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Autore: Inessa    15/09/2005    10 recensioni
Il sognatore, se occorre una definizione precisa, non è un uomo, ma, sapete, una specie di essere neutro. Si stabilisce prevalentemente in un cantuccio inaccessibile, come se volesse nascondersi perfino dalla luce del giorno, e ogni volta che si addentra nel suo cantuccio, vi aderisce come la chiocciola al guscio, e diventa simile a quell’animale divertente chiamato tartaruga, che è nello stesso tempo un animale e una casa (Dostoevskij – Le notti bianche)
Genere: Malinconico, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dio mio! Un minuto intero di beatitudine! E’ forse poco per colmare tutta la vita di un uomo?

 

(Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche)

 

 

Le notti bianche

 

 

 

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Questa che ci accompagna

dal mattino alla sera, insonne,

sorda, come un vecchio rimorso

o un vizio assurdo. I tuoi occhi

saranno una vana parola,

un grido taciuto, un silenzio.

Così li vedi ogni mattina

Quando su te sola ti pieghi

nello specchio. O cara speranza,

quel giorno sapremo anche noi

che sei la vita e sei il nulla.

 

Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Sarà come smetter un vizio,

come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,

come ascoltare un labbro chiuso.

Scenderemo nel gorgo muti.

 

(Cesare Pavese, Verrà la notte e avrà i tuoi occhi)

 

 

 

Dalle memorie di un sognatore:

 

Ultima notte

 

Chiudo lentamente il libro sulle ginocchia, concedendo finalmente ai miei occhi un po’ di riposo. Lascio che le dita scorrano sulla copertina. Ne seguo il contorno azzurro, e traccio lentamente le lettere del titolo.

Le notti bianche, Fëdor Dostoevskij.

Comprai questo libro ad un mercatino dell’usato, a Londra, molto tempo fa, in un’epoca che sembra ormai appartenere ad un’altra vita. Ricordo solo che mi incuriosì il titolo e, sfogliandolo, rimasi sorpresa dalla cura dimostrata dal suo ex-proprietario, e dai molti passaggi sottolineati lievemente a matita.

L’ho letto tante e tante volte, ed ormai ogni singola parola è impressa a fuoco nella mia mente. Non so chi fosse l’uomo che lo scrisse, ma sono certa che fosse un genio. Solo un genio avrebbe potuto trasmettere con le sue parole così tante emozioni.

Ad ogni modo, la storia narrata tra queste pagine, sembra rispecchiare in modo inverosimile quello che è stato uno scorcio della mia vita. O, per meglio dire, l’inizio della mia vita.

Esattamente come il sognatore di questo breve romanzo, anch’io ho vissuto le mie notti bianche, che hanno lasciato un segno indelebile nella mia anima e che mi hanno irrimediabilmente trasformata.

Sono stata anch’io una sognatrice, ho vissuto gran parte della mia vita fuggendo la realtà e riparandomi nei sogni, dai quali sono stata bruscamente costretta ad evadere, nel giro di poche fredde notti d’inverno.

Adesso sono Ginny Weasley, ed ho smesso di sognare.

Ho smesso di sognare la notte che Draco è andato via per inseguire la sua vita, per adempire al suo ruolo di attore, come avrei detto a quel tempo.

Ho trascorso anni a bramare la vita e, quando questa è prepotentemente entrata nella mia nicchia, ho iniziato a rimpiangere il mio mondo, quando ho scoperto quanto la realtà fosse dura, e quanto insignificante fosse una vita priva di sogni.

Riuscii a sopravvivere a questa amara scoperta, solo grazie ad una forza che non avrei mai sospettato di possedere, che mi accompagnò nei miei primi approcci con la vita reale, fino a rendermi finalmente soddisfatta di me stessa, come mai lo ero stata.

Fin quando le sensazioni fittizie non divennero reali, fin quando non riuscii finalmente ad affermare di vivere.

Solo allora, a distanza di un anno dalla mia ultima notte bianca mi concessi di ritornare sul luogo della mia storia, per poter finalmente analizzare con la più lucida razionalità ciò che ero stata e ciò in qui mi ero trasformata.

E la scoperta di aver finalmente abbandonato quel mondo fu straordinariamente piacevole.

Ho finalmente imparato a vivere, e adesso, nonostante la porzione di cielo stellato a me visibile, sia ostacolata da spesse grate, ho la possibilità di guardarmi alle spalle, e non vedere sulla strada percorsa nessun rimpianto.

Sollevo lo sguardo su Draco, seduto sul pavimento, con la testa sulle ginocchia. Sembra terribilmente debole così, rannicchiato su se stesso, ma ho ritenuto più opportuno lasciarlo per un po’ solo con i suoi pensieri.

Il misterioso protagonista delle mie notti, il principale responsabile della fine dei miei sogni. E’ tornato.

E’ tornato in un’altra fredda notte, consapevole di essere un vinto e confermando le mie supposizioni, che lo vedevano solamente come un altro schiavo dei sogni. Non cosa lo abbia fatto tornare indietro, anch’egli finalmente sveglio e semplicemente intenzionato a vivere.

Mi fu necessario del tempo per accettare il suo ritorno, e per imparare a fidarmi lucidamente di lui, ma credo di aver scelto giustamente, avevamo entrambi una vita da costruire e molto tempo da recuperare.

Iniziò quindi la nostra storia, che ci vedeva unici protagonisti. In un certo senso, un sogno divenuto realtà. Una realtà carica di emozioni violente, prive delle tipica attenuazione caratteristica delle illusioni.

Eravamo noi, ed eravamo reali.

Adesso credo che Draco si sia addormentato, tanto è immobile. Mi sollevo da terra, tentando di evitare il minimo rumore e, accovacciandomi davanti a lui, gli scosto i capelli dalla fronte.

Alza la testa e mi guarda, con quelle iridi grigie in questo momento così espressive. E’ angoscia il sentimento che prevalentemente riesco a leggervi, ma non mi è concesso il privilegio di aiutarlo, quindi mi limito a portare le braccia dietro la sua nuca inginocchiandomi.

Restiamo così per pochi minuti che sembrano essere un’eternità. Sento il suo respiro greve sul mio seno e la consistenza dei suoi capelli sulla guancia e non riesco ad impormi di lasciarlo andare.

La vita è stata crudele con lui. Ha dovuto fronteggiare a soli sedici anni, una realtà troppo dura per chiunque, che gli ha imposto di uccidere altri esseri umani, mentre tutti gli altri, io compresa, eravamo impegnati a giocare a Quidditch, e per questo è stato condannato.

Non sto tentando di difenderlo, ho chiuso con i sogni. Semplicemente non sono il giudice adatto a biasimarlo, e credo nessun altro abbia una tale facoltà.

Eppure entrambi ci troviamo qui, prigionieri ad Azkaban.

Una sognatrice ad Azkaban, chi l’avrebbe mai detto?

Una notte degli Auror hanno fatto incursione in casa mia arrestando entrambi. Draco accusato di essere Mangiamorte, ed io di avergli dato asilo e averlo protetto.

Solo grazie ad Hermione ci è stato concesso di essere rinchiusi nella stessa cella: i nostri pensieri sono troppo tristi persino per i Dissennatore.

Tutto è accaduto troppo in fretta, e credo che non ci sarà dato il tempo di accettare l’idea. Anzi, io credo di avere a disposizione tutta la vita per accettarlo, ma non Draco.

Ancora una volta non gli sono concesse possibilità: è stata emessa per lui la peggiore condanna del Mondo Magico.

Il bacio del Dissennatore.

Verrà letteralmente negata un’anima ad un uomo cui è stata metaforicamente negata per tutta la vita.

Piton una volta ci ha mostrato dei dipinti ritraenti le vittime del bacio. Immagini agghiaccianti, cui non riesco ad evitarmi di pensare, ed è terribile.

E non posso nemmeno meditare su come sarà dopo che lui non ci sarà più, dopo che la sua anima, che si è così intimamente legata alla mia in una notte bianca, andrà via dal suo corpo. Concedermi di pensare a cosa sarà equivarrebbe a sognare, e non credo sia la giusta soluzione.

Ho chiuso con i sogni.

L’aria notturna inizia a farsi meno fredda, ed io paradossalmente rabbrividisco: questa è la nostra ultima notte, alle prime luci dell’alba Draco sarà giustiziato.

Al sorgere di un nuovo giorno, ancora una volta, tutto svanirà.

Gli poggio una mano sulla guancia, costringendolo a sollevare il capo. Voglio ancora guardarlo negli occhi, finché saranno pieni di vita, finché trasmetteranno emozioni, finché mi faranno piacevolmente rabbrividire.

I suoi occhi sono pieni di parole che la vita non gli ha dato il tempo di pronunciare, e che presto saranno freddi e muti.

Non avrei mai potuto pensare che la morte avrebbe avuto gli stessi occhi di Draco.

-Ti amo.- sussurro mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime. Dovrei essere forte per tutti e due, come si suole in situazioni difficili, ma sfido chiunque ad essere forte al mio posto.

-Anch’io ti amo.-

La sua risposta è debole, appena udibile, ma so che sente ciò che dice.

Lo bacio per l’ultima volta. Respiro dalle sue labbra per l’ultima volta. Ascolto il battito del suo cuore per l’ultima volta. E, per la prima volta, asciugo con le labbra una solitaria lacrima che gli scivola sulla guancia.

Dei passi rimbombano nel corridoio e ci alziamo entrambi. I lineamenti del suo viso sono inespressivi, e solo una scintilla nei suoi occhi mi permette di riconoscere l’uomo che amo.

Se penso che questi sono i nostri ultimi attimi insieme!

La porta si spalanca e l’ultima persona che mai mi sarei aspettata di ritrovarmi davanti varca la soglia: Hermione Granger.

Un scintilla di speranza sembra riaccendersi ed il futuro sembra adesso più incerto che mai.

Ma sono Ginny Weasley, ed ho smesso di sognare.

 

The End…

 

 

Bene…questa è la fine!! Sono riuscita a scriverla ad una velocità per me insolita…forse perché già la pianificavo da settimane!!

 Che ve ne pare? Lo so che è irrimediabilmente deprimente, ma ultimamente non vado tanto per i lieto fine!! Sinceramente un finale rose e fiori non mi sembrava troppo adatto ad una storia simile!

Però vi prometto che la prossima volta scriverò uno dei più happy happy end mai visti prima…anche a costo di sfiorare l’inverosimilmente mielato!! ^_^

I festeggiamenti sono d’obbligo, dato che questa è la prima storia a capitoli che sia mai stata capace di portare a termine!!!! (^_^_^_^ Izumi è molto fiera di se stessa ed ignora volutamente di aver scritto una storia di soli 5 capitoli!!!)

Spero tanto che il finale vi sia piaciuto e che mi facciate avere qualche commento finale!!

Grazie infinite a tutti coloro che hanno letto e commentato o anche soltanto letto!!

 

Minako-chan: Scusami tanto!!!! All’inizio della storia mi avevi raccomandato di non farla finire male…ma non ce l’ho fatta!!! Sorry!!! L Comunque…mi avevi chiesto se avessi intenzione di far diventare Ginny Mangiamorte!! Bene, a dire il vero l’idea all’inizio era quella, solo che poi mi sono resa conto che non sarebbe stato il finale adatto per una sognatrice risvegliata…quindi ho cambiato idea!! Grazie tante per avermi seguito!!! Spero di risentirti!

Nisi Corvonero: E’ una mia impressione o sei un po’ ostile nei confronti di Draco? (Poverino….^_^) Cosa ne pensi adesso che è finita? Ginny è cresciuta molto, come vedi, però la sua vita, a quanto pare non era destinata ad essere completamente felice!! Grazie tante anche a te!!!

Hermia: Allora…la pensi ancora così irrimediabilmente male per quanto riguarda Draco? Ho già tentato di spiegarti i motivi della dichiarazione veloce di Ginny e dell’altrettanto veloce risposta di Draco…!! Ad ogni modo…ti rimando alla recensione di Mise_keith, che è stata più esauriente di me in proposito!! Grazie tante per il sostegno!!

Kitsunechan: Grazie per avermi seguito! Spero mi farai sapere cosa ne pensi del finale!! ^_^

Shanìka: NON UCCIDERMI TI PREGO!! Ehi, lo sai che amo Draco (si, ho notato!!! Per questo lo tratti sempre così bene! ndShanìka)!! Ho promesso che il prossimo sarà un happy end!!! (Ti ho mai detto che voglio entrare in marina?! Leggi: probabile promessa da marinaio!!) E comunque…vuoi consolarlo?!! Potrei esserne molto gelosa, sai?? Per quanto riguarda Ginny Mangiamorte ti rimando alla risposta che ho dato a Minako, mentre per la dichiarazione affrettata…alla recensione di Mise_keith e Nisi!! Grazie anche a te!!

Acchan: Eh eh…speranze vane! Come vedi è finita piuttosto maluccio, anche se le ultime righe lasciano una piccola luce accesa! Grazie tante!!!

Mise_keith: mia cara, devo dire che forse sei stata la persona (insieme a Nisi) che più ha capito il significato dello scorso capitolo (forse, essendo anche tu un’ammiratrice di un certo genere di romanzi, hai un punto di vista più simile al mio)! In effetti, forse era un po’ veloce ma, anche cambiandolo, non potrei rallentarne il ritmo, perché è la storia stessa che lo richiede! Credo tu sia riuscita a spiegarlo meglio di quanto io stessa avrei saputo fare (ho utilizzato fiumi di parole a questo scopo, ma credo che tu, con poche righe, sia riuscita meglio di me!!)! Come vedi Gin ha preso una decisione che l’ha portata ad abbandonare il suo mondo fatto di sogni, portandola a mettere in gioco la sua stessa vita…ma senza alcun rimpianto! Spero il finale sia di tuo gradimento e…grazie grazie grazie!!!

 

 

Alla prox (forse)…

Izumi

   
 
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