Prudence
Appuntamento
"Mmh excusez-moi mademoiselle, per quanto vi serve ancora?" Chiese una
voce profonda. Prudence sobbalzò e si girò
fissando quei due occhi scuri che s posavano su di lei" Ehm no,no
cinque minuti e lo lascio .." "Non mi serve subito, n'y a pas
problemés!" le rispose sorridendo 'nessun problema'
pensò lei a quelle ultime parole pronunciate in modo
così gentile "Grazie!" replicò sorridendo e
girandosi verso il monitor per chiudere l'articolo: come poteva non
lasciare il pc con una richiesta così gentile?
"Et voilà!" gli disse alzandosi dalla sedia e sentendo
un'istintiva voglia di far le fusa; il ragazzo le sorrise la
ringraziò e si sedette al suo posto "Io comunque sono Jac,
piacere" si presentò porgendole una mano "Prrrudence"
rispose lei non riuscendo più a contenere i suoi istinti
felini; "Prudence sei libera in questi giorni?Potremmo prendere un
caffè e parlare insieme" continuò 'mmh veloce il
ragazzo' pensò una parte di lei 'ma non posso..se mi
scopro?Se scappa?...' risuonò un'altra voce in lei; "Mi
farebbe molto piacere..m" "Oh grazie!Allora domani alle quattro Place
de la concordé, va bene?Anzi ti vengo a prendere io dimmi tu
dove" Continuò lui inondandola di proposte che lei non
seguiva del tutto troppo presa da due correnti diverse di sensazioni:
felicità da un lato, paura dall'altro.
Prudence si limitò a sorridere, prese una penna dalla sua
borsa e su un volantino del N.E.T. scrisse il numero del suo cellulare
"Eccolo, così stasera ci accordiamo per bene" gli disse
fissando coi suoi occhi azzurri lo sguardo compiaciuto del suo
interlocutore, notando così un particolare: i suoi occhi non
erano più semplicemente color cioccolato, ora sembravano due
gocce d'ambra scura con raggi dorati. Lui si alzò la
baciò sulla guancia e si salutarono pensando entrambi all
altro.
'Perfetto Prud!' la rimproverò una voce in sé '
vai, esci coi ragazzi, mostra la tua natura e non credo che ti diranno
"sei una sorta di catwoman?Non ti preoccupare a me piacciono le persone
alternative" ' 'Come sei acida' ne partì un'altra 'e se non
fosse come dici tu?Ognuno ha bisogno di potersi fidare di qualcuno!'
"Sto impazzendo" sussurrò la ragazza mentre guardava a terra
e si incamminava verso il parco, dove puntualmente avrebbe incontrato
la copia esatta di Trudy.
Con passo lento raggiunse la panchina ci si sedette e aprì
il suo libro preferito, un'opera per lei affascinante,che riportava in
luce i lati più oscuri dell'umo senza trovare
giustificazioni a quei comportamenti che sempre, sempre sono visti
quasi come una necessaria conseguenza della situazione.
Passò circa un'ora, richiuse Wilde lasciando il giovane Grey
alle sue perdizioni e si guardò intorno cercando di scovare
il micio che stava aspettando; per terra c'era ancora il manto bianco
della neve che profumava l'aria col suo odore, gli alberi anche se
spogli dalle loro chiome, tranne che i sempreverdi, erano coperti da
una coperta candida che rendeva il parco una zona magica.
Non troppo distante dalla zona verde(anche se sarebbe giusto chiamarla
bianca, con tutta quella neve) un giovane meditava sulla scoperta fatta
la notte scorsa: l'esistenza di persone capaci o soggette
involontariamente a mutazioni; la scoperta del secolo, la rivoluzione
genetica, un cambiamento davvero importante per il mondo scientifico.
Mentre fantasticava e immaginava possibili mutazioni, aveva la mente
occupata anche da altri pensieri: entro la fine del pomeriggio avrebbe
dovuto fare una telefonata importante.
Spazio
dell'autrice:
Ringrazio ale per aver commentato la volta scorsa u.u Non vi affollate
troppo a recensire, potreste intasarmi la storia, mi raccomando
>< coooomunque sia, ecco rivelata la location:
Parigiii! La capitale francese, innevata, fredda e magica..chi
è questo ragazzo dagli occhi cangianti?E il giovane
scienziato? E se Prudence si tirasse indietro? ...ditemi le vostre
opinioni dai =) Bacio ellychan91 maow!
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