Trittico

di JeanGenie
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LA CHIESA

 

Anche se il sole dell’Australia è quello che ricordava, il legno della chiesa non lascia filtrare l’afa di novembre. Non c’è nessuno a quell’ora del pomeriggio. Il piccolo Abel sbadiglia assonnato. Lei lo solleva tra le braccia e lo culla.

“Sei stanco, vero? Troppe emozioni…”

“Un pochino. Però è tutto bello.”

“È vero.” Per lui è un mondo fantastico.  “Allora accendiamo un’altra candela per papà e poi andiamo a riposare, ti va?”

Lo posa di nuovo a terra e lui attende paziente, mentre lo stoppino si infiamma, l’odore pungente della cera d’api le riempie la mente e la presenza di qualcuno che lei ha perduto la avvolge riempiendole il cuore.

“Andrà tutto bene, Abel. Noi due siamo forti. Come te.”





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