IL SEME DEL DUBBIO
È il seme del dubbio
che mi ossessiona stasera,
nel nulla i ricordi
di una passata era,
di quando c'eri,
ma non ti vedevo
e pensavo nel buio
a tutto ciò che non avevo.
È un germoglio
che spunta dolcemente,
sta uscendo dalla terra
mentre rimango assente,
ferma in silenzio
non posso più parlare,
ma sono colpevole
perché mi ritrovo a pensare
alle nostre chiacchiere
nelle notti infinite,
alle parole perdute
che bruciano come ferite.
Sono trascorsi mesi,
no, anzi, sono anni,
travolti dalle verità
di troppi cupi inganni,
non ti riconosco
se ti incontro per la via,
non mi riconosco,
è la nostra malattia.
È un fiore già appassito
tra le foglie cadute,
è il cupo pensiero
delle vite mai vissute,
tra le pagine mai lette
di una storia banale,
tra le lettere mai scritte
e tra i semi del male
che si diffonde
insieme all'inquietudine,
l'unica salvezza
sembra la solitudine.
Non resta più niente
tranne lacrime amare,
tranne i vecchi castelli
che abbiamo visto crollare,
non resta che un giorno
senza un anniversario
e senza note vaghe
da scrivere su un diario.
29.02.2024 |