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Autore: Alohomora    10/10/2009    12 recensioni
"Sì Hermione, credo che ormai l'avrai capito, Sirius era mio marito e il padre di mio figlio, ma lascia che ti racconti tutto dall'inizio..."
Vincitrice del primo turno dell'HP FINAL CONTEST per le seguenti categorie: Miglior FF Primo Turno - Miglior FF What If - Miglior Personaggio Maschile (Sirius Black) - Miglior Coppia (Sirius/Rebecca) - Miglior Scena Relativa al Tema Proposto - Miglior Scena in Assoluto
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Arthur/Molly, Harry/Ginny, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 53 - 25 dicembre 2006




25 dicembre 2006


Il mondo magico considerava Harry Potter un eroe per aver sconfitto Voldemort, ma in quel momento per Jupiter e Teddy era semplicemente l'eroe del Natale perchè il suo regalo per loro fu una Firebolt 3000, il manico di scopa più desiderato quell'anno da tutti i giovani maghi, anche se quello di Teddy era stato modificato per ridurre la velocità dato che era veramente troppo giovane per guidarlo.
Teddy ci sarebbe rimasto molto male se l'avessi regalato solo a Jupiter... E poi... volevo regalarglielo in ogni caso, ci teneva così tanto!“ disse Harry.
Ti capisco Harry... Anch'io conoscevo un padrino disposto a fare qualsiasi cosa per il suo figlioccio! Grazie di cuore e buon Natale... ” rispose Rebecca abbracciandolo con affetto.
Dopo lo scambio dei doni Andromeda si fece raccontare per l'ennesima volta da Jupiter quanto accaduto a Grimmauld Place.
Jupiter, fiero e orgoglioso, le aveva raccontato di come il nome di Sirius era riapparso sull'arazzo.
Lo considerva il più bel regalo che avesse mai ricevuto, e stentava ancora a credere di essere stato lui il principale artefice di quell'evento straordinario.
Invece non parlava volentieri di ciò che era successo al ritratto di Walburga perchè quell'episodio l'aveva scosso profondamente.
Sapeva che non si trattava di una persona in carne e ossa però ugualmente gli era sembrato di avere in commesso un omicidio, anche se Harry gli aveva spiegato che alla fine era stata Walburga Black a distruggersi da sola, corrosa dall'odio che aveva sempre avuto nel sangue.
In quel momento però Jupiter e Teddy erano concentratissimi sulle loro nuove scope, al punto che Harry aveva dovuto scagliare contro di loro un Petrificus Totalus per fermarli dato che avevano iniziato a gareggiare percorrendo a tutta velocità il corridoio principale del castello, e alla fine Rebecca aveva minacciato di distruggere le scope dopo aver visto Teddy che trasportava James Sirius mentre Albus Severus era stato preso a bordo da Jupiter.
"Ma dai mamma... Volevamo farli divertire un po', e poi volavamo basso!" aveva protestato Jupiter mentre Teddy veniva rimproverato da Andromeda e Harry discuteva con Ginny. 
"James Sirius ha quattro anni e Albus ne ha solamente due! Ci vuole un mago maggiorenne per trasportare sulla scopa bambini così piccoli! Sarò anche una Babbana, ma certe cose le so anch'io!" aveva risposto Rebecca ponendo fine alla discussione, e Jupiter si era allontanato sconfitto.
Una volta ristabilita la calma l'atmosfera era decisamente cambiata in meglio, perchè c'era molto da festeggiare quel giorno.
Molly anche quell'anno distribuì maglioni a tutti e, insieme ad Arthur, regalò a Rebecca un orologio magico come quello della Tana.
Rebecca ne fu felice perchè si era innamorata di quell'orologio a prima vista, e osservò divertita le lancette con il suo nome e con il nome di Jupiter puntate sul Castello di Alphard.
"Presto sul nostro orologio apparirà un altra lancetta!" aveva detto Hermione sorridendo, e tutti, dopo un iniziale momento di smarrimento, si erano precipitati a fare le congratulazioni a lei e a Ron: la famiglia Weasley avrebbe acquistato presto un nuovo elemento.
"Ma vi siete messi d'accordo tu e mio fratello?" aveva detto Ginny sbalordita rivolgendosi ad Harry e, pochi istanti dopo, fu chiaro a tutti che anche la famiglia Potter sarebbe presto aumentata, e questo fece versare fiumi di lacrime a Molly.
"Ma davvero appare un'altra lancetta quando nasce un bambino?" aveva chiesto Jupiter.
“Certo! Quando in famiglia entra un nuovo membro l'orologio si regola di conseguenza!" aveva spiegato Harry. "E spero tanto che sulla nuova lancetta ci sia scritto il nome Lily Potter... come mia madre... Dopo due maschi vorremmo proprio una bambina, anche perchè Ginny inizierebbe a trovarsi in netto svantaggio!"
Il pomeriggio di Natale scivolò via tra chiacchiere giochi e risate.
Isabel, Molly e Andromeda, sedute accanto al camino, erano impegnate in una fitta conversazione.
"Sono felice per Rebecca... erano anni che sognava un Natale così!" disse Isabel. "Non faceva altro che ripeterlo... Quando Jupiter tornerà nel mondo magico faremo una grande festa di Natale al castello! Io la stavo ad ascoltare, ma avevo paura che quel gufo di cui lei mi parlava sempre non sarebbe mai arrivato, temevo che nessuno si sarebbe più ricordato di Jupiter... Per undici anni ho vissuto con questa angoscia, perchè sapevo che se nulla di tutto questo fosse accaduto sarebbe stata davvero la fine per mia figlia! Voi ora la vedete allegra e sorridente ma... quanto ha sofferto... e quanto le manca ancora Sirius... Lei non ne parla mai, ma io lo so... " concluse Isabel con gli occhi lucidi mentre osservava Rebecca che chiacchierava animatamente con Hermione e Ginny.
"Fu Remus a darci la notizia... Povero ragazzo, cercava di farmi coraggio ma alla fine fui io a dover confortare lui... Era distrutto per non essere riuscito a salvare il suo migliore amico!" proseguì Isabel. "Furono momenti terribili, credevo che mia figlia sarebbe morta dal dolore, che non si sarebbe più ripresa... E poi anche Remus... e Ninfadora... Sì Andromeda, ho conosciuto anche tua figlia, era come una sorella per Rebecca...” disse Isabel stringendole la mano.Fu un altro duro colpo per tutti noi, un incubo senza fine... Rebecca non vi ha mai dimenticato, nessuno di noi vi ha mai dimenticato... quel Natale a Grimmauld Place è sempre stato uno dei ricordi più belli della mia vita!”
E' tutto finito adesso per fortuna... anche se certe ferite non potranno mai più rimarginarsi... “ disse Molly con gli occhi lucidi pensando a Fred.
Mi sento in colpa per non aver saputo apprezzare Remus come avrebbe meritato, almeno all'inizio” disse Andromeda. “Ho allontanato mia figlia da me... Mi sono comportata come mia madre... Se solo avessi saputo che mi restava così poco tempo da passare insieme lei... “
Però alla fine vi siete riconciliate, e hai imparato a voler bene anche a Remus. E hai cresciuto benissimo Teddy. Non tormentarti Andromeda... sono sicura che sono fieri di te!” disse Molly.
E' dura ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo farlo per loro” disse Isabel guardando Teddy e Jupiter che giocavano a Sparaschiocco con George. “E vorrei che anche Rebecca si rifacesse una vita... Sirius sarà sempre nel suo cuore, nessuno di noi potrà mai dimenticarlo... E' il padre di Jupiter, e anch'io gli ho voluto bene... però continuo a sperare che un giorno Rebecca possa di nuovo trovare qualcuno che stia di nuovo al suo fianco e le dia la serenità che merita!"
Molly iniziò a pensare a suo figlio Charlie, che continuava ad allevare draghi in Romania e ancora non era sposato.
Da anni insisteva affinchè si trovasse una brava ragazza... E a Jupiter i draghi sarebbero piaciuti di sicuro... Magari in estate avrebbero potuto fare una vacanza in Romania, e chissà mai che...
All'improvviso l'attenzione di tutti venne attirata da un gufo che si posò sul davanzale di una delle enormi finestre del salone ed iniziò a picchiare insistentemente il becco contro il vetro.
"Ma questo è il gufo di Jennifer!" esclamò Jupiter aprendo la finestra e sfilando dalla zampa del volatile un messaggio destinato a lui.
"E chi sarebbe questa Jennifer che ti manda i gufi anche a Natale?" chiese George strizzando l'occhio a Jupiter.
Ma lascialo stare George!” lo rimproverò affettuosamente Angelina.
"Una compagna di scuola... Dai, Teddy, vieni con me!" disse lui arrossendo mentre George scoppiava a ridere, e i due ragazzi uscirono rapidamente dal salone e si rifugiarono nella camera da letto di Jupiter che aveva grosse novità da raccontare a suo cugino.

Hogwarts, 15 dicembre 2006
Jupiter, Jennifer, Anthea e Aurelius stavano seguendo attentamente le istruzioni del professor Lumacorno, che quel giorno stava insegnando loro come preparare la Pozione dell'Invisibilità.
Jennifer naturalmente era riuscita a distillarla subito nella maniera corretta, salendo ulteriormente nelle quotazioni del vecchio Horace, e a Jupiter era venuta l'idea geniale che aveva esposto ai suoi amici quella sera stessa in Sala Comune.
"Jennifer, stavo pensando... Se tu riuscissi a preparare un po' di Pozione dell'Invisibilità noi quattro potremmo usarla per andare di nascosto ad Hogsmeade durante il fine settimana!"
"Tu sei un genio!" aveva esclamato Aurelius abbracciando Jupiter sotto lo sguardo divertito di Anthea e Jennifer che avevano accolto l'idea con un grido d'entusiasmo facendo voltare alcuni studenti e ciò indusse i quattro amici ad abbassare la voce.
"Dobbiamo pensare a come procurarci gli ingredienti, e a dove potrebbe prepararla Jennifer senza essere vista!" disse Jupiter.
"Per la preparazione non c'è problema" disse Jennifer. "Fra pochi giorni torneremo a casa per le vacanze di Natale, potrei provare a prepararla a casa mia. Tanto non serve la bacchetta magica, non possono scoprirmi! E ai miei genitori dirò che si tratta di compiti per le vacanze! Però resta sempre il problema degli ingredienti!"
"Potresti andare a comprarli a Diagon Alley una volta che saremo scesi dal treno a King's Cross!" disse Aurelius. "Anzi, ci andremo tutti insieme, diremo che abbiamo finito le nostre scorte per la scuola e... "
"Ma lo sai che non si può!" lo interruppe Anthea. "I maghi minorenni possono comprare gli ingredienti per le pozioni solo se hanno una lettera firmata da un professore, che dimostra che servono per gli studi ad Hogwarts! Lo fanno proprio per impedire a qualcuno di mettere in atto progetti come il nostro! L'unico posto in cui potremmo andare a recuperare gli ingredienti è l'ufficio di Lumacorno, e questo rende l'impresa praticamente impossibile!"
"Se fossimo già capaci di Smaterializzarci potremmo entrare senza problemi nell'ufficio di Lumacorno!" disse Aurelius.
"Non ci si può Smaterializzare ad Hogwarts!" disse Anthea ripetendo la frase che Hermione Granger aveva pronunciato innumerevoli volte quando era studentessa.
Tra i quattro amici calò il silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri intento a trovare la soluzione, quando un urlo di trionfo di Jupiter li fece trasalire.
"Ma sei impazzito?" lo aveva rimproverato Anthea a bassa voce. "Sei fai così attiri troppo l'attenzione... Dobbiamo essere più prudenti!"
Jupiter disse agli amici di seguirlo e li condusse in un aula vuota.
Ho trovato la soluzione!" iniziò a spiegare una volta che furono soli e al riparo di occhi e orecchie indiscrete. "Noi non possiamo Smaterializzarci ad Hogwarts... Ma io conosco qualcuno che può farlo! Kreacher... vieni qui!"
L'elfo domestico si Materializzò immediatamente nell'aula e subito iniziò a prendere a testate il muro.
"Kreacher non ha fatto niente ma si punisce lo stesso perchè così vuole padron Jupiter... " disse con le lacrime agli occhi mentre i consueti enormi bernoccoli iniziavano a spuntargli in testa.
"Ma smettila non ti ho mai ordinato di prendere a testate il muro! Però mi fa piacere che tu lo abbia fatto, e spero che ti abbia fatto molto male! Ecco ragazzi questo è Kreacher... Sì lo so fa schifo, per questo lo tengo nascosto e non ve l'ho mai fatto vedere prima, è poi non nemmeno molto simpatico, anzi, diciamo proprio che è inutile, però forse adesso avrà l'occasione di fare qualcosa di buono per la prima volta nella sua vita!”
Jupiter... perché fai così?” chiese Jennifer mentre Aurelius e Anthea lo guardavano con disapprovazione ma anche preoccupati perchè non erano abituati a vedere il loro amico comportarsi in quel modo.
Lo sapete perché, e non voglio parlarne ancora” rispose Jupiter voltando loro le spalle, e i tre amici capirono che non era il caso di insistere.
Jupiter si era confidato e aveva raccontato loro tutto quanto riguardo a Kreacher e a ciò che aveva scoperto, trovando in loro il conforto e il sostegno necessario a superare quel difficile momento, ma certe ferite erano troppo profonde per guarire subito.
Forse non sarebbero guarite mai.

Posso fare qualcosa per te, padron Jupiter?" disse Kreacher inchinandosi fino a terra.
"Prima di tutto ti ordino di non riferire a nessuno ma proprio a nessuno quello che adesso ti dirò. Ti proibisco di parlarne, di scriverne, di mandare messaggi via gufo, di comunicare via camino, di comunicare telepaticamente... Insomma, ti proibisco di riferirlo in qualsiasi modo e maniera a chiunque, che sia essere umano o creatura magica!"
"Jupiter, ma che cosa stai dicendo?" chiese Aurelius perplesso.
"Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio! Quando si danno ordini a Kreacher bisogna tenere conto di tutte le possibilità! Dimmi Kreacher... sei in grado stanotte di Materializzarti nell'ufficio del professor Lumacorno per procurarci alcuni ingredienti senza che lui lo sappia?"
"Chissà cosa ha in mente il giovane padrone... qualche guaio di sicuro... Buon sangue non mente, tutto suo padre... " borbottò Kreacher che, nonostante ce la mettesse tutta, non riusciva proprio a trattenersi dal dire ciò che pensava.
"Lascia stare mio padre, non nominarlo nemmeno!" disse Jupiter puntando minaccioso la bacchetta verso di lui e spaventando a morte i suoi amici.
Dai... calmati adesso... Se scoprono che hai maltrattato il tuo elfo potresti finire nei guai... se lo scopre la professoressa Granger poi... “ disse Aurelius trattenendolo per un braccio. “Certo che anche tu te le vai a cercare però!” proseguì poi rivolto a Kreacher.
"Allora, sei in grado di fare quello che ti ho chiesto?"chiese Jupiter di nuovo calmo.
"Certamente, padrone".
"Ecco, guarda, questa è la lista degli ingredienti... Cerca di stare attento, e se per caso qualcuno ti scopre dì che stavi facendo le pulizie, tanto voi elfi pulite sempre di notte e nessuno potrà insospettirsi, giusto? Domani appena potrò ti chiamerò, e quando lo farò portami tutto quello che sarai riuscito a recuperare, siamo d'accordo?"
"D'accordo, padrone".
"Grazie Kreacher, puoi andare e... scusa ma perchè piangi adesso?"
"Il giovane padrone ha detto a Kreacher di stare attento e poi lo ha anche ringraziato..." disse l'elfo prima di Smaterializzarsi, e il giorno dopo, puntuale, consegnò a Jupiter tutti gli ingredienti che avevano permesso a Jennifer di preparare la Pozione dell'Invisibilità.
"Però... non è male avere un elfo domestico a disposizione qui dentro!" aveva commentato Aurelius, e Jupiter si era trovato d'accordo con lui, soprattutto quando, poche sere dopo, grazie a Kreacher avevano evitato la punizione che avrebbero sicuramente meritato per avere bevuto il Whisky Incendiario alla festa di Lumacorno.
 
"E adesso Jennifer mi ha scritto per dirmi che ha provato la pozione su se stessa e ha funzionato, per un'ora è diventata invisibile!" disse Jupiter.
"Su se stessa? Caspita ha avuto un bel coraggio! E se fosse andato storto qualcosa?" osservò Teddy.
"Impossibile, Jennifer non sbaglia mai una pozione!" disse Jupiter. "E ora quando torneremo ad Hogwarts potremo usarla per
andare ad Hogsmeade!"

"Mi raccomando però, portate con voi un po' di pozione di scorta, perchè da quel che ho capito questa pozione funziona come la Pozione Polisucco... Se si vuole che l'effetto duri a più lungo bisogna assumerla ogni ora!" suggerì Teddy.
"Caspita, hai ragione, non ci avevo proprio pensato! Grazie professor Lupin, me ne ricorderò!" disse Jupiter.
"Professor Lupin?" chiese Teddy meravigliato.
"Mia madre mi ha raccontato che papà chiamava sempre così zio Remus perchè diceva che sapeva sempre tutto e sapeva sempre dare i giusti consigli a tutti, e visto che tu mi hai dato un consiglio sulla Pozione... Hai quasi nove anni ma sei maledettamente in gamba, lo sai, Teddy? Peccato che tu non possa già frequentare Hogwarts... Non mi stupirei se tu finissi a Corvonero!"
"Già non sarebbe male! Ma per me sarebbe bello poter essere un Tassorosso come la mamma, o un Grifondoro, come papà, come Harry... e come te! Ma potrei anche diventare Serpeverde come nonna Andromeda, chi può dirlo! Ma è inutile pensarci ora, sarà il Cappello a decidere per me! Per le mutande di Merlino, mancano ancora due anni, non ne posso più! A proposito, lo sai che papà ha insegnato Difesa Contro le Arti Oscure a Hogwarts? Lo sai che è stato lui ad insegnare a Harry come evocare un Patronus?" disse Teddy orgoglioso.
"Certo che lo so! Se zio Remus non avesse insegnato a Harry come evocare un Patronus mio padre non si sarebbe mai salvato, e io adesso non sarei qui a parlare con te! Fra due anni imparerò anch'io l'Incanto Patronus e ti insegnerò a farlo durante le vacanze estive, te lo prometto Teddy!”
Sarebbe bello ma non sarà possibile visto che non si può usare la magia fuori dalla scuola! “
E' vero me lo dimentico sempre! Ma se non posso fare le magie allora perchè mi hanno dato una bacchetta magica? Per le mutande di Merlino, questa regola andrà cambiata prima o poi!”


   
 
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