“La tua protetta si sta disperando”
Andrea ironizza indicando la telecamera che inquadra la
stanza di Natalie “non mi sembra poi così forte”
Durque le lancia appena un’occhiata
senza replicare. Il suo debitore è arrivato e non ha tempo di perdersi dietro intrallazzi romanzeschi. “Problemi di coppia. Valla a
consolare se ti dispiace, gli affari chiamano” borbotta senza notare il tono
sarcastico e uscendo senza darle neanche un bacio.
Andrea lo guarda allontanarsi dalla stanza e tira il
metaforico sospiro di sollievo: la ragazzina non gli
interessa!
Volge di nuovo i suoi glaciali occhi sullo schermo e la osserva
mentre cercaa un fazzoletto nelle tasche. Quale immensa tragedia cova nel cuore
della biondina? Si domanda alzandosi lentamente. Daniel non ha detto nulla
e casualmente lei ha lì le chiavi della stanza. Le afferra indecisa e resta a
guardarle per un po’.
Andiamo a farci
raccontare le magagne di quel tipo! Decide ancheggiando verso la porta. È
da tanto che non fa due chiacchiere al femminile.
Natalie sobbalza quando sente la porta aprirsi e cerca in
tutti i modi di ricomporsi, ma quando si ritrova ad osservare una delle più
belle donne che abbia mai visto in vita sua, si sente immediatamente il brutto
anatroccolo della favola. Il fatto che ci sia una donna in quel posto, la fa
stare meglio.
“Ciao”
“C-ciao” singhiozza tirando su col
naso “tu chi sei?”
“Un’amica” risponde sedendosi poco distante da lei.
Natalie la studia sulla difensiva perché le sembra innocua e
non si fida più delle persone che sembrano ‘apparentemente’
innocue.
Esamina il suo abbigliamento semplice ma curato e aggiusta
d’istinto la maglietta sullo stomaco, lisciandola più volte. “L’amica
con l’attività in via di sviluppo?” domanda cercando di rimettersi in sesto.
Quella specie di top model la fa sentire peggio di Cenerentola.
Andrea l’esamina a sua volta, una delle
tante occhiate che le donne lanciano quando si trovano l’una di fronte
all’altra, provando una simpatia istintiva.
“Non ho capito ma non importa. Perché
piangi? Ti ha messo paura quel colosso? Tranquilla è buono in fondo” afferma
con voce carina e un bel sorriso che la fa rilassare un po’.
“No…cose mie” mugugna non fidandosi di lei. Ha degli occhi bellissimi! Magari averli
così…
“Ti ha minacciato?”
“Insomma…stiamo li” sussurra
aggiustandosi istericamente i capelli di fronte alla piega perfetta della
donna. Dovevo andare dal parrucchiere,
quella volta!
“E tutte queste lacrime per chi
sono, allora? Tanto sono sempre per un uomo!”esclama
accavallando una gamba.
“Si” ammette a mezza bocca “per una testa di cavolo che non
voglio neanche nominare. Mi cadrebbe la lingua!”
Andrea ride divertita, sentendo un moto di simpatia nei suoi
confronti “il testa di cavolo è appena arrivato. Lo
vuoi vedere?”
“Solo se è ridotto in uno stato pietoso e sanguinante, in attesa di un trapianto di reni!!”
***
“Mi sento un salame appeso. Maledico il giorno in cui t’ho incontrato!”
Mhh..che rottura di p.. “Lo so, me lo dicono
tutti!”
“Ciao Ford!”
Alzo lo sguardo al suono di quella voce che conosco fin
troppo bene “Come te la passi, Durque?”
La gramigna non muore
mai! Lo sapevo, era solo questione di tempo. Fortuna
che Natalie se n’era già andata o l’avrebbero
impelagata in questa storia maledetta.
“Benissimo, ho appena avuto una brillante conversazione con
la deliziosa Natalie. Ce l’ha un po’ con te, sai?”
ridacchia flettendosi sulle gambe per raggiungere la sua altezza e osservandolo
mentre sbianca “veramente carina. Educata, dolce..”
Elenca osservando con palese interesse i suoi cambiamenti.
Non è vero! Quando? Dove?! Come ha fatto a trovarla?!
“Hai preso…Natalie…” balbetto raggelando anche Max che non
centra niente e si è beccato le botte come me. “Se le hai fatto
del male…“ sibilo avvelenato rimediandomi una risatina di scherno. Non Natalie, non lei!
Durque mi fissa come fossi una
cacchetta che gli ha appena sporcato l’angolo della scarpa e riscoppia a ridere. “Io sono un gentiluomo con le signore.
Non allungo le mani senza il loro permesso!”
Il bersaglio è stato colpito e Ford è rimasto congelato sul
posto...se lo sa…allora è vero che la
tiene prigioniera!
“Che cazzo hai fatto? Sei un pezzo di merda, Shelton non ti si
può lasciare solo!”
Max è furioso e gli allunga un calcio con la gamba libera
“che ti avevo detto? Coglione!”
“Ma questo chi è?” Durque fa una
smorfia guardandolo e si rivolge a Ford che è rimasto inebetito “Amico tuo?
Frequenti gente per bene, adesso?”
Che cazzo centra questo stupido adesso?! Me
l’ha presa e fa anche lo spiritoso? Ma io lo rompo
tutto! “Lascia andare Natalie! Subito!”
Durque si tira indietro e persiste in quel sorriso malefico
che spero gli rattrappisca la faccia un giorno di
questi. Ci gode a vedermi così disperato, il bastardo!
“Non sei in grado di dare ordini. Ma
voglio essere buono, te la faccio vedere. “ ridacchiò facendo un cenno ad uno
dei suoi uomini che tornò spingendo avanti a se Natalie intimorita e Andrea dietro
di lui che tirava occhiatacce al tipo che le aveva disturbate in un momento
cruciale della confessione.
E questa? Che ci fa
qui? “E tu che ci fai qui?” esclamo riconoscendo la splendida rossa dagli
occhi glaciali che ho rimorchiato molte sere fa. Non dirmi che …no…che truffa c’è sotto?
Distolgo lo sguardo da lei e dal suo sorrisino di
circostanza e mi volto verso Natalie che non mi degna di un’occhiata. “Come
stai? Che ti ha fatto?!”
Non ha tagli o graffi, neanche un livido da quello che posso
vedere, ma non mi fido! Lei mi fulmina per una frazione di secondo e torna a
guardare il nulla “lui niente”
Mi sento una merda. Una. Vera. Merda.
“Visto? Intera!” esclama quel fetente indicandola, le
braccia incrociate e un muso chilometrico
“Natalie..”
“Crepa!” sbotta nuovamente facendo alzare un sopracciglio
Durque. “Sta zitto, non rivolgermi la parola e sbrigati a trovare quei soldi che
voglio tornare a casa!” mi ordina ingrugnata. Poi si
rivolge a Max e gli lancia un’occhiata incuriosita. “Ma
tu non eri andato via?”
“E non fossi mai tornato” sospira
cercando di mettersi comodo “ti ha fatto incazzare? Gliel’avevo detto io di..”
“Le vostre ciance da salotto non m’interessano”
Durque è mezzo divertito dallo svolgersi della faccenda e
quella ragazzina lo fa sorridere “il debito è arrivato ad un milione, Shelton”
“Un milione?” sussurro incredulo. Sta scherzando? E dove lo trovo?“Al massimo
posso dartene 2000, se frugo bene nel conto in banca” sibilo gettando occhiate
a Natalie che sta facendo lo stesso con me. “E poi te li ho restituiti a suo tempo! Che
cazzo vuoi?!”
“Non mi è arrivato un centesimo, bello! Te la sei squagliata
con i soldi!”
“Col cazzo” sbotta alzandomi in piedi e camminando deciso
verso di lui, mentre i suoi uomini cercano di trattenermi. “Ho derubato la mia
donna per pagarti e li ho affidati a Liberal come avevi richiesto!”
“Liberal?!” sbotta incredulo guardandomi “Stan? Stan
Liberal?”
“Certo! Me l’avevi mandato come fattorino, gli ho dato i tuoi soldi e me ne sono andato secondo gli
accordi!” urlo guardando Natalie che ci sta ascoltando a bocca aperta.
“I soldi di Jordan..” Biascica
scostandosi da Andrea e avvicinandosi “hai rubato i soldi di Jordan per pagare
lui?”
“Si..” Mugugno osservandola da capo a piedi “stai bene?”
“Si..” Afferma soprappensiero dimenticando l’arrabbiatura
per qualche istante.
“Scusate?! Voi laggiù”
Max attira l’attenzione schiarendosi la voce e fissandoli come
se fosse rincretiniti “questo tale Stan ha messo su un
Casinò, giusto? Ci vogliono soldi per farlo. Oserei dire che vi ha fregato tutti e due. Tre, anzi. Ford, tu vali doppio per via di
Jordan” afferma osservando Andrea palesemente colpita
dalla sua analisi.
“Liberal ha aperto il Casinò due
anni e mezzo fa…” biascico a mezza bocca concentrandomi sul fighetto “ci ha fottuto i soldi per aprirsi il Casinò…”
“Che figlio di puttana traditore!”
Durque è fuori di se per essere stato raggirato da quell’ometto insignificante.
Ma non è arrabbiato, anzi: gli viene parecchio da
ridere!
“Scusi..” Natalie gli si para di fronte alzando un dito e
sventolando una mano “visto che non centra niente il
fetente li in terra e che io non sono amica di questo Liberal, posso andarmene?
Sa, dovrei lavorare domattina e devo fare parecchi
chilometri per tornare a casa”
Durque annuisce imbambolato e si gira a guardare Ford che ha
quasi sospirato di sollievo “lei se ne va, ma tu resti! Mi servi per recuperare
i soldi di Stan”
“Io? Che diavolo centro io? Mandaci
i tuoi amici!”
“Si fa come dico io o la ragazza la rivedi in una scatola a
pezzetti!” ribatte afferrando Natalie e stringendola contro di se.
“Ma io che centro? Mi lasci!” ribatte divincolandosi. Quel tipo la soffoca, è una montagna di muscoli!
“Non avevamo deciso per il tu?” le domanda
allentando un po’ la presa.
“Si, ma in questa situazione non mi sembra appropriato
parlarne!” ribatte prendendo un respiro.
Nota l’occhiataccia di Andrea e
resta a guardarla, finchè la donna non si riprende e gira la testa
ricominciando a fissare i due prigionieri.
È
gelosa…è la sua ragazza!
Decide inclinando la testa e sorridendo dentro di se. Si gira battendo un dito
sul braccio di Durque che la guarda un’altra volta stupito.
Gli fa cenno di avvicinarsi e con molta delicatezza lo
informa che la storia sta facendo innervosire Andrea. Daniel le lancia
un’occhiata mentre la ragazza parla e vede
benissimo l’ombra d’irritazione che domina Andrea e mugugna dentro di se che è
lavoro, in fondo. Deve mettere paura alla gente!
Mi farò perdonare,
pensa tornando a guardare i due che li stanno
osservando increduli. Ford, soprattutto, non riesce a spiegarsi quella
confidenza da parte di Natalie.
“Facciamo così! Io mi tengo la tua donna..”
“Non sono..”
“Zitta!” le impone alzando la manona “sto lavorando …e che diamine!” sbotta
facendola sbuffare.
“Dicevo: io mi tengo la tua amica finchè non recuperi i
soldi. Dopodiché avrai la mia benedizione!” ridacchia
battendo una mano sulla spalla di Natalie facendola quasi piegare.
Ford lo fissa tacendo e allo stesso
tempo lancia occhiate a Natalie che si rifiuta di incontrare il suo sguardo.
“Va bene. Ma ci vorrà tempo”
mugugna guardandolo storto. Solo per
Natalie!
“Tre giorni” afferma alzando le dita “tre giorni sennò me la
prendo con lei…”
Natalie è sull’orlo di una crisi di nervi
“ma che centro io?!” sbotta alzando la voce “io non centro niente con
quello! Neanche lo conosco, non ne hai avuto nulla a
che fare con quel bugiardo, ipocrita, stupratore …e ladro!”
Ford incassa facendo una smorfia e non replica
all’aggressione verbale della ragazza.
“Ti do un incentivo, Shelton!”
ridacchia alla nuova idea che gli è venuta in mente “se non ti sbrighi e tardi
anche di qualche ora, mi faccio la tua deliziosa fidanzatina, come tu ti sei fatto la mia!”
Natalie spalanca gli occhi e la bocca, girandosi verso
Durque e arrossendo “cosa?!” esclama istericamente “no!”
“Zitta tu.” Mugugna piegandosi minacciosamente verso di lei
“ti va il programmino, Ford?”
L’uomo non parla ed è rimasto a guardarlo, fissando Natalie
e Andrea che è arrossita di rabbia.
“Ma che ne sapevo io che era la tua
donna? L’ho rimorchiata in strada in mezzo a tutte le altre.”
Natalie resta inebetita alla scoperta. Quella donna meravigliosa…e quel bastardo…”ti fai anche le
prostitute?!” urla facendo saltare i nervi di Andrea
che se ne va sbattendo la porta.
Ahio! Pensa Durque
voltandosi appena, mi sa che dovrò farmi
perdonare una quindicina di volte.
“E tu hai…con lei…”La ragazza è
inebetita e frastornata. Si porta le mani al volto e scuote la testa. “Pazzesco…non
ci posso credere”
“Neanche io!” sibila Ford abbassandosi su di lei “Natalie,
mi dispiace per quello che ho fatto non ero in me”
“Sta zitto o ti prendo a schiaffi!” esplode
spingendolo via “sei una persona orrenda!”
“Mi dispiace! Come faccio a farti capire che mi dispiace?!”
sbotta esasperato.
“Sta zitto, fai più bella figura! Che schifo anche con le prostitute!”
Quella frase fa innervosire Durque che la guarda seccato “modera
i termini, stai parlando della mia donna.”
“La tua ragazza fa un lavoro discutibile...e tu glielo
permetti pure?!” domanda con i capelli dritti “Voi siete tutti pazzi e malati…non
vi avvicinate, potreste attaccarmi la vostra follia!” sbotta facendo qualche passo
indietro “ma dove è finito il romanticismo? Quelli della vostra età sono sclerali!”
“Romanticismo…ora chiedi troppo” sogghigna Max sorridendo
come uno stupido “sei tanto carina, Natalie, ma troppo ingenua.
“Ingenua un par di palle” esplode facendoli ridacchiare
tutti “dove è finito l’amore? È passato di moda?”
Rivolge uno sguardo lunghissimo a Ford che si sente sempre
peggio e scuote la testa. “Ti avevo giudicato male…” sussurra facendolo quasi correre
verso di lei. Lo sta schiacciando sotto i piedi con le sue
accuse “lo so… non sono perfetto, Natalie. Ho un brutto carattere, sono
sempre scontroso e certe volte pago per fare sesso”
A quelle parole la ragazza arrossisce ma continua a fissarlo
amareggiata.
“Ma è sempre meglio che prendere in giro una donna” borbotta
sconsolato, abbassando ancora di più la voce perché li stanno guardando tutti “mi
sento una merda per quello che ho fatto.”
“Devi!” sbotta con le lacrime agli occhi
“mi hai spaventato e per colpa tua il mio self control ha dato il benservito e
il mio umore è a pezzi!” singhiozza asciugandosi gli occhi con le
mani. “Mettermi a frignare davanti a
tutti non è il massimo!”
Ford tace masticandosi una guancia per il nervosismo. Muove
le mani per abbracciarla e ricorda subito che non può farlo perché legato. Si rivolge a Durque visibilmente infastidito “Non potesti
slegarmi? Come vedi, la situazione è urgente!”
Daniel alza le spalle sbuffando, osservando come si dispera
Natalie. “No. perché sei un porco e la fai piangere”
“Non si fanno piangere le donne, ha ragione lui”
Max annuisce lanciandogli un’occhiata schifata “tecnica, stile…assenza totale e completa. Ma
che ti hanno insegnato da piccolo? Non ce l’avevi un
padre o un amico che ti spiegava i fondamenti?!”
Ford è fuori di se: gli si mettono tutti contro, mentre lui
pensa solo a farsi perdonare da Natalie.
“Mio padre era peggio di te: non ha mai passato una serata
con la stessa donna e i ‘fondamenti’ non erano così
fondamentali, avevo altro da fare!” sibila volgendo subito lo sguardo su Natalie
che continua a mordicchiarsi un labbro col mento tremante “dammi un’altra
possibilità…”
Lo guarda negli occhi e poi scuote la testa, scostandosi da
lui e arretrando, finendo quasi addosso a Durque che si è messo comodo per
osservare la sceneggiata.
Ma si, facciamolo disperare un altro po’.
Non gli basta vederlo battersi il petto, deve
strisciare a terra. Senza pensarci ulteriormente, abbraccia Natalie facendole
prendere un colpo e provocando uno sbocco di bile a Ford. “Non la toccare! Che cavolo tocchi?”
“Sta zitto, sa?! Lui almeno non mi ha terrorizzato in quel modo!” sbotta arrabbiata andando a
toccare un nervo scoperto.
“E’ questione di stile, Shelton”
lo prende in giro attirando Natalie a se che è talmente arrabbiata da non
rendersene conto.
“Te l’ho sempre detto io che ti mancava la tecnica!” insiste
anche Max dandogli un altro calcio
“becero animale”
“Che palle! Fatevi cazzi vost…!”
Le parole gli muoiono in gola quando vede Durque abbassarsi
tirando su Natalie per la vita che lo sta guardando con gli occhi spalancati.
“Calma!” sbotta la ragazza spostandosi il
più possibile “non affrettiamo i tempi, ha detto tre giorni!”
“Mi sa che il tuo ragazzo non ha capito la gravità della
situazione. Scusa, è lavoro, niente di personale” ironizza girandole la testa
verso di lui.
“Ford, se non trovi quei soldi ti ammazzo!” gli urla un secondo prima di essere baciata da Durque che già si
immagina sepolto sotto i tacchi a spillo di Andrea.
La donna lo sta osservando la scena dalle telecamere e
avvampa di gelosia, storcendo la bocca e giurando feroce vendetta.
Natalie viene riposta a terra quasi
subito, un po’ basita dal comportamento di quel tipo. Ha fatto finta di
baciarla e le da tanto l’idea che quella farsa gli costerà le ire della rossa. Ma questo sarebbe il cattivo della situazione?
Si domanda spostandosi un po’ ad osservarlo meglio. A me sembra un bambino dispettoso! Si stanno facendo i dispetti come i
ragazzini!
“Hai visto? Ti sembra si sia arrabbiata? E
neanche mi conosce”
Durque lo sta prendendo in giro mentre il povero Ford non lo
ascolta quasi. Sta fissando Natalie soprappensiero e le promette
silenziosamente che presto la tirerà fuori di li.
***
“Aspe…non è come pensi!”
“Stronzo!”
Daniel abbassa la testa all’ennesimo vaso lanciato da Andrea
in preda all’ira. “Non l’ho baciata davvero!”
“Si che l’hai fatto! Ti ho visto
dalle telecamere!”
“Chiedilo a lei”
“Non lo chiedo a lei, me la sto prendendo con te!” urla
guardandosi attorno: ha finito i proiettili, così afferra un cuscino del divano
e comincia a picchiarlo con quello “cos’è sta storia di portartela a letto?!”
“Era così per dire, non lo farei davvero!” afferma divertito
dalla sua gelosia. Passano due secondi fra quando la disarma e la fa girare su
se stessa legandola con le proprie braccia “ora la smetti?”
“Mi restano i piedi!” rettifica cercando di pestarlo con i
tacchi a spillo.
Durque la lascia scalciare a vuoto finchè non si stanca e
non grugnisce una parolaccia. La gira con un sorriso a tutta
faccia baciandola con passione e rimediandosi un morso. “Come siamo
gelose..” Ridacchia ignorandola e continuando a
baciarla.
“Stanotte dormi da solo” borbotta girando la testa “così
impari a baciare un’altra”
“Ok” Durque sospira e la lascia andare “allora mi faccio
ospitare dalla biondina”
“Ma di, vuoi morire davvero?”
***
La ‘biondina’ non riesce dormire e
si gira stancamente nel letto. Se non si sbrigava quell’idiota
ci andava di mezzo lei!
Che rabbia, che rabbia! Pensa battendo i
piedi sul letto per un po’. Chissà se si
è arrabbiata la donna di quel tipo!
Lancia un’occhiata alla porta e prova ad aprirla.
Miracolosamente, la serratura scatta e Natalie resta impalata a guardare lo
spiraglio. Ma gira! Non mi ha chiuso dentro! Pensa
tutta contenta aprendo la porta e ritrovandosi uno sgherro di Durque che la
guarda in cagnesco.
“Bagno” sussurra a mezza bocca passando rasente il muro.
Non mi ha chiuso
dentro ma mi ha messo il cane di guardia! Rimugina scocciata, girovagando
per un po’. E’ pieno di ‘dipendenti’ che la guardano
male mentre cerca di strisciare come un ninja per non attirare troppo
l’attenzione.
Fa in tempo a sentire una porta sbattere con violenza,
appena svoltato l’angolo di uno dei tanti corridoi che si snodano in quella
casa labirintica, che si trova davanti Durque che fissa la porta con una mezza
smorfia di nervosismo. Si nasconde per osservarlo meglio e lo vede sbuffare,
abbassare le spalle e ficcare le mani in tasca.
Durque è uno di quei pugili giganteschi che si vedono alla
televisione che incassa i colpi e li ricambia con ferocia avanzata.
Natalie prende le misure ad occhio, confrontandolo con Ford.
Sarà sul metro e 90…chissà
quanto pesa! Più di 100 chili di sicuro. La ragazza si domanda come faccia
a grattarsi la schiena…con tutti quei
muscoli, chissà se riesce a flettere il
braccio!
“Eddai, Andy” lo sente pregare con
voce lamentosa.
Quel tono supplichevole le strappa una risata, soprattutto
quando ode il ’no’ gridato dalla donna.
Si porta le mani davanti alla bocca per soffocare la
risatina alla smorfia che ha fatto quando ha strillato quel ‘no’ della potenza di un megawatt.
“E tu che ci fai qui?”
Natalie si ricompone immediatamente
drizzandosi sotto l’occhiataccia di Durque “giravo…non dormo quasi mai di
notte” afferma con voce sottile “lei non mi ha chiuso dentro e allora...sono
uscita”
Poi lo guarda e ricomincia a ridacchiare scusandosi
immediatamente.
Daniel annuisce e la osserva per bene. E’ molto carina ma ha
la lingua affilata quando vuole. E un umorismo fuori
luogo!
“Si è arrabbiata, eh?” sussurra indicando la porta “mi
dispiace”
“Figurati a me che stanotte dormo da solo!” esclama
camminando verso il fondo del corridoio mentre Natalie non sa che fare.
“Beh? Andiamo” la incita girandosi di qualche grado “anche
io dormo poco di notte. Sai giocare a carte?”
“Dipende” mugugna intimorita. Dove
stanno andando? Mica in camera di quel
tipo?!
Rallenta il passo quando vede una luce accendersi e
un’immensa biblioteca aprirsi di fronte la lei. Libri! Io adoro i libri!! Osserva a bocca aperta le due pareti
tappezzate di libri e gira su se stessa per abbracciare la sala come una foto
panoramica.
“Siediti, vuoi bere qualcosa?”
Natalie lo guarda e sbatte gli occhi mentre le fiamme del
camino divampano all’improvviso. “Elettrico!” le dice strizzandole l’occhio e
posando il telecomando su un tavolino basso dopo averle spente. “Allora, bevi
qualcosa?”
“Eh…no, grazie” sussurra osservandosi attorno
“Se te lo stai chiedendo, non ne ho
letto neanche uno”
“E perché ne ha così tanti?” domanda sedendosi su uan
poltrona suntuosissima, in bilico, le mani infilate fra le ginocchia fasciate dai jeans
“Serve a fare colpo sui clienti e sulle donne. Un uomo
acculturato da una sorta di ‘tranquillità’. Se sei un
poveraccio senza un briciolo di cultura e la gente se ne accorge,
cerca di fregarti!”
E ci fai colpo si, pensa tappandosi la bocca
giusto in tempo. Quadri ovunque, dipinti ad olio…lei adora tutto quello. A casa
sua ce ne sono tantissimi! “Un Modigliani autentico?”
Durque lo guarda pensandoci su “penso
si. Quello che me l’ha ceduto ha giurato di sì e l’estimatore mi ha assicurato sulla
sua veridicità”
“Quello che gliel’ha ceduto….per pagare un debito?”
“Già!” ridacchia bevendo un liquido chiaro che sembra acqua
da un bicchiere delicato che in mano a quell’uomo sembra quasi scomparire.
Natalie lo osserva mentre spulcia in un cassetto. È grande, grosso
e massiccio ma ha l’aria simpatica. Beh, con lei non è stato ancora sgradevole…non come qualcuno di mia conoscenza!
Pensa rannuvolandosi e addossandosi di colpo allo schienale.
“Guarda che stavo scherzando, non prenderla sul serio” lo
sente ridere dall’altra parte della stanza.
Cosa? “Ah…”sussurra capendo a scoppio
ritardato a cosa si riferisce “si, l’avevo capito”
“E da cosa l’avevi capito?” le domanda
sedendosi davanti a lei e piantandole di nuovo quelle folgori verdi negli occhi.
“Che non faceva sul serio. L’ho
sentito quando non mi ha baciato” spiega depressa “capisco che lei sia in
collera e rivoglia quei soldi ma perché non manda i suoi uomini a riprenderli
invece di quel rimbambito di Ford?”
“Scherzi? Stan è il fratello di Patricia Santax,
la moglie del boss locale. Toccarle il fratello è come scavarsi la fossa da
soli!”
Natalie lo guarda dubbiosa “e Ford questo lo sa?”
“Ne dubito” borbotta mescolando un mazzo di carte “quella donna
è sparita da molto tempo, da prima che i due diventassero amici”
“Mi sa che i suoi soldi non li rivedrà presto!”sospira
afferrando e carte che le vengono porte e sistemandosi
scompostamente sulla poltrona. “E’ capace di farsi ammazzare”
Un pensiero la fulmina all’istante e la fa agitare “se non
li trova...io che fine faccio?” domanda con voce tremante, stringendo le carte
a se.
Durque le lancia un’occhiata sola “non lo
so. Vedremo fra tre giorni”
“Non facciamo scherzi, eh?!” sbotta alzandosi di scatto “io
non centro niente, non voglio fare la fine del topo per lui”
“E che fine fa il topo?” le domanda
serio mentre dispone le carte ordinatamente.
“Affoga…” sussurra senza capire
“Non ho la piscina, torna a giocare”