Filo doppio, rosso e d’acciaio

di laurelleghuleh
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prompt n. 4: valigia leggera

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8 .  “Tornare e basta” 

 

Adesso quando Tsukishima Kei prepara la valigia per Tokyo gli sembra che pesi esattamente quanto quel vecchio zainetto di dieci anni prima. Cose pescate al volo da un cassetto e un regalo nascosto sul fondo, tutto come allora.

O quasi. 

Adesso quando Tsukishima Kei prepara quella valigia, non ci appallottola più mutande, calzini, pigiama, uno spazzolino e le cuffie, non fa la conta per capire di cosa avrà bisogno, sovrappensiero non si scorda il caricatore. Un po’ perché è grande e ha imparato che così la roba si stropiccia e che il caricatore quando viaggi è fondamentale, la prima cosa da prendere. E un po’ perché a Tokyo, nell’appartamento che condivide con Kuroo Tetsuro, ha già tutto quello che gli serve. 

Quando torni a casa la valigia è sempre leggera, non hai bisogno di nulla, se non di tornare e basta. 
 


Scazzi vari a parte, se c’è una cosa che mi piace quando devo tornare dai miei è di non dover pensare a nulla. Tanto a casa lo stretto necessario per campare c’è sempre e ovviamente non parlo solo del cambio per la notte o dello spazzolino. E’ una bella sensazione, per niente scontata, quella di avere una destinazione a cui approdare, sicura, che qualunque e ovunque essa sia chiamiamo “casa”. Quel prompt numero 4 chiamato “valigia leggera” mi ha fatto subito pensare a questa cosa qui. 

Spero che la chiusa possa avervi strappato lo stesso sorriso che ho io pensando a Kei che torna da Tetsuro. Anzi, se posso concedermi di condividere questo personalissimo headcanon finale, in realtà, io me li immagino fare ognuno la propria vita, con grande autonomia e maturità emotiva (sì, anche Tsukki ad una certa la conquista), per poi ritrovarsi, sempre, in questo nido che condividono a Tokyo, a “casa”. 

E vabbè ho finito con questi commenti a vuoto. 

Siamo al capolinea. 

Grazie di essere arrivati fin qui, 

Laurelle





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