Falling in Love
N/N
ben il nuovo capitolo è pronto per voi. Però non
mi convince, ossia, è stato un vero parto, uno di quelli
devastanti. vorrei sapere la vostra opinione in merito la sciando una
piccola recensione, che sapete io gradsco con piacere!
Buona lettura!
Era abituata a lavorare a notte fonda: c'era calma , molto
silenzio e il buio aiutava i suoi pensieri a scorrere
più veloci.
Stava
studiando i suoi appunti e cercava nel libro, che aveva
acquistato quello stesso giorno, dei nuovi riferimenti per
ampliare la sua ricerca.
Era assetata di
conoscenza, voleva sapere la verità, e nulla l'avrebbe
fermata. Quando c'era una nuova storia che chiedeva di essere ascoltata
e raccontata, per lei era impossibile non rispondere a quel
richiamo, era la sua natura.
Eppure, qualcosa la
distraeva, un pensiero che sembrava tormentarla al quale non sapeva
dare un nome.
Robin
osservava e cercava di capire quello che accadeva e le
persone che incontrava, senza più
guardare dentro di sé: aveva avuto sempre paura di
scorgere quel mostro, quel demone che tutti vedevano in lei.
Era sempre andata
avanti, senza più porsi domande, senza chiedersi dove stava
andando, cercando di sopravvivere e scoprire cosa accadde durante i 100
anni di vuoto.
Costretta ad una vita
in continua fuga, senza potersi mai fermare, costretta a vivere
all’ombra di qualcuno in grado di proteggerla e scappare
quando non poteva più farlo, aveva finito per perdere il suo
sogno e la forza combattiva per realizzarlo.
Era stanca,
svuotata, senza essere più in grado di trovare i suoi
perché:
Perché
cercava i Poignee Griffe? per sua madre o per gli archeologi di Ohara?
per sauro? O per se stessa, perché lei era un archeologa
e quello era suo compito in quanto tale, così da
essere in grado di scrivere la storia?
Essere una archeologa
significava cercare e ricostruire la storia passata che era andata
perduta, perché le persone possano capire ciò che
è accaduto dando un senso agli avvenimenti. Scrivere la
storia per capire gli errori ed evitare che si possano ripetere.
Rufy le aveva
ricordato, senza rendersene conto, che per raggiungere un obbiettivo
bisogna crederci e sapere perché lo si vuole raggiungere.
Non si può arrivare ad una meta senza motivazioni.
I suoi amici
le avevano ricordato il perché del suo sogno. Erano riusciti
a spingerla ed a guardarsi dentro senza avere più paura, a
trovare le motivazioni del suo sogno.
Le avevano dato il
tempore di quel affetto che le era stato donato.
La sua vita era
cambiata, poco tempo prima, ed ora era iniziata un'altra evoluzione.
Forse non aveva tutte
le risposte a quell’interrogativo, conosceva tuttavia, il
colpevole di quel agitarsi del suo cuore: Franky.
Ne era sicura, al
centro di quello strano stato d’animo c’era il
corpulente carpentiere, come ne era certa che lui stesse provando la
stessa calda agitazione.
Franky sorseggiava
lentamente la bottiglia di cola guardando l’orizzonte piatto,
erano rimasti approdati nel arcipelago di Turyn da circa 3
giorni; Erano tre giorni di troppa calma che lo avevano costretto a
pensare, e l’unico pensiero frequente riguardava Robin.
Robin era una
donna magnifica che coraggiosamente era riuscita a scacciare
i demoni del suo passato, uscendo da quella oscurità che
l’avvolgeva.
Gli piaceva pensare
che un poco del merito aspettava anche a lui, nonostante si
conoscessero da così poco.
Si stava innamorando
di Robin, era evidente.
Non era un legame
fisico, ma tutto spirituale, un legame profondo che nessuno tranne loro
poteva capire.
Era strano, ma,
sentiva Robin come quella parte di sé che gli era sempre
mancata. Sentiva una strana sensazione ogni volta che pensava alla
archeologa, una morsa allo stomaco, un desiderio profondo di
abbracciarla per sentire cosa avrebbe provato nel farlo.
Aveva voglia di
sentire quel corpo morbido e caldo ancora contro di sé; E il
profumo di fiori che Robin emanava era ipnotico per lui.
Stava pensando a Robin
ed ecco che lei compariva, avvicina dosi leggera senza far rumore.
“Robin?”
“Ti ho
spaventato?”
“mpfh…
un uomo super come me, non si spaventa.” Ricordò
facendo il suo famoso balletto.
Robin
ridacchiò: “tutto tranquillo?”
“yeah. Non
stavi studiando a qualcosa?”
La donna scosse la
testa.
“Per oggi
basta, domani cercherò altre informazioni.”
“Non ti
stanchi mai di voler conoscere, uh?”
“No. Neanche
tu lo fai.”
Franky sorrise.
Robin aveva ragione,
non avrebbero mai fermato la loro corsa, nessuno di loro.
Risposte racensioni:
Tre88: L'idea di brook mi è venuta per caso^_^
non lo so, lo vedo sempre in mezzo era impossibile che non se ne fosse
accorto. grazzie mille per la recensione e per la fiducia. spero che il
nuovo cap ti piaccia.
Angela90: brook come narratore è perfetto, sopratutto per
una storia FrobinxD felcie che il capitolo ti sia piaciuto, spero anche
questo ti sia di gradimento.
Erichan: mille grazie^^ sei molto gentile, cara. questo capitolo
riprende il punto di vista dei personaggi principali, ma il prossimo
capitolo sarà di nuovo dedicato al punto di vista della
ciurmaxD
blu riza: felicissima che i capitoli ti piaccianoXD che mi dici di
questo?
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