Di scoiattoli, fiori di ciliegio e giardino tutt'attorno. di eleanor89 (/viewuser.php?uid=19481)
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Precisiamo:
non è un capitolo normale, sono solo 60 piccoli
“motivetti” (i
primi 40 scritti in un giorno e mezzo, gli altri in più di
una
settimana per mancanza di ispirazione). Vedendo su LiveJournal un
contest per incons da ispirare a ognuna delle seguenti parole ho
provato a scriverci sopra delle drabble, flash e via dicendo. Si
allungano un po' sul finale, ma che volete che vi dica, non sono in
grado di tenere a bada le mani.
Sono
su Sasuke e Sakura, ma anche sul team sette.
E
gioite, o piangete, mi è tornata l'ispirazione angst XD
Il titolo è proprio sessanta. Non ne trovavo di migliori XD
60
01
Black
Space [Spazio Nero]
Lo
sai che è stupido, egoista e crudele. Sai che Naruto ci
metterà un
bel po' a riprendersi, se lo farà, che Kakashi-sensei si
colpevolizzerà, che Ino come minimo si chiuderà a
riccio per non
soffrire più. Però lasciarsi affondare in questo
nulla, dove il
dolore riesce a malapena a raggiungerti e anche i pensieri si fanno
sfumati, è tutto ciò di cui hai bisogno.
Perché non ce la fai più,
davvero, davvero
più.
«Sakura,
andiamo!»
E
poi arriva lui, molto più stupido, egoista, crudele di te.
Lo senti
chiamarti insieme agli altri, ringhiare di rabbia e indignazione al
pensiero di quello che hai fatto. Cos'hai fatto esattamente? Ricordi
una lotta, occhi rossi e una corsa. Forse ti sei messa di nuovo in
mezzo, forse no, ma non ha importanza.
Tu
vuoi restare in questo spazio nero.
«Stupida,
non morire...»
Lo
senti mormorare queste parole e qualcosa ti sfiora una guancia,
regalandoti un improvviso calore che ti sbalza via dal buio, coi
suoni prima ovattati che tornano forti e il dolore improvviso e
penetrante da qualche parte più in basso, e capisci che
l'unico nero
in cui vuoi immergerti non è lì.
Apri
gli occhi nei suoi, e allora sorridi.
02
Honor
[Onore]
Sasuke
ignorava totalmente i commenti sul suo passato di mukenin, non
degnando le persone che spettegolavano alle sue spalle più
di quanto
calcolasse le sue aspiranti fidanzate. Anche Sakura e Naruto, come
sempre, quella sera si sforzavano di ignorare i commenti neanche
troppo a bassa voce degli altri commensali.
«-apelli
rosa secondo me è il loro giocattolino. Giocattolino notturno,
se capisci cosa intendo.»
Naruto
non seppe mai spiegarsi perché, al ritorno dal bagno,
trovò l'uomo
seduto accanto a loro ora a terra su di un tavolo spezzato in due,
una Sakura piegata in due dalle risate e un Sasuke che mangiava in
disparte nella identica posizione di poco prima, ma con il kimono
schizzato di sangue.
03
Ice
[Ghiaccio]
L'Uchiha
non avrebbe saputo dire cosa si aspettava, probabilmente delle
lacrime o addirittura un pugno dritto in viso, ma di sicuro non
quello sguardo gelido. Ironia della sorte, fu proprio quello a fargli
scoprire che il suo cuore non era poi davvero diventato di ghiaccio.
04
Virtue
[Virtù]
«...
aspetterà fino al matrimonio.» borbottò
Naruto, con le guance
paonazze per via dell'alcol. «A me sta bene, eh.
Cioè, l'idea.
Perché nei fatti, accidenti, ha così un buon
profumo...»
«Troppe
informazioni.» lo liquidò Sasuke.
«Anche
tu e Sakura aspetterete?» lo stuzzicò l'altro con
un ghigno, prima
di battere la testa contro il bancone e ronfare.
Sasuke
continuò a sorseggiare imperterrito il saké
finché due braccia non
gli circondarono il collo.
«Portalo
via, mi trovi a casa tua.» gli sussurrò ad un
orecchio,
lasciandogli poi un bacio tra i capelli.
Aspettò
che lei si fosse allontanata, poi si rivolse a Naruto che dormiva:
«No.»
05
Sword
[Spada]
«Posso
provarla?» domandò Sakura intimidita, sfiorando
l'elsa della
katana. Lui, recuperando fiato, le indirizzò un'occhiata
affermativa. La kunoichi sollevò la spada, e poi
mirò qualche
fendente per aria, rischiando di disarticolarsi una spalla per la
troppa violenza dei movimenti. Sasuke le fu in un secondo alle
spalle, facendo scivolare la mano sulle sue dita, che tremarono
impercettibilmente. Modellò il braccio di lei, mostrandole
come
colpire, e poi la lasciò andare velocemente.
Troppo
tardi, perché non sentissero entrambi quella scossa
elettrica.
06
Faith
[Fede]
«Lui
tornerà. Naruto lo riporterà indietro, e
torneremo ad essere il
team sette.»
Che gli interlocutori
fossero Ino, Tsunade-sama, Sai, che avesse dodici, quattordici o
sedici anni, non importava: lei continuava a crederci.
07
Found
[Trovato]
Quando
il colpo si abbatté improvvisamente sul suo viso
scaraventandolo
diversi metri più indietro e facendolo strisciare a terra,
non perse
conoscenza, ma entrò in stato confusionale per qualche
secondo,
chiedendosi da dove fosse spuntata quella roccia.
Poi,
la sua voce: «Sasuke-kun.»
Alzò
appena il viso dolorante, inquadrando solo degli sfuocati capelli
rosa e qualcosa di rosso.
«Trovato.»
08
Mystery
[Giallo]
«Allora
lei tremando indicò l'arma del delitto e...»
sussurrò con fare
cospiratorio Kiba, con la sola luce della candela ad illuminarne il
viso, mentre tutti si piegavano impercettibilmente in avanti. Una
improvvisa folata di vento spense la fiammella, e la combriccola
precipitò nel panico con urla di terrore. Sasuke per poco
non
scivolò, per l'improvviso catapultarsi di Sakura tra le sue
braccia.
«Sakura,»
chiamò atono, «Non è neanche una storia
dell'orrore, comunque la
racconti. E' un giallo.»
«Sì,
lo so.» sentì rispondersi con voce tranquilla.
Sasuke
sospirò, mormorando un: «Pesante.»
09
Noise
[Baccano]
Sakura
strillava contro Sai che le aveva dato del cane rabbioso ancora una
volta, Naruto vociava su quanto fosse buono il ramen di Ayame-san,
Kakashi era impegnato nell'ennesima sfida contro Gai.
Ino
sperò per loro che il baccano fosse davvero utile a
nascondere il
silenzio che li avvolgeva.
10
Nostalgia
[Nostalgia]
La
foto stava in bella mostra sul comodino, a nulla erano valse le
proteste della madre perché la nascondesse dalla sua vista.
Ogni
sera, dopo aver terminato di studiare, si sedeva sul letto e se la
metteva in grembo, pensando e sfiorando quel volto lontano e
imbronciato. Naruto, accanto a lui, lo fissava con una smorfia
rabbiosa. Eppure, Sakura lo sapeva, sorrideva nel cuore.
Voleva
indietro quello scatto di vita.
11
Best
Friends [Migliori Amici-Amiche]
«Questo
perché il tuo pene è troppo piccolo.»
sentenziò Sai, e Naruto
cominciò a starnazzare come al solito, mentre tutti ridevano
e
Sasuke arricciava il naso, disprezzandolo di cuore.
«A
proposito di peni!» esordì Ino, battendo una mano
davanti al tavolo
di Sasuke, che spalancò gli occhi. Il silenzio scese in sala.
«Nessuno
calcola quello che fai davvero, e poi l'abbiamo capito tutti che tu e
Frontespaziosa vi frequentate, quindi puoi anche rendere la cosa un
po' più palese, nessuno baderà a voi.»
dichiarò Ino, mentre lui
la fissava come se fosse un alieno.
«Hai
detto “a
proposito
di peni”?»
accennò, basito.
«Sì.
Perché se farai ancora soffrire la mia migliore amica, io ti
staccherò il tuo e lo getterò in un tritarifiuti.
Non importa quale
danno alla comunità questo sia considerato.»
minacciò, prima di
scoprire i denti in un sorriso radioso e altrettanto spaventoso.
12
Holy
[Solenne]
Ino
scoppiò in lacrime, commossa, con Shikamaru e Choji che
ridacchiavano cercando di tranquillizzarla, e persino Naruto aveva
gli occhi lucidi e si sforzava di guardare in alto per evitare il
dramma.
Sasuke
era perfettamente composto e solenne, ma gli tremavano leggermente le
dita.
Sakura
sorrideva radiosa, per una volta senza tracce di lacrime neppure di
gioia, e aspettava il momento in cui avrebbe potuto baciare Sasuke,
finalmente come sua legittima sposa.
13
Texture
[Struttura]
La
struttura era semplice: Kakashi era la mente, Naruto era il cuore,
Sasuke era il braccio; Sakura era il sangue, che li teneva uniti e
permetteva loro di andare avanti.
Fu
quando il team sette si ritrovò dissanguato,
dopo quella maledetta missione, che il braccio cadde e il cuore smise
di battere, mentre la mente si spezzava.
14
Mythology
[Mitologia]
Sakura
guardò Sasuke trascinarsi oltre Naruto, oltre il Kyubi,
oltre lei.
Se ne stava andando per sempre, lo sapeva. Si sarebbe lasciato
morire, glielo leggeva in quella schiena eretta che si allontanava a
passi barcollanti, ma non privi della dignità che lo
contraddistingueva. Non poteva tentare di seguirlo con le gambe
rotte, non avrebbe comunque potuto far nulla per lui, ma
poté
afferrare la katana che aveva malamente piantato a terra,
sollevandola con le mani tremanti.
Chiuse
gli occhi, e seguì la strada di Didone.*
15
Gentle
[Gentile]
«Ti
ho cucinato il pranzo, Sasuke-kun.» balbetta la bambina,
porgendoglielo con le dita incerottate.
«Ti
ho ricucito la maglia, ecco.» sorride la ragazzina, con nuovi
cerotti sulle dita.
«Ti
ho aggiustato il femore e sistemato la spalla, ora prendi queste e la
febbre scenderà.» intima la ragazza, seria ma con
occhi dolci.
«Sai
benissimo che sei il migliore.» lo rassicura senza che lui le
abbia
chiesto nulla, sfiorandogli il viso con una carezza, la donna.
«Non
mi avresti sposato, altrimenti.» sdrammatizza poi.
«Sakura,
sei davvero...» gentile,
«Insopportabile.»
16
Betrayal
[Tradimento]
«Io
ti amo.»
«Ancora?
Sakura, vi ho traditi, quasi uccisi, come te lo devo dire
che-»
«Io
ti amo.»
«Stupida,
diventerai una muke-»
«Io
ti amo! Io ti amo! Non mi interessa se ci hai traditi, non mi
interessa se non mi ami, non mi interessa neppure se decidi di
lasciare che ti uccidano domani perché non vuoi
più vivere! Non c'è
condanna a morte che tenga, non mi importa di tradire il villaggio,
perché io ti amo! Ora o stai fermo e ti fai togliere le
manette o ti
spacco la testa e ti porto in spalla fin fuori Konoha!»
17
Fluid
[Incostante]
Sakura
teneva la testa china, singhiozzando silenziosamente. Poi la
sollevò,
spalancando gli occhi e ridendo, passando un fazzoletto a Naruto che
piangeva senza ritegno. Sasuke li fissava incredulo.
«Per
un film...» accennò, sgomento. Naruto e Sakura
inveirono contro lo
schermo sopra le sue parole, poi lei si lasciò cadere sul
suo petto,
rasserenata.
«Dovevi
vederla quando eri appena tornato a Konoha.»
sillabò senza far
rumore Naruto, dietro le sue spalle. «Era peggio.»
Sakura
si accoccolò più comodamente: «Mi fa
questo effetto perché mi
riempie di emozioni. E' travolgente.» spiegò.
Vedendolo
arrossire, ci mancò poco che Naruto soffocasse, una volta
caduto dal
divano.
18
Shine
[Bagliore]
Gli
occhi di Naruto e Sakura brillavano sempre, disturbandolo. Gli
ricordavano quella luce che non avrebbe più potuto avere nei
suoi,
la luce che invidiava loro.
Tre
anni dopo, con Naruto che teneva le palpebre serrate, forse per
sempre, e Sakura che guardava dritto verso di lui, una macchia
confusa rosa e rossa in mezzo a quella cornice di buio che affliggeva
il suo sguardo malato, desiderò ardentemente di vederne
anche solo
un bagliore, prima che fosse solo tenebra.
19
Money
[Soldi]
«Ma
questo significa che nonostante tutto sei pieno di soldi?»
sbottò
Naruto. Sasuke gli rifilò un'occhiataccia agghiacciante.
«Eh
sì, il nostro Sasuke-kun è proprio un bel
partito.» commentò
Sakura, annuendo solennemente.
«E
la cosa non può che farti piacere, non è
vero?» insinuò
quest'ultimo, malevolo.
«Certo,
ti porta sicuramente un gradino sopra Sai.»
confermò lei, sempre
solenne, procedendo e guardandosi attorno nella nuova casa.
Sasuke
rimase interdetto per qualche secondo. «Un
gradino?» ripeté
indignato, «Come solo uno?»
«Quindi
il ramen d'ora in poi lo offri tu, per ripagarmi di anni di amicizia,
vero?» lo inseguì Naruto.
20
Vacation
[Abbandono]
Naruto
guardava il cielo stellato, nascosto nel sacco a pelo. In mezzo a
quelle luci cercava di immaginare il volto della donna che lo aveva
dato alla luce e abbandonato per il troppo dolore di aver perso
l'amore della sua vita. Aveva parlato con Tsunade-baachan quella
sera, e la vedeva circondata da lunghi capelli rossi e con due occhi
verdi come quelli di Sakura-chan.
La
prima donna della sua vita, la prima donna ad averlo abbandonato.
Si
chiese se parlarne con la compagna di squadra, se avrebbe capito, pur
avendo una famiglia.
Poi
si diede dello stupido; Lui e Sakura-chan sapevano entrambi cosa
volesse dire essere abbandonati, prima ancora che i fantasmi dei suoi
genitori si affacciassero nelle sue giornate.
21
Small
[Piccolo]
La
sua mano era minuscola. Sakura ne sfiorò le piccole dita, e
rise di
pura gioia quando aprì gli occhietti, che stavano diventando
verdi
come i suoi. Sasuke ne sfiorò i capelli corvini, con
un'espressione
così serena da scioglierle il cuore.
«Mikoto.»
suggerì lei in un sussurro, e Sasuke la guardò,
con sospetto:
«Sicura?»
«Mikoto
Uchiha.» confermò Sakura, posandole un bacio sul
piccolo naso.
22
Forsaken
[Desolato; Reietto]
Era
seduto sull'erba, annoiato, con il viso rivolto verso l'alto, mentre
i fuochi artificiali scoppiettavano nel cielo. Intorno a lui terra
bruciata e sguardi malevoli.
Naruto
lo fissava, desolato per averlo costretto a venire, sperando che
potesse distrarsi, o persino che si impuntasse nel restare a casa,
cosa puntualmente non accaduta: aveva ceduto dopo qualche protesta
svogliata, e ora si ritrovava di nuovo immerso nell'odio.
Fece
un passo per raggiungerlo e convincerlo ad andare a casa, ma fu
superato da Sakura, che sembrava camminare sui trampoli con quei
tacchi spaventosi. La ragazza si chinò su di lui, con gli
occhi
verdi che sembravano più grandi incorniciati dalla matita
scura, e
ne intrappolò lo sguardo. Sasuke sobbalzò quando
gli mise davanti
un takoyaki, spingendoglielo quasi contro le labbra. Poco dopo Ino
parve piovere direttamente dal cielo, appendendosi al collo
dell'amica, e con lei arrivò il team dieci. E poi il team
Gai, e il
team otto. In breve Sasuke fu circondato da persone, mentre Sakura si
premurava di informarlo di ogni singolo avvenimento di quella
giornata e rideva così radiosa da far impallidire il resto.
Naruto
sorrise. Reietto non era più una parola che si potevano
permettere,
loro due.
23
Clarity
[Chiarezza]
«Ho
intenzione di parlare chiaro.» premise Sakura, rubando una
tipica
battuta di Sasuke. Lui inarcò le sopracciglia.
«Per me sei stato un
idiota dall'inizio alla fine, potevi benissimo diventare altrettanto
forte a Konoha visto che ce l'hai nel sangue, e se non dovevi
ammazzare Naruto dall'inizio potevi evitarti tutta la manfrina sui
capricci. Sei insopportabile, tu, non io, sei viziato, sei arrogante,
superbo, un vero e proprio stronzo. Sei incredibilmente fortunato che
io sia masochista e mi sia innamorata di te dal primo momento, e che
continui ad amarti anche ora che so veramente quanti puoi essere
odioso quando ti ci metti.»
Sasuke
prese un respiro profondo, si guardò attorno, e poi si
schiarì la
gola. «Quindi sarebbe un “sì, ti
sposo”?»
24
Funky
[Puzzolente; Bello]
In
meno di un secondo furono ricoperti dal liquido disgustoso dei rospi.
Sasuke era riuscito a coprirsi il viso e Sakura si era appallottolata
a terra, ma Karin ne era stata ricoperta e strillava come un'aquila,
e persino Juugo sembrava disgustato sotto quella coltre verdastra.
Suigetsu stava cercando di uccidere Naruto e Sai, quel bastardo, se
la rideva al sicuro sull'albero. Non aveva mai riso e ora si
schiantava per loro, lo stronzo.
Sakura si ripromise di ucciderlo, mentre si strizzava i capelli e si
voltava verso Sasuke, profondamente nauseato dalla puzza e
concentrato nel levarsi lo schifo dai capelli. Quando l'Uchiha
sollevò gli occhi, incontrò lo sguardo
contrariato della ragazza.
«Che
c'è? Non è colpa mia.»
ringhiò.
«Se
ti trovo così bello persino con quella robaccia addosso,
devo
proprio amarti.» considerò lei, per poi roteare su
se stessa e
colpire con precisione allo stomaco Naruto che scappava dai compagni
inferociti.
25
Love [Amore]
«Per
chi erano?» domanda Naruto, salvando al volo il sacchetto di
dolci
che Sakura stava facendo cadere nella spazzatura. Un'occhiata a
Sasuke, tanto per assicurarsi che non fossero per lui.
«Mia
madre ha compiuto gli anni, ma non li ha voluti.» spiega
Sakura,
imbarazzata. Che i genitori di Sakura non vogliano che frequenti
Sasuke non è un segreto, ma lei se ne vergogna comunque.
«Immagino
che ricordi che pessima cuoca sono, nulla di ché.»
Naruto
apre la busta, tirando fuori un biscotto e ficcandoselo in bocca
intero. Sasuke, con la faccia tosta di fingere palesemente poco
interesse, ne prende uno e fa lo stesso.
«Ottimi!»
esclama Naruto estasiato.
«Ci
hanno perso.» concorda Sasuke.
Sakura
si scioglie in un sorriso commosso e abbraccia entrambi, prima di
correre via con una scusa. Solo allora Sasuke, che ha sempre odiato
terribilmente i dolci ed è allergico al cioccolato, corre a
sputare.
«Questo
è amore.» decreta Naruto.
26
Curse
[Maledizione]
«Che
tu sia maledetto in eterno!»
Danzou
scosse la testa, paziente, mentre Sakura veniva incatenata. Sasuke e
il team Hebi la guardavano increduli dalle loro celle, senza capire.
«Sei
stato tu a rovinarci la vita!» gridò Sakura,
scuotendo le catene
che la ancoravano al muro. «Naruto ti
ucciderà!»
«Il
Kyubi lo ha sfinito. E tu e questa feccia sarete morti prima del suo
risveglio.» le fece notare con calma, richiamando le guardie.
«Se
tu fossi rimasta in silenzio...»
E
Sakura gli sputò contro.
«Preferisco
morire qui!» ruggì, «E maledirti! La
pagherai, lo sai anche tu! La
pagherai! La pagherai!»
«E'
scatenata...» mormorò Suigetsu, suo malgrado
intimorito.
«Sakura!»
ringhiò Sasuke.
«Hokage-sama,
Naruto-kun si sta risvegliando!» lo avvisò una
delle guardie.
Danzou trattenne un sibilo, e si voltò verso le altre
guardie:
«Abbiamo detto alla kunoichi che ci sarebbe stato un regolare
processo per i traditori, ma lei ha cercato di liberarli e ci ha
attaccati. E' morta per nostra legittima difesa.»
«No!»
gridò Sasuke.
«Maledetto!»
Un
Anbu estrasse la katana, avvicinandosi a Sakura che si dibatteva.
«CHE
TU SIA MALEDETTO!»
27
Masquerade
[Mascherata]
Un
top a collo alto in pelle marrone che lasciava il ventre piatto
scoperto, due corti aderentissimi pantaloncini in pelle marroni, una
soffice coda, e due orecchie del medesimo colore sulla testa. Sasuke
deglutì, cercando di non fissarle le gambe.
«Da
cosa saresti...?» accennò, con la gola secca.
«Da
moglie scoiattola.»
rispose Sakura angelica.
28
Raw
[Imbranato]
Sasuke,
rosso in viso e leggermente balbettante, tirò il colletto
che
sentiva soffocarlo.
«Io...
ti...»
Sakura
lo guardava impietosa, a braccia congiunte. Sasuke la prese per le
spalle, e lei spalancò gli occhi.
«Sakura,
io ti...» e si bloccò, ancora.
«OH,
andiamo!» protestò Ino con voce stridula,
«Devi solo dirle che la
ami, e poi entrate in casa! Questa scena è la decima volta
che la
giriamo!»
Sakura
scoppiò a ridere mentre Sasuke fissava Ino con evidente
odio.
Davvero, non avrebbe mai detto che quel ragazzo fosse così
imbranato.
29
Weapon
[Arma]
L'arma
di Sakura era senz'altro il sorriso. Solitamente le donne credevano
che per convincere bastasse piangere. Per Sasuke invece, rivedere sua
madre in quei sorrisi mesti era un deterrente per ogni azione
negativa.
30
Remember
[Ricordare]
«E
comunque, quando ti ho detto che eri insopportabile, quella notte...
l'ultima notte... era la risposta. Tu mi avevi fatto una domanda: se
ricordavo il giorno in cui le cose erano iniziate tra noi,. Quel
giorno, quando avevi detto quelle parole superficiali sull'essere
orfani, e io lo ricordavo. Era stata la prima volta che ti avevo
chiamata insopportabile. Per questo te l'ho ripetuto quella notte.
Speravo che capissi che non avevo dimenticato, in qualche modo.
Speravo forse è una parola grossa. Diciamo che ho lasciato
un
indizio. Non c'eri arrivata?» domandò Sasuke,
sfiorandole i capelli
rosa.
Lei
non rispose.
I
monitor ospedalieri non segnalarono alcun cambiamento.
31
Burn
[Ardere]
Le
fiamme nere bruciavano tutto, riducevano la terra in cenere. Il cielo
invece bruciava del rosso del Kyubi, mentre il demone ruggiva libero.
Fuoco
ovunque, in alto e in basso.
Sakura
continuò a correre, fino a raggiungere Sasuke,
abbracciandolo alle
spalle e stringendo le mani contro il suo petto, sicura che anche
questa volta si sarebbe fermato. Non si rese neppure conto che
l'Amaterasu avvolgeva anche lui e la bruciava, viva.
32
Change
[Barattare]
Kabuto,
no, quello era
Orochimaru,
spostò
lo sguardo da lui, incosciente a terra, a lei, che aveva esaurito il
chakra.
Sakura
represse un gemito.
«Prendi
il mio. Ho la potenza di Tsunade, e potrai recuperare le forze.
Prendi il mio corpo, non avvicinarti a Sasuke-kun.»
33
Chill
[Assideramento]
Sakura
gli poggiò un veloce bacio sulle labbra, che la
scaldò per qualche
secondo. Sasuke la guardò esterrefatto.
«Sto
morendo, ne avevo il diritto.» sussurrò lei,
lasciandosi cadere
sulla neve. «Almeno mi ha scaldata un po'.»
«Non
stai morendo.» la contraddisse lui,
«Melodrammatica. Naruto
arriverà presto.» aggiunse, e si guardò
attorno, sperando fosse
vero.
«Beh,
se non arriverà, ne è valsa la pena.»
ridacchiò lei, troppo
debole per muoversi. Sasuke la scrollò bruscamente,
tirandola a
sedere.
«Sei
veramente stupida.» bofonchiò imbarazzato, prima
di scaldarla
un altro po'.
34
Depth
[Abissi; Altezza]
Con
un piede che sfiorava l'abisso, chiuse gli occhi.
«Ti
prego, no!» gridò Ino, arrancando alle sue spalle.
«Hai sempre
detto che sempre detto che sarebbero tornati, cos'è cambiato
ora?
Maledizione Sakura, se ti butti mi butto anche io!»
minacciò.
«Gli
somiglia.» sussurrò l'altra.
«Cosa?»
«Il
vento freddo, il buio completo... Non è come saltare in
Sasuke-kun?
A me basta anche così, purché poi tutto il dolore
vada via, mi
basta anche solo questo, solo per qualche attimo...»
E
Ino scoppiò in lacrime, riuscendo ad afferrarla per un
braccio e
tirarla indietro, consapevole che se avesse voluto, avrebbe avuto
tutto il tempo di gettarsi.
«Gli
occhi di Sasuke-kun non erano così bui.»
«Lo
erano, Ino. Lo sono.»
35
Temptation
[Tentazione]
Le
dita scivolarono oltre la garza, sfiorandogli il braccio e
ritraendosi di scatto. Sakura fece per alzarsi, ma Sasuke la
trattenne con forza, incrociandone lo sguardo. Lei arrossì,
trovandosi sopra di lui e a contatto con la sua pelle che, a
differenza di quanto sembrava, era bollente. Si avvicinarono l'uno
all'altra studiandosi a vicenda, cercando di prevedere la reazione
dell'altro e al tempo stesso incapaci di fermarsi.
«Ohi!
Sakura-chan! Sasuke! Siete qui?» chiamò Naruto, da
qualche parte
nella foresta.
Sakura
si sollevò di scatto, mentre Sasuke riprendeva fiato. La
ferita non
la sentiva neanche più. Il calore di Sakura, sì.
36
Sloth
[Accidia]
Sasuke
sbadigliò silenziosamente, poi strinse gli occhi con forza,
stirando
le braccia. Deciso ad alzarsi entro pochi secondi, si voltò
su un
fianco, godendo di quanto il cuscino fosse fresco contro la sua
pelle. Accanto a lui Sakura dormiva ancora, con un mezzo sorriso in
volto. Sasuke distese le labbra in un sorriso genuino, ora che lei
non poteva vederlo naturalmente, e cingendola con un braccio per
attirarla a sé decise che un'altra ora di sonno sarebbe
stata
accettabile, lavoro o meno. Dopotutto era amico dell'Hokage, no?
37
Silent
[Calma]
Sasuke
ripulì il sangue dalla lama della katana, e se la rimise in
spalla.
Sorpasso i cadaveri, mentre il team Hebi lo seguiva in silenzio, e si
sfiorò un occhio dolorante. Era ora di marciare verso Danzo,
se
finalmente le intromissioni erano finite.
«Ce
ne sono altri.» li avvisò Karin, esausta.
Sasuke
sospirò, evitando di perdere la calma, consapevole che
avrebbe
dovuto schiacciarne molti prima di arrivare al capo.
«Ne
sento quattro. Sono... ah, c'è il chakra di quel tizio di
prima,
quello che ha mandato i kage bushin. Poi due... jonin direi, a
giudicare dalla forza. E qualcuno con meno chakra degli altri... se
non lo sta nascondendo.»
Naruto,
Kakashi, quel ridicolo capitano che aveva salvato Naruto nel
nascondiglio di Orochimaru e Sakura.
Sasuke
estrasse lentamente la katana, e nell'aria cominciarono a crepitare
scosse elettriche.
Karin
si ritrasse, spaventata. «Di nuovo, credo stia perdendo il
controllo
di nuovo! Ma che gli prende?» domandò, rivolta
agli altri. Suigetsu
scosse la testa, amareggiato, mentre Juugo fingeva di non ascoltare.
38
Scream
[Urlare]
«...
e infine aver tentato di assassinare l'Hokage Danzo-sama, Sasuke
Uchiha viene condannato alla pena di morte, e con lui la sua squadra
e tutti coloro che hanno partecipato al complotto, seppur
appartenenti al villaggio stesso.»
Sasuke
assottigliò lo sguardo, senza capire. Si guardò
intorno, facendo
per la prima volta attenzione alla folla, e scorse il team sette al
completo, in manette.
«L'esecuzione
verrà eseguita immediatamente per scongiurare ulteriori
pericoli.»
«NO!»
si levò una voce femminile, e molte altre si aggiunsero:
«Risparmiate i ragazzi!» «Abbiate
pietà!» «La mia bambina! No,
vi prego!» «Naruto-kun!»
«Fermatevi!»
«Una
rivolta.» azzardò un Suigetsu compiaciuto.
Sasuke
continuava a fissare Sakura e Naruto, che non abbassavano lo sguardo.
Dei tre, per una volta, era lui quello a urlare in silenzio, con
occhi inorriditi.
Lasciatemi
vivete vivete vivete vivete vivete!
39
Elements
[Elementi]
«Facile,
io e Sasuke saremmo il fuoco, e Sakura la terra.»
esclamò Naruto,
sedendosi sul letto ospedaliero.
«Lascia
perdere i test idioti...» borbottò Sasuke,
afferrando una sedia.
«E
poi ti sbagli, Sasuke è senza dubbio aria. Senza aria non si
può
vivere, ed essa sembra a portata di mano, ma è
inafferrabile, si
sposta come vento, e va' dove vuole. Senza aria neppure il fuoco
può
bruciare. E anche tu sei aria, Naruto. Sarai sempre libero, qualunque
cosa accada, e ci sei sempre per tutti..»
Entrambi
guardarono Sakura, sconvolti. Era la prima volta che parlava, dopo
aver incontrato Madara Uchiha.
«E
tu cosa saresti, Sakura-chan?» azzardò timidamente
Naruto.
«La
cenere rimasta quando l'aria è stata spazzata
via.» rispose
apatica, prima di tornare a chiudere gli occhi, come sempre.
40
Euphoria
[Euforia]
«Non
è grandioso? E poi Naruto ora è chunin, era
inutile farlo
gareggiare con i genin ormai! Vero Naruto?»
«Sakura-chan,
io...»
«E
ora che abbiamo sistemato gli occhi di Sasuke-kun, a pensarci bene
anche lui potrebbe diventare chunin in poco tempo, dopotutto nessuno
pensa più niente di stupido su di lui, e Kakashi-sensei ha
assicurato che sarebbe andato tutto bene! Vero, Sasuke-kun?»
«Frontespaziosa,
non...»
«E'
tutto perfetto, vero Ino? L'ha detto anche Tsunade-sama, che lo
è!
Andrà di sicuro tutto bene!»
«Sakura...»
«Insomma,
che avete voi tre? Va tutto bene, va tutto alla grande! Vedrete che
appena sarà uscito di ospedale il team sette
potrà avere missioni
normalissime! Io mi riprenderò e starò bene di
sicuro, andrà tutto
bene!»
«Hai
ragione! E' così!» confermò infine
Naruto, e Sasuke valutò che
dal tono e dalla voce, Sakura non avrebbe mai potuto capire che il
ragazzo stesse piangendo. Non lo avrebbe di certo notato con quegli
occhi che si era rovinata, e che presto si sarebbero spenti, proprio
mentre i suoi riprendevano a vedere. A Sakura non importava, diceva,
purché lui fosse lì, e continuava a ridere
euforica, isterica.
41
Fantasy
[Fantasia]
Sasuke
chiuse gli occhi, e provò ad immaginarlo per un momento:
Naruto che
strepitava qualcosa accanto a loro, ridendo poi sguaiatamente,
Kakashi seduto contro un albero che sfogliava un libro, Sakura che
gli porgeva il pranzo che aveva cucinato lei, con un sorriso dolce.
La pace assoluta.
Riaprì
gli occhi, e strinse la mano intorno all'elsa della katana.
Era
solo una fantasia impossibile da realizzare.
Non
sarebbe accaduto mai, perché davanti a lui c'era Naruto
pronto a
combattere, e ora, uno dei due sarebbe morto.
42
Ash
[Frassino; Cenere]
Strinse
il paletto tra le dita, incredulo. Davanti a lui la vampira lo
fissava, assetata di sangue. Gli occhi verdi stavano mutando in
rossi, i capelli rosa volavano nel vento notturno, e il suo corpo si
preparava a scattare.
Di
tutti, proprio lei gli si era dovuta parare davanti.
Gli
si avventò contro, e per lui fu automatico, non voluto,
scansarsi e
trafiggerla al cuore.
«Sasuke
è al quarto piano, salvalo, Naruto.» fu il
sussurro al suo
orecchio, prima che Sakura sorridesse tra le lacrime e finisse in
cenere.
Di
tutti, proprio l'unica incapace di mettere da parte il suo amore,
persino da morta.
43
Transparent
[Limpido]
«No,
sono felice che voi siate rimasti qui.»
Silenzio
completo.
Tutti
gli occhi su Sasuke, che spinse avanti violentemente il bicchiere:
«Cosa mi avete fatto bere?» gracchiò, un
filino isterico. La
risata della Yamanaka lo atterrì.
«Solo
qualcosa che renderà i tuoi sentimenti più
limpidi. Dovevo testarlo
su qualcuno...»
«Testar...
Mi avrai avvelenato!» l'aggredì, balzando in
piedi. Shikamaru,
dall'altro capo del tavolo, si alzò a sua volta, all'erta.
«Nah,
ci penso io a calmarlo,» lo tranquillizzò Naruto,
«Oh, Sasuke,
cosa provi per Sakura?» domandò poi, sghignazzando.
Sasuke
cambiò colore, e dopo un'occhiata omicida e una mano per
tenersi
chiusa la bocca, riuscì quasi a spedirgli contro un katon
prima di
fuggire.
Sakura,
incredula e sognante, non riuscì a spiccicare parola.
44
Unique
[Unico]
«Che
ne dici, usciamo?» domandò lui, togliendo la
camicia da infermiere.
Si poggiò all'armadietto, e la guardò con gli
occhi che brillavano
di speranza. Dietro di loro Ino si vestiva a rallentatore, per
ascoltare.
«Solo
un caffé...»
Sakura
fu sul punto di dire sì, per la prima volta, dopo cinque
anni. Poi
si rese conto del perché, guardando gli occhi e i capelli
neri
dell'altro.
Era
inutile tentare di rimpiazzarlo, l'aveva amaramente scoperto uscendo
con Naruto e rischiando di rovinare tutto.
«Facciamo
un'altra volta.»
45
Delicate
[Cagionevole]
Sakura
si piegò in due all'ennesimo attacco di tosse, che le
raschiò
ulteriormente la gola.
«Ma
davvero, a Konoha non farà un gran freddo, ma fare il bagno
di
notte, con la tua salute già da schifo...»
borbottò Ino,
lanciandole una borsa dell'acqua calda.
Sakura
arrossì, bofonchiando una mezza conferma. Se Ino avesse
saputo che,
una volta tornata a casa, Sasuke sarebbe saltato dalla finestra e
trovandola a letto con la febbre come spesso capitava e, forse
credendo che lei non se ne accorgesse, si sarebbe unito a lei
silenziosamente per tenerla d'occhio, l'avrebbe come minimo chiusa in
una cella frigorifera.
46
Shoes
[Pattini]
Davvero,
era proprio
imbarazzante
che
Naruto fosse un asso naturale coi pattini su ghiaccio, mentre loro
due si ritrovavano a muovere passi incerti come quelli di un cucciolo
di cervo, con le ginocchia che si piegavano nel tentativo di non
cadere e movimenti circolari di braccia per mantenere l'equilibrio
precario.
«Ti
insegno io, Sakura-san!» si offrì Lee,
più che entusiasta, e
Sakura sentì una spinta contro la schiena e il calore di
Sasuke che
la portava via con sé.
«Hanno
detto di stare con il compagno seduto dietro al proprio
banco.» gli
ricordò gelido, prima che entrambi perdessero il controllo e
finissero a terra. Sakura scoppiò a ridere, mentre Sasuke si
passava
una mano tra i capelli e sbuffava contrariato.
«Sai
che c'è Naruto seduto dietro di te, vero?»
«Zitta,
zitta, noiosa. Rock Lee non lo sa.»
47
Weather
[Superare]
Guardava
la loro schiena allontanarsi da lei, l'uno mettendo mano alla spada,
l'altro preparando il rasengan.
Sakura
scattò in avanti, incurante delle ferite e delle ossa rotte,
caricando un pugno spaventoso e passando tra di loro, prima di
abbattere la propria forza sovrumana contro la montagna, finendo con
lo spezzarla in due.
Ci
aveva messo tutte le sue forze, fino a consumarsi e a rompersi anche
le nocche, ma le bombe già posizionate dagli altri
esplosero,
facendo saltar per aria i nemici. Lei riprese fiato, allargando le
gambe per mantenersi in piedi, mentre Sasuke e Naruto, rimasti di
stucco, non osavano parlare.
«Ve
l'ho detto, non mi lascerò più superare da
voi.» annunciò con
sfida, prima di riprendere a correre.
48
Obsession
[Ossessione]
«Il
team sette è un team di imbecilli. Sono tutti ossessionati
da
qualcosa. Chi dalla vendetta, chi dal deficiente ossessionato con la
vendetta.» sbottò Kiba, suo malgrado dispiaciuto.
«Non vale la
pena piangerne. Tanto non possiamo fermarli, sono già
lontani.»
Tenten
sospirò, poggiando una mano sulla spalla di Ino, che
continuava a
singhiozzare.
«Lo
sono sempre stati.»
49
Missing
[Fallendo]
Sasuke
strinse gli occhi, trattenendo le lacrime di frustrazione e
desolazione. Era stato inutile, tutto quanto. Suo fratello era morto
per salvare lui, non era mai stato il mostro che aveva inseguito.
Danzo era già stato eliminato da Naruto, non poteva cercare
alcuna
vendetta. E Sakura era morta per difenderlo dal colpo del Kyubi, che
ora aveva mostrato tutte le nove code.
Stava
fallendo, semplicemente.
50
Flattery
[Lusinga]
«I
tuoi occhi sono del colore di due pietre preziose, i tuoi capelli
come onde morbide e soffici di cielo al tramonto...»
«Naruto,
non ti darò il permesso di uscire dall'ospedale in
anticipo.»
tagliò corto.
«Ma
sto bene, Sakura-chan!» si lagnò lui, gettandosi
indietro.
«Io
però non dovrei avere alcun problema se lo lasciassi ora,
no?» si
intromise Sasuke, affacciandosi alla porta. Sakura roteò su
se
stessa, già furiosa.
«Non
essere irresponsabile anche tu!»
Sasuke
si chinò verso di lei con espressione ironica, togliendole
il fiato:
«Ma io frequento tutti i giorni il miglior dottore di Konoha,
non ho
bisogno di tutte queste infermiere attorno.»
Sakura
si incartò in pieno: «Mh. No. Beh, sì,
in effetti non... cioè,
non stai più così male, ti ho curato io.
Sì, ti faccio fare il foglio di dimissioni,
d'accordo.»
La
dottoressa si affrettò a fuggire, mentre Sasuke rivolgeva un
ghigno
vittorioso a Naruto e lasciava la sua stanza tra le sue imprecazioni.
51
I
Love The 70s [Amo gli anni '70]
Sasuke
fissò i genitori sbalordito. «Vi siete conosciuti
al concerto di
chi?»
«The
Damned.» ripeté Mikoto, con orgoglio.
«Abbiamo sorvolato l'oceano
entrambi pur di ascoltarli dal vivo... altri tempi...»
«Non
dirlo come se fossimo vecchi...» protestò Fugaku,
mentre Itachi si
poggiava alla credenza per non cadere. «Per la musica
facevamo di
tutto. Era giusto così, allora. E ho detto “allora”,
non pensate di poter fare lo stesso voi.» precisò
sostenuto.
«Vostro
padre era attirato dai miei capelli.» ricordò
Mikoto, ridendo
imbarazzata. «Li avevo colorati. L'unica giapponese presente,
e per
di più coi capelli blu.»
«Blu?»
ripeterono entrambi i figli, esterrefatti. «E a te stava
bene?» non
riuscì a trattenersi dal chiedere Sasuke, al padre.
«So
che posso sembrare una persona poco aperta, ma non lo sono.»
dichiarò Fugaku, dandosi un tono. «Non sono le
tinte per capelli
ciò che contano. Tra l'altro, i ragazzi di oggi dovrebbero
conoscere
la vera musica.»
«Oh.»
Sasuke colse l'occasione al volo, «Allora devo portare una
ragazza a
cena, domani.»
52
Stripes
[Tigri]
«Tu
e quell'idiota del tuo compagno di squadra non sapete quando
è ora
di smettere.» borbottò torva la kunoichi dalla
pelle scura. Sakura
la ignorò, procedendo nonostante la stanchezza. «E
quell'Uchiha non
è poi un traditore anche per voi? Non importa se
è stato un amico
in passato, è diventato feccia e va' eliminato.»
Sakura
si voltò ferocemente e l'aggredì prima ancora che
lei potesse
vederla e gli altri tentare di fermarla. Le fracassò una
spalla con
un pugno e le ruppe uno zigomo, prima che Naruto riuscisse a
separarle.
Il
fantasma di poco prima era diventato una tigre, furente e pericolosa:
«Non. Nominarlo. Neppure.» ringhiava, mentre Naruto
la bloccava
come meglio poteva.
53
Shapes
[Forme]
L'esilio
era stato semplice da gestire in fin dei conti, e ora che Naruto
sarebbe diventato davvero Hokage, volendo sarebbe potuto tornare a
Konoha. Il punto era se lo voleva o meno.
E
poi arrivò lei, coi capelli rosa legati in due codini bassi,
le
forme generose, il portamento severo: la copia della sua maestra. Ma
con l'amarezza in meno, perché la persona che amava non era
morta,
solo lontana.
«Andiamo?»
gli disse soltanto, come se non si fossero visti dal il giorno prima,
invece che due anni. Gli porse una mano, e Sasuke l'afferrò.
54
Question
[Domanda]
«Dopo
tanto tempo... secondo me dovremmo sposarci.»
Sakura
mise già la tazza di caffè, cercando di non
morire in quel momento,
perché sarebbe stato uno spreco. Alzo lo sguardo su Sasuke,
che
fissava la parete con interesse, e poi lei con sospetto.
«No?»
«Non
ho sentito la domanda.»
Sasuke
sbuffò, prese un respiro e bofonchiò rassegnato:
«Credo che
dovremmo sposarci, dopotutto.»
«Non
è una domanda neanche quella.»
puntualizzò Sakura, assumendo una
sfumatura scarlatta e al contempo cercando di non ridere:
«Hai paura
che rifiuti?»
«Ridicolo.»
sentenziò lui, «Allora?»
«Cosa
allora?» miagolò lei.
«Dannazione,
Sakura! Vuoi sposarmi sì o no?»
«Vediamo...»
tentennò lei, provocandolo.
«Me
la pagherai per questo.»
55
Greeting
[Salutando; Dando il Benvenuto]
«Ohy,
Sasuke.»
L'Uchiha
alza a fatica la testa, arrancando malfermo sulle gambe e ansante.
«Dì,
ti va del ramen?» domanda Naruto, ridendo a bassa voce e
pulendo il
sangue che gli gocciola sul vento.
«Sei
un idiota.» gli dice di cuore.
«Non
te n'eri ancora accorto?» domanda la voce fioca di Sakura,
sulle
spalle di Kakashi. Sobbalzano tutti, convinti che fosse come minimo
in coma.
«Sì,
ma tendo a dimenticarmi delle cose spiacevoli.» borbotta
Sasuke,
inciampando e venendo salvato all'ultimo da Suigetsu, prima che si
schianti a terra e lì resti.
«C'è
una folla più avanti.» annuncia Karin, arresa. Non
riesce neanche
più a tremare dopo le ultime tre ore. Nessuno riesce ad
averne
paura: se li uccideranno almeno potranno riposare.
Ma
poi riconoscono le voci, e soprattutto il tono felice.
«Eccoli!
Gli eroi!» grida Ino, che ha avuto la brillante idea di
richiamare
le persone e snocciolare loro la vera storia del clan Uchiha, di
Danzo, di Madara e tutto quello che gli ha raccontato il tizio dalla
doppia personalità che Sakura gli ha affidato prima di
correre di
nuovo via dietro Sasuke e Naruto. E tutti cominciano a urlare:
“Hanno
fermato l'Akatsuki e il Kyubi!” “L'eroe Naruto e la
sua
squadra!”e cose simili, e poi i loro amici corrono loro
incontro
prima di tutti, e persino Sai grida un'entusiasta: «Ce l'hai
fatta,
Naruto!»
Naruto
sorride, ed è Sasuke a reggere lui stavolta, prima che
crolli. Si
mantengono dritti assieme, e una mano di Sakura che sembrava
scivolata casualmente via dalla presa di Kakashi sfiora la spalla di
Sasuke.
«Bentornato.»
dicono insieme lei e Naruto.
56
Expression
[Espressione]
Persino
Sasuke Uchiha aveva un cuore che era possibile toccare, e
più grande
di quanto si potesse intuire.
E
il motivo per cui non era fuggito dall'ospedale e da Konoha quella
notte stessa, stava tutto lì: nelle facce di Naruto e
Sakura, il
primo apertamente vittorioso, la seconda che tentava di mostrarsi
arrabbiata, riuscendo quasi a farlo ridere tanto era buffa. Kakashi
poi, con quell'unico occhio, aveva mostrato sin troppo.
E
se tutte le mattine quei due avessero continuato ad avere
quell'espressione così felice e incredula che mostravano
ora, nel
trovarlo ancora lì, con loro, probabilmente non sarebbe
più
riuscito a scappare via.
57
White
Space [Spazio Bianco]
Per
una volta non si tratta di un disegno astratto, ma dell'immagine che
gli si è impressa in mente per giorni, da quando Ino ha
insistito
per una foto e lui l'ha scattata. C'è
qualcosa
di
sbagliato in quell'immagine, e ha tentato di fare un disegno
stilizzato per capire cosa: ecco Sakura che sorride orgogliosa con
l'uniforme da jonin, e alla sua destra c'è Naruto che
incrocia le
braccia, vestito allo stesso modo, e guarda avanti baldanzoso.
Qualche tratto nero per indicare Kakashi, seduto su una finestra alle
loro spalle, di cui si intravedono solo le gambe a sinistra. Sai si
sta chiedendo se aggiungere altri particolari, quando lo nota.
Ecco,
è quello spazio bianco alla sinistra di Sakura, l'errore.
58
Foreign
Language [Linguaggio Straniero]
Parlare
con le donne era come addentrarsi in una lingua straniera e ignota a
tutti gli uomini, senza dubbio.
Sasuke
le aveva chiesto una cosa soltanto: “resta
indietro”. Non
importava che lei fosse una jonin adulta con la sua stessa
esperienza, quello era Juugo
e stava perdendo il controllo. Lui dopo la battaglia finale aveva
perso quel chakra così minaccioso da calmarlo, a
detta sua si era rammollito per colpa di quella coppia di idioti con
cui faceva squadra, e
quindi era finito a terra e stava pensando a come farlo tornare
normale senza sfruttare gli occhi.
Davvero,
non era stata una buona idea venirlo a trovare a Konoha.
E
naturalmente Sakura non aveva recepito il messaggio. Si era piantata
davanti a Juugo, bloccandone un pugno con una mano sola, e aveva
sentenziato: «Calmati. O ti uccido prima che tu diventi
zio.»
La
frase, già incomprensibile di per sé, aveva
incredibilmente calmato
Juugo, che era crollato seduto a terra. Suigetsu e Karin si erano
voltati a guardarla a occhi spalancati, e aveva anche sentito un urlo
da parte di Naruto. Poi anche Sasuke c'era arrivato, una volta usciti
dalla foresta e dopo quindici minuti di silenzio perplesso. Ed
eccolo, rigido come uno stoccafisso, e per la prima volta in vita sua
balbettante e sconcertato: «Sei davvero incinta? A-avevo
notato che
i vestiti ti stavano più stretti ma non... Potevi
dirmelo!»
Sakura
lo aveva interrotto con un ringhio e uno spintone: «KARIN
E' INCINTA! NON IO!
Spero che Juugo perda ancora il controllo e tu muoia!»
concluse con
odio estremo, mollandolo lì con uno strano rimescolamento
allo
stomaco che più che sollievo, sembrava delusione.
59
The
Five Senses [I cinque sensi]
Kakashi
è senza dubbio la vista. Non importa che possa usare un solo
occhio,
lui vede ciò che è importante, ciò che
c'è da vedere davvero.
Quando lo guarda in faccia, prima di rifugiarsi nuovamente dietro le
pratiche da sbrigare come nuovo Hokage, capisce che Sasuke gli
è
grato per quello che ha fatto, anche se non ha detto nulla.
Quel
tizio lì, Sai, è il gusto. Percepisce quanto
Sakura sia acida sotto
quelle pose da dolce fanciulla, quanto Naruto sia amaro sotto quel
sorriso, quanto Kakashi sia piccante
e bruci nonostante
l'aria calma e imperturbabile. E purtroppo per lui sì,
capisce anche
quanto
lui
sia dolce, in
fondo a quel muro di spine che si è creato attorno.
Naruto
è l'udito. Semplicemente. Perché lui sa ascoltare
le parole, il
silenzio, le lacrime, la rabbia. E sa comprendere.
Sakura
è il tatto, perché ha sempre bisogno di
abbracciarlo, sfiorarlo, o,
come la prima volta in cui si sono rivisti dentro Konoha, colpirlo e
magari fratturargli una scapola e uno zigomo.
E
lui è l'olfatto, naturalmente. Perché anche se
non lo ammetterà
mai, ha sentito l'odore di casa nel momento stesso in cui Naruto gli
ha portato di nascosto quella ciotola di ramen, Sakura è
saltata a
sedere nel suo letto e Kakashi ha aperto il suo libro.
60
Wide
Open Space [Spazio Spalancato]
«E
adesso?» domandò Sakura, osservando l'enorme
cratere dove un tempo
esisteva Konoha. C'era già qualche baracca innalzata grazie
all'arte
del legno, ma la desolazione regnava sovrana. Sasuke si
guardò
attorno, senza sapere bene cosa sentire. Naruto poggiò una
mano
sulla spalla dell'uno, e una sulla spalla dell'altra.
Sasuke
fu sul punto di scrollarsi quella mano di dosso, quando l'altro
continuò: «Costruiremo un'altra Konoha, una senza
complotti e senza
odio. Siamo il team sette, quindi possiamo fare tutto.»
decretò, sicurissimo delle proprie parole, strappando un
sorriso
anche all'amica.
«Certamente,
futuro Hokage-sama.»
Naruto
saltò avanti, atterrando qualche metro più avanti
e più sotto. Poi
si voltò a braccia aperte. «Andiamo, su!»
«Abbiamo
le ossa rotte e non guariamo velocemente come te.» gli
ricordò
Sasuke, con un broncio che aveva un ché di infantile.
Sakura
rise finalmente, e saltò avanti, sollevando le braccia,
volando
verso lo spazio infinito di possibilità che si spalancava
davanti a
loro.
Sasuke
li guardò dall'alto, alzò lo sguardo al cielo con
palese
disapprovazione, e infine, guardando le loro espressioni, non
poté
che scuotere la testa e buttarsi.
Qualche
auto-commentino perché sapete che non ne posso fare a meno:
#2
Honor è una delle poche che mi piacciono. Sasuke
sarà pure
menefreghista e altezzoso, ma penso che all'onore ci tenga, suo come
degli altri. E poi non c'è vero
amico-spasimante-qualunquecosamaschio che non se la prenda quando
qualche altro essere XY entra nel suo territorio a parlar male delle
sue donne XD
#7
Ho immaginato il «Trovato.»
con lo stesso tono in cui Sakura lo dice a Kakashi-sensei, quando gli
dimostra la sua forza per la prima volta nello shippuden.
#11
Ho sempre sognato una Ino che dice qualcosa di simile a Sasuke.
#12
Come dice la Sil, è banale. Ma di solenne mi viene in mente
solo la
morte e il matrimonio, e quei due li si ammazza sempre... XD
#14
*Didone, cercate su google la sua bella storia, è una figura
mitologica, una regina di Cartagine e di Tiro. Secondo la narrazione
virgiliana, si innamorò di Enea e disperata di vederlo
partire si
uccise, trafiggendosi con una spada.
#16
Visto che è sempre Sasuke il traditore, per una volta volevo
fare
Sakura che molla tutto. Naruto lo sa, eh. Ma per una volta toccava a
lei.
#22
C'era più di una traduzione per Forsaken,
e ho scelto di usarne due.
#23
Sasuke è quello che dice sempre di parlare chiaro. Date
un'occhiata
alla pagina autrice di suni
e noterete XD
#24
Come per la 22.
#31
Sottolineo il viva finale perché Sakura è viva
solo ora che lo
tiene abbracciato. “Anche questa volta” si
riferisce alla foresta
della morte, dove è riuscita a bloccare il segno maledetto.
#32
Poco avanti nel futuro rispetto al manga.
#38
Le virgole finali mancano volutamente perché di solito uno
non fa
tutte queste pause nei pensieri, tra una parola e l'altra,
specialmente mentre gli stanno per ammazzare qualcuno davanti.
#40
Euforia mi sa di una felicità esagerata, sfrenata, negativa.
#60
Per chiudere mi sembrava giusto far spiccare loro un salto verso il
futuro e chissà che.
Grazie
come sempre alla cara Sil -WhisfulThinking- che beta sempre tutto, ad
Akami che legge in anteprima e mi rallegra con le sue risate, e a chi
commenta. So che è uno sforzo, lo è anche per me
XD
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