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Autore: ilbilbo    28/03/2024    5 recensioni
L’Intelligenza Artificiale ci sta soffocando... Ahimè… Invece di essere lei a copiare noi, siamo noi a copiare lei.
In questa poesiola, è stata lei a decidere il soggetto, a disegnare il quadretto e a scrivere metà dei versi, quelli in corsivo.
Io l’ho sfidata a singolar tenzone e mi sono infilato, facendo un po' il guastafeste.
Genere: Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sotto il cielo di Firenze, dorato,
Riflette l'Arno le stelle, ammirato.
Tra ponti e vie dell'antica città,
Risuona un'eco di pura beltà.

Ma quando l’hai vista, dove l’hai letta,
Dorato è quel mondo che a te non spetta.
Fra rombi e spintoni, cantieri e stenti,
Firenze piange e tu non la senti.

Nel cuore della Toscana, vibrante,
L'arte fiorisce, eterna, abbagliante.
Ogni pietra racconta una storia,
Di geni e muse, un'eterna memoria.

Artefici fummo e non artifici,
Si scava sotterra, spuntano uffici,
Qual arte, se muore? ed è colpa tua,
La poppa sfiorisce, spersa è la prua.

Qui dove il tempo sembra esser fermato,
L'anima canta, il cuore è innamorato.
Firenze, gioiello di rara bellezza,
In te si specchia l'umana grandezza.

Il tempo trapassa, di vita digiuni,
Ti riempi la bocca a luoghi comuni
Firenze languisce e tu non capisci
Ti mando a cacare e non arrossisci.
   
 
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