganciata una rispettiva catenella,
che terminava in unba specie di cupoletta che andava attaccata a un
lungo sostegno che la teneva a pochi centimetri di altezza. Ma in quel
caso non era tulizzato.
L'interno presentava, nella sezione inferiore quella che pareva
alzatina o calice largo, una ciotola con carboni ardenti, con una
gratina rotonda a maglie fitte su cui si adagiavano i grani o dentro
foglie, gli incensi composti da erbe macinate, chiudendo tutto
così che i fumi uscissero dai triangoli e rombi.
"Sono preoccupato perchè sappiamo entrambi che gli
esperimenti
di David non hanno portato a molti successi. Molti hanno rischiato o
rimesso la pelle. E' una roulette russa e lo sai. Se procedi con lui
con quell'operazione, potresti..."
"Jd,
sapevi
dall'inizio che sarebbe giunto questo giorno. Il primo
lunedì del quinto mese. Ricordi? inoltre so benissimo i
tassi di
successo e fallimento di quegli esperimenti, ma David afferma che sia
un'inezia se il mio corpo è uno di quelli che si
è
adeguato, è divenuto compatibile con stoddarde e blue box.
Quindi presume che qualcosa del genere non dovrebbe comportare nulla di
pericoloso. Sia come sia, a me va bene qualunque delle soluzioni che si
presentano, sia che riesce, che non riesce" voltando una mano col palmo
in su e poi l'altro indicando le riuscite " ponendo così
fine a
tutto e dando l'inculata ai buonisti che mi attaccavano come
debole, stupida e
quant'altro, solo perchè erano comunque spinti da qualcosa
nella lista della spesa e non possono capire. Già, facile
attaccare e fare ogni cagata che riescono come gli obiettori di
coscienza, seppur dottori, che fanno solo schifezze contro la donna che
vuol decidere del suo corpo o di quelli tenuti per decenni intubati.
Che bella vita..." disse amaramente.
"Quindi oggi e domani cosa farai? Sno gli ultimi tuoi due giorni.."
"Mh... questa sera Milan mi ha chiesto di esser presente, per forza,
vestita con un abito e acconciata e ingioiellata per esser la Padrona e
Maestra della Casa. Lui come Padrone di Casa desidera che io presieda
tutto ciò che serve perchè la serata con quei
sogegtti
riesca. A me non dispiace, voglio dire, seppur so che sono
negata per
vestire da donna d essere ospitare e persona ospite, Milan dice che ho
fatto buona impressione e rivuole che io svolga ancora quella figura.
E poi la cena mi aggrada... Mentre domani sono.... impegnata. ho cose
da fare. Cè un tizio
che voglio incontrare..."
"Incontrare? Dove? Deve venire qualcuno?" agitato
"no... sarò io ad andare da lui. Gli permetterò
di susufruire della mia presenza..." con un sorriso carogno
"no, aspetta... vuoi uscire? Milan lo sa?"
"Tu intendi dirglielo?"
"No, se non vuoi no. Mi auguro solo che tu non faccia nulla che... non
farmi rimpiangere di sapere e non aver detto..."
"Ti fidi di me? Se si, taci e aspetta. Sarà l'ultima cosa
che farò in vita. Non vuoi concedermelo?"
"Così mi metti in difficoltà, però..."
disse ansioso, avvicinandosi a una finestra
"Esagerato. Nulla sapevi e nulla potevi fare. Mi basta fino a a
mezzanotte. David per un lavoro aveva detto che poteva slittare a
martedì, poco male. ma domani devo andare.." gli disse,
guardandolo negli occhi come se fosse più un ordine che una
richiesta fatta per un favore
"Che devo dire? ma alla fine, quindi, dopo nche quello che farai
domani, cosa lascerai? Davvero vuoi ciò che hai detto a
MIlan?"
"Si, voglio che voi mi dimentichiate. Ho chiesto a Milan, nel
caso, di
nascondere o tenere in un certo luogo le foto e i ritratti che mi
vedono protagonista o dove appaio. Per le foto poco male. odio le foto,
odio farmi le foto, detesto come vengo in esse. NOn smebro neanche io.
Per i ritratti mi spiace un pò E' stato divertente indossare
il
mio abito o alcuni, e farmi immortalare ad olio su tela da
quell'artista russo così bravo. Mi piace alla fine e abbiamo
un
ottimo rapporto, e si è dimostrato sinceramente
triste per il
fatto che sarei sparita per un pò per... impegni. Anche a
lui
alla fine piace dipingere mentre io ascoltavo i miei brani preferiti,
soprautto Happy Birthday, quel brano di quel gruppo, che mi ha segnata
sopratutto nel
periodo coi Zay di quel gruppo famoso. Non so
perchè ma quel
brano mi aumenta la visualizzazione e anche il pittore diceva che mi
faceva stare più insintonia con il lavoro. Milan con questo
brano mi prende in giro, soprautto perchè per le parole si
parla
di un compleanno e io non ho mai avuto un compleanano felice, tra
persone che volessero davevro festeggiare me, ma l'idea di me.
All'inizio mi aveva chiesto il mio giorno di compleanno, seppur lo
sapeva dai miei fascicoli, solo per sapere se ero dell'idea di
festeggiarlo per la prima volta come volevo. Ma gli ho risposto che mai
da quel giorno in cui capì che era solo una perdita di
tempo, lo
avevo più fatto. Di norma un compleanno dovrebbe essere il
festeggiamento della nascita. Seppur per la Chiesa cattolica sia come
un rituale, ma quella è un'altra cosa, non lo accetta molto.
Ma
resta il fatto che per me non cè stato mai nulla da
festeggiare.
Finchè sono riuscita, ho finto, ho sorriso. Poi non ci
sono più riuscita. E dopo che mia madre si era
rotta di
beghe e fastidi per i compleanni dei suoi figli, non si
festeggiò più coi nonni presenti. Per me fu un
aiuto, non
riuscivo più a sopportare già le feste, pensa il
compleanno. Odiavo pranzare e cenare con loro, provavo proprio fastidio
anche fisico, odiavo come mangiavano, il consumare cibi senza sapore
per risparmio, rispamio. Mi sembrava di vivere una finzione, ma era la
realtà. E quindi ho odiato i compleanni, hanno continuato a
comprare torte ma sentivo solo urla e
casino e musi lunghi perchè non riuscivo a fingere. Era un
sollievo quando finiva il cavolo di pranzo e mi chiudevo in camera. Era
la liberazione da uno dei giorni all'anno che odiavo. E Milan ci ride
per il fatto che io ami il brano Happy Birthday, e io gli rispondo
sempre che all'inizio no nsapevo le parole ma non so, esattamente come
la sentii la prima volta, immediatamente mi faceva andare in
visualizzazione e dissociarmi. Non so perchè, ma
è quella
che più me lo fa fare appena la sento. E mentre stavo in
posa e
il pittore parlava, io lo fissavo sorridendo perchè nel
mentr
e io ero per metà altrove. Inoltre con lui,
mentre dipingeva, cèra un bellissimo dialogo dove si parlaa
di
tante cose, lui è intelligente e brillante, quindi lo
ritengo un
ottimo soggetto. Siamo in ottimi rapporti infatti elui dice
che
mi diverto a posare così tanto, che le espressioni che io
faccio
guardandolo, mentre mi diceva di star ferma per il viso, gli
sembra che io
quasi stessi ammaliando lui per risultare così nel
dipinto. Dice
sempre che oltre la sua bravuta, ii suoi quadri che mi raffigurano
riescono così bene da sembrare quasi vivi e che seguono la
persona per questo. Milan riesce a dare tutto ciò che
è,
dice, tanto da mostrarsi tutto, tutte le sfaccegtuature, di Milan. ma
io mostro qualcosa di diverso nei dipinti che fa per me e ridendo gli
dico sempre di non creare un secondo Dorian Grey. E lui mi risponde che
al massimo ciò che voelva dare quel libro era invece da
intendersi verso Milan... un perpetum di me era cosa trasmettevo
rispetto alla compostezza e fermezza che sembrava all'inizio..."
"... addirittura..." sorridendole
"Lui
è
fatto così. E' abituato a dipinti per i pezzi
grossi russi e quindi è abituato come con Milan, aquello che
trasmettono le persone come potenza, ricchezza, personalità
dominanti... io sono l'opposto e quindi come si diverte a parlare o
scherzare mentre dipinge, dice che un soggetto che sa guardare il
pittore in tono positivo, il risultato è molto diverso. Non
so
molto di pittura come artista, ma dice che un quadro vale anche per
queste cose. Ma lasciamo stare ciò, smettila di pensarci,
io voglio che mi dimentichiate per un motivo. Quella che sono
ora
non è... la mia vera me. la falsa me che si è
creata a
causa della mia famiglia non mi rappresenta, non sono io. Io avrei
agito, avrei fatto cose..." voltando la testa con dispiacere.
"Come con quei video di animali? Dove sei stata distrutta per una
giornata chiusa in te stessa?"
Lia non parlò, ma sapeva a cosa lui si riferisse. Madame per
l'accordo per lavorare insieme, aveva fornito informazioni e video di
lavori di usoi clienti, essendovi diventata confidente con le sue
qualità analitiche e di dialogo, presentando video e audio
sconvolgenti di cosa facevano. E alcuni di essi erano video di sevizie
ad animali vari per studi scientifici. Erano anni, dalò
duemilatre che giravano video di
quesi esperimenti su animali di vari tipi. Quello che più la
sconvolse fu rivolto a piccoli animali tipo mustelidi e uccelli di
medie e grandi dimensioni. Come per scimmie e cani, lo studio verteva
sulle risposte del cervello a vari stimoli uditivi, a malattie che
procuravano loro e incecchiamenti gentici... vibrazioni, scosse
elettriche direttamente infilati nel cervello degli animali, stimoli di
varia naturali servivano, dicevano questi esperti, a scoprire come il
cervello in varie fasi di malattie o età riusciva a
rispondere e
nel caso curarsi. Voelvano emulkare il fegato, che si autorigenera. .
Sentire
squittire animaletti e urlare quegli uccelli dai pappagalli a gufi ad
aquile, era
allucinante che perfino i ragazzi, i veterani, trovavano difficile
vederli legatissimi, che aprivano la bocca o il becco
per urlare dolore e disperazione. Si agitavano, scuotevano ma erano
lì ad urlare per ore e ore finchè a volte non
svenivano
per riprendere ancora e ancora. E questo per verificare le risposte
nervose e del dolore, dopo che avevano studiato quello dei pesci. Si,
anche i pesci subivano come le gabbie in fondo all'oceano per tenerli
in cattività e crescerli per venderla.
Lia
aveva raggiunto il limite sentnedo gli acuti strazianti degli uccelli
uscendo e sparendo chissà dove. L'avevano trovata in uno dei
settori liberi per i cavalli in compagnia di Bluegrass che brucava
vicino a lei, seduta a terra, tenendo tra le braccia le ginocchia.
Quando le si erano avvicinati aveva lo sguardo perso e sembrava in
preda ai momenti neri, quando i ricordi e il dolore del
passato la
assalivano. Ma non fino a scappare e andarsene in un posto,
fissa come
una bambola.
lei non piangeva mai, mostrava un ventaglio di emozioni, sfaccettature
di tristezza, rabbia, rancore, solitudine, abbandono,
incapacità
e molto altro con espressioni più vivide e differenti degli
altri. Ma non piangeva, era raro che piangesse. E quando mostrava
simili espressioni, significava che qualcosa si era rotto in lei. Se
invece di compostezza e freddezza sembrava come ghiacciata i un
istante senza reazioni, era stato troppo.
Dopo averla chiamata, con gli cchi spenti come sempre, lei
disse che sentiva benissimo e voleva essere lasciata sola. Milan le
chiese se avesse bisogno di qualcosa e lei domando, più che
rispose, che bisogno cèra di portare quegli animaletti,
piccoli
o grandi che fossero, a quel tormento per giorni se non morivano dallo
shock, solo per testare il cervello e le sue risposte. Tempo prima era
stato elefanti, poi orsi e mammiferi marini per cure cinesi, che lei
voleva bandire.
Non bastava,
chiese ancora, i test normali che si fanno con le api e topi nei
labirinti? Quelli li approvava più di quei piccoletti
strettissimi e disperati mentre subivano quelle cose. Aveva
già
sentito esperimenti su pappagalli e parrocchetti, uccelli amazzonici,
merli e altri che sapevano riprodurre parole e pensieri quasi umani e
volevano studiarne il cervello per capire come si erano evoluti.
Famoso era il pappagallo che capiva centinaia di parole e
più e
chiese di che colore fosse.
Lia sapeva e aveva visto come fossero tutti
bucati e sezionati, aveva visto e sentito come stavano parecchi tipi di
animali negli anni per le pubblicità di grandi
organizzazioni
animaliste. ma sentire urlare a quella maniera animali vari ma anche
aquile, gufetti, uccelli
vari l'aveva portata quasi alla follia. Di muovo Milan le chiese se
avesse bisogno di qualcosa e lei rispose che voleva fermare quelle
cose. So bene, continuò, che molti animali oggi sono
possibili a
cure e salvezza per studi su altri animali. Che lo studio dei prob lemi
al cervello potrebbero salvare umani e altri animali ma...Ma dopo come
vengono
portati al macello gli animali, come sono trattati, esperimenti troppo
invasivi e... come diavolo riuscivano qauegli scienziati a stare per
ore a sentire quegli strilli allucinanti, se a lei aveva
fatto
quell'effetto?
Continuò dopo qualche secondo affermando che
aveva già provato qualcosa del genere, non a quegli effetti
e
anche ancora dopo parecchie ore aveva come un fantasma a tormentarla,
quei rumori di scuotimento che facevano e gli acuti... ogni volta che
sentiva gabbiani o gatti che urlavano vicino a casa sua,
perchè erano
ovunque, sembravano urli di donne o comunque acuti urla di dolore. Si
azzuffavano, facevano cose e li emettevano e le veniva istintivo, come
se conoscesse qualcosa del genere, sentirsi male da voler solo stare
sola e superare a modo suo la cosa.
Non riusciva a trogliersi dalla
testa quelle urla uccellesche e quei rumori dei trespoli a cui erano
legati mentgre cercavano di divincolarsi ma non potevano. Aveva
bvisogno di tempo, voleva del
tempo per metabolizzare questo ennesimo schifo umano. Ripetè
che
sapeva che molte volte era per salvare altri animali, ma quel tipo di
esperimenti invasivi, dove portavano per le cure? Era necessario farli
stare così per ore o giorni senz aprovare rimorso o
dispiacere
in quanto urlavano? Elettrodi di vario tipo bucando ossa, organi...
Milan le rispose che loro stessi facevano esperimenti, ma non
lo fece
finire. , gridò lei,
Qualche tempo dopo vidi alla tv un cartone animato
dove cèrano due bambini uno un poco più grande
dell'altro, che erano soli a casa. Chiamavano, urlavano, chiedevano
dove fossero i grandi ma non cèra nessuno. E si vedeva loro
che
cercavano di trovare del cibo o qualcosa di cui avevano bisogno in
casa, e io
allo stesso modo di sentii male così tanto, ma senza
volerlo,
che finivo così, e mi misi sul letto. Mia madre
urlò come
sempre sa fare, perchè sporcavo il copriletto, ma
io mi
sentivo
male. La sera quando mio padre tornò micontrollò
la
febbre e avevo la febbre e invece delle domande giuste cfome quelle due
cretine al cimitero, risposi io a una che chiedeva solo come andava che
avevo in mente quel cartone. Che cèra qualcosa che mi aveva
distrutta dentro, ma no nsapevo cosa. Basta, loro non vedevano e
sentivano niente. Dissero solo che i genitori ci sono sempre, ma per me
erano persone con cui condeividevo la casa, ma quella mancanza che si
trasmetteva da quei bambini per mefu così grandi che era
come se
avessi terrore che qualcuno in particolare potesse non esserci con e
per me.
E poi quegli animali... mi
sentii come oggi come stordimento quando mostrarono fattorie di
pellicce e quelle bestioline così strette a ciambella che
sembrava innaturale, che tremavano come disperati sotto
l'acqua o
la neve, mugolavano di sofferenza e io ancora oggi mi domando
perchè tutto questo, e perchè la gente
non riesca a dire
no, basta. Questa cosa no, è possibile....
alzandosi....
"Lia" domandò alla fine dopo il ricordo "Posso capire il tuo
ragionamento ma..."
"Quante volte si sente dire che qualcuno non vuole vedere il corpo di
un parente per non ricordarlo come in quell'ultima volta, ma come si
conosceva? Bene, io no nvoglio esser ricordata per ciò che
non
sono. Io sono i lfrutto di ciò che la gente ha plasmato in
me.
La vera me è morta tanto tempo fa. Fa in modo che come
ricordo,
se proprio vuoi, sia la continuazione di cosa ho iniziato..."
"Intendi far paura agl iscienziati che sperimentavano su quegli animali
che teniamo chius, i possiamo dire per sempre , come punizione e che tu
tormenti, facendogli venire u n coccolone al giorno, comparendo dietro
i
vetri con sguardo cattivissimo e carognissimo? O le tue minacce
di comparirgli in qualunque momento e fare come la strega
degli
incubi, che provoca la paralissi del sonno e resta a fissarli
negli
occhi seduta sul letto? o in un angolo..." fece lui sorridendo per poi
spegnerlo vedendola sempre triste.
"Fai come vuoi ma non fermare mai nulla che possa salvare animali dai
maltrattamenti, esperimenti terrificanti come quelli, la tratta di
animali e umani per guardagno... ogni cosa che ho avviato. Non voglio
più snetire quelle urla terribili con queli occhioni
sconvolti
apertissimi e le convulsioni... no, per favore. Fallo finire. Quella
gente è finita nei sotterranei a sperimentare per noi come
salvezza dallo schifo che gli sarebbe piombato sopra, e l
osanno. A quei
due con cui abbiamo iniziato è finita che ovunque scappano,
la
gente li riconosce e li vuol menare... con quale freddezza si
può prendere un animale debole e indifeso nelle tue mani e
fargli quelle cose? O non vedere la gente finita per strada
come fosse
un niente o fargli del male, perchè ritenuti
spazzatura per la
società? O la gente come me non maschio o femmina,
che non vuole
sposarsi o avere figli o essere semplicemente gay... il non riconoscere
animali e persone. La scienza e il progresso io li condivido
finchè non si torni agli esperimenti inconcepibili che
sembrano
da inquisizione. Si dice che da quelle torture molti dottori abbiamo
imparato molte cose sul corpo umano, chissà come mai... ma
resta
il fatto che è da tempo che si dice che si possono
sviluppare
organi in vitro e... so che non è la stessa cosa di un
organismo
completo ma basta! Siamo qualche anno dopo il duemiladieci e abbiamo
creato molte cose che possono aiutarci a studiare virtualmente e
digitalmente le cose. Niente più sofferenza ne animale e ne
umana, ma anzi dignità e riconsocimento che ogni persona
anche
se appare diversa, è una persona. Basta bullismo,
trattamenti
inumani... "
"Quindi..."
"Quindi dimenticati di me. Conserva solo le mie azioni verso gl ialtri,
quella Mano che io non ho avuto tesa. la gente dirà che
nonostante tutto io sono indegna e ingrata per il poco che avevo... non
è così. Se avessi vissuto tra persone con cui me
la
intendevo, che sentivo vicine dentro di me in primis e non come
estranei fin dalle elementari, per cui no nprovavo nulla, che
mji trattassero in modo diverso, ti giuro che
non sarei stata quello che sono oggi. Mi si arrivava a dire che
ricevevo da loro cosa meritavo... meritavo! Cosa meritavo? Che persona
sono allora?"
"Smettila con questi discorsi, perchè..."
"perchè sarebbe lecito chiedermelo. Ma ormai basta, se
chiudo
gli occhi la mia mente parte con la dissociazione con tute le cose
negative che mi sono venute in mente parlando con te. Questa musica,
straordinaria, il potere di un gruppo di perosne con degli strumenti,
di far provare queste cose è... straordinario.
L'umanità
sarebbe stata davevro meravigliosa senza religione di odio e
morte, e la
brama del denaro e potere. Per colpa di bullismo e società
quanto
non ho vissuto e quanto mi pento dei rimorsi che mi venivano,
se volevo
comprarmi qualcosa da mangiare dopo tanto tempo per togliermi lo
sfizio,
ma poi avevo il terrore che mi facessero i cazziatorni soliti e... mi
sentivo uno schifo pensando che io desideravo qualcosa di buono come
una pizza, un gelato e poi cèra gente che non aveva soldi
per
mantenere in casa almeno la corrente elettrica. perchè ad
oggi
ci sono ancora... e mi domando io chi sono, per provare
queste cose e
cosa sono, una eprsona buona o catrìtiva. Egoista o
pretenziosa o... non
lo so. Ma so per certo che il mio non riuscire a trovare un
pò
di pace e felicità qui, con cosa posso avere... non merito
di
essere ricordata perchè sono stata si debole, ma per paura.
paura di non essere all'alteszza, di essere un peso, una vergogna e ora
guarda cosa sono. E poi si lamentano dei teppisti e coglioni..."
"Lia..." fece lui dolcemente ma lei lo fermò
"Se tanto vuoi ricordare, allora ricorda Jd, ricorda cosa serve. Il
cuore delle persone. Anche quando me ne sarò andata, tu
ricordarai di aver fatto tante cose con me, sia per cambiare
te e
gl
ialtri, sia il mondo. La Lia con la quale hai trascorso del tempo non
ha vissuto, alla fine invano. Ma solo perchè vi ho
incontrati.
Quel giorno, con quella tuta e quel tatuaggio in mano, io ho scelto la
chiave per cambiare, ho trovato i lcoraggio di fare cosa non riuscivo a
causa dell'abitudine di una vita per me ingrata.Per la paura di
scappare e sapere che guardando indietro mi odiavano. Ricorda
il
tempo, Jd.
Quello che scorre e si perde, e non si può più
riprendere. Si, anche le scornate con Alaric, o cosa hofatto a quella
gente. Il tempo è cosa distingue la nostra esistenza, su
questo
mondo, da tutto il resto. per l'universo noi siamo solo istanti, baleni
di un concetto di tempo per lui eterno e immutabile. Lampi che poi
scompaiono e niente, ne compariranno altri ma non saremo noi. COntinuo.
perpetuo. QUante migliaia di esseri sono apparsi su questa terra
definiti umani, eppure solo alcuni hanno lasciato traccia di
sè,
per davvero, per non finire in quel vortice di continuo ciclo che
è la vita, settorializzata da noi in mesi, anni, decenni,
secoli... La gnete pensa che continuerà a vivere per sempre
nei
discendenti, peccato che nel dna si è parecchio stretti
direi,
con tutti quelli che hanno fatto zump zump solo per assicurarsi una
discendenza. Quando il mondo più della discendenza, ricorda
la
persona in sè? Donne e uomini che hanno cambiato
il mondo
con i
loro sforzi e personalità, che hanno vissuto ed esistono
sulla
bocca di tutti più di quanti figli hanno fatto. E una
valanga
che sono spariti senza traccia perchè credevano all'idea di
immortalità nella discendenza ma poi puff, spariti dai
ricordi e
pure dai cimiteri, per far posto alla marmaglia che hanno
contribuito a
far nascere.Con le loro bare se non depredate prima, con le ossa
rimaste rotte e buttate in urne. Ecco cosa sono stati, polvere invece
di fare cose grandi per il mondo e l'umanità. E di
loro
nulla... ora sono io a voler sparire,
perchè non sono io completamente e per davvero. Ma se vuoi
ricordare, lascia nella tua memoria i gesti, le azioni, il tempo che ha
lasciato materialmente le mie tracce in cosa ho fatto e prosegue.
Questo è ricordare... e se vuoi tenere quei dipinti e foto,
fallo, magari metti in sottofondo Happy Birthday di quel gruppo synth
rock che mi fa andare, come Blue, là dove io sarei
stata
qualcosa. Tra qualche anno magari la gente che ho aiutato no mi
ricorderà come viso o nome, ma mi auguro che gli effetti
delle
mie azioni perdurino. Per me questo è più di
figli e
nipoti... mentre tu sei più per affetti e famiglia. Scelte,
ma
ricordati che il dna non è tuo al cento per cento, mentre
cosa
sei nell'anima, se ci credi, si... resta nelle cose e cambiamenti..."
"No, ROger, secondo me
per una statua
moderna il solo attrezzi elettrici è triste. Certo
è
facile, magari per rifinitura, ma Donatello,Michelangelo Buonarroti,
Benvenuto Cellini,Gian Lorenzo Bernini e Antonio Canova hanno lavorato
a mano le opere più grandiose e straordinarie ancora
esistneti.
Sono una bellezza e perfezione artistica senza pari, a mano con
strumenti
manuali e non facilmente con segherole... andiamo. Capisco che oggi
è normale lavorare più con elettrico che con
strumenti a mano, ma qui abbiamo orefici e
scalpellini che da quei bulini e altri strumenti, lavorano ancora a
mano
gioielli inarribili a macchina. Vuoi davvero seguire la
velocità
ma esser meno di loro, se hai tanto talento?..."
la parte a destra del trittico prevedeva un gruppo di musicisti con
vari strumenti, come violino e violoncello, flauti traversi di varie
dimensioni,a volte usati dagli stessi nei cambi di spartito, e uno
strano strumento che sembrava un pianoforte ma era più
piccolo e
decorato come un quadro di nature morte.
L'altro lato, a sinsitra, cèrano dei soggetti seduti come
gli
altri ma senza struimenti, avevano fogli in mano, uno un tavolino secco
e alto dove pareva scriveva e altre persone. E alcuni di questi
parevano cantare e recitare qualcosa, mentre altri scarabocchiare e o
disegnare e prendere appunti.l.
I membri laterali del trittico si erano accorti dei nuovi venuti,
compreso il violoncello che in quel momento era l'unico a suonare
qualcosa che a Gask pareva non lamentoso perchè era solo i
ltimbro dello strumneto, ma vivo e allegro. Con quel modo che aveva
quello strumento di dare ai brani un sapore quasi pesante. Per lui era
così, se il violino sembrava acuto e spumeggiante, su di lui
il
violoncello era malinconico e il tono basso anche in pezzi allgri e
giocosi sapeva di... come spiegarlo? Fu interrotto da Jd che parlava,
che fece voltare Kianta dal suo strano divanetto, con disappunto, che
era troppo intenta a godersi la musica. mentre lei fumava Gask si
chiedeva come avevano fatto i ragazzi e rendere quella pipa divisibile
facilmente unita con un colpo secco e Lubo rispose che era grazie a
sezioni a incastro e a una mollache ritornava in asse, avevano studiato
la cosa tanto e ci erano riusciti, non usciva nulla e bastava un
controllo ogni tanto che fosse sempre in funzione.
"Scusa se interrompo i pochi momenti di vacanza che ti prendi e solo
quando ospiti questi artisti ma... cè una persona per te"
"Ma io non aspetto nessuno, ho chiesto loro di accettare di esser qui a
proporre i loro brani inediti, o pere, quelli che preferisco o le le
loro
performance proprio perchè non ho impegni. Alcuni di loro
stanno
anche componendo e altro adesso, ispirati dalla cosa, chi
è
che
si prende la briga di piombare qui senza avvisare?"
"Veramente ha avvisato, ma ho preso io la chiamata e..."
"Gli appuntamenti si chiamano così perchè
prevedono un
accordo antecedente di almeno qualche giorno, o un giorno prima,
indicando luogo e orario. E adesso che devo fare, lasciare soli i miei
ospiti? Che Ospite sarei nei loro riguardi?"
"Lo so, scusa, ma la persona che deve arrivare non...non puoi
liquidarla così" attrando la sua attenzione, che strinse gli
occhi.
per parlarle Jd si era portato accanto al divanetto, ma un
pò
distante e Gask si chiese se avesse paura che lo picchiasse con la
pipa. per la lungheza di questa, poteva. Vedendo quanto fosse
urtata
dall'apparizione di tutti loro, compreso il tizio che odiava ossia
Gask, Jd cercò di prenderla per il verso giusto proponendosi
di
mostrare ad alcuni di loro le sue abilità, ma in primis far
vedere loro che anche allo Chateu potevano esserci soggetti meritevoli.
Fu così che prese dal mobiletto che veniva tirato fuori con
molti strumenti per gli ospiti, se no navevano il loro, una chitarra
classica e e prese a intonare gli accordi che aveva strimpellato
all'inizio quando si annoiava. Sentiti da Kianta, li aveva migliorati
fino a renderla una base dvevro bella. Almeno a lei piaceva. NOn vi era
un titolo, ma la considerava con il nome di GemBee, inquanto a lei
piacevano le api e si diceva che ai fiori piacesse la musica e li
stimolava. Così per ridere tra i capitani nel loro angoliuno
nel
bosco, fu sempre intesa come gl iaccordi di Jd, la GemBee, nome che
venne a caso mischiando più cose.
Veniva definita un pò pop rock e funk rock e lui lo faceva
sempre con chitarra o basso, e si stava spostando sul soul ,
smooth jazz
per curiosità visto che nsuionava di rado. Ma a Kianta quel
brano piaceva parecchio e come per altre cose nelle feste, la suonava
tanto.
"Mi auguro che la persona che ha osato interrompere un pò
del
mio svago e aiuto a perosne che davvero meritano considerazione" disse
lei mentre Jd stava finendo, e uno dei musicisti si
congratulava
..."valga e sia di prim'ordine, perchè altrimenti
sarò
molto irritata. Non accetto che mi si scomodi per un omuncolo come
quelli che si mostrano untuosi con il Leader..."
"Credimi, quella persona ha necessità di incontrarti ed
è
una di qauelle che merita un benvenuto formale. Viene
direttamente
dalla sua Casa della Seta di parigi e.." posando lo strumento
"AH! Quella persona..." fece lei comprendendo chiaramente che parlava
della Casa di Madame, ma usando il nome di quella che avevan
o da loro,
per non rivelare quella privata e sotto silenzio della donna. Lei
commerciava in piacere e desideri, aveva un suo nome particolare ma
stavano attenti davanti a vari ospiti, sempre che non la conoscessero,
a rivelare il nome reale perchè potevano cercarlo online per
curiosità, "Capisco allora che è doveroso che
io
le mostri il nostro miglior benvenuto. E che mi cambi... Comprendo,
granzie dell'avviso in questo caso" mostrando però come
titubanza e dubbio sulla presenza della donna così
all'improvviso.Kianta sbuffò con eleganza, si
alzò sempre
in un certo modo, ma dopo aver battuto in una ciottola apposita sotto,
in un angolo del divanetto e fronteggiò Jd quasi
alla
stessa
altezza, essendo questi poco più alto di lei
naturalmente, ma
lei
portava dei tacchetti di qualche centimentro. Guardò gli
ospiti presenti "in quanto a voi, sarei
lieta di ocntinuare dopo,ma comprendo che dovrete tornare a casa
vostra, sempre che non vogliate fermarvi di più, anche se
sapete
che potete usare internet e telefono solo da nostri apparecchi..."
"Per noi va bene fermarci, se va bene. E per
qualche
giorno non è un problema, se possiamo almeno chiamare a casa
per
dire che è tutto ok" fece uno, seguito dafgli altri c on
assensi
di testa e a voce
"Allora sarò lieta di avervi come ospiti, dimorerete in una
sezione della tenuta per gli ospiti, è appartata e
tranquilla.
Jd, dopo accompagna o dai l'incarico a qualcuno per condurli alla baia
dei cigni per cortesia. E Hyacinthe..." disse a un giovane uomo della
parte sinistra del trittico "mi piacerebbe vedere i tuoi bozzetti dopo
e condurti all'esposizione dove tieniamo le opere moderne e non. E per
moderne intendo come età o anno di realizzazione,
non
stile. Ho
apprezzato il tuo, di stile, molto vicino a Francisco de
Goya, e
mi piacerebbe finanziarti perchè tu continui e migliori
maggiormente. Inoltre abbiamo a nostra conoscenza molte persone che
sarebbero interessate a dei ritratti, magari potrei anche intercedere
perchè tu continui lavorando per altri. Intanto sono grata
per i
tuoi schizzi e il tuo interessamento per alcune opere...."
"La ringrazio, è molto gentile..."
"In verità i o non sono gentile. Io promuovo la bravura, le
capacità, quelli che molti chiamano Doni di nascita... senza
l'arte, la musica, i libri di vario tipo no nsaremmo qui... io dono
aiuto e sostegno a persone che possono dare molto con ciò
che
hanno. Voi cantanti, musicisti, compositori, scrittori, artisti, siete
solo alcuni, cè un altro artista che per capacità
sembra
seguire la scuola di Jacob Ferdinand Voet, poi scrittori di lettere,
poesia, e..."
"Mi perdoni, i nostri lavori... insomma, cosa ne sarà di
cosa produrremo?"
"Semplice" rispose lei alla donna con fogli in mano "Le vostre opere
avranno sempre il vostro nome e i vostri diritti, ma sarete conosciuti
tra persone che apprezzano cose che ormai sono definiti . Anche voi, Letizia, siete drammaturga e scrittrice e
scrivete per opere teatrali... create un capovolaro e noi vi
finanzieremo perchè sia messo in scena all'inizio
tra
persone
amanti dell'opera e spettacoli... per tuti gli altri, la medesima cosa.
Ora, se volete scusarmi, ma ho un altro ospite che necessita
della mia
presenza, voi continuate pure. Kovacs, Zidgi..." ma non la fecero
continuare, perchè tutti e tre uscirono dsal padiglione e
restarono con gli ospiti per poi condurli, se jd no poteva, quando lo
avrebbero
desiderato, alla baia dei cigni. QUindi si avviò con la pipa
tra
le dita, facendola roteare, lamentandosi con Jd.
"Io trovo disdicevole presentarsi con così poco preavviso in
casa d'altri, sapendo quanto lavoro cè da fare...e tutti
hanno
necessità di qualche ora libera. Era da tempo che non
ricevevo
più artisti in generale. Cè mai
possibilità di
pace?"
"Ma smettila, fai la bella vita e pure ti lamenti... quella donna
lavora più di te" sbraitò Alaric nel mezzo del
gruppo e
Kianta non si voltò, ma come faceva sempre teneva
solo la
testa
di profilo, con gli occhi verso la persona, con segno di disprezzo sul
viso, ma non disse nulla, finchè non furono dietro lo
Chateau. Ppartendo dal Padiglione si seguiva i lcamminamento lastricato
arrivando
al giardino interno chiuso da muro e cancello, e chiese loro di fare il
primo benvenuto, mentre lei si preparava.
Jd sospirò e
partì' per
il lato anteriore dell'edificio, un pò un'impresa vista
la grandezza dello stesso. Quando giunsero nella parte anteriore,
iniziarono a correre perchè si intravedeva già
per la
strada una macchina. Arrivarono verso il portone della facciata mentre
questa faceva una manovra per portarsi di lato, con le portiere verso
di loro. Si trattava di una Bmw M4 di fascia
alta
versione di punta della Serie 4, uscita qualche mese prima e
che
Madame aveva comprato con i proventi nuovi degli Accordi. Si trattava
non del lavoro base che già lei amminstrava, ma tutta la
parte
proposta da Lia per introdurre quel più , che permetteva
loro
di
presentare servizi particolari e solo per determinate categorie di
persone, così da entrare facilmente in certi
luoghi, tramite
il
millenario potere della .
L'idea le era venuta in
un video
dove si vedevano spettacoli molto ma molto osè, in
una
stanza
enorme con un palco, tre sedie enormi che parevano troni e una platea.
Una donna faceva spettacoli sul palco davanti ai tre sui troni e alla
platea e veniva presentato come un momento rubato a incontri massonici
e cosa vi avveniva. Cosa fare quindi per avvicinarsi a gruppi e
associazioni del genere? Proporre non solo quello ma altro che loro
cercano. Gli stessi bibliotecari e bramini, i migliori che avevano
inglobato nell'associazione, erano specilisti in libri antichi, rari,
perduti, lingue antiche e morte che per problemi finanziari non
lavoravano più o con minimo reddito, con degli obblighi e
clausule che per le informazioni che
avevano, era vitale che stessero tranquilli. Ma la vita allo Chateau a
loro piaceva, venivano a contatto con testi ed edizioni che anche solo
sognavano, amavano tradurre, leggere, scoprire e non avevano
intenzione di tornare indietro. Ed ecco che come disse Lia, bastava
dare alle persone cosa volevano, rendere la looro vita come la
sognavano, e oltre la gratitudine non vorranno andarsene. Certo, dare
sempre un occhio o megli o due era meglio, ma con loro e i testi
pregiati e le consocenze, era possibile incontrare soggetti che
volevano avvicinare ma per altri era impossibile. Di collezionisti ed
estimaqtori cèra pieno il mondo,basta trovare il in che cosa
lo
fossero...
E con Madame, altra
possibilità. Facendo prove con le due
Case
che avevano allestito, ci si era spinti più in
là,
presentando spettacoli di stampo antico della tradizione sessuale
francese come il francesissimo Mouline Rouge e il meglio degli anni
d'oro del novecento, e l'altra faccia della stessa medaglia
ma diverso,
il Burlesque, che giunto in francia dopo l'america, era
diventato
sinonimo di spettacolo erotico più decoroso. Se il primo
francese era inteso in maniera più volgare, più
propenso
a ringalluzzire ogni persona che trovasse divertente ed eccitante quel
tipo di intrattenimento, il secondo arrivato di terza mano in francia e
divenuto quel che si conosceva per questo, era più ritenuto
sensuale e profondo.
Il Burlesque
più che l'altro,
aveva inizato ad apparire
in
feste private e particolari prorpio perchè dava,
senza
eccedere
nell'eccessivo, un vedo e non vedo meno buttato in faccia rispetto al
famoso mulino rosso che era sempre stato sinonimi di mecca del
peccaminoso, con danze iconiche di sessualità e
divertimento
spinto. Infatti gl ispettacoli erano diversi e di natura differente per
le due categorie e avevano permesso a Madame e Milan di aiutare donne e
uomini, perchè cèrano spettacoli per donne, gay e
altre
categorie, a trovare un lavoro senza vendersi come i servizi di Madame,
salvandoli dalla miseria, strada, e il peggio che accadeva. Vi cerano
ovviamente contratti appositi come gli altri, enon solo ballerini ma
tecnici e specialisti per le performance visive, con clausule
e
obblighi. Ma quei progetti avevano aiutato persone, avevano permesso
alla
Raccolta, oltre le varie persone salvate e indirizzate verso vari
settori dell'organizzazione, di creare professionisti che potessero
brillare nei salotti, feste e incontri particolari organizzati segreti,
da essere a consocenza di più persone e interessare.
Così
da essere inseriti dove serviva.
Per ridere Lia diceva sempre a Madame quando all'inizio c he
cèra ancora, alcune persone erano state prese all'amo, che
. Nel senso che i membri di quelle categorie avevano
sbaragliato
contro altri gruppi che venivano chiamati per quegli incontri, da aver
richiamato con la loro luce l'attenzione delle persone giuste. E per
non farsi mancare nulla erano specializzati anche in spettacoli e danze
ispirati a popoli antichi.
Milan stesso organizzava feste a tema, con abiti in
stile antico in base al periodo o tema, come un carnevale da sogno
fuori stagione, molto apprezzate e frequentate, dove inseriva quei
corpi di ballo, cantanti e artisti che impressionassero le persone
gisute da consigliarle ad altre.
"Una
donna che sa dare, può entrare oltre il possibile per
altri" soleva dire, per poi però specificare in tono amaro
"Seppur, ammettiamolo anche s eper loro non è
così,
è pur sempre forma di schiavismo in un certo senso. Anche se
pagati e trattati con rispetto che mai prima, le vostre ragazze come
questi nuovi artisti che lavorano per noi, non sono altri che mezzi per
giungere a un fine. Non è forse schiavimo? . Rabbrividisco
ancora ora per questo concetto ma è la verità, e
anche s
eio mai lo avrei fatto, meglio la morte, a volte mi fa male vederli
andare in mezzo a gente che sembra e si comporta in un certo modo da
meritare quasi rispetto e ammirazione, e poi cosa fanno e a cosa
presenziano di nascosto... odio questa gente e noi che gli mandiamo
persone migliori...mi fa
male, ma Milan dice che chi lavora per noi come tutti gli altri,
preparano
le basi per il cambiamento e che, anche se con contratto, vivono come
Signori in confronto alla società lò fuori. Ma
basta,
ciò?"
"Non ti angustiare, mia cara" rispondeva tranquilla Madame "Le mie
ragazze, e ora ragazzi, sono tutti professionisti che fanno quel
mestiere perchè amano cosa fanno. Non per
necessità, per
obblighi o bisogno di denaro. Anzi, dopo che hai loro parlato, si son
decise a prendere parte dei loro guadagni, davvero buoni, per aiutare
ragazze e donne in difficoltà. Tramite i vostri centri
informatici sono stati scoperti molti soggetti che in chat sexy, siti
porno o altro, lavoravano per bisogno. Di nascosto anche, per arrivare
a qualcosa a fine mese senza dare dispiacere.... Così
avendoli
contattati
e aprlando con loro privatamente, si è potuto catalogare chi
aveva encessità di denaro e avrebbe voluto smettere , ma non
poteva, e chi... adorava quel che faceva. Così le
ragazze
ogni
mese fanno una colletta per aiutare le altre che soffrivano nel fare
quel mestiere perchè possano studiare, mantenere un caro
malato, pagarsi cose necessarie e avviarsi a un lavoro più
decente e giusto. Sono rimasta impressionata dalla cosa, ma se quelle
ragazze aiutate riescono, puoi ritenerti soddisfatta e andartene senza
rimorsi, almeno alcuni di quelli che avevi..."
"Solo una minima parte, l'altra... verrà via con
me. Mi
auguro che questi aiuti per chi ne ha bisogno e soffre nel... fare quel
mestiere siano continuati dopo la mia morte. E che anche voi, Madame,
che facciate qualcosa per chi è stato meno fortunato"
facendo
ondeggiare il vino frizzante rosso e lucente nel suo bicchiere,
guardandola negli occhi
"Ovviamente. COme tu hai chiesto, ho devoluto parte dei nuovi guadagni
in borse studio di vari tipi per ragazzi che ne avessero
bisogno...
tramite le persone che si occupano di questo che avete mandato in giro,
ho scoperto molti ragazzi e ragazze che mai potevano studiare per
povertà, disagi familiari varie e... continuerò.
Permetterò a chi non può, per evitargli una vita
di
vendita del corpo, e dar loro dignità, come come la vedo in
me,
nonostante il mio mestiere e quello delle mie ragazze non è
molto ben visto. Almeno, i perbenisti. Molti altri invece, seppur
fingono di essere brave persone, rette, religiose poi... invece hanno
più fantasie, desideri, voglia di provare degli altri. Come
si
dice? Più costringi una persona in una gabbia per
l'apparenza e
la religione, più quella cercherà di scappare e
diverrà, come dicono molti clienti, un troione da
combattimento,
anche se lotta con se stessa per nasconderlo. Ma chi vive oppresso
senza modo di sfogare cosa è, finisce per
scapppare e fare
tutto
ciò che gli era proibito senza freni. Ecco perchè
capisco
il tuo malumore per le famiglie. E poi la superstizione... come
è andata con le prime maledizioni, Veròna..."
sorridendo.
"Ah quello... è divertente. Ieri ho dato a uno stronzo
strozzino un ultimatum, o cambiava metodo o avrei reso lui parte del
Gioco. E il gioco è non schioppà... a parte gli
scherzi, gli ho detto che se vuole continuare a vivere deve fare una
cosa dopo domani, da solo, senza i suoi uomini o era squalificato per
dimostrarmi che è una persona del fare anche con le sue
mani, non fare lo stronzo con i muscoli degli altri... devo dirle
quanto si son bagnati i pantaloni o sorvoliamo? Ah, e grazie per quella
casetta isolata un pò abbandonata. Ottima per essere la
dimora della strega, già sulla bocca di tutti, che abbiamo
modificato parecchio con varie trappole, camere, proiettori ect ect
dove io giocherà per gli stornzi che vogliono farmi paura,
un Gioco che prevederà o la loro vita o un numero
proporzionale di dita mancanti... devo decidere..." sorrise
carognamente, mentre Madame la scrutava.
Sedeva secondo galateo, le gambe perfettamente allineate,avvicinando
ginocchia e caviglie, inclinando leggermente da un lato, a prescindere
dall’abbigliamento che si portava.Come Madame
indossava
sempre
tailleur e completi di gran gusto, non poteva non sorridere nel vedere
lei vestita quasi allo stesso modo e cosa appariva. . Quando
era a ,
indossava sempre gonna un centimentro sopra il ginocchio, uno stile
classico ma di taglio moderno, con colori che la risaltravano
e si
adattavano a lei. E come Milan erano sempre abiti fatti su misura da
ottimi sarti sia francesi e italiani. Il motivo per cui
andavano d'accordo, riguardava il modo di porsi. Per i lsuo
lavoro
Madame era una psicanalista e psichiatra. Per davvero. Grazie ai
proventi del suo lavoro prima e poi come Madame, era stata in grado di
studiare e laurearsi, mettendo in pratica le sue doti naturali co lo
studio, così da osservare e cogliere elementi utili per
servire
al meglio i suoi clienti. Che non erano solo uomini, ma anche donne,
gay, lesbiche e chiunque volesse dei servizi di accompagnamento e
come la chiamava lei, che soddisfassero ogni
tipo di
persona con il personale giusto in un ventalgio di soluzioni
interessanti. Sapeva trattare le persone senza
giudizi o commenti piccati e offensivi, anzi portava la
verità
in modo elegante ben studiato, era verace all'inglese, come soleva
dire. Appariva professionale, educata, come la Regina Elisabetta come
rideva sempre Milan, sapeva come porsi alle persone per tenerle come
clienti e sorte di amici.
L'amicizia, se così di poteva chiamare, tra Lia e Madame era
il
risultato del carattere della prima che preferiva le persone come la
donna con cui conversare, studiare piani, scoprire cose. Non si
somigliavano come carattere, Lia come un lupo pronto a scattare, in una
calma prima della tempesta, con umore regolabile dal fastidio che altri
o le situazioni portavano, calma e riflessiva ma pronta a scoppiare con
uno sguardo come se vedesse una cacca che aveva insozzato il pavimento.
Madame eraq tutto l'opposto, non era donna d'azione o simili, e si
divertiva a spiegare, raccontare e mostrare a Lia molte
verità
sull'intimo delle persone, molte volte nascosto con profodonda
sofferenza a causa delle società, e tutto ciò che
lei non
conosceva per quanto riguardava la pratica.
Passavano molto tempo nel salottino con tè e pasticcini, o
uscite insieme portandosi il pranzo o lo spuntino in scatole di
cartone, per uscite nelle campagne inglesi o francesi a incontrare
persone chiave. Madame mostava a Lia come si svogleva il suo lavoro e
cosa e come lei si comportava in ogni evenienza. A volte
però il carattere prepotente di Lia usciva, nel senso che le
veinva spontaneo senza realmente volerlo ergersi ad elemento di testa
di una situazione, e seppur con Milan la cosa funzionava, con persone
che trattano Madame per sesso e piacere, il cercare di comprender
equelle persone con domande e discorsi per studiarli, non sortiva lo
stesso effetto. Si poteva dire che il cercare di Lia di comprendere
motivazioni, sfoghi, interessi e desideri della gente discutendone con
loro non piaceva a questi, visto che inizia una discussione in cui lei
metteva il suo punto di vista e gli altri il proprio.
Poi, Madame l'aveva indirizzata su osservazione e studio direttamente
nei luoghi di lavoro.
L'aveva condotta nelle Velvet room, le Silk room, le purgatory room,
stanze adibite a tipi di diverse, sopratutto
l'ultima serie ispirata al purgatorio, destinata al bdsm e
gusti
particolari. Tutte quelle stanze erano nel sotterrano della Casa di
Madame, già una costruzione bella grande e isolata intorno
da un
piccolo giardino che girava intorno, che garantiva privacy ma anche un
sotterrano bello ampio, più della casa, dove vi
era
l'ambiente vero e proprio del suo mestiere.
La casa aveva pian terreno e piano superiore. Era stata modificata in
modo che al pian terreno vi fossero di
Madame, ogni
stanza era destinata a ricevere persone nuove o clienti soliti, con
specifici interessi e prestazioni. Così IN base alle
categorie
delle stanze vfi era un piiccolo, elegante e comodo salottino, dove se
impqagnhata, si attenedva qualche minuto, in base alla stanza lei
sapeva il tipo di cliente che doveva incontrare e grazie a fidsate
cameriere, serviva liquori o altro e dolci fatti in casa qanche
all'inglesem, all'italiana e altri luoghi per farli snetire a casa. Al
piano superiore le stanze erano predisposte come spogliatoio dove i
clienti lasciavano i propri, così da tenerli puliti e lindi
ed
evitare sporcizia o ritrovarli con qualcosa indosso, la discrezione
prima di tutto, e potessero fare odccia o un riposino prima di
andarsene. Due ascensori, ricavati da due stanzini ai lati opposti
della casa permettevano lo spostamento tra il primo piano e la sezsione
nascosta al posto delle cantine. Un ascensore per scendere e l'altro
per rientrare, con delle persone al piano primo o sotterraneo che
gstissero e controllasero il flusso di persone e facessero da Virgilio
per quei luoghi. Maq non era tutta farina del sacco di Madame. QUella
casa era stata comprata e arredata con molta velocità da Lia
per
lei perchè potesse espandere il suo .
Madame aveva
già il suo edificio in un'ottima zona parigina, mentre
quella
casa era nella periferia metropolitana,mentre un tempo era considerata
casa di campagna per ricchi. La casa era metà di Milan e
metà di Madame e vi accompagnavano le persone che servivano
a
Milan perchè come diceva sempre Lia, qualsiasi mondo si vuol
creare, ci saranno sempre persone che vorrano guadagnarci per
sè, e a volte trattarle come con i cani con i bocconcini per
vederli felici e scondinzanti era tutto.
Madame si divideva la giornata quindi tra i due edifici, e per persone
imnportanti per Milan o le visite di Lia, le riceveva personalmente. E
visite direttamente in casa dei clienti per un ambiente più
a vantaggio di questi, dove proporre, studiare e comprendere altri modi
per far interessare i clienti, sia suoi che di Milan.
"Il mio tempo sta per terminare Madame, ma voi lo sapete
già. I
cinque mesi sono quasi agli sgoccioli, grazie ai veterani ho imparato
le cose che un tempo avrei tanto voluto studiare, ma per mio
padre era
importante la musica, seppur mi sentissi disperata, sola e in un
incubo, tra persone che vedevano che io ero inutile con essa e non
portata... ho ancora gli incubi per quei momenti, sensazioni, quel mio
sentirmi in un posto non a me adatto, alle persone che mi trattavano
malissimo davanti gli altri perchè per far felice la
famiglia ho
sputato sangue quasi... e quando mi sono ammalata, la cosa che poi ha
detto è stata . Poi la gente si domanda come mai vengono
attacchi
omicidi dentro le persone sfociando nel disastro... quando non potevo
ormai muovermi, se ne è uscito così, dicendo che
mai mi
aveva vietato prima... e ora che ho potuto studiare, imparare quello
che mi necessitava anche per i test per David, ma mi ritrovo
con un vuoto,
quel qualcosa di intangibile dentro e profondo e nero come
l'universo, e
capisco che sono davvero troppo rotta per essere salvata, curata
o altro. Quello che mi preme è sapere ed essere
sicura che
le vostre parole non siano aria, che non si perdano nel vento senza
restare
un atto. Un gesto o atto è più grande e capace
di
smuovere e cambiare delle sole e mere parole. So bene che i soldi
rendono stupidi quasi tutti, io per fortuna no, seppur usi i soldi che
Milan di mette a disposizione per fare delle cose. Come questo luogo,
la Raccolta, i cambiamenti. Ma è anche vero che senza il
gatto,
le cose tornano a prima che vi fosse lui, come i centri d'accoglienza
per senzatetto e persone bisognose, che da luoghi di aiuto e sostegno
dallo schifo che è la società cieca e stupida,
cambiarono
in luogo di business dove sono più in pericolo là
dentro
che fuori... ecco perchè molti hanno terrore ad andare in
quei
centri e preferiscono rischiare in strada. Molti si comportano come
fuori di testa quando sentono che sono mandati in quei posti,
come se avessero subito o visto cose orribili. Ma
dopo di me, chi continuerà la cosa?"
"Sono sorpresa anzi, di sapere che Milan non vuole tenerti ferma dopo
cosa hai fatto a quella gente. Voglio dire, scoprire dai resoconti di
polizia di un gruppo di disagiati che rapinano, facevano del male in
autobus o per strada. E così ti sei finta un povera ragazza
che
camminava sola, anche se quei tre ti tenevano d'occhio e quando hanno
tentato di fare qualcosa, li hai pestati così tanto e hai
postato
le loro foto e video online che secondo me se son scappati dalla
città è
tanto..:"
"meritavano di più ma MIlan mi aveva detto di fare le cos
econ
moderazione. Ho solo fatto sentire su di loro la paura e terrore che
provavano le loro vittime, anche mostrandomi intorno a casa loro, e ho
denunciato con tanto di foto segnaletica
e info quei tizi così la polizia si decide a intervenire e
la
gente sa a vista chi sono"
"Però ancora oggi si portano dietro il rimasuglio del tuo
intervento. Per non parlare di quei cattivoni di papponi, come sono
rimasti e la liberazione di tutte le loro ragazze. Ma sei sicura che
sia bene far sentire anche a loro il risultato del loro... come posso
definirlo?"
"Far prostituire qualcuno a forza, drogando o picchiando o peggio, non
ti evita il provare cosa significa essere di fatto violentati,
perchè quelle ragazze lo sono, costrette a darsi ai
clienti. E
visto che molti stronzi pretendevano il lato B, che questi imprenditori
sulla pelle degli altri provino lo stesso. E tutti i clienti sia nei
telefoni che quelli che si appostavano prima e dopo, chiedendo loro di
fingersi ancora signorine di strada per prendere la feccia... se lo
ricorderanno a vita, visto che le famiglie, tutta, ha ricevuto foto e
info con la scritta molto chiara del
"Sono lieta che che adesso il mio mestiere sia legale e riconosciuto,
anche per le ragazze. Tuttavia, seppur il mio lavoro, ritengo che sia
un pò eccessivo che quella gente subisca su di se cosa hanno
fatto... non è un pò eccessivo?"
"No! Un abuso fisico passa, come accade per le donne che hanno
sfruttato. E se provo io terrore e paura per una simile cosa, cosa
significa provarlo? Per questo voglio che loro comprendano sulla loro
pelle cosa significa quel che fanno..."
"Come quando ti sei finta cameriera in alcuni hotel e simili, per
verificare se le voci di abuso fossero vere, quindi vi fossero
vittime?E che si, anche tu sei stata approcciata, per non dire
peggio,
ma hai finto paura..." guardandola, mentre Lia aveva gli occhi calati
dentro la tazza " e quei soggetti si sono ritrovati in
ospedale in
base a quanto hanno reagito a te, i tuoi atti e al tuo sguardo...
spalle slogate, braccia o gambe o costole rotte, fino a pene con forti
traumi per quelli che erano così folli da cercare di farti
del
male. Per quanto grossi e pericolosi, nulla è possibile se
tu
sei addestrata in quel modo. Peggio se tu indossavi quelle divise da
maid da hotel e hai un reggiseno apposta con cui picchiarli o
strangolarli. Ancora non consoco il funzionamento ma toglierlo
velocemente in un secondo e usarlo contro di loro... ammetto che
è divertente! Ritengo che sia molto pericolo, per gli altri,
che tu
abbia questo accessorio ma... il mio dubbio, mia cara amica,
è
comprendere quanto ti è costato superare il tuo terrore di
essere toccata, oltre che avvicinata e dargli cinque minuti di
vantaggio facendogli credere che tu fossi un povera ragazza debole. Hai
avuto forza, ti ammiro"
"In verità" rispose lei, fissando sempre dentro la tazza
"non
è stato per n ulla facile, in alcuni momenti mi sentivo come
quelle volte con Rò e una scarica di terrore mi percorreva
le
vene. Ma guardando quella gente schifosa in faccia l'odio, lo schifo,
l'idea che per questi soggetti tu come donna non vali niente...
è giunto prepotente, prorompente e il guardarli negli occhi
mentre subivano, come le loro vittime, mi aveva fatto uscir fuori dal
terrore. Non è passato, ma il solo fatto che agivo
per
fargli
molto male, ha aiutato. Ma non significa che abbia superato la cosa.
Non accadrà mai più, il credere a qualcuno e poi
trovarmi
a dovermelo stacacre di dosso perchè pretende quello. Posson
star freschi per me, mi è bastato cosa ancora mi porto
dietro!"
"Tuttavia, se mi permetti di ricordarlo, quando tu sarai andata,
nascerà un'altra persona. Non hai timore che questa possa..."
"Io lascerò il posto, anzi il corpo, ad un'altra me che
deciderà e sperimentarà a sua discrezione. Io mi
fermo
perchè sono incapace di risalire la china, da troppo male e
quei
terrori mi hanno distrutta più di quanto le persone
comprendano.
Non sono me, non hanno sofferto quello che ho sofferto io nelle mie
condizioni. Mi sono sempre sentita rifiutare, trattare male per poi
ricordarsi di me quando gli altri avevano bisogno di quel che sapevo e
potevo fare. Allora riconoscevano qualcosa, ma successivamente di nuovo
schifo. Io sempre da sola, io che non trovavo interesse come le altre
nei fidanzati e queste stronzate da gente ritardata... mi spiace dirlo
ma
alla fine me ne frego e lo dico, solo la gente ritardata può
costruirsi una vita basata su uomo o donna da sposarsi, mqatrimonio
importantissimo, figli o non sei una persona completa o non hai come
fanno sempre a dire, un frutto d'amore... bla, bla blaaaaa! Tutto ruota
intorno a famiglia, famiglia, figli, invecchiare e desiderarre nipoti
obbligando gli altri a farli. E poi la persona che ti ordina, come
successe quasi a me, di fare sesso altrimenti era chiaro che non volevo
bene, che no davo dimostrazione di ninete e si sentiva abbandonato...
ci
sono stati momenti in cui ho desiderato tante cose ma poi mi son detta
che se la sbrigavano loro con le loro stronzate. Io per avere qaualcuno
vicino devo dismotrare cose, come se non glielo avessi mostrato molte
volte.E' vergognoso, come le dimostrzioni di affetto o amore fossero
tangibili come le scopate e basta. Io non so cosa provavo per
Rò, perchè era
l'unica
persona la cui vicinanza fisica non mi dava fastidio. Per la prima
volta sembrava bello avere come amico una perosna che volevo
abbracciare o avere vicino. E poi nacque l'odio. Dopo tutto
ciò
che avevo fatto per lui, ceramente per aiutarlo nei momenti neri invece
lui mi rimproverava per tutto e mmi faceva sentire come la mia
famiglia... dovevo ancora dimostrare fargli fare quello
schifo, come si dicenel mio paese 'sto cazzo!"
"Gli
uomini sono così, si aspettano come dimostrazione
quello. Non puoi giudicarlo male..."
"SI sbaglia" fece Lia anteponendosi all'intervento della donna "Dopo
tutta la mia vita scolastica orribile, motivo per i lquale odio quando
la gente piagnucola che vorrebbe tornare bambina e stronzate simili, io
provo solo repulsione nel tornare a quegl ianni. Il vuoto della mia
stanza, la notte seduta davanti la finestra o sul letto a immaginare
una vita diversa. Una me meno terrorizzata dalle reazioni sempre
violente dei suoi, a volte per stronzate che potevano benissimo essere
insegnate in altri modi che botte, urla per settimane, punizioni senza
un vero senso istruttivo. Tu porti solo sconvolgimento
perchè
non comprendi, odio,r ancore, voglia di vedere cose su di loro
perchè capiscano e poi ti senti pure stronza per pensare
certe
cose. Io non capisco come fa la gente a figliare se non è
capace
di comprenedre se stessa e la loro vita e insegnare a un essere vuoto.
Tornare bambini, ma anche mai! E Rò, l'unico di sesso
maschile
per cui ero contenta di averlo consociuto all'inizio, quando parlava
con me in chat o a voce al telefono mi sentivo come se la mia vita
fosse cambiata. E poi iniziarono le cose....
"..."
"Le lamentele, recriminazioni,
accuse di non volergli più benbe solo perchè non
mi
sentivo, non volevo proprio, avevo terrore di quella cosa e lui che mi
forzava anche di sua mano a togliermi i vestiti, a fare questo o
quello. E poi la rabbia e i rimproveri perchè non
gli davo
affetto e conferma di cosa provavo. E così compresi
perchè molte relazioni e matrimoni fallivano... Non l
osapevo neanche io cosa provavo e come mi faceva sentire male la
prospettiva dei doveri che tutte trattano come da fare e basta. E le
sole
dimostrazioni sono dargli te come un giocattolo anche se non ti senti,
avverti che non è cosa che vuoi e... quel regalo che gli
feci
col Mazinkaiser che gli piaceva ed erano soldi che avevo messo da parte
dei nonni, dopo che ero riuscita a tenermeli io, invece dei miei che
se li fregavano sempre. Quello non vale, vero? I pezzi di computer che
non usavo più perchè gli serviva aiuto,
dopo che
ebbe
problemi a lavoro quei soliti tagli al personale e mi trattò
così male perchè i ltizio a cui li aveva venduti
andava
dicendo che un pezzo non funzionava! Inveec di grazie per l'aiuto,
altro che la sua ragazza che parentesi ancora aveva e che non
faceva...! Insomma, a me non iteressava perchè non volevo
prenderlo, averlo, o fregarlo a nessuno. io volevo wqualcubno che
restasse al mio fianco senza che vi fossero obblighi per tenerlo con me
o dimostrazioni... le dimostrazioni! " con schifo e rabbia
"Già mi ero
incazzata non poco per la questione che lei cèra ancora,
preovavano ancora nonostnate lei fosse una stronza spocchiosa. Quella
lì era come le mie compagne melmose, che riescono sempre per
l'apparenza a trovare lavoro senza università, ottimo, ben
pagato e tutto, perchè sapeva apparire in un certo modo
mentre
alle spalle sapeva attaccare la gente senza lavoro dicendo che stando
in sua compagnia tra amici, che lavoravano, era vergognoso. E altre
cose. Dopo quel regalo, la tariffa che mi ero fatta coi miei soldi per
pagare poco telefonandogli, quei pezzi per avere il fondo per il suo
progetto alla faccia del lavoro subordinato... dopo l'incazzatura che
fece contro di me per quel pezzo , a dire dell'acquirente non
funzionante, fu un crescendo di cose che inizarono a starmi sui marron
glassè. E alla fine quelle due volte dove cercò
di
obbligarmi a basta,
vai al
diavolo. NOnostante per tutto il tempo gli avessi detto chiaramente
che,
anche ammesso avessi deciso di accontentarlo come volev aper una cosa a
lui, mi vevnia la pelle d'oca, avevo problemi a respirare, mi veniva
un'agitazione che spiegarla è difficile al epnsiero di fare
cose... non riuscivo e non riesco a provare niente di quello che la
gnete descrive, come se fosse una colpa ero attaccata anche per
questo... o quando cercava di farmelo fare, e io volendo solo
scappare, dicevo no e venivo trattata male. NOn
gliene importa a nessuno di me, di come mi sento, non ha fatto niente
nessuno come io invece facevo per aiutare e... io non sono empatica, ma
per tutti io dovevo consdierare e fare cose se avevano bisogno. I miei
bisogni, nessuno!"
Si alzò, posando con eleganza e certi movimenti con le
braccia
che avev aimparato, andando verso la finestra dando le spalle alla
donna, la quale rimase con la tazza del tè in mano a
guardarla.
"E' così difficile esser ascoltati? Credevo che lui fosse
l'unico che lo facesse in tutta la mia vita. Quando invece non era
così. La casa dove sono stata costertta a
vivere,
anche se
volevo andar via, era la prima cosche pensavo in quei momenti, e per
me non era Casa. Quindi che vuol dire?... QUindi dovrebbe essere facile
capire quanto disagio e
terrore provassi... volevo solo andarmene e tornamene dove stavo
sempre, chiudermi in camera e star lontano da tutti, in primis da lui e
dagli uomini... appena mi metteva
le mani addosso per farmi fare cose che mi facevano star male e io mi
allontanavo, anche lui a urlare e lasciarmi sola nella stanza. Stavo
male, proprio mi ritrovavo a tremare e l'unica cosa che lui faceva era
urlare contro di me, come cieco, come tutti. NOn sorrido alle cavolo di
feste in famiglia? Sono maleducata e vergognosa, non che cè
un
problema. Esterno anche urlando i miei malesseri, i miei problemi, cosa
hanno fatto e non per farmi star male? Nessuno sente niente, mi si
diceva che non avevano mai sentito nulla e no nsapevano. Ti dico
dall'inizio che l'idea del sesso non mi piace, parlarne ok se proprio
vuoi, ma ho seri problemi quando mi si avvicinano o mi toccano... no,
sbraitiamo contro icendo che no nsono come le altre, cosa
detta
da mia madre e altre eprsone , che
le altre facevano, dimostravano e io no. Ho smesso di sorridere
definitivamente per causa della famiglia, di Rò,
della
gente
che mi ha tolto tante cose, ma sempre tutti a rimrpoverare.
Sei
maleducata con la famiglia. Fai un sorrisino oggi che è
festa.
Le foto rovinate a causa tua che non sorridi. Ci rovini i giorni di
festa col tuo muso lungo. Sei deprimente. Sei...Sei... le persone che
sembravano meno stronze come quella ragazza appena iniziata
l'univesità, e io non sapevo come comportarmi
perchè
pareva davvero gentile. Invee sono sicura che creedva fossi strana o
altro, che non volessi stare in sua compagnia quando invece avevo
terrore di mio padre e mia madre che dopo le sette di sera non si esce
più, a meno che non sia le cavolo di feste o stronzate
religiose, seppur una o due volte l'anno. Poi urla e casino
perchè non avevano intenszione di accompagnarmi, uscire
ancora a
causa mia, e niente macchina. E' pericoloso di notte da sola. E
così rifiutavo di andare a quegli inviti e poi queste
sparivano.
Come con le insegnanti non si discute o si parla come invece faccio
con la persona, per capire. NO, sei secondo me una mela marcia anche se
non è così, statti nel banchetto singolo a solo
proprio,
in fondo alla classe. Isoliamo, nonostante fossi io quella trattata
male. Ascoltiamo quelli che mi facevano cose e non me,
disperata. Non
trattiamo più quella persona solo perchè sembra
strana...
che vita schifosa e per direche col cavolo io rimpiango il mio passato
e infanzia, i dottori mi guardavano come se fossi pazza, ma no nsia mai
che si chiede veramente e si comprende. E poi Rò, volevo
solo un
pò del suo tempo, se mi voleva bene e gli paiceva
stare in
mia
compagnia, e invece è solo stato schifo e terrore
ulteriore.
Mai
piu ho deciso e l'ho allontanato. E poi loro, Ric e Zay...."
"Eppure quel che vivi adesso, non ha aiutato?"
"Sembra strano dirlo ma devo moltissimo a Milan,
più chea a
tutte
le persone conosciute nella mia vita. Me ne frego se sono la sua
cavietta, mi ha lasciato libera di fare delle cose e mi ha sempre
trattata con rispetto, considerazione, dandomi valore anche quando non
ne ho veramente. Quanto ha fatto e fa lui... dopo di lui mi viene solo
quell'insegnante di pianoforte che ebbi per u n anno solo, e
poi tornai a
esser trattata come stupida e incompetente dagl iinsengnanti di musica.
Anche lì, non si chiede o si approfondisce la cosa per i
tuoi
dubbi, tratta da schifo una persona che si spacca la schiena per far
contenta la famiglia, anche se tu arrivi per questo ad
ammalarti... non
chiedere, rimprovera, tratta male, fai sentire inferiore come fosse una
zucca vuota invece di una persona che non è
portata, ma
è
lì per volere della famiglia... nonostante questo posto,
cosa fa
Milan, cosa mi ha dato che non avevo mai avuto possibilità
di
avere e il suo rispetto, da uno sconociuto per giunta... anche questo,
sto male dentro, mi sento di troppo, incoerente con questo mondo. E non
parlo per incomprensione e altro, come poteva accadere a grandi figure
del passato che hanno sfidato tutto... Come Amelia Earhart per citarne
una o altre grandi donne che hanno rischiato anche galera e la vita ,
per
dimostrare che le donne non sono solo incubatrici e zucche vuote... no,
o avrei lottato, affrontato come ho fatto. Ma cosa mi si faceva
nell'infanzia, come si comportavano e le loro parole, quelle
parole e
frasi che mi rompevano da portarmi a credere di valere niente... io non
riesco più ad andare avanti nonostnate tutto e quidi
significa
solo una cosa, io non sono riparabile. E quindi perchè
continuare? Quante persone muioiono in mille modi e nonostante abbia
seguito le credenze becere io abbia pregato, per dare questo corpo a
un'anima che la meritasse, così da non soffrire
più
così come anche adesso, nulla. E mi sono convinta che ne le
religioni, ne Zay avessero ragione, Non cè nulla oltre il
materiale. E sono così stanca... e poi vedo i vostri
clienti,
Madame, che cercano come disperati qualcosa che sono, vogliono, che gli
serve per sentire che sono ancora vivi, umani, per sosddisfare bisogni
che devono celare, e mi sento ancora più triste. E
poi
penso a RIc e Zay e quanto di becero hanno detto e quanto odio anche
per loro ho iniziato a provare..."
"hai detto tu stessa che fossero in buona fede, no?"
"Eh.. maa nche così, loro come gli altri, per dire certe
cose,
non mi hanno ascoltata davvero. Si sono pure offesi perchè
ho
criticato oltre che esposto il mio odio, per la lista della spesa come
la chiamo io, della vita che cercano di inculcarti. E loro si
sono
sposati, hanno fatto figli, hanno fatto cose della spesa con l'idea che
relazione, matrimonio, figli siano cose grandiose, non accettando la
mia repulsione per queste cose. Perchè una votla che ti
sposi,
sei vincolato da un pezzo di carta che per tutti gli altri è
legge. Ci sono donne che con la madre vanno dai mariti a chiedere scusa
per non averli considerati abbastanza, perchè
andavano a
infilare
il loro coso in altre donne. E la mancanza era della moglie! Cosa siamo
nel milleduecento dove la donna
doveva inginocchiarsi e chiedere perdono di non essere abbastanza
giocattol oda monta? Mentre lui rompe tranquillamente i voti e va
bene,
perchè la società dice che all'uomo è
concesso?
POi quando la gente si sposa cambia, diventa un'altra, peggio quando
figlia. E la lotta continua nel dimostrare che sei come la gente vuole
che tu sia. Cosa non puoi più fare, essere... vedono la
lista
della spesa come un raggiungimento obbligatorio e qualcosa
di fenomenale, mi dicevano da piccola che il giorno
più bello
della mia vita sarebbe stato il matrimonio, e io
lì a
chiedermi
cosa cèra di bello se prima e dopo cèra la
relazione ed
era solo un pezzo di carta che attestava proporio che uno era
dell'altro. Fare figli, tranne alcuni casi naturali, tutte figliavano
pure quando non volevano o dovevano. Che cosa miracolosa!
Così
come quando viene il ciclo e deve essere detto a tutti come una cosa
meravigliosa, quando è di ogni donna! Quante
stronzate. Siamo esseri umani e
siamo peggio degli animali su certe cose. E persone che dicevano di
conoscermi mi hanno scritto cose assurde, come quei fur, come tutti gli
altri poi
ritrattavano ma in quel caso testo scritto canta, che come si erano
rivolti offesi e tutto era per cosa pensavo...
"..."
"E invece di capire la mia
deluisione e apprensione che con i figli dovessero abbandonare molte
cose, cambiare, perdere altro, come mi hanno trattata! Ma no, sono
sempre io! Cosa ne sa una come me delle cose? Facciamola sentire una
merda nonostante abbia ragione e pure la gente che pensava migliore
come quei due, finisce per seguire le cose degli altri, pure
offendendosi. Sono stanca di esser sempre aggredita e tacciata di
ignorante, icnapace di comprendere, addirittura cuore di pietra mi
dissero, fredda o peggio. Seppur avevo scritto a quei due con amicizia,
con cosa hanno scritto dopo e poi non compreso anche se glielo facevo
notare, basta. Che vadano al diavolo anche loro. Perchè le
cose
sono queste. Tu puoi subire tutto perchè dici e vedi le cose
in
maniera diversa, se però li mandi a cagare e li lasci nella
loro
mediocrità e giudizio, sei una merda. E non mi importa dei
francesismi, ma è così. Con la mia famiglai ero
sempre
quella che rovinava loro le giornate, la loro dannazione, il
non
potersi vantare o pavoneggiare come facevano gli altri,
perchè i
figli li avevano capaci di mentire e fingere bene. Io non dav o mai
soddisfazioni. Con Rò accuse e trattamenti schifosi dopo
quanto
avevo fatto togliendo a me, e mandandolo via e non parlandogli
più, ma a scrivermi che era deluso e amareggiato.
LUI!"
voltandosi
verso di lei "Da quei due, prima li ho mandati al diavolo sparendo per
come si comportavano e dicevano. COme secondo loro dovevano spronarmi,
sbagliando... e meno male mi conoscevano, non capendo anche dalle mie
parole che mi facevano solo incazzare. Loro ocme tutti gli altri non
vedevano il mio dolore ed erano empatici con me. IO SEMPRE CON TUTTI,
NESSUNO CON ME! E poi la seconda volta che gli ho parlato per dirgli
adios, scrivo solo per mettere le cose in chiaro e leggo quelle cose ,
e
mi viene voglia di far del male malissimo. MA NO, LA STRONZA SOLO IO!
SOlo io! E poi ci si chiede come mai molte persone fanno stragi ocme
nelle scuole in america , al pieno della sopportazione o si fanno certi
gesti, su altri e su di se. E poi a piangere come merde accusnado, pure
da morti, di aver fatto loro del male, dando sofferenza ai
vivi
quando erano i vivi ad averli rotti dentri e fuori... quanto sto male
adesso, cosa sento, cosa provo per tutto e tutti ogni volta che mi
tornano in mente e l'impossiiblità di provare qualcosa di
diverso, anche adesso grazie a MIlan... se solo, se solamente lo avessi
incontrato prima. Se avessi incontrato una persona come lui che
nonstante sembri un dandy pavoneggiante e tutto, è stato
più comprensivo, capace di approcciarsi nel modo giusto,
dire le
cose giuste, mai urlare e rimproverare dcome hanno sempre fatto
tutti... quel che no nerano tutta quella gente, anche quei due, in una
persona sola. Ma era così tardi..."
"E gli uomini allo Chateau?"
"Quelli..." fece lei con amarezza "All'inizio mi odiavano e putnavano
a vista. Un'estranea che seppur considerata dal loro capo, era sempre
non dei loro e che metteva regole, cambiamenti e nuove cose che non
gli piacevano. Poi si son ricreduti vedendo a cosa portavano e cosa
fossero, ma non è cambiata molto. NOn so per quale motivo ,
ma
io
alla gente non piaccio, mi viene sempre detto che è dal mio
modo
di fare, come appaio... e allora che vadano al diavolo anche loro. Io
cerco di considerare gli altri, dove mi trovo, vengo incontro...
quanto ho fatto nella mia vita prima e dopo ma cè sempre
qualcosa che non piace di me. Lo vedevo nella faccia di tutti, compresa
la madre di Zay e il suo ex, le loro facce era come se dicessero
diverso, dalla gentilezza apparente. E credono che la gente
non se ne
accorge? E così che mi sento a disagio e sola, sempre
questa
cosa. E questo mi fa domandare se mai l'idea di rendere un luogo di
fratelli e non di paesi chiusi, distnati, con differenze che portano a
odio... potrà mai, Milan, riuscire in
qualcosa che in millenni
è ancora è utopia se io già sono
odiata nonostante
non sia una persona negativa? "
"E'
una questione che forse non potrà mai avere risposta.
Quel
che si sente a pelle, a volte spingono le persone a giudicare senza
valutare altre cose. QUel che mi rattrista è che tu non
abbia
trovato neanche lì un tuo luogo, un tuo paradiso da chiamare
Casa. Comprendo il tuo malessero e se andartene è la
decisione
giusta, è l'unica cosa che sai, per come se e ragioni molto,
non
posso far altro che dirti . Hai fatto il tuo
tempo, rispetto le
persone che per malattia, vecchiaia o altro sono costrette a esistere
più di quanto vorrebbero soffrendo, finchè morte
naturale
non giunge... se dopo anni di ragionamento, anche dopo aver avuto un
pò di comprensione e umanità che no
ncèra
là fuori, è l'unica cosa che allevia il tuo
dolore, allora vai. Trova la tua pace. Aiuterò
chi
nascerà dopo di te, perchè sia una persna
completa e
consapevole di tutto..."
"Voi siete molto considerata da MIlan. Si fida di voi e ascoolta i
vostri pareri, anche per via dell'amicizia che vi lega da quel lavoro
che svolgevate insieme. Siete di mente aperta, ferma in molte cose e...
vi ringrazio per aver compreso e cosa avete fatto mostrandomi spaccati
di vita che di solito si tengono celati per paura, o semplicemente
quiel lato di qualcosa che per la religione è tacciata come
tabù, ma che i preticelli del cavolo fanno lo stesso,
così da capire più cose. Fa ridere pensare che
gli stessi
che sbraitano dai pulpiti e altari certe cose che non si devono fare,
poi le metteono in azione loro, che giurano e promettono a quel loro
Dio..."
"...dimostrano come, se lo fanno loro stessi, allora non cè
molto di vero. Lo so. Tu sei l'unica che conosco che non ha
mai
avuto esperienze e non ne vuole, e che nello stesso tempo mi
hai aiutata
ad ampliare la mia attività. A gestire
situazioni riguardanti sesso e relazioni, seppur sei poco
propensa
all'amore e le manifestazioni pubbliche..." sorridendo
"Cosa è ilare, Madame? Mi da fastidio vedere la gnete fare i
gatti in calore spacciandolo per amore... le case private, i luoghi
privati, esistono per un motivo. CHe nervoso per strada le poche volte
che uscivo per andare dai cavolo di dottori e dovevo trovare i
marciapiedi bloccati per gente che doveva sbaciucchiarsi, abbracciarsi,
dimostrare cose fermando le persone e poi coi figli... le carrozzine, i
piccoli troll urlanti... sono un fastidio, creano disagi ma no, sono io
il Grinch, lo Shrek di turno perchè mi fanno incazzare e non
rispettano me, che le stronzate in pubblico non mi piacciono
e
così sparati davanti a tutti. Fatelo a casa vostra. Se io mi
lamento o
chiedo
per la terza volta il permesso di ocntinuare quei pochi passi vicino
casa che riesco, mi guardano male, rispondono male o vengo sicuro
tacciata di essere come le Bestie che urlano che i neonati non si
devono allattare in pubblico, ma va bene vedere i balconi,
pure le
mutande e i sederi ben mostrati dai vestiti delle donne. Questa cosa
che le donne
devono essere tutte sezy a tutti i costi, nude più che si
può senza considerare luogo, ambiente, situazione se scuola
o
lavoro o altro, e devi essere sexy e prorompente o superfiga,
bah. Gli
uomini poi non ne parliamo, con quel modo di vestire terrificante e poi
puntano il dito contro una cosa naturale, si questa posso dirla e non
mi da fastidio, ma tutti a sbavare o invidiare l'apparenza
delle altre
che sono perfettissime e tutto. Insomma ipocrisia ovunque e poi la
cattiva sono io! NOn vieto le cose basiche ma il termine privato esiste
per un motivo..."
"Ovviamente" disse Madame acconsentendo con la testa ma con lo stesso
sorriso, cosa che fece non felice Lia che la fissò malamente
"E oltre questo, le ricordo che il uso lavoro consiste comunque nel...
vendere i lcorpo di altre donne. Capisco i vecchi lavori, vostri e di
Milan, ma trovo... no anzi, non vedo alcuna differenza con cosa
cerchiamo di fermare e quel che facciamo. Ma si sa, finchè
sono
quelle persone a trovare nella loro malattia di... propensione
eccessiva al sesso, e abbiano trovato una loro dimensione..!. Prima,
là fuori, appena qualcuno lo scopriva,
sbandieriamolo senza
pensare che sia una malattia e si è in cura, distruggiamo
pure
la vita della gente e facciamole perdere il lavoro. Adesso non solo
hanno deciso di non curarsi ma di lasciar sfogare, e intnato
metter da
parte per il futuro, almeno hanno capito la cosa invece
di scialacquare, e poi saranno aiutati da noi e vivono
già
da ora una vita migliore. Sono accettati senza giudizi, se hanno
bisogno tutti sono a disposizione e ancora di più...
Eì' epico però cosa ho combinato a quegli stronzi
che pensavano di far del male alla gente ridendoci...
con
oggetti dipregio e firmati che sappiamo dove trovare a meno, con
una macchina prestata, sotto controllo ovviamente, li ho
fatti presentare a chi aveva fatto loro del male ed
è stato epico,
straordinario, da incorniciare come sono rimasti basiti nel vedersi
loro, poveri comuni che non valevano niente mentre loro, prima
snobbati, poi ricomparsi felici, raggianti, con il meglio indosso
pronti per i social e pure con fidanzati, finti, ricchi..."
"Eh, si" fece madame sorridendo "Nonostante non sia da te farlo per te,
sei bravissima a
preparare le persone perchè siano meglio di quello
che si
possa
immaginare, perscherzi o... prank, si chiamano così?...
con i
soggetti che avevano portato dolore e soffferenza negli altri. Far
sentire il loro niente, la loro inadeguatezza e mostrando che le
persone sono migliorate tre volte di quei bulli nel mod pulito, giusto,
per le loro qualità. Hai dato dei compiti alle mie ragazze,
e
ragazzi, per cui davvero si guadagnano da vivere onestamente e con
quelle capacità che prima erano derisi. Le ragazze di
più, hanno mostrato le reazioni sgomente di quelle persone e
devo amemttere seriamente, un pò, mi sono sentite
inorgoglita che il loro bigottismo venisse... schiacciato. Lo ammetto e
sono pronta a farlo nuovamente. I loro problemi sono diventati solo
parte della loro vita che curano, sono inseriti anche tra persone di
grosso calibro che Milan conosce , e nella
societèà
valgono
più di quei soggetti. Molto di più. E questo lo
devono a
te. Anzi, è stato divertente vedere festività e
feste
legate alla natura, rpeparate dove vivevano loro, quindi loro
città e cittadine dove erano ospiti d'onore con
tutti
veramente gli onori. Quelle feste hanno portato cibo gratis, sezione
per le adozioni per gli animali abbandonati, giochi per grandi e
piccoli, anche se ti è costato parecchio accordi con il
prete e
vescovo per presenziare, cercando di evitare di usarli come
acquiloni,
tue esatte parole, tanto la stoffa cèra, per quanto
fastidiosi fossero, seppur erano
così a botte che parevano più zavorre..." facendo
sorridere in maniera cattiva l'altra "...e sono rimasta davvero
colpita. Le persone si son divertite, alcuni animali hanno trovato casa
e sono controllati, le mie ragazze e ragazzi sono stati madrine e
padrini dell'evento portando anche i temi legati all'ambiente su
pesticidi e morte delle api, i pericoli di prodotti troppo identici e
con pochi valori nutrizionali che emergono dai semi venduti da alcune
aziende, sterili e modificati..."
"Attenzione, io non ho mai detto che tutte le modifiche fatte al dna
delle piante sia sbagliata. Ma veramente si è curato
più
il fattore bellezza, con prodotti tutti iguali quasi id peso, aspetto,
caratteristiche. Semi sterili, a discapito degl iagricoltori che
già ricevono centisimi a tonnellata, a discapito
delle somme
utilizzate per la cur delle piante o alberi. E dai nostri studi i
prodotti che si vendono adesso, tranne quell iche di norma la gnete
rifugge perchè non perfetti, non belli, non lucidi, con
evidenti
imperfezioni invece sono più sani, più
corretti come
codice genetico e differenze. Lei lo sa, Madame, che molti tipi di
frutta e verdura sono andati perduti, solo di mele pprima si contavano
entro i cinquecento tipi di mele diverse al mondo... per non parlare di
carote, patate, melanzane e la lista è molto lunga. Tutti
ormai
acquistano i semi di certe aziende perchè il risultato
visivo
permette la vendita, o iniettano fattori di crescita acquistati da
veterinari e farmacie , che danneggiano solo il consumatore. E tutto
per
rendere i prodotti identici, deisderabili, più facili da
gestire
e vendere. Noi stessi nella Fattoria e i quelle legate alle varie
torri, piantiamo semi di frutti e verdure che abbiamo cercato
appositamente da piccoli contivatori, contadini, le famiglie con
anziani che ricordano e tengono degli orti, con soggetti originali..."
"Si, e ho desinato molte volte da voi, so bene il gusto dei vostri
piatti diversamente da quelli dei ristoranti dove pranzo o cene.
Affermano di usare prodotti di prima qualità, ma anche se
chef
stellati o parecchio conosciuti, non si avvicinano affatto alle vostre
materie prime, il vostro latte che non è liquido quasi
acqua
ormai, e dal colore ben diverso del bianco candido
così come
tutti i derivati. Le caverne naturali dove stagionate fromaggi e
salumi. I vostri animali come vivono e come coltivate. Avete
anche iniziato a coltivare perle..."
" I molluschi della sottocageoria dei Conchiferi, che sono gli unici
tra tute le varietà di molluschi a produrre perle, ma voi
conoscete bene i fattori di Gastropodi e Cefalopodi. La questione
importante è il fattore alimentare per noi. NOn possiamo
certo
cibarsi solo di prodotti grenne e carni e derivati. Il problema
è che ormai la maggior parte di specie marine sono tutte
corrotte dall'inquinamento, seppur non se ne parla. i livelli di
metalli pesanti, mercurio e sostanze cancerogene e dannose pre l'uomo
se li consuma sono alti e abbiamo dovuto scegliere. O allevarli noi,
oppure testare ogni banco di prodotti che acquistiamo. Così,
oltre le alghe, che utilizziamo sia per cibo al natureale che per la
loro caratteristica jellificante sostuendo le cartilagini, che
utilizziamo invece come colle di varie tipologie, abbiamo dei settori
ittici di nostra produzione. Niente ammassi senza senso di animali da
far spavento, un numeor calcolato ogni metro cubo, mangime corretto e
non chimico o errato per farli ingrassare e curiamo le strutture marine
abbandonate..."
"Trasformare piattaforme petrolifere, fortezze delle guerre ed ex hotel
e strutture abusivi, abbandonati, in itticolture non intensive,
controllo della pesca e cambio di uso di molte vecchie navi da crociera
e petroliere ripuilite e controllate, in sistemi galleggianti e in
movimento, quindi segundo i percorsi normali, allevare in modo
più corretto. So bene tutti i progetti in cui Milan si
è
inserito. Non solo questo. Ma anche le vendite che effettuate di
prodotti sicuri e certificati. I diamanti creati artificialmente, le
perle che coltivate... soche ti piace osservare come le producono"
"in effetti è vero, mi domando spesso se siamo abbastanza
delicati, ma per utilizzare in quei molluschi mangerecci la
madreperla o nacre, il tessuto che riveste
la
conchiglia crei la perla intorno al nucleo ci permette
sovvenzioni speciali che ci servono proprio per controllare pesca
abusiva, caccia a balene e squali, anche la vendita illegale di delfini
e squali spacciati per pesce spada... e la vendita di pesci e animali
marini per collezionisti.. e molto altro. Non siamo cattivi, anzi. Ma
chiediamo all'animale un piccolo sforzo dopo le nostre cure
così
che oltre che darci sostentamento, ci permetta di proteggere la sua
casa. Noi alleviamo molto oltre le coste, in strutture nostre con
dovute certificazioni e regolarità. Anche se di fatto le
ostriche non sono allevate per le perle, noi lo facciamo. Le ostriche
commestibili possano produrre una perla, ma gli allevamenti
commerciali evitano che qualcosa possa entrare tra le valve che no sia
acqua per evitare formazioni estranee nelle carni e rischiare qualche
problema al consumatore. Insomma, rischiare di ingoiare una perla
è raro ma è capitato, noi facciamo in modo invece
che le
producano, anche se non ho mai voluto assaggiare un'ostrica e non so
davvero come facciano a mangiarle..."
"Si, Milan le adora, invece tu odi tutti i gusti mollicci e jellosi. Ma
per la qualità le vendete anche, divenendo fornitori di
fiducia
delle persone giuste, modo ulteriore per avvicinarli..."
"Esatto, Milan ha capito che insinuarsi in modi loschi e subdoli,
facendo subdorare qualche magagna non è il massimo, ma
divenire anched fornitore di quello che i ricchi e potenti vogliono...
anche se, ostriche mollicce e uova di pesce! Bah"
"Io non mangio mai pesce di allevamento perchè so bene come
sono
tenuti in quelle vasche piccole, senza ricambio d'acqua e poi gli
alimenti... ma almeno voi avete rispetto per loro.Anche i molluschi da
perle e da cibo, dai bivalvi, i vedi creatori delle perle e anche
ostriche. Anzi non so come ringraziarti della perla a forma di pera da
tre centimentri che mi hai donato, davvero un bellissimo gioiello
incrostato da decori in filo d'oro che rende il tutto davvero elegante.
Maq ho avuto l'impressione, anche sopratuto la tua richiesta
di
indossarlo per le feste organizzate da Milan, che questo dono non fosse
disinteressato o di ringraziamento ma più... come un
considerarmi una sorta di espostore mobile, o vivente, per i vostri
prodotti, considerando che tutte le donne o uomini che erano
interessati per regali, potevano conoscere questo ulteriore vostro
settore..." vedendola sorridere in maniera carogna, come per dire che
l'aveva cioccata ma era divertita dalla sua trovata"
"Effettivamente era questa la mia idea. Ho chiesto a Milan una perla
scelta da lui per Voi, ma amemtto di non aver capito se avesse colpito
l'intento che mi accingevo a fare oppure... comunque conosce anche lei
Milan, anzi ancor più bene di me, quindi sa bene che i
nostri
doni, intenso come organizzazione, tranne rari casi, hanno una punta di
lore particolare. E io volevo veramente ringraziarla di quel che
è, Madame, perchè se VOi foste stata un soggetto
diverso
avrei evitato la vostra presenza. MOlta, parecchie volte. E, tutte le
consocenze che mi hanno permesso di capire molto più delle
persone e l'intimo, oltre del lavoro così particolare. Se
non vi
fosse una persona corretta, giusta, molto più delle marce
che ho
conosciuto che si reputavano timorate e pure di dio, e nonostante
questo esperta in un settore definito vecchio come il mondo... fossero
più come Voi, come persona oltre il mestiere, questo mondo
sarebbe migliore. O come Milan. Ma non è così. E
quindi
eccoci qui, voi con un dono che vale davvero parecchio per la purezza,
peso e qualità visto che come nucleo utilizziamo
direttamente
granelli fatti da noi di conchiglie rotte o con problemi e quindi da
cui è impossibile prendere madreperla utilizzabile, per non
usare plastica e rendere di fatto mediocre il prodotto. Oltre quella un
giorno se ne uscirà una degna, vi donerò una
perla
Abalone, è una madreperla che adoro e sostengo,
blu-verde
e a volte anche viola, con iridescenza nei pezzi migliori
sull'
arcobaleno. A causa delle loro forme irregolari e iridescenza liquida,
le perle abalone hanno una nacre che dà una bellezza
singolare
ad ogni perla. Ad ogni modo i bivalve come abalone e altri sono
commestibili e poi ci sono le ostriche"
"che cosa affascinante l'allevamento fatto bene e come conoscere certe
cose..."
"Quando raggiungono il tempo
ottimo perchè per vecchiaia le carni non diventino brutte o
vecchie coe alcuni dicono, e hanno prodotto parecchie perle, sono
impiegate per il cibo. NOstro o a richiesta essendo di
qualità
con acqua controllata e testata, vendute. E sono disponibili anche per
il prezzo corretto per la qualità, per feste, banchetti,
matrimoni, ogni volta ne hanno bisogno ovviamente non in
quantità assurde, ma come portata di pregio, sapete bene
come
certi alimenti sono presentati e previsti come il cloue per gli ospiti.
E viene inteso che per la qualità i pezzi a persona sono due
al
massimo tre. Questo perchè abbiamo più settori di
lavoro
e ci permette di soddisfare certe persone che dobbiamo... abbordare,
con la gola" sorridendo "mentre da noi si fanno in zuppe all'asiatica
ad esempio ma voi lo sapete bene. Il mondo può cambiare da
essere sostenibile e corretto verso altri umani e animali. Seppur so
che la natura sa essere befarda, dura, orribile come i carnivori che
mangiano prede ancora vive o rapaci che spennano le prede fermandole
col proprio peso, mentre queste urlano per il dolore per raggiungere la
carne ancora viva... è la natura. Il peggio certo per me
sono
insetti e simili, dove cè di tutto. Altro che film horror,
la
sola parte delle formiche o lumache possedute da funghi o larve per...
lasciamo stare. Ma trovo osceno, inclassificabile mano umana che
strappa con una rabbia e forza le penne da oche e papere per i piumi
con queste vive e urlanti, che scappano piene di dolore che non so
nenache comprendere per come sono le loro penne in corpo e il terrore
di subire ancora. E glielo fanno due, tre, quattro volte in base a
quanto le tengono vive. io no nso immaginare queste persone come
possono far qualcosa del genere, come per le pellicce... Oh, qualsiasi
Dio! Quei video di quelle creaturine che stavano così
attorolate, tremanti come disperate, sotto acqua e neve, e... come si
può fermare tutto questo? Con appelli, interventi in ogni
paese
di organizzazioni animaliste non è possibile o facile.
Così la mia idea, dopo anni che sento di lotte, petizioni e
sabotraggi in quelle induetrie dell'orrore, con la morte non data
perchè per risparmiare si dà loro uhna botta sul
naso per
creare un'emorragia ma come per i piccoli di foca non accade, e tra le
mani in quei video mandati alla tv c'rano quelle creaturine scuoiate
vive, che sentivano tutto... ecco, mi sono rotta le balle, visto che
l'era delle pellicce è passata da tempo e ormai con quelle
sintetiche e molto simili alle vere non hanno più ragione di
esistere, cambio sistema..,"
"Mi auguro che non farai del male a padri e madri di famiglia che
facevano quello solo per vivere..."
"madame, sul serio voi siete una donna più empatica e
gentile
dei me? So bene che per mangiare e sorpavveire si fa questo e altro. Ma
una cosa è uccidere subito l'animale perchè no
nsofffra e
poi , un'altra è tenere tra le mani
una bestiola
viva e fare quello che ho visto. o passare davanti a gabbiette
impilate, fatto da loro, e non provare dolore e sofferenza nel vedere
quei visi terrorizzati e pieni di sofferenza per freddo intenso senza
una copertuna, il caldo, la paura, la follia che veniva in molti
finendo per girare in tondo. Per non parlare di circhi e zoo... il
cambiamento deve portare al non accettare questo su animali e altro che
gli viene fatto, e lo schifo su persone. Perchè molti
crescono e
non comprendono che gl ialtri sono persone, non scemi o sbagliati che
puoi giudicare o rovinare a tuo piacimento, o come in certi
paesi
come schiavi sia ancora accettati e Voi sapete di cosa parlo, che
legalizzati per il lavoro oslo perchè stranieri. Basta...
ridiamo speranza, dignità e sicurezza a quelle persone che
no
nsi credono più come tali, ma niente! Perchè non
vi siano
più me e altre categorie che alla morte malediranno la loro
vita..."
"Tu
ne sei fuori"
"Già,
ma solo perchè ho deciso di non provare più lo
stesso
dolore. Di non essere più perduta nelle prese i giro, nei
trucchetti, voltafaccia, negli obbglighi e doveri che io dovrei agli
altri solo perchè è il prezzo o compromesso per
avere
qualcuno accanto. Mai più. Ho capito con Rò, con
tutti
che se vogliono qualcosa, vadano da altri. Io non darò
più niente. Le cose le faccio, ormai, perchè
sento di
fare qualcosa di mio per chi ha subito un torto. Se non me, almeno
qualcun altro. ALmeno avrò fatto qualcosa di giusto e visto
orrore, terrore, disperazione negli occhi fin nell'anima della merda
che sono molti. Devono soffrire, pagare, domandare la morte piuttosto
che continuare... devono provare dieci volte cosa ho provato io per
colpa degli altri e cosa hanno fatto alle loro vittime. So di non
essere una brava persona. Per gli altri là fuori, io dovrei
provare sentimenti di amore, gratitudine e tutto per la famiglia ma...
io sono una persona orribile, fredda, ingrata, stronza, quante cose
sono e lo so! Ma a nessuno interessava della mia sofferenza o non sarei
finita in quel modo, non mi avrebbero trattata in quella condizione,
mentendo affermando che mkai avessero fatto... o detto! Quanto ne ho
subito perchè diversa, per altri sbagliata, con problemi,
perchè non avevo fidanzatino ma se come altre avessi fatto
roba,
sarei stata feccia, indicata col dito come ho visto ad altre. Diventano
magicamente ninete, come esseri da tenere lontano. Come fossero alla
stregua di assissini. E la cosa che ho odiato è stata
questa,
per me la persona non è come appare ma quello che fa, se
commette cose contro altri, se giudica, se è maligna...
quelle
ragazze hanno soltamento fatto cosa le veniva detto"
"l o so"
"Prima schernite
perchè non si ha fidanzatino, dieci anni o più,
poi se ce
l'hai ti fai spingere da questo a fare roba con mille espedienti. E se
ci riescono che accade? E' la ragazzina la stronza, vegognosa,
indecente, facile ebla bla... mentre il maschio no, non diciamo mai
niente al maschio che se non ottiene abusa, non insegniamogli a
prendersi le sue responsabilità riconoscendo e aiutando per
il
bambino, buttiamo tutto sulle spalle della femmina tacciandola di
essere solo di basso livello. Senza istruzione, senza lezioni sessuali,
senza spiegare che cosa accade se si fanno certe cose, cosa una donna
deve fare e cosa pretendere in certi casi. Insegnare che far contenti
gli altri per aspettarsi affetto e considerazione, quel cavolo di
miraggio di amore, principe azzurro, famiglia felice delle favole con
figli che per le storie dei ... Basta!
Questa storia deve finire. Donne che subiscono infibulazione, che sono
osservate nude e valutate come vacche al mercato se sono degne dei loro
merdosi figli, costrette a sposarsi a otto anni o poco più a
uomini più che adulti. In altri paesi letteralmente vendute
dietro compenso dalla famiglia del marito. Sembra un racconto del
passato, ma accade ancora oggi. Donne tradite, uccise, maltrattate fino
alla disperazione, considerate inferiori solo perchè
donne. Trattate, viste, etichettate nei modi peggiori e mi
sentivo
sempre
male per questo perchè tutto mi veniva detto, ma ancora non
quello, di esser una svergognata, perchè non ho mai fatto
nulla
con nessuno. E chi cèra che mi volesse bene, tanto da...Bah!
perfino Rò, l'unico che non i dava fastidio per le mie
paure,
alla fine lo dovetti allontanareoffesa dai suoi comportamenti , e
asfissiata da richieste che erano quasi obblighi. Sono io che ho deciso
di dire basta a queste cose, me ne frego se la gente giudica
strupido o altro il mio evitare gli uomini e il sesso, ma cè
da
cambiare molto, perchè le donne del futuro non
abbiamo paura,
timore, terrore come me dell'avvicinamento di un uomo, del loro
pressare, i ricatti del ti amo, starò con te, posso
esprimerti
il mio amore solo così se tu ti dai... l'amore non
è
questo e non solo questo per chi li vuole. E'assurdo che ancora in
questi anni dopo il
duemiladieci, ci sia l'idea che se una donna vuole le sue esperienze
è donnaccia per non dire gli epiteti, è una poco
di buono
e peggio, mentre gli uomini possono. CHe mettno incinte e poi
abbandonando madre e figlio senza acecttare responsabilità
come
fossero spazzatur, come fanno con gli animali. Che la colpa
eventuale è
sua, solo della ragazza e pure dai genitori dello stronzo sia
lei la
colpevole e il lor pargoletto un angelo asessuato sceso dal paradiso...
che me lo diano cinque minuti e ce lo ricaccio io nel paradiso a pedate
nel culo..."
"Suvvia, non ti adirare adesso..."
"Madame, io non ho vissuto nulla e quasi niente a causa della mia
famiglia e la gnete sempre a spiare e giudicare. Avevo paura
di urla, botte, rimproveri, accuse... ho avuto così
paura
che non ho mai fatto o provato nulla, finendo solo per essere quel che
sono. E no dovrei adirarmi? Fare le mie esperienze, essere, provare le
cose e invece non farlo e stare in casa a causa della gente?"
"lo so, ma... Sfoga la tua rabbia, odio, rancore
nelle azioni come dici sempre, ma sulla gente che lo merita
senza
tenere dentro tutto, facendoti del male. Rendi e dai corpo nella
realtà ai
tuoi incubi come dice Milan. Ti ringrazio anche per quello che hai
fatto all'uomo che anni fa mi... insomma, ti ringrazio in un certo modo
per avermi vendicata, visto che era considerato irreprensibile e...
ammetto che scoprendo online e sulle televisioni sue foto parecchio
discutibili alla Lia, come le chiamo io, accusandolo pubblicamente e
facendogl icadere tutti i valori di merdato..."
"Attenzione..." le disse, votlandosi adirata "io l'ho fatto
perchè per quella persona non era accaduto nulla di
sbagliato.
Ora sa, gli ho detto di ricordarsi di me e che lo avrei atteso se
desiderava vendetta, ma che doveva piangere ogni giorno da ogni
pertugio per aver trattato persone come oggetit, spacciandosi per una
persona per bene e potente, ricca... adesso molte sue azioni sono di
Milan, i suoi guadagni e il rispetto sono scemati, anche per... le
donne, vere quest aqvolta, non fittizie, che si son prestate anche
dietro nostro compenso nel caso, così da aver una rendita
per il
dopo qualsiasi cosa accada, a denunciarlo... i nostri avvocati non
saranno pagati da loro e quindi hanno anche accettato per questo
motivo, ma abbiamo degli sponsor che trasmettereanno ogni cosa detta,
scoperta a modo loro per caso o di nascdosto suilla faccenda. Loro
fanno share, audience, pagando gli avvocati parcelle ovviamente non
faraoniche, ma quanto una foto quotata come esclusiva...
insomma, in
molti ci guadagno e voi, Madame, sarete sollevata nel sapere che il
male deve pagare. E non solo, io sono per le
libertà di
fare cosa piace e si desidera purchè non danneggi nessuno,
senza
che questo sia utilizzato per andare contro le persone. Oggigiorno foto
e video del privato un pò piccante della gente viene usato
per
ricatti, forzare certe cose, oliarne altre, perchè la
persona
desidera evitare che la gente sappia che gli piace un fetish, un tipo
di attività sessuale, che per la famiglia si è
dovuto
sposare ma non è ciò che volevano e li hanno
obbligati ad
essere..."
"Capisco. Tu vuoi fare in modo che i fatti personali relativi ad
effetti e piaceri non siano più motivo cdi scandalo, di
raggiri,
di ricatti..."
"Dopo che questo non sarà più visto come modo di
settorializzare le persone solo perchè vivono, invece di
scandali sessuali passerò a maltrattenti su donne,
animaletti,
caccia ad animali protetti e molto altro. Cè smepre qualcosa
che
fa indighnare la gente, ma no faccio questo per meri sgarri di
qualcuno, ma per abusi, omicidi, ricatti, illeciti contro e sopra la
gente... si deve pagare, non che con soldi e giochetti con altra feccia
la legge non diventa uguale per tutti. Mai più!... Ma anche
per
aiutare quelli come me e peggio di me...
dopo le paure e i terrori di essere niente lontano da loro, di non
essere e valere da poter fare le cose mi piacevano e potevano essere
per me, visto che con i loro obblighi non adatti ame avevo fallito...
erano castranti, il becco ovunque, le mani nei miei cassetti e oggetti
anche nonostante la mia età, impossibilitata a scegliere e
decidere per me perchè cèrano loro che sapevano
per me.
Famiglia al primo posto, tutto diviso, tranne per i fratelli. Loro
potevano avere cose personali e cibo solo per loro, il resto che
piaceva a me ma loro no, si divideva, se lo compravano, e mangiarne
anche loro. Meno male che faceva schifo! La cosa più che
odiavo
è l'ambiente pieno, in ogni stanza, si santi e madonne, cose
religiose, l'obbligo per me nonostnate altri potevano fare cosa
volevano sentivo dire, di stare in famiglia seduta come un'idiota fissa
sulla sedia tutto il giorno sentendo parlare, sparlare, interessarsi di
fatti degli altri dopo che li avevano spiati e lamentarsi delle
persone, per essere come loro. Questo odio. La religione, cosa dicono
gli altri, le apparenze e tutte le cose che mi hanno opbbligato a fare
ed essere proprio perchè le persone parlavano, saresti una
poco
di buono, saresti maleducata, devi fare così e in quel modo
e...
poi loro facevano il contrario. Basta! Questa cosa della maschera
sociale per apparire in un dato modo e se n on sei così sei
sbagliato è assurdo in questo anni e secolo. E la
cosa
ancora peggiore è che per la società ottusa e
becera e la
religione quante persone hanno sofferto cose orribili, ma chi le
ricorda? Gli esili dalle città o villaggi, i giudizi che
portavano a torture e morte, inquisizione, voci sussurrate e tu
diventavi alla stregua delle prostitute mentre volevi essere meno
rigida di ocme erano gli altri mentre dieto facevano di tutto...
Madame, è ora che lavoriamo con le conoscenze di Milan e
Vostre,
affinchè si possa avvicinare le persone giuste, quelle che
tengono solo loro il potere e capitali, per portare le modifiche per
salvare l'umanità. Le regole, comportamento ed educazione
sono
pilastri delle società, msia animali che umane, ma
è ora
di dire basta con giudizi e categorizzazioni che disastrano gli
altri..."
"e smascherare i volti finti e celati... con piacere"
"Mio buon Jd"
cinguettò una
voce dolce e suadente di donna , appena uno degli uomini di piantone
all'ingresso ebbe aperto lo sportello "Che piacere, rivedere te, tu che
sei così caro. Anche se..." guardando lui e gli altri dalla
testa ai piedi "speravo in un abbigliamento più... meno...
militaresco, campagnolo...ma niente formalismi, questo luogo
è un
paradiso in terra e le libertà di etichetta e rigore vanno
abolite" fece lei osservando l'edificio.
"Veramente
Madame, sapete
bene che
questa è la divisa di giorno, che siamo militari di base e i
movimenti rapidi e sicuri sono oro per noi, che siamo pronti ad ogni
evenienza..."
"No, ti prego. Si, so
bene cosa stai
cercando di dire e ovviamente ti prendevo in giro... sei
così
carino quando arrossisci che non faccio altro che tentare tutti i modi
possibili per metterti a disagio, come fossi la Regina Elisabetta.
Quella gagliarda vecchiarda..."
"AH.." fece lui ridendo
a trendadue
denti "una frase che avete ripreso da una persona... e so bene che voi
siete parecchio propensa allo stuzzicare e tastare il polso
con chi vi
va a genio." fancedo un inchino perfetto e profondo "Tuttavia vi prego
di non introdurre negli eventuali discorsi, quelli più...
brucianti quanto uno jalapeño andato di traverso..."
"Eh eh... qui avete la tendenza a descrizione figurative, ma questo
livello, per quella persona? Oggi è scesa con il piede
sbagliato? Le è passato un gatto davanti o lo ha trovato
nelle
stanze che frequenta? le hanno rubato il cibo che nasconde ovunque...?"
con un largo sorriso
"In verità, mi creda, come la precedente, ella non
è
avvezza a sotterfugi del genere. Solo le signorine veraci poco amanti
del protocollo si comportano in modo da mostrare il loro..."
"Cosè che stanno dicendo?"
Jd rallentò per la frase , perchè
Madame
alzava
gli occhi sulla persona che aveva fatto quell'uscita infelice in un
momento di benvenuto che la loro ospite adorava. Disquisire in
linguaggio medio e aulico la divertiva, anche se il clou sarebbe giunto
con Milan e forse Kianta, e le novità la attiravano come il
didietro non ancora punto ad una zanzara. Gask, pensò Jd,
sei
troppo sincero e troppo curioso. Vide l'ospite ringalluzzirsi
osservando per bene gli uomini dietro di lui, e sospirò. la
fissò.
Indossava un completo da
donna grigio scuro composto da parte superiore
e gonna. La parte superiore era una sorta di giacchetta in pizzo
trasparente, di cui sotto si vedeva una sorta di body nero,
così
parve a Gask, che chiudeva con scollatura tonda e con un
oblò a
rombo sul taglio del seno, maniche tre quarti, che finiva fino alla
vita. Il pizzo raffinato era terminato da una sorta di cintura e un
volants asimettrico che girava intorno alla vita, corto davanti e
loungo dietro fino a metà sedere. La gonna era semplice con
apertura dietro, lo spacco ricordò e fino al ginocchio con
scarpe col tacco assurdo e rifiniture di pizzo. Non conosceva le scarpe
e non sapeva definirle ma erano affusolate, eleganti. Aveva gioielli ma
erano discreti, semplici e fini, con delle pietre bianche che
luccicavano. Diamanti, si chiese? Comunque i gioielli erano indossati
nella zona di pelle non coperta, quiindi girocollo, bracciali,
orecchini a bottone tutti a filo dorati.
"Oh, un nuovo stallone
in scuderia.
Interessante che sia anche tra voi. Di solito i novellini, e peggio se
chi sappiamo si è già stancata dell'esuberanza e
veracità maschile giovanile,sono intenti a sgobbare,
cacciare le
fastidiose femmine di insetto molesto da sotto le sue finestre, il suo
Padiglione o lo Spicchio di comando... sembra al top di gamma. Quasi
una fuoriserie, direi..."
"Madame, la prego. So
che si diverte,
ma potremmo iniziare ad avviarci nel salotto degli ospiti? Inizia la
stagione calda e potreste provare troppo calore, visto anche il vostro
abito così scuro..."
"Il nero attira
tantissimo il calore,
suderà tutta. Non cè uno di quegli ombrelli
merlettati
che usano Milan e gli ospiti per il sole?"
"Gask..." fece alla fine Jd non resistendo più parlando con
i
denti stretti "ti ricordi le regole che ci sono qui? Ripassale. E
ricordati che gli ospiti sono sacri e vanno trattati come il Padrone
della Casa..."
"Intendi Milan o Kianta?" rispose di contro Gask non capendo che
accadeva e con gli occhi socchiusi, facendo ridere di gusto Madame e
Lubo, mentre Alaric faceva un facepalm, e Bryden e gli altri
più
giovani si guardavano e parlavano con le mani, con il linguaggio dei
segni che usavano spesso.
"Gask non ora..." iniziò Jd per fermare quel nuovo
arrivato
che era abituato in un certo modo e doveva ancora ambientarsi, ma
Madame con la mano, colpendolo con il dorso, spostò Jd e si
parò davanti il nuovo, Gask.
"Sei davvero molto alto, non come Lubo, ma davvero più di
molti che lavorano per me. La più bassa è la
Padrona di Casa, che
è
diverso dal Padrone della Casa, per ovvi motivi e ruoli. Anche se si
dice che di giorno ella è la Padrona della dimora, e di
notte lo
è Milan. Egli la luna quanto ella è il sole.
Anche se non
lo vorrebbe, ma la cosa divertente è che trova fastidiosi
quelli
troppo alti. Dimmi ti ha dimostrato fastidio?"
"Parla... di Kianta?" le chiese con timore
"Oh, la chiami per nome. Che succede" feec rivolta a Jd "Sono cambiate
delle cose? Oltre voi tre, Milan e quei quattro giovanotti, uno dei
quali interessante come questo, è successo qualche miracolo,
benchè ella non vi creda? Esiste qualcun altro che
può
essere così amico da chiamarla per nome? Diversamente dalla
precedente? Cosa è avvenuto, raccontami" voltandosi verso
Jd,
spalle a Gask, con paziente attesa ma sguardo di complicità
e
pettegolezzo.
"No, nulla... lui è nuovo, arrivato da poche settimane e le
abitudini vecchie ancora non sono entrate nel suo cervello" fece con un
pizzico di rabbia verso Gask, con cipiglio "e..."
"Si ostina a trattar tutti come pari, amici, nel modo sbaglaito" fece
Alaric ridendo malignamente "Madame, i miei ossequi vivissimi e mi
permetta di mostrarle tutta l'ammirazione che riservo per Voi, e solo
Voi. Siete magnifica, come sempre, una Signora come qui non se ne
vedono..."
"Oh, Alaric" fece questa sorridendo all'inchino untuoso dell'uomo "Sei
sempre così spumeggiante. E ti ringrazio. Mi auguro di
essere
degna per esser ricevuta da Milan"
"Oh, Milan il nostro leader, non è in sede in questo
frangente,
ma se desiderate attenderlo, saremo più che lieti di
servirla e
riverirla come vostra posizione e signoria necessita..."
"Non è comanda?" domandò Gask cercando di seguire
la cosa
"No, scemo. Ti metti in testa che esistono protocolli? Sei un militare
o no?" iniziò a sbraitare ALaric fermandosi dal baciamano
salivoso. Pensava Jd che quella persona lo chiamasse così,
che
faceva sempre quella serpe dell'amico. Quando cèrano donne,
belle, lui faceva di tutto per mostrarsi e apparire come Milan.
"Suvvia, Alaric. E'
sincero. Ma
fammelo guardare bene..." fece lei facenedo spostare Alaric, deluso,
con un gesto e poi aprendo le mani vicine dal petto in fuori, per
indicare implicitamente di far spazio intorno a GAsk, che era confuso.
"perchè, che
deve fare?" le domandò mentre la vedeva soppesarlo
"Sarebbe un ottimo
elemento per la
mia Carta, ha un fisico più naturale di molti dei vostri,
fin
troppo artificiali. Kanta stessa odia chi prende steoridi e sintetici
e dannosi, mostrando poi un corpo che lei definisce a nuvolette.
Simpatica analogia, vero? Lui invece no. Si nota che lavora sodo per
migliroarsi ma non si droga, non prende cose artificiali... molti non
capiscono, ma si nota quando un fisico è costruito
naturalmente
e quando invece in maniera veloce e con aiutini. Inoltre ha un fisico
ad incudine, e la zona della spalle e del collo non è
bulbosa al
limite del grottesco per quanto si pompano, ma spiovente con collo
forte e spalle lavorate, senza quel fastidioso effetti che hanno molti
uomini di rigonfiamenti eccessivi che rovinano la bellezza di un corpo
ben lavorato. Peggio se indossano come i miei ragazzi begli abiti,
apparenedo quasi dei pagliacci. Si, credo proprio che questa volta ci
siamo. E' un
ottimo soggetto. Ha un ottimo aspetto generale, anche le saopracciglia
al naturale senza ritocchi sono ottime, seppur larghe
rispetto a come
va a desso, ma alle donne piace più un naturale che troppo
artificioso. Questi occhi con il taglio a positive Canthal tilt verso
l'alto e lo sguardo ferino anche se dubbioso. Si, sarebbe
davvero il migliore della mia scuderia.
Quando posso averlo?"
Jd sorrise lievemente
mentre Lubo emetteva il
suo solito schiamazzo divertito, sembrava quasi che fosse con
uno con
snack in mano e cibo in bocca, messo lì a diveertirsi e
vedere
come andava a finire. Alaric pareva invece infuriato.
"Madame, mia magnifrica
Signora di
questo luogo, l'unica..." le fece come rosso d'ira "vi ho chiesto molte
volte di ritenermi idoneo per servirvi, per essere della vostra Carta
dei servizi, ma mi rifiutate sempre. Questo... soggetto, è
nuovo, non ha ancora inteso le regole di questo luogo e si atteggia a
padrone e menefreghista edi comportamenti. Sono sicuro che non sarebbe
degno si accompagnare le vostre clienti e risulterebbero offese o..."
"Alaric, sai bene quanto
io sia
lusingata della tua offerta, ma purtroppo sai bene i gusti delle
clienti. i tuoi connotati sono troppo semplici, comuni e non idonei a
presenziare al loro fianco come novelli Cicisbei, di
interesse mondano e
presentazione..."
"Ma mia Signora, l'unica
vera grande Signora di questo luogo, io..."
"Chi sarebbe l'unica,
vera, Signora
di questo luogo che merita il segno S grande all'inizio con
quell'inflessione?" proruppe una voce dura e tagliante dal portone
principale, che fece zittire Alaric e voltare tutti. Madame si
voltò e Jd la sentì sussurrare "Lia...", quasi un
mormorio di un'ispettata apparizione, per poi notare Gask che aveva
sentito e guardava tra lei e la nuova persona con la bocca aperta,
mentre Madame continuava
"Oh, Kianta. Che letizia rivederti e meritare
tale benvenuto. Sia per questi bei giovanotti qui tra i Capitani,
questo nuovo soggetto molto interessante e quegli uomini,
così
decorosi e rispettosi che sono qui intorno in posizione di
saluto"
fermi là da quando lei era sceda a quel momento. Era uomini
che
per impegni, lavori o solo di passagigo aveva l'obbligo di onorare i
superiori e gli eventuali ospiti in formazioni con il saluto militare.
"Madame..."
fece Kianta
mostrandosi ferma, eseguendo una perfetta rivederenza verso la donna
nel
loro stile, ossia scendendo con le gambe come una classica, con
però le braccia lunghe morbide lungo i fianchi con
i palmi
rivolti verso la persona, con il capo chino di trenta gradi, di
più per persone di più alto vlaore.
Kianta era al suo solito
ferma con il peso su un'anca, indossando anche
lei un completo da donna e Gask ne rimase stupito. Era la prima votla
oltre i vestiti da festa che la vedeva in abiti femminili. Era composto
da un sopra e una gonna. Il sopra era una sorta di giacchetta che
scendeva fino ai fianchi, sotto pareva avere una camicetta che si
intravedeva dalle maniche corte, dal taglio aperti all'interno del
gomito e finivano opco sotto il gomito, strette e dalla parte anteriore
chiusa da uhn solo bottone. Quella giacchetta pareva strana ma elegante
per lui, e vi vedeva sempre quele giro di volants questa volta corto ai
lati e lunfhi davanti e dietro fino a coprire quasi metà
fianco.
La camicetta pareva di un tessuto molto fino e traslucente ma non
bianco ma un grigio pallido, più corta della giacchetta e
tenuta
in vita da un nastro nera con un bel fiocco che pendeva sul lato
sinistro come un abbellimento.Le maniche erano a campana, gli pareva si
chiamassero, larghe dal gomito al polso, poi bloccato da un nastro e
una sorta di pizzo a putna ampioa campana. Per la zona del collo della
camicetta, non capiva se aveva una scollatura larga che una volta Jd
chiamò a barca oppure se era chiusa sul collo
perchè una
sorta di sciarpetta scendeva sul davanti fino al seno, che
nascondeva la camicia dalla giacchetta aperta, e gli sembrava che
quella sorta di sciarpa fosse come quelle che Milan metteva, che
giravano intorno al collo e stavano davanti bombate. Boh, non ne capiva
nulla.
E poi aveva la gonna, non semplice come l'ospite ma la fasciava come
l'altra ma con una sorta di rouches a sinistra, non ricordava
se
si chiamava davvero così, che scendeva dal fianco, da sotto
la
giacchetta, fino all'orlo della gonna al ginocchio, con una puntina
più lunga che si muoveva al muoversi dei fianchi. Dall'altra
parte di questa rouches, quindi a destra, aveva uno spacco
bello
lungo che non mostrava pelle ma la stessa stoffa della camicetta.
Sia gonna, camicetta che giacchetta erano color grigio agata, uno dei
tanti colori, no sfumature pensò, dei colori che lei usava.
Ed era la prima volta che vedeva, oltre la parte del bagno,
più
pelle di quella che lei mostrava di solito. Se nel bagno aveva visto
una parte di spalle e braccia e le gambe dove l'asciugamano non
copriva, qui aveva dal ginocchio in giù per finire con
scarpe,
grigio agata decollete a punta tonda, belle alte, con un cinturino
largo non cucito ma a continuazione della scarpa sotto, dietro la
caviglia con un decoro sul bordo pendente, che poi si
divideva in
tre laccetti da chiudere di lato.
I capelli erano acconciati non con le parrucche di solito ma i suoi
corti a pixie naturali. L'aveva vista con trecce varie che le
adornavano in diagonale o orizzontale loa testa, con dei cerchietti di
vario tipo tirandoli indietro. Per i cerchietti lui no nsapeva prima
che fossero ma lei in base a cosa indossava e non usando parrucche,
usavano proddotti fatti allo Chateau che potevaqno essere a forma di
rametti, proprio fili spessi di qualche materiale color argento che
ricreava dei rami da indossare come cerchietto con dei decori di perle
o pietre. Cerchietti larghi tre dita sue, con decori in uncinetto o no
nsapeva che erano che richiavano anche lì delle foglie o
rami
che facevano quesdti decori in stile uncinetto o pizzo non sapeva, con
tema rami e foglie, da unire a voolte a uhna treccia della freangia che
virava verso l'orecchio. O trecce che dalla frangia scendevano senza
altro fin dietro l'orecchio, coperte dasapienti ciocche fissate. O COme
accadeva spesso in stiloe anni venti e trenta con capelli dal alto
più lungo, essendo corti non poteva farli in mille modi, a
onde
oliate che facevano questo esffetto con l'altro lato con i
capelli più corti invece delle decorazioni di mollette,
fiori,
cose incrostate di pietre e perle. O sempre in stile anmni trenta con
una sorta di fascia che girava dalla fronte a girare intorno alla testa
con un decoro sulla tempia o dall'orecchio in su, verso l'alto.Usava
tantissimo se senza parrucca questi decori per capelli in qualche
metallo con pietre o addirittura piume dalle varie forme da fermare tra
i capelli sulle tempie o la zona fontale, all'attaccatura dei capelli,
uno in particolare gli era rimasto a forma di grossa S che corpiva
dalla fronte, non al centro, fino all'orecchio sinistro,
tenendo
i capelli liscissimi portati dietro le orecchie, con dei cristalli al
centro e poi a formare la S una sequiela di piumette del colore
dell'abito.
Ma i capelli lisciati licidi o a onde vecchi anni con decori erano i
gettonati.
Quella volta usava una acconciatura che imbastiva spesso per i momenti
di cambio veloce, i capelli al naturale erano sistemati ondulati e
bombati nella parte anteriore e fissati tutti indietro, fino alla nuca,
con forcine piumate, che scendevano con i capelli, facendo cconstrasto
essendo dei colore chiaro come gli abiti. Quindi si aveva l'effetto di
profilo di morbide onde disciplinate da forcine che tenevano tutto
indietro e più aderente del davanti, conpiumette sottili che
scendevano fino alla nuda in una sorta di simulazione di ... una
crocchia? No, forse chignon. Così si chiamava? Insomma non
erano
male.
"Siate la Benvenuta.
Nella mia casa
sarete come la Padrona, e alla mia tavola, troverete un desco degno di
voi. Prego, venga con me per il salottino..." attendendo che ella si
avvicinasse agli scalini per raggiungerla.
"Ehhhhhhhhh!?!....EHH?!?":..
fece
Lubo a Gask con una gomitata, vedendolo completamente sconvolto di
avere davanti una persona totalmente diversa da quella che conosceva
"L'hai vista agghindata da festa, ma come una donna normale no, non
è così? Come quando è tirata a lucido
per quelle
feste, non è niente male, vero? Ehhh?!?" gli fece, mentre il
nuovo amico stava a fissare Kianta co nla bocca aperta, l'espressione
di incredulità come se avesse visto un alieno, mentre questa
ridceveva sulla soglia Madame, ponendosi dischiena a un battente del
portone e lascindola passare all'interno "Eh, si. E' l'effetto che fa
alla gente quando la vede vestita da donna. Non si ritiene bellissima
ma passabile, e odia vestirsi da donna, essre guardata, ma per persone
come Madame o per aiutare Milan si mette in tiro, per non
essere una
ospite sgarbata. E alla fine seppur bassina non è male, no?
Alaric la prima volta non l'aveva riconosciuto e aveva tentato di
approcciarla per darle una ripassata" sghignazzando
"Smettila, non
è vero. Solo
perchè truccata e vestita sembra un'altra, quella non la
avvicinerei mai! nenache fosse l'unica patata qui intorno.
Cè di
meglio"... fece Alaric incazzato, per poi voltarsi e vedere Samantha
che gli faceva l'occhiolino e un ciao ciao con la manina,
prima di andar
via, salutandola come un ebete
"lascialo perdere, lo ha
fatto
perchè come hai visto all'inizio non sembra lei, e quando si
è trovato
rimproverato malamente che stava facendo il marpione, l'ho
visto correre
come se avesse un orso a un centrimentro dal culo... poverino, gli
è venuta una fifa e un orrore. Si odiano malamente e non
avrebbe
a che fare con lei per niente al mondo, ma quella volta andava
registrata..." disse in maniera cospiratoria a Gask, che
fissò
Lubo come se stesse raccontando una storia inventata.
"Ragazzi, muovetevi,
dobbiamo presenziare..." borbottà Jd, ormai con le due
sparite dalla soglia.
"Quella pazza
è come il famoso
Dannis la Minaccia, sembra carina e gentile ma ti tira fuori cose che,
mannaggia ai santi..." borbottò Alaric seguendo Jd con gli
altri
due capitani, mentre Gask stava vicino a Lubo senza capire.
"ho detto qualcosa di
sbagliato?" chiese il primo candidamentre all'omone più di
lui vicino, che come al solito rideva.
"No, è solo che tendi sempre a fare domande e voler sapere.
Cerca di evitare di farlo, anche se prima erai libero di comportanti in
un certo modo, non qui. Non perchè siamo stronzi ma
perchè se ascolti e segui le persone, comprendi
più di
quello che ti ivene detto per le tue domande. E peggio, se
cè
Kianta in giro. Lei approva le domande, la cuoristà
, purchè non diventi pettegolezzo e simili, o non porti
afare
cose
sbagliate. Il problema è che tu ... niente lascia stare
"ridendo
di gusto"
"Cosa... dimmelo"
"Seistato abituato troppo, per troppi anni, a certi comportamenti, qui
è diverso e devi seguirli. Sia perchè
è una comune
che una organizzazione militare. COn delle regole di condotta per
vivere nel modo migliore insieme. o si rishcia di fare la vita come da
te, o nella società là fuori, dove le
continue
famiglie
sbagliate e disfunzionali hanno insegnato maleducazione, egoismo,
menfreghismo..."
"Va bene, ma cosa sbaglio? Ho oslo chiesto..."
"E' il tuo tono. Il tuo modo... stai sereno, tranquillo, sembra che tu
sia sempre su lchi vive... lo vedi come siamo noi?" aprendo le braccia
verso la tenuta, tutta la zona anteriore piena di verde, settori divisi
dal verde a cui conducono stradine e tutte le zone più
estese
non visibili "sei troppo... ecco, chiedi sempre perchè stai
sulle balle a Kianta. E' per questo. Dal modo di muoverti e atteggiarti
rispecchi il mondo dove stavi prima, ma qui no, è sbagliato.
Ti
si prende nel modo errato, sei troppo legato ai comportamenti di membri
di organizzazioni e cartelli..."
"E come faccio a cambiare? Sono abituato così..."
"osservando noi, restando a guardare e ascoltare, e prendere
la calma e
le inflessioni che utilizziamo. Muovendoti..."
"ma io mi appoggio al muro e..."
"no, non mi riferisco a quello. Ma cammini spavaldissimo come se fossi
un cazzo di protagonista trash di un film di bassa lega. So che vivendo
con quella gente ti sei abituato che fosse normale, involontariamente
ma... anzi, sai cosa? Una persona aveva messo proprio delle Lezioni per
togliere modi di parlare strascicati o comunque accenti, parlando come
noi senza... regole di comportamento, postura e ci sono le sezioni nel
Teatro per sciogliere certe muscolature per arrivare ad essere un
pò come Milan..."
"Ma Milan non è figo in maniera naturale?"
"Si, ma non conosci la storia della gente arricchita, cosa buona eh, se
ha lavorato sodo e senza danneggiare altri, ma che con i soldi arriva
lo status e quindi fanno lezioni di etichetta, buone maniere, bon ton,
per sapersi muovere nel nuovo ambiente che gli intressa...Credi che
tutet le persone ricche ed eleganti, raffinate, quasi di una leggiadria
straordinaria sia... naturale? Affatto. Studio e alvoro. Milan ha avuto
fortuna ma ha lavorato allo specchio e con persone come
Madame, per
esser quel che è ora. Si potrebbe definrie un nobile di
nascita,
mentre oggi ci sono persone che pagano per imparare a fingere come
dovette fare Madame de Pompadour per entrare nella folle cerchia dei
pazzi ma nobili francesi..."
"Chi?"
"Queste cose le so appunto ascoltando Milan, Kianta, in generale... Era
una donna di centinaia di anni fa che ancora oggi è
ammirata e considerata per le sue qualità intellettive,
umane e
sociali, nonchè come dice Milan, per essere stata ricordata
come
la Dama di Francia che ebbe la chiave del cuore di un Re..." facendo i
versi e muovendosi come un damerino che aveva visto nei film o nelle
feste in costume dove la gente s ela snetiva tanto "Come dice Milan,
parole sue... Fu una donna che dalla borghesia e problemi
familiari, dovette industriarsi per restare e stare al fianco
di
un uomo primo nel paese, il Re, che seppe consigliare, considerare,
trattare, amare, ma anche essere la sua più profonda e
fidata
amica fino al giorno che ella morì. Ma per essere una
persona
così tanto ricordata e ammirata, per la bellezza
che esce
fuori
dai suoi dipinti, cè una donna che dovette imparare per anni
a
comportarsi e gestire, oltre che recitare, la nobiltà
francese,
quella più in alto in assoluto. Fu odiata ed ebbe parecchi
problemi per questo, ma tanto fece e tanto fu se stessa che rimane
ancora oggi una delle icone di donne forti, battagliere e indomabili
che la storia conosca. CCerto, molti parleranno di quelle
più
recenti degli ultimi cento anni, ma anche lei non fu da meno con la
capacrbietà che dimostrò nell'avere amici poco
amati
dai nobili,popolari o di ogni ceto, ogni tipo di pensiero che lei
afforntava con sagaci conversazioni, studiare e interessarsi
ad arti e scienza che erano contro
la morale e la società religiosa dell'epoca... queste cos
ele so
a furia di sentire Milan, spreo di aver preso bene il suo tono e i lsuo
modo di esporre... alla lunga ti impari a memoria tutto..."
"Ok, questo per..."
"Primo, per dirti che puoi cambiare questi comportamenti
così
scattanti, troppo frettolosi e nervosi che ti fanno apparire nel modo
sbagliato e ti fanno vivere male. Voglio dire, non si ha torto nel
seguire le regole , che ti senti meglio e tranquillo con una calma
interiore che ti evita stress ed altro..."
"mi sembra che abbia poco senso..."
"Lo dici ora. Credimi, fai come ti dico e vedrai i risultati. A Kianta
non piacciono le persone che si comportano e si muovono come facevate
voi o quella gente di strada o le gang che le fa solo nascere il
nazismo..:"
"il cosa?"
"la voglia di buttarli dentro un buco e fargli male. La gente
spocchiosa, rozza, saccente dall'essere fastidiosa, supponente... che
altro, insomma gli spacconi come erano da te o che trattiamo ogni
giorno che cercano di apparire come i gatti, grossi, che urlano,
appaiono minacciosi e fanno solo incazzare..."
"Insomma i tipi... non ho capito!"
"Senti, ti ci accompagno io dalle persone giuste che ti spiegano come
sistemarti. Sappi solo che molti che facevano come te percome erano
abituati sono finiti male, nel loro caso perchè erano
stronzi
dentro e quindi agivano come quei film di serie b , doveinvece di far
paura la gentaglia fa venir voglia di prenderli a carezze ma a 200
chilometri l'ora..."
"carezze..." totalmente turbato e nel pallone
"AH ah ah... si lo so, scusa. Ti sto buttando addosso roba
veloce, ma
devi sapere che qui la gente deve esser lesta di cervello. Capire
subito e agire. Quindi preparati ache a questo. Voglio dire che Kianta
ha l'abitudine di apparire gentile e carina con le persone oltre noi,
ma è capace di prendere volentieri a carezze ma
accelerate, quelli che
odia e che per lei sono stronzi. Altra cosa, finchè
è nel
carattere della persona, e intendo i modi muoversi e atteggiarsi, lei
non ci fa mlto caso. Ma se inizia ad essre un comportamento che si
è preso per apparire superiori, fighi, alla gang di pessima
categoria o gli spacconi con cui avevi a che fare tu, le cose cambiano.
E visto che tu non sei ne l'uno e nel'altro, ma anzi mi piaci un casino
come persona, ecco perchè ti sto dicendo di farti aiutare ad
eliminare questi comportamenti ferini, quanto gli sguardi imbruttiti
perchè offeso o arrabiato che fai... Già per
quello che
hai fatto quel giorno è importantissimo che ti fai
perdonare..."
"farmi perdonare..."
"Esatto, e meglio iniziare dal non farti ancora vedere nel modo che lei
odia..."
"Ok, ma..."
ma Jd tornò al portone a chiamarli, irato, e lo raggiunsero,
scoprendo che Madame e Kianta stavano osservando il nuovo megafotonico
dipinto, come diceva sempre Kianta alle cose mega che Milan faceva, del
Leader, che capeggiava sul muro di fronte il portone, sopra il
pianerottolo da cui proseguiva la scala. Il dipinto mega gigante era
posizione sospeso sulla zona ampia della scala, un bel quadrato, che
faceva anche da tetto per la zona sotto la scala, chiusa da una porta,
ed era posizionato in modo che la ringhiera dalla porta o sotto di
essa, non ostacolasse la visione dello stesso. Gask aveva calcolato
prima che vi fosse un bel metro forse di altezza ed era posizionato di
tre quarti, i migliori abiti in stile Milan come li chiamava, e i lsuo
ego, così ben realizzato come il resto dell'opera iper
realista, sembrava vedere tutto e tutti in qualuqnue posizione.
"Che Mirabile opera... spettacolare, sembra una gigante fotografia, e
invece quell'artista russo che adorate ha saputo rendere tutte le
sfaccettature di Milann secondo me. La pacatezza ma la lucida e vivida
intellingenza che sprizza dagli occhi, la posa seria ma molto signorile
e..."
"Eh si. Un Dorian Gray di noialtri..." disse Kianta
buttandoci
lì un colpetto di tosse strategico che Madame
però parve
non cogliere. Gask, con Jd e Lubo però avvicinati,
colse un bel sorriso complice "adoro questo artista. Ne abbiamo uno
straordinario che si chiama Hyacinthe ed è in grado di
pingere
in modo magistrale avvicinandosi così tanto da sembrare suo
allievo dell'epoca, alla sublime maestria di Vittorio Reggianini
nell'arte del panneggio e degli abiti. Sembrano veri, reali, palpabili,
come fossero lì sotto la luce naturale in un giorno
soleggiato.
Ma per i ritratti che desideriamo tenere, ci affidiamo a questo artista
russo che io ammiro e apprezzo molto e viene da noi proprio per queste
opere. E devo ammettere che i suoi capolavori sono migliori,
superlativi, così naturali e reali dell'arte di Dorde da
risultare meno
fredda e meno istantanea a caso senza anima delle foto..."
A quelle parole Gask notò che qualcuno aveva trattenuto il
respiro e si voltò in entrambi i lati, notando che
Lubo
rideva al
suo solito mentre quello che ansimava e sembrava quasi voler tendere le
mani ma le ritirava fosse Jd, come fosse arrabbiato e con le mani ad
artiglio poi le metteva ai lati e volesse fermarsi dallo strozzare
qualcuno.
"Dorde ci mette anima nei suoi dipinti, non ti piace la sua arte?"
"No" rispose candidamente Kianta alla donna "per me sono fredde e
impersonali come le foto che si fanno sempre. Non sono all'altezza di
quelle di guerra e di momenti chiave che sanno parlare da sole, mi
riferisco a quelle comuni... lui è straordinario, capace
quanto
questo artista ma perfino Hyacinthe per me è migliore, che
ha preso il nome da un antico pittore con
quel nome, ma non è grado di trasmettere niente oltre la
qualità iper realista meglio delle foto analogiche. le foto
digitali le possono considerare migliori e tutto, con tutti i bei
parametri di pixel e stronzipixel, ma non saranno mai come pellicola e
macchina di qualità ultra analogica. Che s ela prendano a
mano i
fotografi con le loro macchinette pixelizzanti lì..." mentre
ale
sue spalle Lubo faceva un fragorosa risata "ma Dorde, quanto iper tutto
può mettere, non è iun grado di infondere su una
tela con
colori ad olio quasi l'anima stessa in uno sguardo e una posa, un gesto
che il soggetto ha scelto di far mettere, perchè i suoi
lavori
sono freddi. Questo pittore russo potrebbe dipingere anche solo con il
sangue, e in base agl istrati di questo sovrapposti e quindi
la
tonalità più chiara e scura che ne deriva contro
la tela
bianca, riuscirà sempre a dare emozioni, colpire, ammaliare,
dare qualcosa della persona ritratta che mai una foto o Dorde stesso
possono, non importa il lavoro dietro. Un'arte calda per me,
è
quella che ti fa ammirare un viso e ti fa sembrare di avere la persona
dinnanzi con lasua anima, sia che sorrida o sia seria, sia che abbozzi
e ti chiedi
perchè quel sorriso se pare tirato, dolce, sereno, falso e
via
dicendo. Un dipinto che ti coglie e ti calamita su di lui è
più preszioso di qualunque album fotografico... ma ne
parliamo
dopo, adesso rechiamoci nel salottino, lì Milian, neanche a
dirlo, ne ha posizionati altri..:" mentre Jd faceva un debole verso di
sofferenza.
"Vede Madame, Milan è piuttosto... sicuro di se da non voler
perdere questi momenti di giovinezza e vita. Quando si invecchia se non
hai geni capaci di migliorarti rispetto all'età massima
classica,
definita della grandiosità, si finisce per sembrare
più
generici della gente che passa inosservata. Sapete, quelle persone che
per come sono fisicamente e di sensazioni, colpiscono e sanno splendere
da sembrare irreale? Invece accade, molte persone la
sfangano proprio perchè o i loro tratti non si imprimono
nella
mente delle persone, sembrano così banali che non
hanno
nulla da tenere a mente. Lui no, ma il dubbio cè. Lui
riuscirà tolti i suoisegreti di bellezza, ad essere alla
George
Clooney, più affascinante dalla mezza
età in
poi, che da giovane? E molti altri... Lui è definibile un
uomo
giovane e straordinanariamente bello..." fece lei dentro il salottino,
portandola sul muro dove capeggiavano alcuni ritrtatti di Milan, da
solo o con altre persone di alto livello. Quel salotto era per gli
sopiti, tutti, che giungevano a incontrarlo, il primo stadio per poi
spostarrsi in quello adibito allo scopo, due appositi, e teneva
lì certe foto e ritratti per uno scopo. Impressionare e
parlare
prima che a voce "Sapete, mi sono sempre più convinta che
che
oggigiorno la gente venga vista e considerata più per
l'apparenza che il vero che cè ed ha quella persona. Non si
valuta più inoltre la bellezza come un tempo. Botticelli, Da
Vinci, Canova e molti altri vedevano la bellezza e la tenevano sacra
per sempre , nei dipinti e schizzi. Una bellezza naturale e quasi
magica che solo la genetica e fortuna sanno dare, oggi sembrano tutti
identici grazie al bisuturi... La bellezza... quella di cui parlava
Oscar Wilde in Dorian Grey, capace di far voltare sguardi e teste, che
fosse così straordinaria e sublime per uno scherzo di
spruzzate
di geni chiave... non si valuta più un giovane, uomo, in
base
alla bellezza ma quanto è sexy, pazzamente attraente poer
ciò che la finzione sa dare, che
come
dicono molte vostre clienti, pure quelle che se la tirano
perchè
... fanno sangue. I giovani di Caravaggio,
altro esempio. Ad
oggi quelli dichiarati belli sono solo frutto di estetica e
ritocchi,
abbronzatura e muscoli, mentre un tempo erano i fattori che rendevano
interessante un viso di uomo ma non solo. Un uomo non è solo
bellezza o i famosi giovani nei dipinti non sarebbero stati
lì per come erano, i movimenti, cosa sapevano dare all'altro
e nell'altro.... Voi stessa proponete soggetti che sono
accattivamente e sexy ma belli... sono tutti tirati a lucido, con un
ottima presentazione ma... "
"Ragazza, detto da te, non so se prenderlo come una critica costruttiva
o una mente che è settoriale su un certo argomento , e ha
gusti
ancora più settoriali sugli uomini. Sappiamo entrambe che i
tuoi
gusti non valgono..." venendo guardata freddamente da Kianta
"Comunque... siamo serie. A quale degli uomini migliori, farebbe fare
un dipinto affinchè la sua bellezza resti immutata per
smepre?
Che meriti ciò oltre che per la bellezza, non sexytude, e la
sua
personalità che traspare anche dai segni di un pennello?"
"Milan sicuro..." iniziò la donna "per altri che meritino...
"
iniziò a rallentare per poi fermarsi a guardare Kianta.
Sedeva sulla poltrona che dava la schiena alle finestre. La stanza era
di forma rettangolare e le poltrone davano la schiena alle pareti
lunghe e in direzione delle altre, quindi fronteggiandosi. Kianta
sedeva in un modo che la freddò, Era portata verso il
bracciolo
destro, seduta di traverso con i l fianco destro a contatto con il
bracciolo destro, le gambe verso quello sinistro, con la gamba destrra
sopra l'altra, cfon il piede nella zona posteriore della caviglia, che
si incuneava fino al tallone dell'altra. Era un modo strano di portare
le gambe e lei lo aveva visto fare solo ad un'altra persona. Era un
modo suo di stare sennza posizione da Signora, questa gamba che qusi
bloccava l'altra con la zona della caviglia che teneva quella sotto
più vicina alla poltrona quasi abbracciando l'altra
cavilgia. Il
piede sinistro stava tutto a terra, mentre quello destro che girava
intorno all'altra gamba, toccava terra solo di punta. Col il busto
tutto verso il bracciolo di destra, aveva il gomito destro posato
comodamente su di questo e il braccio sinistro che passava sopra la sua
vita stringendo con la mano il polso sinistro. La testa, seguendo il
busto verso destra, era leggermente inclinata verso sinistra, con uno
sguardo sicuro, capacrbio, come se attendesse un segreto, come se nulla
la toccasse ma fosse cuoriosa.
"Capisco il tuo pensiero sulle apparenze e il vero giudizio di bellezza
su una persona. Se lo è, va detto. Oggigiorno più
stregiudicato e..."
"Gli stronzi, quelli che sono alla moda, che appaiono al passo coi
tempi e la stronzaggine... si, è vero. Piuù sono
così, più piacicono. MOlti li definiscono belli e
dannati, io solo coglioni. E se togli loro un ciuffo, un pantalone,
qualcosa, sembrano imbecilli qualsiasi.Perdono tutto per quel dettaglio
alla moda che magari gli stava bene ma che, senza quello sono
scialbi... La bellezza resta su di te
qualsiasi cosa cambi o togli, aoltrimenti non valgono più
nulla. Quelli
come
MIlan passano in secondo piano con la bellezza fittizia. All'inizio si
voleva dare bellezza a tutti perchè no nvi fossero
differenze.
Ma se esiste il temrine bellezza e bruttezza è
perchè
denotano due cose diverse. Non avrebbe senso altrimenti questa
differenza. E così si è passato dal voler aiutar
ele
persone a rendere ancora più nella
società.
Se sei brutto, con problemi, non ti omologhi e ct ect ect... non vali
nulla. Se non ti ritocchi per fare la copia carbone ormai di tanti
altri prima di te, sei sfigato e ti viene meno lavoro in cui
eccelli,
ma cè un/una persona x che perchè più
attraente,
che fa far figura, ti supera e resti indietro nonostante non sia
così brillante. E quanti, così tanti esempi di
vergogna
solo perchè non è da foto sui social, non si
è
regina o re della spiaggia, non ci si veste sexy... inevce di andare
avanti il mondo è andato molto indietro. Per questo bisogna
raddrizzarlo. E siccome ho visto che alla gente piace poco
l'equità, uguaglianza, il giusto in base alla persona e non
alla comunista, ecco che escno fuori i forconi. Mentre se metti paura e
regoole da tirannia tutti seguono e fanno c osì. Vedi
Germania e
paesi occupati con quel cavol o di baffetto tedesco e cosa è
accaduto dal millenovecentosettanove, quando la religione dei
marron
glassè ha soppiantato il regno dello Scià per
rivoluzione
iraniana. Quell'uomo, lo Scià di Persia era per una volta
un
ottimo monarca, quanto aveva fatto e stava facendo per la sua gente e
che traguardi moderni, insieme alla sua regina Soraya. Ma alla gente
non andava bene, libertà, uguaglianza, diritti di scuola e
medicina... chi se ne frega, meglio un totalitalismo
religioso-bigotto-patriarcale del... che orrore quelle foto del prima e
dopo. E si è lasciato fare... ecco perchè ho
deciso che
alla gente piace più esser bastonata che sostenuta con una
mano
e l'aiuto da fratello. E allora che bastonata sia. Quanti quadri,
dipinti,ritratti di persone e artisti sono finiti nella spazzatura,
perduti, abbandonati, perchè secondo loro senza valore, a
meno c he no nfosse monetario, che
invece parlavano della vita di una persona e di colui o colei
che vi
mise il suo dono. Ormai il valore di un oggetto è dato dal
denato di quanto ti fa risultare grandioso per averlo. Molte opere
d'arte si sono salvate solo per questo, ma siamo sinceri. Quanto
valgono le foto e selfie di oggi rispetto a un oggetto di ottima
fattura e ha richiesto ore e tempo del fabbricante, dei materiali e
bellezza? Come per la bellezza maschile, la bellezza ha smesso di
esistere per i gattini e cazzate postate per like..."
"Sono d'accordo... e ora Milan dove si trova?"
"In Asia. Comunque..." ma smise perchè all'esterno si
sentivano
urla e schiamazzi. Sbuffò, si alzo e andò alla
finestra
scontrosa. La finestra dava direttamente sulla parte anteriore della
tenuta, mentre il corridoio centrale sia a destra che a sinistra
dell'estranta, era al cento di sua ali di stanze, una guardava con le
finestre verso la parte anteriore, quella opposta verso quello che
sembrava un chiostro ampio a rettangolo con archi ogivali disposti su
ogni lato, sostenuti da elegantissime colonnine di marmo. Un giardino
diviso in sezioni, curatissimo, pieno di sole rose di tutti i colori e
screziature, con una fontana particolare al centro da cui partono le
divisioni artistiche tra roseti, statue e composizioni varie. Una porta
conduceva alle sezioni dopo la tenuta antica, che giungeva fin sotto la
montagna direttamente, con box dei mezzi, zona addestramneto, ect.
Il corridoio tra le due ali di stanze prendeva luce da lampede in stile
antico mutate in elettriche e altre lasciate a candele, ma anche dalle
porte. Potevano essere di tipo scorrevole o classico, antiche e in
massello , tutte con sopraluce ad arco o rettangolare, con vetri non
dipinti come i moderni, ma a vetrate artistiche con sezioni di vetro
colorato come nelle chiese, ma molto più fini e di ottima
qualità. Alcuni originali da precedetni proprietari, altri
fatti
per armonizzare i corridoi. In base al piano le porte erano di forma
rettangolare comnpreso il sopraluce o ad arco, ed alcune porte avevano
ve4ri e propri lunotti in base a stile e forma della porta in vetro
però opaco, come la zona superiore, così
che non si
potesse vedere all'intenro.
Kianta fece un gran respiro, come quando si incavolaca sollevando il
petto e montrando non una linea dura sulla labbra ma gli angoli
all'ingiù, aprì la fonestra, urlando a
pieni
polmoni.
"Warden!...Warden che cosa fai tu qui. Dovresti essere ai pascoli, non
ti lascio tant alibertà per scorazzare qui. Sei un fastidio
e un
pericolo. Warden!" mentre il cavallo la guardava ma pareva far finta di
non sentirla "Lo so che mi senti, alla stalla. Adesso!" ma questi
niente, correndo e scorazzando per la zona anteriore della tenuta
"Warden. Te lo dico ora e non te lo dico più. O torni ai
pascoli
o alla stalla, o ti picchio col giornale bagnato, sai...
vai!" vedendolo
scattare come correndo nella sezione corretta.
Si voltò furente, mentre Madame chiedeva "Non lo farai sul
serio, spero..."
"Io non picchio gli animali, ma se lo colpisco un pò sul
seder
col giornale bagnato, a lui non piace restare con parti sederose
all'aria umide e ci sente... è come questi uomini, bambini
che
devi educare con gli espedienti.." ma si fermò, mentre
tentava
di richiudere le imposte, facendo un verso ocme un ringhio e tornando
ad affacciarsi "WARDEEEN! Cosa ti avevo detto? Ora prendo il giornale
bagnato e ti faccio il mosaici bagnati e Voi, perchè
mangiate
mentre camminate! Warden..." mentre il cavallo si sedeva di sedere
sull'erba come un cane, cosa che facevano in molti "Warden, se continui
prendo la tua coda, la spelo tutta all'osso così vediamo se
puoi
pavoneggiarti ancora con quella e scacciare le mosche...non sei il brad
Pitt equino!... ah ora ci
senti, mi guardi. prenderò la tua coda e la vendo ai liutai.
Eh? E non
ti metto la coperta zebrata, così le zanzare ti si impizzano
sul
sederone e vediamo coi se ti piace... alle stalle. ORA!" battendo sul
marmo sul davanzale della finestra. Il cavallo alla fine ci
sentì, fece uno scatto, si voltò per fissarla
incerto,
poi quando lei fece il gesto con l'indice verso le stalle lui
partì in quarta, cavalcando con eleganza nonostnate fosse un
Dypsy Vanner e la gente pensava fossero lenti e pesanti.
"Noto con piacere che no nti sei arresa e scocciata di riprendere e
rimettere in riga i ragazzi cattivi..." mentre Kiianta chiudeva la
finestra con un muso lungo e il cipiglio, braccia conserte "e
noto che ancora non hai fatto
l'operazione di mastoplastica riduttiva , ne immagino quello all'altra
zona per togliere tutto. SOno sorpresa, sembravi sicura di te sul
volerlo fare, visto che anche un'altra persona voleva..."
"..." mandandole uno sguardo di fuoco "Ringrazi qualcuno in particolare
per impedirmi di fare cosa voglio..." con molta rabbia guardando
malissimo Jd, il quale sospirò e levò li sguardo,
colpevole "Tutti che dicono no, esattamente come là fuori
quando
a chi si riferisce, Le veniva detto che no, soldi e che
perdita togliere certe cose.
Togliere tutto è impensabile, un qualcosa contro natura, che
i
batuffolini di gioia sono doni di Dio. Madò le sberle!"
sbraità, dicendo lultima frease in italiano, andando a
sedersi,
non allo stesso modo di prima ma dritta e con la schiena contro lo
schienale, gambe laterali secondo etichetta, anche per la gonna che
odiava che qualcuno spiasse, e le braccia dritte a seguire i braccioli.
"Trovo vergognoso il fatto che anche qui, e anche a me, si debbano
utilizzare certi discorsi ed espedienti..."
"In effetti concordo, per quale motivo non volete? Non si dichiara
libertà qui? Eppure le dite no a cose che vuole, come foste
voi
i tutori legali..." domandò Madame, voltandosi verso i
veterani,
che pareva cercassero di sviare la cosa non guardando nessuna delle
due.
Jd dopo un colpo di tosse si avvicinò a lei e le
chiese se
desiderasse qualcosa, in modo molto servile e da perfetto maggiordomo
ma per sviare la questione
"Grazie, Jd. Un tè e dei pasticcini andranno benissimo.
Anche a
te mia cara? Blooming tea o bouquet tea?"
"Quel che Voi desiderate. Non ho preferenze"
"Molto bene. Jd facci avere un Blooming e quei deliziosi pasticcini che
mi avete offerto l'altra volta..."
"Abbiamo già provveduto, ma questa volta sarete
deliziata dal mix che abbiamo scelto per Voi..." fece lui con un
sorriso, ma prima che si sollevasse dall'inchino, Madame lo
afferrò per braccio.
"Prima che tu richieda il servizio, potrei avere la risposta alla mia
domanda?"
"Ecco...." fece questi, con sguardo da cagnolino bastonato "posso
assicurare..."
"Jd... " incalzò la donna e qusti si arrese.
"Non è per questioni religiose o di pensieri sui figli che
sono
doni
o altro. Semplicemente David con gli specialisti sulla... materia...
hanno stabilito che con le stoddarde era meglio lasciare tutto
com'era per una migliore resa dei risultati. Per me non
cè negazione, ma Milan e David hanno cercato di convincerla
che
era un peccato rovinare tutto il lavoro di studio e
controllo, se tutti
i valori fisiologici le si sballavano per quest aoperazione..."
"Mh..." fece Madame lasciandolo e riflettendolo "Se davvero la
questione è la seguente, posso comludere che la motivaizone
è lecita..."
Kianta palesamente li fissav acon un'aria omicida, dritta come un fuso
su quella poltrona in stile Luigi. Gask confuso domandò a
Lubo
la questione delle operazioni e parlando piano mentre i tre
discutevano, gli spiegò la cosa. Portando Gask a restare
perplesso.
"Kianta vorrebbe ridursi il seno, dalla sua sesta abbondante a meno,
perchè fastidioso, troppo ingombrante secondo lei e...
troppo
visibile. Odia L'idea di avere fastidio nel muoversi, tipo le amazzoni
con l'arco, e ancora di più detesta l'idea che deve
sottostare
alla natura con gli organi sessuali sempre attivi, che danno solo
noie. Per questo voleva togliere tutto e sentirsi come si sente lei,
senza un genere definito, solo lei stessa..."
"Intendi togliere i suoi organi sessuali? E si può fare?"
"Certo. Non avrebbe più fastidi di ciclo, ormoni e simili e
nientre figli. Si sentirebbe in pace con se stessa e senza obblighi da
tutti"
"Ma... voglio dire per il seno le donne che giravano intorno al Capo se
lo facevano ingrandire apposta per averlo come il suo, e lei se lo
toglie.."
"Non si è tutte uguali. Loro per sfruttare al meglio le doti
naturali, che pensano di avere per svoltare e trovare il loro
posto. Il
seno grande è considerato apprezzatissimo, ma chi si sente
donna
e vuole averlo... ma non Kianta. Comunque..."
"Serimante, Madame" proruppe Kianta arrabbiata "A cosa devo la vostra
visita?"
"Sia piacere che lavoro... ho portato dei dati che vi potrebbero
interessare. Farete come alsolito trovando altri modi per giustificare
l'aver avvicinato e individuato queste persone,
così che io
possa... restare la Madame sostenitrice di tutti. Io ho fatto ilo mio
lavoro, adesso tocca a voi. Per la questione del piacere, sarei felice
se... non fossi di fastidio fino al tè delle cinque. Sempre
che
tu non abbia impegni, sia chiaro"
"Ovviamente no, madame. Caso vuole che oggi fosse il mio giorno
libero,
ma sono lieta di presentarvi delle persone che penso...apprezzerete.
Artisti e piacere sono andati sempre a braccetto, non ne convenite?"
sorridendo beffarda
"Sei sempre tu... Con quegli abiti mi eri sembrata un'altra persona,
sembrava quasi di tornare a tempo addietro, ma non hai quegli occhi e
lei non avev a quel sorriso. Quindi, se per te non è
dispiacere
visto le vostre cantine, ho portato un gioiello di vino dio Champagne
che è oro, rispetto al solito"
"..." guardandola attentamente "Io sono io, Madame. Dovreste saperlo
bene. Per il vostro dono da assaggiare, sono curiosa. Siete in grado di
trovare perle che a volte Milan raggiunge pagando o facendo favori, e
chissà... Magari per quella scommessa che abbiamo fatto,
sarete
voi la vincitrice..." sorrise in modo carogno
"Sono sicura di vincere. Noto inoltre che qui il servizio è
carente..." ridendo mentre osservava i veterani che la guardavano
stupiti "Di solito, senza chiamare camierieri e addetti al servizio,
siete voi che mi fate sentire una regina. oggi sembrate mogi... Tu,
ragazzo nuovo. poco fa non ho potuto parlarne, ma ti va di lavorare per
me?" sorridendogli ammiccante, mentre Gask faceva scontrare la
sopracigli confuso
"ha bisogno di un professionista per caso?"
"Oh, ciò che cerco è... un collaboratore
particolarmente
capace su
cui contare. Ci sono donne, mie clienti, che desiderebbero
avere qualcuno di nuovo e diverso, come te, per le loro uscite..."
"Si sentono così poco al sicuro? Non so se rientro nella
categoria delle guardie del corpo..." ma lei fermò
"Oh, no. Forse non hai capito. Tu sai chi sono?" mentre Kianta poggiava
una guancia col malumore su due dita ella mano destra, tenendosi al
gomito di questa
"Si, siete quella che da dove vengo si definiva pappona o protettrice
e..." trovandosi attorniato da gemiti di disperazione e vergogna dagl
ialtri veterani, e una risatina sarcastica di Kianta come per dire
che lo tenne con
lo sguardo incollato a lei, confuso
"No ragazzo" fece Madame "Io sono un'imprenditrice. Io conosco le
persone giuste o soggetti che cercano... determinate cose. Io commercio
in piacere, desideri, sogni, sfizi... ho nella mia Carte dei servizi
svariati settori e prestazioni, svolti da soggetti che all'inizio erano
definite cortigiane per uomini potenti, escort... professioniste in
certi settori più latenti nella società. Ma le
persone
che lavorano per me sono principalmente colpite da quelle malattie
definite dipendenze sessuali. Persone ritenute vergognose e da
allontanare, che se scoperte perdono anche il lavoro per questa idea
che..."
"Ma quindi lavorano per voi o no? Non è la stessa cosa?"
domandò lui ai veterani come a trovare supporto
"Quasi" fece con asprezza Madame "Io sono come un sito su cio si
appoggiano i venditori normali e professionisti. Io metto a
disposizione spazi e modi per la vendita ad ampio raggio, per questo
servizio chiedo una percentuale sulle vendite. Anche se oggigiorno le
ragazze potrebbero trovare da sole clienti e
che possano essere
molto generosi, da sole sono sempre in pericolo. Ecco perchè
io
ho i mezzi perchè loro possano sfogare la loro malattia, se
no
nvogliono curarsi, ottenendo denaro che possa servir loro per vivere e
come futura pensione. Grazie al mio lavoro, in alcuni paesi che
è legale, lroo sono iscritte come prostitute di professione,
pagando il dovuto e ottenendo il diritto di maturare interessi
pensionistici più avanti, seppur non sono di quel preciso
paese.
Da sole non sarebbero riuscite. Questo mi è permesso da
Milan,
con il quale ho accordi. Molti spettacoli, servizi e altro sono stati
introdotti su consiglio di una persona, che sedeva lì allo
stesso modo con lo stesso sguardo, tra l'altro" disse con un sorriso
vedendo Kianta di nuovo nella posizione tutta a destra sul bracciolo
"che mi ha spinta ad.. ampliare gli orizzonti così da
giungere a
più tipi di persone e gusti. La mia Casa permette anche
dietro
piccole offerte, di visionare con i propri occhi aspetti umani, per
molti specialisti, psicologi, spichiatri e altri, che normalmente non
potrebbero. Molte.. pratiche, che usufruiscono da me, mi permettono di
avere clienti così entusiasti da fidarsi di me per altre
cose.
Ma anche per quella persona, io ho portato i miei settori su donne,
gay, altri soggetti. Ecco perchè ti chiedo se vuoi essere
uno di
quelli, di questa organizzazione, che lavora anche per me... Molti sono
così grossi o troppo artificiali come eccesso muscolare, da
essere grotteschi o poco adatti per essere degli accompagnatori. ma tu
no. Sei di costituzione già robusto e il tuono di muscolare
è grande ma non eccessivo, naturale, e da questo si vede la
tua tembra e la tenacia che ci metti. QUindi non cerchi strade veloci e
facili come altri. Potrei proporti..."
"No!" fece Kianta, uscendo dla taschino della giacca un orologio da
tasca rotondo, argento, con decori di tipo floreali a raggiera su uno
sportello half da cui si vedeva i lquadrante. Con un gancio a
clip che non si notava ma sembrava un decoro verticale del bordo del
taschino "Questa persona non può averla..." fece
serissima con quell'espressione che poteva sembrare di
superiorità e mascalzonata.Jd cercò di stemperare
la
strana situazione che poteva giungere, prenedndo dei flute e versando
un vino che tenevano per gli ospiti.
"Oh..." fece la donna guardando stupita Gask " scusami, non sapevo che
alla fine quel giorno sarebbe venuto. Mi spiace molto che non possa
approfittarne, e metterlo tra i miei ranghi. Ma sono contenta. Sono
davvero lieta..." prendendo un flute e ringraziando Jd, che
però
la guardò in un modo che sembrava mostrare punti
intrrogativi
da ogni dove.
"Di cosa parlate, non capisco" fece Kianta, mentre le porgeva il suo,
cosa che faceva sempre Jd
"Ma della cosa. Sono un pò ratttristata di questa piccola
perdita tra i miei stalloni, ma sono ancor più lieta di
questo
avvenimento..." sorridendo gaia, sorseggiando il vino, mentre Jd e
Kianta si guardavano come se non capissero "cosa cè. Tu non
vuoi
che io lo prenda, quindi signiifca che tieni a lui. E se tieni a
qualcuno allora sarà o tuo amico come questi ragazzoni che
mi
fanno sempre disperare, o quel qualcosa che dico sempre che
avverrà, prima o poi..."
Madame sorrideva, ma piano piano apparve turbata, osservando gli altri
nella stanza. Alla fine domandò perchè quel gelo
e quel
silenzio e Jd con disagio le disse che non era per quel motivo che
Kianta aveva sentenziato iìl suo no."E' che..."
"Cosa. Non cè bisogno di vergognarsi. Ti avevo detto che
è la natura che tu..."
"E ancora!" proruppe lei acidamente "non è per le vostre
fantasie romantiche del chiurlo, lui è il fratello di primo
sangue di Milan, quello nuovo. Ecco perchè le dicevo no.
Lui...
ma neanche per tutte le stronzate del mondo" fece lei aspramente
mostrando il suo disappunto guardado Gask malissimo "Si, non faccia
quella faccia, Madame. E' lui la persona di cui le abbiamo parlato,
ecco perchè è no! Cosa lui faccia non mi
interessa, ma
siccome Milan dice di trovarsi con lui come un fratello, come
quando si
è bambini e si trova l'amichetto del cuore, ecco il motivo
per
cuii è tassativamente no.
Se ne vuole uno nuovo da mostrare come
stalloni pronti per la monta, vada là fuori e faccia
selezione.
ma che lo vogliano anche loro..." facendo gesti c on la mano aperta
verso le finestre.
"Sempre acida quando si
parla di
amore o affezioni. E io che speravo di aver vinto" con una smorfietta
triste "un vero peccato che quando vi arriva carne fresca, siano
deludenti. l'unico decente è l'amico di Milan, non
cè
giustizia..."
"Madame" girando il vino
nel flute
guardando questo e non lei "basta con queste cazzate romantiche. Non
siamo adolescenti, donne frustrate che hanno bisogno dei sogni per
uscire dal mondo marcio in cui si trovano, che hanno bisogno di evadere
con cose piccanti... quello lo lascio alle vostre clienti e di sicuro
io non bisogno affatto di uomini. Come disse una certa persona a Milan
"alzando gli occhi verso di lei, penetranti "se avessi voluto
giocattoli, ormai ne avrei quanti ne bastavano a trecento di me. E voi
lo sapete..." mentre Madame si faceva seria "ma siamo onesti. Se prima
gli uomini erano stronzi, misogini e buoni solo per apparire
chissà cosa, adesso sono tutti ragazzi eterni dentro e finti
fuori. Andiamo, trovare qualcuno di serio come fattori mentali,
sincero, corretto, un essere umano come vorremmo tutti noi che attuiamo
il Cambiamento vorremmo! le cose assurde che vedo qui, Madame,
OHHHH!... davvero non le immagina. Alcuni sono così idioti e
non
parlo di persona divertente, sono solo coglioni, è
diverso...
ecco , questi io gli farei scavare una bella buca ma non da bara, un
cilindro verticale, quando sono belli sotto, con una terra franosa,
prendere più chili di ortica bella fastidiosa e cominciare a
tirargliela con rabbia finchè no nfinisce e testare quanto
tempo sopportano la cosa. perchè quando si è
idioti in
quella maniera, ti passa la voglia di averci a che fare..."
"Andiamo , ragazza!
Molti non sono male. Sono simpatici, giovani...o interessanti senza
essere falsi anche fisicamente come il nuo fratello di milan"
"Per Voi... mi creda,
per Voi e per
poco tempo. Viva con loro che scorazzano con roba che neanche agli
scherzi che si fanno ora su youtube con un nome in inglese,
si possono
pensare. per questo le dico come i fidanzamenti, che è
facile
che la relazione vada bene finchè i due stanno in posti
diversi e
si vedono solo per cazzeggiare. E poi ci si chiede comè che
i
matrimoni finiscano anche pochi mesi dopo... eh, certo. Non si conosce
davvero la persona, non si sa vivere in comunità..."
allargando
le braccia come per dire che era chiaro mentre Alaric la sbeffeggiata
dicendo
"Infatti, Alaric. Perchè io
non credo in cretinate e storie da sogno come le altre persone?
perchè sono realista, so che non ho intenzione di dividere i
miei spazi con qualcuno che non intende rispettarli, e non
sono portata
per le cose che per Madame è amore e legame. Senza offesa..."
"Niente offesa mia cara,
capisco.
Come ho detto è un peccato, sembrava quasi una risposta
perentoria del !. Sono io comunque che ho perso
un
probabile diamante, ma sarò fortunata
più avanti! CHe
posso dire..."
"no, Madame, si
è salvata , mi
creda. Quel soggetto lì per come è, le avrebbe
fatto
scappare tutte le clienti.No, ha salvato i suoi affari..."
"Lui?
Ma... Milan me ne ha sempre parlato in un certo modo. SO
bene..."
"No, come le ho
detto..." ma qualcuno
aveva bussato alla porta, e uno di quelli che in generale si poteva
definire un camiere entrò per metà oltre lo
spiraglio
della porta annunziando l'arrivo di Milan, cosa che fece sbuffare
Kianta
"Nooo. Ci mancava solo lui!! Madame, venga, corra, se Milan ci
interecetta restiamo qui fino a sera, ma anche no!" facendo ridere la
donna mentre la faceva alzare dopo averlla raggiunta di corsa e tirata
via.
Nove mesi prima
Kianta guardava il suo ebook reader ma sospirava di impazienza. Vicino
a lei, di fronte il comodino Gask stava litigando con la torre
multimediale per agganciarci un dispositivo e usare le cass eintegrate.
ma non riusciva a capire come funzionava.
"Perchè non funziona?"
"Controlla i jack e assicurati che le casse siano attivate"
"Quanto sono difficili...sembra il casino di quando si deve fare un
identikit..."
Kianta sorrise a mezza bocca, ricordando la Lezione di riconoscimento e
identificazione dei soggetti tramite elementi chiave.
Si
teneva ogni volta che un
gruppo di rookies veniva inserito e introdotto, e quel giorno verteva
su una cosa che Kianta odiava. L'incapacità della gente di
specificazione, riconoscere o indicare elementi preziosi per descrivere
le persone. I famosi identikit dati per informazione orale,
scritta, disegnata se impossibile in fotografia o video. Capitava che
seguendo o studiando un soggetto ne spuntassero di nuiovi appetitosi da
punire, e seppur utilizzassero occhiali, penne, fermcravatte o altri
oggetti indossabili che potevano riprendere e sentire, parecchie volte
non era possibile veramente puntare la cam su qualcuno ed era
necessaria la descrizione tramite auricolari invisibili e via
microfono.
Si
insegnava a fare un'analisi del
viso. Ossia indicare velocemente, quindi riuscire a fare un'analisi dei
caratteri somatici, per meglio descrivere le persone.
Si
studiava come riconoscere e
descrivere lunghezza e larghezza viso così da capire se
fosse
ovale, allungato, rotondo, quadrato o squadrato, a cuore o diamante.Poi
si passava alla fronte, poi zigomi e poi mento, in base a distanza da
bocca e che forma ha frontale e laterale. Se è sfuggente,
corto
e stretto, sporgente, rotondo, allungato. Poi il naso, se nubian,
greco, aquilino, arcuato, a punta verso l'alto, concavo,e
altri,
con gobbetta e indicare pergino l'ala della narice che altezza,
distianza ect.Tipi di bocca. Se ha la barba e quale delle
quindici tipologie al mondo , dal pizzetto alla balrba incolta,
passando dalle mode passate e attuali. Anbche per i baffi vi era una
quindicina di stili o più per identificare qualcuno in base
a
come li portava. Infine si finiva con gli occhi. Ormai da tempo si
dividevano i tipi di occhi in tre tipologie principali, la direzione di
una linea immaginaria che passata sugli occhi da parte a parte, quindi
da punto A a punto B, orizzontale, così da indicare le
caratteristi partendo dalla forma, se hanno palpebre e doppie palpebre
o epicanto, e quindi non è bianco, se a mandorla,
tondeggianti,
grandi o piccoli. Elemento chiave era la posizione o algolazione degli
occhi, distinti in tre parti. Canthal Tilt, così molti lo
chiamavano e lo avevano adottato loro come metro di
identificazione, descriveva se gli occhi erano verso
giù,
allineati, o verso l'alto.
Se la
linea andava dritta seguendo la
forma degli occhi da parte a parte,e si aveva Canthal Tilt neutro.Se si
divideva seguendo gli occhi, con il pu nto A e Bverso il basso al
centro della linea, si indicava Cantal Tilt positivo,con gli
occhi che andavano verso l'alto con l'angolo laterale, ossia la fine
dell'occhio, un Canthal Tilt negativo si aveva invece se da A e B la
lina si divideva a metà seguiendo gli occhi, andando verso
l'alto, quindi la zona dell'angolo laterale scendeva verso il basso.
Questi tre elementi permettevano un più accurato modo di
descrivere un viso e questo aveva attirato l'attenzione degli uomini,
sia nuovi che vecchi, che seguevano regolametne se v i erano
aggiornamenti, le Lezioni.
Così
l'insengnante di quel
giorno aveva chiesto ai capitani di presenziare alla lezione per fare
da modelli per le prove di riconoscimento.
Jd
era risultato con viso a cuore,
senza barba o baffi, mento rotondo, zigomi un pò
pronunciati,
naso dritto, occhi Canthal Tilt neutro a mandorla, fronte
piccola.
Alaric con viso a diamante, mento allungato, naso ad arco o per altro
con gobbetta e stretto, fronte larga, occhi Canthal Tilt negativo,
zigomi normali.
Lubo
viso rotondo, guance piene, mento
rotondo, naso largo e schiacciato, fronte media, occhi neutro. Kianta,
che era sempre presente più per osservare gli uomini e farsi
un'idea, senza dirlo, che per fare presenza per indicare che era una
Lezione importante venne messe in mezzo dall'insegnante, che la spinse
a restare ferma e farla analizzare, mentre lei sbuffava. Viso ovale,
mento rotondo eper alcuni pievemnte allungato, naso a punta verso
l'alto, fronte larga, zigomi non molto pronunciati, occhi Canthal Tilt
neutro a mandorla.
Quando
toccò a Gask, prima di Bryden e l'altro, che nessuno
calcolava mai, iniziarono i dibattiti.
"Scusate
ma perchè non si possono utilizzare più i
riferimenti con attori o gente famosa?"
"perchè siete incapaci di ossevare, fate casini e utilizzare
la faccia della gente per dire , non è affatto professionale" rispose acida
Kianta
"ma... mi viene meglio, come descrivere il leader o il capitano Jd...
Io dall'inizio ho visto nel capitano Gask
quell'attore del film che abbiamo visto, come si chiamava...Grave
Encounters due, vero? Così non è più
semplice?" fece quello del primo commento girando con il
busto verso gli
altri alla sua destra, evidenti ormai amici.
"ma
che dici, quello è diverso"
"ma
parti di Richard Harmon? Io no"
"ma
no ragazzi, da lontano ci somiglia dai..."
"ma
dove lo vedi?"
"Forse
intende gli occhi? Gli occhi si, come forma e Cantal Tilt positivo, si.
ma il resto no"
"Invece
da lontano si somigliano.Ti
dico di si, di lontano ma stessa aria... Ero mezzo sbronzo e
mi
sembrava di stare nel film, ho avuto pure paura.." disse il primo che
aveva parlato ridendo, per poi vedere Kianta che lo fissava
irata, con
la testa inclinata verso la spalla, come se volesse bruciarlo sul posto
"Sscuuuusii. Non ero ubriaco, ero libero e avevo pasato del tempo con
gli altri... ci scusi..." chiese perdono alzandosi e facendo un inchino
tipo asiatico, mentre Kianta guardava Jd come per dire
"Signori..."
fece l'insegnante, cercando di riportare l'attenzione all'identikit
"Continuiamo, chi prosegue con l'analisi?"
"Sempre
io!!" disse il primo e
l'insegnante lo fece parlare "Allora, da lontano somiglia a Richard
Harmon, parere mio, da vicino no ma da lontano..." facendo snervare
tutti "allora... ha occhi come ha detto Karlo Cantal Tilt positivo,
molto verso l'alto, color nocciola credo, allungati. Viso... allungato,
con la mascella netta.."
"mascella
netta?" chiese l'insegnante
"Si,
mascella delineata, ecco. Poi fronte media. naso dritto, non greco.
Zigomi... normali, in linea con la mascella. E..."
Di colpo sentì l'altoparlante che eruttò musica
elettronica, facendola
saltare per aria, mentre Gask cercava di regolare il volume.
Cercò di calmarsi, respirando a fondo, riconsocendo
Narcissistic, il brano che per lei, con la dissociazione e
visualizzazione, ripercorreva il primo giorno di Lia, quando
incontrò in quell'edificio il gruppo. Si voltò a
fissarlo, vedendolo con l'espressione di un bambino che era stato
scoperto a fare cazzate.
"Scusa... ma l osai, col capo cèra tutta roba antica, la
adorava, ecco perchè aveva buoni rapporti con Milan, mentre
sta
robva moderna no... io usavo il lettore portatile di cd audio, quello
rotondo..."
"Ok, ok... per favore però, passami quel lettore
mp3, così regolo il volume anche da
lì... non si sa mai."
QUando le fu consegnato, si accorse che cèrano file suoi, o
meglio di Lia che lei teneva ancora, e che invece lui li aveva
rinominati come Gask00, Gask01 e andando avanti, mentre invece
ascoltandole erano i suoi brani. Lo guardò come per dire
ma lui chiese scusa e le disse che gli
servivano per consocerla meglio.
"Me?" fece lei confusa "ma tu hai capito di chi sono questi brani?"
mentre lui rispondeva di no, sorpreso "questi appartengono a Lia, non a
me. Io li uso come ancoraggi per la dissociazione perchè
conosco
la chiave per decifrarli, o meglio a quale particolare sequenza della
sua esistenza appartengono..."
"ancoraggi? sequenza?"
"Si, ogni brano di questa lista è un ancoraggio a un fatto
specifico che il brano, che sia per le parole o per come si ascolta in
generale, dà... o meglio le dava. happy birthday
ne da
uno. Sis un altro, narcisistic e via dicendo. Ogni brano qui dentro
rappresenta un momento in cui lei ha messo un ancoraggio. per l'altro
mondo, l'altra se stessa o ad alcuni momenti della realtà.
Se tu
usi questi per conoscerme me, hai confuso tutto. Ogni brano non
è solo un interessamento, almeno non tutti. A volte capitava
che
udisse un brano per la prima volta e senza volerlo partisse
la
dissociazione, così lei lo salvava e lo riuilizzava come
ancoraggio per richiamare quel frammento dell'altrol mondo... io li uso
ancora, ma per altre cose... se vuoi conoscere me non cè
bisogno
che fai questi giochetti. Chiedi prima di fare. A volte Legeia ha
ragione, sei troppo curioso e agisci senza pensare a me. Sei sempre
nella mia stanza, fai roba qui dentro dall'esercitarti allo studiare,
vedere film..."
"Mi annoio in camera. Prima stavo lontano dagli altri perchè
stronzi o perchè avevano paura di me ed ero abituato a stare
per i fatti miei, lo preferivo. QUi, adesso con gli altri, mi sono
accorto che la mia stanza è vuota e silenziosa e non mi
piace. Poi ho visto che sei così anche tu ed ecco. Gli altri
stanno in camerate di tot persone e si divertono fino a tardi..."
"Già e poi la mattina sono incapaci pure di alzare un
piede..." fede lei arrabbiata
"Però... invece da quando sono qui e ho imparato a
stare in
mezzo agli altri, mi sento solo in quella stanza. Non la
sento mia. QUi
invece..." ma la vide alzare all'atezza delle spalle le mani aperte con
l'espressione come per dire
"Senti, te lo avevo già detto. Se ti senti solo in quella
stanza
da capitano, fatti spostare in una multipla,in una camerata con tutti
quelli che ti piacciono, così non ti senti solo.
Non è che
perchè l'altro giorno, svegliandomi per cose mie, vedendoti
mezzo sul divano e mezzo buttato in fuori, col braccio a terra
perchè non entri nel mio divanetto, e ti ho fatto per
bontà divina dormire in un angolo qui, puoi tornare sempre.
Siamo amici, ma poi basta. Capisci che non è normale?"
"Normale? Quante cose qui sono capitate che non sembrano normali? Milan
e il suo riuscire ad avere ottimi rpporti con certa gente. Questo
posto. Tu. Le stoddarde, la blue blox. Certe cose. Come nella
città turca e le fogne. O quella volta che sei tornata dalla
romania in
bara. Ricordi? Anche questo è strano..."
"Non immischiare le cose..." fece lei scuotendo la testa e voltandosi
sul fianco per leggere.
Gask rise, ricordando quel giorno, solo qualche giorno prima del fatto
in turchia e le esplorazioni nelle fogne.
Prima
che lei partisse avevano litigato
nuovamente, perchè lui cercava di parlarle e lei
niente. L'aveva
seguita fin davanti la macchina che l'attendeva, già vestita
con gli abiti tradizionali rumeni, intenta a controllare che le poche
valigie fossero presenti. Jd, l'unico altro presente oltre gl iaddetti
ai viaggi, osservava quei due litigare come al solito.
"Dimmi
dove stai andando. Dopo te e
Milan non sono io quello che ha in carica la gestione di questo posto?
Non dici mai dove vai, che cosa fai, chi vedrai... Milan non vuole che
tu esca, eppure tu continui a vestirti in modi strani e
sparire per ore
o qualche giorno. Senza sapere nulla non va bene. Dovrei seguirti,
Milan vuole che almeno io o due dei veterani ti facciano da Ombre..."
"Ho
già le mie Ombre. Quei tre
ci stanno per un motivo..." disse lei con poca attenzione a
lui, ma
osservando per bene il lavoro dei tre addetti.
"ma
Kianta, almeno dammi delle informazioni o modi per contattarti"
Kianta,
che stava sempre di spalle
fino a quel momento, si voltò a fissarlo. Gask la vide bene,
visto che l'aveva prima seguita sempre qualche passo dietro. Indossava
quelli che all'inizio, mentre la seguivano, Jd aveva indicato come
abiti tradizionali. Erano, disse, un dono di una persona importante
rumena che aveva buoni rapporti cvon quella terra e che un'altra
persona vi si era recata per studiare quei luoghi per le Torri,
accompagnando Milan, e aveva intessuto buoni legami con alcune famiglie
che contavano. Avevano ricevuti molti abiti tipici che potevano
indossare quando vi si recavano, tra abiti bianchi riccamente decori
con mantelle nere e foulard rossi in testa, a semplici dei popolani, a
quelli come l'esemplare che lei portava in quel momento.
Composto
da camiciola bianca leggera e
quasi trasparente con maniche e zona spalle pronunciate e gonna bianca.
Vi erano sia opache che lucide come satin, lei aveva ricevuti lo stile
satin. Sopra la camiciola e parte della gonna, sopra i fianchi, una
giacchetta chiusa in vita da una cnintura in metallo argento con due
forme circolari, con mezze maniche color blu con vistosi
decori
color argento e disegni sulle maniche sui fianchi. Al collo sopra il
colletto rigido unfilo di perle e più sotto verso il vordo a
V
dell'abito una collana tipica a triasngoloo che scendeva fatta di
monete mertellate e incise a pendere, dalle più grandi alle
più piccole. Orecchini in cerchio simili a quelle della
collana
erano uno degli ornamenti, oltre gli anelli che però erano i
soliti, quello a fede larga con le incisioni e nell'altra mano quello
con i torchon sui lati. Sulla testa aveva un copricapo che per Gask
pareva quasi richiamare in parte connotati turchi o russi, per lui
cèra smepre difficioltà a riconsocerli. Indossava
quello
strano copricapo, che in romania forse aveva un nome ma lui non lo
sapeva, che era una cappellino piatto e ovale che si indossava sotto un
velo. Er tutto ricamato come la giacchietta, in bliu e ricami in
argento e il velo dello stello colore partica da una zona a
metà
del cappellino e scendendo fino alla schiena, copendo così
la
parte posteriore mostrando però in parte come era acconciata
la
sua parrucca. Aveva la parte anteriore dei capelli divisi a meta in una
sorta di due due ciocche grandi che le scenedevano per lato fino alle
spalle in un torchon che pareva naturale, per poi legare sulla nuica
una coda bassa e finto morbida dove si vedeva l'arriciattura dei
capelli. Era truccata e con il rossetto, non in modo vistoso, cosa che
la faceva sembrare diversa. ogni volta che si truccava, pareva quasi
un'altra per le pochissime volte che lo faceva.
Jd
gli aveva spiegato che aveva nelle
valigie abiti ricevuti smepre in dono in Romania tipici. Leggeri o
pesanti, con camiciole varie e gilet lunghi senza maniche a
giacche, e con gonne ampie di vari colori, ad abbigliamento
invernale come le tipiche giacche bordate di pelliccia, purtroppo vera,
non facevano sconti nenahce a una come lei che era contro le pellicce
vere a meno che l'animale non fosse morto naturalmente, con le tipiche
maniche alla russa con il talgio che partiva da sotto l'ascella a
scendere, creando quei triangoli che mostravano l'abito sotto. A
completare il famoso cappello tondo peloso con piume sul davanti, una
ritta e una più morbida ad arco, e il manicotto. Ogni volta
si
portava dietro quegli abiti per rispetto.
"Certi
paesi, come sai, pretendono
molto rispetto per le tradizioni. Come in turchia che, seppur puoi
vestire con completo occidentale, apprezzano molto abiti del luogo"
Fissando
Gask malamente, Kianta prima
restò muta, poi guardò Jd, poi tornò
verso Gask. E
stranamente per Jd, lei sorrise e parve assumere un fare
civettuolo.
"Oh,
Gask.Sei molto capace,
coraggioso, per molti straordinario, il degno ultimo Figlio della
vecchia Sarılar di Mezitli... se ti facevano pure intelligente sembrava
troppo!"
"Kianta..."
fece Jd come a rimproverarla
"Come
vuoi..." gli rispose e si
portò con lo sguardo verso Gask "Tu sei pericoloso vero.
Tranne
che durante la formazione tra i Figli e poi lavorando per quel tizio
crasso e unto" facendo una smorfia di schifo "hai imparato solo a
essere egoista, menefreghista, incapace di vedere le cose intorno a te,
la gente fa e non senti. parti come un elefante che non guarda niente
sulla sua strada. Ti divertono le sfide e i giochi. Fai casino tutto il
giorno con gli uomini. Non rispetti orari e le regole della giornata
e..."
"Kianta
andiamo. Viene da un altro posto, ha il suo pasato, non è
abiutato..."
"Ma
che cazzo dici, Jd?!? fece lei di
colpo alzando la voce, tanto che gli addetti si spaventarono e si
portarono di lato quasi a nascondersi sussurrando tra lroo che si era
incazzata, meglio pensare di sparire e star e invisibili "Questo qui
è con noi da qualche mese, no ore, non giorni... MESI! E
ancora
si comporta come un bambino scemo, che sembra sceso dagl ialberi come
Mogli e sta imparando la civiltà... è questo che
mi stai
dicendo?"
"no,
calmati. E' solo che è
preso dall'euforia di un posto e un modo di trattarlo diverso...dagli
ancora un pò di tempo..."
vide dive Kianta
riportare su di se l osguardo. Duro, freddo, come quello di una bambola
"Vuoi
che ti dia una chance? Visto che
a qualcuno preme... " riducendo a fessure gli occhi contro Jd "Se
è così, così farò. Milan
dice che tu
più di tutti sei più cristallino e genuino di
tanti
dell'organizzazione. Ecco perchè siete entrati in
sintonia...
oppure diciamo chiaramnete che hanno scoperto reciprocamente che sono
bambini edntro e nel cervello, che è più chiaro e
si son
trovati...." sussurrando a Jd con astio, vedendo rimproverata di nuovo
"Ma se Milan e JD dicono che tu meriti possibilità, ebbene,
così farò...."
Mise
mano a qualcosa che si nascondeva
sotto quella collana a monete e la fesce scorrere oltre la testa,
sistemandosi di nuovo capelli e velo "Questa chiave permette di
attivare
il sistema amministrativo dell'IA dei Crell. L'avevo già
predisposta perchè chi registra il suo vocale e altre chiavi
successivamente, sia in grado di operare come Master nello
Chateau..."
"Quindi
mi stai dando l'accesso non a
settori ma completo, del sistema digitale
dell'organizzazione?"
domandò Gask, lasciando Kianta stupefatta, aveva compreso
subito
la cosa e la situazione la inidispose parecchio, ma fece un
gesto
con la testa stizzito e tornò a prima.
"Corretto.
Finchè terrai con te
questa chiave, ti basterà chiamare il Crell in questione o
tutti
e otterrai l'accesso ai settori che gestiscono come fossimo io e Milan.
Helias..." chiamando il Crell che comparve subito componendosi in
micropixel che si univano. Gask si guardò intorno come tante
altre volte, eprchè non capiva dove fossero sistemati i
laser
visivi, finendo per perdersi una parte di cosa lei dicesse "...per
questo Helias, registra orme e voce di... qeusto soggetto. ovviamente
se dovesse ordinare e fare qualcosa, prima richiedi la presenza di Jd e
Lubo, dopo che questi hanno acconsentito, esegui..."
"Subito,
Madre. Signor Gask, per
favore,faccia scorrere il carrellino trasparente che è
presente
sul corpo della chiave e prema un dito, pollice o indice, sopra la
banda scura... così! Poi scelga una parola chiave per la
conferma di attivazione vocale..."
"una
parola?... vediamo..." ci pensò su Gask.
"Capo,
abbiamo sistemato la macchina, le vostre Ombre vi attenderanno a Parigi
nell'aereoporto privato..."
"bene
grazie" fece lei con un gesto
della testa, con un sorriso, che fece sospirare di pace i tre, per poi
riportarel'attenzione su Gask che ancora decideva. Poi la sua
espressione cambiò totalmente sentendolo.
"...ho
deciso. la parola chiave sarà Bluegrass...!" fece lui serio.
L'espressione
che lei mostrò
sembrava omicida e Jd si frappose tra di loro per evitare ulteriori
questioni "Abbiamo deciso la parola, ora è meglio che vai o
sarai in
ritardo... Fai attenzione, questo meeting non mi piace assolutamente
e..."
"tranquillo,
tornerò... passami
quell'oggetto" rabbiosamente come a volerlo mordere, fece a Gask per
riavere la chiave, uscire la micro
tastiera dalla parte centrale a scorrimento e inserire il codice di
conferma del passaggio di chiavi "tornerò di sicuro, solo
per
picchiare male qualcuno che osa prendersi gioco di me con queste parole
chiave..."
"Io
non volevo prenderti in giro, è per la mia buona
fede che ho scelto..:"
"Ok,
basta, è ora di andare" fece Jd tenendola per un braccio dal
prendere a morsi qualcuno.
"Ti
terrò aggiornato..." dise
dopo un pò lei, tranquillizzandosi "per qualsiasi cosa
sarò repebile con i soliti canali, anche via radio..."
prendendo la collana agganciata alla chiave e facendo il gesto di
metetrlo al collo di Gask.
"Certo...
ti contatterò..." fece lui, ma
mentre si abbassava per ricevere la chiave, Kianta con mossa veloce
infilò al collo di Jd la stessa, sorridendogli mentre lui la
guardava esasperato "Io sarò a Bucovina, per incontrare
quelle
persone che... conoscono l'altra me e mandarli così al
Meeting.
Se tutto va bene, li accompagnerò direttamente
all'aereoporto,
mentre Milan è già ni loco, sperando che quella
gentaglia
pazzoreliogioso se ne stia nei suoi territori arabi...Mi raccomando,
occhi aperti e non fate cavolate..."
"Stai
tranquilla" fece Gask, ancora un
pò deluso dalla fregatura che gli fece, per poi vederla
girare
un braccio in torno alle spalle di Jd e dirgli qualcosa
all'orecchio,
con fare amichevole e cospiratorio. Poi lei si avviò verso
la
macchina e scomparve verso il cancello.
Dagli
aggiornamenti si seppe che ella
incontrò la Matriarca della famiglia più potente,
insieme
alle altre delle rispettive famiglie, che creavano il Circolo di tutta
la Romania. Tutte le famiglie più potenti e influenti
trattavano
aspetti differenti dai mariti. Di giorno le donne incontravano le donne
ospiti, di notte i capofamiglia si riunivano per celebrare gli ospiti
di qualunque sesso. Quello che Jd non aveva detto a Gask era che tempo
addietro era stata Lia a fare quel primo incontro con quelle
persone, e
conoscevano lei.La differenza tra Lia e Kianta, la
più evidente, era che la prima non era con frasi e
parole pronta a pungere come una vipera, battagliera, incline ad
arrendersi finchè non si trovava un accordo o
tranquillità che andasse bene ad entrambe le
parti. Kianta impersonava Lia, e dietro incarico di Milan,
gestiva i rapporti con i capofamiglia maschi, anche per gli
onori che lei
faceva alle loro tradizioni, la conoscenza delle usanze e i doni che
portava assai graditi e ritenuti di antica amicizia.
Jd
aveva detto a Gask solo il fatto
dei regali, e quando questi chiese che tipo di regali quei tizi
potessero amare tanto da accogliere Kianta/Lia in maniera calorosa, da
ospite di riguardo, Jd non fu specifico..
"Secondo
te perchè paesi di
stampo antico come questo, Russia, paesi arabi e anche asiatici
trattano bene noi? perchè sappiamo gestire persone
fortemente
legate al passato , che considerano usi e consuetudini come leggi non
scritte ma sacre. Noi stiamo con un piede nel passato per certe cose e
uno nel futuro per altre, studiamo tutte le culture per integrarci ma
anche sapere come muoverci e come rivoltare certe cose. Seconte
te, come
abbiamo fatto a far calare infibulazione, circoncisione in tenera
età se non dietro consenso all'età giusta,
regolamentare
leggi e nuovi comportamenti pro differenze e persone? E sono solo
alcuni. Impariamo il loro modo di pensare ed essere per trovare le
backdoor per rivoltare le cose sbagliate e cambiarle..."
"AH,
capito. Quinid lei si atteggia
come una di loro in molte cose, così da guadagnarsi la
fiducia e
la stima per poi agire..."
"Si,
ovviamente le cose e i modi
cambiano in base al paese, ma la sostanza è
questa. Detta così sembra però un pensiero fatto
e basico, ma è molto, molto più difficile... Al
pari di
paesi arabi e asiatici, anche quelli di russia e dintorni non sono poi
così distaccati da usi e costumi. Cè
una donna
là, molto apprezzata e seguita, Baba Kirakina, dove Baba
è indicata come strega o donna con capacità. E
indubbiamente ella pare esserlo, un pò come le nostre Muse.
Ella
disse a Milan e Lia di avere molta smekalka, la mente prodigiosa e
capace che si augura a ogni militare per tornare a casa,
indispensabile, ma usata da onguno di essi in modi diversi. Quando Baba
Kirakina incontrò per la prima volta Lia e la accolse nel
salotto del Circolo rumeno, ella pare abbia predetto qualcosa sul Dukh,
parlò a proposito di , ossia
materia e spirito, ma secondo alcuni rumeni da noi, il
termine
può indicare sia qualcosa di legato all'oltre, vedi quel
materia
e spirito, sia legato alla condizione interiore dell’essere
umano:, forza d’animo. NOnostante le differenze di culture e
tutto, Lia era riuscita raccontando e confrontarndosi, a
paicere a
questa Baba, molto apprezzata dalle matriarche, ricevendo maggior
feeling per i capofamiglia....e inoltre Milan le ha detto di
impersonare di nuovo la strega Veròna nel frattempo,
già
che cèra..."
"Perchè impersona questa strega? Che bisogno ha Milan...?"
"Innanzitutto perchè si divertono. Veròna
è nata come Master di gioco per chi deve essere
giudicato, se riesce e dimostra che per la paura può fare
altro che rovinare la gente, si salva. Controllato, ma si
salva,altrimenti finisce nelle varie minire... . In pratica conosci il
film il settimo sigillo? No...? Nel
film il protagonista si vede giungere la Morte che gli propone una
partita a scacchi per decidere se vincendo si salvi, o perdendo
morire... Noi non uccidiamo, ritrasformiamo quei soggetti in beni di
aiuto all'umanità. Ossia li usiamo per sostituuire gli
schiavi
del nuovo secolo, purtroppo. Anche MIlan è un Master di
gioco, adiciamo come Milan e basta.
Ma Veròna entra in gioco diciamo su strada per la gentaglia,
non i pezzi grossi, famosi, nobili o ricchi..., andando dalle
persone e proponendo una sfida. Tramite auricolari invisibililei
ottiene informazioni ed elmenti di gioco sulla persona. Sull'abito ha
delle cam camuffate che da varie angolazioni mostrano l'ambiente e in
base a cosa alcuni specialisti che la seguono notano, lei sfrutta le
info per il Gioco. In pratica è come se avesse ulteriori
occhi
oltre i suoi, se lei ha già notato delle cose le uisa
subito,
così che intanto quel tempo viene impiegato da osservatori,
mentalisti, psicoanalitici la sostengono..."
"E il gioco è...?!?"
"Il gioco è non schiattàr..." rise Jd "almeno,
è
quello detto a loro. Ovviamente il gioco parte quando la situazione
è sicura, senza elementi di sorpresa. Viene indetto un gioco
di
logica,mentale o altro in cui anche per ore lei e quella persona,
ovviamente con le Ombre o persone al fianco del soggetto interessato...
lei camuffa la visualizzazione e le proiezioni da magia, sai che
abbiamo dei sistemi di proiezioni virtuali portatili. Ebbene lei si
porta dietro una specie di sfera molto grande, grande quanto un pallone
da calcio, di cristallo di rocca o consociuto anche come quarzo ialino,
come fitna sfera magica. Sotto nel piedistallo non cè nulla
ovviamente, alcuni hanno pensato che vi fosse lì il trucco,
ma
il trucco è da un'altra parte che proietta sulla sfera cosa
è necessario. Oppure materializza un calice per bere e con
giochi di spostamento di viasuale e movimenti istantanei, l oscambio
viene effettuato c on uno vero, che Veròna usa per
confermare che cosa la gente vede, è fisico e reale, ma non
è sol oquello ma anche altri oggetti. Ma tu lo hai
già visto, quindi usando anche il fumo della pipa, lei
fumando
manda sulla sfera il fumo ed ecco che appaiono le cose..."
"Si, il fumo confonde i raggi..."
"Esatto, ossia da dove vengono, e lei tramite cosa viene proiettato
nella sfera inizia il gioco. In pratica è come una sorta di
videogame in stile antico " ridendo "e la gente alla fine ci si
appassiona con la promessa di vincere e sfangarla. Peccato che non sia
semprecosì, inoltre insieme a lei cè sempre un
prestigiatore o illusionista che rende reali le proriezioni che lei
fa... esempio deve bene e un altro proiettore tra il fulo fa apparire
tra le sue dita, come reaqlistico, un flute. Ebbene tra fumo e dialoghi
vari, l'illusionista passa tra le mani di Kianta un vero bicchiere,
fregando chi pensa sia finzione e tenta di dimostrare che non esiste,
finendo per trovandoselo in mano o facendolo cadere. Lo hai visto. Le
tre Ombtre di Kianta cambiano fomazione, due lavorano dal di fuori,
pronti a intervenire in qualunque caso, mentre due sono appunti
illusionisti o un illusionista e un mentalista, che si spaccia per
aarbitro di gioco e tramite l'illusionista rendono veri i poteri della
strega... ma detto così sembra fantascienza, invece
è
così semplice e reale da far sorridere ogni volta..."
"Quindi i poteri di Kianta, anzi Veròna, sono totalmente
finti"
"AH... poteri magici, intendi.. si. O Meglio Kianta... Milan dice
sempre che qualcosa sa fare, realmente, ma lei non lo accetta
e non le interessa. Milan dice sempre che lei potrebbe essere come e
quanto le Muse se lui ha
visto giusto, invece l'ha inserita tra le Muse e Fanciulle come
spia..."
"Spia?" domandò Gask sorpreso
"Si, in pratica ella deve controllare le riunioni, visto che non
possono allontanarla ne farne senza la presenza di una sorella, e come
Musa e Fanciulla può ascoltare, controllare e vedere cosa
combinano, loro credono anche da parole di Milan e Dorde, che lei abbia
capacità ma sia troppo dura per acecttarle, ma che meriti
comun
que quel ruolo... e visto che la parola di ogni sorella e Fanciulla va
ascoltata dalle altre, si infastidiscono se lei propone le sue idee,
pareri e considerazioni su cosa dicono e fanno, come un attacco alle
loro posizioni... non sanno che lei è solo una spia e per
tenerle ferme, perchè deve esserci il parere, la presenza e
il
voto di tutte..."
"In pratica Milan e Dorde le tengono a posto con la presenza di Kianta
come una di loro..."
"Esatto. Ma si son fregate da sole. Hanno deciso di intervenire senza
riunioni e senza render atto delle loro intenzioni, hanno agito
all'esterno per spingere, obbligare, consigliare persone esterne in
qualcosa che secondo loro era a vantaggio dell'organizzazione. E loro
non dovrebbero uscire e far cosa vogliono, così Milan e
Dorde
hanno tirato le redini ricordando cloro cosa e chi sono... hanno
nominato quindi in maniera temporanea Kianta come Depositaria dei
Titoli delle Sorelle, ha inoltre il compito di vigilare sulla
legittimità e regolarità dell'operato delle
Sorella
sempre, in gruppo o da sole, e se fanno qualche altra cosa rischiano
l'espulsione e una posizione base in qualunque luogo decidano Milane
Dorde. Insomma come punizione i loro Doni passano in secondo
piano e possono risultare inserite in qualuqnue lavoro disponibile in
quel momento, manuale o meno. Con l'obbligo, se vogliono essere
reingrate, e quindi far valere l'importanza dei DOni che hanno
ricevuto, delle prove e o test per riqualificarle. Questo per evitare
che diventino come i preti normali, ossia che vanno in giro e fanno
roba. Il loro ocmpito è assistere le persone come tramite
con
l'Oltre o altro piano, usando i loro poteri per aiutare, sostenere,
dare delle roste di risposte in base ai loro Doni. Nelle feste come
come Oracoli o sacerdotesse, mentre le Fanciulle sono le
rappresentazioni del periodo dell'anno in quel momento, ossia coloro
che incarnano la festività o giorno particolare..."
"Ma sono anche guardie del corpo..."
"Si" ride Jd, tanto "all'inizio dovevano essere questo, così
che
l'attenzione dalle Ombre fosse sviato e lui e suo fratello avessero
comunque qualcuno che li proteggesse, mischiato diciamo e senza
attirare atetnzione. Ma visto che alla gente l'idea di una
personificazione che spronasse, invitasse, prendesse parte di fatto ai
preparativi e fosse abbigliata per l'occasione... le lasciò.
Questa è stata alla fine un'idea di gradimento, ma piace. Fu
Lia
a spingere Milan a tenere tutte queste cose, controllando sempre i loro
movimenti e azioni, già con vari esperimenti degli anni
ottanni
e settanta si vide come un ruolo, un incarico, una posizionhe cambino
le persone...prende sempre a citazione l'esperimento di
Stanford, la notte del giudizio quel nuovo film uscito mesi fa,
baffetto tedesco, deindividuazione di Gustave Le Bon..."
"Di
nuovo questa Lia... come fa Kianta
a spacciarsi per lei? non si accorgono che sono diverse? Che sono
persone diverse? Se io vedessi te e uno che anche per ipotesi ti
assomiglia, capisco chi è chi..." fece Gask come pensando
tra
sè
"Vedi...
come ti ho detto, e
ricordati, nessuno ti ha parlato di Lia... loro due si assomigliano.
Inoltre la creazione delle Personalità che David studia,
permette di avere tutto ciò che è un soggetto, da
movenze
a modi di fare, a modo di pensare che è possibile dare a una
persona... finora David ha avuto pochi risultati seppur sembra che
attecchisca ma... Kianta... Mh, diciamo che Kianta è
l'uinica
che si avvicina a Lia.... acectta questo. E credo che quella donna. la
strega, ci veda lungo e abbia inteso il materia e spirito proprio per
questo. Un corpo ospita un'anima, no?" fece JD studiando Gask per
vedere la reazione
"Ma
come si può copiare l'anima
di una persona in un'altra persona? Voglio dire, se quello che tu dici
è vero, come fa quella vecchia a dire queste cose? Esiste
come
dice Milan, qualcosa al di là di ciò che vediamo
e si
possono vedere cose come le Muse?"
"Per
ora pensa a trovare molto Dukh, così Kianta non ti
rimprovererà più..."
"Mi
odia. So che quella volta ho
sbagliato, no volevo, ho capito che cè
anche altro ma non so
come fare per farle capire che si sbaglia a definirmi in un certo modo."
"Capirà
vedrai. magari tornerà di buon umore potrai
parlarle con calma davanti a del tè..."
"Come
fa a bere quella roba? L'altra
volta le ho portato il caffè per far pace e parlarle e
invece ho
scoperto che lo odia, non l osapevo ma pensavo che tutti amassero il
caffè!"
"Invece
lei no. Sai cosa puoi
portarle, magari riesci a rabbonirla? Del torrone, del gelato..."
sorridendo e dandogli una pacca sulla chiena.
Invece
lei tornò dentro una bara.
"Hanno detto niente?" Jd giunse da Milan, nel suo ufficio, per sapere
se avevano riportato aggiornamenti durante il viaggio. Nella stanza vi
erano Milan e Gask, che lo guardarono appena entrato. Milan si
sistemava ne grande specchio intagliato la camicia, i gemelli
e
lo stato, per rimettersi la giacca.
"Quei tre sono proprio stupidi" fece il leader irato "Avevo detto che
dovevano spedire aggiornamenti ogni mezz'ora, invece ancora nulla. ho
dovuto chiamare l'aereoporto privato che usiamo per voli di linea e ho
scoperto che sono atterrati da tempo, quindi staranno venendo qui..."
"ma quindi, si sa cosa è accaduto? lei sta bene?" chiese
Gask, mentre porgeva a Milan il fazzoletto da taschino
"So solo che cè una faida tra alcune famiglie minori e due
maggiori, e Kianta si trovava sulla strada per l'aereoporto quanto
è accaduto qualcosa, e le auto sono state trovate
in fiamme, e
alcune bare che galleggiavano in piccole barche sul fiume, largo,
chiamato Suceava, come i ldistretto in cui scorre. Le hanno avvistate
nella zona di Satu mare... le vedevano passare e hanno allertato le
autorità..."
"ma le Ombre?" chiese Jd senza capire
"Sembra che Kianta sia stata invitata a recarsi all'aereoporto nella
macchina con i figli dei capofamiglia, per fortuna non tutti, e uno dei
figli di Ioan si è salvato, Grigore, che era ben amico di
Kianta. Il convoglio prevedeva cinque macchine , al centro i
capofamiglia, alcuni figli che avevano scelto come accompagnatori,
Kianta e le Ombre, in tutto due macchine e mezza. Quelle esterne erano
guardie del corpo. Sembra che qualcosa si andato storto, le macchine
sono state attaccate, obbligate a fermarsi, alcune con bloccamachcine a
chiodo per terra e..."
"ma erano tutti armati, no?"
"Si, Gask, ovvio" fece Milan con impazienza "Sia Kianta che le Ombre
erano ottimamente addestrati per farcela, ma metti tutti i membri
rumeni delle famiglie, i comportamenti di Kianta sul non scappare se si
valuta che è possibile farcela, e metti insieme le cose.
Anche
tu fai così, solo che lei sa se e quando è meglio
lasciare i lcampo di battaglia... almeno, se non le viene il tic di far
bruciare male le persone... il fatto è che le Ombre sono
sopravvissute, ovviamente, con solo due di tutte le guardie ammassate
nelle auto di quei membri rumeni, intenti a salvare le due macchine
ma... dall'ultimo avviso sembra che alcuni dei capofamiglia tranne
due sono sopravvissuti, e un figlio tranne tre di tutti quelli che
erano di accompagnamento... quelli morti come monito, sembra, sono
stati ritrovati nelle bare con sopra scritte di vittoria contro le
famiglie oppressive... vi erano due capofamiglia, i tre figli di
altrettanti capofamiglia e kianta. Una barchetta teneva senza bara i
corpi di alcune guardie che hanno preso... non è usuale
questo
metodo ma sembra che abbia una connotazione allegorica..."
"QUindi... Kianta è morta?" domando esterrefatto Gask,
votandosi
anche verso Jd "non è possibile, è partita solo
tre
giorni fa..."
"Aspettiamo la delegazione rumena che dovrebbe arrivare tra poco. Se
però è morta..." disse Milan, quasi sudando di
terrore e
Gask notò la cosa, dicendogli che ancora non credeva fosse
così,
e che non si angustiasse "Gask non è solo la sua morte una
cosa
assurda. Lei come te era una dei pochi che era compatibile con
stoddarde e blue box, ma cè di peggio se non è
solo
ferita, ma se in quella bara, allora morta. Che siano
fregati..."
"Che significa.."
"Significa..." fece Milan guardando il cellulare che aveva fatto un
avviso "Che ogni cosa qui oltre i miei e di Dorde, ha registrati i
parametri biometrici, come chiave... ogni sistema che sia Crell, di
controllo, di protezione, i laboratori, custodiscono come attivatori di
emergenza e non, iride, impronte, tipologia di battito del cuore.."
"battito del cuore?"
"Si, nessuno lo sa ma ogni cuore ha un tipo di frequenza e di battito
diverso. Noi usiamo il controllo audio e a scansione dei cuori anche
come chiave. Voce, parole chiave, prova del sangue... tantissimi
parametri di attivazione o blocco sono registrati con i suoi dati
bioetrici, essendo lei sempre presente rispetto me o Dorde. In pratica
sopra me e Dorde vi era lei come MasterKey, come ulteriori
amministratori e detenetori delle chiavi, io e mio fratello.
Se è
così, se lei è morta, dovremo essere entrambi
presenti
perchè serve questo fattore per disattivare i protocolli che
prevedono i suoi dati biometrici come key principali, e settare oltre i
nostri anche quello
di qualcun altro... se lei è morta, non posso far altro che
far
inserire i tuoi. L'unico Crell che ha i protocolli per bypassare le key
di Kianta
è Helias, il Capo IA, ma è solo superando dei
parametri
di sicurezza e... ammetto che dopo tanto tempo, ho paura di fallire"
"Ma... aspetta" fece Jd "Tu e Dorde avete tutte le credenziali
Master..."
"Si, è vero. Ma adesso ho la paura che per disattivare e
rendere
nulli quelli di Kianta, ci sia una procedura che non ricordo
bene...
Cazzo, anc he per questo non volevo che se andasse in giro.
Tutto
è settato su di lei per una ragione! Se lei è
davvero
morta... quanto lavoro, quanti test... e significa che ho mancato la
parola data a quella persona..."
"Quella persona, Milan, se fosse qui ti direbbec he sei pessimo con gli
impegni..." fece Jd sorridendo amaramente, portando l'altro a
sospirare, dargli ragione e fare un sorriso, lasciando solo
Gask
nella confusione totale.
Helias apparve in quell'istante.
"Leader, la delegazione rumena sta arrivando. ora che siete tornato di
corsa dal meeting bloccato per l'accaduto, permettetemi di indirizzarvi
su un consiglio" inchinandosi come regole che tutti facevano in modo
formale.
"Accordato, cosa vuoi dire..."
"Vede, Leader... Tempo fa la Prima, aveva messo qui alcuni oggetti,
nel caso servissero..." fece Helias, indicando con un braccio una zona
dell'ampio mobile in una parete, che aveva scomparti segreti "tra
questi magari... cè quello che vi serve!"
"Mi ero dimenticato di quelle cose..." fece lui e attivando il vano con
un pulsante nascosto negli intagli, una ribaltina si
spalancò
mostrando su un cuscino di velluto alcuni oggetti, lettronici. Helias
gli indicò quello che sembrava un misuratore di EMF, quello
che
a volte Lia tempo addietro gli faceva vedere e gli chiedeva se credeva
a spiriti e fantasmi da queste cose, indicando cacciatori di fantasmi
con apparecchi oblunghi con delle lucine in cima.
Milan lo prese, dubbioso, e Helias gli spiegò che si
trattava di
un Ilmaisin dei laboratori, un rilevatore di onde corte, toni in
multifrequenza e dei segnali del Draper o blue box. Milan,
controllò di nuovoil telefono, chiuse la ribaltina e si
avviò alla porta, annunciando che erano giunti.
Si trovarono sulle cale del portone di ingresso in tempo per
vedere in avvicinamento le auto che avevano inviato, oscurate
così che non si potesse vedere il tragitto, con i membri
della
delegagazione delle famiglie rumene. Una delle auto era un
carro
funebre. Tre auto si fermarono a semicerchio nel grande piazzale
circolare, mentre grand parte degli uomini si fermava, raggiunvea quel
luogo, si univa alla folla che osservava da diverse distanze la scena.
"Jd chiama subito il dottore e digli di preparare la Lady Chapel..."
mentre Jd procedeva, setnendosi dire che doveva informarlo anche di
preparare una siringa con qualcosa di innocuo da iniettare. Dubbioso Jd
conluse la chiamata, mentre le tre Ombre scendevano, seguite dai membri
di alcune delle famiglie coinvolte e guardie del corpo.
le tre Ombre, serie e quasi spaventate, fecero il saluto e poi con un
inchino profondo chiesero perdono per il fallimento dell'incarico.
Celando il fastidio dal prenderli a ceffoni tutti e tre,
Milan li
congedò e cheise di restare con loro, affermando che ne
avrebbero
parlato dopo. Ricevette i delegati e chiese al gruppo che si occupava
della bara di seguirli in un luogo più consono. Si avviarono
quindi oltre l'ampia e straordinaria chiesa cristiana che stava un
pò lontano, ispirata in toto ad una chiesa ad una chiesa,
la principale di Marmashen in Armenia del
milleottocentosettantotto, che Lia aveva
visto in una fotografia, quando dovettero decidere che tipo di chiesa
oltre moschea, e vide quella foto di Ohannes Kurkdjian
, grande
sezione rettangolare abbandonata composta da archi, nei due
lati
maggiori, tetti spioventi e una torre alta con un tetto a sezioni molto
particolare, cirondata da colonne. Era stata presa identica e
ricostruita, comprese le colonne sottili e artistiche interne.
Cèra stato un litigio con il prete che era stato assegnato,
che
quasi fniva male perchè pretendeva di abbatterlo e
costruirlo
secondo i canoni cattolici e non armeni. Lia gli disse di o
accontentarsi e rendere Grazie a quell'opera straordinaria o di
indarsene a pedate nel culo. Con lei la religione era o accetti
quello che cè, visto i costi di costruzione, o
ciaone al
prossimo. NOn esisteva che un prete o qualunque figura religiosa le
mettesse piedi in testa. L'opera era grandiosa, maestosa, splendida
all'interno con una parte a mosaico, una dipinta, una con statue e via
dicendo, il tutto fatto da operai specializzati che gestivano i lavori
e uomini che avevano preso dalla Raccolta o che conoscevano il mestiere
già dei loro.
Mentre la Cappella della Signora, o Lady Chappel, era ispirata alla
chiesa di St. Gregory di Abughamir, con quella forma particolare a
torretta. La pianta dell'esterno era di dodici lati. Ogni lato
alternava nicchie profonde e piccole finestre Sono inseriti
in
strutture rettangolari a portale che sporgono dalla facciata. Le parti
inferiori contenevano iscrizioni.
Una unica grande porta presenta un interno suddiviso in sezioni e micro
stanze vdivisi da pannelli apribili intagliati.
Sulle parti superiori della chiesa, le finestre nel tamburo cilindrico
erano incorniciate da modanature che formavano doppie serie di arcate
cieche. Il tetto conico sopra il tamburo è anche per suonare
la
campana porta in quella sezione, attivabile andandoci ocn una scala
estensibile o corda fino a terra.
Dopo una decina di minuti erano all'interno della cappella, che
presentava al centro preciso una sorta di basso altare ruotabile, per
metterlo o in direzione della porta, in verticale, o in
orizzontale. Rispetto la costruzione questo era in marmo con una
struttura smontabile e metallica, girevole. Sopra vi fu adagiata la
bara e dopo che i ganci vennero sbloccati, il coperchio venne tolto.
Era una bara insolita, prettamente tondeggiante, aveva una base si
sostegno rettangolare di una certa misura, la zona del corpo era tonda,
con la zona ad arco più lunga della basetta, con un
coperchio
ancora più lungo del corpo, tondeggiante anche questo ma non
posizonato orizzontalmente ma inclinato, in modo che togliuendo i fermi
che erano posti sotto questa lunga lastra bombata, si facesse scorrere
verso il basso e non alzando.
Dopo che fu fatto scorrere verso il basso ed estratto, notarono
come vi erano dei binati nel corpo bombato perchè il
coperchio
vi scorresse, Kianta era vestita con un abito blu e bianco, un
tradizionale abito da sposa rumeno. Milan si trattenne dal non ridere.
Di tutti gli abiti che, a sentire il membro della famiglia che faceva
le veci dei capogamiglia, era di onore e perchè le stava
bene...
prorpio da sposa, quell oche lei chiamava i lsacramento delle catene.
Ma porc... fece lui, stringendo i denti per non ridere.
Era una sorta di tunica lunga proprio fino alla punta dei piedi, con
scollo quasi rotondo, a prima vista qualcunho lo avrebbe definito
medievole, tutto intero con chiusura dietro a lacci e bellissimi ricami
su lato esterno delle maniche, zona corpetto e come una fascia dritta
fino ai piedi dalla cita, con una bella cintura in tessuto ricamato a
decoro. Le maniche erano lunche e pò scampanate, con un
doppio
livello di tulle. Una sorta di nappa pendente fino a sotto la
cintura di norma pendeva ma lì era fissata sotto le mani,
strette tra di loro tra fiori in mani. I Capelli erano tutti boccoli a
cincorniciarle la testa e il viso, con qualche fiore come gioiello tra
le ciocche.
Neanche i gigli, fece Milan. Quanta panzienza, pensò,
sapendo
che Kianta come Lia aveva la maniacale ossessione delle cose perfette e
con un motivo. Avevano almeno azzeccato colori degli abiti,
pensò. Se le emttevano rosso o rosa, che affronto!
Almeno le hanno messo quello semplice, non quello assurdo con
così tanti strati di parti dell'abito tradizionale che
sembra di
vedere degli omini Michelin multicolore di carnevale... NO,
Milan, non pensare come
faceva Lia. pensa ad altro... faceva nella sua testa, perchè
gli
veniva da ridere e non voleva.
"Non temete. Abbiamo già svolto una parte della cerimonia
funebre perchè la sua anima andasse dove doveva andare,
adesso
tocca a voi onorare le sue spoglie.." fece il capo del gruppo.
Indossava gli abiti tipici della sua terra. Casacca decorata a mano da
ricami come geometrici rossi, pantaloni sempre chiari come la casacca
coperti sui fianchi da questa e inseriti negli stivali non al ginocchio
nri e lucidi. Alla vita una spessissima fascia tipica. Un mantello nero
e cordi rossi completava la mise sua e degli altri, che arrivava fino
al bordo degli stivali, con doppio bordo, primo in rosso, poi a
proseguire uina sezione che andava allargandosi nella partre bassa, che
presentava tutta una decorazione a richiamare la famiglia. Non
portavano i capelli tipici. Sembravano addolorati e mentre questo
parlava Milan pensava.
"Scusate..." fece infine "le avete fatto una cerimonia... in che
religione...!"
"La nostra, ovviamente. Grande onore, era molto amata. E' un grande
dispiacere, seriamente. Le matriarche hanno fatto lutto con digiuno,
volevano esser loro con le serve a vestirla ed acconciarla, ma tuoi
uomini hanno detto No, da noi la vestizione è qualcosa di
importante. Lasciate fare a noi questo..." fece il giovane aprendo le
braccia come per dire che era questo e si scusava.
"E' stata vestita da..."
"Tuoi uomini. Quelli" disse il ragazzo indicando le tre Ombre che
sudavano freddo e tenevano gli occhi puntati verso tetta "Hanno detto
che ci sono usanze, vostre, per la sistemazione nella bara. Loro hanno
vestito e preparato Donna Lia, e messa nella bara. Noi abbiamo dato
onore alla sua anima e pregato. Per Lei..."
"Si, vero... abbiamo delle cerimonie particolari, spero che capiate..."
rispose Milan fissando i tre
"Certo, certo. Per noi molto strano che uomini vestano e preparino
donne, ma loro hanno detto che sono preparati anche a questo..."
"ovviamente. Ora perdonateci qualche minuto vorrei...salutare la nostra
Sorella in solitudine..." ma entrò il dottore e Milan allora
lo pregò di controllare.
"Dottore non crede che sia morta?" fece il giovane mentre gli altri
dietro di lui parlottavano
"Vedi, grande Vladuț, noi siamo persona addestrate. In modo diverso. Ma
ti prego mentre il dottore svolge il suo lavoro, mi puoi rivelare cosa
è accaduto?" mentre ildottore controllava lostato di Kianta
con
stetoscopio e pulsazioni, per poi prendere la siringa e
fingere come
avevano ordinato. In quell'istante erano entrati gli altri membri dei
Capitani e alcuni dei Vecchi che rstarono sconvolti a vedere la bara e
osservarono la persona che sembrava addormentata all'interno.
"Mio padre e altri capofamiglia dovevano giungere al Meeting.
Così sono andati in cinque macchine con figli e l'ospite. Ma
in
una zona tranquilla siamo stati attaccati, alcune auto dirottate per
uscire di strada in altri posti, sono stati tutti divisi. Io con altri
primi figli siamo rimasti nelle residenze, come padroni di casa mentre
i nostri genitori erano in viaggio. I nostri fratelli, i secondi,
dovevano essere accompagnatori. Ma sono finiti in una imboscata, mio
cugino sopravvissuto ha detto che l'auto dove era con Donna Lia
è stata divisa da quelli dei nostri genitori. I nostri
genitori
sono stati raggiunti da tuoi uomini e li hanno protetti, cercando anche
Donna Lia. Ma Lei era con i miei cugini, quelli che non erano stati
colpiti. Ci sono state due zone diverse con scrontri a fuoco. Dobbiamo
molto a Donna Lia proprio perchè lei ha prottto i miei
cugini
oggi in vita. I nostri padri sono riusciti a scappare con tuoi uomini e
le guardie del corpo per cercarli, la macchina era rivoltata sul fianco
con due cugini a terra. Pallottole. Mentre gli altri vivi erano stati
mandati in un edificio vicino. Era in periferia, capannoni e
costruzioni commerciali. Le nostre macchine hanno nel bagagliaio armi e
fumogeni, lei li ha presi e utilizzati per proteggere i miei cugini. Ha
affrontato il gruppo, quando i nostri padri sono arrivati lei era poco
distante dai corpi degli assalitori, cinque morti e il suo corpo era
poco più avanti. Ferita, sembrava. Invece non respirava. La
Matriarche sono molto grate a Lei per aver salvato i loro figli, quelli
non colpiti subito appena scesi dalla macchina. Ci dispiace molto, a
loro lei piaceva. La Baba che seguono ha detto cose strane, ma lei
è morta..."
"Vi ringrazio molto. Vi prego di..."
"Leader. Posso terminare il controllo con l'ultimo test digitale?"
domandò il dottore, guardando Milan con un'espressione
particolare.
"Certamente... scusate un attimo" disse agli ospiti, avvicinandosi alla
bara mentre Gask stava là sopra a fissare il corpo,
finchè no nchiese sconvolto se fosse veramente morta.
Milan gli chiese di stare tranquillo, prese l'oggeto che Helias gli
aveva indicato e lo accese, poi ricordandosi le spiegazioni di David,
lo avvincinò sotto il collo di Kianta, mentre le
lucine in alto
lampeggiavano dal verde per passare qualche istante dopo al rosso per
tre volte, poi silenzio e tuto fermo. La testa di Kianta senza esser
toccata sembrò scivolare mrbidamente di poco verso sinistra,
allarmando tutti. ma niente.
"QUindi è morta? E' morta sul serio?" fece Gask
sconvolto, posando le mani
sul bordo e avvinandosi a guardare meglio "E' finita? E' morta?
Così?"
"La Padrona della Casa è morta!" buttò
lì
esterrefatto Alaric, per poi sorridere "La comandante è
caduta.
la Signora della Dimora è caduta! Servirà il
nuovo
Secondo al comando. Difficile, ma un compito che penso di
poter fare...
Anche la Casa Rossa o Dimora Rossa in Italia, quella che lei amava,
quella costruzione di colore rosso in Lombardia che lei
preferiva su tutti... avrà bisogno di un pò di
colore nelle
sue stanze, la frizzantezza di amore e piaceri, altro che sviolinate
patetiche... sarà il gioiello che..." ma nessuno lo sentiva.
Erano tutti fermi e addolorati a sentire gli ospiti, che ancora
spiegavano.
"Li ha uccisi tutti, senza il colpo che non ha schivato poteva
farcela..."
Kianta sussultò nella bara sbarrando gli occhi e facendo un
profondo respiro. Poi un altro, Un altro ancora, con gli occhi che
saettavano in ogni direzionementre , Gask urlava che era viva.
Portò le mani sul bordo della bara e si issò con
forza a
sedere, ansimando come confusa.
"E' viva!" esclarono i delegati rumeni, sconvolti, mentre il dottore le
si avvicinava. Lei si guardò intorno, gli ospiti volevano
parlarle, le si avvicinarono ma Milan chiese loro cortesemnte di
lasciare il dottore al suo lavoro e che più tardi, visto che
era
viva, lo avrebbero aggiornato. In pochi minuti furono messi alla porta
in modo gentile e cordiale, li fece scortare nel salotto dedicato agli
ospiti dello Chateau e si voltò verso la bara, mentre Kianta
era
ancora inebetitaq seduta al centro della stessa.
"Più tardi voglio sapere che cavolo avete combinato! Voglio
tutto!" urlò ai tre "Quell'apparecchio ha funzionato?"
domandò al dottore che controllava i segni vitali
"Si, leader. Battito regolare, polso in norma. E' disorientata ma anche
la respirazione è tornata ai ritmi normali. Può
darsi che
sia dato dalle stoddarde, ma quell'apparecchio... ha sbloccato la blue
box?" gli domandò confubulanto tra loro, mentre Gask era
fermo a
fuissarla ancora senza capire e Alaric continua il suo monologo.
"Porc... è viva. Le chiavi restano in mano sua... tutto
resta
come è... e io già mi vedevo con Luce, la
strafiga
italiana definita la nuova Moana, quanto ci saremmo divertiti nella
Dimora Rossa... e invece la fastidiosa aquila starnazzante è
ancora qui, è sopravvissuta!..." quasi con dispiacere "la
posizone è ancora sua..." piagnucolando, mentre gli altri lo
guardavano con disgusto.
Finchè Kianta non alzò las testa,
cambiò
espressione in una risentita e con un gesto veloce e fluido,
lo prese da
dietro con la mossa chokehold, la presa per il collo a mezzaluna,
utilizzata dalla polizia come mossa di immobilizzazione e
sottomissione e lei usava al completo, tirando la mano del braccio che
stringeva verso la sua spalla opposta.
"Tu stavi già ballando sulla mia tomba... vero?!!!?...
grandissimo....!" mentre questi si liberava con la contromossa
chiedendo
aiuto, ma veniva riacchiappato con le due mani sul collo "Ora ti
ballo io sopra la
tomba, ma con te vivo!!!" buttandosi fino al bacino oltre
il bordo edlla bara, per tenerlo fermo e picchiarlo
"Fermatela...! Lasciami, scherzavo.... giuro che scherzavo..."
"Non li fermiamo?" domandò Gask a Jd "Voglio dire,
è sicuro che è viva, no? E lui..."
"Se litigano significa che lei sta bene e lui è un idiota.
Chiamo David perchè le faccia un check completo...." disse
Milan
quasi arrabbiato di cosa stavano facendo quei due e il casino,
prendendo il telefono, mentre Jd sospirava e Lubo sghignazzava.
"Ma che è successo? Non era morta? Perchè..."
"Te
lo spiego io..." fece Jd mentre Milan si allontanava alterato per la
situazione surreale "Tu ricordi cosa è successo quella
volta...
quella in cui abbiamo dovuto usare quel farmaco..." gli disse pianissimo
"Si,quando..."
"Quello"... fece Jd chiudendo il discorso con un gesto mentre
osservavano Kianta, che discuteva con un dei Vecchi che
cercava di
evitare che Alaric venisse strozzato "Esattamente come la tua, la blue
box ha molteplici funzioni, ma non tutti riescono ad esserne
compatibili e sopportarla a lungo. Ti ricordi cosa disse David? la blue
box, chiamata così in onore a quella famosa degli anni
ottanta,
fa qualcosa di simile con i segnali elettrici del
cervello....
registra i dati biometrici che possono essere utilizzati per facilitare
i trattamenti in caso di malattia o infortunio, registra anche
l'attività delle onde cerebrali, ma è anche
programmata
per agire e inviare segnali particolari al cervello in casi estremi di
forte stress, adrenalina, dolori che superano una certa
soglia... E' in grado anche di mandare segnali al cervello per dire che
serve un ormone specifico per aumentare o diminiure uno stato d'animo,
ma anche attivare un sistema di sicurezza nel corpo!
in questo caso visto la situazione e il colpo che ha ricevuto, hanno
portato la black box ad attivarsi e innescare nel cervello lo stato di
blocco, ossia ha spinto il cervello ad andare in una sorta di finta
morte per sospendere le funzioni vitali ed evitare il peggio. Le
stoddarde invece hanno fatto il loro lavoro e anche se il proiettile
è ancora dentro o meno, hanno mantenuto il corpo in
funzione,
bloccando l'emorragia, avviando i processi di recupero, cura e cambio
delle cellule in tempo non triplo rispetto al solito, ma molto, molto
rallentato..."
"Confermo. Il proiettile non l'abbiamo estratto, abbiamo solo bloccato
come avevamo studiato nelle Lezioni la lesione e l'abbiamo..."
"perchè l'avete vestita voi?" sussurrò Jd per non
farsi
sentire "sapete che odia essere toccata e se lo scopre finite male..."
pasandosi un dito intorno al collo, dandole le spalle
"Cosa volevi, capo. Che la dessimo a quele pazze antiquate e la
spogliassero, le trovassero la parrucca e..."
"Ok, andate da Milan e diteglielo, spiegategli tutto. Di corsa..." fece
Jd, così che mentre lei fosse distratta dal voler ammazzare
male
Alaric, non lo scoprisse
"Quindi è stata la blue box a fare questo? E anche con me?"
"Il problema di questi dispositivi creati da David è che...
in
ogni soggetto hanno azioni diverse. Hai visto cosa è
accaduto
quella volta quando i suoi livelli di serotonina, dopamina e ossitocina
erano caduti in picchiata o non presenti, e l'adrenalina era
schizzata... con lei fa questo effetto mentre tu anche nella rabbia e
stati di odio e rancore, li domini e li usi a tuo vantaggio,
ma lei
no... E' rarissimo ma come vedi gli effetti sono diversi. Quest
aè la prima volta che va in una sorta di morte apparente,
l'alta
volta ricordi che sembrava in letargo e non si svegliava? ma dormiva...
Con te fa lo
stesso effeto? Finora non è accaduto nulla... ogni soggetto
è diverso. Siete gli unici che ancora oggi dal primo giorno
sono
compatibili, senza rischi ne altro... quella volta in cui sembrava non
sevgliarsi, per David diepndeva da un motivo, le blue box
sono
suscettibili alle interferenze
elettromagnetiche, possono causare un notevole disagio a chi
le
indossa ma sempre in base al soggetto. Tu hai provato un pò
di
fastidio come le connessioni ai satelliti, ma lei
è finita
giù... le emozioni e i livelli troppo alti che il cervello
registra sono presi dalla blue box e nel caso per la sua
programmazione, attiva o disattiva. ma è imprevedibile.
Credo
che David sarà comunque contento di questo sviluppo,
è la
prima volta che accade a Kianta e d è bastato
quell'apparecchio
che ferma, fa arrestare e riattivare la blue box per aver ridato
impulso al cervello di risvegliarsi..."
"Vuoi scomemttere che David se ne esce come altre volte con frasi del
tipo
"bah" fece Jd con una smorfia "bisogna prima pensare a questo pianeta
morente, prima dello spazio. Mi auguro solo che non vi sia stato nell
danno al cervello..."
"non pare..." rise Lubo
"Quindi è salva, non ha problemi... non è morta o
rischia..." domandò ancor Gask preoccupato
"Stai tranquillo, finchè vuole ammazzare Alaric, allora sta
benone... come dice Alaric lei ha più vite di un gatto e
se hai paura che non ti possa perdonare e far pace, ne avrai di
tempo..." gli disse Lubo, prima di spingerglo fuori verso Milan.
La fissava,
distesa su un lato sul letto, ridendo delle tante
cose accadute, eppure sembrava che nulla fosse cambiato.
Almeno non con lui. Jd, Lubo,
Alaric e gli altri. Erano passati mesi eppure tutto sembrava uguale a
prima.Gli pareva di essere là da anni e di colpo si
rabbuiò pensando al Capo.
"Posso
leggere io?"
Kianta si
voltò, osservandolo oltre la spalla col broncio. Stava
acnora in piedi vicino al suo letto. Aveva come semrpe lasciato le sue
cose nell'angolo vicino la finestra, si era lavato e cambiato nel suo
bagno , e aveva preso possesso col tappeto del centro della stanza.
Quando si era stancato e aveva preteso di farle compagnia.
"Non voglio approfittare di nulla. E' stato molto comodo stare su un
letto e non su tre quarti di divano..."
"non sono tre quarti di divano. Sono le tue spalle più
larghe di
questo, e non ti contiene. Non dare la colpa a quel
poveretto..."
fissandosi seri, poi scoppiarono a ridere.
"Adniamo... da più di una settimana non fai più
storie
perchè dormo qui, e mi hai permesso di dormire su
un lato del
letto. E ora mi cacci? Credevo di esser stato bravo nel rispettare i
tuoi spazi e..."
"mi hai giurato che non ti vengono idee strane e le mani stanno
apposto..."
"e ... hai detto che ti piace come leggo. Fammi leggere" sorridendo a
trentadue denti
"Uff..." fece lei mettendosi a sedere e guardandolo negli occhi "Solo
perchè non sei una persona negativa, e non mi da
fastidio la tua
presenza, non significa che ti puoi predere altre libertà.
Se
fai cose che mi fanno incazzare, ti butto fuori..."
"lo so che lo faresti" sorridendo
"E dimmi che non hai bevuto prima di venire..."
"Uhm... una birra. No, facciamo due. Ma è tutto. E comunque
la
birra rientra nelle cose che portano alle droghe della
felicità"
mentre lei fissava come per dire
"Davvero!
nelle lezioni cè la regola delle sei droghe della
felicità e come procurarsele. Fare qualcosa che ti piace con
le
persone che ti piacciono. Fatto. Sono contento. Sentirsi meno solo,
fatto sono qui. Fare qualcosa di tranquillizante, quasi fatto, leggo
per te e mi sei amica..."
"..." fissandolo malamente "non so se sei così intelligente
da farti questi pensieri mentali o cè altro dietro"
"Sono serio, mi adeguo a cosa dicono nelle Lezioni...."
"bugiardo!"
"preferisci la compagnia di Milan e Jd?" fece lui con un tono strano
"Perchè quei due? E' raro che vengano qui..."
"Intendi nel salottino o qui?" indicando la camera da letto.
Kianta lo fissò stranita, poi con sospetto e alla fine gli
chiese "ma tu... cosa te ne importa chi viene qui e in quale stanza?"
"Ok... lasciamo stare. Ricominciamo... mi auto defenestro come un
arakiri per punizione o posso leggere? " vedendoloa sbuffare
ma
poi ridere per poi passargli l'ebook.
Gask stava per sistemarsi sul lato più vicino al comodino,
quando suonò il suo telefono. Lo prese, si sedette per
leggere
dandole le spalle e sbuffò lui a quel giro. Lei si
allungò sulle sue spalle, con le braccia penzoloni davanti e
il
mento sulla spala sinistra, chiedendogli cosa non andasse.
"Che succede. Gli uomini hanno sempre qualcosa da inventarsi? Di nuovo
scii con parti dei cingoli dei carri armati sulla neve? La festa degli
uccelli dove vince chi fa ballare più pappagalli e uccelli
della
voliera , nel campo di volo, con qualche canzone assurda? Ti
hanno
invitato alla gara del panino migliore? Cosa si son inventati questa
volta?" ridacchiando, ma si accorse che le sue spalle erano rigide e si
voltò per guardarlo in viso, inclinando la testa verso il
davanti per farlo.
"No, Milan mi ha dato un incarico..."
"E a te non piace?"
"no, non è questo. E' solo che... anche se avrò
supporto
dai miei ragazzi, sarebbe principalmente in solitaria. E... ma mi stai
smozzicando di nuovo la spalla!!" si voltò a
fissarla
mentre guardando l'avviso sul telefono che teneva in mano, lei dava
morsetti sui muscoli della spalla "lo stai facendo di nuovo e non te ne
accordi... se mi lasci i segni dei denti e qualcuno lo vede,
pensa che
faccio parte di qualche orgia cannibale..." se la rise
dandole
sulla fronte due piccoli colpi con la mano quasi a pugno. lei fece una
faccia colpevole quando si rese conto che di nuovo aveva morsicchiato
una sua spalla e passò una mano per pulire,
facendo la vaga.
"Esagerato... mi viene di farlo, nenache ti facessi male..." scendendo
dalle sue spalle e buttandosi sulla schiena sul materasso
"Alcuni uomini dicono che con le ragazze di Madame fanno questa
cosaperchè..."
"NO! Non me ne frega niente di cosa fanno quei pazzoidi..."
"ok..." ridendo "comunque da quando mi hai passato quel burro la pelle
la sento... forse meglio. Quindi non mi resteranno segni. Funziona
così, no?" voltandosi col busto per guardarla, restando
seduto a
darle le spalle con il telefono in mano.
Lei parve pensare, si mise a sedere e osservò le spalle e le
braccia.
"Veramnete a me la pelle sembra come sempre. Questa mania di
stare a torso nudo sotto il sole nelle stagioni calde è
assurdo.
Vi rovinate, sopratutto se non usate solari o protezioni. A cosa serve
il lavoro di Milan nel promuovere nostri prodotti agli
americani, che
stanno sotto il sole e..."
"Lo so, lo so... ma dobbiamo allenarci e fare esercitazioni, no?"
"Non dico questo..." fece lei allungandosi verso il comodino per
prendere un barattolo, per poi iniziare e spalmargli sulle spalle e
braccia, dove la canotta non copriva "ti avevo chiesto di fare
qualcosa. I rischi per la pelle..."
"Lo so. però ormai sei tu che mi passi il burro di sopra,
quindi..."
"E' burro di karitè, non burro. Se per caso dovessi parlarne
con
qualcuno, ti prenderebbe per uno che sto imburrando per metterlo al
forno" facendolo ride tantissimo
"Ma io l'ho già detto. ho riferito che lo faccio io per cosa
ho
sentito alle Lezioni, e allo spaccio gliel'ho fatto vedere,
quale
confezione è. Quello che importiamo a prezzo
minore
delle azione sfruttatrici ma per un motivo. COmmercio equo e
solidale... lo so. Adesso
lo usano anche loro perchè si sono accorti che io appaio
meglio
di loro..."
"Il potere di questo prodotto. Puro, pieno di sostanze buone, definito
l'elisir della giovinezza dalla popolazione che lo produce e vende. La
notte ti aiuta a sistemare la pelle rovinata o con problemi dal sole,
lavaggi e via dicendo e la rende migliore"
"Già, mi sono accorto che è meno secca e non
tira..."
"Forse perchè stare sotto il sole a pelle nuda, e intendo
senza protezioni, non fa bene?"
"sai una cosa?... senza incazzarti..."
"Ecco, se è così mi incazzo a priori..." fece lei
massaggiandogli il burro di karità sulla schiena dopo il
braccio
sinisto "spara, so già che me ne pentirò a
sentire
roba..."
"i ragazzi mi hanno detto che, chi l'ha provato, si è
sentito la
pelle morbida e liscia come le cosce di una ragazza. E visto che a loro
piace, dicevano, passare le mani sulla pelle più morbida di
una
donna, useranno iol burro per proteggersi come ora faccio io e per..."
"NO! non voglio sapere... tienitelo per te. Me ne frego di cosa fanno
e pensano se è sempre legato a donne e sesso. Ancora sono
incazzata per le cose che combinano, e chi paga per riparare?"
"Dai, non fare così! Dicevano solo che dopo tempo che si
sono spalmati la sera, ripassando la mano pensano di..."
"Ehi, basta! O te lo fai da solo! Anzi, quella ragazza del villaggio
vicino che ti fa i lfilo, perchè non le fai un regalo con i
nostri prodotti, quelli naturali come il burro di karitè o
la
versione deluxe che Milan usa per vendite e avvicinare certe donne...e
magari te lo fai fare da lei?
la Heritage House, se lascia questo nome ha prodotti ottimi per un
regalo..."
"La linea on bocce di vetro opalino o plastica? "
"Si, cè la versione Etude e quella Princess. La Etude
è
in plastica, mentre l'altra in vetro opaco o opalino. Ti ricordi quelli
ha fatto vedere? In versione rosa principessa o bianco
perlescente.Ispirati alla stravaganza barocca di Maria
Antonietta,
sono la rivisitazione moderna di veri set da toilette, te lo sto
dicendo nel caso lo trovi un bel regalo, visto anche il prezzo. Anche
se non so per quella ragazza mi sembra troppo delicata per...
.L'opulenza e l'eleganza in bianco con dettagli in argento e un'altra,
in rosa con dettagli in oro rosa. Non lo so mi è sembrata
semplice rispetto a questi affatti che lui ha voluito fare per le donne
che non dicono mai ai sogni..." ripetà dall'opuscolo che lui
aveva preparato come prova"
"Mi ricordo vagamente, perchè non mi interessavano. Sicura
che siano un bel regalo?"
"perchè no... ci sono rossetti, ciprie, blush, terre,
profumo,
specchi...a me non sono dispiaciuti, Hanno forme moderne ma con
richiami come i rilievi e i piedini in barocco. I pomelli e l ostemma a
sigillo in ceralacca in argento o oro rosa. A me piace solo la
scatolina della cipria o blush, che sono simili, cambia solo la
dimensione. Solo che odio il rosa e quello in bianco e argento mi piace
in vetro ma ho paura che si rompa... anche la finitura vellutata
è bellissima al tocco e anche quella in plastica, riciclata
e
trattata ovviamente, è belllissima da toccare. Anche i
prodotti
all'interno sono fatti da noi e di primissima qualità, ecco
anche il prezzo. Ma ho chiesto a Milan di pensare a una linea magari
più economica..."
"E che cosa dovrei prenderle?"
"Rossetti no, i colori vanno per compatibilità con
pelle, come
tonalità e sottotono, a volte molte donne li usano di un
colore
per adattarsi alla mise... non conviene. Ti direi cipria o blush per il
contenutore carino, un mezzo ovale con piedini a tre..."
"Ma non ci sono colori anche lì? E il profumo? O specchio?"
"A te quanto piace..." gli fece avvicinandosi al suo orecchio mentre
era arrivata al braccio destro "dipende da quanto ti piace e che colpo
vuoi fare. Non intendo a livello di soldi, anche se... se prendi quello
in vetro, costicchia...Ma la confezione del profumo
è con la base fino a
metà in sfaccettato e un grosso pouf in tessuto da preme per
far
uscire nuvole di prodotto. Raffinato, frangranza a scelta... ricordati
che qui puoi chiedere di farti mettere all'interno quello che vuoi.
peonia, rosa, lavanda... qualsiasi cosa a te e Milan non ti
è
negata. Puoi vedere che fiori o tipo di odori le piacciono e fartene
fare uno personalizzato. Oppure puoi attendere la versione ispirata a
Roma o l'età romana. La sta preprando e sarà
tutta
avorio, oro, qualcosa di rosa... sto cavolo di rosa... e profili di
donne stile cameo come logo. Poi i rilievi con simboli o pallini come
in quelli originali antichi... Anche questi ispirati a oggetti in
quello stile reali però modernizzati in due tipi, vetro e
plastica...Quello in vetro di stampo romano mi piace molto. Invece di
mezzo ovale con un coperchio leggermente spiovente con una sfera come
alza coperchio, è una sfera precisa con una base tipo coppa
con
rilievi, il bordo che vidide la sfera è contornata di oro o
oro
rosa e un cameo scuro o bianco con bordino a pallini. E come apri
coperchio..."
"Non lo so, adesso sono confuso su cosa regalarle..."
"Te lo ripeto, dipende da quanto ti piace. Andate d'accordo quando vai
a consegnare prodotti o prendere quelli in scambio, è sempre
ben
vestita e profumata ad accoglierti a casa del padre, così
avvocato mi pare non so, per firmare le carte... a te sembra
piacere..." ridendo "quindi perchè non vedere che cosa
dimostra se ci provi... almeno non è una pazza... se invece
vuoi andarci
piano, ne prendi uno già pronto, altrimenti se ti piace
davvero
tanto, vai di personalizzato..."
"Ma io non ci capisco nulla di queste cose. i fiori magari si,
è
divertente lavorare fiori pressati e vedere come vengono rispetto i
freschi, o portarli alle botteghe per composizioni, prodotto in resine
o in vetro. o usarli nel prodotto fresco per decorare le pareti per i
rilievi... O anche la bottega profumiera. Con quei grossi decanter e
contenitori in vetro dove fermentano i fiori o estraggono oli...
vederli è una cosa, saperne abbastanza è
un'altra. Ormai
anche con i saponi mi sono abituato ai tuoi. E' divertente
usarli in base a come ti gira come fai tu. il tuo proferito
è verbena, non
quella chimica che sa più di limone di quelli industriali,
ma
proprio la pianta... oggi lavanda, domani cannella, di sera preferisci
verbena, quando fa troppo caldo arancia... ho notato che non cambi mai
queste profumazioni..."
"Mi piacciono questi. Li cambio quando mi va, ma preferisco verbena fra
tutti. Ho notato con disappunto se posso dire che hai cominciato a
sfruttarli tanto i miei saponi, tanto che ho trovato a qualte qualche
pelo...per fortuna nella saponetta delle gambe"
"Scusa... cerco di fare attenzione ma qualche pelo delle gambe ci
scappa. ma è solo di qauello, eh! Per mia fortuna rispetto
altri
ragazzi che sono coperti, io su braccia, petto e schiena non ne ho.
E veramente pochi in altre parti. Solo qualcuno sulle gambe,
ma così pochi che non mi va ti
toglierli sempre... scusa, farò più attenzione.
Però, non per essere come Alaric, ma hai saponetta per zona
dai
fianchi in su e saponetta per sole gambe... come le tovaglie. ogni
volta resto un pò confuso perchè tu usi una per
il corpo
e viso fino ai fianchi, per gambe e piedi un'altra e un'altra ancora
per l'intimo. Un tantino troppo...?!?"
"Ti ricordi che questa
è la
mia stanza? Mia stanza, mie regole.
E poi non è vero troppo, nelle regole di pulizia e igiene
cè scritto che sarebbe saggio non usare la stessa
tovaglietta
con cui ci si lavano e asciugano i piedi per usarla per altre cose,
anzi, altre zone del corpo, perchè batteri e altro che ci
sono
naturalmente nei piedi non vanno d'accordo con altre parti... O meglio,
sono dannosi per altre zone del corpo. Così ocme ci sono
donne
che non sanno lavarsi le parti intime e lo fanno nel modo sbagliato,
portando dal dietro al davanti e hanno tutti i problemi... Come so cosa
so? Perchè Lia aveva lasciato un resoconto su igiene e cura
di
se, parlando di come lavarsi nel modo giusto, la spugna, gli
asciugamani per cose diverse così da non portare
ciò che
sta su gambe e piedi in altre zone, i prodotti come il burro di karite
e tanto altro. E' quel testo che nessuno legge tra l'altro... e dirai,
ma come sa queste cose? le avrà insegnato la madre. No, lei
sa
quello che sa per esperienze personali, cosa le ha insegnato sua madre?
A odiare la gente, stare tipo isolati nella loro casetta di merda dove
tutti, tutti là fuori sono cattivi, a dire puttana e cosce
aperte a ogni donna e ragazza e altro e altro. Per questo odiava la
famiglia e le madri e padri che non sapendo nenache loro come vivere,
le basi, si mettono a fare guide di vita... "
"Io ho letto quel
libriccino ma
ammetto di aver imparato più con te, che mi
spiegavi e mi dicevi
cosa fare e non fare, che..."
"Ecco il problema. Il
pacifico mondo
cirocscritto che la gente si crea. Cè un testo che ti spiega
le
cose, cosa fare e cosa no nfare per mandare a quel paese germi e
batteri e quant'altro, ma no, meglio fare di testa propria.
Cè
pure scritto come rasarsi se no nsi vuole usare ceretta o filo arabo
certe zone, evitando rossori o peggio... invece si passano le
lamette
dove ci vuole delicatezza usando pure il sapone normale per mani e
corpo... quando la testa non funziona..." fece lei sbattendosi la punta
delle dita sulla fronte irata
"Si, motli finiscono per
sembrare
polli appena spennati o hanno crescite sottopelle dei peli, o
peggio
, ogni poro ha 'infezione..."
"E che non lo so...
là
cè scritto tutto. Ne fece mettere pure una copia idrofuga
così che è sempre leggibile, appena con una
catenella per
tutti... e poi si combinano come se per sadicità qualcuno
abbia
preso i loro cespugli ascellari o peggio, perchè sono pure
narcisi da spelarsi ovunque, trovandosi però a dover mettere
creme su creme per arginare le cazzate... cosa si vuole a fare cosa
cè scritto? Osemplicemetne accorciare, e il dottore consegna
resoconti di cure e trattamenti allucinanti. prima, mesi prima, erano
sessuali e di igiene, per fortuna sono drasticfamente calati grazie
alle Lezioni e alla crudezza con cui gli si mostrano immagini e video
così gli si imprime bene la conseguenza delle cose..."
"Io non ho molti peli,
ma non è dannoso toglierli ovunque?"
"Nah, basta una volta al
mese e
sapere come comportarsi prima e dopo la rasatura. Se non ci si vuol
rasare, si accorcia. Ci sono strumenti apposta per quelle zone, non ci
vuole niente, un centimetro maxe non lunghi un chilometro..."
"E' per questo che fai
così? Che ti depili tutto tranne lì che li
accorci solo?"
domandò lui, restando con busto girato a guardarla, mentre
lei
spostò gli occhi velocemente con sguardo arrabbiato
"Ecco perchè
odio quando tu ti comporti in modo tranquillo in pratica, in casa
mia..."
"Camera... e comunque
non è
stato in queste settimane proprio, ma la prima volta sul
confine con la
Turchia. Ricordi cosa stavi ocmbinando mentre ti levavi lo schifo delle
fogne?" ridendo
"Smettila, non
è divertente.
L'acqua era gelida, avevo sicuro di tutto indosso, mi viene il nervoso
se mi vedo sporca sui vestiti o addosso... non è carino
prenderti gioco di me!"
"non ti sto prendendo in
giro.
Però dai, non è da tutti giorni vedere una
persona che fa
quei segmenti di danza mentre fa la doccia..."
"Errore! Sotto la doccia
voi uomini vi vedete mai? Cosa fate, cantate e via dicendo..."
"mh" fece lui
aggrottando le sopracciglia "Alaric dice sempre che è sicuro
che tu spii..."
"Ma va..." fece lei
mostrando
disgusto "Anche tu? Non sono una guardona. Lui è un voyeur,
non
io. Non sai cosa combina nella Casa della seta, lo so cosa combina.
Vuole cercare di spiare la gente così ha carte al suo arco
per
tenersi legati i tizi che possono leccargli il culo e avere un
gruppetto più numeroso. Quanto volte l'ho beccato! Ci sono
telecamere, ma ho i miei informatori... cosa combinano in quei bagni,
altro che quell oche facevo io quella volta. Pe una volta,
una, che
facevo quello per dissociarmi e non sentire il freddo..."
"Insomma quello che si
insegna per resistere alle torture...?"
"Vedi che quando vuoi ci
arrivi?"
fece lei con un cenno del capo "o meglio, è qualcosa di
simile.
Quello che faceva Lia e faccio io, è un
pò diverso ma il
senso è quello. E rifaccio la stessa cosa quando sono sul
campo..."
"Che Milan non vuole...
ogni volta sembra perdere un pezzo di vita quando scopre che sei in
qualche parte o che ci sei stata"
"A me non piace stare
nelle retrovie
come fa lui o i Vecchi. Resta il fatto che la dissociazione
di
quel giorno sotto l'acqua mi serviva, ho un ceerto fastidio con le
temperature troppo basse o troppo alte. E trovo ancora oggi vergognoso
che tu stessi lì a fissarmi..."
"OK, scusa per la
millesima volta.
però lì ho ho avuto la conferma che quella donna
in
bianco o blu o insieme, eri tu. prima vedevo la cavigliera, gli anelli,
certi atteggiamenti e i movimenti della braccia, e poi mentre ti lavavi
ho notato il neo al centro della schiena e ho capito, visto anche che
accennavi quelle stesse movenze di danza. L'unico che sembra ancora non
capire è Alaric..."
"Come per tante cose..."
"Ti piace
così tanto ballare quella roba?"
"Si, non so
perchè... nel
senso mi viene naturale, mi piace... ma non cambiare discorso. La tua
mania di fare qui come vuoi non mi piace e te lo dico sempre..."
"Ma se fossi tu a venire
nella mia,
saresti come a casa tua... qualè il problema? Inooltre tu
stessa
sei pro nudismo perchè pensi che i tabù religiosi
hanno
portato al peggio e che secondo statistiche non vi sono abusi da
persone che lo sono..."
"Ok, per gl ialtri. NOn
per me. Se
è una cosa libera e che no ndanneggia altri, va bene. Non mi
scorcerto affatto per i lnudismo seppur trovo i maschi ridicoli nudi e
le donne attualmnete con il topless solo per farsi vedere e non
sentirsi al naturale col proprio corpo. Chi fa topless ma non va in
spiagge nudiste è idiota, punto. E mi fa ridere quando le
stesse
urlano sconvolte o al contrario trattano malissimo i maschi le
guardano... cazzo, sei in una spiaggia pubblica, ti esci tutto di fuori
perchè devi fare abbronzatura integrale in una
società
stronza e tacci di maniaco chiunque ti guardi... hai una bella faccia
di cazzo, posso dirlo? Odio ste donne così che prima si
vestono
perchè vogliono attirare ogni sguardo però poi
smerdano
l'uomo solo perchè guarda. Finchè guarda mi sta
bene,
sono uomini che ci dobbiamo fare, ma non lamentarti poi se tentato di
approcciarti. Cambia la società in un altro modo, fai
l'attivista, sensibilizza la gente sul fatto che i corpi umani no nsono
trofei, oggetti sessuali e non rendere quei piccoli goblin di merda che
sono i tuo ifigli maschi degli stronzi che non considerano il valore di
una persona in tante sfacettature ma crescilo come piccol ostronzo, e
tua figlia una merda che bullizza peggio dei maschi le altre... allora
in quel caso ti do ragione se vuoi vestirti come vuoi. Ma se segui la
moda del . Prima fanno le pudiche e bigotte contro le altre in
generale e poi urlano di stupro e stalking perun approccio, da un uomo
cresciuto da un padre coglione in generale che non ha isnegnato al
figlio il rispetto e il non seguire altri stronzi come gruppo in
mentalità di merda, e da una madre stronza in generale
perchè anche lei invece di insegnare che ogni donna, visto
che
lei lo è pure, va rispettata ma giudica e isnegna col suo
atteggiamento che tutte le donne tranne la mammina sono troie. Mi
spiace ma questo è quello che ho visto e noto sempre. In
casi di
stupro nei licei o università è acclarato che le
madre
degli stronzi maschi danno della troia alla figlia di altri e questo mi
fa schifo. Così come mi fa schifo che dicano che vogliono
divertirsi sfondandosi di alcool, maschi e femnine, parità
sempre, e poi però cono così fatti che no
nricordano
niente, cosa hanno fatto e che abusi gli hanno fatto e poi hanno
traumi... ma andate a fanculo! Un moemnto di divertimento e allegria va
ricordato, non che ti sfondi letteralmente di bottiglie di alcool come
fossero aranciata e poi folli sbronzi a fare stronzate o
subire
cose! E sarebbbe divertomento, bella festa, momento da ricordare... e
poi la gente si stupisce che le nuove generazioni sono peggio. Se prima
si educava da cani ora proprio non cè un adulto sano
mentalmente
che possa essere di esempio. E sai cosa? Senza una doverosa educazione
sessuale nelle scuole sono ritornati all'apica hiv, sifilide..."
"Si lo so. Me lo hanno
detto quando
mi hanno fatto visitare ogni angolo di qui e mi parlavano che esiste la
Casa della Seta, per evitare che i ragazzi giocassero alle esplorazioni
prendendosi intanto malattie. Mi hanno anche raccontato che una certa
persona che ti somigliava, aveva fatto un casino agli uomini che
andavano a escort a Parigi e che trovava uno schifo il non usare
protezioni, ma peggio fare certe cose a quelle ragazze con la
bocca
rischiando di tutto. Il casino che fece schiaffeggiandoli e inveendo
contro di loro per i risultati di cosa si erano presi, peggio alla
bocca..."
"Se lo meritano. Adesso
quei cretini
stanno bene grazie alle cure, non per tutto, ma il peggio è
passato.... ma sono un rischio per
altri perchè possono contagiare. Anche nei resoconti
è
riportato l'episodio, e non unico, in cui la sua rabbia per la
leggerezza di cosa combinavano fu così grande da
letteralmente
prednerli a ceffoni una volta, e picchiarli con le briglie del cavallo
tornando dalla stalla, per aver saputo che cèrano nuovi
infetti.
Incazzata nera chiamò subito Madame e Milan e
creò
l'accordo. Tutte le ragazze e ragazzi che lavorano per l'accordo,
quindi dando prestazioni, devono avere ogni settimana la carta verde
che attesta che non hanno nulla, neanche come positivi ma senza
sintomi, rischiando di contagiare. Le regole dicono che si dovrebbe
usare protezione ed evitare certe pratiche a meno che non si faccia
richiesta diciamo, quindi si sa cosa fanno, per controllar emeglio ed
arginare problemi. Cè anche scritto tutto il wsuo terrore di
pidocchi e piattole. Racconta all'inizio che alcuni uomini si facevano
i cavoli loro da avere perfino i pidocchi, usando i mezzi in comune con
altri rishciando di lasciarli sui sedili... la sua esperienza
con
quelle scene di quegli animaletti che se la spassava sulle teste degli
imbecilli , la urtò parecchio. A causa del suo passato aveva
paure
e fobie, che prima non aveva, e non avendo mai avuto a che fare con i
pidocchi, le venne il terrore che per qualsiasi motivo gliele
passessero. COsì mise tutti a patti con le nuove regole di
pulziia e controllo dell'igiene, ok a capelli lunghi di qualuqnue
lunghezza ma senza schifi in mezzo. Taglio e sterilizzazione di quelli
che li avevano, aveva urlato di prendere provvedimenti seri contro chi
li aveva e pure le piattole per le donne con cui andavano, tanto che
pure Jd a volte ricorda il momento in cui chiese a Lubo un
lanciafiamme o con quello in mano minacciò tutti di pulire
lei
il problema, fregandosene delle ustioni ma che o decidevano per il bene
di tutti e loro o avrebbe fatto a testa sua. E aveva anche ragione,
direi"
"Si, per quello si.
Anche quando ero
ragazzo cèra questa cose e ci rasavano per preveinre i
lporoblema" fece lui vedendola fissarlo in modo strano "è
stato
anni fa, poi con il Capo vivevo in un ambiente migliore..."
"Si, in quel posto che
sembrava la
versione tarocca della grecia... era migliore perfino la casa in stile
greco che Sissi volle..."
"Un pò
esagerato ma non era
male. Ma con lui la pulizia cèra, diciamo un pò
come per
te e Lei. Perfino la lucidatrice..."
"Una delle poche cose
buone! Quel
tizio ad arancina è uno stronzo totale. Chissà
che fine gli ha fatto fare quella persona... quella persona ignota, che
ha ucciso quello stronzo proprio nei giorni in cui tu sei scappato
via,
dopo quella conversazione e ti hanno visto andartene con una sacca... e
poi sei tornato, dando a Milan quelle cose, dicendo che sei
arrivato
proprio stranamente quando era stato accoppato..." disse in certi toni
fissandolko freddamente negli occhi
"perchè sei
ancora così
dura con questa storia? E' finita bene, abbiamo ottenuto ciò
che
ci interessava e posso ritenermi soddisfatto perchè... non
ho
più un passato negativo che può tenermi legato.
Ora sto
qui, con voi, cambieremo le cose..." le disse abbassandosi dopo essersi
voltato ancora strofinando la fronte con quella di lei
"Quel giorno che te ne
sei andato,
pensavo seriamente che avessi fatto qualche stronzata per la colpa...
perchè ti avevo fatto capire che sospettavo ed eri scappato
prima che lo confermassi..."
"Anhe se fosse vero,
è finita. SOno tornato e con me ho portato la cancellazione
di un problema. Non era cosa volevi?"
"Tu affermi che
è stato un
caso che fossi tornato, trovandolo morto... proprio quando ti avevo
esternato di nuovo le mie accuse, seppur amici ti avevo detto che
sospettavo ancora..."
"Perchè
ripensarci, sono qui, sono tornato, ho annunciato la cosa... fermarlo
era quello che volevi..."
"..." kianta lo fisso
come addolorata
della cosa, poi fece una domanda, guardandolo con occhi tristi e quasi
carucci "Lo hai fatto perchè io lo volevo? E' questo che
stai
dicendo? Che è accaduto per me e hai fatto ciò
per me?"
"Io non ho mai detto di
aver fatto
qualcosa" le disse gentilmente stando sempre abbassato vicino
a
lei "comunque se tu volessi qualcosa, la farei. Se ti rendesse
contenta, si, lo farei..."
Kianta rimase come a
riflettere,
osservando altrove, poi lo riguardò con lo stesso sguardo,
quasi
bisbigliando in modo dolce e con occhioni tristi "quindi mi stai
dicendo che se io desiderassi qualcosa, che se te la chiedessi o meno,
tu
lo faresti? Senza remore?"
"..." guardandola poi
sorridendo "siamo amici, no? Se cè qualcosa che ti rende
triste o felice, lo farei..."
"Se ti domandassi una
certa cosa,
adesso, tu la feresti, per me? Qualsiasi cosa?" domandò
dolcemente con un certo sguardo, e Gask la guardò
avvicinandosi
di più, spostando per un attimo gli occhi verso la sua bocca.
Kianta fece una faccia
come di
delusione, sbuffò e si alzò allontandosi da lui,
che
rimase su un gomito e la guardava come sorpreso. lei si stirnse con le
braccia conserte e si avvicinò alla finestra , mostrando un
broncio deluso. Poi si voltò verso di lui, quasi arrabbiata
"E' così?
Indipendentemnete da
tante cose, tu faresti chissà cosa perchè
cè un
tizio o una situazione che non mi piacciono, e tu agiresti?
Se io
volessi rimettere in riga Alaric o qualche stronzo come il
Capo,
tu lo faresti? E' questo che stai dicendo?"
"Non capisco il
problema, che ti
succede? Quando accade qualocosa di brutto agli altri, quando vedi un
abuso o un delitto, ti fai taciturna e ti isoli. NOn ombrosa
e parecchio
riservata come Lia a quanto pare, ma ti vengono queste situazioni. Ti
chiudi in te e basta. O quando qualcosa ti rende contenta o felice sei
addirittura accondiscendente per stare con gli altri, cenare alle
gradinate, andare in giro.... se ci sono cose che ti rendono triste o
felice, perchè non dovrei sistemarle? Se tu mi chiedessi
qualcosa, certo lo farei..."
"Così non
va... non va per niente bene..."
"Cosa non va..."
anzandosi in piedi e fissandola
"per due
sbattimenti di ciglia
e
le azioni di bimba scema, ti fai fregare e affermi che fai tutto
ciò che
ti
si dice, magari beccato dagli ormoni? E' questo che dici? Ma non
è solo questo. Come puoi dire che faresti qualsiasi cosa per
me?
Tu non dovresti dirlo, non importa che tipo di affetti ti lega a me, ci
sono dei limiti sull'agire per qualcun altro. Uccidere, usare gli
altri, rubare, fare cose negative..." fece lei muovendosi al suo solito
in una sorta di cerchio, adirata "non trovo sia giusto pensare di fare
qualcosa per me, agendo in un certo modo. Io non voglio. Se
fosse come
fu per Lia, finalmente una persona da amarla così tanto da
fare
la cosa che più voleva, che la rendesse libera e felice,
consocendola e sapendo che non cèra altro da fare... avrei
detto
ok, fin qui ci sono. Una prova d'amore e d'affetto enorme è
lasciare andare l'altra persona, e nel caso aiutarla solo per
confermare
che tutto è andato come doveva, studiando la cosa
così da risultare pulito.... Ma non accetto che si facciano
cose per me solo perchè a te è venuta
l'esuberanza da
agire di testa tua. Te ne sei andato per i fatti tuoi e non va bene.
Senza dire ninete, senza avvisare, ti sei preso le tue cose,
e io avevo
paura che avessi capito di essere alle strette e stessi scappando.
Anche perchè sappiamo tutti e d ue che se ciò che
credevo
e pensavo fosse vero, Milan ne sarebbe stato addolorato..."
guardandolo
negli occhi "e poi senza farti sentire, sparire dai radar, tornare con
quelli in mano e dire che era tutto ok, povero Capo ma evviva sono
senza legami... e ora mi dici che lo hai fatto per me? Serio? Mi stai
dicendo che per cosa tu pensi di provare per me, sia lecito fare cose?
Anche che io no naccetto? E poi non guardarmi così,
perchè ti ho detto e ripetuto dall'inizio che in me puoi
trovare
una spalla e compagna che ti guarda la schiena, sempre... siamo amici
speciali ma ci sono cose che io non posso darti e che devi stare con
mani e pensieri a posto. Se davvero provi qualcosa per me, se
cè davveero del sentimento per me, se mi rispetti e... ti ho
visto che volevi fare qualche stronzata!... O fai pace e patta con
questo o... O sei fuori. non puoi comportarti come
hai fatto poco fa, solo perchè ti parlavo
vellutamente e usavo
la tecnica che le donne sfruttano per essere desiderabili e avere cosa
vogliono.... io speravo
che tu non ci cascassi, che quest'altra sensazione che ti stavi legando
troppo... No, non puoi dire che mi vuoi bene così tanto da
arrivare a certe cose. Non lo fece neanche Lia, che aveva tutte le
ragioni per portare avanti quella frase che diceva sempre, rendendo
dannati gli altri come fu per lei, ma dopo atroci sofferenze.
Lei non uccise nessuno, perchè no nera da lei e
perchè era una persona
corretta. Perfino con Rò non riuscì a reggere
l'obbligo
di darsi, perchè così lui fosse felice
ma lei ne soffriva, anzi ne
uscì così distrutta da quelle due esperienze che
odiò il sesso e la vicinanza degli uomini. E io non sento di
provare niente... non mi viene, non voglio, non ti azzardare a rifare
quell oche volevi fare perchè ti sbatto fuori!"
urlò
incavolata nera
"Aspetta. Io non..."
"No, non mentire. L'ho
visto. Sai
bene che io non riesco a tollerare certi atteggiamenti e mani lunghe.
Mi fa stare male, non voglio avere niente a fare con quello che tu hai
in mente, perchè inutile mentire. Se vuoi restarmi
amico,
non esagerare. Accetto la vicinanza e qualche segno d'affetto ma non
quello..."
"Ma capisci che
ciò che ti
stai trascinando della personalità originale non
è un
bene... ?... capisco che lei aveva traumi, è comprensibile
che alla
fine dopo pressioni da tutti e da lui, abbiamo deciso di vedere quant
fosse bello e cè rimasta bruciata. Ma tu sei una
perosnalità nuova e pure Alaric con Jd e gli altri, dice che
è assurdo che tic, manie e paure ci siano ancora..."
"E se anche fosse, se
non provo niente e ho voglia di ... anche solo di provare, è
una colpa?"
"No, non è
una colpa tua, solo che fai sentire in colpa me..."
"Ma andiamo! Da quando
ho accettato
di cancellare il prima, anche dopo cosa hai fatto quel primo giorno,
non dimentichiamolo, sei entrato qui quel giorno per quella ferita, non
ti sei più schiodato. perchè eri tu...
per ciò che
hai dimostrato, ho rafforzato l'amicizia, ti ho aiutato quando ne avevi
biosgno, ti ho ospitato perchè dicevi che ti sentivi solo
dopo
il cambio di vita... ma non puoi dirmi che non è normale
quello
che provo di paura e repulsione, non tu tra l'altro! Tu sei il primo
che dovrebbe capire!"
"E infatti capisco, però io..."
"Se tu provi qualcosa verso di me che a me non va, non
comportarti
così, perchè fai esattamente cosa fece
Rò. Lei lo
scacciò, non gli parlò più
perchè invece di
capire, di vedere quanto stesse male che invece di tutte le
belle
parole di sistenersi a vicenda e vivere momenti insieme, pretendeva,
rompeva le scatole, accusava lei di non mostrare affetto dopo tutto
ciò che proprio Lia aveva fatto! Con la scusa della sua ex,
se
lo era, e dei fratelli di lei che mettevano zizzania con chi conoscesse
quando fu la stronza della ex a lasciarlo perchè senza
lavoro e
faceva brutto per la sua fottuta reputazione, non era possibile mai
vedersi. Per strada no o li vedevano, fare qualcosa insieme ma mai o li
vedono, giocare insieme ai videogame finalmente che era sempre sola no
perchè lui no naveva soldi per i giochi o se con le console
che
lei non aveva, no a casa di lui perchè i genitori
stravedevano
per la ex e volevano che si riconciliasse dopo che lo smerdava sempre.
Però guarda caso era sempre disponibile e pronto la sera ad
appartarsi in posti loschi e bui dicendo che non ci faceva niente,
facevano roba ed era tutto ok. Glielo diceva ogni giorno, ogni volta ma
lei non voleva. Una volta che voleva che la accompagnasse in uhna
città vicina per una cosa della palestra e quindi passando
del
tempo con lei prima aveva promesso, poi però appena lei era
pronta e aver aspettato inutilmente, a telefono l'ha smerdata
perchè lui aveva cose da fare, la rimproverò al
telefono
facendola sentire una merda, finchè dopo quelle due volte in
cui
pure si offese perchè lei era terrorizzata dai suoi modi,
tra le
altre cose, non mise insieme tutto e lo mandò a quel paese.
Lei
non ha accettato che dovesse abbassarsi a darsi perchè
qualcuno
stesse con lei, che perchè non desse allora fosse giusto
trattarla da schifo, si è portata nell'ipotetica tomba l
oschifo
nel sentire sua madre ogni volta dire che il suo di sposarsi e fare
figli lo aveva fatto e toccava a lei. Insoma una vita a dirle che se
faceva qualcosa, che facesse roba e che la gente parlasse e peggio se
come altre restava incinta senza matrimonio, era una buttana, sempre a
dirle che cosa era se e così, ma erano tranquilli nel dirle
che
se non si sposava e la dava per far figli er auna cosa tremenda. E io
non sono interessata a sapere se me lo porto da lei, io non voglio
essere toccata in quei modi, non mi interessa avere un'amante, non
voglio gente intorno che pensa che se fa l'idiota ci può
scappare qualcosa. Io non mi abbasso come lei, pur di avere qualcuno
vicino, a fare cose che non voglio o mi fanno paura. Non voglio figli.
Dopo cosa ho visto con il nostro lavoro, e cosa hanno detto quelle
donne, io non voglio e basta!" urlò girandosi a guardare la
finestra, sbuffando, per poi finire quasi a piangere lamentandosi "Io
volevo solo qualcuno che mi stesse vicino perchè io ero io,
che
fosse felice di me e che ci fossi, non per cosa dessi o non dessi.
Invece sia là fuori che qui è sempre lo stesso.
Si riduce
tutto la sesso, sia come reputazione che affezione..."
"Non è
così e lo sai. Sai che anche io..."
"Eppure lo vedo quando
cerchi di avvicinarti troppo! Ora mi abbracci, strofini guance e fronte
su di me, e poi cosa?... Fin lì ok, passi, non è
affatto brutto, ma smettila di..."
"E' perchè ti
voglio bene..."
"Sempre con questa
storia che tutti
dite. Non ti prendo a pugni solo perchè sei tu e per i tuoi
di
problemi, ma al solito solo perchè secondo i dati biometrici
sono nata femmina, se voglio affetto, devo per forza... andate a
fanculo tutti! Io voglio affetto, senza stronzate se non mi va, e
sembra sempre un miraggio... nessuno che viva la vita con gioia e
felicità con altri vicino, perchè è
quella
persona, senza lo schifoso sesso in mezzo i piedi. Prima si fanno
promesse anche davanti al cavolo di Dio, e poi chi se enfrega lei non
mi piace più, non provo più niente, o peggio a
furia di
darla o fare figli non è come piace
più, quindi si cercano altre
, come se l'amore e affezione siano concatenate
solo a
quello. Solo io e Milan, un pò Jd, siamo diversi dagli
altri?"
"Ehi... andiamo. Si che
non è
così per me..." fece lui avvicinandosi e tirandola a
sè,
con una mano sulla nuca per stringerla a lui, appoggiata al suo
petto"Non è per quello
che..."
"stai zitto"
stringendosi a lui, con
le braccia intorno al busto "Sei quello che mi ha spinta ad avvicinarmi
di più agli uomini perchè dicevi che meritavano
una schance di fiducia, , a passare del tempo in mezzo a loro , ma io
non sono come te. la gnete, compresi i nostri, tendono sempre a
giudicare e vedere le persone come la loro testa dice. E se ti
avvicini, poi hanno pretese, giudicano.... loro non mi vedono che come
pensano
loro... io non piaccio a nessuno, esattamente come fu per lei
perchè
non so come, la gente decifra i nostri ocmportamenti sempre in modo
diverso..."
"Non mi sembra. Milan, i
veterani, Madame, quei quattro, gli artisti..."
"Si, ma tu lo hai visto
lgi altri?
Sono guardinghi, tirati, pensano che sia come uan biscia pronta a
mordere. Per loro sono una figura autoritaria me da tenere sotto
controllo neanche fossi la signorina Sottermaier di Heidi... un
generale stronzo... Se io faccio le cose, è per un motivo,
non perchè sono stronza... So che al mondo non si
può piacere a nessuno, ma non
voglio dove fingere e interpretare qualcun altro, solo
perchè mi
avvicini a quelli come te e Jd, che piacete sempre e... un
pò
come fu Zay per Lia. Zay diceva sempre che tutti la odiavano, aveva
nemici quando invece vedevo che alla fine tranne pochissimi, tutti le
volessero bene, sembravano felici che ci fosse, in irlanda attirava
subito le simpatie della gente. Tu e Jd siete Capitani, eppure vi
trattano con rispetto, ammirazione perfino ma questo in modo formale
quando serve o quando dite loro qualcosa. Per il resto sono vostri
amici, vi vogliono bene, vi vogliono in mezzo a loro... io non sono
niente di tutto ciò, ma anzi devo dimostrare sempre e
sempre...
e no nvoglio!"
"Non puoi ancorarti alle
paure che
hai dentro. Anche se Milan avesse ragione e tutto ciò che
hai
anche tu esiste perc hè sono radicati fin
nell'anima, e la
disattivazione della prima personalità è avvenuta
in modo
corretto... prova as dare agli altri delle chance. Le hai date a me..."
"Si li ho dati a te, ma anche tu stai virando nella direzione per cui
mostri cosa pensi. E ho paura che finirà come con
Rò, di nuovo solitudine, delusione, compromessi dove se no
do cosa gli altri vogliono, io non avrò nessuno vicino. Come
faccio ad esser certa che tu non sia come tutti gli altri?"
"per il mio passato so bene..."
Il telefono di Kianta
squillò
di colpo e lei si staccò subito e con forza, andando a
vedere.
Sospirò e chiamò, parlò in francese
con qualcuno
dando un apputnamento, poi dopo aver poggiato il telefono sul comodino,
voltò il viso verso di lui, con un broncio.
"Chi cera? Milan?" le
domandò, un pò preoccuoato
"No, Léandre.
Domani verrà come ogni mese a sistemarmi i capelli per il
taglio, colore e stiratura..."
"Taglio, colore e
stiratura?... perchè?"
"Come
perchè... perchè la ricresciuta avanza, le nuove
sezioni cresciute tornano alla forma originale..." alzando le spalle
come oer dire ovvio
"In che senso" fece lui
confuso, meritandosi un'occhiata perplessa di lei
"Che il colore originale
si fa strada dopo un mese e che se non mi stira i capelli divento una
pecora..."
"Ti colori i capelli?"
domandò fissandola "ti diventano a pecora?"
"ma tu dove vivi? Non ti
sei accorto dai ritratti e l'aspetto dello sprite di Legeia, che
cè qualcosa di diverso?"
"Legeia... si so
che tranne il
volto è una rappresentazione del lato latentedi Lia... e te,
come aspetto... ma... quindi quello non è il tuo colore e
non
hai i capelli lisci? Quindi non erano pettinati in quel modo apposta?"
"No, ovvio. il mio
colore naturale
è due toni più scuro e i miei capelli sono ricci
a
boccoli. Come hai visto nei ritratti di Lia, in Legeia"
"Mh, come quel ritratto
nascosto dietro Milan nell'ingresso? Ancora non ci dormo la notte!"
"Esagerato. La prima
versione del
ritratto di Milan mostrava il dualismo dei Padroni della Casa. Di
giorno Lia, di notte Milan. Era per questo che con colori particolari e
uv, di notte o con le lampade in quella modalità, il
ritratto di
Signora di Zamok o Novymir. Visibile solo in determinate circostanze,
alcuni dicono di aver visto un ritratto diverso da quello di Milan le
notti di forti temporali e per Milan è per la luce dei
fulmini.
Poi fece fare una modifica segreta al muro dove cè il
gigante
quadro di Milan, facendolo girare su due perni come la mia
porta,premendo un pulsante in una angolo preciso dei decori in rilievo,
rivelando non solo una safe house temporanea con nicchie di generi di
prima necessità ma, voltando di altri centoottanta gradi,
compare il quadro grande di Lia nel suo abito, quello che hai visto..."
"E quello con i colori
Uv dove lei compare sotto Milan?"
"Nei sotterranei" fece
lei "comunque
visto che hai sempre la tendenza ad entrare in bagno anche se io sono
lì che mi lavo o mi asciugo, pensavo che ti saresti accorto
del
colore..."
"io non
guardò certo
perchè lo voglio..." biascindando e guardando altrove " e
comunque li tieni cortissimi lì,
non rasati ma cortissimi, non è che in mezzo secondo possa
capire che sei tinta..." ricevendo un'occhiataccia offesa con un
commento bofonchiato
"E comunque a questo
punto non ti sei
accorto nemmeno dei miei occhi? QUanto Lia li voleva come i tuoi..."
fece lei scuotendo il capo come per dire che non cèra
giustizia
"I tuoi occhi.. che
hanno? Sono verdi, meglio dei miei no?"
"Ecco, lo sapevo...
i tuoi sono nocciola chiaro, ma sono naturali.. "
"E...Cosa..."
"i miei occhi non sono
naturali!" buttò li esasperata "Io
non ho occhi verdi! Nei tunnel della metropolitana dove abbiamo fatto
quella missione di ricognizione..."
"E ti sei beccata un
grosso morso.."
"Si... comuqnue, secondo
te come ci vedevo al buio?"
"Jd aveva detto visione
notturna, digitale infrarossi...."
"Si, ma non avevo gli
occhiali come voi"
"Quindi..."
"QUindi, ho delle lenti
di ultima generazione che correggono la vista e riescono ad avere due
funzioni. Una strizzando lgi occhi i vari livelli di lenti si muovono
permettondomi di avere una specie di zoom, mentre la seconda
è che hanno uno strato infrarosso che al buio mi fa vedere
perchè l'incidenza della poca luce colpisce..."
"Ah... quindi non hai gli occhi verdi, mentre gli occhi di Lia sono gli
originali? OK, Quindi...?"
"come vedi per i ldiscorso di
prima, non puoi nemmeno amarmi come pensi perchè non sono
neanche originale. Non come quelle mummie orribili che si fanno
gonfiare da far schifo, da paura da cambiare i connotati, che
più che ritocchi di bellezza sembra di mostrescenza!... ma
comunque tu
quelli che dici che ha la tua affezione.. non vera al cento per cento.
E da quando mi sono svegliata che ho notato che questa fantomatica
affezione viene per l'aspetto fisico, come si è, quanto,
come
dice Alaric, arrapa finchè non scema tutto perchè
gli
ormoni si freddano per quel corpo, e si cerca un nuovo
stimolo. Tutto
è un fattore di ormoni, ferormoni e aspetto del corpo.
Infatti
poi si diventa nemici, ci si odia perchè finito il sesso no
nresta altro per dividere i giorni e il tempo. la gente, ho capito, non
è più capace di comprendere, afforntrare, cucire
e
ricucire i rapporti, bam perchè si è presi
sessualmente e
si vuole l'altro, ma se finisce questo... sempre che tu no nsia una
scema o scemo che pensa che
l'altro sia il migliore tra le scelte per un matrimonio di apparenza e
i figli, ma finchè dura... poi non si è in grado
di
determinare un'affezione vera che superi il fattore sesso ed ecco gli
ex, odi, rancore diventando bambini scemi invece di adulti consapevoli,
che si possono mantenere relazioni amichevoli anc he se non
cè più nulla di sessuale..., nulla è
eterno come amore sessuale
e di amore come lo si vede, quando invece cè un altro tipo
di
amore. Più vero, duraturo, a volte eterno fino alla vecchia,
l'amicizia. Le coppie sono ormai di deficienti, non osno amici,
confidenti, complici, alleati... Amici. Quando cade cosa attirava, cade
anche l'umanità. E io che non provo nulla, mai, su quello,
non
ci credo, mi ritrovo a diffidare di chiunque..."
"Anche di me?"
Kianta si
ributtò con la
schiena sul letto, dubbiosa. Gask si mise pure lui, girando e cambiando
lato, di schiena a guardare il soffitto, in silenzio, finchè
lei
non si voltò e non mise il mento sul suo addome, con le
braccia
vicino e poggiata al materasso sul fianco sinistro, a guardarlo negli
occhi.
"Noi saremo amici? per
sempre? Nulla ci dividerà, sopratutto quello che non voglio?
Se pronto a volermi bene fino a questo punto?"
"Se non fosse
così, se fossi come gli altri, non sarei ancora qui...
quindi!" carezzandole i capelli
"QUindi tra noi nulla
è cambianto?"
"Siamo più
amici dei giorni
dopo le fogne in turchia... anzi, odiamo entrambi adesso le fogne "
ridendo entrambi "siamo più che
amici da quando ti hanno ferita e hai passato giorni a letto, passiamo
tanto tempo insieme... si, siamo sempre amici e più amici di
prima. Chissà che direbbero Milan e Jd, visto che loro sono
tra
i pochi che credono nell'amicizia tra uomo e donna ma sanno che ci
odiamo" ridendo "comunque se
fossimo come altri, non saremmo qui a parlarne o restando fianco a
fianco. Non siamo e saremo più soli. Non saremo
più come
prima... due cuore mai da soli"
"Davvero?"
"Si... e anzi" si
allungò a
prendere con il braccio l'ebook e trovò il segno che lei
aveva
fatto "voglio leggere insieme questo libro, anzi io leggo e tu segui.
Sono diventato bravo, quindi..."
"...quindi..."
"Together... Toghether
always...
comunque non capisco come ti piaccia questo Poirot. Ti lamentavi del
Capo che era una polpetta con le zampe, ma questo tizio sembra quella
storia dell'uovo con le gambe..."
"E le braccia... quella
storia
comunque mi rattrista sempre. Papà Poirot è un
tipo
divertente. E' una sorta di misto tra un mentalista e un poliziotto da
romanzo moderno. Mi fa sempre ridere. Inoltre Lia lo ammirava per
l'ultimo libro, Sipario. Che uomo, scrisse, che personaggio, che mente
capace di orchestrare tutto e fare un omicidio a fin di bene,
uscendosene da Signore... e pure andandosene come voleva lui, senza
soffrire troppo. Le sarebbe piaciuto conosce un uomo del genere e
averlo al suo fianco. Anche perchè era un Signore e non era
come
tutti i personaggi dei romanzi moderni, sempre ombrosi e con tpsd a
mille, anche sa storia così ha senso... lei ne parlava bene
e così mi sono incuriosita e ho voluto leggere e mi piace
questo Poirot. Arguto, intelligente, divertente anche in cosa
combina... e in parte è come me, non come ogni protagonista
femmina o maschio che scopavano ogni minuto..."
"Ma tu non adoravi quel
libro di Dorian Gray?"
"Si... ma è
un'altra cosa.
Anche se con Oscar Wild come persona e come vestiario, potevano andare
a
braccetto. Un pò come Milan, lo ammiro per come risulta
straordinario quando appare, con abiti che oggi mettono solo per
matrimoni, ma lui è così... così...
come un'apparizione del passato degno di un posto tra i nobili
moderni... mi piace l'uomo ben vestito ma che sappia portare cosa
indossa..."
"E se io mi vestissi
così?"
"Non lo so... non sono
molto interessata agli abiti su un uomo in quel senso perchè
mi fa colpo, ma perchè vestendosi bene secondo me, ci si
sente benissimo e si è sicuri, a proprio agio... E lo so,
io, come ci sente quando Milan mi fa mettere quei bellissimi e costosi
abiti da donna ma allo specchio non mi vedo come una Donna che possa
portarli, e come sto ocn quelli che mi fanno sentire bene... Poi certo,
come dice Milan, anche il vestito colpisce l'occhio..."
"insomma non mi hai
risposto!" risero
"Davvero ti piace
leggere, leggere a me e passare il tuo tempo così, con me?
perchè dici di essermi molto amico e stai qui con me?
perchè?" gli chiese dopo poco di silenzio, come se
aspettasse una risposta importantissima
"perchè...
deve esserci un perchè? Bisogna per forza avere un motivo
per fare le cose? Deve sempre esserci..." fece lui guardando verso il
soffitto come se ragionasse e non le rispondesse "Sono qui
perchè lo voglio e non mi annoio o altro, quindi con te...
Mi trovo bene con te intorno, mi ascolti sempre, mi dici la tua,
commenti, dai pareri, e giocando ai videogiochi e ai giochi da tavolo
ad esempio, non mi annoio mai, è stimolante, anche imparare
gli scacchi è divertente. L'atmosfera è
tranquilla, piacevole e alla fine ho notato che sorrisi adesso, e lo
fai quando arrivo dalla finestra, come se fossi aspettato o mi si dia
un benvenuto. Deve esserci spiegazione, motivo, un perchè
definitivo per il fatto che io sia qui, che prenda il mio tempo e lo
spenda qui?...Non sarei qui altrimenti, dpo la giornata o la serata con
i ragazzi, e tu?"
"Io..." quasi
pensandoci, poggiando
le braccia incrociate sul suo addome, con il mento
poggiato sulle mani "Non voglio dirti che potresti aver
ragione sulla soliutudine e... no, poi mi diresti sempre e quando lo fai ti prenderei a pizzicotti"
"o mi morderesti qualche spalla" rise "quindi...non mi hai risposto di
nuovo! Ok, questa sera sorvolerò... prima di
leggere di questo signore minuto parecchio ovoidale, e baffuto, cosa
pensi tu del perchè alla fine siamo amici e siamo contenti
di stare vicino?"
"Io...
Mh... difficile" vedendolo un pò turbato " Non volevo
ammettere che dall'inizio non eri come ti dicevo che sembravi e... Ok,
non guardarmi così, lo so che io ero arrabbiata per il tuo
passata, cosa hai fatto quel giorno che sei venuto e il tuo
comportametno, ma... non è facile per me accettare qualcosa
che non conosco e non so definire, ma so che mi veiva rabbia quando eri
intorno a me perchè non mi diapiceva... comunque, come hai
detto non cè un perchè..." vedendolo fare
"ti dico solo cosa penso in questo momento. Io...
io, sempre assiame a te" sorrise
lei, ad
ascoltarlo, sgambettando e commentando con lui
il proseguire della storia dopo che lo vide ridere e ributtare gli
occhi sull'ebook.
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