capitolo lagharta
***
Dedicato a Tayra,
che è capace di una dolcezza straordinaria, e di un talento
ancor più raro.
Grazie per tutte le belle parole che mi hai riservato <3
***
CAPITOLO 20
La storia ha inizio
Mahel sapeva che era
bellissima.
Nonostante non ne vedesse
precisamente
i lineamenti del volto o del corpo, sentiva dentro di sé che
la
donna davanti ai suoi occhi era l'esempio vivente della bellezza, su
Gaia.
Mille e mille volte
più bella di
qualsiasi donna al mondo, per cuore e aspetto, ecco come doveva
essere.
Non riusciva ad immaginarne
l'aspetto,
non sapeva quali fossero i canoni di bellezza su Gaia...ma non poteva
fare a meno di sorridere, perchè l'onore che le era stato
concesso
non era solo quello di parlare con Vie...tanto quanto quello di
“vederla”, per quanto le era possibile.
Sospirò
profondamente, aspettando che
questa le permettesse di parlare.
Mahel...ti
ho osservata costantemente, dal tuo arrivo a Gaia.
So
quali sono le domande che attanagliano il tuo cuore.
Tante
sono le risposte cui aneli, ma devi porre le giuste domande.
Ti
ascolto, principessa della Leggenda...
Mahel guardò
quello che doveva essere
il volto di Vie, confusa. Guardò verso Saluss, che le
rendeva lo
sguardo, e balbettò qualcosa di indefinito.
-Mi...mi spiace, ecco...mi
ha preso
di...di sopresa e...- la manina calda di Saluss, che ancora aveva gli
occhi umidi, le si posò sulla fronte. La vide distintamente
sorridere, calmandosi improvvisamente -Mahel, andrà tutto
bene. Vie
è il bene di questo mondo, non devi aver paura...-
Mahel le sorrise e
annuì, prendendo
coraggio -Vie...ho tante domande da porre. Tantissime.
Perchè sia
stata scelta io, fra i miliardi di persone del mio mondo,
perchè mia
madre abbia sognato Gaia e Lagharta, al tempo, prima di partorirmi.
Cosa è successo durante la Guerra Antica, cosa sia a
minacciare Gaia
oggi...cosa è ciò che spaventa Lagharta
così intensamente da
odiarmi per ciò che sono...- abbassò gli occhi,
intristita, per poi
guardare di nuovo verso Vie -Per favore, Vie...dimmi perchè
hai
scelto me!-
Vie allungò una
mano verso il fiore,
prendendolo fra le dita e lasciando che fluttuasse libero nell'aria
sopra di loro. Poi prese le mani di Mahel e l'alzò,
perchè le fosse
faccia a faccia. Probabilmente sorrise...
Perchè
solo tu possiedi un cuore capace di accettare...
Il cuore di Mahel, era la
prima
risposta. Quel cuore umano e così imperfetto, capace di un
amore che
andava oltre i limiti delle sacerdotesse del Tempio, considerate
insieme alle Semidee elementali le entità più
pure di tutta Gaia.
-Il mio cuore...?- chiese
Mahel
confusa, guardando verso Saluss.
Si,
Mahel...il tuo cuore.
Quel
cuore che la Lilith ed il Guerriero hanno definito “dolce e
caldo”
Mahel arrossì al
ricordo di quelle
parole di Alvexia, che per la prima volta si era aperta al suo cuore,
completamente.
Annuì con la
testa, quasi contenta di
sapere che quell'affetto era ricambiato, anche se in parte, da ambo
le parti.
-Vie...Lagharta quindi non
mi
odia...?-
Certamente
no, piccola Mahel.
Lui
più di tutti ama quel tuo cuore dolce e caldo che tutto
accetta e
tutto comprende.
Ne
ha paura perché sa che la Profezia è potente e
può ferirti.
E
anche se non ti ama nel senso passionale del termine...egli non vuole
ferirti.
-Ferirmi...?
Perchè dovrebbe
ferirmi...?-
La voce di Vie si
interruppe un
istante, prima che le sue mani si posassero sul suo volto piccolo e
caldo -Vie...?-
La
Profezia...narra di un amore incondizionato e puro. Il più
potente
al mondo.
Ha
parlato a Lagharta della sua sposa...e della loro morte.
La
sposa di Lagharta, secondo la Profezia, è la Mahel della
Leggenda.
E
la Mahel della Leggenda...sei tu.
Rimase senza parole.
L'odio...profondo di
Lagharta...il suo
sguardo triste e addolorato...il suo cuore chiuso, verso di lei,
così
combattuto tra l'affetto e il dovere.
Era per colpa sua.
Perchè Lagharta
sapeva che non poteva che essere lei, la Mahel della Leggenda, e che
riconoscendone l'identità avrebbe potuto ferirla.
Tanto più
avrebbe ferito se stesso.
L'amore che Lagharta non
poteva
provare, che non era sbocciato perché lui stesso aveva
cercato senza
sosta di rinchiuderlo dentro di sé come un errore a cui non
poteva
cedere, adesso Mahel sapeva che era una sua colpa.
La colpa di essere colei
che mai
avrebbe dovuto esistere. Né su Gaia né sul suo
mondo..
Mahel...qualcosa
turba il tuo cuore, lo vedo.
Cosa
succede...?
Non aveva la forza di
piangere.
Il coraggio.
Sentiva che il maggior peso
nel cuore
del guerriero era lei. Adesso lo sapeva, che l'odio che Lagharta le
aveva incondizionatamente dato era perchè così
doveva essere.
Proteggere sé
stesso...proteggere
lei...e tutto il mondo...
Strinse i pugni
così forte che un
rigolo di sangue le scorse per le dita, posandosi a terra. Saluss
trattenne il respiro, spaventata, correndo alle mani di Mahel per
fermare quella pazzia dolorosa che l'aveva presa, nel cuore,
stringendola.
Mahel...posso
scorgere il senso di colpa attanagliare il tuo cuore.
Capisco
quali pensieri possano attraversare la tua mente...
Ma
non addossarti colpe che non sono tue, te ne prego.
La sua voce
scoppiò come una bomba,
avvolgendo il suo cuore di dolore lancinante.
-Non è colpa
mia?- urlò Mahel,
alzando lo sguardò verso Vie lucido e pieno di rimorso -Come
posso
non pensare che sia colpa mia? Per tutta la vita Lagharta ha
combattuto con l'incubo di un amore che muore tra le sue mani. Lui e
la sua sposa...io sono la rappresentazione di tutte le sue
preoccupazioni! Sono il suo dolore!- strillò sentendo il suo
cuore
andare in mille pezzi, trafitto da una spada invisibile -Tutto il
dolore di Lagharta è una mia conseguenza!-
Si accasciò a
terra, inerte,
stringendo i pugni sempre più forte, non cedendo alle
lacrime perchè
non si sentiva degna di piangerle. Ma soffriva.
Soffriva perchè
lei non aveva alcun
legame con Gaia ed i suoi abitanti, eppure era la causa scatenante di
tutto. Questo pensava. Questo la uccideva.
-Io sono colei per cui la
Guerra avrà
inizio..?- chiese flebile, lo sguardo rivolto a terra.
Vie sembrò
esitare. Ma la sua voce
parlò come sempre fiera e decisa.
Si.
Tu sei colei che inizierà la Guerra.
E
per cui la Guerra avrà fine...
Eccola, la
verità. Ciò che Lagharta
aveva sempre saputo.
Il suo posto nella Guerra
era
scatenante. Lei era la causa. E la soluzione.
Non riusciva a credere di
essere stata
così cieca, così stupida, da credere anche solo
per un'istante che
avrebbe potuto risolvere le cose.
-Perchè
Vie...perchè se io sono
colei che scatenerà la Guerra mi avete cercato e portato
qua?
Perchè...?-
Perché
solo tu puoi salvare Lagharta e Laherte dal loro destino.
Solo
tu puoi fermare la decadenza di Gaia...e del tuo mondo.
Salvare Gaia...ed il
proprio mondo?
-Il mio mondo...? Cosa
significa...?
Il mio mondo è in pericolo?-
Il silenzio di Vie si fece
pesante,
per un istante. A Mahel sembrò che l'espressione su quel
volto
imperscrutabile cambiasse, ma forse fu solo un'impressione.
Mahel...Gaia
ed il tuo mondo sono collegati.
Tu
mi hai chiesto perchè sei stata scelta tu, fra i miliardi di
persone
del tuo mondo.
Il
tuo cuore non è l'unica risposta.
Tua
madre e...tuo padre possedevano la tua stessa purezza interiore. La
tua stessa speranza per il futuro. Il tuo stesso coraggio.
Gaia,
la sua storia, hanno preso vita sul tuo mondo grazie ad entrambi. Tuo
padre e tua madre hanno creato un personaggio da cui hai ereditato il
nome.
Non
credere che siano tutte coincidenze. Così doveva andare.
Cercando
la persona che avrebbe salvato Gaia ed il tuo mondo da una morte
certa, sondando l'interiorità di ognuno, ho visto te. Quella
dolcezza, quella forza...che solo tu possedevi.
Tu
conosci il “legame”.
Ne
parli spesso a Lagharta, no?
Mahel osservò
attentamente Vie,
scuotendo la testa.
Legame.
Per lei quella parola era
cara.
Dolorosa. E necessaria.
Era ciò che la
legava ancora, seppur
nei suoi ricordi, al padre. Era ciò che la teneva legata a
sua
madre, che l'aspettava sicuramente. A Michael ed a suo padre, ai suoi
amici.
Al suo mondo.
La domanda comparve a
chiare lettere
nella sua mente, non ci fu bisogno di porla a Vie. Lei l'aveva capita
e aveva annuito.
Si
Mahel.
Il
tuo “legame”, quel filo che senti nel cuore e che
ti lega alle
persone che ami, è in realtà ciò che
io cercavo negli esseri umani
del tuo mondo.
La
forza che poteva salvare Gaia.
Quel
“legame” di cui tu parli, che senti solo tu,
è lo stesso che
unisce Gaia al tuo mondo, i cui destini sono tutt'uno.
Lo
stesso che ti unisce a Lagharta, e che unisce quest'ultimo a suo
fratello.
Che
unisce Saluss ad Exitio, ed entambe a me.
Sei
l'unica che ha un contatto con me, nel tuo mondo e qui su Gaia.
Tu
sei il tramite. Colei che ha il potere di salvare ognuno.
Perchè
possiedi il “legame”.
Mahel non poteva crederci.
Rimase un
po' spaesata, ma capiva.
Riusciva a capire il senso
di tutto
ciò.
Il legame che pensava la
unisse a suo
padre, quel filo resistente che mai aveva abbandonato per tutta la
vita, in realtà era molto di più.
Era un potere, una forza
straordinaria, che solo lei possedeva al mondo. Che aveva ereditato
da entrambi i suoi genitori, rendendola un'esitenza speciale.
Sul suo mondo. E su Gaia.
-Questo...legame...che io
pensavo
fosse solo tra me e mio padre...mi rende...speciale. Per questo
io...sto subendo questo...?- chiese Mahel un po' spaventata,
toccandosi i capelli -Per questo sto diventando un'entità
divina...?-
Una risata. Semplice e
cristallina,
spontanea.
Una risata che Saluss non
ricordava
Vie avesse mai fatto. Ma che adesso usciva dalle sue labbra
così
semplicemente, così limpida.
Perchè Mahel era
speciale. E quella
era un'ennesima prova.
Si,
Mahel. È il "legame" che ti rende vicina all'essere una Dea.
Non
sei un abitante di Gaia. E come tale non devi sottostare alle leggi
di questo mondo.
Questo
è un elemento che ti rende...superiore, ad un essere umano.
Sei
molto più simile ad una Semidea elementale, per intenderci.
Appena
arrivata su Gaia, che io volessi o meno, hai acquisito la forma
più
consona alla tua natura qua.
Non
è qualcosa che ho deciso io.
Hai
acquisito gli elementi divini che ti distinguono da tutti gli altri.
E
questo ti rende speciale, sia agli occhi di Gaia...che a quelli del
tuo mondo.
Aveva voluto risposte...?
Bene, quelle
erano risposte.
La sua graduale
trasformazione era
perchè era...lei. Qualsiasi abitante del suo mondo, messo
piede su
Gaia, avrebbe assunto i connotati tipici di una divinità.
Questo poteva avere senso.
-Un momento- si interruppe
Mahel,
scuotendo di nuovo la testa per i troppi pensieri che aveva in testa
-Io sono legata anche a...Laherte...?-
Per
questo non è ancora il momento, Mahel.
Ridacchiò quasi
soddisfatta Vie,
lasciando Mahel torcere il naso.
Ma
si...tu hai un legame anche con Laherte.
Hai
un legame ancora con molte persone che conoscerai presto...
Vie era più alla
mano di quanto
pensasse.
Aveva risposto a molte
domande, anche
se la verità che le si era presentata davanti non era delle
più
facili.
Lei era il legame
di Gaia, il
perché della Guerra e la sua soluzione.
Era la causa scatenante
dell'odio di
Lagharta, ma anche il motivo del suo affetto.
Era una divinità
per la sua
condizione naturale, l'unica che poteva salvare i mondi.
Doveva essere per via
dell'equilibrio
che sussisteva fra i due: se un mondo deperiva, anche l'altro seguiva
la sua stessa fine...anche quello assumeva un senso.
Il peso della pietra al suo
collo
assunse importanza, perciò si preparò a porre una
delle sue ultime
domande -Vie...cos'è questa...?-
La Dea si
avvicinò a Mahel, scorgendo
la pietra. Probabilmente quello che si dipinse sul suo volto fu un
sorriso, perchè le sue dita sfiorarono la pietra e questa
iniziò a
brillare.
Quella...sono
io, Mahel.
Quella
è la mia essenza.
Mahel rimase sconvolta.
L'essenza...di
Vie?
Quella era la pietra
dell'arma sacra
di Vie?!
-Ma...Vie, la tua arma
è un arco,
vero?-
La figura davanti ai suoi
occhi annuì,
serena.
-Ma questa pietra non entra
dentro
l'arco. Perchè? Non sono io la prescelta...?-
La voce di Vie era quasi
divertita,
mentre rispondeva a quella domanda.
Tu
sai usare un arco, Mahel?
La ragazza divenne seria
-Ovviamente
no-
Vie si lasciò
scappare l'ennesima
risata.
E
vorresti avere tra le tue mani un'arma che può salvare o
distruggere
il mondo?
Anche
se non possiedi le conoscenze tecniche...?
Un'ennesima risposta
sensata, che fece
arrossire Mahel di vergogna.
-Non...non entra
perché devo imparare
ad usare un arco prima?-
Probabilmente Mahel
assomigliava più
ad un comico che ad una prescelta, visto l'eccesso di risate che
aveva scatenato in Vie per le sue domande.
Anche questa non
mancò di servire
allo scopo.
Oh
Mahel...erano da secoli che non ridevo così.
Riesci
a fare domande così...carine. Adorabili.
Non
credere che le prove che dovrai affrontare siano così
semplici.
Penso
che imparare ad utilizzare la tua arma sia la minore di cui ti devi
preoccupare...
Abbassando la testa, Mahel
non potè
fare a meno di esimersi dal porre la domanda più idiota che
le
venisse in mente -Non posso sapere le prove a cui dovrò
sottopormi,
suppongo...-
Di nuovo, Vie rise di
gusto. Com'era
dolce quella ragazzina dalle infinite capacità ma dalla poca
fiducia
in sé stessa. Di certo non era un'eroina, ma solo una
ragazzina come
tutte le altre al mondo.
Hai tra le tue mani uno
dei più
grandi onori del mondo.
Sei la portatrice
della mia arma
sacra...e della mia essenza.
E nonostante
questo, manchi di
fiducia in te stessa, tu, che hai avuto tutto ciò che un
abitante di
Gaia possa desiderare.
Hai nelle tue mani
la capacità di
salvare il mondo e necessiti ancora di conferme...?
Mahel si sentì
in imbarazzo, ma non
poteva cambiare se stessa.
Alzò lo sguardo
su Vie, cercando di
assumere un'espressione fiera, e parlò.
-Vie...io avrò
sempre bisogno di
certezze. Sono umana. Per quanto sia grande l'onore
di cui
sono stata rivestita, non avrò mai abbastanza fiducia in me
stessa
da credermi all'altezza della situazione. Questo è
ciò che sono, ma
farò del mio meglio perchè tu mi conceda la
possibilità di
impugnare la tua arma ormai sveglia...-
La voce di Vie si fece
dolce.
Queste
parole sono degne di te, Mahel.
Hai
avuto le risposte che cercavi, spero che potrai affrontare il viaggio
con più serenità adesso.
Sei
la prescelta che salverà Gaia e che riuscirà a
mantenere vivo il
“legame”.
Ma
il viaggio è appena iniziato.
Quando
avrete riunito tutti i compagni del vostro gruppo, allora il vostro
destino si compierà, la Guerra inizierà la sua
corsa contro di voi.
Ma
riuscirete a salvare tutti quanti.
Confido
in te, principessa della Leggenda...
Mahel capì che
non avrebbe avuto
altre risposte. O, per lo meno, non adesso.
C'era ancora molto da fare,
tanto da
scoprire, da imparare.
Si alzò da
terra, inchinandosi poi
umilmente verso Vie -Non ho poteri magici, vero...?- chiese quasi
delusa, assumendo un'espressione triste -Mi sarebbe tanto
piaciuto...-
Fece per andarsene, ma Vie
le si
avvicinò e le sciolse i capelli, lasciando cadere a terra
gli
ornamenti preziosi e carezzandole il volto dolce.
Hai
molti più poteri di quanto pensi, giovane Mahel.
Pensavo
che i Fiori di Luna fossero stati abbastanza espliciti...
Le sue parole caddero
nell'aria,
lasciandola ancora più confusa.
-Ho dei poteri magici...?-
Vie annuì,
lasciandole andare i
capelli.
Non
legarli mai, tienili sempre sciolti al vento.
I
tuoi poteri derivano da un posto speciale. Spero che lo scoprirai da
sola.
Se
così non fosse...la Liltih credo che sappia qualcosa, puoi
chiederglielo...
Mahel ci pensò
su ed annuì, poco
convinta -Lo scoprirò da sola. Ma, per favore...-
esistò un attimo
prima di proseguire. Ma pensò che fosse giusto farlo -Qui le
Lilith
vengono additate come demoni. Ma la persona che mi aspetta fuori
è
molto rispettosa ed ha un cuore capace di amare. E ama lei
profondamente, Vie. La prego...la chiami Alvexia...-
Vie rimase piacevolmente
sorpresa da
quelle parole.
Nessuno mai, prima di
allora, aveva
mostrato preoccupazione per le Lilith.
Qualcosa sarebbe cambiato,
grazie a
quella ragazzina.
Ti chiedo scusa. Non
volevo mancare
di rispetto né a te...nè alla tua amica.
E penso proprio
che sia molto
fortunata...Alvexia...
Un sorriso luminoso
percorse il viso
di Mahel, che mai avrebbe immaginato tanto.
Si decise a lasciare da
parte qualche
risposta, perchè ci sarebbe stato tempo nel prossimo futuro
a
risolvere tutto quanto.
Si avviò verso
la porta che conduceva
alla Sala dei Dipinti e si voltò, quando sentì la
voce di Vie
chiamarla un'ultima volta.
Mahel...un
consiglio.
Tu
che possiedi questo cuore così speciale...chiedi a Lagharta
di
portarti al Tempio di Pietra. Lì troverai ad attenderti una
scelta.
La
tua prima prova...
Mahel annuì,
preparandosi mentalmente
ad affontare Alvexia.
Non sapeva con certezza se
l'avrebbe
continuata ad accompagnare nel viaggio...o se le avrebbe detto addio.
Scosse la testa e fece un altro passo, fermandosi non appena le porte
fecero cenno di aprirsi davanti a lei.
-Vie...posso osare
un'ultima
richiesta...?- chiese Mahel improvvisamente, guardando verso la
figura ancora sfocata della Dea davanti ai suoi occhi.
Dimmi
pure...
Mahel si
assicurò che Saluss fosse
accanto a lei.
La guardò
sorridendo. E questa le
rese il sorriso, confusa.
-Cosa c'è
Mahel?- chiese la fatina
candida, tappandosi la bocca per la vergogna di aver parlato senza
permesso -Chiedo scusa Vie!-
Vie sembrò non
considerare quel gesto
di Saluss come mancanza di rispetto e, anzi, capì la
richiesta di
Mahel e la accettò con gioia.
Tu
hai veramente un cuore speciale...
Quelle parole furono dette
con estrema
dolcezza e con un pizzico di felicità.
Mahel spinse con il palmo
Saluss verso
Vie. Non capì da subito cosa volesse fare Mahel, ma comprese
quando
vide Vie allargare le braccia e rivolgersi a lei.
Saluss...ho
sentito davvero molto la tua mancanza.
Bentornata
a casa...figlia mia...
Saluss corse incontro a
quella figura
con gioia, piangendo copiosamente.
Non trattenne né
singhiozzi né
lacrime, era troppo felice per farlo.
Si sentì
stringere dalle dita dolci
di sua madre e niente al mondo le sembrò così
bello come quel tocco
gentile e delicato, il tocco di una madre.
Guardò verso
Mahel ancora piangente,
ringraziandola con un cenno del capo.
E Mahel, mentre si
chiudevano le porte
alle sue spalle, sorrise. Perchè non c'era scena
più bella che
vedere figlio e madre ricongiungersi, dopo tanto tempo.
E fu più che
sicura che Vie, nello
stringere Saluss, si lasciasse sfuggire una lacrima.
Proprio come una vera mamma.
***
Sono quasi in ritardo. Ma ce l'ho fatta! E' stato molto duro
scrivere questo capitolo, perchè ho dovuto sopportare
insieme a Mahel tanti problemi e tanti dolori. Ma l'abbiamo superato
insieme! Siamo state brave!
Non mi dilungo più con i RINGRAZIAMENTI, in quanto vi
rispondo attraverso il nuovo metodo, però come sapete sono
sempre disponibile a chiarimenti e domande tramite la mia pagina
personale ^-^ non siate timidi che non mordo!
Grazie comunque alle 14
persone che hanno recensito lo scorso capitolo! Grazie anche alle 45 persone che
hanno inserito la storia fra le preferite, le 50 che l'hanno
inserita tra le seguite e le 13
che l'hanno inserita tra quelle da ricordare. Grazie infinite!
Come sempre, e con piacere, vi mando un abbraccio e tanti baci! Ci
vediamo al prossimo capitolo.
Con affetto,
Selenite =)
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