Eccoci
all'epilogo di questa "stramba" ff.
Avevamo lasciato i
nostri due "geni" in ottima compagnia. Ma... "cosa sarà
successo dopo?" era una domanda che non potevo ignorare. Anche
perchè la prima a pensare ad un "dopo" sono stata proprio
io! E vi dirò, la mia fantasia si è fatta proprio
dei bei voli... specie nella parte finale di questo epilogo. Come avevo
detto all'inizio, avrei pubblicato questa ff a cuor leggero, per
divertimento. E di divertimento mi sembra ce ne sia stato...
così ho inserito anche quell'idea che mi è
balenata assurda (e molto molto AU, vi avviso sin d'ora), ma che mi ha
fatto sbellicare dalle risate non appena l'ho concepita. Troverete un
nome di fantasia per un personaggio in particolare... ma sono convinta
che saprete riconoscere chi è il personaggio reale (di cui
sono, ovviamente, una strenua fan!!).
Sarà che
questa ff mi ha fatto davvero divertire ed andare un pò
fuori dagli schemi... ma in questo epilogo non mi sono risparmiata!! E
ho lasciato briglia sciolta, più che mai, alla storia ed ai
suoi personaggi.
Un'ultima piccola
menzione la devo inserire per il personaggio di Harry Potter:
nonostante la mia passione per Draco, non mi dispiace totalmente il
morettino. Così non troverete mai un personaggio minore in
lui... ma piuttosto un degno antagonista di Draco.
Ringrazio tutte coloro
che hanno inserito la ff tra le preferite e le seguite... brave, avete
avuto un gran coraggio!!!
Ora non mi rimane che
salutare, sperando che questa ff abbia allietato parte della vostra
giornata... o almeno, quella parte che avete impiegato per leggerla!
A presto.
Besos.
Laura.
PS: può darsi che a volte abbia lasciato intendere degli
avvenimenti attraverso una battuta o un dialogo tra i protagonisti...
può darsi che a volte non risulti chiarissimo come alla
sottoscritta che ce l'aveva in mente... perciò sentitevi
autorizzate a chiedere spiegazioni!!
PS AL PS: una musica
d'accompagnamento? U2 - It's a beautiful day... non tanto per le parole
in sè stesse, quanto per il concetto di "bel giorno"... e
qui di bei giorni ce ne sono... ooohhh se ce ne sono!! Per tutti i
gusti...
UN
GIORNO, UN ANNO DOPO, A MALFOY MANOR
- Sei bellissima.
- Anche tu...
Due occhi verdi la
stavano guardando con un'espressione a metà tra l'ammirato
ed il malinconico. Istintivamente gli aveva accarezzato una guancia.
- Ehi, dai, mica stai
per assistere al mio funerale!
Un lampo era passato in
quel verde.
- Forse sarei stato meno
triste...
La carezza si era
tramutata in un lieve sberleffo.
- Harry sei
incorreggibile!
- Ti giuro, preferirei
vederti morta, piuttosto che sposata con... lui!
E lei era scoppiata a
ridere davanti al suo migliore amico. Elegantissimo nel suo smoking.
- Sai che un
pò ti sta bene che tu ti senta così?!
Più che altro perchè io ci sono passata prima di
te.
Lui aveva cercato di
camuffare la verità dietro ad un'espressione interrogativa.
Ma lei era molto più furba.
- Non fare il finto
tonto... come pensi che mi sentissi, quando tu te la spassavi con
Daphne?
Si era passato una mano
tra i capelli, scompigliandoli ancora di più. Quante volte
gli aveva visto fare quel gesto.
- Bè... era
diverso... e poi ero un ragazzino...
- Diverso come, Harry?
Si divertiva troppo a
prenderlo in giro.
- Diverso... lo sai!
Infatti, io, non la sto sposando!
- Oh scusa... quindi
vorresti dire che potrei andare a letto con Draco, ma che non dovrei
sposarlo!
- Hermione ti prego...
mi fa rabbrividire solo sentirtelo dire...
- Che cosa, che vado a
letto con lui o che lo sto per sposare?!
Harry era scattato in
piedi come una molla. E a lei veniva ancora più da ridere.
Le sembrava di avere davanti Draco, quando per caso andava
sull'argomento "relazione con Harry".
- Oddio, Hermione... ti
prego risparmiami i particolari...
- Non sei curioso? Draco
mi ha fatto un sacco di domande, invece, su di te. Se eri bravo, se ti
piaceva farlo di più alla mattina o alla sera...
Era paurosamente
arrossito. E aveva anche ripreso a passarsi le mani tra i capelli,
compiendo un vero disastro. Irrecuperabili.
- Tu non gli avrai mica
detto... tutto vero?! Dimmi che Malfoy non sa nulla della mia vita...
intima!
Aveva sofferto
abbastanza. E lei si era divertita abbastanza.
- Dai, stavo
scherzando... figurati se lui vuole parlare di quando noi due stavamo
insieme... preferisce fingere che ci sia un buco di un anno e mezzo
nella mia vita, piuttosto che ammettere che l'ho trascorso come tua
"fidanzata"!
Stava già
meglio... ed era tornato a guardarla con quell'espressione malinconica.
A vederla, forse un pò di malinconia stava cogliendo anche
lei.
- A pensarci... se le
cose fossero andate diversamente, quell'abito lo staresti indossando
per me...
Già, forse,
se le cose fossero andate diversamente.
- Siamo stati bene
insieme... e ti ho amato veramente. Non potrò mai scordare,
Harry, che sei stato tu il primo.
Era vero. L'amore che
c'era stato tra loro, lo avrebbe ricordato come un periodo perfetto
della sua vita. Harry aveva saputo essere tutto per lei: amico,
innamorato, amante. Ma poi erano cresciuti e quell'amore non aveva
superato l'ostacolo della vita fuori da Hogwarts. Era semplicemente
successo ed entrambi lo avevano accettato senza farne un dramma.
Erano tornati ad essere
l'uno il migliore amico dell'altro.
- Già, credo
che non potrò scordarlo mai, nemmeno io, quello che
c'è stato tra noi.
Era tornato a tenerle le
mani.
- Senti, devi
promettermi una cosa.
Lo conosceva troppo
bene. E sapeva cosa stava per dirle.
- Te lo prometto.
- Ma se non ho ancora
parlato.
- Secondo me non
c'è n'è bisogno, ti conosco troppo bene...
comunque sentiamo.
Le aveva sorriso. Con
quel sorriso che era soltanto suo. Sempre velato da quella che
all'apparenza sembrava timidezza. Ma se anche c'era stata una volta,
ormai non ve ne era proprio più traccia dentro lui. Ormai
era diventato un uomo anche lui, sicuro di sè stesso e di
quello che voleva.
- Promettimi che se
anche per un secondo dovesse fare o dire qualcosa che non ti
piacerà... tu verrai da me. A dirmelo.
Aveva indovinato. Harry
avrebbe avuto sempre una sorta di reticenza nei confronti di Draco. Ma
ormai si era rassegnata. Perchè anche Draco avrebbe provato
lo stesso identico sentimento per lui.
- Ho indovinato. Quindi
te l'ho già promesso.
L'aveva guardata
seriamente.
- Hermione, seriamente.
Okay...
- Harry, seriamente.
Verrò da te. Come ho sempre fatto quando ho avuto bisogno di
aiuto.
Un piccolo tuffo al
cuore. C'era stata una sola volta in cui non era corsa da lui. E
quell'unica volta aveva cambiato per sempre la sua vita.
Ma non era pentita...
anzi. Le aveva fatto scoprire un universo parallelo che aveva sempre
ignorato. E che le aveva portato amore, passione, vita.
Le aveva permesso di
scoprire Draco.
- Okay... adesso, se
proprio ci tieni, puoi andare a sposarlo.
- E' una sorta di
benedizione, la tua?
- No, è
rassegnazione.
Oggi Harry stava dando
il massimo. Non si ricordava quanto tempo era che non la faceva ridere
così.
- Grazie... allora
finirò di vestirmi. Se resti, mi fai piacere... tanto non
c'è nulla che tu non abbia già visto!
Questa volta era stato
lui a scoppiare in una risata.
- Se lo sapesse il tuo
futuro marito... mi strapperebbe la pelle di dosso!
Si era avvicinata alla
cassettiera, proprio di fianco alla finestra. E come tante volte aveva
fatto in quell'ultimo anno, quando si trovava in quella stanza, aveva
lanciato un'occhiata distratta al giardino.
Solo che questa volta
qualcosa di rossiccio aveva attirato la sua attenzione. Proprio sulla
quercia gigantesca che affiancava l'ala nord di Malfoy Manor.
Il sangue le si era
gelato nelle vene. Ed era tornata a guardare meglio.
Non potevano esserci
dubbi.
Appollaiato sul ramo che
puntava la finestra della stanza di Draco, c'era LUI.
Il cuore aveva iniziato
a galoppargli. Li aveva trovati. E la cosa più strana era
che ne era contenta.
Perchè era
esattamente un anno oggi, che si preparava a questo momento.
E il momento era giunto.
Sarebbero stati soli, lui e lei. Quasi come un anno fa.
Perchè la
chiave di tutto stava in quel "quasi". Lei adesso poteva usare la
magia. E quel maledetto vampiro stava per scoprirlo.
Si era girata verso
Harry.
- Harry, scusa, ma LUI
è qui. Ora non ho tempo... poi ti spiegherò.
E lo aveva lasciato
lì, completamente sorpreso dalle sue parole e dalla sua fuga.
Ma non aveva davvero
tempo.
Aveva una vendetta da
compiere.
SEMPRE
QUEL GIORNO, SEMPRE UN ANNO DOPO, NEI DINTORNI DI MALFOY MANOR
Bella ancora non capiva
perchè dovesse passare le ore antecedenti al suo matrimonio
in quello chalet mezzo diroccato e per giunta da sola.
Oltretutto Edward era
stato a dir poco pressante nell'invitarla a non uscire di
lì, prima che lui fosse tornato.
Continuava a pensare che
non fosse giusto. Aveva bisogno anche lei di sentirsi rincuorata. Non
è che ci si sposi tutti i giorni.
Così, l'idea
di andare a cercare Jake, non le era sembrata poi così
malvagia.
Ancora non l'aveva visto
quel giorno.
Trovarlo non sarebbe
stato un problema. Il suo odore ormai le giungeva forte e chiaro.
L'odore di quello che
avrebbe dovuto essere per lei un nemico mortale.
A volte ancora non si
capacitava di come fosse diventata.
Ancora passava lunghe
ore davanti allo specchio. Che le rimandava l'immagine di una ragazza
perfetta.
Pelle perfetta, occhi
perfetti, fisico perfetto.
Forte, veloce, agile...
tutto ciò che non era stata da umana.
E tutto questo glielo
aveva regalato Edward.
Edward... ancora si
stupiva di quanto l'amasse. Ancora si stupiva di quanto si amassero...
e di quanto tempo passassero a letto.
Dato che non dovevano
nemmeno dormire... bè le ore si erano moltiplicate.
E la "vita" accanto a
lui scorreva piena di amore, passione, nuove scoperte.
Stava ancora camminando
- non correva perchè aveva scoperto che i vestiti non
avevano la stessa resistenza della sua pelle - quando un lupo enorme le
era venuto incontro abbaiando festoso.
La cosa buffa
è che portava dei vestiti legati ad una zampa.
Ma lei sapeva cosa
voleva dire. E con discrezione si era girata, in attesa. Lo faceva
più per lui. Improvvisamente sembrava tenere molto alla sua
privacy davanti a lei.
- Okay... tutto sotto
controllo.
Il lupo si era
trasformato in un indiano gigantesco. Vestito con solo un paio di
pantaloncini.
- Non verrai mica
vestito così?!
- Spiritosa... anche
se... una volta non te ne sarebbe importato nulla. Non è che
quella vampira ti sta facendo il lavaggio del cervello?
Jake era sempre Jake...
nonostante avesse una vera simpatia per Alice, non poteva fare a meno
di essere il solito scontroso.
- Ehi, considera che
oggi mi sposo...
La faccia del suo amico
era decisamente cambiata.
- Ah, allora te lo
ricordavi.
Era scoppiata a ridere.
Una di quelle risate che solo lui sapeva strapparle.
- Già... per
tua disdetta...
- Già...
senti perchè non sposi me?
Questa poi! Era
impazzito?!
- E la piccola Roen?
- Appunto "piccola"...
abbiamo davanti almeno quindici lunghi anni felici...
Davvero, Jake a volte
superava anche sè stesso...
- Avresti dovuto
chiedermelo qualche anno fa... quando "stravedevo" per te...
Aveva assunto
un'espressione offesa. Non molto veritiera, ma sapeva dove voleva
arrivare.
- Ah... così
per me "stravedevi" e basta...
E a lei un pò
faceva piacere ricordarlo.
- Ci tieni proprio eh?
Anche nel giorno del mio matrimonio vuoi sentirtelo dire...
Ora era un pochino meno
offeso. Forse un pochino più malinconico. E un
pò, lo era anche lei.
- Sei stato e sarai
sempre qualcuno di speciale per me, Jake. Non potrò mai
dimenticare che è stata con te la mia prima volta.
Ed era vero. Con Jake
aveva scoperto l'amore, la tenerezza, l'amicizia. Aveva passato due
anni perfetti insieme a lui.
Poi lui si era
trasformato, dopo l'arrivo dei Cullen... lei si era dovuta
trasferire... troppe cose avevano giocato a sfavore di quell'amore. Che
non aveva retto...ma che senza troppi drammi era tornato ad essere una
splendida amicizia.
Le aveva accarezzato una
guancia con la sua mano enorme. A ricordarle un calore che molte volte
le aveva scaldato il cuore.
- Come sai, il mio amore
per Roen è totale... però questo non mi impedisce
di custodire un piccolo posto, riservato solo a te, nel mio cuore,
Bella. Anche tu rimarrai qualcuno di speciale, per me.
I vampiri non potevano
piangere, non avevano lacrime. Ma lui, di questo passo, avrebbe potuto
compiere il miracolo con lei.
- Se vuoi lo puoi dire
al tuo succhiasangue... e poi farmi sapere come l'ha presa...
Incorreggibile. Come
sempre. Edward sarebbe rimasto qualcuno che non avrebbe mai potuto
digerire veramente. D'altronde anche lui sarebbe rimasto qualcuno che
Edward non avrebbe mai potuto digerire veramente.
- Oh, ma lo sa
già. Sai, mi ha fatto un sacco di domande su di noi... o
meglio, su di te. Se avevi la stessa sua "resistenza", se preferivi
farlo di giorno o di notte, se...
- Bella, mi stai dicendo
che hai messo in piazza con lui, la mia intimità?!
Adesso era il suo turno
di divertirsi un pò.
- Bè, che
male c'è Jake. Anzi, se tu hai qualche domanda da farmi su
di lui... sarò ben lieta di risponderti!!
Mamma che faccia
terrorizzata stava facendo...
- Ti prego Bella... non
voglio sapere nulla... preferisco credere che tu... che voi... oh,
porco cane... non voglio neanche pensarci!!
Era tornata a ridere di
gusto.
- Ma dai, Jake! Ti pare
che Edward avrebbe potuto chiedermi una cosa del genere?! Figurati che
finge di credere che nella mia vita ci sia un buco di due anni, pur di
non dover ammettere che io e te siamo stati insieme!!
Aveva tirato un sospiro
di sollievo.
- Che incubo...
già devo accettare il fatto che hai intenzione di passare il
resto della tua vita - che sarà davvero
un'eternità! - con lui...
- Bè dai...
ad un certo punto non ti toccherà più questo
incubo...
Si era fatto serio.
Eppure già altre volte ci avevano scherzato sopra al fatto
che lui se ne sarebbe "andato" prima di lei...
- Ecco a proposito...
devo chiederti di farmi una promessa...
No, l'espressione
protettiva no! Ancora non si capacitava che era diventata quasi
più forte di lui... ma guai a ricordarglielo.
- Sentiamo...
- Devi promettermi che
qualsiasi cosa faccia o dica che a te non piacerà...
bè tu verrai da me. A dirmelo.
- E tu cosa farai?
- Seriamente Bella...
promettimelo.
- E va bene... lo
farò... e poi sono sempre venuta da te Jake... anche in
questo ultimo anno, quando avrei potuto rompere il collo a Edward io
stessa...
Ma il solito senso di
colpa si era riaffacciato. Tutte le volte, tranne una. Quell'unica
volta, però, le aveva spalancato le porte del mondo in cui
viveva adesso. Insieme ad Edward.
Perchè,
soprattutto, le aveva spalancato il cuore ed i pensieri di Edward.
Qualcosa per cui era valsa la pena abbandonare la sua
umanità.
- Bene, ora sono
soddisfatto. E posso andare a vestirmi.
Già
decisamente una saggia idea... tra meno di due ore si sarebbe sposata e
lui era il suo testimone!
- Tu che fai?
- Secondo Edward dovrei
stare rinchiusa in quello chalet diroccato ad aspettarlo, ma siccome
non ne ho voglia...
Un odore l'aveva colpita
improvvisamente. Forse avrebbe dovuto dire un profumo. Ma ancora non si
era abituata nemmeno a questo.
Sangue. Umano. E insieme
un profumo che il suo olfatto cento volte superiore a com'era prima,
non poteva non riconoscere.
Li aveva trovati. Non
immaginava come, ma era successo.
Era pronta a scattare.
Anche questo era qualcosa a cui non si era ancora abituata.
Ora, era lei il
predatore. Ed un predatore che non aveva eguali al mondo.
LUI non ci avrebbe
potuto fare assolutamente nulla. Avrebbe potuto solo soccombere.
Era esattamente un anno
che pensava a questo momento.
- Bella?
Jake la guardava
perplesso e un pò guardingo. Forse perchè
stava.... ringhiando.
Ma LUI era sempre
più vicino.
Poi all'improvviso
qualcosa era sfrecciato sopra gli alberi. E alla sua vista non era
sfuggito lo stesso.
Qualcuno a cavallo di
una scopa. Qualcuno con degli inconfondibili capelli biondi.
Stava per balzare. Ma
prima doveva rassicurare Jake.
- Jake, ora non ho tempo
di spiegarti. Ma LUI è qui. Devo andare, immediatamente.
E poi era già
sugli alberi. Con facilità seguiva la sua preda che
sfrecciava sopra di lei.
Preda, perchè
adesso era lei il predatore. E quando se ne sarebbe accorto, sarebbe
stato troppo tardi per lui.
Avrebbe solo potuto
essere la vittima della sua vendetta.
SEMPRE
QUEL GIORNO, SEMPRE UN ANNO DOPO, SEMPRE A MALFOY MANOR
- Tu sei suo cugino...
sei tu che avresti dovuto impedirgli di fare una stronzata del genere...
- Ma voi siete tutti
suoi amici... tanto quanto me... perchè non lo avete fatto
desistere voi!
- Ah, io mi chiamo
fuori... con lui non è mai servito cercare di farlo
desistere!
- Ah, così
è da veri furbi, e poi... non è che vostro
"fratello" sia meno colpevole!
- Bè, anche
questo è vero, nostro fratello avrà sbagliato...
però che era una testa di cazzo pure lui, al pari di Draco,
lo sapevate anche voi...
- Ragazzi io dico che ce
ne dovremmo lavare le mani, qualsiasi cosa succeda, gli
starà bene...
- Io dico, invece, che
dovremmo fare in modo che loro cerchino di risolvere tutto il casino...
anzi, magari iniziando dai parenti stretti, vero Blaise?
- E perchè
non dalla categoria più avvantaggiata, Jasper?
- Senti, lascia perdere,
tanto non cavi un ragno dal buco con lui!
- Ehi, guarda che se
c'è qualcuno in grado di trovare un ragno... bè
quello sono proprio io...
- Io dico che dovremmo
essere noi ragazze a risolvere la situazione... dato che siete stati
voi maschietti ad incasinarla ben bene...
- Hanno parlato le
salvatrice del mondo...e allora perchè avete tenuto gioco
anche voi, a quei due?
Nella stanza otto
persone adulte e consapevoli di esserlo, stavano dando vita "al
rinfaccio" del secolo. E le voci si stavano accavallando sempre
più, creando ancora più confusione.
Ovviamente, c'era un
un'unica persona in grado di inserirsi in un tale bailamme e tentare di
riportare un pò di ordine per capirci qualcosa.
Non fosse altro che in
situazioni così, nella sua vita, ci si era trovato spesso e
volentieri.
Anche se pensava che non
sarebbe più accaduto. Dato che sette anni fa, aveva
già sistemato una situazione parecchio incasinata e sperava
non se ne potesse creare una più grande.
Evidentemente,
però, era una speranza mal riposta. I guai, lo seguivano
sempre.
Lo schianto dell'enorme
lampadario aveva azzittito tutti in un colpo solo.
E otto paia d'occhi si
erano posate su Harry Potter. Accompagnato dalla sua fidanzata Ginny e
dal suo migliore amico Ron.
- Ehi, lui è
lo sfregiato di cui parla sempre Draco!
- Ehm... Jasper, non ama
molto quel soprannome...preferisce essere chiamato Harry o Potter...
Due occhi verdi stavano
osservando i quattro maghi Serpeverde e i quattro vampiri senza la
minima traccia di sorpresa o paura. Erano solo terribilmente seri e
determinati.
- Blaise, potresti
spiegarmi che diavolo sta succedendo?!
La voce di Harry era
altrettanto seria e determinata. La postura rigida del corpo e le mani
chiuse a pugno, però, stavano ad indicare che la
determinazione sfociava anche in una sorta di... incazzatura con i
fiocchi!
- Però, il
morettino ha proprio il fascino del vero leader... ora capisco
perchè Draco non ama molto che sia lui, il "migliore" amico
di Hermione...
Una risatina aveva
accompagnato le parole delle vampira bionda, a cui aveva fatto eco
quella della vampira bruna. A cui aveva fatto eco anche un ringhio
disumano del vampiro grande e grosso e al ringhio solo un pò
meno "disumano" della fidanzata di Potter. Per gli ultimi due, il
commento della bionda era evidentemente e assolutamente fuori luogo.
Harry, invece, aveva
quasi ignorato il complimento... la sua figura si era ulteriormente
irrigidita al nome di Hermione, a dimostrazione che se non volevi guai
con lui, l'unica cosa che non dovevi fare era "toccare" qualcuno della
sua cerchia.
- Allora, Blaise,
perchè siete qui a parlare della fuga di Hermione... e
soprattutto perchè ne stai parlando con "loro"...
Forse, per una volta, i
vampiri stavano assistendo ad una vera espressione di imbarazzo sul
viso di Blaise. E la cosa rappresentava una novità
così grande, da lasciarli ammutoliti.
- Ehm... vedi Harry...
devi sapere che...
- Oh, insomma Blaise,
non ti mangerà mica! Harry, è successo un
pò un casino. Per farla breve...
Daphne Greengrass,
nonchè moglie di Blaise, nonchè ex fiamma di
Draco Malfoy, nonchè ex fiamma di Harry Potter - e per
questo Draco Malfoy ancora non l'aveva mai veramente perdonata - era
l'unica che probabilmente, in questo momento, poteva azzardarsi a
parlare così con lui. In mancanza di Draco, ovviamente...
perchè se ci fosse stato, sarebbe stato lui a fronteggiare
Potter.
Era passato un anno, ma
ancora Draco Malfoy ed Harry Potter si tolleravano a malapena... e solo
per amore di Hermione!
- ... "loro",
cioè la famiglia Cullen, sarebbero dovuti arrivare
direttamente sul luogo della cerimonia... però, Edward, il
fratello mancante di questa simpatica famigliola, invitato anche da
Draco, mancante anche lui, ha pensato bene di fare un salto prima qui,
a casa sua... e credo che Hermione se ne sia accorta...
- Direi di
sì, a questo punto, Daphne...
Per il momento Harry era
riuscito a capire chi era il "lui" a cui si era riferita Hermione e che
l'aveva fatta praticamente schizzare via.
- E chi sarebbe questo
Edward per Malfoy?
- Ehi, morettino, piano
coi termini... leader o non leader, "questo Edward" si dà il
caso che sia mia fratello... quindi sei pregato di usare un altro tono
quando chiedi di lui...
Lo sguardo di Harry si
era posato sul vampiro grande e grosso. Effettivamente molto grande e
grosso. Ed anche abbastanza su di giri.
- "Edward" chi
è?
Aveva corretto il
tiro... non fosse altro che ci mancava solo una rissa tra maghi e
vampiri... dato che Ron aveva già fatto un passo avanti
verso il vampiro grande e grosso.
- Edward è il
migliore amico di Draco. Quindi, Draco è il migliore amico
di Edward...
Zabini era tornato in
forma... forse perchè - secondo lui - ora arrivava la parte
davvero divertente. Spiegare come mai entrambi erano spariti e per mano
delle rispettive ragazze. Uno spasso davvero... vedere la faccia che
avrebbe fatto Potter. Per Zabini era chiaro che sarebbe scattata la
scommessa del secolo... Potter chi avrebbe ucciso per primo? Draco o
Edward?
- E perchè
Hermione sarebbe dovuta fuggire con lui? Neanche sapeva della sua
esistenza, non me ne ha mai parlato...
Harry ora appariva meno
determinato e più confuso. Il fatto che Malfoy avesse un
migliore amico vampiro lo aveva un attimo sorpreso. E ancora di
più che non lo sapesse nemmeno Hermione. Quei due - anche se
gli scocciava e mooolto doverlo ammettere - erano ormai quasi una
persona sola. Si confidavano anche quante volte starnutivano in una
giornata!!
- Ehm... Harry, diciamo
che Hermione sapeva dell'esistenza di Edward... ma non che fosse il
migliore amico di Draco...
Una imbarazzata Pansy
Parkinson si era intromessa nella conversazione. E tutti e tre i maghi
Grifondoro, questa volta, erano veramente sobbalzati. Mrs. Perfidia in
persona con un atteggiamento... imbarazzato?! La situazione poteva solo
essere indiscutibilmente grave.
- Okay, ora ne ho
abbastanza. Ditemi tutto quello che c'è da sapere e
facciamola finita...
- Questo sì
che si chiama parlare chiaro, Sfregiato... ops... Potter... o Harry?!
Posso chiamarti Harry? In fondo, diventeremo tutti una grande
famiglia...
Jasper Cullen,
l'empatico della situazione, si stava divertendo come non mai. Tutte le
emozioni in campo avevano l'aria di diventare un mix esplosivo. E
all'appello mancava ancora qualcuno... che stesse dalla parte di Bella.
Ma sarebbe arrivato entro breve, ne era sicuro.
- Ehi, Mr. Simpatia,
chiamalo ancora così e i tuoi bei dentini te li faccio
ingoiare!
Ron Weasley questa volta
aveva fatto "due" passi in direzione di Jasper. Poi era stato
trattenuto dalla mano della fidanzata di Harry, Ginny Weasley, sorella
dello stesso Ron.
- Dai Ron, non ti ci
mettere anche tu... la situazione è già
abbastanza incasinata così!
Dall'altra parte, la
vampira bruna aveva rifilato una bella pacca a Jasper apostrofando
anche lui con un ringhio che più o meno recitava "piantala
che non è il momento per i tuoi giochi cretini..." e la
situazione era tornata in stallo.
Il problema era: chi
avrebbe avuto il coraggio di confessare ad Harry Potter che la sua
migliore - ed intoccabile - amica era stata vittima di un piano folle
di Draco Malfoy? E che loro ne erano complici?
Il fatto che un Draco
innamoratissimo stesse per sposare una innamoratissima Hermione, non
era una garanzia sufficiente per loro che non ci sarebbero state fuoco
e fiamme. Soprattutto perchè al momento, Hermione era
fuggita portando con sè un vampiro e non si sapeva che
intenzioni avesse. O meglio, gli otto presenti un'idea ce l'avevano, ma
dire anche quello era un ulteriore problema.
Proprio mentre Potter
stava per perdere definitivamente la pazienza, pensando di iniziare a
cruciare qualcuno dei presenti - magari proprio Blaise dato che ancora
gli doveva pagare una scommessa che aveva perso - le porte dell'enorme
salone di Malfoy Manor non si erano spalancate... erano state divelte!
Per lasciare entrare un
indiano gigantesco - accompagnato da un'altro gigante e da una ragazza,
vestiti anche loro con abiti da cerimonia - con un'espressione che
faceva sembrare allegria l'incazzatura di Potter.
- CHE FINE HA FATTO
BELLA?!
Jacob Black aveva appena
fatto il suo ingresso trionfante e Jasper stava riscuotendo i dieci
dollari che aveva scommesso con Emmet, dato che era passato solo un
quarto d'ora dalla scomparsa di Bella e Draco.
Potter, che dopo essere
stato perseguitato da Voldemort per ben sette lunghi anni, non aveva
più timore di nulla, non aveva esitato.
- E tu chi diavolo sei?
E chi è questa Bella? E perchè vieni, qui, a
chiederlo proprio a loro?
E aveva riguardato
brutto gli otto presenti.
- Potrei chiedere io chi
diavolo sei tu?! Però adesso ho cose più urgenti.
Ed era tornato a
guardare brutto i quattro vampiri.
- Jake, che piacere
vederti... Seth, Leah... vi aspettavamo... come avete fatto a trovarci?
- Abbiamo seguito la
vostra puzza, Cullen! Dov'è Bella?! E dov'è quel
succhiasangue di vostro fratello che mi ha giurato che non sarebbe mai
più scomparsa la MIA MIGLIORE AMICA!!
Potter, che era tutto
tranne che stupido, non aveva faticato a fare due più due.
Draco, Hermione, Edward, Bella. Quattro persone legate da un mistero di
cui gli otto originariamente presenti nella stanza ne sapevano
qualcosa.... anzi, ne sapevano molto.
E siccome Potter sapeva
anche quanto fossero preziosi gli alleati in una guerra, si era rivolto
al gigante infuriato.
- Jake, piacere sono
Harry. Credo che abbiamo in comune molto più di quanto
credi... entrambe le nostre migliore amiche sono scomparse. E pare che
la causa sia qualcuno che per entrambi rappresenta una persona...
ehm... diciamo a malapena "tollerata"...
Ovviamente Jake non
aveva potuto fare a meno di trovare ineccepibile il discorso di Harry.
Ed ora i due, affiancati, stavano praticamente minacciando tutti i
presenti, esclusi i rispettivi amici, di morte imminente.
A questo punto, gli otto
originari presenti, avevano istantaneamente eletto come loro
rappresentanti le uniche due ragazze in grado di gestire la minaccia
Potter/Black: Daphne ed Alice.
Ed erano state sospinte
dalle rispettive parti a fronteggiare il pericolo. Alice di fronte a
Jake e Daphne di fronte ad Harry. Gli altri intorno, come a contenere
un incontro di boxe...
- Harry, lei
è Alice... una delle sorelle di Edward...
- Jake, lei è
una delle amiche di Draco...
- E chi sarebbe questo
Draco?
- Un cretino Jake...
fidati di me.
Ovviamente Potter non si
era fatto sfuggire l'occasione di poter insultare Malfoy.
- Mi fido, Harry... a
pelle direi che sei un tipo a cui dare retta... andate avanti, Alice,
Daphne...
- Allora, non
c'è un modo più "soft" per spiegare cosa sta
succedendo...
Le due ragazze si erano
guardate sospirando... stavano per innescare la bomba ad orologeria
Potter/Black.
- Quindi... Jake, Bella
ha rapito Draco perchè lui - esattamente un anno fa - l'ha
tenuta prigioniera una settimana per fare un favore ad Edward...
- di conseguenza, Harry,
Hermione ha rapito Edward perchè un anno fa l'ha tenuta
prigioniera una settimana per fare un favore a Draco...
Black si era trasformato
in un lupo gigantesco che ringhiava e sbavava, mentre Potter stava
praticamente levitando minaccioso a quasi un metro da terra, la
bacchetta sfoderata e pronta ad agire.
- Jake, so che adesso
sei fuori di te...
- Harry, so che adesso
sei fuori di te...
Le due ragazze avevano
avuto il medesimo sospetto... che i due ragazzi fossero fuori di loro...
- ma, ora non serve a
nulla.
- Giusto, Alice ha
ragione. Ora dobbiamo pensare a Bella ed Hermione... ed impedirle di
fare una sciocchezza...
I nomi Bella ed Hermione
avevano ovviamente compiuto il miracolo. Jake era tornato in forma
umana - e con grande dispiacere di tutte le ragazze presenti, il suo
amico gli aveva prestato la giacca per coprire la sua nudità
- ed Harry era tornato a calpestare il suolo, rinfoderando la bacchetta.
- State "davvero"
dicendo che quei due hanno rispettivamente rapito la ragazza dell'altro
e l'hanno tenuta prigioniera per una settimana???!!!!!
- Ma sono impazziti?! Ma
cosa credevano di fare?!
Adesso anche i
rispettivi amici che erano rimasti sinora in disparte, si stavano
agitando.
- Ma davvero Draco ha
fatto una cosa del genere, Daphne?
- Sì,
Ginny... so che può sembrare pazzesco... ma sai che Draco
molto a posto non lo è mai stato...
La rossa e la bionda per
una volta erano quasi d'accordo.
Dall'altra parte c'era
una deliziosa ragazza che stava rivolgendo la stessa domanda ad Alice.
- Alice, credo che
Edward abbia superato sè stesso questa volta...
- Leah,
perchè non conosci tutto il passato di Edward...
E anche loro per una
volta erano quasi d'accordo.
- Io questa volta Malfoy
lo uccido. Davvero, questa volta niente e nessuno mi faranno cambiare
idea!!
- Io questa volta Cullen
lo uccido. Davvero, questa volta niente e nessuno mi faranno cambiare
idea!!
Ma si sa, nella vita
c'è sempre qualcosa o qualcuno in grado di smentirti...
- Harry,
perchè dovresti voler uccidere mio figlio?
- Jake, e tu
perchè vorresti uccidere il mio?
Se gli otto
originariamente presenti, cioè i quattro maghi Serpeverde e
i quattro vampiri Cullen, avevano pensato che non ci sarebbe stato
niente di peggio che l'arrivo di Potter e di Black insieme... si
sbagliavano.
Perchè ora a
guardare tutti leggermente sorprese c'erano Narcissa Malfoy ed Esme
Cullen. E questo era un vero problema.
Potter, che non aveva
dimenticato come in un lontano giorno - o meglio notte - Narcissa
Malfoy avesse giocato un ruolo fondamentale nel tenerlo in vita, aveva
avuto un ripensamento sull'essere deciso ad uccidere Draco.
Black, che non aveva mai
conosciuto sua madre, aveva trovato in Esme un degno surrogato - tanto
che era diventato quasi un sesto figlio adottivo -, quindi anche il suo
istinto assassino verso Edward aveva subito una battuta d'arresto.
Il fatto poi che le due
donne fossero di una bellezza e di un'alterigia fuori dal comune,
giocava anche quello un ruolo fondamentale. Incutevano un leggero
terrore in chi le stava dinnanzi.
Sta di fatto che ora
c'erano quattordici persone adulte e consapevoli di esserlo, che
imbarazzati, fissavano le due donne.
- Qualcuno sarebbe
così gentile da spiegarci perchè ci sono
più di cento invitati che aspettano i rispettivi sposi, ma
di loro non c'è alcuna traccia?
- Credo di trovarmi
assolutamente d'accordo con Narcissa... cosa sta succedendo? Dove sono
Edward, Bella, Draco ed Hermione?
Niente, nessuno osava
dire una parola. Si sentiva solo il rumore di tante rotelle che
giravano tutte insieme... tranne quelle di Potter e Black. Loro erano
alle prese con quel maledetto senso di colpa che solo quelle due donne
riuscivano a risvegliare.
Potter si chiedeva
perchè Draco avesse preso tutto da suo padre e niente da sua
madre... tutto sarebbe stato più semplice.
Black si chiedeva
perchè Edward non fosse davvero figlio di quella donna...
tutto sarebbe stato molto più normale...
- Ragazzi? Di qualsiasi
cosa si tratti potete parlarne con noi...
- Esme ha ragione... in
passato abbiamo mai dato prova di non saper capire?
Ecco, ora i visi erano
un pochino meno imbarazzati e più terrorizzati. In passato
Esme e Narcissa erano state in grado di bacchettare ognuno di loro con
rigore ed implacabilità.
Poi,una vocina timida si
era fatta avanti.
- Zia Narcissa le cose
più o meno stanno così...
Due occhi grigi e gelidi
si erano posati su Blaise. Se c'era una cosa che Narcissa sapeva molto
- troppo - bene, era che quando Blaise la chiamava zia, lui e Draco ne
avevano fatta una così grossa da appellarsi ad ogni mezzo
possibile per cercare di indorarle la pillola.
L'ultima volta che
Blaise l'aveva chiamata zia, lui e Draco le avevano fatto credere di
essere diventati due Mangiamorte. Si erano tatuati per finta il Marchio
nero.
Quella volta non avevano
visto la luce del sole per molte settimane. E le segrete di Malfoy
Manor non era un luogo sicuramente accogliente.
- Vai avanti, Blaise...
e non chiamarmi zia... non ti servirà a nulla...
A queste parole, solo
uno dei presenti aveva osato ridere... Jasper Cullen.
Ma era bastato che quei
due occhi gelidi puntassero su di lui e la risata si era spenta.
- Jasper, potrei sempre
chiamare Andromeda... e spiegarle perchè a casa sua nessuno
dei suoi elfi vuole più lavorare quando arrivi tu...
Oh, merda! Come faceva a
saperlo Narcissa?! Blaise gli aveva garantito che nessuno lo avrebbe
mai saputo che quella sera si erano divertiti a far credere agli elfi
che lui fosse la reincarnazione del Conte Dracula!
Venti
minuti dopo. In una stanza a Malfoy Manor.
- Harry, so che non se
lo merita... ma fallo per Hermione. Non vorrai che faccia qualche
sciocchezza...
Gli occhi erano dello
stesso grigio, ma su di lui avevano tutto un altro effetto. A dire il
vero avevano anche un'altra espressione quando lo guardavano.
- Si rende conto di
quello che mi sta chiedendo? Suo figlio ha deliberatamente ingannato
Hermione!
Narcissa, come sempre,
aveva sospirato.
- So che Draco ha le sue
pecche...
Pecche? Far rapire la
propria fidanzata - allora non lo era nemmeno - dal suo migliore
amico... vampiro per giunta, farle credere che sarebbe stato per
sempre, farle passare chissà cosa.... definirlo una pecca?
Quella era imbecillità, arroganza, meschinità
allo stato puro!
- ... ma sono convinta
che Draco ami davvero Hermione. Non è un capriccio...
credimi.
Perchè non
poteva dimenticarsi di quella notte? Perchè doveva sempre
essere così Grifondoro fino in fondo?
- Suo figlio, comunque,
non è nelle mani di Hermione... io al massimo posso evitare
che uccida quel vampiro... Edward...
- Oh, per Draco
c'è Esme... sono convinta che non avrà problemi a
convincere l'amico di Bella...
Già, quel
Jake, sembrava proprio fatto della sua stessa pasta... che fregatura
trovarsi sempre dalla parte dei buoni...
In
un'altra stanza di Malfoy Manor sempre venti minuti dopo.
- Jake, so che adesso
sei molto arrabbiato... ma pensa a Bella. Avrebbe l'eternità
intera per rimpiangere la sciocchezza che potrebbe fare..
Gli occhi erano anche
loro dorati, ma su di lui avevano sempre avuto un altro effetto. Anche
perchè non lo guardavano come se fosse una perenne
minaccia...
- Suo figlio ha
volutamente ingannato Bella!! E io dovrei anche sbrogliargli la
situazione?
- So che Edward non si
è comportato molto bene...
Non molto bene? Ha fatto
rapire la sua fidanzata - e allora manco lo era - dal suo migliore
amico, facendogli credere che era un suo nemico, facendogli credere che
sarebbe stato per sempre, facendogli passare chissà che cosa
e lo definiva un comportamento non tanto corretto? Quello voleva dire
rasentare la follia, l'onnipotenza!
- però sono
convinta che ami davvero Bella. Non è solo un capriccio...
Perchè non
poteva dimenticarsi che Esme lo aveva accolto come un figlio?
- Comunque, Edward, non
è con Bella... io al massimo posso salvare la vita di quel
Draco...
- Oh, Edward sono sicuro
che sarà salvato da Harry... ora c'è Narcissa che
sta parlando con lui...
Già, un'altro
che aveva tutta l'aria di farsi sempre fregare come lui...
perchè non riusciva ad essere più lupo cattivo
che indiano buono?
Sempre
a Malfoy Manor, sempre venti minuti dopo, nel salone.
- Io punto trenta
galeoni su Harry!
- Ron, ma sei impazzito?
Cosa fai, scommetti anche tu?!
Ginny stava guardando
suo fratello che insieme a Blaise e a quel vampiro di nome Jasper,
raccoglievano i soldi per una scommessa su chi sarebbe tornato prima
tra Harry e quel Jake.
Ma cosa avevano in testa
gli uomini?
- Ginny, sprechi il tuo
fiato... io è una vita che ci provo con Blaise, ormai ci ho
rinunciato.
- Se ti può
consolare, io con Jasper è da un'eternità che ci
provo... ma sempre con scarsi risultati...
Daphne ed Alice si erano
avvicinate alla fidanzata di Potter.
- Io allora sono
fortunata, Harry non ha la mania di queste scemenze...
- Mi spiace deluderti,
Ginny, ma Harry mi deve giusto giusto cinquanta galeoni... ha scommesso
che Hermione non avrebbe accettato di diventare la signora Malfoy...
Ginny non per niente era
rossa di capelli e lo sguardo omicida che aveva ora, alle parole di
Blaise, forse avrebbe fatto impallidire anche il temerario Harry Potter.
- Che grandissimo...
stronzo! E mi viene anche a dire che non tollera il tuo atteggiamento,
che come capo della sicurezza dovresti dimostrare un minimo di
serietà!!
- Non te la prendere
Ginny... sono tutti uguali.
Daphne ed Alice erano
quasi convinte che ben presto Ginny sarebbe stata una nuova socia del
loro club "gli uomini servono ad una cosa sola... il resto del tempo
devi solo cercare di sopportarli".
- Credete che Narcissa
ci lascerà frequentare ancora Malfoy Manor?
Emmet, il vampiro grande
e grosso si era rivolto a tutti e a nessuno.
- Penso di
sì... almeno, le segrete sicuramente! Io mi chiamo fuori
però... ci sono già stato parecchie volte...
- Io mi associo a
Blaise... l'ultima volta ci ho passato una settimana... l'altra me l'ha
scontata solo perchè ha interceduto mio padre...
Theodore che era rimasto
silenzioso, all'idea delle segrete di Malfoy Manor si era fatto tornare
la parola.
- Come la fate lunga...
Narcissa è una donna comprensiva... non è il
mostro che descrivete...
Solo Pansy, dall'alto
della sua perfidia, poteva ritenere Narcissa una donna comprensiva...
- Tu non fai testo,
Pansy...
Questa era stato,
infatti, il coro che aveva accolto le sue parole.
- Allora, nessun'altro
scommette? Ragazze?
Un coro di "ma va a quel
paese" aveva accolto la proposta di Blaise. Decisamente le ragazze non
erano dell'umore giusto.
- E voi, non fate il
tifo per il vostro amico?
Seth e Leah, gli amici
di Jake, erano rimasti leggermente in disparte. Evidentemente non si
erano ancora ripresi dallo shock di essere nella stessa stanza con dei
vampiri - anche se conosciuti - e con dei maghi.
E che tutti avessero un
atteggiamento piuttosto bizzarro. Si stavano giusto domandando se era
il caso di andarsene, quando la coppia Potter/Black aveva fatto ritorno.
Entrambi con l'aria di
chi ha appena preso un enorme fregatura e ne è consapevole.
- Ginny, Ron... vado da
Hermione.
- Seth, Leah... vado da
Bella.
A quel punto tutti
avevano ripreso a respirare. Anche i vampiri che di norma non avevano
bisogno di farlo.
La loro salvezza aveva
assunto le sembianze di quei due.
Potter si era
smaterializzato senza aggiungere altro.
Black era ritornato lupo
e lanciando un ultimo latrato in direzione degli amici, era uscito
anche lui correndo.
Per tutti gli otto -
vampiri e maghi - il peggio sembrava passato. Sembrava...
perchè erano riapparse Narcissa ed Esme.
E tutti, ragazze
comprese, erano tornati a tremare.
- Ragazzi, vorremmo
scambiare due parole con voi... se i nostri graditi ospiti vogliono
scusarci un attimo...
La voce di Narcissa era
diventata "cortese", insieme allo sguardo, solo per rivolgersi ai
fratelli Weasley e agli amici di Jake.
Lo sguardo gelido ed
impenetrabile era tornato quando aveva ripreso a fissare tutti gli
altri.
- Giusto, ragazzi, solo
due parole.
Anche Esme gli aveva
riservato lo stesso sguardo. E se ce l'aveva anche lei... questa volta
erano fritti.
Non sarebbero usciti
come ci erano entrati in quella stanza. Questo, ormai, era chiaro per
tutti.
Come era chiaro, per
tutti, che questa volta Draco ed Edward avrebbero pagato caro tutto il
casino che avevano tirato in piedi.
QUATTRO
GIORNI DOPO
Okay, aveva toccato il
fondo di quel casino. Più giù di così
non poteva andare. Era arrivato il momento di risalire.
Aveva richiuso la
bottiglia mezza vuota, si era dato una sistemata ai vestiti
spiegazzati... bè, per l'ombra di barba avrebbe fatto
un'eccezione.
Adesso che aveva deciso,
aveva troppa fretta. Anche perchè quello che si accingeva a
fare... se solo ci avesse pensato altri cinque secondi, era fatto.
Piuttosto avrebbe
passato il resto della sua vita sprofondato in quella poltrona, a darsi
del coglione.
Quando avrebbe ritrovato
la forza di andare a parlare con... Potter.
Non ad insultarlo, non a
cruciarlo, non ad ammazzarlo... a parlargli! Per strappargli
l'informazione che da più di quattro giorni non era riuscito
ad ottenere: dove era andata a finire Hermione?
Perchè non
aveva risposto alle centinaia - bè quasi migliaia - di
lettere che le aveva inviato?! Perchè aveva fatto in modo
che se solo apparisse nel raggio di qualche chilometro da casa sua,
l'aria prendesse fuoco?!
Va bene, aveva fatto una
sciocchezza - forse grande cazzata andava meglio - ma lui l'amava!
L'aveva fatto solo per darle... un aiutino sulla direzione da prendere.
E poi, l'anno passato
insieme, non aveva dimostrato che loro erano nati per stare insieme?
Cazzo... si stavano
anche per sposare!!!
Basta! O di questo passo
avrebbe riaperto la bottiglia.
Okay, facciamolo...
aveva pensato.
Si era concentrato...
fortemente... ed era successo!
Cazzarola se era
successo.
In pieno stile
"strafottenza ed arroganza Malfoy" era piombato nel salotto di casa
Potter-Weasley.
E non era il solo ad
esserne rimasto stupito. No, no.
- Malfoy, dico, ma che
cazzo stai facendo!! Ti sei rincoglionito del tutto!! Ti sei bevuto
quel pò di cervello che avevi dimostrato di possedere?!
Un Ronald Weasley in
boxer e canotta si era districato a fatica da un groviglio di gambe e
braccia. E si era parato dinnanzi alle restanti gambe e braccia, che si
erano tuffate sotto i cuscini del divano. Decisamente gambe e braccia
molto più attraenti di quelle pelose di Weasley.
- Senti Weasley, non ho
tempo per queste stronzate.. quindi non aspettarti delle scuse!
Sbagliava o si era
leggermente gonfiato?!
- Ma tu sei davvero un
grandissimo stronzo...
- Sì,
sì... anche tu! Adesso, così magari levo il
disturbo, se fossi così "cortese" da dirmi dove posso
trovare Potter...
- Non è
qui... e se avessi prima "chiesto" avresti potuto evitare di piombare
qui così...
- E quando torna?!
- Qui non torna...
è da quattro giorni che non mette piede qua!
Merda... quattro giorni.
Cioè da quando era riuscito a riportare indietro Edward,
sano e salvo, a Malfoy Manor.
Weasley aveva una faccia
sempre più scocciata. Anche qualcun'altro sbuffava da sotto
i cuscini.
Forse non si stavano
rendendo conto della gravità della situazione...
- E dove lo trovo?
- Perchè
dovrei dirtelo?!
Risposta sbagliata.
Stava parlando con Draco Malfoy, Serpeverde.
- Perchè se
no dico al padre di Asteria che vi... "frequentate"!
Qualcosa era sbucato da
dietro un cuscino. Un paio d'occhi verdi niente male...
- Ciao, Draco...
- Ciao, Asteria. Tutto
bene?
- Fino a due minuti fa,
sì.
Che gusti
però... con Weasley!
- Okay, Malfoy. Tanto
avrei dovuto dirtelo lo stesso... nel caso me lo avessi chiesto!
Che grandissimo
bastardo... quasi quasi avrebbe parlato lo stesso con il padre di
Asteria!
- Cosa significa?
Potresti essere, per una volta nella tua vita, più chiaro?!
Ad Asteria era sfuggita
una risatina... forse perchè conosceva bene anche lei
Weasley... questo gli aveva dato da pensare che era da molto che si
"frequentavano"...
- Harry mi ha mandato un
gufo, quattro giorni fa, dicendomi che se me lo avessi chiesto, avrei
dovuto dirti dove si trovava...
Sentiva puzza di
"fregatura Grifondoro"...
- E dove dovrei cercarlo?
- A Grimmauld Place e
dove se no?!
Eh, già... e
dove se non nel covo di un altro Grifondoro!!
- L'idea che ha di me il
tuo amichetto... possibile che dopo tanti anni ci prova ancora?!
Asteria aveva
ridacchiato ancora... bè, da Serpeverde quale era, aveva
vissuto anche lei "in diretta" i loro sette anni "felici" -
quelli suoi e di Potter - ad Hogwarts....
- A fare che?
Weasley... non aveva
ancora capito se ci faceva o ci era... ma gli lasciava il beneficio del
dubbio, visto che una ragazza come Asteria non si sarebbe mai veramente
abbassata ad un certo livello!
- A fregarmi, Weasley!
Ti pare che mi fidi ad entrare nella tana del lupo, così...
solo perchè me lo ha detto lui?
Lo aveva guardato male.
Forse perchè erano già cinque minuti che era
lì... sembrava avere fretta di tornare a fare ciò
che stava facendo.
- Per quanto mi farebbe
un grandissimo piacere... sono purtroppo costretto a dirti di stare
tranquillo... che non c'è nessuna trappola. Io sono uno dei
custodi segreti di Grimmauld Place... e IO ti sto dicendo che ci puoi
andare...
Il rosso del suo viso
stava diventando sempre più intenso...
- Perciò,
Malfoy, fammi il piacere di andarci e di toglierti dalle palle!!
Lo aveva guardato come
lo aveva sempre guardato: con distaccata freddezza. Anche se il suo
rossore stava scendendo anche alla base del collo.
- Guarda, Weasley, che
se continui a richiamare sangue alle parti alte...
E lì ci aveva
piazzato la sua espressione perennemente annoiata... quella che tanto
lo faceva incazzare...
- non ne
rimarrà più per le parti basse!
Un tendine aveva inziato
ad ingrossarsi sul collo rosso. Ma, con suo grande rammarico, non
poteva divertirsi oltre con lui.
Doveva andare a
"divertirsi" in un altro posto... con Potter.
- Grazie per la pazienza
Asteria... e speriamo che non ti abbia rovinato del tutto la serata...
già non deve essere un granchè con lui... in
queste condizioni, poi!!
Il pugno di Weasley gli
aveva sfiorato l'orecchio nel momento in cui si era smaterializzato.
SEMPRE
QUATTRO GIORNI DOPO
Possibile che non
riuscisse a trovare il coraggio?
Anche se forse non era
proprio coraggio, quello di cui aveva bisogno. Forse era più
la necessità di doversi trattenere.
Dall'entrare e compiere
una strage.
D'altronde non aveva
molte altre alternative. Aveva passato tutta la notte a comporre quel
numero di cellulare, a suonare il campanello di quell'appartamento.
Ma a niente era valso.
Come del resto era già successo nei tre giorni predenti.
Bella era sparita. E se
non voleva perdere altro tempo, non aveva scelta. Doveva andare a
"parlare" con Black.
Per riuscire ad avere
quella informazione vitale: dove si trovava la sua quasi sposa?
Ancora davanti alla
porta tentenneva. Ma se non avesse bussato, avrebbe potuto passare il
resto della sua vita a vagare in cerca di Bella senza trovarla.
Così, forse
un pò troppo preso da questi pensieri, la porta l'aveva
praticamente buttata giù.
E si era ritrovato ad
essere spettatore di un fuggi fuggi generale. Un ragazzo era
praticamente schizzato fuori dalla finestra quando ancora la sua
trasformazione non era completa. Ed un altro aveva fatto la stessa
fine, però dalla finestra opposta.
L'unico che era rimasto
dritto in piedi a guardarlo incazzoso era Seth. Il più
"piccolo"del branco.
- Ma che cazzo stai
facendo Cullen? Sei completamente e del tutto andato fuori di testa?!
Da quando quel ragazzino
era diventato così strafottente? Forse perchè si
era appena preso lo spavento del secolo... per un attimo aveva temuto
che fosse stato Black a buttare giù la porta!!
- Senti, vedi di
rinfoderare le zanne e di chiamare Black. Non ho tempo da perdere!!
Non aveva davvero tempo
per quello sguardo.
- Guarda che Jake non
è qui! A quest'ora, se no, ti aveva già
sbranato...
Seh, ancora non aveva
capito chi avrebbe sbranato chi. Da quando Black era diventato un Alfa,
tutto il suo gruppo aveva alzato il pelo.
- E dov'è
allora?
- Perchè
dovrei dirlo proprio a te?
Adesso gli dava una
dimostrazione di cosa voleva dire avere giusto quei cento anni in
più di esperienza... oppure...
- Perchè se
no, dico a Black che tu e i tuoi amichetti stavate pensando di
organizzare una battuta di caccia... giusto a casa della "piccola"
Roen.. per capire se qualcuna delle sue sorelle era disponibile...
Il tremore si era
diffuso rapidamente in tutto il corpo...
- Questa è
una cazzata!
- Oh, vuoi che ti dica
"esattamente" cosa stava pensando ognuno di voi? Allora... Anko si
stava chiedendo se fosse meglio presentarsi ognuno per conto suo o
approfittare di andarci con Black... tu, stavi pensando che se Black ti
avesse ancora rotto le scatole sul fatto che non ci potevi andare...
- Okay, okay te lo
dico...
Non è che il
tremore fosse passato...sembrava solo controllarlo un pò
meglio.
- Tanto te lo dovevo
dire lo stesso...
Che storia era questa?!
Sentiva puzza di "complotto canino" lontano un miglio...
- E dove sarebbe?
- Giù, a La
Push...
E dove se non nel loro
"covo" originario. Quello credeva ancora di potermi fare fesso,
attirandomi là.
- E cosa sta facendo
là?
- Non sono il suo
segretario... mi ha solo chiamato quattro giorni fa, dicendomi che se
lo avessi cercato, lo avresti trovato là... a casa di suo
padre.
Quattro giorni fa!
Quando aveva riportato Draco a Malfoy Manor, sano e salvo.
- Se scopro che
è una palla...
- Cosa fai? Vorrei
proprio vederlo, Cullen...
Perchè non
avevo trovato sua sorella anzichè lui? Leah era tutta
un'altra pasta... forse perchè anzichè i muscoli,
prima azionava il cervello.
- Vengo qui e dico a tua
sorella che sei stato tu a fregarle quel ciondolo a cui teneva tanto...
e che lo hai regalato alla vicina per ingraziartela e portartela a
letto...
Troppo lento, ragazzino,
troppo lento. Le sue fauci si erano chiuse, là dove c'era il
mio braccio destro, un secondo dopo che ero sparito.
ANCORA
QUATTRO GIORNI DOPO
Ma che cazzo di gusto
orrido aveva Potter, dare il benvenuto con il fantasma urlante di
Silente.
Che era deficiente lo
aveva sempre saputo... ma fino a che punto, lo stava scoprendo ogni
giorno di più.
E poi... quella casa
avrebbe avuto bisogno giusto di un piccolo restyling...
- Potter?!
Possibile che uno come
lui non si fosse ancora fiondato giù dalle scale?
- Potter, potresti
gentilmente comparire? Preferirei non fare viaggi in vecchi ricordi...
mi mettono ancora più di malumore.
Non fosse altro che
lì dentro, era bazzicata anche quella pazza di Bellatrix,
che aveva tentato di marchiarlo a vita. Con suo padre che gli dava
manforte.
Niente. Potter, aveva
voglia di giocare. Proprio oggi che non ne aveva voglia lui.
E va bene. Aveva
sfoderato la sua bacchetta ed aveva iniziato a salire le scale.
- Potter, guarda che sto
arrivando... e sono anche nervoso!
Almeno lo aveva
avvisato. Se lo avesse ucciso non avrebbe potuto dire che si era
comportato slealmente.
Dove cercarlo? Una mezza
idea ce l'aveva. Dove avrebbe potuto soggiornare, lì a
Grimmauld Place, se non nella camera di Sirius?
- Potter, potresti farla
finita? Tanto lo so che sei qui...
- Shhh... non deve
urlare... Harry Potter sta riposando... lui è molto
stanco... lui lo ha detto a Krtacher... di non disturbare il sonno di
Harry Potter...
Harry Potter aveva
un'elfo domestico?! A cui dava anche degli ordini?!
Questa era una
novità assoluta. E se fosse stato di un altro umore, ci
avrebbe costruito sopra la giusta dose di presa per il sedere.
Ma adesso aveva altro a
cui pensare.
- Kratcher
dov'è il tuo padrone?!
- Lui è nella
stanza al secondo piano. Ma non deve disturbare... Harry Potter ha
detto che nessuno doveva disturbare...
- Sparisci!
E in puro stile
"autoritario e arrogante" Malfoy aveva liquidato l'elfo. Aveva fatto i
gradini a due a due e si era fiondato sulla porta, spalancandola.
Ed era stato inghiottito
in un inferno peggiore di quello in cui, per colpa di Voldemort,
aveva trascorso gli anni della sua adolescenza.
Potter era sdraiato sul
letto con indosso solo un paio di boxer. Un braccio ripiegato sotto la
testa, l'altro a cingere una vita sottile.
Una cascata di capelli
gli copriva parzialmente il torace. Questo perchè la testa
della ragazza era appoggiata su di lui.
Lei indossava solo uno
striminzito completo mutandine e reggiseno. E anche lei con un braccio
cingeva la vita di Potter.
Si era ritrovato ad
appoggiarsi allo stipite della porta. Convinto che avrebbe esalato
lì, l'ultimo suo respiro.
Alla vista di Hermione e
del suo migliore amico, nonchè ex fidanzato, praticamente
nudi, abbracciati - o meglio avvinghiati, perchè anche una
gamba di Hermione si trovava tra quelle di Potter -, il letto sfatto,
vestiti disseminati dappertutto...a sottolineare una fretta che
conosceva molto bene anche lui.
Si sentiva che stava per
vomitare. Non ce la poteva fare.
- Malfoy...
Potter lo stava
guardando. Si era svegliato.
- forse era meglio
avvisare prima di venire...
Era troppo. Si era
ritrovato attaccato al suo collo, non sapeva nemmeno lui come. E questa
volta non era un gioco.
Mai come ora stava
cercando di ucciderlo. E l'aveva capito anche lui. Perchè
stava cercando di liberarsi con tutte le sue forze.
Al momento con scarso
successo. Perchè lui sentiva un fuoco dentro che bruciava
più di ogni altra cosa.
Anche più
della voce di Hermione che gli stava dicendo qualcosa.
Era convinto che sarebbe
bastato ancora qualche secondo. Poi Potter sarebbe stato solo un
ricordo per il mondo magico.
Peccato che una forza
superiore alla sua l'aveva spedito dritto dritto a spiaccicarsi contro
la parete. Togliendogli il fiato per qualche attimo.
Attimi che gli erano
serviti per registrare che Hermione - la SUA Hermione - era in piedi al
centro della stanza e gli stava puntando contro la bacchetta.
- Non ti azzardare a
muoverti di lì...
E Potter - che si
sarebbe dovuto guardare le spalle tutta la vita - massaggiandosi il
collo, le si era affiancato.
Eccoli, come ai tempi di
Hogwarts, i due Grifondoro schierati contro di lui.
- Se lo tocchi ancora,
giuro che ti spedisco a fare compagnia a Voldemort.
Questa sì che
era una minaccia degna di lei. Lo sguardo duro e fiero...
perchè doveva amarla anche ora che lo guardava
così?
- Hermione...
- Granger, puoi tornare
a chiamarmi Granger.
Non poteva essere vero.
Non poteva essersi cancellato così un anno d'amore. Anche se
aveva scoperto cosa avevano fatto lui ed Edward, non poteva dimenticare
tutto...
- Hermione... so che
adesso sei molto arrabbiata... ma dobbiamo parlare... da soli...
Per tutta risposta
Potter le aveva cinto la vita. E gli era stato impossibile non tentare
di gettarsi su di lui.
- Stupeficium!
SBAM! Ancora spiaccicato
contro il muro.
- Sempre un
pò duro di comprendio, eh, Malfoy? Non hai capito che il
vento ha girato?
Maledetto bastardo. Ma
se era sfuggito a Voldemort, non sarebbe di certo sfuggito a lui.
- Che Hermione ha
finalmente aperto gli occhi?
E lei... non diceva
niente. Si faceva abbracciare da lui - e sa Merlino cos'altro gli aveva
permesso di farle in quei giorni - e continuava a guardarlo con
quell'espressione che tanto aveva odiato.
Ogni traccia dell'amore
per lui, scomparsa.
Per una volta nella sua
vita, sentiva veramente male. Un dolore che non aveva eguali con niente
di quello che aveva provato in passato.
Anche nei momenti
più bui.
- Non vuoi neanche
sentire cosa ho da dire?
- Mi basta quello che ho
saputo... per avere la conferma che non sei l'uomo giusto per me.
E tutto quello che
c'è stato in questo anno? Il fatto che mi volesse sposare?
Non contava davvero niente?
- Però devo
ringraziarti lo stesso, Malfoy...
Aveva guardato Potter...
con quell'espressione con cui guardava lui sino a quattro giorni fa.
Un'altra pugnalata, un altro dolore insopportabile.
- Perchè mi
hai fatto capire chi era veramente quel qualcuno per cui valeva la pena
uscire dal casino che avevo in testa.
E si era stretta di
più a lui.
Un baluardo d'orgoglio
gli aveva finalmente fatto ricordare chi era. Che cosa era sempre
stato. Cosa doveva tornare ad essere.
- Bene. Sono contento di
averti fatto questo favore... Granger... ora però, fanne uno
a lui...
Ed era stato capace di
guardarla... con scherno... non sapeva nemmeno lui come, ma ci era
riuscito.
- vedi di dargli qualche
consiglio, dopo aver fatto esperienza con il meglio... quei boxer che
porta... sono osceni...
E in puro stile
"arroganza Malfoy" si era smaterializzato sull'eco della sua risata di
scherno.
La migliore che gli
fosse mai venuta, ma anche l'unica che, sapeva, lo avrebbe portato
dritto all'inferno.
ANCORA
QUATTRO GIORNI DOPO
La riserva sembrava
stranamente deserta. Di solito, quelle volte che ci era stato con
Bella, nessuno era mai mancato di affacciarsi per lanciargli
un'occhiata minacciosa.
Ovviamente solo a lui,
perchè Bella, grazie a quel cane, rappresentava un'eccezione
per gli altri cani. Lei poteva fare "gruppo" con loro.
Eccola la sua casa. E la
sua puzza lo aveva investito insieme ad un altro profumo.
Inconfondibile anche tra
mille...anzi.... anche tra un milione.
Bella era lì,
con lui.
Non ci aveva pensato
neanche un attimo. Era volato dentro, senza neanche aprire la porta.
E l'inferno - che
pensava di aver conosciuto durante la sua trasformazione - l'aveva
invece trovato sulla soglia di una camera da letto.
Dentro bruciava.
Bruciava tutto quello di lui che poteva bruciare: pensieri, emozioni,
sentimenti, ricordi.
Sul letto, praticamente
nudi a parte la biancheria intima, c'era la sua Bella che
stava baciando Black.
Lui seduto e lei
avvinghiata come neanche l'edera poteva fare su un albero, le gambe a
cingergli i fianchi, le braccia al collo.
Le loro mani avvinghiate
anche ai loro capelli. Come a volersi fondere totalmente in una persona
sola.
Non si era mai sentito
così immobile come ora. Incapace di pensare o di fare
qualcosa.
Poi due occhi neri ed un
sorrisetto strafottente lo avevano risvegliato.
- Forse, succhiasangue,
ti conveniva fare una telefonata prima di venire...
Non sapeva "come" era
successo, però sapeva che le sue mani erano dove dovevano
essere. Intorno al collo di quel cane.
E stringevano come non
avevano mai stretto niente. E ci stavano anche riuscendo bene.
Perchè in
quella presa si stava convogliando tutto il bruciore che sentiva
dentro. Il cane non riusciva a scrollarselo di dosso.
Poi un ringhio era
esploso e lui era volato fuori, sfondando il muro. Era atterrato in
giardino.
Attraverso lo squarcio,
Bella lo guardava con furia.
- Non ti azzardare a
toccarlo di nuovo...
Alle sue spalle Black
che, nonostante i segni rossi sul collo, non aveva perso il suo
sorrisetto.
- Bella...
- Per te io sono
Isabella...
Non poteva essere.
Adesso sarebbe sparito il ringhio nella voce. E la furia negli occhi.
- So che adesso sei
arrabbiata... lo capisco... ma dobbiamo parlarne... non qui, ovviamente.
Per tutta risposta,
Black le si era avvicinato, da dietro e le aveva messo le mani sulle
spalle. In un gesto protettivo e... possessivo. E aveva cercato di
allontanare il pensiero di quali altre parti di lei, avesse toccato
così possessivamente in quei quattro giorni.
Ma non ci era riuscito e
quello che dentro bruciava lo aveva spinto di nuovo all'attacco.
Ma un calcio micidiale
lo aveva nuovamente respinto. Bella lo aveva colpito di nuovo.
Black era tornato
accanto a lei. Un braccio a cingerle la vita.
- Proprio non ci arrivi
eh, Cullen? Non ti senti addosso una puzza di... vecchio?
Ora rideva,
perchè ancora non immaginava come sarebbe stato passare la
vita a tentare di sfuggirgli. Di sfuggire alla morte che aveva in mente
per lui.
- Bella ha capito
finalmente qual'è il suo posto... e il mio, ovviamente.
E lei non stava dicendo
nulla. Restava lì, immobile, come se fosse veramente
nell'unico posto dove fosse giusto essere.
E l'amore per lui? Come
poteva essere stato cancellato così? L'ultimo anno passato,
cosa era stato per lei?
Per la prima volta il
pensiero che Bella avesse voluto qualcos'altro da lui - e non il suo
amore - lo aveva colpito.
- Bella... non vuoi
neanche sentire cosa ho da dirti... perchè...
L'aveva guardato con una
freddezza micidiale.
- Quello che ho
già saputo è più che sufficiente...
per sapere che non sei tu quello giusto per me.
Ma lei si era
trasformata per lui! Per restargli accanto per sempre! Voleva anche lei
sposarlo... per creare un ulteriore legame tra loro.
- Però non ce
l'ho completamente con te... perchè tutto questa storia mi
ha fatto capire una cosa importante.
Si era stretta di
più a quel cane.
- Perchè mi
ha fatto capire chi voglio davvero nella mia vita...
E lo stava guardando
come guardava lui sino a quattro giorni fa.
Quello sguardo aveva
attenuato momentaneamente quello che gli bruciava dentro. Non poteva
soccombere così.
E in un baluardo
d'orgoglio, di istinto, si era ricordato che poteva essere una bestia
capace di non provare sentimenti.
Ed era riuscito ad avere
quello sguardo freddo, insensibile, indifferente che tutti si
aspettavano da un vampiro.
- Sono contento di
averti fatto questo favore... Isabella... adesso però, fanne
uno lui...
Ed era riuscito a
guardare entrambi così. Chiuedendo fuori tutto il resto.
- vedi di dargli qualche
consiglio... visto che hai avuto a che fare con il meglio... quei boxer
che porta... sono osceni...
Ed era sparito, non
prima di essersi prodotto anche in una risata di scherno, che lo
avrebbe portato dritto dritto in una disperazione che sapeva sarebbe
stata eterna.
QUINDICI
ANNI DOPO... QUEI GIORNI
Nello spogliatoio l'aria
era quella che si respirava, come sempre, prima di ogni sfida.
Ognuno pensava alle
proprie cose, ai propri obiettivi. Si concentrava per tirare fuori il
meglio di sè.
Erano arrivati ognuno
per conto loro, perchè la sfida di quel giorno, avrebbe
stabilito il vincitore assoluto.
In silenzio, avevano
iniziato a svestirsi, per cambiarsi. Fisici asciutti, prestanti, agili.
Pronti a misurarsi nella sfida.
- Io non capisco
perchè ogni maledettissima volta tu debba indossare quei boxer, Potter.
Ancora non si sono distrutti?!
Due occhi - certo
più maturi - ma sempre grigi e scocciati, avevano incrociato
altri due - anche loro più maturi - ma sempre verdi e
scocciati.
- Perchè questi boxer mi
portano fortuna, Malfoy...
Eccoli, quindici anni
dopo, Potter e Malfoy, a guardarsi ancora male.
- Molto spiritoso,
Sfregiato... tanto anche oggi non otteranno l'effetto desiderato...
forse dopo quindici anni, l'avresti dovuto capire anche tu, che hai il
cervello di un troll...
- Chissà,
Malferret, magari oggi è la volta buona che mi libero di te!
In fondo, quella volta, ce l'avevo quasi fatta... solo un ottuso come
te, non arriva a capire che la speranza è l'ultima a
morire...
Il tempo era stato
davvero generoso con loro due. A quarant'anni conservavano ancora lo
spirito - ed il fascino - di quei due ragazzi, che con il loro
antagonismo, avevano reso memorabili - per loro e per molta altra gente
- i sette anni trascorsi ad Hogwarts.
- Ehi, ragazzi, non
iniziate vi prego...
- Vorrei vedere te, Edward, se li
indossasse lui
tutte le volte... quei
boxer...
- Non farei tutte le
scene che fai tu, Draco... il passato è passato... bisogna
saper dimenticare...
Edward Cullen, senza
bisogno che il tempo fosse generoso con lui, era esattamente come
quindici anni fa. Il vampiro conservava, immutati, fascino e bellezza.
- Eh, Malfoy, in fondo
ha ragione Cullen... per andare avanti, bisogna guardare avanti... non
indietro...
E mentre esponeva questa
sua massima, Jacob Black, si stava sfilando i jeans. Il tempo su di lui
era stato più che generoso - il tempo e la sua natura di
licantropo - perchè nonostante il trascorrere degli anni, da
giovane ragazzo era diventato solamente un giovane uomo. Anche lui con
la sua bellezza ed il suo fascino.
- Guarda che sei proprio
un vero cane bastardo! Cosa mi rappresentano quei boxer!
Lo sguardo di Edward era
puntato con ferocia sui boxer che Black indossava.
- Ehi, succhiasangue, il
passato è passato... cosa te ne frega se indosso questi boxer...
- Eh, Cullen, Jake ha
ragione... e poi lo hai detto anche tu a Malfoy, non saranno certo un
paio di boxer a compromettere la vostra prestazione di oggi...
Harry si era rivolto ad
Edward, mentre guardava con aria complice Jake. In questi quindici anni
avevano scoperto di avere molto in comune loro due... soprattutto una
sana e atipica antipatia per i mariti delle rispettive migliori amiche.
Antipatia che, proprio perchè atipica, li portava a
frequentarli sempre e comunque.
- Guarda, Black, che uno
come me non si fa certo intimorire per così poco...
- No certo, Malfoy.
Però magari ti fa diventare solo un pò
più nervosetto... vero Harry?!
E adesso il duo
Harry/Jake se la rideva bellamente alla faccia del duo Draco/Edward.
Che ovviamente li stava guardando brutto.
Ma erano passati i primi
anni in cui, la situazione, sarebbe sfociata in una sana e atipica maxi
rissa - senza vittime, ma con strascichi di lividi e nasi rotti per
tutti, tranne che per Edward, ovviamente.
Ora - o appunto dopo i
primi anni - avevano trovato un modo più civile - grazie
anche all'intervento delle rispettive mogli stanche di badare agli
strascichi prima citati - di risolvere le questioni legate al loro
smisurato egocentrismo.
Così, avevano
stabilito che due domeniche al mese, si sarebbero cimentati in una
competizione per tutto l'anno. Con tanto di punti e classifica finale.
Il vincitore si sarebbe forgiato per tutto l'anno successivo del titolo
di "migliore in assoluto". Fino a quando un nuovo vincitore l'avesse
soppiantato.
Ogni anno, ognuno
proponeva una disciplina o sport in cui cimentarsi e poi veniva messo
ai voti.
- Ride bene, chi ride
ultimo, Black. Il tuo anno da "migliore" sta per finire... e data la
tua posizione in classifica... non credo che sarà un paio di
boxer a fare la differenza.
Ora era il turno del duo
Edward/Draco di ridersela alle spalle di Jake.
- Io fossi in te non
riderei troppo Malfoy... al massimo vincerà Cullen... tu no
di certo... visto che sei terzo...
Harry, ovviamente, non
perdeva occasione di sfottere Draco, se e quando si trovava davanti a
lui.
- Questo, Potter,
è perchè non ho messo in campo tutta la mia
abilità... ritengo che leda la mia dignità di
mago purosangue cimentarmi con questi mezzi babbani... ma non pretendo
che tu capisca... vista l'idea di "mago" che hai sempre avuto...
Alla parola "babbano"
questa volta gli altri tre - Edward compreso - avevano alzato gli occhi
al cielo. Sapevano che se fosse partita una delle filippiche di Draco
sul mondo babbano e su quanto ormai influenzasse il mondo magico,
sarebbero passate ore prima che riuscissero a farlo smettere.
Soprattutto -e questo
era più un timore comune di Edward e Jake - se Harry avesse
iniziato a tentare di convicerlo del contrario. Che il mondo magico
aveva tutto da guadagnare se avesse assorbito qualche usanza babbana.
- Allora, Malfoy,
spiegami perchè due anni fa, quando si è trattato
di imparare a pilotare un aereoplano, non hai fatto una piega...
l'aereo non è altrettanto babbano?
- Perchè,
alla fine, ha vinto lui! Altro che dignità di mago
purosangue... a te brucia il culo solo perchè stai perdendo,
Malfoy!
Jake, tra tutti, era
sicuramente il meno "diplomatico"...anche se tra quei quattro la
diplomazia non era di uso comune... più che altro tendevano
a dirsi le cose come le pensavano...
Ma Draco aveva tirato
fuori lo stesso quello sguardo di nobile sufficienza, che gli riusciva
così bene, e aveva fissato Jake.
- Hai la fortuna di
avere una deliziosa ragazza che si sta per laureare con il massimo dei
voti in letteratura e ancori parli così, Black?
Il coro di " ma
vaffanculo" era arrivato puntuale come sempre - Edward compreso -,
perchè se c'era un'altra cosa che mal sopportavano gli altri
tre, era quando Draco faceva finta anche di possedere un animo nobile e
dava lezioni di buone maniere.
- Altra cosa... parlando
sempre di questo mezzo babbano che non ti aggrada... però
quando a fine anno ti fa riscuotere la tua parte di utile, non mi
sembra che leda la tua dignità di mago...
Al che Malfoy aveva
incenerito con lo sguardo prima Harry, poi Edward..
- Ti ricordo, Sfregiato,
che l'utile di cui parli, è di Hermione. E di Edward. Il
lavoro che conducono li porta ad incappare in questo tipo di
inconvenienti... e prima o poi saranno inghiottiti dal mondo babbano -
e dalle sue insidie - e non ne usciranno più...
Al che Edward si era
sentito in dovere di interrompere il suo migliore amico, giusto per
chiarire subito un punto che non gli andava giù.
- Pericoloso il lavoro
mio e di Hermione... ti ricordo che io e lei siamo a capo di una
multinazionale... il massimo del pericolo che corre Hermione
è quello di rimanere chiusa in ascensore o di non trovare in
mensa il suo piatto preferito - che adesso a proposito è
finocchi con la panna montata, che schifo!
Poi aveva incenerito
lui, con lo sguardo, Draco.
- Chi invece trascina in
lungo ed in largo Bella, nel mondo magico, alla ricerca di piante ed
animali velenosi a cui, forse, potrebbe non essere immune nemmeno lei?
Solo per preparare degli intrugli? Che poi vendete in quel posto
frequentato solo da maghi fuori di testa?!
- Pozioni, quante volte
te lo devo dire? Prepariamo delle pozioni... e i fuori di testa, sono
maghi che rappresentano il "meglio" della categoria!
- Sì,
sì... ma non cambia il concetto... allora, Draco?
A braccia conserte Harry
e Jake si godevano lo spettacolo. L'ultima rissa seria, tra Draco ed
Edward, risaliva a sette anni fa. Ed era stata epica. Era andata avanti
per mesi e si era conclusa solo perchè si erano messe in
mezzo Bella ed Hermione.
- Bella non corre alcun
pericolo... è sempre insieme a me! E io sono Draco Malfoy,
non c'è pericolo che non sappia affrontare.
- Se è per
questo anche Hermione è sempre insieme a me! E io sono
Edward Cullen, non esiste minaccia che io non sappia affrontare!
Si erano guardati brutto
altri cinque secondi... poi erano scoppiati a ridere come due cretini.
Draco con le lacrime agli occhi perchè era umano... Edward
no, ma solo perchè era un vampiro!
Jake ed Harry avevano
intuito perchè la cosa si fosse risolta in niente e
perchè se la stessero ridendo così. Siccome
però era un "affare" conclusosi quindici anni fa... senza
spargimento di sangue, non era più il caso di prendersela.
In fondo Bella ed Hermione, le rispettive amiche, avevano
già avuto la loro vendetta. Ed era stata tremenda per il duo
Edward/Draco che se la stava ridendo ancora a crepapelle.
- Quando avete finito...
magari finiamo di prepararci e ci diamo una mossa. Sapete che se la
tiriamo più in lungo di quanto già serva, chi le
sente dopo...
- Già, non ho
voglia di andare in bianco stasera... di solito è
così che me la fa pagare Roen...
I commenti di Harry e
Jake, specie quello di Jake, aveva suscitato l'attenzione di Edward.
- Hai capito la
ragazzina, quando è in compagnia, sembra sempre
così buona e remissiva...
Draco, alle parole di
Edward, era nuovamente scoppiato a ridere come un cretino. Ed Harry non
poteva fare a meno di fissarlo esterefatto... era sempre incredibile,
per lui, vederlo così...
- Black, se Edward usa
le parole "buona e remissiva" per descrivere una ragazza, o scappi
lontano... o ti prepari al peggio...
Anche Edward era tornato
a ridere come un cretino, alle parole di Draco. Però era
riuscito lo stesso a rivolgersi a Jake.
- Chiedilo a lui,
allora, come gli sembra Roen... se ti risponde che gli sembra "educata
e ragionevole"... è sicuro che devi scappare lontano!
Questa volta, nonostante
la rispettiva atipica antipatia che legava i quattro, anche Harry e
Jake non avevano potuto fare a meno di ridacchiare.
A distanza di tempo,
quello che avevano combinato Edward e Draco con Bella ed Hermione,
riusciva ad essere un motivo di divertimento collettivo.
Soprattutto da parte
delle ragazze, che ancora si vantavano di come erano state capaci di
far passare ai due maschietti una settimana d'inferno, durante il loro
soggiorno da "prigioniere".
Per non parlare di come
se la ridevano, quando ricordavano come avessero ripagato con la stessa
moneta i rispettivi fidanzati, facendogli credere per una settimana,
che fosse risbocciato "l'amore vero" con i rispettivi migliori amici.
Draco quasi aveva ucciso
Harry ed Edward aveva fatto lo stesso con Jake. Ed entrambi - forse a
dimostrazione che tra quei due c'era proprio un legame speciale - era
stata in quell'occasione che avevano tirato fuori la battuta su quei
boxer che, ancora oggi, non mancavano mai di fargli ribollire il sangue
quando li vedevano.
- Okay... basta
ragazzi... se no quando arriva il quinto... penserà che noi
quattro siamo poco seri...
Tre paia d'occhi si
erano catapultati diffidenti/increduli su Edward.
- Il quinto!?
Edward li aveva guardati
sogghignando.
- Già... ho
pensato che un pò di pepe in più non guastasse...
così ho invitato una quinta persona a partecipare... a
momenti dovrebbe essere qua...
Draco aveva fissato
l'amico.
- Tu sei un bastardo.
L'ho sempre pensato... se poi fai quella faccia lì... oggi
sei bastardo peggio del solito... cos'hai in mente?!
- Già,
Cullen... stavolta Malfoy ha ragione...
La porta dello
spogliatoio era sbattuta. Dei passi... e poi era sbucato un uomo... che
aveva più l'aria di un ragazzino, veramente. Una zazzera di
capelli biondi, un sorriso furbetto ed uno sguardo divertito.
- Scusate il ritardo...
ciao Edward.
Edward gli era andato
incontro, passandogli un braccio sulle spalle. Amichevolmente.
- Ragazzi, vi presento
il responsabile del team attualmente campione del mondo... anzi, che
grazie anche a lui, lo è da ben cinque anni... Samuel Ford!
- Che grandissimo
bastardo...
- Davvero sei un
bastardo dentro...
- Fai conto che non sei
più il mio migliore amico...
Questi i commenti dei
tre mentre stringevano la mano a quello che sapevano benissimo essere
stato un pluricampione del mondo di motociclismo. Anche Draco, che di
affari "babbani" diceva di non curarsene, sapeva da Blaise chi era il
personaggio che aveva davanti. Non fosse altro che gliel'aveva menata -
mentre appunto il cugino gli insegnava ad andare in motocicletta - che
non sarebbe mai stato come Samuel Ford!!
- Scusaci, eh, Samuel...
siamo "onorati" di gareggiare con te, è solo che Edward...
- Oh, immagino... mi
aveva avvisato che siete tipi che non sanno perdere...
Il quinto arrivato aveva
tutta l'aria di sapersi bene amalgamare con la "simpatia" che
già contraddistingueva i quattro.
- Comunque... lui
è Black, attualmente quarto in classifica...
Un dito - in stile Black
- aveva salutato allegramente il sorriso sornione di Edward nel
presentarlo.
- Lui è
Malfoy... terzo in classifica...
- Le moto sono un
pò troppo ba... ehm... diciamo che non sono una mia grande
passione...
Dire babbano ad un
babbano era un errore che Draco rischiava di commettere ogni due per
tre. Soprattutto da quando Hermione, per colpa sua e sua soltanto - per
giunta -, si era arresa ed aveva cambiato lavoro. Entrando in
società con Edward, appunto.
- E lui è
Potter... secondo in classifica... l'unico che è stato in
grado di dare del filo da torcere al primo in classifica...
cioè al sottoscritto!
Harry lo aveva guardato
con un'espressione che indicava, chiaramente, come avrebbe volentieri
usato quel filo su Edward.
- Eh, Edward, mi sa che
oggi, però, non sarà l'unico!
Gli altri tre erano
scoppiati a ridere, perchè il quinto arrivato, dava proprio
l'impressione di essere uno che non si faceva intimorire facilmente.
- Bene... staremo a
vedere... allora, se per voi va bene, Samuel oggi gareggia a tutti gli
effetti... nel senso che se dovesse vincere, andrà a lui il
titolo di migliore...
- Un anno vacante tra
noi?! Sei impazzito Edward? Vuoi un'altra guerra?
- Significa che hai
paura, Black?
Manco a dirlo.
- IO non ho paura di
niente... Cullen!
- IO nemmeno...
- Figurati IO.
Il gallo in ognuno di
loro si era risvegliato alla parola "paura di...".
- Bene... allora siamo
tutti d'accordo.
- Bene.
- Bene.
- Bene.
- Bene... sembrava
giusto dirlo anche a me...
Il quinto arrivato era
sempre più a suo agio... e aveva tirato fuori la sua tuta.
- E' quella tuta?!
Avevano esclamato in
quattro. Fissando la tuta con cui gareggiava Samuel all'epoca delle sue
vittorie.
- Già...
è quella
tuta... sapete mi porta fortuna...
Draco ed Edward, che di
portafortuna ne avevano piene le scatole, avevano sbuffato. Mentre Jake
ed Harry, avevano rispettivamente sorriso al quinto.
- Bravo! Bisogna sempre
credere nella fortuna...
Poi, finalmente, tutti e
cinque avevano iniziato ad indossare le loro tute.
Ritornando in quel
clima, giustamente concentrato e silenzioso, che precedeva una sfida
degna di essere chiamata così.
SUGLI
SPALTI, CINQUE MINUTI DOPO
- Potevi anche non
venire, oggi, Hermione!
- Stai scherzando,
vero?! Hai presente che serata mi avrebbe fatto passare?! Dovresti
sapere bene che quando tiene il muso, è anche più
insopportabile del solito!
Uno scoppio di risa
aveva accolto le parole di Hermione Granger.
Il tempo con lei era
stato generoso. Il tempo e la maternità. All'ottavo mese di
gravidanza, Hermione non era mai stata così bella ed in
forma.
- Hai ragione... tendo a
dimenticare che Draco, in versione marito, non lo puoi mandare al
diavolo come faccio io...
Bella Swan, era bella
esattamente come lo era quindici anni fa, quando il tempo si era
fermato per lei.
- Harry dice sempre che
hai avuto coraggio Bella a scegliere "volontariamente" di metterti in
affari con Draco... e quando dico "sempre", dovreste avere un'idea
molto chiara di quante volte sia in un giorno!
Ginny Weasley, fascino e
bellezza acuiti dalla maturità, si era rivolta sbuffando
alle due amiche. E le risate si erano riaccese. Se c'era una cosa che
le metteva sempre di buon umore era proprio parlare dei loro mariti. E
di quanto fosse incredibilmente "atipico" il loro modo di rapportarsi.
Non erano amici, ma non erano nemmeno nemici. Ancora, dopo quindici
anni, non avevano trovato un modo per definire il rapporto che c'era
tra loro.
- Il problema, Ginny,
è che anche Jake ha iniziato a parlare come Harry... e per
giunta, si lamenta non solo del fatto che tu, Bella, lavori con
Draco... no, io mi sorbisco pure la tiritera che Hermione sta tutto il
giorno in compagnia di quel "succhiasangue"... e che questo non
potrà che aver influenzato negativamente quella povera
bambina che ancora deve nascere...
E le parole di Roen Elk
avevano completato un quadro che aveva portato le quattro sull'orlo
delle lacrime... o meglio tre, perchè anche per Bella non ci
sarebbero potute essere.
Roen, al pari di Bella,
dimostrava vent'anni. La differenza stava nel fatto che lei "aveva"
vent'anni. E da sempre era stata innamorata di Jake. Forse
perchè era praticamente cresciuta con lui intorno. E
diversamente non sarebbe potuta andare.
- Ragazze...
chissà come sarebbe andata se non li avessimo incontrati?
Si erano fermate tutte a
riflettere.
- Io, probabilmente,
sarei diventata una normale quarantenne con qualche ruga e qualche
capello bianco in più!
- Io, probabilmente,
sarei ancora una strega a caccia di "maghi cattivi"... invece di vivere
insieme ad uno che poteva diventarlo!
- Io, probabilmente, non
sarei diventata una scrittrice... dato che non avrei scritto la
biografia autorizzata del mago più famoso dell'ultimo secolo!
- Io, probabilmente,
avrei avuto un'infanzia ed un'adolescenza sbandata... senza un
baby-sitter così... ossessivamente geloso e possessivo!
Si erano
guardate in faccia.
- Tutto sommato, non ci
possiamo lamentare! Poteva andare peggio!
Tutte e quattro erano
arrivate alla stessa conclusione. A dimostrazione che le donne sapevano
essere sempre più razionali e sincere.
- Scherzi a parte, Draco
da quando ha saputo che ero incinta, è diventato fin troppo
premuroso ed ossessivo... praticamente stressa Edward perchè
ogni due secondi venga a controllare come sto... anzi come stiamo...
dato che Edward già "sente" la nostra piccolina...
- Già... e
non fa altro che parlare di lei... notte e giorno...
Era stata Bella a
parlare. Ma la sua voce non era triste o invidiosa nei confronti di
Hermione. La maternità che lei non avrebbe mai potuto avere,
la stava vivendo ora accanto alla sua amica. E non solo...
sapevano entrambe come stavano le cose e ne erano contente.
- Se lei potesse sentire
lui... saprebbe già cosa aspettarsi... avete presente cosa
sarà per quella povera creatura avere Edward come padrino?
Ma soprattutto averlo per "sempre"?! Non avrà praticamente
una sua vita privata...
Le risate erano tornate
a farsi sentire. Tutte sapevano cosa rappresentava quella bambina per
Edward... un filo che lo avrebbe tenuto unito a Draco, anche quando lui
non ci sarebbe più stato.
- Bè, per
questo ci sarai tu a fargli da madrina... pensa che su questo
è stato irremovibile Harry. Quando Hermione mi ha chiesto di
essere la madrina, Harry è saltato su subito a dire che
dovevi essere tu, Bella. Così avresti controbilanciato
l'influenza negativa di Edward nella sua vita...
E ancora ne avevano
sorriso. Ma tra Hermione e Bella era passato anche uno sguardo sereno e
complice. Sapevano solo loro come questa bambina era arrivata a mettere
davvero la parola fine alla "guerra" che c'era stata tra Edward e
Draco. Esattamente sette anni prima, quando Edward si era messo in
mente che Draco avrebbe dovuto accettare l'immortalità che
lui poteva offrirgli.
Era ritornato alla
carica, più deciso che mai, per convincere Draco che la loro
amicizia avrebbe potuto essere eterna. Ma questo era un argomento su
cui Draco era sempre stato irremovibile: lui avrebbe vissuto la sua
vita da umano ed Edward doveva rispettare la sua decisione.
Ne erano scaturiti mesi
di litigate furiose tra loro, alternate a momenti di mutismo, poi
ancora sfuriate, poi ancora mutismo. Il tempo passava e loro non
riuscivano a comunicare. O litigavano per la mimina sciocchezza o non
si parlavano affatto. Alla fine si erano messe in mezzo le rispettive
mogli ed erano riuscite a ricondurli alla ragione.
Hermione aveva spiegato
ad Edward quali erano le ragioni di Draco che lo spingevano a
rifiutare, prima tra tutte il pensiero che se la loro amicizia era
così unica e speciale, era proprio perchè loro
erano così diversi.
E Bella aveva spiegato a
Draco, con una ragione molto semplice, perchè Edward non
accettasse l'idea di un no: il pensiero che avrebbe avuto a
disposizione l'eternità per sentire il vuoto che avrebbe
lasciato nel suo cuore.
Ricondotti alla ragione,
avevano raggiunto un accordo: ne avrebbero riparlato da lì a
dieci anni. Intanto avrebbero vissuto la loro amicizia serenamente.
Poi, otto mesi prima, la
soluzione al loro "problema" era giunta spontanea: Hermione era rimasta
incinta. Draco aveva trovato il modo di essere immortale ed Edward
aveva trovato il modo di riempire quel vuoto di cui aveva paura.
Attraverso quella bambina che stava per nascere, il filo tra loro non
si sarebbe spezzato.
- Davvero, Bella, sei
chiamata ad un compito impossibile... Jake mi ha raccontato di alcune
discussioni avvenute tra Draco ed Edward... roba da pazzi!
- Sentiamo, Roen, sono
curiosa...
Ginny aveva espresso la
curiosità che si leggeva anche negli occhi di Hermione e
Bella.
- Tipo: Draco dice ad
Edward "se per un caso maledetto dovesse rimanere sola prima che abbia
compiuto undici anni, devi assicurarti che frequenti Hogwarts e non
qualche scuola per deficienti"...
Hermione era scoppiata a
ridere. Di gusto.
- Solo Draco si
preoccuperebbe non di quanto possa essere triste rimanere senza mamma e
papà... no, lui vuole essere sicuro che non frequenti una
scuola "babbana"...
- Sì, ma il
bello è che Edward gli risponde "Hogwarts va bene... ma solo
se sarò sicuro che sia ancora una scuola frequentata solo da
umani... perchè se dovessero aprire la scuola ad altre
creature, col cavolo che la mando!"... no dico, tuo marito e tu...
siete dei vampiri!!!!!
Anche Bella era
scoppiata a ridere.
- Guarda che fa
così, proprio perchè conosce bene la categoria!
Ancora, a volte, mi chiede se non sono pentita della scelta fatta...
- Ma vai avanti, Roen,
sono troppo curiosa... che altro dicono...
- Draco dice ad Edward
"se per sfortuna dovesse rimanere da sola e ti accorgi che inizia a
frequentare o a fare discorsi strani su Sebastian, lì devi
intervenire drasticamente. Prendete e vi trasferite dall'altra parte
del pianeta... anche se fa un caldo pazzesco e c'è sempre il
sole!!" ed Edward gli risponde "bè, questo è
scontato... anzi, ti dirò di più, è
l'unica condizione per cui potrei arrivare a prendere in considerazione
di fargli frequentare un vampiro!!!...
Questa volta a scoppiare
in una sonora risata era stata Ginny.
- Non ci posso
credere... adesso ho capito perchè Harry mi dice sempre di
non preoccuparmi per Sebastian... che sicuramente nostro figlio
troverà una brava ragazza e che la sposerà... al
che gli rispondo "scusa Harry, come fai ad esserne certo?" e lui
"tranquilla Ginny conosco la madre di quella ragazza... non
potrà che essere eccezionale!"
Hermione e Ginny si
erano guardate.
- Ti immagini Ginny, se
davvero la mia piccolina...
E si era accarezzata la
pancia dolcemente.
-... e il tuo Sebastian
dovessero un domani piacersi? Non oso pensare a Draco ed Harry
consuoceri!
- Perchè,
vuoi pensare ad Edward che dà manforte a Draco contro il
consuocero?
- E non volete
immaginare Jake, padrino di Sebastian, che dà una mano ad
Harry contro quei due?!
E forse si erano
immaginate così bene la situazione che avevano smesso
improvvisamente di ridere. Forse sarebbero ricominciate le maxi risse,
quelle a cui erano riuscite a mettere fine escogitando la soluzione che
le aveva portate, tipo oggi, ad assistere a quelle sfide domenicali.
- Effettivamente non ci
voglio pensare ragazze... l'idea di passare altri vent'anni, due
domeniche al mese, così... no grazie.
- Già, io
tutte le volte mi domando come si fa ad essere così
imbecilli... e ringrazio il cielo che noi invece non abbiamo bisogno di
dimostrare nulla!
- Già, Bella
ha ragione. Meno male che almeno noi siamo "normali"...
- Io fossi in te, Roen,
ci penserei bene... sei l'unica che ancora non ha detto definitivamente
sì!
Alle esternazioni delle
tre "già" mogli, Roen era arrossita. Leggermente imbarazzata.
- Ehm... veramente... un
sì, l'avrei già mezzo ipotecato...
Al che le tre
"già" mogli erano saltate su contente ad abbracciarla.
- Allora te l'ha chiesto
finalmente!
- Era ora...
- Come sono contenta!
Tutto questo entusiasmo
alla faccia di quello che avevano appena affermato... e a conferma,
soprattutto, che tutte e tre erano più che contente di
essere "già" mogli dei rispettivi mariti.
Avrebbero voluto fare le
altre classiche domande: quando gliel'aveva chiesto Jake, come, dove...
ma un rumore assordante stava annunciando l'arrivo in pista dei tre
mariti e del quasi marito, a cavallo delle loro moto.
Draco nei colori -
scontati - verde/argento. Harry - anche lui scontato - in rosso/oro.
Edward in nero, con lo stemma della sua famiglia ben in vista. Jake in
rosso, con sul casco due orecchie ben in vista.
Ma c'era una
novità. Un quinto elemento che aveva lasciato sorprese tutte
e quattro. Quasi tutte, perchè Hermione aveva avuto
un'intuizione su chi fosse.
- Ehi, ma quello chi
è?! E cosa ci fa lì, con loro?
- Non ditemi che
c'è un quinto elemento di cui non conoscevamo l'esistenza...
non potrei sopportarlo!!
- Mi associo a Ginny...
per quel che mi riguarda ne ho già abbastanza dei vostri
mariti!
- Ragazze, credo di
sapere chi è... quello è Samuel Ford, il
responsabile del team che è di proprietà della
nostra società. Un campione di motociclismo a tutti gli
effetti.
L'ultima a parlare era
stata Hermione. Le altre la guardavano curiose.
- Allora se è
lì, può solo essere opera di Edward.
La strega aveva guardato
la vampira.
- Effettivamente, adesso
che ci penso... Edward sembrava aver sviluppato una sorta di ossessione
per lui ultimamente... chiamate, e-mail, appuntamenti segreti...
Bella era un
pò più sorpresa delle altre.
- Strano, non ti pare?
Di solito Edward è così riservato... anzi,
già si fa un sacco di paranoie quando deve fare quelle due o
tre apparazioni in pubblico al lavoro... adesso, invece, tampina
così un suo collaboratore?
Ne sapeva qualcosa
Hermione delle rare apparizioni di Edward... quasi lo doveva tenere per
mano, tanto diventava paranoico... "e se mi vogliono stringere la
mano?" "e se mi chiedono perchè non bevo o non mangio?" e
poi altri mille "e se...", così di solito lei gli rispondeva
"e... che palle, Edward! ti preferivo quando credevo fossi un "vero"
vampiro... eri molto meno pesante!". Lui regolarmente si fingeva
offeso, però la smetteva di tormentarla.
- Già,
però sai che con loro, non si può mai sapere cosa
hanno in mente.
Già, con loro
non si poteva mai sapere. Passavano gli anni, ma con Draco ed Edward -
ed ora anche un pò con Harry e Jake - non sapevi mai cosa
stavano architettando.
O perlomeno, quando lo
venivi a sapere, era già troppo tardi. Nel casino ti ci
ritrovavi anche tu, insieme a loro.
E le quattro ragazze,
ognuna persa nei propri ricordi, stava pensando la stessa cosa: che in
fondo, era anche questo loro modo di essere che li rendeva speciali. E
anche quello, insieme ad altri mille particolari, le aveva fatte
innamorare. Ogni giorno di più.
Ora però, i
motori stavano rombando al massimo. I cinque motociclisti davano segno
di essere pronti a dare il via ad una grande sfida.
Il semafaro da rosso
stava diventando arancio. Ancora un paio di secondi e sarebbe stato
verde.
La gara avrebbe avuto
inizio. Non ci sarebbe stato più tempo per domandarsi nulla.
Ognuna, alla fine, avrebbe fatto il tifo per il proprio "lui".
E sul perchè
ci fosse un quinto partecipante... bè, per quello, ci
sarebbe stato tempo per scoprirlo più tardi.
Ormai era
lì... e se anche fosse stato l'ennesimo casino...
bè, ormai era fatta e ci avrebbero pensato dopo.
Spazietto autrice:
...sigh... è
finita.... sigh... e adesso... sigh... come farò... sigh....
senza i miei due geni!!! Mi ero troppo abituata a scrivere di loro e
della loro amicizia!!!
Mi devo convincere che
tutte le cose belle finiscono prima o poi... ed è proprio
anche questo che le rende speciali.
Perciò, nove
capitoli, come avevo stabilito: prologo + settimana + epilogo. E
nessuna possibilità di altre "aggiunte"... sigh...
è davvero finita!
Chissà,
magari riuscirò a farli "convivere" in qualche altro
progetto... ma siccome di progetti ne ho altri da terminare... per il
momento li saluto, questi Draco ed Edward così "atipici"!
E saluto anche voi, che
siete state così carine e gentili da condividere i vostri
pensieri con me. Grazie per l'iniezione di fiducia ed entusiasmo... mi
ha sempre fatto bene!
Se avrete voglia di
farvi un giro in altre ff... ormai mi conoscete e sapete che sarete
sempre le benvenute!!
Un bacio. E ancora
grazie di cuore.
Laura.
AGENTE007CULLEN:
eccolo l'epilogo... come vedi l'ho "imbottito" ben bene... è
risultato anche piuttosto lunghetto... sarà che non riuscivo
a dire addio a questa coppia di simpatici furfanti... il tuo entusiasmo
mi ha travolto sin da subito... grazie mille. Altre ff che sto
scrivendo... in corso ne ho tre (due serie e una più sul
genere commedia...) e sono: "Avada Kedavra" e "Tutto può
succedere - dieci anni dopo" nel fandom Harry Potter. Nel fandom
Twilight "Semplicemente amore"... però se vuoi sapere da me,
quale mia ff devi assolutamente leggere ti rispondo "Tutto
può succedere" (ed è anche conclusa).
Lì troverai un Draco che sicuramente ti piacerà.
Ti dico, non fermarti ai primi capitoli, dove la storia si avvia...
prosegui e poi se vorrai mi farai sapere. Sappi che di quel Draco ne
sono ancora perdutamente innamorata... nonostante non sia
più una ragazzina!!! Comunque, tornerò ad
aggiornare le tre ff che ti ho citato... per cui se vuoi ci ritroveremo
lì. Un bacio. Ciao e grazie.
GIULIABARON: non
importa se non hai commentato... l'importante è che tu ti
sia divertita! E dal tuo commento mi sa proprio che è
vero... immagino sia difficile accettare che è finita. Io
davvero devo resistere alla tentazione di prolungare... ormai era
diventato "facile" e superdivertente scrivere di loro. Ma per adesso va
bene così. E' stata un'incursione lampo in questo mondo
alternativo dove Draco ed Edward sono amici... e dopo questo degno
epilogo, ritorno ad un ambiente più "classico".
Però... solo se sarò colta da una
supermegaispirazione... allora forse, potrei tornare a fare
un'incursione.... mah! Per ora ti saluto e ti ringrazio per la
compagnia fin qui concessa. Un bacio.
SUNRISE92: tu sei
triste... ed io, che mi facevo tutti i miei voli di fantasia su cosa
avrebbero combinato la volta successiva questi due geni!!!
Effettivamente, mi fa molto piacere trovare delle "compagne" di
tristezza perchè è finita... sai come si dice
"mal comune, mezzo gaudio"... però, chissà,
magari, forse... potrebbe venirmi un'altra ispirazione... e potrebbe
essere che mi ritrovi a raccontare un'altra geniale idea partorita da
Draco ed Edward... però al momento, dopo questo epilogo,
credo che abbiano dato il meglio di loro. Quindi, ti ringrazio di aver
sempre condiviso con me l'allegria di questa ff e ti saluto. Un bacio.
LUNANERA75: lo dico
sottovoce... sempre per non essere presa per pazza... sai scrivo ff...
dico di essere "innamorata" di Draco, un personaggio che non esiste...
sospiro per un vampiro (no dico... un vampiro!!)... ehm... ecco dover
dire che io di bambini ne ho ben due (!!)... però dato che
lo sto dicendo a te, credo mi potrai capire. In fondo possono
coesistere la "laura mamma" e la "laurasognatrice"... giusto? Infatti
nel capitolo di oggi... il piatto preferito di Hermione (finocchi con
la panna montata...) bè ero io che facevo quelle
schifezze... lo so che le "voglie" è scientificamente
provato che non esistono... sta di fatto che io strippavo per i
finocchi con la panna!! Comunque, così solo per
curiosità, leggi il primo capitolo della mia ff
"semplicemente amore" (in twilight)... bè farai la
conoscenza della mia piccolina... chiudo coi discorsi da "mamma" e
torno ad essere la "sciroccata" che si diletta a scrivere ff. Che dire,
hai centrato in pieno il tipo di Draco che mi piace... ovviamente se lo
descrivo così, è grazie anche ad una certa
maturità... quindi non può essere il Draco che si
getta su Hermione senza avere dei sentimenti "forti"! Poi ci sta che
può fare anche il figo, con comportamenti che sono tipici da
superfigo... però alla base ci deve essere qualcosa di
più di un semplice "okay, adesso mi faccio la Granger"... a
proposito di Granger... che bella gatta da pelare se la tua bimba ti
ricorda la grifoncina... la mia è ancora piccolina per
capire se sarà un peperino... però ho il
maschietto che è più grande... e ti
dirò, adesso faccio parlare la mamma che è in me,
preferirei che assomigliasse di più ad Harry che non a
Draco... eh!eh!eh!... credo che avrei qualche grattacapo in meno!!
Scherzi a parte, faccio fatica a pensare che è finita. Sai
che valvola di sfogo perdermi dietro a queste divertenti faccende? Un
modo davvero "rilassante" di trascorrere qualche ora. Penso che
sarà dura non essere tentata di scrivere ancora di questa
strana coppia... però ci dovrà essere la giusta
ispirazione. Altrimenti viene fuori solo una brutta copia... ora dovre
salutarti... però mi dispiace! Non capita di incontrare
molto spesso una "coetanea" da questi parti... o meglio, a parte le
solite che già conosco! Perciò, magari ogni tanto
fatti viva... giusto per due chiacchiere... serie e "non" (per
carità ci vogliono anche le "non", come è stato
anche nei commenti di questa ff, per esempio!)... ora ti
saluto davvero. Grazie per esserti fatta viva e - spero - a
presto. Un bacio.
GELB_AUGEN:
bè, non so quando leggerai questo commento e se
risponderai... però ci tenevo a farti sapere che ho molto
gradito la tua "presenza". Hai sempre esposto il tuo parere con una
chiarezza ed una simpatia che ho trovato subito stimolante. Hai anche
beccato subito il mio punto debole (eh, con Bella in questa ff proprio
non ho mai ingranato...) e lo hai fatto diventare un motivo di
divertimento... già, ogni volta che mi accingevo a scrivere
di lei, il pensiero correva a te... e a cercare di fare il meglio
possibile!! Guarda che non è una nota negativa quello che ti
sto dicendo... è positiva! Attendere il "giudizio" di
qualcuno è un buon motivo per fare meglio... poi certo,
diciamo che non ne ho fatto una ragione di vita!!! eh!eh!eh!... scherzi
a parte, fa piacere trovare delle lettrici che non si limitano a dirti
"bella, aggiorna presto" (che a modo suo è sempre un
apprezzamento, per carità)... ma che invece ti lasciano
proprio un "giudizio" su cui magari ci si può costruire
anche un confronto piacevole... un pò come è
stato il nostro!! Almeno spero sia visto così anche da te!!
Perciò ti ringrazio molto di esserti fermata nonostante gli
"ooc/au" di questa ff "atipica" (un pò come l'amicizia tra
quei quattro!!) e spero di ritrovarti anche in futuro. Un bacio.
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