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Autore: kannuki    23/07/2005    5 recensioni
Ford Shelton, un private eye di pochissimo rispetto. Non è proprio quello che si dice un brav’uomo: maleducato e scontroso, gioca d’azzardo e finisce spesso le serate fra risse e gare di bevute.
Max Gershow, giornalista, golden boy e scapolo tossico a tratti mortale. Narcisistico, vanitoso e dannatamente sicuro di se, latitante per i troppi debiti e deciso a sfuggire alla ex moglie e alla fidanzata assillante.
Infine c'è Jordan, ancora innamorata di Ford che a sua volta non l'ha mai dimenticata, Natalie che continua a scappare di casa, Andrea che 'simpatizza' per Max e una vicenda che ruota attorno ad un mucchio di soldi scomparsi e un cadavere scomodo.
Genere: Avventura, Dark, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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“La tua protetta si sta disperando”

“La tua protetta si sta disperando”

Andrea ironizza indicando la telecamera che inquadra la stanza di Natalie “non mi sembra poi così forte”

Durque le lancia appena un’occhiata senza replicare. Il suo debitore è arrivato e non ha tempo di perdersi dietro intrallazzi romanzeschi. “Problemi di coppia. Valla a consolare se ti dispiace, gli affari chiamano” borbotta senza notare il tono sarcastico e uscendo senza darle neanche un bacio.

Andrea lo guarda allontanarsi dalla stanza e tira il metaforico sospiro di sollievo: la ragazzina non gli interessa!

Volge di nuovo i suoi glaciali occhi sullo schermo e la osserva mentre cercaa un fazzoletto nelle tasche. Quale immensa tragedia cova nel cuore della biondina? Si domanda alzandosi lentamente. Daniel non ha detto nulla e casualmente lei ha lì le chiavi della stanza. Le afferra indecisa e resta a guardarle per un po’.

Andiamo a farci raccontare le magagne di quel tipo! Decide ancheggiando verso la porta. È da tanto che non fa due chiacchiere al femminile.

 

Natalie sobbalza quando sente la porta aprirsi e cerca in tutti i modi di ricomporsi, ma quando si ritrova ad osservare una delle più belle donne che abbia mai visto in vita sua, si sente immediatamente il brutto anatroccolo della favola. Il fatto che ci sia una donna in quel posto, la fa stare meglio.

“Ciao”

C-ciao” singhiozza tirando su col naso “tu chi sei?”

“Un’amica” risponde sedendosi poco distante da lei.

Natalie la studia sulla difensiva perché le sembra innocua e non si fida più delle persone che sembrano ‘apparentemente’ innocue.

Esamina il suo abbigliamento semplice ma curato e aggiusta d’istinto la maglietta sullo stomaco, lisciandola più volte. “L’amica con l’attività in via di sviluppo?” domanda cercando di rimettersi in sesto. Quella specie di top model la fa sentire peggio di Cenerentola.

Andrea l’esamina a sua volta, una delle tante occhiate che le donne lanciano quando si trovano l’una di fronte all’altra, provando una simpatia istintiva. 

“Non ho capito ma non importa. Perché piangi? Ti ha messo paura quel colosso? Tranquilla è buono in fondo” afferma con voce carina e un bel sorriso che la fa rilassare un po’.

“No…cose mie” mugugna non fidandosi di lei. Ha degli occhi bellissimi! Magari averli così… 

“Ti ha minacciato?”

“Insomma…stiamo li” sussurra aggiustandosi istericamente i capelli di fronte alla piega perfetta della donna. Dovevo andare dal parrucchiere, quella volta!

E tutte queste lacrime per chi sono, allora? Tanto sono sempre per un uomo!”esclama accavallando una gamba.

“Si” ammette a mezza bocca “per una testa di cavolo che non voglio neanche nominare. Mi cadrebbe la lingua!”

Andrea ride divertita, sentendo un moto di simpatia nei suoi confronti “il testa di cavolo è appena arrivato. Lo vuoi vedere?”

“Solo se è ridotto in uno stato pietoso e sanguinante, in attesa di un trapianto di reni!!”

 

***

“Mi sento un salame appeso. Maledico il giorno in cui t’ho incontrato!”

Mhh..che rottura di p.. “Lo so, me lo dicono tutti!”

 

 “Ciao Ford!”

 

Alzo lo sguardo al suono di quella voce che conosco fin troppo bene “Come te la passi, Durque?”

La gramigna non muore mai! Lo sapevo, era solo questione di tempo. Fortuna che Natalie se n’era già andata o l’avrebbero impelagata in questa storia maledetta.

“Benissimo, ho appena avuto una brillante conversazione con la deliziosa Natalie. Ce l’ha un po’ con te, sai?” ridacchia flettendosi sulle gambe per raggiungere la sua altezza e osservandolo mentre sbianca “veramente carina. Educata, dolce..” Elenca osservando con palese interesse i suoi cambiamenti.

Non è vero! Quando? Dove?! Come ha fatto a trovarla?!  

“Hai preso…Natalie…” balbetto raggelando anche Max che non centra niente e si è beccato le botte come me. “Se le hai fatto del male…“ sibilo avvelenato rimediandomi una risatina di scherno. Non Natalie, non lei!

Durque mi fissa come fossi una cacchetta che gli ha appena sporcato l’angolo della scarpa e riscoppia a ridere. “Io sono un gentiluomo con le signore. Non allungo le mani senza il loro permesso!”

Il bersaglio è stato colpito e Ford è rimasto congelato sul posto...se lo sa…allora è vero che la tiene prigioniera!

“Che cazzo hai fatto? Sei un pezzo di merda, Shelton non ti si può lasciare solo!”

Max è furioso e gli allunga un calcio con la gamba libera “che ti avevo detto? Coglione!”

 

Ma questo chi è?” Durque fa una smorfia guardandolo e si rivolge a Ford che è rimasto inebetito “Amico tuo? Frequenti gente per bene, adesso?”

 

Che cazzo centra questo stupido adesso?! Me l’ha presa e fa anche lo spiritoso? Ma io lo rompo tutto! “Lascia andare Natalie! Subito!”

Durque si tira indietro e persiste in quel sorriso malefico che spero gli rattrappisca la faccia un giorno di questi. Ci gode a vedermi così disperato, il bastardo!

 

“Non sei in grado di dare ordini. Ma voglio essere buono, te la faccio vedere. “ ridacchiò facendo un cenno ad uno dei suoi uomini che tornò spingendo avanti a se Natalie intimorita e Andrea dietro di lui che tirava occhiatacce al tipo che le aveva disturbate in un momento cruciale della confessione.

E questa? Che ci fa qui? “E tu che ci fai qui?” esclamo riconoscendo la splendida rossa dagli occhi glaciali che ho rimorchiato molte sere fa. Non dirmi che …no…che truffa c’è sotto?

Distolgo lo sguardo da lei e dal suo sorrisino di circostanza e mi volto verso Natalie che non mi degna di un’occhiata. “Come stai? Che ti ha fatto?!”

Non ha tagli o graffi, neanche un livido da quello che posso vedere, ma non mi fido! Lei mi fulmina per una frazione di secondo e torna a guardare il nulla “lui niente”

 

Mi sento una merda. Una. Vera. Merda.

 

“Visto? Intera!” esclama quel fetente indicandola, le braccia incrociate e un muso chilometrico

“Natalie..”

“Crepa!” sbotta nuovamente facendo alzare un sopracciglio Durque. “Sta zitto, non rivolgermi la parola e sbrigati a trovare quei soldi che voglio tornare a casa!” mi ordina ingrugnata. Poi si rivolge a Max e gli lancia un’occhiata incuriosita. “Ma tu non eri andato via?”

E non fossi mai tornato” sospira cercando di mettersi comodo “ti ha fatto incazzare? Gliel’avevo detto io di..

 

“Le vostre ciance da salotto non m’interessano”

Durque è mezzo divertito dallo svolgersi della faccenda e quella ragazzina lo fa sorridere “il debito è arrivato ad un milione, Shelton

“Un milione?” sussurro incredulo. Sta scherzando? E dove lo trovo?“Al massimo posso dartene 2000, se frugo bene nel conto in banca” sibilo gettando occhiate a Natalie che sta facendo lo stesso con me.  “E poi te li ho restituiti a suo tempo! Che cazzo vuoi?!”

 

“Non mi è arrivato un centesimo, bello! Te la sei squagliata con i soldi!”

“Col cazzo” sbotta alzandomi in piedi e camminando deciso verso di lui, mentre i suoi uomini cercano di trattenermi. “Ho derubato la mia donna per pagarti e li ho affidati a Liberal come avevi richiesto!”

“Liberal?!” sbotta incredulo guardandomi “Stan? Stan Liberal?”

“Certo! Me l’avevi mandato come fattorino, gli ho dato i tuoi soldi e me ne sono andato secondo gli accordi!” urlo guardando Natalie che ci sta ascoltando a bocca aperta.

“I soldi di Jordan..” Biascica scostandosi da Andrea e avvicinandosi “hai rubato i soldi di Jordan per pagare lui?”

“Si..” Mugugno osservandola da capo a piedi “stai bene?”

“Si..” Afferma soprappensiero dimenticando l’arrabbiatura per qualche istante.

 

“Scusate?! Voi laggiù”

Max attira l’attenzione schiarendosi la voce e fissandoli come se fosse rincretiniti “questo tale Stan ha messo su un Casinò, giusto? Ci vogliono soldi per farlo. Oserei dire che vi ha fregato tutti e due. Tre, anzi. Ford, tu vali doppio per via di Jordan” afferma osservando Andrea palesemente colpita dalla sua analisi.

Liberal ha aperto il Casinò due anni e mezzo fa…” biascico a mezza bocca concentrandomi sul fighetto “ci ha fottuto i soldi per aprirsi il Casinò…”

Che figlio di puttana traditore!” Durque è fuori di se per essere stato raggirato da quell’ometto insignificante. Ma non è arrabbiato, anzi: gli viene parecchio da ridere!

 

“Scusi..” Natalie gli si para di fronte alzando un dito e sventolando una mano “visto che non centra niente il fetente li in terra e che io non sono amica di questo Liberal, posso andarmene? Sa, dovrei lavorare domattina e devo fare parecchi chilometri per tornare a casa”

Durque annuisce imbambolato e si gira a guardare Ford che ha quasi sospirato di sollievo “lei se ne va, ma tu resti! Mi servi per recuperare i soldi di Stan”

“Io? Che diavolo centro io? Mandaci i tuoi amici!”

“Si fa come dico io o la ragazza la rivedi in una scatola a pezzetti!” ribatte afferrando Natalie e stringendola contro di se.

Ma io che centro? Mi lasci!” ribatte divincolandosi. Quel tipo la soffoca, è una montagna di muscoli!

“Non avevamo deciso per il tu?” le domanda allentando un po’ la presa.

“Si, ma in questa situazione non mi sembra appropriato parlarne!” ribatte prendendo un respiro.

Nota l’occhiataccia di Andrea e resta a guardarla, finchè la donna non si riprende e gira la testa ricominciando a fissare i due prigionieri.

È gelosa…è la sua ragazza! Decide inclinando la testa e sorridendo dentro di se. Si gira battendo un dito sul braccio di Durque che la guarda un’altra volta stupito.

Gli fa cenno di avvicinarsi e con molta delicatezza lo informa che la storia sta facendo innervosire Andrea. Daniel le lancia un’occhiata mentre la ragazza  parla e vede benissimo l’ombra d’irritazione che domina Andrea e mugugna dentro di se che è lavoro, in fondo. Deve mettere paura alla gente! 

Mi farò perdonare, pensa tornando a guardare i due che li stanno osservando increduli. Ford, soprattutto, non riesce a spiegarsi quella confidenza da parte di Natalie.

 

“Facciamo così! Io mi tengo la tua donna..

“Non sono..

“Zitta!” le impone alzando la manona “sto lavorando …e che diamine!” sbotta facendola sbuffare.

“Dicevo: io mi tengo la tua amica finchè non recuperi i soldi. Dopodiché avrai la mia benedizione!” ridacchia battendo una mano sulla spalla di Natalie facendola quasi piegare.

Ford lo fissa tacendo e allo stesso tempo lancia occhiate a Natalie che si rifiuta di incontrare il suo sguardo.

“Va bene. Ma ci vorrà tempo” mugugna guardandolo storto. Solo per Natalie!

“Tre giorni” afferma alzando le dita “tre giorni sennò me la prendo con lei…”

Natalie è sull’orlo di una crisi di nervi “ma che centro io?!” sbotta alzando la voce “io non centro niente con quello! Neanche lo conosco, non ne hai avuto nulla a che fare con quel bugiardo, ipocrita, stupratore …e ladro!”

Ford incassa facendo una smorfia e non replica all’aggressione verbale della ragazza.

 

“Ti do un incentivo, Shelton!” ridacchia alla nuova idea che gli è venuta in mente “se non ti sbrighi e tardi anche di qualche ora, mi faccio la tua deliziosa fidanzatina, come tu ti sei fatto la mia!”

Natalie spalanca gli occhi e la bocca, girandosi verso Durque e arrossendo “cosa?!” esclama istericamente “no!”

“Zitta tu.” Mugugna piegandosi minacciosamente verso di lei “ti va il programmino, Ford?”

 

L’uomo non parla ed è rimasto a guardarlo, fissando Natalie e Andrea che è arrossita di rabbia.

“Ma che ne sapevo io che era la tua donna? L’ho rimorchiata in strada in mezzo a tutte le altre.

 

Natalie resta inebetita alla scoperta. Quella donna meravigliosa…e quel bastardo…”ti fai anche le prostitute?!” urla facendo saltare i nervi di Andrea che se ne va sbattendo la porta.

Ahio! Pensa Durque voltandosi appena, mi sa che dovrò farmi perdonare una quindicina di volte.

 

E tu hai…con lei…”La ragazza è inebetita e frastornata. Si porta le mani al volto e scuote la testa. “Pazzesco…non ci posso credere”

“Neanche io!” sibila Ford abbassandosi su di lei “Natalie, mi dispiace per quello che ho fatto non ero in me”

“Sta zitto o ti prendo a schiaffi!” esplode spingendolo via “sei una persona orrenda!”

“Mi dispiace! Come faccio a farti capire che mi dispiace?!” sbotta esasperato.

Sta zitto, fai più bella figura! Che schifo anche con le prostitute!”

 

Quella frase fa innervosire Durque che la guarda seccato “modera i termini, stai parlando della mia donna.

“La tua ragazza fa un lavoro discutibile...e tu glielo permetti pure?!” domanda con i capelli dritti “Voi siete tutti pazzi e malati…non vi avvicinate, potreste attaccarmi la vostra follia!” sbotta facendo qualche passo indietro “ma dove è finito il romanticismo? Quelli della vostra età sono sclerali!”

“Romanticismo…ora chiedi troppo” sogghigna Max sorridendo come uno stupido “sei tanto carina, Natalie, ma troppo ingenua. 

“Ingenua un par di palle” esplode facendoli ridacchiare tutti “dove è finito l’amore? È passato di moda?”

Rivolge uno sguardo lunghissimo a Ford che si sente sempre peggio e scuote la testa. “Ti avevo giudicato male…” sussurra facendolo quasi correre verso di lei. Lo sta schiacciando sotto i piedi con le sue accuse “lo so… non sono perfetto, Natalie. Ho un brutto carattere, sono sempre scontroso e certe volte pago per fare sesso”

A quelle parole la ragazza arrossisce ma continua a fissarlo amareggiata.

“Ma è sempre meglio che prendere in giro una donna” borbotta sconsolato, abbassando ancora di più la voce perché li stanno guardando tutti “mi sento una merda per quello che ho fatto.

“Devi!” sbotta con le lacrime agli occhi “mi hai spaventato e per colpa tua il mio self control ha dato il benservito e il mio umore è a pezzi!” singhiozza asciugandosi gli occhi con le mani.  “Mettermi a frignare davanti a tutti non è il massimo!”

Ford tace masticandosi una guancia per il nervosismo. Muove le mani per abbracciarla e ricorda subito che non può farlo perché legato. Si rivolge a Durque visibilmente infastidito “Non potesti slegarmi? Come vedi, la situazione è urgente!”

 

Daniel alza le spalle sbuffando, osservando come si dispera Natalie. “No. perché sei un porco e la fai piangere”

“Non si fanno piangere le donne, ha ragione lui”

Max annuisce lanciandogli un’occhiata schifata “tecnica, stile…assenza totale e completa. Ma che ti hanno insegnato da piccolo? Non ce l’avevi un padre o un amico che ti spiegava i fondamenti?!”

 

Ford è fuori di se: gli si mettono tutti contro, mentre lui pensa solo a farsi perdonare da Natalie.

“Mio padre era peggio di te: non ha mai passato una serata con la stessa donna e i ‘fondamenti’ non erano così fondamentali, avevo altro da fare!” sibila volgendo subito lo sguardo su Natalie che continua a mordicchiarsi un labbro col mento tremante “dammi un’altra possibilità…”

Lo guarda negli occhi e poi scuote la testa, scostandosi da lui e arretrando, finendo quasi addosso a Durque che si è messo comodo per osservare la sceneggiata.

Ma si, facciamolo disperare un altro po’. Non gli basta vederlo battersi il petto, deve strisciare a terra. Senza pensarci ulteriormente, abbraccia Natalie facendole prendere un colpo e provocando uno sbocco di bile a Ford. “Non la toccare! Che cavolo tocchi?”

Sta zitto, sa?! Lui almeno non mi ha terrorizzato in quel modo!” sbotta arrabbiata andando a toccare un nervo scoperto.

“E’ questione di stile, Shelton” lo prende in giro attirando Natalie a se che è talmente arrabbiata da non rendersene conto.

“Te l’ho sempre detto io che ti mancava la tecnica!” insiste anche Max dandogli un altro calcio  “becero animale”

Che palle! Fatevi cazzi vost…!”

Le parole gli muoiono in gola quando vede Durque abbassarsi tirando su Natalie per la vita che lo sta guardando con gli occhi spalancati.

“Calma!” sbotta la ragazza spostandosi il più possibile “non affrettiamo i tempi, ha detto tre giorni!”

“Mi sa che il tuo ragazzo non ha capito la gravità della situazione. Scusa, è lavoro, niente di personale” ironizza girandole la testa verso di lui.

“Ford, se non trovi quei soldi ti ammazzo!” gli urla un secondo prima di essere baciata da Durque che già si immagina sepolto sotto i tacchi a spillo di Andrea.

 

La donna lo sta osservando la scena dalle telecamere e avvampa di gelosia, storcendo la bocca e giurando feroce vendetta.

Natalie viene riposta a terra quasi subito, un po’ basita dal comportamento di quel tipo. Ha fatto finta di baciarla e le da tanto l’idea che quella farsa gli costerà le ire della rossa. Ma questo sarebbe il cattivo della situazione? Si domanda spostandosi un po’ ad osservarlo meglio. A me sembra un bambino dispettoso! Si stanno facendo i dispetti come i ragazzini!

 

“Hai visto? Ti sembra si sia arrabbiata? E neanche mi conosce”

Durque lo sta prendendo in giro mentre il povero Ford non lo ascolta quasi. Sta fissando Natalie soprappensiero e le promette silenziosamente che presto la tirerà fuori di li.

 

***

Aspe…non è come pensi!”

“Stronzo!”

Daniel abbassa la testa all’ennesimo vaso lanciato da Andrea in preda all’ira. “Non l’ho baciata davvero!”

Si che l’hai fatto! Ti ho visto dalle telecamere!”

“Chiedilo a lei”

“Non lo chiedo a lei, me la sto prendendo con te!” urla guardandosi attorno: ha finito i proiettili, così afferra un cuscino del divano e comincia a picchiarlo con quello “cos’è sta storia di portartela a letto?!”

“Era così per dire, non lo farei davvero!” afferma divertito dalla sua gelosia. Passano due secondi fra quando la disarma e la fa girare su se stessa legandola con le proprie braccia “ora la smetti?”

“Mi restano i piedi!” rettifica cercando di pestarlo con i tacchi a spillo.

 

Durque la lascia scalciare a vuoto finchè non si stanca e non grugnisce una parolaccia. La gira con un sorriso a tutta faccia baciandola con passione e rimediandosi un morso. “Come siamo gelose..” Ridacchia ignorandola e continuando a baciarla.

“Stanotte dormi da solo” borbotta girando la testa “così impari a baciare un’altra”

“Ok” Durque sospira e la lascia andare “allora mi faccio ospitare dalla biondina”

Ma di, vuoi morire davvero?”

 

***

La ‘biondina’ non riesce dormire e si gira stancamente nel letto. Se non si sbrigava quell’idiota ci andava di mezzo lei!

Che rabbia, che rabbia! Pensa battendo i piedi sul letto per un po’. Chissà se si è arrabbiata la donna di quel tipo! 

Lancia un’occhiata alla porta e prova ad aprirla. Miracolosamente, la serratura scatta e Natalie resta impalata a guardare lo spiraglio. Ma gira! Non mi ha chiuso dentro! Pensa tutta contenta aprendo la porta e ritrovandosi uno sgherro di Durque che la guarda in cagnesco.

“Bagno” sussurra a mezza bocca passando rasente il muro.

Non mi ha chiuso dentro ma mi ha messo il cane di guardia! Rimugina scocciata, girovagando per un po’. E’ pieno di ‘dipendenti’ che la guardano male mentre cerca di strisciare come un ninja per non attirare troppo l’attenzione.  

Fa in tempo a sentire una porta sbattere con violenza, appena svoltato l’angolo di uno dei tanti corridoi che si snodano in quella casa labirintica, che si trova davanti Durque che fissa la porta con una mezza smorfia di nervosismo. Si nasconde per osservarlo meglio e lo vede sbuffare, abbassare le spalle e ficcare le mani in tasca.

Durque è uno di quei pugili giganteschi che si vedono alla televisione che incassa i colpi e li ricambia con ferocia avanzata.

Natalie prende le misure ad occhio, confrontandolo con Ford. Sarà sul metro e 90…chissà quanto pesa! Più di 100 chili di sicuro. La ragazza si domanda come faccia a grattarsi la schiena…con tutti quei muscoli, chissà se riesce a  flettere il braccio!

Eddai, Andy” lo sente pregare con voce lamentosa.

Quel tono supplichevole le strappa una risata, soprattutto quando ode ilno’ gridato dalla donna.

Si porta le mani davanti alla bocca per soffocare la risatina alla smorfia che ha fatto quando ha strillato quelno’ della potenza di un megawatt.

 

E tu che ci fai qui?”

 

Natalie si ricompone immediatamente drizzandosi sotto l’occhiataccia di Durque “giravo…non dormo quasi mai di notte” afferma con voce sottile “lei non mi ha chiuso dentro e allora...sono uscita”

Poi lo guarda e ricomincia a ridacchiare scusandosi immediatamente.

 

Daniel annuisce e la osserva per bene. E’ molto carina ma ha la lingua affilata quando vuole. E un umorismo fuori luogo!

 

“Si è arrabbiata, eh?” sussurra indicando la porta “mi dispiace”

“Figurati a me che stanotte dormo da solo!” esclama camminando verso il fondo del corridoio mentre Natalie non sa che fare.

“Beh? Andiamo” la incita girandosi di qualche grado “anche io dormo poco di notte. Sai giocare a carte?”

“Dipende” mugugna intimorita. Dove stanno andando? Mica in camera di quel tipo?!

Rallenta il passo quando vede una luce accendersi e un’immensa biblioteca aprirsi di fronte la lei. Libri! Io adoro i libri!! Osserva a bocca aperta le due pareti tappezzate di libri e gira su se stessa per abbracciare la sala come una foto panoramica.

Siediti, vuoi bere qualcosa?”

Natalie lo guarda e sbatte gli occhi mentre le fiamme del camino divampano all’improvviso.  “Elettrico!” le dice strizzandole l’occhio e posando il telecomando su un tavolino basso dopo averle spente. “Allora, bevi qualcosa?”

“Eh…no, grazie” sussurra osservandosi attorno

Se te lo stai chiedendo, non ne ho letto neanche uno”

“E perché ne ha così tanti?” domanda sedendosi su uan poltrona suntuosissima, in bilico, le mani infilate fra le ginocchia fasciate dai jeans

“Serve a fare colpo sui clienti e sulle donne. Un uomo acculturato da una sorta di ‘tranquillità’. Se sei un poveraccio senza un briciolo di cultura e la gente se ne accorge, cerca di fregarti!”

E ci fai colpo si, pensa tappandosi la bocca giusto in tempo. Quadri ovunque, dipinti ad olio…lei adora tutto quello. A casa sua ce ne sono tantissimi! “Un Modigliani autentico?”

Durque lo guarda pensandoci su “penso si. Quello che me l’ha ceduto ha giurato di sì e l’estimatore mi ha assicurato sulla sua veridicità”

“Quello che gliel’ha ceduto….per pagare un debito?”

“Già!” ridacchia bevendo un liquido chiaro che sembra acqua da un bicchiere delicato che in mano a quell’uomo sembra quasi scomparire.

 

Natalie lo osserva mentre spulcia in un cassetto. È grande, grosso e massiccio ma ha l’aria simpatica. Beh, con lei non è stato ancora sgradevole…non come qualcuno di mia conoscenza! Pensa rannuvolandosi e addossandosi di colpo allo schienale.

“Guarda che stavo scherzando, non prenderla sul serio” lo sente ridere dall’altra parte della stanza.

Cosa? “Ah…”sussurra capendo a scoppio ritardato a cosa si riferisce “si, l’avevo capito”

“E da cosa l’avevi capito?” le domanda sedendosi davanti a lei e piantandole di nuovo quelle folgori verdi negli occhi.

Che non faceva sul serio. L’ho sentito quando non mi ha baciato” spiega depressa “capisco che lei sia in collera e rivoglia quei soldi ma perché non manda i suoi uomini a riprenderli invece di quel rimbambito di Ford?”

 

“Scherzi? Stan è il fratello di Patricia Santax, la moglie del boss locale. Toccarle il fratello è come scavarsi la fossa da soli!”

Natalie lo guarda dubbiosa “e Ford questo lo sa?”

“Ne dubito” borbotta mescolando un mazzo di carte “quella donna è sparita da molto tempo, da prima che i due diventassero amici”

“Mi sa che i suoi soldi non li rivedrà presto!”sospira afferrando e carte che le vengono porte e sistemandosi scompostamente sulla poltrona. “E’ capace di farsi ammazzare”

Un pensiero la fulmina all’istante e la fa agitare “se non li trova...io che fine faccio?” domanda con voce tremante, stringendo le carte a se.

Durque le lancia un’occhiata sola “non lo so. Vedremo fra tre giorni”

“Non facciamo scherzi, eh?!” sbotta alzandosi di scatto “io non centro niente, non voglio fare la fine del topo per lui”

E che fine fa il topo?” le domanda serio mentre dispone le carte ordinatamente.  

“Affoga…” sussurra senza capire

“Non ho la piscina, torna a giocare”

  
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