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Autore: Selenite    20/02/2011    14 recensioni
Mahel è un'allegra ragazza di 16 anni, il cui nome le è stato dato dalla madre, una scrittrice di libri per ragazzi, prendendo ispirazione da un personaggio delle sue stesse storie. Nonostante Mahel odi il suo nome, si ritroverà nell'universo delle fiabe di sua madre, per aiutare il co-protagonista Lagharta alla salvezza del mondo. Sembra una storia fantasy come le altre, ma non lo è... Perchè Lagharta non è un eroe come tutti gli altri. E odia Mahel dal più profondo del suo cuore.
Ho messo rating piuttosto alto, in quanto ci sarà la presenza di alcune scene abbastanza crude. Ringrazio in anticipo per la cortesia che chiunque vorrà riservarmi nel leggere ^^
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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capitolo lagharta
***

Dedicato a Tayra, che è capace di una dolcezza straordinaria, e di un talento ancor più raro.
Grazie per tutte le belle parole che mi hai riservato <3

***



CAPITOLO 20

La storia ha inizio


Mahel sapeva che era bellissima.
Nonostante non ne vedesse precisamente i lineamenti del volto o del corpo, sentiva dentro di sé che la donna davanti ai suoi occhi era l'esempio vivente della bellezza, su Gaia.
Mille e mille volte più bella di qualsiasi donna al mondo, per cuore e aspetto, ecco come doveva essere.
Non riusciva ad immaginarne l'aspetto, non sapeva quali fossero i canoni di bellezza su Gaia...ma non poteva fare a meno di sorridere, perchè l'onore che le era stato concesso non era solo quello di parlare con Vie...tanto quanto quello di “vederla”, per quanto le era possibile.
Sospirò profondamente, aspettando che questa le permettesse di parlare.

Mahel...ti ho osservata costantemente, dal tuo arrivo a Gaia.
So quali sono le domande che attanagliano il tuo cuore.
Tante sono le risposte cui aneli, ma devi porre le giuste domande.
Ti ascolto, principessa della Leggenda...

Mahel guardò quello che doveva essere il volto di Vie, confusa. Guardò verso Saluss, che le rendeva lo sguardo, e balbettò qualcosa di indefinito.
-Mi...mi spiace, ecco...mi ha preso di...di sopresa e...- la manina calda di Saluss, che ancora aveva gli occhi umidi, le si posò sulla fronte. La vide distintamente sorridere, calmandosi improvvisamente -Mahel, andrà tutto bene. Vie è il bene di questo mondo, non devi aver paura...-
Mahel le sorrise e annuì, prendendo coraggio -Vie...ho tante domande da porre. Tantissime. Perchè sia stata scelta io, fra i miliardi di persone del mio mondo, perchè mia madre abbia sognato Gaia e Lagharta, al tempo, prima di partorirmi. Cosa è successo durante la Guerra Antica, cosa sia a minacciare Gaia oggi...cosa è ciò che spaventa Lagharta così intensamente da odiarmi per ciò che sono...- abbassò gli occhi, intristita, per poi guardare di nuovo verso Vie -Per favore, Vie...dimmi perchè hai scelto me!-
Vie allungò una mano verso il fiore, prendendolo fra le dita e lasciando che fluttuasse libero nell'aria sopra di loro. Poi prese le mani di Mahel e l'alzò, perchè le fosse faccia a faccia. Probabilmente sorrise...

Perchè solo tu possiedi un cuore capace di accettare...

Il cuore di Mahel, era la prima risposta. Quel cuore umano e così imperfetto, capace di un amore che andava oltre i limiti delle sacerdotesse del Tempio, considerate insieme alle Semidee elementali le entità più pure di tutta Gaia.
-Il mio cuore...?- chiese Mahel confusa, guardando verso Saluss.

Si, Mahel...il tuo cuore.
Quel cuore che la Lilith ed il Guerriero hanno definito “dolce e caldo”

Mahel arrossì al ricordo di quelle parole di Alvexia, che per la prima volta si era aperta al suo cuore, completamente.
Annuì con la testa, quasi contenta di sapere che quell'affetto era ricambiato, anche se in parte, da ambo le parti.
-Vie...Lagharta quindi non mi odia...?-

Certamente no, piccola Mahel.
Lui più di tutti ama quel tuo cuore dolce e caldo che tutto accetta e tutto comprende.
Ne ha paura perché sa che la Profezia è potente e può ferirti.
E anche se non ti ama nel senso passionale del termine...egli non vuole ferirti.

-Ferirmi...? Perchè dovrebbe ferirmi...?-
La voce di Vie si interruppe un istante, prima che le sue mani si posassero sul suo volto piccolo e caldo -Vie...?-

La Profezia...narra di un amore incondizionato e puro. Il più potente al mondo.
Ha parlato a Lagharta della sua sposa...e della loro morte.
La sposa di Lagharta, secondo la Profezia, è la Mahel della Leggenda.
E la Mahel della Leggenda...sei tu.

Rimase senza parole.
L'odio...profondo di Lagharta...il suo sguardo triste e addolorato...il suo cuore chiuso, verso di lei, così combattuto tra l'affetto e il dovere.
Era per colpa sua. Perchè Lagharta sapeva che non poteva che essere lei, la Mahel della Leggenda, e che riconoscendone l'identità avrebbe potuto ferirla.
Tanto più avrebbe ferito se stesso.
L'amore che Lagharta non poteva provare, che non era sbocciato perché lui stesso aveva cercato senza sosta di rinchiuderlo dentro di sé come un errore a cui non poteva cedere, adesso Mahel sapeva che era una sua colpa.
La colpa di essere colei che mai avrebbe dovuto esistere. Né su Gaia né sul suo mondo..

Mahel...qualcosa turba il tuo cuore, lo vedo.
Cosa succede...?

Non aveva la forza di piangere.
Il coraggio.
Sentiva che il maggior peso nel cuore del guerriero era lei. Adesso lo sapeva, che l'odio che Lagharta le aveva incondizionatamente dato era perchè così doveva essere.
Proteggere sé stesso...proteggere lei...e tutto il mondo...
Strinse i pugni così forte che un rigolo di sangue le scorse per le dita, posandosi a terra. Saluss trattenne il respiro, spaventata, correndo alle mani di Mahel per fermare quella pazzia dolorosa che l'aveva presa, nel cuore, stringendola.

Mahel...posso scorgere il senso di colpa attanagliare il tuo cuore.
Capisco quali pensieri possano attraversare la tua mente...
Ma non addossarti colpe che non sono tue, te ne prego.

La sua voce scoppiò come una bomba, avvolgendo il suo cuore di dolore lancinante.
-Non è colpa mia?- urlò Mahel, alzando lo sguardò verso Vie lucido e pieno di rimorso -Come posso non pensare che sia colpa mia? Per tutta la vita Lagharta ha combattuto con l'incubo di un amore che muore tra le sue mani. Lui e la sua sposa...io sono la rappresentazione di tutte le sue preoccupazioni! Sono il suo dolore!- strillò sentendo il suo cuore andare in mille pezzi, trafitto da una spada invisibile -Tutto il dolore di Lagharta è una mia conseguenza!-
Si accasciò a terra, inerte, stringendo i pugni sempre più forte, non cedendo alle lacrime perchè non si sentiva degna di piangerle. Ma soffriva.
Soffriva perchè lei non aveva alcun legame con Gaia ed i suoi abitanti, eppure era la causa scatenante di tutto. Questo pensava. Questo la uccideva.
-Io sono colei per cui la Guerra avrà inizio..?- chiese flebile, lo sguardo rivolto a terra.
Vie sembrò esitare. Ma la sua voce parlò come sempre fiera e decisa.

Si. Tu sei colei che inizierà la Guerra.
E per cui la Guerra avrà fine...

Eccola, la verità. Ciò che Lagharta aveva sempre saputo.
Il suo posto nella Guerra era scatenante. Lei era la causa. E la soluzione.
Non riusciva a credere di essere stata così cieca, così stupida, da credere anche solo per un'istante che avrebbe potuto risolvere le cose.
-Perchè Vie...perchè se io sono colei che scatenerà la Guerra mi avete cercato e portato qua? Perchè...?-

Perché solo tu puoi salvare Lagharta e Laherte dal loro destino.
Solo tu puoi fermare la decadenza di Gaia...e del tuo mondo.

Salvare Gaia...ed il proprio mondo?
-Il mio mondo...? Cosa significa...? Il mio mondo è in pericolo?-
Il silenzio di Vie si fece pesante, per un istante. A Mahel sembrò che l'espressione su quel volto imperscrutabile cambiasse, ma forse fu solo un'impressione.

Mahel...Gaia ed il tuo mondo sono collegati.
Tu mi hai chiesto perchè sei stata scelta tu, fra i miliardi di persone del tuo mondo.
Il tuo cuore non è l'unica risposta.
Tua madre e...tuo padre possedevano la tua stessa purezza interiore. La tua stessa speranza per il futuro. Il tuo stesso coraggio.
Gaia, la sua storia, hanno preso vita sul tuo mondo grazie ad entrambi. Tuo padre e tua madre hanno creato un personaggio da cui hai ereditato il nome.
Non credere che siano tutte coincidenze. Così doveva andare.
Cercando la persona che avrebbe salvato Gaia ed il tuo mondo da una morte certa, sondando l'interiorità di ognuno, ho visto te. Quella dolcezza, quella forza...che solo tu possedevi.
Tu conosci il “legame”.
Ne parli spesso a Lagharta, no?

Mahel osservò attentamente Vie, scuotendo la testa.
Legame.
Per lei quella parola era cara. Dolorosa. E necessaria.
Era ciò che la legava ancora, seppur nei suoi ricordi, al padre. Era ciò che la teneva legata a sua madre, che l'aspettava sicuramente. A Michael ed a suo padre, ai suoi amici.
Al suo mondo.
La domanda comparve a chiare lettere nella sua mente, non ci fu bisogno di porla a Vie. Lei l'aveva capita e aveva annuito.

Si Mahel.
Il tuo “legame”, quel filo che senti nel cuore e che ti lega alle persone che ami, è in realtà ciò che io cercavo negli esseri umani del tuo mondo.
La forza che poteva salvare Gaia.
Quel “legame” di cui tu parli, che senti solo tu, è lo stesso che unisce Gaia al tuo mondo, i cui destini sono tutt'uno.
Lo stesso che ti unisce a Lagharta, e che unisce quest'ultimo a suo fratello.
Che unisce Saluss ad Exitio, ed entambe a me.
Sei l'unica che ha un contatto con me, nel tuo mondo e qui su Gaia.
Tu sei il tramite. Colei che ha il potere di salvare ognuno.
Perchè possiedi il “legame”.

Mahel non poteva crederci. Rimase un po' spaesata, ma capiva.
Riusciva a capire il senso di tutto ciò.
Il legame che pensava la unisse a suo padre, quel filo resistente che mai aveva abbandonato per tutta la vita, in realtà era molto di più.
Era un potere, una forza straordinaria, che solo lei possedeva al mondo. Che aveva ereditato da entrambi i suoi genitori, rendendola un'esitenza speciale.
Sul suo mondo. E su Gaia.
-Questo...legame...che io pensavo fosse solo tra me e mio padre...mi rende...speciale. Per questo io...sto subendo questo...?- chiese Mahel un po' spaventata, toccandosi i capelli -Per questo sto diventando un'entità divina...?-

Una risata. Semplice e cristallina, spontanea.
Una risata che Saluss non ricordava Vie avesse mai fatto. Ma che adesso usciva dalle sue labbra così semplicemente, così limpida.
Perchè Mahel era speciale. E quella era un'ennesima prova.

Si, Mahel. È il "legame" che ti rende vicina all'essere una Dea.
Non sei un abitante di Gaia. E come tale non devi sottostare alle leggi di questo mondo.
Questo è un elemento che ti rende...superiore, ad un essere umano.
Sei molto più simile ad una Semidea elementale, per intenderci.
Appena arrivata su Gaia, che io volessi o meno, hai acquisito la forma più consona alla tua natura qua.
Non è qualcosa che ho deciso io.
Hai acquisito gli elementi divini che ti distinguono da tutti gli altri.
E questo ti rende speciale, sia agli occhi di Gaia...che a quelli del tuo mondo.

Aveva voluto risposte...? Bene, quelle erano risposte.
La sua graduale trasformazione era perchè era...lei. Qualsiasi abitante del suo mondo, messo piede su Gaia, avrebbe assunto i connotati tipici di una divinità.
Questo poteva avere senso.
-Un momento- si interruppe Mahel, scuotendo di nuovo la testa per i troppi pensieri che aveva in testa -Io sono legata anche a...Laherte...?-

Per questo non è ancora il momento, Mahel.

Ridacchiò quasi soddisfatta Vie, lasciando Mahel torcere il naso.

Ma si...tu hai un legame anche con Laherte.
Hai un legame ancora con molte persone che conoscerai presto...

Vie era più alla mano di quanto pensasse.
Aveva risposto a molte domande, anche se la verità che le si era presentata davanti non era delle più facili.
Lei era il legame di Gaia, il perché della Guerra e la sua soluzione.
Era la causa scatenante dell'odio di Lagharta, ma anche il motivo del suo affetto.
Era una divinità per la sua condizione naturale, l'unica che poteva salvare i mondi.
Doveva essere per via dell'equilibrio che sussisteva fra i due: se un mondo deperiva, anche l'altro seguiva la sua stessa fine...anche quello assumeva un senso.
Il peso della pietra al suo collo assunse importanza, perciò si preparò a porre una delle sue ultime domande -Vie...cos'è questa...?-

La Dea si avvicinò a Mahel, scorgendo la pietra. Probabilmente quello che si dipinse sul suo volto fu un sorriso, perchè le sue dita sfiorarono la pietra e questa iniziò a brillare.

Quella...sono io, Mahel.
Quella è la mia essenza.

Mahel rimase sconvolta. L'essenza...di Vie?
Quella era la pietra dell'arma sacra di Vie?!
-Ma...Vie, la tua arma è un arco, vero?-
La figura davanti ai suoi occhi annuì, serena.
-Ma questa pietra non entra dentro l'arco. Perchè? Non sono io la prescelta...?-
La voce di Vie era quasi divertita, mentre rispondeva a quella domanda.

Tu sai usare un arco, Mahel?

La ragazza divenne seria -Ovviamente no-
Vie si lasciò scappare l'ennesima risata.

E vorresti avere tra le tue mani un'arma che può salvare o distruggere il mondo?
Anche se non possiedi le conoscenze tecniche...?

Un'ennesima risposta sensata, che fece arrossire Mahel di vergogna.
-Non...non entra perché devo imparare ad usare un arco prima?-
Probabilmente Mahel assomigliava più ad un comico che ad una prescelta, visto l'eccesso di risate che aveva scatenato in Vie per le sue domande.
Anche questa non mancò di servire allo scopo.

Oh Mahel...erano da secoli che non ridevo così.
Riesci a fare domande così...carine. Adorabili.
Non credere che le prove che dovrai affrontare siano così semplici.
Penso che imparare ad utilizzare la tua arma sia la minore di cui ti devi preoccupare...

Abbassando la testa, Mahel non potè fare a meno di esimersi dal porre la domanda più idiota che le venisse in mente -Non posso sapere le prove a cui dovrò sottopormi, suppongo...-
Di nuovo, Vie rise di gusto. Com'era dolce quella ragazzina dalle infinite capacità ma dalla poca fiducia in sé stessa. Di certo non era un'eroina, ma solo una ragazzina come tutte le altre al mondo.

Hai tra le tue mani uno dei più grandi onori del mondo.
Sei la portatrice della mia arma sacra...e della mia essenza.
E nonostante questo, manchi di fiducia in te stessa, tu, che hai avuto tutto ciò che un abitante di Gaia possa desiderare.
Hai nelle tue mani la capacità di salvare il mondo e necessiti ancora di conferme...?

Mahel si sentì in imbarazzo, ma non poteva cambiare se stessa.
Alzò lo sguardo su Vie, cercando di assumere un'espressione fiera, e parlò.
-Vie...io avrò sempre bisogno di certezze. Sono umana. Per quanto sia grande l'onore di cui sono stata rivestita, non avrò mai abbastanza fiducia in me stessa da credermi all'altezza della situazione. Questo è ciò che sono, ma farò del mio meglio perchè tu mi conceda la possibilità di impugnare la tua arma ormai sveglia...-
La voce di Vie si fece dolce.

Queste parole sono degne di te, Mahel.
Hai avuto le risposte che cercavi, spero che potrai affrontare il viaggio con più serenità adesso.
Sei la prescelta che salverà Gaia e che riuscirà a mantenere vivo il “legame”.
Ma il viaggio è appena iniziato.
Quando avrete riunito tutti i compagni del vostro gruppo, allora il vostro destino si compierà, la Guerra inizierà la sua corsa contro di voi.
Ma riuscirete a salvare tutti quanti.
Confido in te, principessa della Leggenda...

Mahel capì che non avrebbe avuto altre risposte. O, per lo meno, non adesso.
C'era ancora molto da fare, tanto da scoprire, da imparare.
Si alzò da terra, inchinandosi poi umilmente verso Vie -Non ho poteri magici, vero...?- chiese quasi delusa, assumendo un'espressione triste -Mi sarebbe tanto piaciuto...-
Fece per andarsene, ma Vie le si avvicinò e le sciolse i capelli, lasciando cadere a terra gli ornamenti preziosi e carezzandole il volto dolce.

Hai molti più poteri di quanto pensi, giovane Mahel.
Pensavo che i Fiori di Luna fossero stati abbastanza espliciti...

Le sue parole caddero nell'aria, lasciandola ancora più confusa.
-Ho dei poteri magici...?-
Vie annuì, lasciandole andare i capelli.

Non legarli mai, tienili sempre sciolti al vento.
I tuoi poteri derivano da un posto speciale. Spero che lo scoprirai da sola.
Se così non fosse...la Liltih credo che sappia qualcosa, puoi chiederglielo...

Mahel ci pensò su ed annuì, poco convinta -Lo scoprirò da sola. Ma, per favore...- esistò un attimo prima di proseguire. Ma pensò che fosse giusto farlo -Qui le Lilith vengono additate come demoni. Ma la persona che mi aspetta fuori è molto rispettosa ed ha un cuore capace di amare. E ama lei profondamente, Vie. La prego...la chiami Alvexia...-
Vie rimase piacevolmente sorpresa da quelle parole.
Nessuno mai, prima di allora, aveva mostrato preoccupazione per le Lilith.
Qualcosa sarebbe cambiato, grazie a quella ragazzina.

Ti chiedo scusa. Non volevo mancare di rispetto né a te...nè alla tua amica.
E penso proprio che sia molto fortunata...Alvexia...

Un sorriso luminoso percorse il viso di Mahel, che mai avrebbe immaginato tanto.
Si decise a lasciare da parte qualche risposta, perchè ci sarebbe stato tempo nel prossimo futuro a risolvere tutto quanto.
Si avviò verso la porta che conduceva alla Sala dei Dipinti e si voltò, quando sentì la voce di Vie chiamarla un'ultima volta.

Mahel...un consiglio.
Tu che possiedi questo cuore così speciale...chiedi a Lagharta di portarti al Tempio di Pietra. Lì troverai ad attenderti una scelta.
La tua prima prova...

Mahel annuì, preparandosi mentalmente ad affontare Alvexia.
Non sapeva con certezza se l'avrebbe continuata ad accompagnare nel viaggio...o se le avrebbe detto addio. Scosse la testa e fece un altro passo, fermandosi non appena le porte fecero cenno di aprirsi davanti a lei.
-Vie...posso osare un'ultima richiesta...?- chiese Mahel improvvisamente, guardando verso la figura ancora sfocata della Dea davanti ai suoi occhi.

Dimmi pure...

Mahel si assicurò che Saluss fosse accanto a lei.
La guardò sorridendo. E questa le rese il sorriso, confusa.
-Cosa c'è Mahel?- chiese la fatina candida, tappandosi la bocca per la vergogna di aver parlato senza permesso -Chiedo scusa Vie!-
Vie sembrò non considerare quel gesto di Saluss come mancanza di rispetto e, anzi, capì la richiesta di Mahel e la accettò con gioia.

Tu hai veramente un cuore speciale...

Quelle parole furono dette con estrema dolcezza e con un pizzico di felicità.
Mahel spinse con il palmo Saluss verso Vie. Non capì da subito cosa volesse fare Mahel, ma comprese quando vide Vie allargare le braccia e rivolgersi a lei.

Saluss...ho sentito davvero molto la tua mancanza.
Bentornata a casa...figlia mia...

Saluss corse incontro a quella figura con gioia, piangendo copiosamente.
Non trattenne né singhiozzi né lacrime, era troppo felice per farlo.
Si sentì stringere dalle dita dolci di sua madre e niente al mondo le sembrò così bello come quel tocco gentile e delicato, il tocco di una madre.
Guardò verso Mahel ancora piangente, ringraziandola con un cenno del capo.
E Mahel, mentre si chiudevano le porte alle sue spalle, sorrise. Perchè non c'era scena più bella che vedere figlio e madre ricongiungersi, dopo tanto tempo.
E fu più che sicura che Vie, nello stringere Saluss, si lasciasse sfuggire una lacrima.
Proprio come una vera mamma.



***

Sono quasi in ritardo. Ma ce l'ho fatta!  E' stato molto duro scrivere questo capitolo, perchè ho dovuto sopportare insieme a Mahel tanti problemi e tanti dolori. Ma l'abbiamo superato insieme! Siamo state brave!
Non mi dilungo più con i RINGRAZIAMENTI, in quanto vi rispondo attraverso il nuovo metodo, però come sapete sono sempre disponibile a chiarimenti e domande tramite la mia pagina personale ^-^ non siate timidi che non mordo!
Grazie comunque alle 14 persone che hanno recensito lo scorso capitolo! Grazie anche alle 45 persone che hanno inserito la storia fra le preferite, le 50 che l'hanno inserita tra le seguite e le 13 che l'hanno inserita tra quelle da ricordare. Grazie infinite!
Come sempre, e con piacere, vi mando un abbraccio e tanti baci! Ci vediamo al prossimo capitolo.
Con affetto,
Selenite =)
  
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