Sherlock Holmes and the Missing Four Hours
Sul tardi, quella sera, Sherlock Holmes riemerse
per la seconda volta e sembrava stare molto meglio di prima. Non aveva ancora
fatto la barba, ma i suoi occhi avevano di nuovo il familiare scintillio e sembrava di buon umore. Rifiutò la mia
offerta di un po’ di brandy e si sedette subito nella poltrona con una tazza di
tè, puntellando i piedi sul bordo del tavolo. Aveva un sorriso molto
particolare e lo osservai con uno sguardo diffidente.
Mezz’ora dopo, l’ispettore Lestrade ci raggiunse.
Sorrise a Holmes e gli chiese cordialmente come si sentisse.
“Molto meglio, grazie Lestrade.” Rispose, piegando
la sua tazza di tè in direzione dell’ispettore.
“Sono contento di sentirlo.” Replicò Lestrade,
sedendosi sulla sedia e accettando un bicchiere di brandy da me. Holmes, dopo
che mi fui seduto nella mia poltrona, ci osservò entrambi.
“Signori.”
Si appoggiò allo schienale. “Ho pensato molto a ciò che ha avuto luogo
la scorsa notte. Ci sono approssimativamente quattro ore che non riesco a
spiegare.”
Gli sorrisi. “Ah si?”
“Ed essendo lei così riluttante
a raccontarmi la mia condotta della serata, sicuramente volendo utilizzare le
informazioni per altri scopi, ho deciso di investigare.” Si alzò dal suo posto
e ritrovò la pipa sulla mensola del camino.
Non ne fui del tutto sorpreso. “Davvero?”
Volgendosi verso di noi, pipa alla mano, continuò.
“Il mio primo indizio è arrivato dall’ispezione dei vestiti che stavo indossando
la scorsa notte.”
“Oh? E che cosa le hanno detto i suoi vestiti,
Holmes?” Lestrade si appoggiò sulla sedia, lo sguardo in cerca del mio, e mi
ritrovai a dover sopprimere una risata.
“Un
buon indizio, Lestrade. Dallo stato della mia manica sinistra,” indicò
la sua manica. “ne ho dedotto che ad un certo punto mi sono sentito male su una
carrozza, quindi siamo stati costretti a camminare dal Seven Dials* finché non
abbiamo trovato un trasporto alternativo.”
“Abbastanza
giusto. Il vetturino non era troppo impressionato. Come sa che eravamo
vicino al Seven Dials? Sicuramente era troppo ubriaco per capire dov’eravamo.”
Ancora non ero sorpreso.
“Può capirlo dal fango sulla parte sinistra della
mia scarpa destra. Questo tipo di fango si trova solo vicino al Seven Dials, proprio arrivando da Queen Street. Non
passo di lì da parecchi giorni e così ho fatto una semplice connessione.”
“Impressionante. Qualcos’altro?”
“Si.
Parecchie cose. C’è anche…una distinta macchia sulla mia biancheria,
proprio vicino alla patta. Credo mi abbia accompagnato lungo Little Earl Street
in direzione di Cambridge Circus dove c’è un orinale. Lo ha fatto perché non c’è
dubbio che volessi dare vergogna di me stesso in uno dei palazzi vicini e Lestrade
avrebbe dovuto arrestarmi per atti osceni. ”
“Aspetti
un minuto.” Interruppe Lestrade. “Come sa che non…ha avuto un incidente?”
“Perchè, mio caro ispettore, ci sarebbero stati
molti più segni nella mia biancheria, se fosse così.”
A questo punto devo ammettere che iniziai ad
essere sorpreso dal ragionamento di Holmes. “Perché Cambridge Circus?”
“Perché c’è un orinale vicino al Seven Dials e
non riesco ad immaginare che volesse portarmi lontano verso Shaftesbury Avenue.”
“Cos’è successo allora?”
“Credo che lei Watson sia stato costretto a slacciarmi
i pantaloni e io devo aver fatto qualche commento particolarmente osceno, che
non dubito deve averla fatta arrossire, e se qualcun altro, oltre Lestrade, mi avesse sentito credo che ora sarei
seduto in una cella. Questo perlomeno richiede una domanda su ciò che ho detto.
Cos’ho detto, Watson?” Mi sorrise nel suo modo esasperante.
Mi ritrovai ad arrossire sotto il suo sguardo e
potei solo mormorare: “Qualcosa che non dovrebbe essere ripetuta di fronte ad
un ufficiale di polizia.”
“Ah!”
Emise un grido trionfante. “Quindi ho
detto qualcosa di osceno.”
“Cosa? Era un bluff?” Mi maledii, quante volte lo
avevo visto fare lo stesso giochetto negli anni?
“No, non un bluff, solamente pensavo di averle detto qualcosa.”
“Che cosa glielo ha fatto pensare?”
“Molto le vostre maniere questa mattina, era determinato
a vendicarsi mettendomi in imbarazzo, quindi devo aver detto o fatto qualcosa
che l’ha disturbata. Quando lei… mi ha gentilmente informato di essere caduto
dallo sgabello, e del fatto che ho cercato di baciarla, dubitavo fossero questi
gli eventi che l’hanno imbarazzata, altrimenti non me lo avrebbe detto.”
“Va bene, cos’altro?”
“Abbiamo camminato, o meglio, mi avete
trasportato, su per Charing Cross Road, dove ha avete avuto la fortuna di
trovare una carrozza. Qui Lestrade mi ha mollato nella carrozza e lasciato il
povero dottore a prendersi cura di me da solo. Siamo tornati a Baker Street
dove credo di aver svegliato tutta la casa con un’interpretazione stonata di ‘HMS
Pinafore’.”
“Come sa che non sono venuto con voi?” Interruppe di nuovo Lestrade.
“E
come sa che era il Pinafore?” Domandai.
“Perché la signora Hudson mi ha informato che ha aiutato
Watson sulle scale con me. E’ nelle prime ore del giorno che mi avete
finalmente tirato fuori dal bar. Il fatto che la signora Hudson fosse in piedi
ad una tale ora mi dice che fossi abbastanza rumoroso da svegliare la nostra
povera padrona di casa. E per il Pinafore, era quello che il giovane agente
stava suonando al piano quando siamo andati via.”
“Bene, questo spiega tutto quello che è successo dopo essere usciti dal bar.” Sapevo non
poteva ricordarsi cos’era successo durante la serata.
“Ah, si, il bar. Credo di essermi reso
completamente ridicolo con tre agenti e la moglie dell’ispettore capo.”
Improvvisamente molto imbarazzato, Lestrade iniziò
a studiare il disegno sul tappeto. “Ah, sa a proposito della moglie dell’ispettore capo.”
“Si. Credo di averle dato ampi dettagli sulla sua
vita privata, concentrandomi sulla mancanza di intimità con il marito, cosa indubbiamente
data dall’impotenza, dichiarando a gran voce a proposito miei problemi con la
cocaina e degli effetti che ha su quella particolare parte del mio corpo. Quindi
ho iniziato a consigliarla sul corso delle azioni che poteva prendere. Watson,
quella particolare sfumatura di rosso non le dona affatto.”
“Come fa a ricordarlo?” Rimasi senza fiato,
cercando di ignorare il fatto che ero di un forte color cremisi.
“Non lo ricordo.”
“E allora come lo sa?”
“Questa nota.” Tirò fuori un pezzo di carta dalla
tasca della vestaglia e me la porse. “Mi si ringrazia per l’aiuto a proposito
delle ‘condizioni’ del marito, dicendo che avrebbe trovato quel rimedio che le
ho consigliato il più presto possibile.”
Osavo appena chiedere come sapesse degli altri
eventi della serata. “E i tre agenti?”
“Ho detto loro che i baffi enormi erano
chiaramente un tentativo di riparare all’inadeguatezza in altre aree.
Altrimenti perché è apparsa questa vignetta nel giornale di oggi?” Sollevò il
giornale della sera dove c’era una divertente vignetta di agenti di polizia con
dei baffi lunghi quanto lo Strand. Holmes sorrise ad entrambi in modo gentile. “Sono
terribilmente dispiaciuto per avervi rovinato il divertimento, signori, ma
sapete che non sopporto qualunque tipo di segreto, soprattutto se riguardano la
mia persona.”
Lestrade sospirò. “Suppongo comunque debba sapere
che l’ispettore capo non è troppo contento con me per averlo invitato ai
festeggiamenti. Spero pensi di scrivergli una lettera di scuse o presentarsi di
persona.”
“Non farò niente del genere.” Sbuffò Holmes,
buttandosi nella poltrona.
“Holmes!” Lo avvertii.
“In pochi giorni mi vorrà ringraziare per l’intimità
riconquistata con sua moglie.”
Con un gemito Lestrade si alzò, scolando il
bicchiere, e porgendolo verso di me. “Bene, credo sia meglio andare. Notte
signori.” Con questo lasciò frettolosamente il nostro soggiorno.
Sedemmo in silenzio per qualche tempo, finché
Holmes, finalmente, si rivolse a me e disse: “Tutto quello che rimane adesso,
Watson, è ciò che è successo nella mia camera da letto dopo il nostro
ritorno. La signora Hudson sarà contenta con me per aver vomitato completamente
sui suoi migliori asciugamani, quando vedrà in che stato si trovano le mie
lenzuola…”
*Zona centrale di Londra, vicino Covent Garden.
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Vi avevo avvertiti che questa storia
era particolarmente breve e stipidotta, ma mi ha divertito tantissimo.
Spero sia piaciuta anche a voi :-))
ISI: Io non sono mai arrivata ad ubriacarmi a quel modo, mi sono sempre
autoimposta di fermarmi prima, ho troppa paura di quello che posso
combinare. Come vedi Holmes non fa il gioca joue, ma se la spassa da
matti!! Viste le premesse, spero tu non sia morta dissanguata
dopo l'ultima frase di Holmes, non vengono descritte cose zozzette
zozzettine, ma fa notare la cosa a Watson col suo solito savoir fare
XD. Ti dico solo che, nell'originale, per poco non mi perdo l'ultima
frase: avevo capito male quello che diceva e ho dovuto rileggermela
dieci volte prima d'iniziare a ridere come una deficente :-PP.
L_Lawliet_poppy: Grazie grazie grazie grazie grazie!!
:-D Spero di non aver ucciso un'altra lettrice, dopo il finale del
capitolo (quanto sangue che devo raccogliere...) ;-)). Spero che Holmes
ubriaco ti sia piaciuto, a me ha fatto morire l'uscita con la moglie
dell'ispettore capo!
Fammi sapere cosa ne pensi del finale!! ^__^
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