Challenge:
“May I write” - giorno 20 - organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock
- gruppo eventi multifandom”
Prompt: 1. SOS - 2. “Lentiggini” - 3. “Devo
salvarlo” - 4. Come due estranei
Genere: drammatico
Tipo: one shot
Personaggi: Tobio Kageyama, Shoyo
Hinata
Coppia: yaoi
Rating: PG-13, giallo
Avvertimenti: angst, tematiche delicate
(alcool, dipendenza), OOC, slice of life
PoV: terza persona
Spoiler: sì, post time skip
Disclaimers: i personaggi non sono
miei, ma di Haruichi Furudate.
I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di
lucro.
Sono qui!
Che non sarebbe stata una cosa facile, Kageyama
lo sapeva dal primo momento, aveva dovuto tornare in Italia, non poteva mollare
tutto, non così all’improvviso, aveva rassicurato Shoyo che sarebbe tornato il prima
possibile, che non avrebbe ignorato il chiaro SOS che gli aveva lanciato, non
lo avrebbe fatto, ma aveva degli impegni, era sotto contratto. Così era partito
e finché era rimasto insieme a lui, nel suo piccolo appartamento era riuscito a
tenerlo lontano dall’alcool e dai locali, il campionato ricominciava anche lì in
Brasile, sperava che quello bastasse a tenere lontano Hinata dai guai, ma non
bastava.
***
Quello che stava per fare era una follia, se
ne rendeva conto: quella era la sua vita, la sua passione, il suo lavoro eppure
adesso c’era qualcosa di più importante.
“Sei sicuro Kageyama?” gli aveva domandato il
suo agente con un sopracciglio alzato, mentre gli preparava i documenti che gli
aveva chiesto.
“Chiedere aspettativa per un anno, nella tua
posizione, non gioverà alla tua carriera, lo sai questo” aveva tentato di
convincerlo.
“Lo so” rispose prendendo una penna ne era ben
conscio “Non smetterò di allenarmi… ma è una cosa che devo fare prima che sia
troppo tardi” aggiunse “Devo salvarlo…” mormorò piano più a te stesso che per l’altro
uomo.
“Chi?”
“Hinata!”
***
Kageyama non aveva mai amato particolarmente
la vita mondana in generale, ma certi locali li evitava proprio a prescindere, grazie
al contatto con i giocatori del San Paulo, trovò facilmente chi cercava.
Con passo deciso e fermo raggiunse Hinata al
tavolo dove era seduto.
“Shoyo!” lo chiamò e questi spostò i suoi occhi
in quelli blu dell’alzatore e per un lungo momento parve non riconoscerlo.
“Tu chi saresti?” domandò l’uomo seduto
accanto al giovane, circondando le spalle di Hinata con un braccio, mentre quest’ultimo
portava alle labbra il bicchiere con il liquido ambrato.
“Sono…” mormorò ma non riuscì a finire la
frase… chi era lui per Shoyo? Che in quel momento lo guardava come fossero due
estranei.
“Nessuno” biascicò Hinata finendo in un sorso
il suo drink e poi posando la bocca su quella dell’altro uomo.
Tobio non seppe cosa gli fece più male, se le
sue parole, se fosse ubriaco fradicio o se avesse la lingua in bocca ad un
altro e non a lui.
“Andiamo” intimò Tobio afferrandolo per un
braccio, gelando con uno sguardo l’accompagnatore di Hinata “Lui viene con me,
adesso” sbottò trascinando lo schiacciatore fuori da lì, con malagrazia.
“Lasciami!” protestò divincolandosi “Come ti
permetti di venire qui e dirmi cosa devo fare”
“Sono qui adesso!” urlò, tutta la calma era
evaporata “Sono qui!” ripeté a rimarcare il concetto.
“Per quanto, un giorno, una settimana?” bisbigliò
appoggiandosi al muro incapace di stare in piedi.
“Ho preso un anno di aspettativa” confessò prendendogli
il viso tra le mani, stemperando le lacrime da quelle guance spruzzate di
lentiggini, quelle efelidi che amava tanto.
“Ne prenderò un altro se sarà necessario e un
altro ancora…” gridò ora stava piangendo anche lui.
“Sei impazzito?” gli chiese Hinata fissandolo
con occhi enormi, la mente stranamente lucida.
“Forse… ma devo essere qui per aiutarti, non
posso farlo dall’Italia o da qualunque altro paese, devo essere qui con te”
Hinata fece un passo verso di lui fino a
posare la fronte sulla sua spalla “Abbracciami” lo pregò e Kageyama non esitò
nemmeno un momento.
Rimasero stretti in quel vicolo, dietro il locale,
in quella calda notte brasiliana e avrebbero aggiustato il loro rapporto e la vita
di Hinata, insieme.