Si tortura le mani, cambiando sedia ogni cinque secondi. Si
alza, si appoggia al muro. Le gambe gli tremano ancora, il cuore non ha
smesso di battere come impazzito. Chiude gli occhi, ma è
costretto a riaprirli subito. Nel buio rivede tutta la scena, e fa
troppo male.
Quando erano arrivati in ospedale, i dottori avevano detto che il
battito c'era. Debole, ma c'era. E lui aveva rincominciato a sperare.
Ma erano passate ore e non si era più visto nessuno.
Miki e Umibozu lo avevano raggiunto poco dopo. La barista lo guarda con
le lacrime che riempiono i suoi occhi carichi di odio.
- Sei contento adesso, Ryo?
Non le risponde. Non ne ha la forza.
- Lo sai che se Kaori è qui è solo colpa tua,
vero?
- Miki...
Il marito tenta di trattenerla prendendola per le spalle, ma lei si
divincola e torna ad attaccare Ryo.
- Se fossi stato sincero con lei, a quest'ora saremmo tutti a casa,
sani e salvi. Invece no, dovevi fare il grand'uomo. Dovevi mentire e
allontanarla, usando la solita vecchia storia "è
più al sicuro lontano da me"! E adesso lei sta lottando tra
la vita e la morte.
Ogni parola è una pugnalata al cuore per lo sweeper.
- Beh, se muore almeno non l'avrai più tra i piedi. Non
è così che la pensi?
- Adesso basta, Miki.
Il tono perentorio di Umibozu la fa sobbalzare. Si accorge di aver
detto una cosa bruttissima, ma che soprattutto non pensa.
- Mi dispiace... - mormora scoppiando in singhiozzi convulsi.
- No, hai ragione... se c'è qualcuno da incolpare, sono io.
Dopo tutto quello che le ho fatto e che le ho detto, lei mi ha
protetto! E' stata colpita al posto mio! Se dovesse morire, non me lo
perdonerei mai. In tutti questi anni non ho fatto altro che mentire a
chiunque, persino a me stesso, negando quello che provo nei suoi
confronti. E invece volevo gridare al mondo intero quanto l'amassi,
quanto fosse speciale per me. Dio, quanto sono stupido... - conclude
prendendosi la testa tra le mani.
I due baristi ascoltano in silenzio lo sfogo dell'amico. Poi Miki si
siede accanto a lui e gli stringe un braccio.
Inaspettatamente, Ryo l'abbraccia, lasciando cadere due lacrime .
- Ma cosa... - esclama Umibozu stupito. Non ha mai visto piangere Ryo.
Mai.
Deve tenerci davvero a quella ragazza, pensa.
- Siete qui per la signorina Makimura? - chiede una voce maschile,
cogliendoli di sorpresa.
I tre si voltano seguendo quel suono. Si trovano davanti ad un uomo
giovane, alto e biondo.
Annuiscono. Ryo chiude gli occhi, preparandosi al peggio.
- Siamo riusciti ad estrarre il proiettile e a fermare l'emorragia.
- Ma... sta bene? - domanda Miki.
- Finora non ha ripreso conoscenza. E non potremo dire che sia fuori
pericolo finchè non si sveglierà.
- Possiamo vederla?
- Sì, ma non tutti insieme. Può entrare solo uno
di voi.
Si guardano per qualche istante. Poi il gigante sbotta:
- Allora? Stai aspettando l'invito scritto, Saeba? Muoviti, va da lei!
Ryo sorride, sussurrando un "grazie". In meno di due secondi
è davanti alla porta della stanza di Kaori.
Apre la porta delicatamente. Gli si stringe il cuore nel vedere la sua
socia stesa in quel letto, immobile. Le si avvicina lentamente.
- Ciao, amore mio. - dice, prendendole dolcemente una mano. - Mi senti?
Sono qui, con te. Non ti lascio. Non farò lo stesso errore
due volte.
Prende ad accarezzarle una guancia, le bacia gentilmente le palpebre.
- Ma tu, per favore, svegliati. Non lasciarmi solo, sai che non potrei
vivere senza di te. Ti ho promesso che ci sarà un noi, e
intendo mantenere la parola. Quindi apri gli occhi e torniamo a casa.
Insieme. Kaori, tu sei tutta la mia vita. Non ho intenzione di passare
un solo secondo lontano da te d'ora in poi. Ti amo, piccola, e ti
amerò per sempre.
Sente una stretta alla mano che tiene quella della ragazza.
- Kaori?
Lei apre piano gli occhi e li fissa in quelli neri di Ryo.
- Ciao, amore... - sussurra.
- Kaori, sei sveglia...
Gli sorride, sollevando un braccio e accarezzandogli i capelli.
Facendolo, però, sente una fitta al fianco. E si lascia
scappare un lamento.
- Stai calma, piccola. Devi riposarti.
- Non voglio riposarmi, voglio parlare con te.
Ryo la guarda stupito. Il suo tono dolce, ma nel contempo deciso, lo
impensierisce.
- Dicevi sul serio, quando hai detto di amarmi? Perchè se
non eri sincero, puoi tranquillamente andartene...
- Kaori, che stai dicendo? Certo che ero sincero! Ti amo. Da sempre e
per sempre.
Si china e poggia le sue labbra su quelle della ragazza. Questa lo
ricambia felice.
Quando si stacca da lei, Ryo le sorride amabilmente.
- Sei convinta adesso?
- Mmm, non del tutto... - fa lei, maliziosamente.
Alza leggermente la testa, fino a ritrovare la bocca del suo socio. Il
quale non si tira certo indietro.
- Ora, sì. Ti credo. Ma allora perchè mi hai
mentito?
Torna serio per un secondo.
- Perchè ero convinto di essere io a metterti in pericolo.
Credevo di fare la scelta giusta allontanandoti da me. Invece sei stata
presa di mira lo stesso. Questo ha rimesso in discussione tutte le mie
scelte.
Rimangono qualche istante a guardarsi negli occhi, in silenzio.
- Ryo, resterai sempre con me?
Lo sweeper sorride di nuovo, uno di quei sorrisi che lascia Kaori senza
parole.
Le posa un lieve bacio sulla fronte.
- E dove altro potrei andare? *
*: lo ammetto, ho rivisto
Twilight recentemente. Non sono una grande fan del film, ma questa
frase mi sembrava giusta per quel momento e quindi l'ho presa in
prestito... :)
Allora, anche questa
storia è finita! E' venuta un po' lunga, questa volta. Spero
che vi sia piaciuta e che il finale non abbia deluso le vostre
aspettative!!!
Adesso i ringraziamenti...
Per le recensioni:
- giova71
- Dea Nemesis
- kia_85
- shawn85
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- Isy_264
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Se ho dimenticato
qualcuno, chiedo scusa....
Alla prossima!!
Baci8
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