Decido
che non mi dimenticherò mai ciò che ho vissuto.
Endometriosi
Prendo quella
parola che mi era familiare, sulla quale sono incappata così
tante volte attraverso ricerche inutili, ma che mi è sempre
stata negata durante sfide affrontate da sola.
Una parola in
grado di strappare la bellezza del cambiamento, della crescita e,
talvolta, della vita. Che non si rassegna a infastidire, ma invade il
corpo e l’anima.
Lo sapevo prima
io.
Nonostante tutto
e tutti, l’ho sempre saputo prima io.
Guardo le stesse
ragazzine, ora che sono adulta, e un magone si blocca in gola.
Esattamente
lì, dove batte il cuore, e una nuova e forte consapevolezza
mi avvolge.
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Note
dell’autrice
È la prima
volta che affronto questo argomento nei miei scritti. Da una parte, il
blocco che ho avuto in questi anni non ha aiutato e
dall’altro non avevo forse l’ispirazione giusta
nata proprio dal contest a cui ho scelto di partecipare.
L’endometriosi
è una patologia femminile cronica, anche diffusa, che
è purtroppo difficile da diagnosticare. Ho voluto raccontare
tutto questo attraverso le tre Drabble e spero di esserci riuscita, nel
mio piccolo.
Il contest cade a
fagiolo a marzo che è il mese dedicato proprio a questa
patologia, così come il girasole – simbolo della
malattia – che sboccia proprio come la crescita consapevole
della protagonista.
Ringrazio i giudici
per il contest e voi tutti che vi siete soffermati a leggere.
Alla prossima,
Ile
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