Capitolo 53 - 25 dicembre 2006
25 dicembre 2006
Il
mondo magico considerava Harry Potter un eroe per aver sconfitto
Voldemort, ma in quel momento per Jupiter e Teddy era semplicemente
l'eroe del Natale perchè il suo regalo per loro fu una
Firebolt
3000, il manico di scopa più desiderato quell'anno da tutti
i
giovani maghi, anche se quello di Teddy era stato modificato
per
ridurre la velocità dato che era veramente troppo giovane
per
guidarlo.
“Teddy
ci sarebbe rimasto molto male se l'avessi regalato solo a Jupiter... E
poi... volevo regalarglielo in ogni caso, ci teneva così
tanto!“ disse Harry.
“Ti
capisco Harry... Anch'io conoscevo un padrino disposto a fare
qualsiasi cosa per il suo figlioccio! Grazie di cuore e buon Natale...
” rispose Rebecca abbracciandolo con affetto.
Dopo
lo scambio dei doni Andromeda si fece raccontare per l'ennesima volta
da Jupiter quanto accaduto a Grimmauld
Place.
Jupiter,
fiero
e orgoglioso, le aveva raccontato di come il nome di Sirius era
riapparso sull'arazzo.
Lo
considerva il più bel regalo che avesse mai ricevuto, e
stentava
ancora a credere di essere stato lui il principale artefice di
quell'evento straordinario.
Invece
non parlava
volentieri di ciò che era successo al ritratto di Walburga
perchè
quell'episodio l'aveva scosso profondamente.
Sapeva
che non si trattava di una persona in carne e ossa però
ugualmente
gli era sembrato di avere in commesso un omicidio, anche
se Harry gli aveva spiegato che alla
fine
era stata Walburga Black a distruggersi da sola, corrosa dall'odio
che aveva sempre avuto nel sangue.
In
quel momento però Jupiter e Teddy erano concentratissimi
sulle loro
nuove
scope,
al punto che Harry aveva dovuto scagliare contro di loro un
Petrificus Totalus per fermarli dato che avevano iniziato a
gareggiare percorrendo a tutta velocità il corridoio
principale del
castello, e alla fine Rebecca aveva minacciato di distruggere le
scope dopo aver visto Teddy che trasportava James Sirius mentre Albus
Severus era stato preso a bordo da Jupiter.
"Ma
dai mamma... Volevamo farli divertire un po', e poi volavamo basso!"
aveva protestato Jupiter mentre Teddy veniva rimproverato da
Andromeda e Harry discuteva con Ginny.
"James Sirius
ha quattro anni e Albus ne ha solamente due! Ci vuole un mago
maggiorenne per trasportare sulla scopa bambini così
piccoli! Sarò
anche una Babbana, ma certe cose le so anch'io!" aveva risposto
Rebecca ponendo fine alla discussione, e Jupiter si era allontanato
sconfitto.
Una
volta ristabilita la calma l'atmosfera era decisamente cambiata in
meglio, perchè c'era molto da festeggiare quel giorno.
Molly
anche quell'anno distribuì maglioni a tutti e, insieme ad
Arthur,
regalò a Rebecca un orologio magico come quello della
Tana.
Rebecca
ne fu felice perchè si era innamorata di quell'orologio a
prima
vista, e osservò divertita le lancette con il suo nome e con
il nome
di Jupiter puntate sul Castello di Alphard.
"Presto
sul nostro orologio apparirà un altra lancetta!" aveva detto
Hermione sorridendo, e tutti, dopo un iniziale momento di
smarrimento, si erano precipitati a fare le congratulazioni a lei e a
Ron: la famiglia Weasley avrebbe acquistato presto un nuovo elemento.
"Ma
vi siete messi d'accordo tu e mio fratello?" aveva detto Ginny
sbalordita rivolgendosi ad Harry e, pochi istanti dopo, fu chiaro a
tutti che anche la famiglia Potter sarebbe presto aumentata, e questo
fece versare fiumi di lacrime a Molly.
"Ma
davvero appare
un'altra lancetta quando nasce un bambino?" aveva chiesto
Jupiter.
“Certo! Quando in
famiglia entra un nuovo membro
l'orologio si regola di conseguenza!" aveva spiegato Harry. "E
spero tanto che sulla nuova lancetta ci sia scritto il nome Lily
Potter... come mia madre... Dopo due maschi vorremmo proprio una
bambina, anche perchè Ginny inizierebbe a trovarsi in netto
svantaggio!"
Il
pomeriggio di Natale scivolò via tra chiacchiere giochi e
risate.
Isabel,
Molly e Andromeda, sedute accanto al camino, erano impegnate in una
fitta conversazione.
"Sono
felice per Rebecca... erano anni
che
sognava un Natale così!" disse Isabel. "Non faceva
altro che ripeterlo... Quando
Jupiter tornerà nel mondo magico
faremo una grande festa di Natale al castello! Io la stavo
ad
ascoltare, ma avevo paura che quel gufo di cui lei mi
parlava sempre non sarebbe mai arrivato, temevo che nessuno si
sarebbe più ricordato di Jupiter... Per undici anni ho
vissuto con
questa angoscia, perchè sapevo che se nulla di tutto questo
fosse
accaduto sarebbe stata davvero
la
fine per mia figlia! Voi
ora
la vedete
allegra e sorridente ma... quanto ha sofferto... e
quanto le manca ancora Sirius... Lei
non ne parla mai, ma io lo so... " concluse Isabel con gli occhi
lucidi mentre osservava Rebecca che chiacchierava animatamente con
Hermione e Ginny.
"Fu
Remus a darci la notizia... Povero ragazzo, cercava di farmi coraggio ma
alla fine fui io a dover confortare lui... Era distrutto per
non
essere riuscito a salvare il suo migliore amico!"
proseguì Isabel. "Furono momenti terribili, credevo che mia
figlia sarebbe morta dal dolore, che non si sarebbe più
ripresa... E
poi anche Remus... e
Ninfadora... Sì Andromeda, ho conosciuto anche tua figlia,
era come
una sorella per Rebecca...” disse Isabel stringendole la mano.
“Fu
un altro duro colpo per tutti noi, un
incubo senza fine...
Rebecca non vi ha mai dimenticato, nessuno di noi vi ha mai
dimenticato... quel Natale a Grimmauld Place è sempre stato
uno dei
ricordi più belli della mia vita!”
“E'
tutto finito adesso per fortuna... anche se certe ferite non potranno
mai più rimarginarsi... “ disse Molly con gli
occhi lucidi
pensando a Fred.
“Mi
sento in colpa per non aver saputo apprezzare Remus come avrebbe
meritato, almeno all'inizio” disse Andromeda. “Ho
allontanato mia
figlia da me... Mi sono comportata come mia madre... Se solo avessi
saputo che mi restava così poco tempo
da passare insieme lei... “
“Però
alla fine vi siete riconciliate, e hai imparato a voler bene anche a
Remus. E hai cresciuto benissimo Teddy. Non tormentarti Andromeda...
sono sicura che sono fieri di te!” disse Molly.
“E'
dura ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo farlo per loro”
disse
Isabel guardando Teddy e Jupiter che giocavano a Sparaschiocco con
George. “E vorrei che anche Rebecca si rifacesse una vita... Sirius
sarà sempre nel suo cuore, nessuno di noi potrà
mai
dimenticarlo... E' il padre di Jupiter, e anch'io gli ho voluto bene...
però
continuo a sperare che un giorno Rebecca
possa
di nuovo trovare qualcuno che stia
di nuovo al suo fianco e le
dia la serenità che merita!"
Molly
iniziò a pensare a suo figlio Charlie, che continuava ad
allevare draghi in Romania e ancora non era
sposato.
Da
anni insisteva affinchè si trovasse una brava
ragazza... E a Jupiter i draghi sarebbero piaciuti di sicuro... Magari
in estate avrebbero potuto fare una vacanza in Romania, e
chissà
mai che...
All'improvviso
l'attenzione di tutti
venne
attirata da un gufo che si posò sul davanzale di una delle
enormi
finestre del salone ed iniziò a picchiare insistentemente il
becco
contro il vetro.
"Ma
questo è il gufo di Jennifer!" esclamò Jupiter
aprendo la
finestra e sfilando dalla zampa del volatile un messaggio
destinato
a lui.
"E
chi sarebbe questa
Jennifer
che ti manda i gufi anche a Natale?" chiese George strizzando
l'occhio a Jupiter.
“Ma
lascialo stare George!” lo rimproverò
affettuosamente Angelina.
"Una
compagna di scuola... Dai,
Teddy, vieni con me!" disse lui
arrossendo
mentre George scoppiava a ridere,
e i due ragazzi uscirono rapidamente dal salone e si rifugiarono
nella camera da letto di Jupiter che aveva grosse novità
da
raccontare a suo cugino.
Hogwarts,
15 dicembre 2006
Jupiter,
Jennifer, Anthea e Aurelius stavano seguendo attentamente le
istruzioni
del
professor Lumacorno, che quel giorno stava insegnando loro come
preparare la Pozione dell'Invisibilità.
Jennifer
naturalmente era riuscita a distillarla subito
nella
maniera corretta, salendo ulteriormente nelle quotazioni del vecchio
Horace, e a Jupiter era venuta l'idea geniale che aveva esposto ai
suoi amici quella sera stessa in Sala Comune.
"Jennifer,
stavo pensando... Se tu riuscissi a preparare un po' di Pozione
dell'Invisibilità noi quattro
potremmo
usarla per andare di nascosto ad Hogsmeade durante il fine
settimana!"
"Tu
sei un genio!" aveva esclamato Aurelius abbracciando Jupiter
sotto
lo
sguardo divertito di Anthea e Jennifer che avevano accolto l'idea con
un grido d'entusiasmo facendo voltare alcuni studenti e ciò
indusse i quattro amici ad abbassare la voce.
"Dobbiamo
pensare a come procurarci gli ingredienti, e a dove potrebbe
prepararla
Jennifer senza essere vista!" disse Jupiter.
"Per
la preparazione non c'è problema" disse Jennifer. "Fra
pochi giorni torneremo a casa per le vacanze di Natale, potrei
provare a prepararla a casa mia. Tanto non serve la bacchetta magica,
non possono scoprirmi! E ai miei
genitori dirò
che si tratta di compiti per le vacanze! Però resta sempre
il
problema degli ingredienti!"
"Potresti
andare a comprarli a Diagon Alley una volta che saremo scesi dal
treno a King's Cross!" disse Aurelius. "Anzi, ci andremo
tutti insieme,
diremo che abbiamo finito le nostre scorte per la scuola e... "
"Ma
lo sai che non si può!"
lo interruppe Anthea. "I maghi minorenni possono comprare gli
ingredienti per le pozioni solo se hanno una lettera
firmata
da un professore, che dimostra che servono per gli studi ad Hogwarts!
Lo fanno proprio per impedire a qualcuno di mettere in atto progetti
come il nostro! L'unico posto in cui potremmo andare a recuperare gli
ingredienti è l'ufficio di Lumacorno, e questo rende
l'impresa
praticamente impossibile!"
"Se
fossimo già capaci di Smaterializzarci potremmo entrare
senza
problemi nell'ufficio di Lumacorno!" disse Aurelius.
"Non
ci si può Smaterializzare ad Hogwarts!" disse Anthea
ripetendo
la frase che Hermione Granger aveva pronunciato innumerevoli volte
quando era studentessa.
Tra
i quattro
amici
calò il silenzio, ognuno
perso nei suoi pensieri intento a trovare la soluzione,
quando
un urlo di trionfo di Jupiter li fece trasalire.
"Ma
sei impazzito?" lo aveva rimproverato Anthea a bassa voce. "Sei
fai così attiri troppo l'attenzione... Dobbiamo essere
più
prudenti!"
Jupiter
disse agli
amici
di seguirlo e li condusse in un aula vuota.
“Ho
trovato la soluzione!"
iniziò a spiegare una volta che furono soli e al riparo di
occhi e
orecchie indiscrete. "Noi non possiamo Smaterializzarci ad
Hogwarts... Ma io conosco qualcuno che può farlo!
Kreacher... vieni
qui!"
L'elfo
domestico si Materializzò immediatamente nell'aula e subito
iniziò
a prendere a testate il muro.
"Kreacher
non ha fatto
niente
ma si punisce lo stesso perchè così vuole padron
Jupiter... "
disse con le lacrime agli occhi mentre i consueti enormi bernoccoli
iniziavano a spuntargli in testa.
"Ma
smettila non ti ho mai ordinato di prendere a testate il muro!
Però mi fa piacere
che tu lo abbia fatto, e spero che ti abbia fatto molto male! Ecco ragazzi questo
è
Kreacher... Sì
lo so fa schifo, per
questo lo tengo nascosto
e non ve
l'ho mai fatto vedere prima,
è poi
non nemmeno
molto simpatico, anzi,
diciamo proprio che è inutile, però
forse adesso avrà l'occasione di fare qualcosa di buono per la prima
volta nella sua
vita!”
“Jupiter...
perché fai così?” chiese Jennifer
mentre Aurelius e Anthea lo guardavano con disapprovazione ma
anche preoccupati perchè non erano abituati a vedere il loro
amico comportarsi in quel
modo.
“Lo
sapete perché, e non voglio parlarne ancora”
rispose Jupiter
voltando loro le spalle, e i tre amici capirono che non era il caso
di insistere.
Jupiter
si era confidato e aveva raccontato loro tutto quanto riguardo a
Kreacher e a ciò che aveva scoperto, trovando in loro il
conforto e
il sostegno necessario a superare quel difficile momento, ma certe
ferite erano troppo profonde per guarire subito.
Forse non sarebbero
guarite mai.
“Posso
fare
qualcosa
per te, padron Jupiter?" disse Kreacher inchinandosi fino a
terra.
"Prima
di tutto ti ordino di non riferire a nessuno ma proprio a nessuno
quello che adesso ti dirò. Ti proibisco di parlarne, di
scriverne,
di mandare messaggi via gufo, di comunicare via camino, di comunicare
telepaticamente... Insomma, ti proibisco di riferirlo in qualsiasi
modo
e maniera a chiunque, che sia essere umano o creatura magica!"
"Jupiter,
ma che cosa stai dicendo?" chiese Aurelius perplesso.
"Fidarsi
è bene, ma non fidarsi è meglio! Quando si danno
ordini a Kreacher
bisogna tenere conto
di
tutte le possibilità! Dimmi Kreacher... sei in grado
stanotte
di Materializzarti nell'ufficio del professor Lumacorno per
procurarci alcuni ingredienti senza che lui lo sappia?"
"Chissà
cosa ha in mente il giovane padrone... qualche
guaio
di sicuro... Buon sangue non mente, tutto suo padre... "
borbottò Kreacher che, nonostante ce la mettesse tutta, non
riusciva
proprio a trattenersi dal dire ciò che pensava.
"Lascia
stare mio padre, non nominarlo nemmeno!" disse Jupiter puntando
minaccioso la bacchetta verso di lui e spaventando a morte i suoi
amici.
“Dai...
calmati adesso... Se scoprono che hai maltrattato il tuo elfo
potresti finire nei guai... se lo scopre la professoressa Granger
poi... “ disse Aurelius
trattenendolo per un braccio. “Certo che anche tu te le vai a
cercare però!” proseguì poi rivolto a
Kreacher.
"Allora,
sei in grado di fare quello che ti ho chiesto?"chiese
Jupiter di nuovo calmo.
"Certamente,
padrone".
"Ecco,
guarda, questa
è
la lista degli ingredienti... Cerca di stare attento, e se per caso
qualcuno ti scopre dì che stavi facendo le pulizie, tanto
voi elfi
pulite sempre di notte e nessuno potrà insospettirsi,
giusto? Domani
appena potrò ti chiamerò, e quando lo
farò portami tutto quello
che sarai riuscito a recuperare, siamo d'accordo?"
"D'accordo,
padrone".
"Grazie
Kreacher, puoi andare
e...
scusa ma perchè piangi adesso?"
"Il
giovane padrone ha detto a Kreacher di stare attento e poi lo ha
anche ringraziato..." disse l'elfo prima di Smaterializzarsi, e
il giorno dopo, puntuale, consegnò a Jupiter tutti gli
ingredienti
che avevano permesso a Jennifer di preparare la Pozione
dell'Invisibilità.
"Però...
non è male avere un elfo domestico a disposizione
qui
dentro!" aveva commentato Aurelius, e Jupiter si era trovato
d'accordo con lui, soprattutto quando, poche sere dopo, grazie a
Kreacher avevano evitato la punizione che avrebbero sicuramente
meritato per avere bevuto il Whisky Incendiario alla festa di
Lumacorno.
"E
adesso Jennifer mi ha scritto per dirmi che ha provato la pozione su
se stessa e ha funzionato, per un'ora è diventata
invisibile!"
disse Jupiter.
"Su se stessa?
Caspita ha avuto un bel coraggio! E se fosse andato storto qualcosa?"
osservò Teddy.
"Impossibile, Jennifer non sbaglia mai una pozione!" disse Jupiter. "E
ora quando
torneremo ad Hogwarts potremo usarla per andare
ad
Hogsmeade!"
"Mi
raccomando però, portate con voi un po' di pozione di
scorta, perchè
da quel che ho capito questa pozione funziona come la Pozione
Polisucco... Se si vuole che l'effetto duri a più lungo
bisogna
assumerla ogni
ora!" suggerì Teddy.
"Caspita,
hai ragione, non ci avevo proprio pensato! Grazie professor Lupin, me
ne ricorderò!" disse Jupiter.
"Professor
Lupin?" chiese Teddy meravigliato.
"Mia
madre mi ha raccontato che
papà chiamava sempre così zio
Remus
perchè diceva che sapeva sempre tutto e sapeva sempre dare i
giusti
consigli a tutti, e visto che tu mi hai dato un consiglio sulla
Pozione... Hai quasi nove anni
ma
sei maledettamente in gamba, lo sai, Teddy? Peccato che tu non possa
già frequentare Hogwarts... Non
mi stupirei se tu finissi a Corvonero!"
"Già
non sarebbe male! Ma per me sarebbe bello poter essere un
Tassorosso come la mamma, o un Grifondoro, come papà, come
Harry... e come te! Ma potrei anche diventare Serpeverde come nonna
Andromeda, chi può dirlo! Ma è inutile
pensarci ora,
sarà il Cappello a decidere per me! Per le mutande di
Merlino, mancano
ancora due
anni, non ne posso più! A proposito, lo sai che
papà ha insegnato
Difesa Contro le Arti Oscure a Hogwarts? Lo sai che è stato
lui ad
insegnare a Harry come evocare un Patronus?" disse Teddy
orgoglioso.
"Certo
che lo so! Se zio
Remus non avesse insegnato a Harry come evocare un Patronus mio padre
non si sarebbe mai salvato, e io adesso non sarei qui a parlare con
te! Fra due anni imparerò anch'io l'Incanto Patronus e ti
insegnerò
a farlo durante le vacanze estive, te lo prometto Teddy!”
“Sarebbe
bello ma non sarà possibile visto che non si può
usare la magia fuori dalla scuola! “
“E'
vero me lo dimentico sempre! Ma se non posso fare le magie allora
perchè mi hanno dato una bacchetta magica? Per le
mutande
di Merlino, questa regola andrà cambiata prima o
poi!”
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