Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo. (Buddha) Parole, così innocenti e innocue come sono, scritte sul dizionario, quanto potenti possono diventare nel bene e nel male quando sono nelle mani di chi sa come combinarle. (Nathaniel Hawthorne)
Parole. Tante parole. Troppe parole. Dapprima sussurrate, poi pronunciate e infine urlate. Era stata una manciata di parole, buttata lì, senza rifletterci troppo sopra, a incidersi nella mente, a scalfire il cuore, a scardinare i tasselli della coscienza, e a scompaginare i confini di sicurezza. Duro l’impatto da assorbire. Ma era stata una nuova manciata di parole, quella in grado di ristabilire l’equilibrio, smarritosi in lande desolate. E le parole erano diventate gesto immaginario. Una salvifica carezza, asciugava una lacrima sfuggita, riportando il sorriso sulle labbra, mentre cancellava rughe pensierose dalla fronte. Non servivano parole per la Gratitudine. Ma le parole avevano mostrato tutto il loro potenziale, distruttivo o benefico che fosse, nonché quante sfaccettature potessero assumere. Bastava solo sapere come porsi in ascolto, distillando, dal Caos, piccole gocce di Armonia, affinché lo spirito si rinfrancasse, stemperando la negatività. |