“Farei di tutto per te.”
“Non mentire, Tom.”
Suoni, immagini, sapori non hanno alcun significato per te, la morte è assenza, un niente in cui trascorrere l’eternità – eppure il ragazzo dagli occhi bui e la bocca ammaliatrice riesce ad agitare sensi scomparsi.
“Non a te, mai.”
“Non è saggio ingannare i defunti.”
I secoli che hai visto scorrere t’avvertono di ignorare adulazioni e suppliche, ma non hai volontà a sufficienza, malgrado l’eco di una sciagura futura ruggisca rabbiosa a ogni suo passo – Tom è una vita che s’alimenta di distruzione: il male ha un volto.
“Neanche dubitare di me.”
“Hai intrapreso una strada maledetta.”
L’ambizione smodata è un peccato senza segreti per te e Tom sarebbe già martire se non avesse la ferocia del mietitore – avresti dovuto e potuto fermarlo, ma neanche la morte è riuscita a strapparti via i peccati.
“Fidati di me, Helena.”
“Non so fare altrimenti.”
~
Le mura mormoravano storie sulla Dama Grigia, erano storie di silenzi e colpe – Helena le lasciava andare tutte, rea di aver voluto troppo e di essersi lasciata sgretolare da illusioni.
~
“Siamo destinati a fallire, Tom.”
“Perché?”
“Conosciamo i nostri limiti eppur non sappiamo accettarli.”