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Autore: Merlyn    26/08/2010    4 recensioni
Il giorno dopo il suo compleanno, Holmes ha ancora qualche postumo della sbornia e non ricorda niente di quello che è accaduto...ma Watson si! PreSlash, l'avvertimento lo metto per sicurezza.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Sherlock Holmes and the Missing Four Hours

Sul tardi, quella sera, Sherlock Holmes riemerse per la seconda volta e sembrava stare molto meglio di prima. Non aveva ancora fatto la barba, ma i suoi occhi avevano di nuovo il familiare scintillio  e sembrava di buon umore. Rifiutò la mia offerta di un po’ di brandy e si sedette subito nella poltrona con una tazza di tè, puntellando i piedi sul bordo del tavolo. Aveva un sorriso molto particolare e lo osservai con uno sguardo diffidente.

Mezz’ora dopo, l’ispettore Lestrade ci raggiunse. Sorrise a Holmes e gli chiese cordialmente come si sentisse.

“Molto meglio, grazie Lestrade.” Rispose, piegando la sua tazza di tè in direzione dell’ispettore.

“Sono contento di sentirlo.” Replicò Lestrade, sedendosi sulla sedia e accettando un bicchiere di brandy da me. Holmes, dopo che mi fui seduto nella mia poltrona, ci osservò entrambi.

“Signori.” Si appoggiò allo schienale. “Ho pensato molto a ciò che ha avuto luogo la scorsa notte. Ci sono approssimativamente quattro ore che non riesco a spiegare.”

Gli sorrisi. “Ah si?”

“Ed essendo lei così riluttante a raccontarmi la mia condotta della serata, sicuramente volendo utilizzare le informazioni per altri scopi, ho deciso di investigare.” Si alzò dal suo posto e ritrovò la pipa sulla mensola del camino.

Non ne fui del tutto sorpreso. “Davvero?”

Volgendosi verso di noi, pipa alla mano, continuò. “Il mio primo indizio è arrivato dall’ispezione dei vestiti che stavo indossando la scorsa notte.”

“Oh? E che cosa le hanno detto i suoi vestiti, Holmes?” Lestrade si appoggiò sulla sedia, lo sguardo in cerca del mio, e mi ritrovai a dover sopprimere una risata.

“Un buon indizio, Lestrade. Dallo stato della mia manica sinistra,” indicò la sua manica. “ne ho dedotto che ad un certo punto mi sono sentito male su una carrozza, quindi siamo stati costretti a camminare dal Seven Dials*  finché non abbiamo trovato un trasporto alternativo.”

“Abbastanza giusto. Il vetturino non era troppo impressionato. Come sa che eravamo vicino al Seven Dials? Sicuramente era troppo ubriaco per capire dov’eravamo.” Ancora non ero sorpreso.

“Può capirlo dal fango sulla parte sinistra della mia scarpa destra. Questo tipo di fango si trova solo vicino al Seven Dials, proprio arrivando da Queen Street. Non passo di lì da parecchi giorni e così ho fatto una semplice connessione.”

Impressionante. Qualcos’altro?”

“Si. Parecchie cose. C’è anche…una distinta macchia sulla mia biancheria, proprio vicino alla patta. Credo mi abbia accompagnato lungo Little Earl Street in direzione di Cambridge Circus dove c’è un orinale. Lo ha fatto perché non c’è dubbio che volessi dare vergogna di me stesso in uno dei palazzi vicini e Lestrade avrebbe dovuto arrestarmi per atti osceni. ”

“Aspetti un minuto.” Interruppe Lestrade. “Come sa che non…ha avuto un incidente?”

“Perchè, mio caro ispettore, ci sarebbero stati molti più segni nella mia biancheria, se fosse così.”

A questo punto devo ammettere che iniziai ad essere sorpreso dal ragionamento di Holmes. “Perché Cambridge Circus?”

“Perché c’è un orinale vicino al Seven Dials e non riesco ad immaginare che volesse portarmi lontano verso Shaftesbury Avenue.”

“Cos’è successo allora?”

“Credo che lei Watson sia stato costretto a slacciarmi i pantaloni e io devo aver fatto qualche commento particolarmente osceno, che non dubito deve averla fatta arrossire, e se qualcun altro, oltre Lestrade, mi avesse sentito credo che ora sarei seduto in una cella. Questo perlomeno richiede una domanda su ciò che ho detto. Cos’ho detto, Watson?” Mi sorrise nel suo modo esasperante.

Mi ritrovai ad arrossire sotto il suo sguardo e potei solo mormorare: “Qualcosa che non dovrebbe essere ripetuta di fronte ad un ufficiale di polizia.”

“Ah!” Emise un grido trionfante. “Quindi ho detto qualcosa di osceno.”

“Cosa? Era un bluff?” Mi maledii, quante volte lo avevo visto fare lo stesso giochetto negli anni?

“No, non un bluff, solamente pensavo di averle detto qualcosa.”

“Che cosa glielo ha fatto pensare?”

“Molto le vostre maniere questa mattina, era determinato a vendicarsi mettendomi in imbarazzo, quindi devo aver detto o fatto qualcosa che l’ha disturbata. Quando lei… mi ha gentilmente informato di essere caduto dallo sgabello, e del fatto che ho cercato di baciarla, dubitavo fossero questi gli eventi che l’hanno imbarazzata, altrimenti non me lo avrebbe detto.”

“Va bene, cos’altro?”

“Abbiamo camminato, o meglio, mi avete trasportato, su per Charing Cross Road, dove ha avete avuto la fortuna di trovare una carrozza. Qui Lestrade mi ha mollato nella carrozza e lasciato il povero dottore a prendersi cura di me da solo. Siamo tornati a Baker Street dove credo di aver svegliato tutta la casa con un’interpretazione stonata di ‘HMS Pinafore’.”

“Come sa che non sono venuto con voi?” Interruppe di nuovo Lestrade.

“E come sa che era il Pinafore?” Domandai.

“Perché la signora Hudson mi ha informato che ha aiutato Watson sulle scale con me. E’ nelle prime ore del giorno che mi avete finalmente tirato fuori dal bar. Il fatto che la signora Hudson fosse in piedi ad una tale ora mi dice che fossi abbastanza rumoroso da svegliare la nostra povera padrona di casa. E per il Pinafore, era quello che il giovane agente stava suonando al piano quando siamo andati via.”

“Bene, questo spiega tutto quello che è successo dopo essere usciti dal bar.” Sapevo non poteva ricordarsi cos’era successo durante la serata.

“Ah, si, il bar. Credo di essermi reso completamente ridicolo con tre agenti e la moglie dell’ispettore capo.”

Improvvisamente molto imbarazzato, Lestrade iniziò a studiare il disegno sul tappeto. “Ah, sa a proposito della moglie dell’ispettore capo.”

“Si. Credo di averle dato ampi dettagli sulla sua vita privata, concentrandomi sulla mancanza di intimità con il marito, cosa indubbiamente data dall’impotenza, dichiarando a gran voce a proposito miei problemi con la cocaina e degli effetti che ha su quella particolare parte del mio corpo. Quindi ho iniziato a consigliarla sul corso delle azioni che poteva prendere. Watson, quella particolare sfumatura di rosso non le dona affatto.”

“Come fa a ricordarlo?” Rimasi senza fiato, cercando di ignorare il fatto che ero di un forte color cremisi.

“Non lo ricordo.”

“E allora come lo sa?”

“Questa nota.” Tirò fuori un pezzo di carta dalla tasca della vestaglia e me la porse. “Mi si ringrazia per l’aiuto a proposito delle ‘condizioni’ del marito, dicendo che avrebbe trovato quel rimedio che le ho consigliato il più presto possibile.”

Osavo appena chiedere come sapesse degli altri eventi della serata. “E i tre agenti?”

“Ho detto loro che i baffi enormi erano chiaramente un tentativo di riparare all’inadeguatezza in altre aree. Altrimenti perché è apparsa questa vignetta nel giornale di oggi?” Sollevò il giornale della sera dove c’era una divertente vignetta di agenti di polizia con dei baffi lunghi quanto lo Strand. Holmes sorrise ad entrambi in modo gentile. “Sono terribilmente dispiaciuto per avervi rovinato il divertimento, signori, ma sapete che non sopporto qualunque tipo di segreto, soprattutto se riguardano la mia persona.”

Lestrade sospirò. “Suppongo comunque debba sapere che l’ispettore capo non è troppo contento con me per averlo invitato ai festeggiamenti. Spero pensi di scrivergli una lettera di scuse o presentarsi di persona.”

“Non farò niente del genere.” Sbuffò Holmes, buttandosi nella poltrona.

“Holmes!” Lo avvertii.

“In pochi giorni mi vorrà ringraziare per l’intimità riconquistata con sua moglie.”

Con un gemito Lestrade si alzò, scolando il bicchiere, e porgendolo verso di me. “Bene, credo sia meglio andare. Notte signori.” Con questo lasciò frettolosamente il nostro soggiorno.

Sedemmo in silenzio per qualche tempo, finché Holmes, finalmente, si rivolse a me e disse: “Tutto quello che rimane adesso, Watson, è ciò che è successo nella mia camera da letto dopo il nostro ritorno. La signora Hudson sarà contenta con me per aver vomitato completamente sui suoi migliori asciugamani, quando vedrà in che stato si trovano le mie lenzuola…”

 

*Zona centrale di Londra, vicino Covent Garden.

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Vi avevo avvertiti che questa storia era particolarmente breve e stipidotta, ma mi ha divertito tantissimo. Spero sia piaciuta anche a voi :-))

ISI: Io non sono mai arrivata ad ubriacarmi a quel modo, mi sono sempre autoimposta di fermarmi prima, ho troppa paura di quello che posso combinare. Come vedi Holmes non fa il gioca joue, ma se la spassa da matti!!  Viste le premesse, spero tu non sia morta dissanguata dopo l'ultima frase di Holmes, non vengono descritte cose zozzette zozzettine, ma fa notare la cosa a Watson col suo solito savoir fare XD. Ti dico solo che, nell'originale, per poco non mi perdo l'ultima frase: avevo capito male quello che diceva e ho dovuto rileggermela dieci volte prima d'iniziare a ridere come una deficente :-PP.

L_Lawliet_poppy: Grazie grazie
grazie grazie grazie!! :-D Spero di non aver ucciso un'altra lettrice, dopo il finale del capitolo (quanto sangue che devo raccogliere...) ;-)). Spero che Holmes ubriaco ti sia piaciuto, a me ha fatto morire l'uscita con la moglie dell'ispettore capo!  
Fammi sapere cosa ne pensi del finale!! ^__^

  
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