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CAP 3
Era stato un pomeriggio fantastico, passato tra risate, scherzi e baci ... tanti baci.
Ora era arrivato il momento che entrambi avevano atteso con ansia.
Si trovavano davanti casa Beltran, Giusy non poteva soffermarsi per molto o suo padre si sarebbe insospettito.
-
Allora ... cosa mi dovevi ... dire?- chiese lei, a voce bassa. Non
sapeva perché, ma si sentiva terribilmente nervosa ed emozionata.
Qual’era la cosa così importante che doveva dirle?
Guido deglutì. Ecco, adesso doveva vuotare il sacco. Fece un respiro profondo e poi cominciò.
-
Io ... - si schiarì la voce - io ... sono stato fidanzato con molte
ragazze,in passato, come sai. Ma ...ma nessuna mi ha mai fatto provare
quello che mi fai provare tu. Nemmeno lontanamente. Mi hai sempre
considerato un ragazzo superficiale e io stesso non ho mai preso
seriamente in considerazione l’amore. Almeno ... fino a quando non mi
sono innamorato di te -
Fece una pausa.
Giusy lo guardò con il cuore a mille. Forse aveva intuito qualcosa ...
-
Ho cominciato a sentirmi strano, sapevo con certezza che la nostra non
era una storia come tutte le altre. Non mi era mai capitato di
desiderare così tanto una persona. Quando non sei con me, Giusy, mi
sento vuoto - le accarezzò una guancia, spostandole poi una ciocca di
capelli dietro l’orecchio.
- Quando siamo insieme, invece, vorrei
che il tempo si fermasse per far durare quel momento per sempre. Sai
spiegarmi cosa significa questo?-
La ragazza lo guardò, gli occhi
già lucidi di commozione,non sapendo cosa dire. Era troppo agitata solo
per tentare di aprire la bocca per rispondere.
- No?Allora te lo spiego io -
La
baciò. Intensamente, profondamente, a lungo ... trasmettendole tutto
quello che sentiva dentro e che da tempo voleva farle sapere.
- Significa che ti amo -
Ecco, l’aveva detto.
A
questo punto, Giusy non riuscì più a trattenersi e le lacrime
cominciarono a scendere rigandole le guance e lavando via il trucco
leggero.
- Ehi, Giusy ... Giusy ... che hai?Cosa ho fatto?-
Il
ragazzo la scosse per le spalle, preoccupato e non sapendo cosa
pensare. Non si sarebbe mai aspettato una reazione così forte.
-
Guido ... non hai fatto niente ... è solo che ... sono così felice che
ho la sensazione che il cuore ... potrebbe scoppiarmi da un momento
all’altro ... - rise sommessamente.
Poi si fermò di colpo, dandosi della stupida. Ma che stava facendo?Non doveva ridere, doveva dargli una risposta!
- Ehm ... io ... -
- Si?-
Guido sorrise.
Giusy stava per continuare, quando, improvvisamente, la porta si aprì e il padre, infuriato, uscì.
- JOSEFINA BELTRAN, SI PUO’ SAPERE COSA CI FAI ANCORA QUI FUORI?E, SOPRATTUTTO, CHI DIAVOLO E’ LUI?-
Chiese,o meglio gridò, indicando il ragazzo.
- Signore, sono Guido, un amico di Matias ... lei già mi conosce -
L’uomo lo guardò per un momento.
-
Guido?Oh, si,adesso ricordo!Si, sei un suo amico, certo, sei venuto
molte volte a casa nostra!Ma, quello che voglio sapere è ... COSA CI
FAI TU CON MIA FIGLIA?-
I due ragazzi si guardarono, non sapendo cosa fare.
Giusy fece per dire qualcosa, probabilmente un’altra scusa, ma, contro
ogni sua aspettativa, Guido si avvicinò al padre e, guardandolo fiero,
gli disse:
- Sono il suo ragazzo -
Silenzio.
Poi si sentì solo il rumore di un sonoro schiaffo.
***
Ecco il continuo, spero vi piaccia :)
Ringrazio per i commenti: Ella93 e Auri ^^
baci
LizDreamer
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