Dio
mio! Un minuto intero di beatitudine! E’ forse poco per colmare tutta la vita di
un uomo?
(Fëdor Dostoevskij, Le notti
bianche)
Le notti
bianche
Verrà la morte e avrà i tuoi
occhi
Questa che ci accompagna
dal mattino alla sera,
insonne,
sorda, come un vecchio
rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi
occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un
silenzio.
Così li vedi ogni mattina
Quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara
speranza,
quel giorno sapremo anche
noi
che sei la vita e sei il
nulla.
Per tutti la morte ha uno
sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi
occhi.
Sarà come smetter un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro
chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
(Cesare Pavese, Verrà la
notte e avrà i tuoi occhi)
Dalle
memorie di un sognatore:
Ultima notte
Chiudo lentamente il libro sulle ginocchia, concedendo
finalmente ai miei occhi un po’ di riposo. Lascio che le dita scorrano sulla
copertina. Ne seguo il contorno azzurro, e traccio lentamente le lettere del
titolo.
Le notti bianche, Fëdor
Dostoevskij.
Comprai questo libro ad un mercatino dell’usato, a Londra,
molto tempo fa, in un’epoca che sembra ormai appartenere ad un’altra vita.
Ricordo solo che mi incuriosì il titolo e, sfogliandolo, rimasi sorpresa dalla
cura dimostrata dal suo ex-proprietario, e dai molti passaggi sottolineati
lievemente a matita.
L’ho letto tante e tante volte, ed ormai ogni singola
parola è impressa a fuoco nella mia mente. Non so chi fosse l’uomo che lo
scrisse, ma sono certa che fosse un genio. Solo un genio avrebbe potuto
trasmettere con le sue parole così tante emozioni.
Ad ogni modo, la storia narrata tra queste pagine, sembra
rispecchiare in modo inverosimile quello che è stato uno scorcio della mia vita.
O, per meglio dire, l’inizio della mia vita.
Esattamente come il sognatore di questo breve romanzo,
anch’io ho vissuto le mie notti bianche, che hanno lasciato un segno indelebile
nella mia anima e che mi hanno irrimediabilmente trasformata.
Sono stata anch’io una sognatrice, ho vissuto gran parte
della mia vita fuggendo la realtà e riparandomi nei sogni, dai quali sono stata
bruscamente costretta ad evadere, nel giro di poche fredde notti d’inverno.
Adesso sono Ginny Weasley, ed ho smesso di sognare.
Ho smesso di sognare la notte che Draco è andato via per
inseguire la sua vita, per adempire al suo ruolo di attore, come avrei detto a
quel tempo.
Ho trascorso anni a bramare la vita e, quando questa è
prepotentemente entrata nella mia nicchia, ho iniziato a rimpiangere il mio
mondo, quando ho scoperto quanto la realtà fosse dura, e quanto insignificante
fosse una vita priva di sogni.
Riuscii a sopravvivere a questa amara scoperta, solo
grazie ad una forza che non avrei mai sospettato di possedere, che mi accompagnò
nei miei primi approcci con la vita reale, fino a rendermi finalmente
soddisfatta di me stessa, come mai lo ero stata.
Fin quando le sensazioni fittizie non divennero reali, fin
quando non riuscii finalmente ad affermare di vivere.
Solo allora, a distanza di un anno dalla mia ultima notte
bianca mi concessi di ritornare sul luogo della mia storia, per poter finalmente
analizzare con la più lucida razionalità ciò che ero stata e ciò in qui mi ero
trasformata.
E la scoperta di aver finalmente abbandonato quel mondo fu
straordinariamente piacevole.
Ho finalmente imparato a vivere, e adesso, nonostante la
porzione di cielo stellato a me visibile, sia ostacolata da spesse grate, ho la
possibilità di guardarmi alle spalle, e non vedere sulla strada percorsa nessun
rimpianto.
Sollevo lo sguardo su Draco, seduto sul pavimento, con la
testa sulle ginocchia. Sembra terribilmente debole così, rannicchiato su se
stesso, ma ho ritenuto più opportuno lasciarlo per un po’ solo con i suoi
pensieri.
Il misterioso protagonista delle mie notti, il principale
responsabile della fine dei miei sogni. E’ tornato.
E’ tornato in un’altra fredda notte, consapevole di essere
un vinto e confermando le mie supposizioni, che lo vedevano solamente come un
altro schiavo dei sogni. Non cosa lo abbia fatto tornare indietro, anch’egli
finalmente sveglio e semplicemente intenzionato a vivere.
Mi fu necessario del tempo per accettare il suo ritorno, e
per imparare a fidarmi lucidamente di lui, ma credo di aver scelto giustamente,
avevamo entrambi una vita da costruire e molto tempo da recuperare.
Iniziò quindi la nostra storia, che ci vedeva unici
protagonisti. In un certo senso, un sogno divenuto realtà. Una realtà carica di
emozioni violente, prive delle tipica attenuazione caratteristica delle
illusioni.
Eravamo noi, ed eravamo reali.
Adesso credo che Draco si sia addormentato, tanto è
immobile. Mi sollevo da terra, tentando di evitare il minimo rumore e,
accovacciandomi davanti a lui, gli scosto i capelli dalla fronte.
Alza la testa e mi guarda, con quelle iridi grigie in
questo momento così espressive. E’ angoscia il sentimento che prevalentemente
riesco a leggervi, ma non mi è concesso il privilegio di aiutarlo, quindi mi
limito a portare le braccia dietro la sua nuca inginocchiandomi.
Restiamo così per pochi minuti che sembrano essere
un’eternità. Sento il suo respiro greve sul mio seno e la consistenza dei suoi
capelli sulla guancia e non riesco ad impormi di lasciarlo andare.
La vita è stata crudele con lui. Ha dovuto fronteggiare a
soli sedici anni, una realtà troppo dura per chiunque, che gli ha imposto di
uccidere altri esseri umani, mentre tutti gli altri, io compresa, eravamo
impegnati a giocare a Quidditch, e per questo è stato condannato.
Non sto tentando di difenderlo, ho chiuso con i sogni.
Semplicemente non sono il giudice adatto a biasimarlo, e credo nessun altro
abbia una tale facoltà.
Eppure entrambi ci troviamo qui, prigionieri ad Azkaban.
Una sognatrice ad Azkaban, chi l’avrebbe mai detto?
Una notte degli Auror hanno fatto incursione in casa mia
arrestando entrambi. Draco accusato di essere Mangiamorte, ed io di avergli dato
asilo e averlo protetto.
Solo grazie ad Hermione ci è stato concesso di essere
rinchiusi nella stessa cella: i nostri pensieri sono troppo tristi persino per i
Dissennatore.
Tutto è accaduto troppo in fretta, e credo che non ci sarà
dato il tempo di accettare l’idea. Anzi, io credo di avere a disposizione tutta
la vita per accettarlo, ma non Draco.
Ancora una volta non gli sono concesse possibilità: è
stata emessa per lui la peggiore condanna del Mondo Magico.
Il bacio del Dissennatore.
Verrà letteralmente negata un’anima ad un uomo cui è stata
metaforicamente negata per tutta la vita.
Piton una volta ci ha mostrato dei dipinti ritraenti le
vittime del bacio. Immagini agghiaccianti, cui non riesco ad evitarmi di
pensare, ed è terribile.
E non posso nemmeno meditare su come sarà dopo che lui non
ci sarà più, dopo che la sua anima, che si è così intimamente legata alla mia in
una notte bianca, andrà via dal suo corpo. Concedermi di pensare a cosa sarà
equivarrebbe a sognare, e non credo sia la giusta soluzione.
Ho chiuso con i sogni.
L’aria notturna inizia a farsi meno fredda, ed io
paradossalmente rabbrividisco: questa è la nostra ultima notte, alle prime luci
dell’alba Draco sarà giustiziato.
Al sorgere di un nuovo giorno, ancora una volta, tutto
svanirà.
Gli poggio una mano sulla guancia, costringendolo a
sollevare il capo. Voglio ancora guardarlo negli occhi, finché saranno pieni di
vita, finché trasmetteranno emozioni, finché mi faranno piacevolmente
rabbrividire.
I suoi occhi sono pieni di parole che la vita non gli ha
dato il tempo di pronunciare, e che presto saranno freddi e muti.
Non avrei mai potuto pensare che la morte avrebbe avuto
gli stessi occhi di Draco.
-Ti amo.- sussurro mentre gli occhi mi si riempiono di
lacrime. Dovrei essere forte per tutti e due, come si suole in situazioni
difficili, ma sfido chiunque ad essere forte al mio posto.
-Anch’io ti amo.-
La sua risposta è debole, appena udibile, ma so che sente
ciò che dice.
Lo bacio per l’ultima volta. Respiro dalle sue labbra per
l’ultima volta. Ascolto il battito del suo cuore per l’ultima volta. E, per la
prima volta, asciugo con le labbra una solitaria lacrima che gli scivola sulla
guancia.
Dei passi rimbombano nel corridoio e ci alziamo entrambi.
I lineamenti del suo viso sono inespressivi, e solo una scintilla nei suoi occhi
mi permette di riconoscere l’uomo che amo.
Se penso che questi sono i nostri ultimi attimi insieme!
La porta si spalanca e l’ultima persona che mai mi sarei
aspettata di ritrovarmi davanti varca la soglia: Hermione Granger.
Un scintilla di speranza sembra riaccendersi ed il futuro
sembra adesso più incerto che mai.
Ma sono Ginny Weasley, ed ho smesso di sognare.
The End…
Bene…questa è la fine!! Sono riuscita a
scriverla ad una velocità per me insolita…forse perché già la pianificavo da
settimane!!
Che ve ne pare? Lo so che è
irrimediabilmente deprimente, ma ultimamente non vado tanto per i lieto fine!!
Sinceramente un finale rose e fiori non mi sembrava troppo adatto ad una storia
simile!
Però vi prometto che la prossima volta
scriverò uno dei più happy happy end mai visti prima…anche a costo di
sfiorare l’inverosimilmente mielato!! ^_^
I festeggiamenti sono d’obbligo, dato che
questa è la prima storia a capitoli che sia mai stata capace di portare a
termine!!!! (^_^_^_^ Izumi è molto fiera di se stessa ed ignora volutamente di
aver scritto una storia di soli 5 capitoli!!!)
Spero tanto che il finale vi sia piaciuto
e che mi facciate avere qualche commento finale!!
Grazie infinite a tutti coloro che hanno
letto e commentato o anche soltanto letto!!
Minako-chan: Scusami tanto!!!! All’inizio
della storia mi avevi raccomandato di non farla finire male…ma non ce l’ho
fatta!!! Sorry!!!
L
Comunque…mi avevi chiesto se avessi intenzione di far diventare Ginny
Mangiamorte!! Bene, a dire il vero l’idea all’inizio era quella, solo che poi mi
sono resa conto che non sarebbe stato il finale adatto per una sognatrice
risvegliata…quindi ho cambiato idea!! Grazie tante per avermi seguito!!!
Spero di risentirti!
Nisi Corvonero: E’ una mia impressione o
sei un po’ ostile nei confronti di Draco? (Poverino….^_^) Cosa ne pensi adesso
che è finita? Ginny è cresciuta molto, come vedi, però la sua vita, a quanto
pare non era destinata ad essere completamente felice!! Grazie tante anche a
te!!!
Hermia: Allora…la pensi ancora così
irrimediabilmente male per quanto riguarda Draco? Ho già tentato di spiegarti i
motivi della dichiarazione veloce di Ginny e dell’altrettanto veloce risposta di
Draco…!! Ad ogni modo…ti rimando alla recensione di Mise_keith, che è stata più
esauriente di me in proposito!! Grazie tante per il sostegno!!
Kitsunechan: Grazie per avermi seguito!
Spero mi farai sapere cosa ne pensi del finale!! ^_^
Shanìka: NON UCCIDERMI TI PREGO!! Ehi, lo
sai che amo Draco (si, ho notato!!! Per questo lo tratti sempre così bene!
ndShanìka)!! Ho promesso che il prossimo sarà un happy end!!! (Ti ho mai detto
che voglio entrare in marina?! Leggi: probabile promessa da marinaio!!) E
comunque…vuoi consolarlo?!! Potrei esserne molto gelosa, sai?? Per quanto
riguarda Ginny Mangiamorte ti rimando alla risposta che ho dato a Minako, mentre
per la dichiarazione affrettata…alla recensione di Mise_keith e Nisi!! Grazie
anche a te!!
Acchan: Eh eh…speranze vane! Come vedi è
finita piuttosto maluccio, anche se le ultime righe lasciano una piccola luce
accesa! Grazie tante!!!
Mise_keith:
mia cara, devo dire che forse sei stata la persona (insieme a Nisi) che più ha
capito il significato dello scorso capitolo (forse, essendo anche tu
un’ammiratrice di un certo genere di romanzi, hai un punto di vista più simile
al mio)! In effetti, forse era un po’ veloce ma, anche cambiandolo, non potrei
rallentarne il ritmo, perché è la storia stessa che lo richiede! Credo tu sia
riuscita a spiegarlo meglio di quanto io stessa avrei saputo fare (ho utilizzato
fiumi di parole a questo scopo, ma credo che tu, con poche righe, sia riuscita
meglio di me!!)! Come vedi Gin ha preso una decisione che l’ha portata ad
abbandonare il suo mondo fatto di sogni, portandola a mettere in gioco la sua
stessa vita…ma senza alcun rimpianto! Spero il finale sia di tuo gradimento
e…grazie grazie grazie!!!
Alla prox (forse)…
Izumi |