Era mattina presto, i primi
raggi del
sole non erano entrati ancora nei corridoi, immersi nella penobra.
Due figure si aggiravano furtive, facendo il minor rumore possibile;
arrivarono davanti alla camera della principessa Lily, e aprirono la
porta con cautela, facendo ben attenzione a non svegliarla.Una delle
due ombre tirò indietro le tende per far entrare un po' di
luce, e
poi insieme all'altra si avvicinarono al letto, e cominciarono a
intonare una canzone, dapprima sottovoce, poi sempre più
forte.........
-Tanti auguri a te...tanti
auguri a
te...tanti auguri cara Lily....TANTI AUGURI A TE!!!!-
-Ma cosa???- dalle coperte
saltò fuori
una ragazza, che si guardava intorno allarmata dopo un risveglio
così
improvviso. Poi vide i suoi genitori ai piedi del letto, che la
guardavano divertiti.
-Mamma...papà...
perchè ogni anno si
deve ripetere la stessa tiritera?- disse lievemente scocciata,
stroppicciandosi gli occhi non ancora abituati alla luce.
-Ormai è
tradizione no??- esclamò sua
madre Rapunzel sedendosi accanto a lei sul letto- e non potevamo
certo interromperla proprio quest'anno che compi 18 anni...-
-18 anni...-
sussurò Eugene in una
sorta di singhiozzo soffocato. Gli occhi gli stavano diventando
lucidi e Lily conosceva già quell'espressione.
-No papà, ti
prego non farlo...- ma
troppo tardi, era già saltato sul letto anche lui
abbracciando la
figlia e cominciando a piagnucolare -La mia bambinaaa... è
grande
ormaiiii...-
-Papà dai...-
cercò di placarlo Lily
non troppo convinta...- Mamma, fa qualcosa!- Per tutta risposta
Rapunzel l'abbracciò anche lei, così che la
ragazza sì ritrovo
stretta nella morsa dell'affetto dei genitori. La sua espressione non
era entusiasta, piuttosto vagamente imbarazzata: non che le
dispiacesse quella manifestazione di amore genitoriale, ma a volte
l'esuberanza dei suoi genitori era a volte “troppo”
in confronto
al suo carattere più schivo e riservato.“Se in
questo momento li
vedessero i nostri sudditi...”pensò.
-Capisci tuo padre...-
disse Rapunzel
sciogliendola dall'abbraccio.- Oggi per te è un giorno
importante...-
Già...Lily se ne
era quasi
dimenticata: come era stato deciso, quel giorno avrebbe incontrato
per la prima volta il suo promesso sposo, il principe Antonius. Aveva
così a lungo atteso quel momento che quasi non le sembrava
vero che
fosse arrivato.
-Noi scendiamo per ultimare
i
preparativi per l'arrivo del principe... tu comincia a sistemarti...-
e le diede un bacio sulla fronte, trascinandosi letteralmente dietro
il marito che invece non aveva intenzione di staccarsi dalla sua
bambina.
Una volta che furono da
soli in
corridoio, l'espressione serena che prima c'era sul volto di Rapunzel
si oscurò; Eugene se ne accorse subito.
-Ehi, cosa c'è?-
-Questa storia del
matrimonio
combinato...non lo so non sono convinta...ok, non si è mai
opposta
però...-
-So cosa vuoi dire...-
proseguì il
marito- anche a me dà fastidio che da qui a qualche ora si
presenti
un damerino vestito di tutto punto che si senta autorizzato ad
avvicinarsi alla mia piccola...- e la sua voce cominciò a
incrinarsi
per la commozione. Rapunzel lo guardava divertita.-Il fatto
è che è
cresciuta troppo in fretta...- continuò ricomponendosi.
-Già...sembrava
solo ieri che le
raccontavo favole tutte le sere prima di andare a letto...-
-A proposito di favole...
hai
intenzione di lasciare tutto così com'è?-
-Che vuoi dire?-
-Beh hai presente la sua
fiaba
preferita? Quella della ragazza dai capelli magici?-
Rapunzel capì
cosa intendeva, quel
discorso non aveva preso una bella piega, ma prima o poi bisognava
affrontarlo, quindi Eugene continuò – Non hai
proprio intenzione
di dirgli che in realtà quella fanciulla eri tu?-
-Lo so lo so, cosa credi
che non mi sia
sentita in colpa nell'averle mentito per tutto questo tempo.?-
Aveva mentito a sua figlia,
o comunque
le aveva nascosta la verità, un aspetto troppo importante
del suo
passato per essere omesso. Crescendo infatti la luce del fiore era
mano a mano scomparsa, come se si esaurisse; tuttavia il potere era
ancora presente in Lily, sebbene in maniera molto latente, ma
Rapunzel era convinta che parte del potere del fiore era rimasto in
lei. Ogni volta che si avvicinava alla figlia, avvertiva come un
richiamo potente, una forza a lei familiare. Col passare degli anni,
si era trovata di fronte il problema di raccontarle tutta la faccenda
del fiore, compreso il proprio passato. Ma da una parte, se le avesse
raccontato tutto, temeva di allarmarla, come se non volesse
sconvolgere un delicato equilibrio all'interno della figlia che
minava di risvegliare quel potere assopito. Non voleva neanche
però
che non fosse del tutto a conoscenza dell'esistenza del magico
fiore...e così aveva deciso di raccontarglielo come se fosse
una
fiaba. Una pricipessa rapita, rinchiusa in una torre per via dei suoi
capelli magici...In fondo non aveva fatto un grande sforzo, in
effetti la sua storia aveva proprio il sapore di una fiaba.
-Senti...- disse Eugene
prendendola per
le spalle – mi fido delle tue decisioni, in fondo chi meglio
di te
può capire questa situazione... quindi qualsiasi cosa
deciderai di
fare, se dirle tutta la verità o no, a me starà
bene...-
-Davvero?- disse
leggermente rincuorata
–Sono lo stesso una brava mamma?-
-Una madre perfetta oserei
direi...basta guardare nostra figlia per capire - e la baciò
dolcemente sulle labbra.
Era mattina inoltrata
quando un messo
portò l'annuncio che il principe Antonius si trovava ormai
alle
porte del regno. Rapunzel e Eugene si recarono sulle scalinate del
salone davanti all'uscita da palazzo, e lì raggiunse presto
anche
Lily. Indossava un abito viola scuro, particolarmente elegante per la
circostanza, e i lunghi capelli castano chiaro mossi raccolti in una
treccia che le ricadeva morbidamente su una spalla. Scendeva le scale
lentamente, con una grazia che può possedere solo una
principessa
nata e cresciuta a palazzo. Davanti a quella visione i genitori si
riempirono di un orgoglio che sfiorò la commozione. Si mise
accanto
a sua madre accennando un sorriso, ma senza dire una parola.
-Va tutto bene?- le chiese
la regina
con un cenno di preoccupazione.
-Certo che
sì...perchè non dovrei?-
rispose senza scomporsi.
-Lo so che è
già stato tutto
pianificato, ma se per qualche motivo tu volessi cambiare idea, noi
ti appoggeremo, non sei costretta a fare un'azione di cui non sei
convinta...-
-Mamma non capisco cosa
vuoi dire...
una pricipessa deve fare ciò che è bene per il
suo regno, e se
questo comporta un matrimonio combinato non vedo cosa ci sia di
male.-
-Ma quindi solo per questo
che hai
accettato di farlo, per il bene del regno?-
-Non lo so, forse ormai
sono talmente
abituata all'idea da considerarlo normale, ma so che in fondo
è
giusto così, è quello che è stato
deciso per me e mi sta bene.-
-Ma tu sarai felice?-
-La felicità
più grande per me è
servire il regno.-
Rapunzel non riusciva a
credere alle
sue parole. Sapeva che sua figlia da sempre aveva avuto un gran senso
del dovere, ma non si sarebbe mai immaginata una risposta di tal
genere. La sicurezza con cui aveva pronunciato quelle frasi, denotava
una maturità fuori dal comune. Di questo non poteva che
esserne
felice in quanto regina; ma come madre, avrebbe preferito che sua
figlia fosse stata un po' più “egoista”,
che non si sacrificasse
fino a questo punto. La sua dedizione al regno era davvero
così
grande? Aveva come l'impressione di non riuscire a capire fino in
fondo sua figlia e questa cosa per lei era di una frustrazione
incredibile.L'unica cosa che poteva sperare è che Antonius
fosse in
grado di renderla felice, e magari di farle conoscere davvero
l'amore, in fondo se lo meritava. Sarebbe stato un lieto fine
perfetto.
Finalmente le porte si
aprirono e una
figura maschile si stagliò nella luce del mattino. Anche se
fino ad
allora Lily era riuscita a mantenere un certo sangue freddo, in quel
momento il cuore cominciò a batterle all'impazzata, avrebbe
visto il
suo promesso sposo per la prima volta dopo 18 anni di attesa.
L'agitazione si faceva
sentire,
portando con sé mille dubbi che fino ad allora aveva
represso per un
fine maggiore...Poi quella figura cominciò a farsi
più nitida man
mano che si avvicinava a loro.
Dapprima ciò che
riuscì a distinguere
furono dei morbidi riccioli dorati, poi dei dolcissimi occhi
nocciola. Infine un sorriso, gentile e radioso insieme.
-Re Eugene, Regina
Rapunzel- e il
ragazzo si inchinò davanti a loro.- principessa Lily...-
concluse
sollevando il capo. I suoi occhi scuri incrociarono quelli celesti
della ragazza che non riuscì a fare a meno di arrossire.
-Mi presento, sono il
principe Antonius
di Serania, onoratissimo-
Era indubbiamente il
ragazzo più bello
che avesse mai visto, e anche i suoi genitori non rimasero
indifferenti al suo fascino. Ci fu un generale imbarazzo, per fortuna
interrotto da una voce che proveniva dall'uscita.
-Maestà! E' un
onore potervi
incontrare di nuovo!- era Lady Aghata, col suo solito cipiglio
disinvolto e un abito più che appariscente, reso ancora
più
ridicolo dal fatto che il passare degli anni non era stato molto
clemente con lei.
-Oh ma questa è
la pricipessa Lily? E'
davvero una fanciulla bellissima! Congratulazioni!-
Eugene nascose un risolino,
quella
donna era al limite del grottesco, ma fu subito stroncato da Rapunzel
che gli diede una leggera gomitata per farlo smettere.
-Beh grazie-
-Dunque, è tutto
pronto per il
matrimonio?- chiese spavalda la donna.
-Veramente volevamo
aspettare il vostro
arrivo per poterne discutere meglio...- cercò di
giustificarsi la
Regina.
-Allora non c'è
un minuto da perdere!
Intanto che i nostri servitori dispongono i nostri bagagli, noi
possiamo cominciare con l'organizzazione...e magari nel frattempo i
futuri sposini potrebbero approfondire la conoscenza...-
-Beh ecco...- Lily
cercò di dire
qualcosa, ma in quel momento era del tutto disarmata da quella
situazione.
-Potresti accompagnare il
nostro ospite
a fare un giro per il castello, che ne dici?- propose la madre
vedendola in difficoltà.
-Ne sarei onorato- aggiunse
Antonius,
fissando la ragazza con uno sguardo che avrebbe sciolto chiunque.
-D'-d'accordo...-
acconsentì la
ragazza. Sentiva il sangue salirle fino alle orecchie per
l'imbarazzo. E dire che voleva dare l'impressione di una perfetta
nobildonna, chissà quanto sarà sembrata ridicola.
“Datti un
contegno stupida, vuoi che
il principe abbia una cattiva impressione di te? Metti in pratica
tutto ciò che hai imparato in questi anni!” Ma per
quanto si
sforzasse tra di loro regnava il silenzio; si era preparata centinaia
di frasi per poter intavolare una conversazione,e al tempo stesso,
apparire interessante, ma la sua mente in quel momento si rifiutava
di collaborare. Si limitave a rispondere, in maniera anche piuttosto
sintetica alla domande che Antonius le rivolgeva, piuttosto rade e di
circostanza. Passò quasi un'ora, ma a Lily sembrava che il
tempo non
accennasse ad andare avanti; arrivarono infine in una sala dove era
posizionato al centro un elegante pianoforte d'ebano.
-Che meraviglia!-
esclamò Antonius
mentre lo vide- Ditemi, voi vi dilettate al pianoforte?.-
-Beh sì, ogni
tanto ci provo...-
Bugia. In realtà suonava da Dio, ma perchè questa
improvvisa
manifestazione d'umiltà?
-Se la cosa vi aggrada, non
vi dispiace
suonare qualcosa per me?-
-A-adesso?-
-Sì, se la cosa
non vi disturba.-
-Niente affatto...-
Lily si sedette al
pianoforte e trasse
un respiro profondo.Era un'occasione perfetta per fare bella figura,
l'unica cosa che doveva evitare era di guardare quella meraviglia di
ragazzo davanti a lei, altrimenti sapeva già che l'emozione
le
avrebbe giocato un brutto scherzo. Ma dopo che ebbe suonato la prima
nota, ecco che le sue mani cominciarono a scivolare leggere sulla
tastiera. Mentre la musica cominciava a riempire la sala, sentiva la
sua mente svuotarsi, padroneggiando le sette note riprendeva il
controllo su se stessa. In quel momento c'erano solo lei e quel
pianoforte. Quando terminò di suonare, ebbe un sussulto,
come se
fosse uscita da uno stato di trance; si sentiva molto più
tranquilla, dopo quello sfogo musicale.
-Incredibile- sul volto del
giovane era
apparsa una sincera ammirazione- voi suonate divinamente!-
-Ah, siete troppo buono-
-Non sto esagerando... Sono
rimasto
esterefatto dalla vostra esecuzione; non solo avete suonato uno
splendido brano alla perfezione, ma sul vostro volto è
apparsa un'
espressione di tale beatitudine che anch'io mi sono sentito rapito...
Chi è il vostro maestro?-
-Diciamo che è
un amico di
famiglia...si chiama Uncino...-
-Uncino?-
-Sì
perchè ha un uncino al posto di
una mano...-
- E suona il pianoforte?-
-Lo so chè
è strano ma è la
verità... ed è anche molto bravo.-
Finalmente erano riusciti
ad instaurare
una conversazione vera e propria, ma il volto di Antonius si fece
improvvisamente serio.
-Principessa...mi
permettete di sedervi
accanto a voi?-
-Certo...- ecco,
l'imbarazzo stava
tornando.
-Io...vi devo fare una
confessione...-
-E sarebbe?-
Adesso era lui ad apparire
in
difficoltà.
-Ecco...ad essere sinceri,
non ero
molto convinto di questo matrimonio, nel senso...ero terrorizzato
all'idea di dover passare la vita con una persona che non avevo mai
conosciuto in vita mia...-
-Capisco cosa intendete...-
-Eppure, dal momento in cui
vi ho
visto, tutti i miei dubbi sono scomparsi...- le sue parole si stavano
caricando di un evidente trasporto -... avevo sempre sentito che la
principessa di Corona era la fanciulla più bella che avesse
camminato su questa terra, ma non mi sarei mai immaginato di trovarmi
abbagliato da così tanto splendore. Badate bene, non sto
dicendo che
credo nell'amore a prima vista e non vorrei sembrare avventato...Ma
ora che vi ho conosciuto ho la certezza che siete voi la donna con la
quale voglio passare la mia vita.-
Lily non capiva
più nulla. Si era
fermata a 'tanto splendore', il resto del discorso non
riuscì a
seguirlo per via della vampata di sangue che aveva sentito arrivare
fino al cervello. Si riscosse quando vide che il principe si stava
inginocchiando ai suoi piedi.
-Principessa...io...credo
di essermi
innamorato di voi! E so che è tardi per consegnarvi un
regalo di
fidanzamento, dato che ormai il matrimonio è alle porte, ma
vi prego
di accettare questo!-
Antonius estrasse un
piccolo oggetto
luminoso da una tasca e prese la mano della fanciulla; Lily
osservò
smarrita la scena, mentre lui infilava al suo dito un prezioso anello
d'argento con incastonata una gemma azzura.
-E' un antico cimelio di
famiglia...
spero che possa risultarvi un gradito regalo di compleanno,
nonché
pegno della mia devozione...-
-Io ecco... non so cosa
dire...- la
ragazza sentiva i sensi che le stavano venendo meno.
-Dite solo che acconsentite
a
sposarmi...-
-Sposarvi?- Lily
osservò prima il
prezioso gioiello sul suo dito, poi quel bellissimo principe davanti
a lei. D'un tratto si sentì la ragazza più
fortunata del mondo.-
Certo che accetto di sposarvi!-
-Principessa Lily, mi avete
donato la
gioia più grande che mi potessa capitare- e baciò
dolcemente la
mano su cui aveva posato l'anello.
Potevano tutti i piani e le
previsioni
relizzarsi in modo più perfetto?
Nel frattempo, una nave
solcava le onde
alla volta del regno di Corona.
-Capitano, il regno
è in vista!-
-Perfetto...- rispose la
voce di un
uomo celato nell'ombra dell'albero maestro – dite agli uomini
di
mettersi in ghingheri per stasera...ci aspetta una visita a
palazzo...-
***
Eccomi qui con un'altro capitolo, questa volta non uscito in maniera
molto tempestiva...ma tra feste, impegni mondani e studio (moolto
studio) non ho avuto molto tempo.
Comunque sono ansiosa di sapere cosa ne pensate, soprattutto che
impressione vi hanno fatto i personaggi di Lily e Antonius...
Tra l'altro sto anche pensando di cambiare titolo della fic, visto che
penso di apportare qualche modifica alla trama iniziale...
Beh per ora è tutto... e visto che il 2011 è alle
porte vi auguro BUON ANNO!!! =) A presto!!!
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