Sotto il cielo di Firenze, dorato,
Riflette l'Arno le stelle, ammirato.
Tra ponti e vie dell'antica cittā,
Risuona un'eco di pura beltā.
Ma quando lhai vista, dove lhai letta,
Dorato č quel mondo che a te non spetta.
Fra rombi e spintoni, cantieri e stenti,
Firenze piange e tu non la senti.
Nel cuore della Toscana, vibrante,
L'arte fiorisce, eterna, abbagliante.
Ogni pietra racconta una storia,
Di geni e muse, un'eterna memoria.
Artefici fummo e non artifici,
Si scava sotterra, spuntano uffici,
Qual arte, se muore? ed č colpa tua,
La poppa sfiorisce, spersa č la prua.
Qui dove il tempo sembra esser fermato,
L'anima canta, il cuore č innamorato.
Firenze, gioiello di rara bellezza,
In te si specchia l'umana grandezza.
Il tempo trapassa, di vita digiuni,
Ti riempi la bocca a luoghi comuni
Firenze languisce e tu non capisci
Ti mando a cacare e non arrossisci.
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