Buonasera
ciurmaglia!
Ecco qui il nuovo
capitolo, che chiuderà questa piccola parte quasi
esclusivamente dedicata alla battaglia (se ci avete fatto caso, il
punto di vista di Rou è stato un po’ accantonato
per questa cosa), eravamo rimasti con Garp che inseguiva Roger, nulla
di nuovo sotto il sole, insomma :D
Ma prima le risposte!
Ah, continuo a rispondere qui ai vostri commenti per abitudine, ed
anche perché mi piace di più, nonostante ora sia
disponibile l’opzione per rispondere direttamente sulla
recensione, che magari userò più avanti .-.
@ Meli_mao: Ciao
meli! Allora, ebbene si, ho preso le info solo da Pirati dei Caraibi.
Poi, ci ho messo del mio, sperando di rendere bene l’idea :D
Ahahah, è vero che l’urlo
“FUOCO” ricorda molto la bella Knightley, anche se
detto da Roger ha tutt’altro effetto, mi sa... Per quel che
riguarda Garp ed Akainu sono d’accordo con te, sono entrambi
due personaggi molto interessanti, anche se non potrebbero essere
più diversi (!)
E
condivido il tuo punto di vista sull’operato del
viceammiraglio, se non è intervenuto avrà avuto i
suoi buoni motivi, o semplicemente è rimasto fermo
perché non sapeva proprio cosa fare. Quel sodalizio che
aveva stretto con lo stesso Roger, lo rende un personaggio al di sopra
delle parti, il che può essere positivo ma, quando ci si
trova ad affrontare questioni come salvare Ace o obbedire al proprio
dovere di Marine, non è così semplice scegliere.
Ma sono queste contraddizioni che lo rendono così umano :)
Ben, alla prossima e grazie mille!
@ KH4: Ale! :3
E’ vero che Garp tende ad affondare le sue navi xD E
sì, la sua voce passa anche attraverso le tempeste! Lieta
che Rouge continui a piacerti come personaggio, certo che lei
è stata assunta come baby sitter del piccolo rosso
praticamente, ma scommetto che a lei fa piacere :D Ed ecco il babbo,
sapevo che saresti stata contenta! Ci hai preso su Vista e naturalmente
il piccolo Marco, la donna non è nuova ma è
praticamente comparsa due volte senza parlare (credo), ma mi piaceva
metterla per dare un componente femminile alla ciurma di Newgate. Non
so se si è capito, ma patteggio molto per le
piratesse/eroine femminili *yeah* Grazie mille per la rece, alla
prossima :*
@ Chibi_Hunter: Hola
:) Sono contenta che la scena della battaglia sia risultata abbastanza
realistica! Eh sì, il mio modello per questi due capitoli
è stato sicuramente Pirati dei Caraibi, lì le
battaglie sono davvero belle *-* La risposta di Roger te la lascio
immaginare, metti insieme un carattere come il suo e certe domande da
parte di un pirata avversario piuttosto forte… ci
sarà da ridere al loro dialogo :D nel frattempo, vediamo un
po’ come se la cavano i nostri pirati di Roger in mezzo ai
casini! Grazie mille per la recensione, alla prossima!
@ ashar: Ciao! ^-^
grazie del complimento, mi fa sempre piacere avere nuovi recensori!
E’ vero che Roger è uno dei personaggi migliori di
One Piece, nonostante non l’abbiamo visto molto in azione nel
manga, ma il poco che s’è visto nel capitolo zero
è stato molto soddisfacente :D Ah, complimenti per aver
letto tutti i capitoli insieme xD Alla prossima!
@ Akemichan: Ciauz!
Non conosco i libri di O’Brian, ma sono contenta che la
battaglia ti sia risultata suggestiva *-* Hai giustamente notato che
non ho messo molti poteri mirabolanti come nel manga, che comunque mi
piacciono tantissimo nell’universo di Oda, però ho
sempre immaginato la storia così, un po’
più spostata sul piano “umano”, una
specie di mondo a metà tra One Piece e qualcosa di
più realistico … sono contenta che la pensi come
me :3 Mh, su Garp già viceammiraglio dici? :D Beccata!
Diciamo che non ci ho realmente pensato, lo ammetto ^^’
però, per esempio, da quel che si è visto nel
capitolo zero, tra lui e Sengoku erano i numeri uno
all’interno di Marineford in fatto di potenza (il capitolo
zero è solo qualche anno dopo questa storia) quindi si
presuppone che Garp abbia scalato i gradi molto velocemente e non sia
arrivato al grado di Ammiraglio solo per sua decisione personale
(diversamente da Sengoku che vuole arrivare il più in alto
possibile). Poi aggiungi il fatto che, almeno nella mia storia, la
Marina non era in un momento roseo in quegli anni ed il fatto di avere
un soldato così forte e carismatico (ed anche bravo nelle
strategie, infatti è stato lui ad intuire gli spostamenti di
Roger, e solo dopo Sengoku) ai piani un po’ più
alti poteva solo giovare al tutto :D insomma, ti ho buttato
lì un po’ di idee, poi, come ti ho detto, non ho
realmente definito la cosa ^^’ è da prendere per
buona, come molte cose che ho scritto, del resto .-.
Ray
è la vera balia di tutta questa storia, ed il bimbo
capriccioso è un certo capitano :D Lieta che ti siano
piaciuti i suoi dialoghi con Garp (insomma, a mettere insieme due
sciroccati del genere mi son divertita anche io xD) ed anche il buon
Daniel che inventa roba semi-utile! E sono anche contenta di aver reso
bene tutta la ciurma, che a volte passa in secondo piano rispetto a
capitano, vice e Rouge, ma son sempre lì a tirare avanti la
baracca. Grazie mille per la rece, alla prossima! :*
@ tre 88: Eccola con
il suo papirozzo *-* Ah, Ray conosce Roger da una vita, hanno passato
l’adolescenza insieme a Rogue Town con i loro sogni e le loro
aspettative, in parte realizzate, in parte perse per strada (la vicenda
di Samie verrà spiegata più avanti, e faremo
anche meglio la conoscenza di questa misteriosa ragazza :D) . Garp
capisce come ragiona Roger perché anche lui è un
mezzo pazzo, proprio come il capitano pirata, quindi si intendono molto
bene! Ray è un comico nato, sì lo
vedrei bene a Colorado, visto che non sta zitto un attimo :D In effetti
Roger, a dire a Garp che avrebbe dovuto inseguirlo per sempre, non
è che ci abbia guadagnato molto, visto che il viceammiraglio
lo ha preso alla lettera! Ed ecco qui Barbabianca, staremo a vedere
quale sarà la risposta di Roger (te la lascio immaginare
xD). Grazie mille per la rece, alla prossima!
@ Killy: Ciao!
Un’altra nuova fan, wow *-* e venticinque capitoli in due
giorni sono tanti, complimenti xD Negli ultimi tempi le cose
tra il capitano e Rouge sono decisamente migliorate, dopo il loro
grande litigio non potevano certo peggiorare (o meglio, o troncavano
ogni relazione, o si riappacificavano), e siamo tutti più
contenti così <3 Ah, il fratello di Rouge non
rimarrà all’oscuro delle
“malefatte” di sua sorella, staremo a vedere un
po’ di casini che succederanno più avanti :D
Sono
contenta che la storia degli smiley ti sia piaciuta, era una piccola
parte a sé stante che però mi piaceva mettere e
che, chissà, verrà menzionata anche
più avanti.
Ecco
Barbabianca, con il piccolo Marco al seguito… ebbene si, si
tratta di Vista ed Haruta, un piccolo tributo ai capitani del grande
Newgate (e ce n’è anche qualcun altro)! Ti
ringrazio per la recensione, alla prossima!
@ angela90: Ciao!
Garp e Ray fanno un’ottima accoppiata comica, ma immagino che
il duo perfetto sia con Sengoku… chissà
perché il viceammiraglio somiglia sempre più ad
un teatrante che ad un marine X°°°D ma
è il suo carattere, e ci piace così! Roger
è un tipo molto fortunato, sì, anche con
l’Idra, ad esempio, l’ha scampata per un pelo. Si
sa, la fortuna aiuta gli audaci *mi sento tanto mio nonno a dire certe
cose* e comunque son contenta che l’arrivo di Barbabianca e
di annesso Marco versione mignon sia stato di tuo gradimento! Apprezzo
il fatto che hai recensito anche in mancanza di tempo, grazie mille e
alla prossima!!
@ bonney jewerly:
Ciao! Che bello, un’altra faccia nuova, anche se mi seguivi
da mesi :D Ti ringrazio per il complimento, spero che la storia
continui sempre ad interessarti :) alla prossima!
Vi lascio al capitolo! Enjoy!
26. Ice
Confusion never stops
Closing walls and
ticking clocks.
La Flaring Eos ondeggiava
paurosamente sui marosi violenti, virando di tanto in tanto per evitare
i colpi sparati dalla nave di Garp.
-Ecco gli iceberg!-
esclamò il navigatore guardando fisso davanti a
sè e tenendo il timone scivoloso con entrambe le mani per
evitare di perderne il controllo.
Rouge posò
l’indice sulla mappa, alzando gli occhi verso Roger.
-Questo passaggio-
mormorò, scorrendo con il dito sulla pergamena man mano che
parlava – è ampio per un piccolo tratto,
dopodiché qui c’è una strettoia. Fa al
caso nostro, noi ci passiamo, ma i Marine si ritroveranno bloccati!
-E’ da pazzi
… ma mi chiedo ancora perché non ci ho pensato io
prima- rispose quello, alzando un sopracciglio.
-Stai perdendo colpi,
forse- lo schernì lei altezzosa, salvo poi abbrancarsi
goffamente al tavolo per non cadere, mentre la nave veniva presa di
striscio dall’ennesima raffica.
-E che cavolo!
-Craig -
esclamò il capitano indicando il varco con un gesto di
stizza– infiliamoci lì dentro, e alla svelta!
-Capitano! La nave di
Gol D. Roger si sta inoltrando tra gli iceberg! Cosa facciamo?
Edward Newgate
aggrottò la fronte, registrando la notizia inaspettata.
-Mossa astuta e suicida
al tempo stesso- concluse poi sogghignando – quel ragazzo
è sempre più interessante.
-Padre-
esordì il ragazzino biondo, balzando al suo fianco con fare
persuasivo – i Marine non hanno risposto al fuoco,
approfittiamo della situazione e andiamo via di qui!
Il gigante
per tutta risposta scosse la testa gravemente.
- Mi spiace Marco, ma
questa volta non sarà la prudenza a guidarci –
aggiunse, con voce calma e profonda - Non ho affatto intenzione di
lasciarmi sfuggire l’Ammiraglia di Monkey D. Garp, quando
è già ridotta non molto bene. Devo ancora
fargliela pagare per l’ultima volta, o hai dimenticato che ci
ha quasi affondato la nave?
E piantò gli
occhi chiarissimi in faccia al ragazzino, che abbassò i suoi
con estrema riluttanza.
-Non avere paura,
Marco, siamo più forti, ora – concluse il gigante,
addolcendo un po’ il tono.
-Atomos, Jaws,
assicuratevi che i cannoni siano pronti!
-Si, padre!-
esclamarono all’unisono i due ragazzoni dai corti capelli
neri, il primo passando vicino a Marco lo scostò con
malagrazia.
-Fottiti, Atomos! Spero
ti cada una palla di cannone sul piede!- protestò quello,
digrignando i denti.
-Le parole,
Marco…- mormorò la giovane donna dai corti
capelli castani, lanciandogli un’occhiata contrariata.
Il biondino
sbuffò infastidito.
-State calmi e abbiate
fiducia, compagni- esclamò il capitano ponendo fine alle
liti, ed il pirata con il cilindro nero calato sugli occhi
annuì convinto.
-Avanti, ragazzi,
inseguiamo quei maledetti Marine!!
Un urlo
d’assenso si levò dalla ciurma di uomini radunata
sul ponte, incurante della tempesta.
Garp osservava il
vascello pirata insinuarsi dietro una grossa parete di ghiaccio.
-Viceammiraglio, si
stanno infilando lì dentro… attendiamo ordini!
Il Marine si
posò le mani sui fianchi, stringendo gli occhi.
-Non hai vie
d’uscita, Roger, ti stai mettendo in trappola come un topo!
Andategli dietro, gli ordini non cambiano! –
sibilò, il ghigno stampato al solito posto.
-Signore, la nave
pirata di Newgate ci segue a distanza, ma non li abbiamo sotto tiro!
Cosa facciamo con loro?- esclamò il soldato, un
po’ esitante.
Garp lo
guardò dapprima un po’ stupito, poi lo prese per
il colletto con estrema naturalezza.
-Se i nostri tecnici
ultra specializzati riuscissero a riparare l’antenna radio,
potremmo comunicare la nostra posizione!- esclamò con
veemenza – o vuoi mandare fuori un gabbiano postino con
questo tempo, per farlo finire arrosto sotto qualche fulmine?!
-Nossignore!
Dirò ai tecnici di fare del loro meglio! – rispose
subito quello, annaspando un po’.
-Bene!- convenne Garp
con un ghigno d’entusiasmo, lasciandolo andare con una sonora
pacca sulla spalla - Andiamo a prendere quel topolino, allora! Ci
sarà tempo per i pirati di Barbabianca!
-Ok, siamo dentro-
mormorò Craig, tirando un profondo sospiro.
Ed improvvisamente era
sceso un silenzio etereo ed innaturale, che si rifrangeva tra quelle
antiche mura di ghiaccio, ma la ciurma di Roger teneva gli occhi fissi
sul cielo, stupefatta ancor più dal brusco cambiamento
meteorologico.
Nell’esatto
momento in cui avevano varcato la soglia di quel labirinto di iceberg,
la tempesta si era ritirata dapprima a semplice pioggerellina, poi si
era placata del tutto, lasciando spazio ad un cielo coperto di pesanti
nuvole grigio perla.
Si specchiavano
immobili sulla superficie del mare, nera e sconosciuta, mentre il
candore dei giganteschi blocchi che fiancheggiavano la piccola nave
restituiva una luce metallica, accecante se paragonata
all’oscurità della tempesta.
-Certo che il tempo qui
fa veramente come gli pare - commentò Rouge, strizzandosi i
lunghi capelli rossi, e un rivoletto d’acqua piovana le
finì sul vestito, andandolo ad inzuppare un altro
po’.
Si sedette per terra,
facendo defluire l’adrenalina e chiudendo gli occhi.
Poi li
riaprì. Tutti, sul ponte, stavano recuperando fiato.
-Eee…eee…eetciùùù!-
se ne uscì Shanks, facendo un saltello per lo starnuto.
-… mi sa
tanto … che qui… la temperatura sta
sc…scendendo notevolmente- commentò Ray,
saltellando da un piede all’altro per riscaldarsi.
La ragazza si
guardò le mani, tremavano per il freddo e stavano assumendo
un colorito piuttosto preoccupante. Si toccò la punta del
naso e la sentì gelata.
In quella
arrivò Daniel, riscaldandosi le dita con il fiato e
sfregando un palmo con l’altro.
-Ragazzi, se non ci
mettiamo … qualcosa di asciutto, qui finiremo c…
c…congelati- mormorò.
Il cuoco si
guardò intorno, stringendosi nella sua leggera camicia di
cotone.
-S…si ma
Garp?- chiese – dove… dov’è
finit...t…to?.
Per un attimo tutti
tacquero, speranzosi.
-Che abbia …
rinunciato a seguirci?- ipotizzò Martin, a bassa voce.
-Speriamo …
che non significhi che sia … più furbo di noi-
commentò il vicecapitano, frizionandosi le braccia.
Ma non ebbero il tempo
di sperare oltre, che una potente cannonata infranse fragorosamente la
parete di ghiaccio che si distendeva alla loro sinistra, e da dietro un
grosso iceberg emerse la Sirius Clash in tutta la sua grandezza.
-E’ ancora
qui!
-Avanti, tornate ai
vostri posti!
-Spero davvero che la
tua idea sia valida, peperoncino- esclamò Ray, passandole
vicino di corsa –lo spero davvero!
-Roger!-sentirono
gridare Garp, che aveva recuperato il suo posto a prua, con i pugni sui
fianchi e l’espressione ghignante –
cos’è, ti piacciono le basse temperature?
Il capitano
sospirò.
-Vedo che tutta
quell’acqua non ha influito sulla sua voglia di
chiacchierare- rispose.
-Perché,
pensavi di averla scampata?- continuò quello, schernendolo
– Sai benissimo che ora ti sei messo in guai ben
più seri!
Roger strinse i denti.
Una fitta di dolore gli aveva attraversato il petto.
-Capitano …
- iniziò Craig, alle sue spalle.
Il pirata
abbassò per un attimo gli occhi e fece un respiro profondo.
Andava tutto bene,
andava tutto bene.
-Tutto a posto
– replicò ad alta voce.
Il ragazzo lo
guardò disorientato, ma prima che potesse spiegarsi meglio,
Garp lo precedette.
-Perché non
guardi cosa c’è davanti a voi, Roger!
-Capitano …
-ripetè il giovane navigatore, e a tutti fu chiaro a cosa si
riferisse.
Un’enorme
parete di ghiaccio si estendeva a perdita d’occhio
perpendicolarmente alla loro rotta, bloccandogli completamente il
passaggio. Andava avanti per miglia e miglia, a perdita
d’occhio.
Bloccava il canale dove
si erano infilati, e non c’era traccia di varchi o accessi su
quella muraglia.
Rouge sentì
improvvisamente un blocco in gola.
Era tutto
completamente, ossessivamente
bianco.
-Un attimo …
ma la carta indicava …
Non riuscì
ad articolare bene le parole per la sgradita sorpresa.
-Siamo in trappola-
sibilò Kennet, sgranando gli occhi – siamo fregati!
La ragazza
afferrò di malagrazia la mappa, che effettivamente indicava
il passaggio tra i blocchi di ghiaccio.
-Si,
l’entrata è qui, eccola … è
da qualche parte … solo, dobbiamo trovarla…-
mormorò, mentre le mani le tremavano così tanto
dal freddo e dall’agitazione che non riusciva a tener ferma
la pergamena.
-Craig-
ripetè, scuotendo la testa nervosamente - è qui,
ne sono certa … il passaggio è qui, proprio alla
nostra destra …
Entrambi alzarono gli
occhi, guardandosi intorno, ma inutilmente.
-Rouge- rispose il
navigatore in tono sommesso – qui intorno ci sono solo pareti
di ghiaccio, lo vedi anche tu … ci siamo chiusi
dentro…
-Non è
possibile… gli iceberg non si muovono, cavoli! Se
c’è scritto che c’è un
passaggio, ci dev’essere!
La ragazza corse
giù dalla timoneria, verso il ponte di prua, guardandosi
intorno.
Non riusciva neanche ad
immaginare cosa sarebbe successo … non poteva finire
così, per uno stupido errore di cartografia …
erano sopravvissuti all’Idra, erano scappati da pirati e
cacciatori di taglie … non potevano essersi messi in
trappola da soli così stupidamente!
Per colpa tua, Rouge!,
gli rinfacciò la vocina nella sua mente, crudele.
Alzò gli
occhi verso il cielo plumbeo. Era così torbido.
Mamma…
papà… aiutatemi.
E mentre guardava in
alto, la sua attenzione fu colpita dalla coffa.
Rayleigh si
appoggiò alla balaustra, al fianco del suo capitano.
-Siamo fermi. Non
possiamo andare avanti, né possiamo tornare indietro- lo
informò – Spalle al muro. Scacco matto. The end.
Roger si
portò semplicemente una mano alle labbra, aggrottando le
sopracciglia. Continuava a guardare lontano.
-La falla è
stata riparata? – chiese, quasi distrattamente.
-Jin ha fatto il
possibile, ma l’acqua continua a filtrare- mormorò
il vice in risposta.
Poi si tolse gli
occhialetti tondi e chiuse gli occhi.
-Peccato, mi sarebbe
piaciuto arrivare alla vecchiaia- sogghignò – sai,
una bella casetta tranquilla in riva al mare, andare a perdere un
po’ di soldi in qualche bisca clandestina e a sera scolarsi
un bicchiere insieme con Shakky …
Roger
abbassò lo sguardo. Poi scosse la testa.
-No –
mormorò tra i denti –io non posso morire qui.
E gli piantò
in faccia gli occhi neri come l’inchiostro, con tanta
veemenza che il vice si sentì vagamente intimidito.
-Ray, io non posso.
Tacquero entrambi per
un attimo.
-Roger!-
chiamò Garp, a pieni polmoni, evidentemente entusiasta della
situazione che era mutata decisamente a suo vantaggio.
Fu ampiamente ignorato
dai due.
-“Le avventure del pirata Jim
Roberts nel Mare Orientale“- esordì Roger, e
per un attimo Ray non ebbe idea di cosa stesse parlando. Poi
ricordò.
-“Quando non
avremo paura della morte, saremo uomini liberi“ – annuì,
lasciandosi sfuggire un sorrisetto – … suonava
più o meno così, vero? Ai tempi non capivo
granché il significato di quella frase…
Il capitano fece un
cenno d’assenso.
-…però
la ripetevi sempre, le parole di un eroe di carta in un vecchio libro.
Eppure il significato è così chiaro, non trovi?
- E’ passato
tanto tempo, da quel libro per ragazzini.
-Ma quella frase
è rimasta sempre con noi. Quelle parole sono ciò
che abbiamo scelto di seguire, da quando ce ne siamo andati da Rogue.
Ma io, ora…
-Roger!!!-continuava ad
insistere il viceammiraglio – mi sto spazientendo!
- … io non
sono un uomo libero.
Cadde il silenzio tra i
due.
Silvers Rayleigh, per
esperienza, aveva imparato che il suo migliore amico non avrebbe mai
ammesso di aver paura di qualcosa ad alta voce, se non dopo una pesante
bevuta, il che comunque non era mai stato provato.
Aveva imparato che
perdere le promesse che quel pirata aveva stretto con sé
stesso, dover morire prima di portarle a termine, poteva rappresentare
per lui una profonda scocciatura.
Anzi, a tutti gli
effetti, una vera e propria paura, che lo spingeva ad afferrare la vita
con rabbia, con violenza.
Lui ci aveva provato, a
fargli cambiare idea, tante e tante volte.
Ma il solo pensare, per
Roger, che il segno del suo passaggio su quel mondo scomparisse nel
nulla senza aver inciso in profondità, era insopportabile.
Come se, rinunciando a
quella vendetta, qualcosa di lui andasse inevitabilmente sprecato.
Silvers Rayleigh lo
aveva imparato, altroché.
Ed aveva sempre saputo
come reagire.
-Allora vediamo di
tenere fede al buon vecchio Jim Roberts – rispose, tra i
denti, e sguainò la spada.
Il compagno lo
osservò per qualche istante, poi annuì e la sua
espressione si fece di nuovo salda e sicura.
-Siamo
d’accordo.
-Roger!-
chiamò ancora Garp – te lo dico per
l’ultima volta, ragazzo! Arrenditi e forse potremo
risparmiarti la vita!
Il capitano per la
terza volta ignorò il Marine e si voltò ai suoi
compagni. Li guardò ad uno ad uno.
-Preparatevi per
l’arrembaggio. Che Davy Jones raccolga le nostre anime in
fondo all’oceano, piuttosto che tra le catene di Impel Down.
I pirati annuirono,
decisi, a quelle brevi parole.
-Venderemo a caro
prezzo la nostra libertà - esclamò Daniel in tono
solenne.
Jin tirò
fuori due pistole enormi.
-Ed anche la nostra
pellaccia- aggiunse con un ghigno.
-Caricate i cannoni con
quel che resta- indicò il capitano –
oggi…
Ma il discorso fu
bruscamente interrotto.
-FERMI! Fermi, fermi!!!
Aspett…
Rouge si fece largo tra
i pirati, che la guardarono stupiti o riservandole delle occhiatacce.
Arrivò
davanti al capitano.
-Il
passaggio… c’è…
è lì davanti …
Ed indicò,
con il fiato mozzo per il freddo e la corsa.
In quella
arrivò anche Craig, che era sparito da un po’.
-La ragazza ha ragione,
capitano! È … è una cosa stranissima,
ma…
Roger lo
bloccò. Dimenticò il suo discorso
all’istante.
-Non voglio sapere
altro- sillabò –andiamo!!!
La ciurma, che si era
già preparata al peggio, dapprima si guardò
stupefatta, poi esultò senza capirci molto.
-Rouge-
esclamò Ray esasperato –il mio cuore non
è più quello di una volta, per favore…
mi dici cosa cavolo sta succedendo?
La ragazza
indicò la coffa.
-Era solo questione di
cambiare prospettiva- rispose con un sorriso esagerato - vieni su!
Ray la seguì
fino alla postazione di vedetta.
Impugnò il
cannocchiale e si lasciò sfuggire un esclamazione di
sorpresa.
-Incredibile…
Ciò che era
riuscito a scorgere grazie all’aiuto dello strumento, e
ciò che loro dal basso avevano confuso per la fiancata di un
iceberg, era in realtà una cascata di stranissimi lapilli di
ghiaccio, cristalli finissimi che scivolavano perpetuamente dalla cima
di un iceberg, talmente fitti da creare l’illusione ottica di
una parete immobile e luccicante.
-Avanti, avanti tutta!-
ordinò esultante Ray dalla postazione di vedetta, ben lieto
della piega che avevano preso le cose.
-Questa non
l’avevo ancora mai vista- commentò poi rivolto a
Rouge – un’altra bella storia da raccontare alle
ragazzine curiose…
-Viceammiraglio, dove
stanno andando?
Garp sbattè
le palpebre.
-Vuole rintanarsi in
quell’angolino? Beh, che lo faccia, sarà bersaglio
ancora più facile per i nostri cannoni!
La maestosa nave della
Marina virò quel che bastava per costringere la Flaring in
un angolo di quello spiazzo di mare circondato da ghiacci.
-Signore…
non cambiano direzione … ci finiranno contro!-
mormorò un sottufficiale, passando il binocolo a Garp.
Che osservò
dapprima la nave, poi ciò che si apriva davanti ad essa.
-Un momento…
cosa diavolo è quella?
Regolò il
binocolo per essere sicuro di vedere bene.
-Una … cascata?!
-Presto! Tutti al
riparo!
Rouge
afferrò uno Shanks più che entusiasta per il
polso e lo scaraventò letteralmente dentro un secondo prima
che mille schegge di ghiaccio si infrangessero come mille lame sulla
nave.
Entrò che
già avevano cominciato a cadere, e chiuse la porta appena in
tempo.
Dal corridoio attiguo
al ponte, dove si erano momentaneamente rintanati tutti, sentirono
distintamente il rumore di quei cristalli che si conficcavano sul legno
taglienti come coltelli.
Durò dieci
secondi appena, che tuttavia sembrarono
un’eternità.
I pirati si guardavano
in silenzio, ascoltando attenti e nervosi il sibilo di quei frammenti
di grandine.
Quando si interruppe,
d’improvviso com’era iniziato, Roger
aprì pian piano la porta ed uscì fuori.
-Avanti, venite-
chiamò.
Quando Rouge mise piede
fuori spalancò la bocca per la sorpresa.
Il ponte era
completamente bianco, dagli acuti riflessi azzurrini.
Sembrava che nel
frattempo ci fossero cresciuti sopra una miriade di fili
d’erba e si fossero ghiacciati in un istante.
-Attenti a dove mettete
i piedi, i cristalli più grandi tagliano- avvisò
il cuoco, facendosi largo con lunghi passi su quella anomala distesa.
-Le vele hanno retto-
mormorò Roger gettando uno sguardo in alto.
Poi si voltò
a guardare dove tutti quanti scrutavano con apprensione.
Alle spalle della
Flaring Eos ora appariva solamente puro, gelido ghiaccio.
-Quindi Garp
è rimasto dall’altra parte?- sussurrò
Daniel, quasi a non volerlo dire troppo presto.
Rouge guardò
la cascata dalla nuova prospettiva.
Quel passaggio era
davvero troppo stretto. Uno scafo delle dimensioni della Sirius non ci
sarebbe mai entrato.
-Mi sa di si, Dan -
rispose, con un sospiro di sollievo.
Gli occhi della ciurma
si spostarono tutti sul capitano, e Roger annuì.
-Rotta verso Nivil
Town, non è ancora finita. Dobbiamo attraversare il campo di
iceberg, per arrivare all’isola.
-Queste acque sono
insidiose- mormorò Jin –dobbiamo assolutamente
evitare altri urti alla chiglia, o la falla si riaprirà!
-Non siamo ancora in
salvo, ciurma- esclamò Ray stringendo un pugno –
ma sarebbe da idioti morire adesso, dopo aver fregato in maniera
magistrale Monkey D. Garp!
I pirati sghignazzarono
con molto gusto.
-Eh, si, mi sa che non
se la dimentica facilmente questa volta!
-Dobbiamo uscire da
queste acque anche solo per festeggiare questa cosa!
-Capitano-
esclamò il navigatore, attirando l’attenzione di
tutti –abbiamo bisogno di lei al timone.
Roger guardò
il ragazzo. Aveva guidato la nave attraverso la tempesta in modo quasi
perfetto, ma era visibilmente affaticato.
-Sei un bravo
timoniere, Craig- commentò, mentre Daniel gli tirava una
pacca fraterna sulla spalla.
-Ma lei ha
più esperienza di me, capitano.
-E va bene- rispose
Roger – vediamo di portare questa nave a Nivil Town, allora.
-Si, ma voi-
commentò dopo un po’ il medico, come ripensandoci
ancora – ve la immaginate adesso la faccia di Garp?
-V…viceammiraglio?
Il giovane uomo era
fermo a prua, immobile come una statua di sale, con
l’espressione di chi era stato abilmente fregato.
-Signore …
-Tenente, qual
è la situazione climatica nel tratto di mare antecedente?-
chiese, ricomponendosi con un certo stile dal boccone amaro dalle
dimensioni di una balena.
-Signore, la tempesta
si è estinta pochi minuti fa.
Garp si
scrocchiò le nocche.
-Bene.
Tacque cinque secondi,
riflettendo. Poi riprese, velocemente.
-Se, come credo, quel
pirata impertinente sta viaggiando guidato da un Eternal Pose,
probabilmente questa sarà l’ultima occasione per
registrare la sua esatta posizione. La sua nave era relativamente
danneggiata, non andrà molto lontano. Portatemi la carta
delle isole più vicine.
Il sottufficiale
tornò poco dopo con una pergamena.
-Da quel passaggio, con
ogni probabilità, stanno facendo prua verso Nivil Town, a
Nord- sentenziò il viceammiraglio puntando il dito sul
pallino rosso che indicava la città.
-Usciamo da questo
campo di iceberg e rientriamo nella rotta iniziale. Se la tempesta si
è placata non avremo problemi a passare.
I soldati scattarono
agli ordini, correndo alle loro postazioni.
Ma, nel medesimo
istante in cui la Sirius Clash rientrava in mare aperto, da dietro una
delle montagne di ghiaccio sbucò minacciosamente la prua di
un’altra nave.
-Viceammiraglio! Sono
ancora qui!!
Edward Newgate, si fece
largo tra i suoi uomini sul ponte di prua e piantò
l’enorme bisento per terra, con un gran colpo.
-Monkey D. Garp!
– urlò a pieni polmoni – non ti sarai
forse dimenticato di me?
Nello stesso istante i
cannoni dell’una e dell’altra nave esplosero una
raffica colpi che squarciarono il silenzio tra il ghiaccio ed il mare.
Il fragore della
battaglia arrivava, smorzato, fino alla Flaring Eos, che veleggiava
veloce tra gli iceberg non senza qualche difficoltà.
-Perché
credi che ci abbia aiutato?- chiese il vicecapitano appoggiato alla
balaustra, girandosi beatamente i pollici.
Il capitano cercava di
tenere saldo il timone, che tendeva a sfuggire al controllo per via dei
numerosi mulinelli e correnti anomale che si creavano in quel
labirinto gelato.
-Non… ne ho
idea, Ray- replicò, virando bruscamente a sinistra per
evitare un vortice improvviso.
La nave
ondeggiò ancora un po’.
- E comunque non ci ha
aiutato- mormorò tra i denti – è troppo
facile, adesso, cannoneggiare una nave già semidistrutta.
Ray alzò un
po’ le spalle.
-Invece secondo me
voleva proprio aiutarci- replicò- quell’attimo di
distrazione è costato a Garp la possibilità di
affondarci definitivamente.
Roger fece un gesto di
diniego, stringendo un po’ meglio le mani sui pomelli di
legno.
-E comunque
è un po’ sospetto che un pirata venga ad
immischiarsi in un scontro così- aggiunse il vice
persuasivo, e stavolta il capitano non potè negarlo.
-Ho come
l’impressione che lo rincontreremo molto presto-
sentenziò, schivando l’ennesima insidia di quelle
acque misteriose.
°°°
[Icona gentilmente fornita da
Marta-chan, un pò di tempo fa. Era troppo carina per non
metterla in giro xD]
Eccoci qui! Questa era un po’ la
seconda parte del capitolo precedente, anche qui
c’è qualche riferimento a Pirati dei Caraibi
sparso qua e là ^-^
Newgate ha pensato bene di approfittare della situazione e di farla
pagare al buon vecchio Garp, che adesso si trova decisamente
svantaggiato, ma non ha sicuramente perso la sua incrollabile voglia di combattere, un
pò come il nipote!
Ah, non ho idea di chi sia Jim Roberts :] però si presuppone
che quando erano dei ragazzini a Rogue, Ray e Roger fossero
appassionati di letture marinaresche ... Eh beh, l'ispirazione viene pur da qualcosa :D
Comunque
... l'impressione di Roger si rivelerà fondata?
Al prossimo capitolo, gente! Peace, love and rock&roll :D
To be
continued
;)
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