«Due linee parallele s’incontrano all’infinito – e ci credono.»
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Alcune persone somigliano a treni in corsa – conoscono la meta e percorrono il binario sino a quando non la raggiungono. In genere queste persone ignorano le stazioni intermedie e corrono corrono corrono senza mai rallentare né guardarsi indietro – gli altri treni non sono che motori paralleli da evitare o l’urto frenerebbe entrambi.
Loro due erano sempre stati treni in corsa, sempre, finché non avevano scoperto che per impattare non era necessario incrociarsi – incontrarsi a oltranza poteva essere ugualmente fatale.
A volte si chiedevano chi avesse ceduto per primo, chi avesse osato sporgersi sino a saggiare il confine – altre si dicevano che in fondo non avesse importanza, che per toccarsi durante il viaggio fosse necessario essere insieme.
Era sempre buio quando s’incastravano, e i baci e le rovine e i brandelli sudati – s’affannavano per essere invisibili alla luce, e a giudizi e a sguardi e a lamenti furiosi.
Evan le sussurrava parole d’amore, Dorcas gli mordeva l’anima – e se lei vomitava i ricordi ore dopo, lui tentava invano di ricucire strappi che amava sentire sottopelle.
Erano incastrati.
In errori reiterati, in promesse spergiure, in tradimenti che presto o tardi avrebbero avvelenato entrambi.
“A volte mi sembra di essere sposata.”
“La signora Rosier, mi piace.”
“Non con te, con un altro.”
“Un altro non vivrebbe abbastanza, te l’assicuro.”
“Un altro che tradirei con te.”
“Un marito tradito è il più banale dei motivi per nascondersi.”
“Forse l’ho sempre sottovalutata troppo, la banalità.”
“Ti annoieresti a morte se avessi un’altra vita.”
“Ho sottovalutato anche la noia, temo.”
“Vuoi lasciarmi?”
“Non ci riesco.”
Non puoi amare il tuo nemico è forse il monito più antico del mondo, ma se il nemico è il tuo magnete, il tuo incontro senza fine, quante speranze hai di non precipitarci dentro?
Nessuna avrebbero di certo sussurrato all’unisono, consapevoli che mentre lei dimenticava teschi lui rinchiudeva fenici negli angoli meno raggiungibili della mente – insieme era la sola certezza che avevano, l’unica sopravvissuta alle macerie che il loro rincorrersi seminava ovunque.
Se mi amassi…
...Ti amo.