Chiedo immensamente scusa per il mostruoso ritardo con cui aggiorno, purtroppo è un anno molto impegnativo per me, così ho poco tempo per tutto.
In ogni caso il prossimo capitolo sarà aggiornato in tempi relativamente brevi.
Ringrazio di tutto cuore tutti coloro che stanno seguendo questa mia grande follia, in particolare Pingui, Verity, Aelis, Chaos, Darth Harion, MayJeevas, Gio__cHaN, hale1843:
spero che troverete la risposta a tutte le vostre domande!
Ed eccovi il nuovo capitolo in cui la mia vena folle e surreale ha decisamente preso il sopravvento!
Capitolo XIII –
A colloquio con il Creatore!
Skywalker Ranch, fine
estate 2007.
Da circa due giorni Robin e diversi
membri della Lucas Arts rianimavano di continuo Lucas, dato che il celebre
regista non faceva altro che svenire alla vista della pacatissima discussione
che stava avendo luogo nel suo salotto tra i suoi attori e le loro contro-parti
o per meglio dire tra i suoi personaggi e le loro controparti.
Insomma quello.
“Lei è un pervertito, un essere
rivoltante, ma non si vergogna ad apparire nudo?”
“E lei è l’essere più barboso e noioso
che esista sulla faccia della terra, anzi della Galassia, lo sa che è colpa
della sua testa vuota se il suo allievo passerà al lato oscuro?Solo un cretino
andrebbe a rottamare il generale asfittico e non penserebbe al suo migliore
amico!”
“Si faccia gli affari suoi! Proprio
lei che ha una moglie psicolabile che va in giro mezza nuda e delle figlie
mezze fuori a cui fa leggere delle cose molto diseducative!”
“Saranno educative le sue di idee:
vietato far l’amore, vietato amare, vietato arrabbiarsi!”
E qui, come sempre il nostro scozzese
tirò fuori il suo ben noto campionario di parole da portuale di Glasgow facendo
diventare bianco bianco il generale Kenobi, che però non venne sorretto da
nessuno visto che il suo allievo e la di lui consorte stavano a loro volta
parlando con i loro interpreti.
“Ma è possibile passare le giornate
con una ragazzina alta come Yoda, brutta come il sarlacc e con il cervello di
un ballerina del palazzo di Jabba soltanto perché non sei capace di corteggiare
la donna che ami?”
“Non accetto prediche da uno che si fa
fregare da un mummia incartapecorita che racconta delle fregnacce talmente
spudorate che neanche un neonato ci crederebbe!!!”
“Io almeno sono riuscito a dichiararmi
alla donna che amo e ora siamo sposati da tre anni, tu invece, in sette anni
ancora niente”
“Veramente lo abbiamo… lo abbiamo:
insomma quello che facciamo Natalie ed io non sono affari tuoi!E comunque
almeno io lo sconfiggo nel duello il mio master!”
“Anche io!”
“Non è vero, ti fai fregare come un
imbecille e poi finisci pure arrosto!”
“E’ stata solo una strategia, poi alla
fine lo uccido io, no?”
“Dopo venti anni quando sei già dentro
il cassandrone!”
“Ma lo sconfiggo lo stesso e poi
uccido pure l’imperatore!”
“Era anche ora, dopo venti anni e poi
dici a me che sono lento. E poi almeno io non ho perso la donna che amavo per
un sarcofago ambulante!”
“In effetti no, però la tua Rachel
potrebbe essere la figlia di tale sarcofago, ma senza il suo cervello…”
“Questo è vero … però io sono più alto
di te e so almeno 5 lingue”
“Pure io e sono anche laureato”
“Anche io”…
Intanto, come è detto sopra, anche
Natalie e Padmé stavano avendo un combattivo negoziato.
“Che razza di donna è una che cambia
un uomo ogni sera?”
“Ehi io non cambio uomo ogni sera!”
“Allora chi era l’essere ultra peloso
che ho trovato nel mio letto?Terribile!”
“Non bastavano i paparazzi a farmi
domande sceme?Pure un personaggio che ho interpretato ci si mette!”
“Risponda e mi ridia i miei bimbi!”
“Se li tenga: sto vomitando l’anima da
giorni!Spero che sopravvivano con una madre isterica e un padre schizofrenico!”
“Come osa?”
Ma ogni conversazione fu interrotta da
una scossa elettrica di ventimila volt che prese i sei individui e li fece
volare prima sul soffitto, poi lungo i corridoi, dopo per i vari prati dello
Skywalker Ranch e infine non lontano da dove stavano pascolando le mucche,
ovvero nel fango misto a fieno che si era formato sul terreno brullo.
Quando si rialzarono a Padmé era
riapparso il pancione, Anakin ed Obi-Wan si trovarono con i capelli neri mentre
Hayden, Ewan e Natalie erano tornati normali, si fa per dire.
“Ok, ora che ci siamo chiariti spero
che …” provò a dire il canadese che però fu interrotto dall’arrivo di una
mandria non di bufali… di giornalisti.
I sei si guardarono in viso totalmente
in preda al panico.
“Oh no: di nuovo loro!!!Come sono
arrivati qui???” urlarono inviperiti e terrorizzati: era decisamente meglio
aver a che fare con i fan boys e le fan girls!
“Vi abbiamo seguito!E così avete dei
sosia? E allora come va l’amore?Tutto bene l’amore?Come va?Come va? Come va?”
Quattro volti terrei si voltarono
verso Skywalker e Kenobi, i quali divennero piccoli piccoli.
“Sì?”
“Ci pensate voi, non è vero?”
I due scrutarono gli altri con una
sempre crescente angoscia … anzi chiamiamola pure fifa, poi esaminarono la
mandria.
“Perché noi?”
Padmé si avvicinò al marito con un
sorriso molto tirato.
“Ti sembro forse potente nella Forza?”
Il prescelto sorrise a sua volta.
“Beh secondo Yoda …” cominciò a dire.
“E da quando dai retta a quel
ranocchione?” lo interruppe Ewan con la sua solita pacatezza.
“In effetti” fece Obi-Wan, che prese
il suo allievo per una manica e lo trascinò verso una guercia, sperando di
poter decidere insieme il da farsi.
“Senti a me non va di usare il mio
potere contro delle persone indifese …” il tutto mentre la moltitudine di
paparazzi si stava riavvicinando circondandoli con aria minacciosa e
ricominciando con le solite domande intelligenti “Come va l’amore?Tutto bene
l’amore?Come va??Come va??”
“E ti sembrano forse inermi questi
qui???” gli ulularono in coro gli altri cinque.
“No… ok…”
I due jedi si guardarono negli occhi con
un sorriso perfido e mormorarono
“I signori sono da tostare*”e un
secondo dopo violenti fulmini partirono dalle mani di Kenobi e di Skywalker, in
breve i reporter(?) furono proiettati sulla cima di alberi, sulle automobili,
sulle falciatrici, sui tetti.
Altri, i più fortunati, finirono
nelle porcilaie, nei maneggi e nei recinti dove stazionavano tori di almeno una
tonnellata a testa.
I pochi superstiti se le diedero a
gambe levate, arrivando a San Francisco in dieci minuti … senza macchina…
Purtroppo per loro, i nostri eroi non
fecero neanche in tempo ad esultare per la vittoria ottenuta che furono presi
di peso da un energumeno dai folti e unti capelli grigi, che, pur non avendo
nessun tipo di potere extrasensoriale, li trascinò nella sua minuscola
villetta..
Valli dello Skywalker
Ranch, più a Sud.
Un altro tipo di mandria… cioè di
gregge… beh diciamo di bestiame stava facendo mille foto ad ogni singolo angolo
dei prati della proprietà di Lucas, i nostri baldi giovani erano così intenti
che nemmeno si accorsero dell’arrivo di due loro pari.
“Ragazzi … ragazzi siamo noi, non ci
riconoscete?” era la ventesima volta che i due ritardatari provavano a farsi
sentire senza successo.
Alla fine Alex Port, il più giovane
dei due, ebbe l’illuminazione.
“Ho un’idea Selenia …”
“Quale caro?”
“Mettiamoci a gridare: è apparso Darth
Vader sotto quell’albero!”
“Giusto!”
Un centesimo di secondo dopo si udì un
boato
“E’ apparso Darth Vader sotto la
quercia dietro di voi!”
Il bestiame… cioè i fan boys e la fan
girls si voltarono insieme, correndo come dei forsennati sotto l’albero più
vicino, solo dopo aver cercato per quattro ore, inutilmente, si girarono di
nuovo e videro in faccia i loro amici!
“Alex!Selenia!Ce l’avete fatta!”
strillarono i fanatici e Boba Font aggiunse “Tu Alex hai studiato la Sacra Trilogia?”
“Sì, sì signore, ho mandato anche un
rapporto dettagliato alla Maestra Ami79” replicò prontamente il ragazzo facendo
il saluto militare.
“Lo leggerò, intanto cosa ci puoi
dire?”
“E’ splendida, anche senza la divina
Portman”
“Bravo, ora sì che sei ufficialmente
dei nostri” disse il capo del fan club italiano battendo fraternamente sulla
spalla del giovine fan.
“E tu Selenia?Hai preparato i saggi?Li
devo mostrare al Santo Maestro!”
La giovane, che aveva lo sguardo
allucinato perché non dormiva da sei mesi buoni, tirò fuori un tomo alto quanto
tre bauli medievali.
“Ecco signore, ho scritto tutto: dai
paragoni con l’Iliade e la storia della Sfinge, passando da Alessandro Magno,
Roma, le dinastie cinesi, il buddhismo, l’animismo, l’ebraismo, l’induismo fino
al cristianesimo e ai giorni nostri si intende, compreso il rinascimento”
rispose la piccola del gruppo che malgrado il sonno perso, era vispa e sveglia.
“Ottimo, sei promossa nel gruppo delle
folli!”
“Evvai!” e corse ad abbracciare le sue
amiche Ami79, Goldi, Laire, Darth Lotry, Kiaretta il tutto mentre i due fidanzatini
Xaudi e Ferdinandius si sbaciucchiavano, Ladylightsaber e Chaosreborn bevevano
l’olio dei motori delle automobili, in mancanza di meglio, Aelis e Dash Rendar
misuravano l’altezza dei tomi di Selenia con uno strano strumento inventato
dalla prima e Boba Fonts donava una copia del suo personale calendario di Padmé
ad Alex che dopo dieci secondi lo aveva già coperto di bava.
Mentre il nostro gruppetto era in
faccende affaccendato, spuntò un enorme fumo ad est.
No, non erano i giornalisti i fuga e nemmeno
lo zio George che volava radente al suolo portandosi dietro i suoi personaggi e
i suoi attori, stile danza dal calabrone.
Erano altri due ritardatari dei
fanboys che stavano atterrando sul Ranch con un piccolo caccia, che era la
copia sputata di quello di Luke Skywalker ne “L’impero colpisce ancora”, con la
differenza che andava a carbone e quindi appestò per un mese la vallata.
Tuttavia nessuno se ne accorse, da una
parte i fanboys stavano facendo i loro beneamati cavoli, dall’altra i
giornalisti(??)stavano correndo fino a Città Del Capo dall’altra ancora lo zio
George, una volta arrivando alla villa, aveva assunto le preoccupanti fattezze
dell’incredibile Hulk così i suoi personaggi e i suoi attori si erano fatti
piccoli piccoli, rifugiandosi in un angolo buio dell’immensa sala(grande il
doppio di un normale aeroporto ndr).
Quando il caccia atterrò si udirono
delle pacate espressioni in romanesco e in marchigiano, del tutto simili a
quelle che si sentono in “Pierino la Peste” solo moolto più raffinate, poi
spuntarono una ragazza dai lunghi capelli castano scuro, vestita con un
completo bianco, totalmente identico a quello di Luke in “Una nuova speranza” e
un ragazzo dai capelli castani molto lunghi, abbigliato come Han Solo, (solo
che a causa della lunghezza dei capelli somigliava più a Leia)con tanto di
Chewbacca al seguito: il nostro “eroe” aveva raccattato un barbone per strada e
lo aveva convinto con le buone maniere(leggi a suon di sberloni) ad un
indossare il costume.
“CrisLel, la prossima volta guido io”
“Tu sei ancora un ragazzina Fujiwara”
“Ehi, ho più di 55 anni”
“Ma io sono più maturo di te,
ragazzina”
“Si, ma io sono una cavaliere jedi
protetta dalla Forza, ricordatelo!”
“Basta stare via per qualche giorno e
tutti si sono montati da testa, vero Chewie?”
“Zzzzzzzzzzzz” rispose il barbone
travestito da Wookie, il poveretto, difatti, non dormiva da almeno una
settimana, a causa dell’addestramento a cui lo aveva sottoposto Cris.
Questi lo guardò truce per un secondo
poi gli buttò addosso un secchio d’acqua.
“Chewie!!!!!!!!”
“Ehm, sì?”
“Su, fai sentire come si dice…”
“Cosa?”
Altra secchiata d’acqua, stavolta
gelata.
“Devi rispondere come farebbe Chewie!”
“Uarghhhhhhhh”
“Vabbè, sempre meglio che niente,
andiamo dai nostri Fuji”
La nostra eroina, tuttavia, si era già
allontanata verso gli altri che parevano ancora impegnati a fare altro, tranne
uno, Boba, il quale vedendoli arrivare, mise le mani sui fianchi e iniziò a
scuotere la testa con aria di rimprovero.
“Anche voi in ritardo?”
“Maestro Boba, è che abbiamo preparato
il caccia da far vedere al Sommo Lucas” risposero i due mettendosi a sua volta
le mani sui fianchi e fissandolo con aria di sfida.
Boba non replicò, si voltò verso gli
altri e li chiamò con un fischietto
“Ragazzi!Dobbiamo controllare se il
caccia è venuto bene!”
“Sì, signore!” fecero gli altri con
tanto di saluto marziale.
E così la maggior parte del gruppetto
dei fanboys e delle fangirls si mise a controllare ogni millimetro del caccia mentre
Cris e Fuji, grazie alla collaborazione di Kiaretta, Aelis e Dash, si mise a
fare la permanente alla pelliccia dello pseudo-Chewbacca, per poi asciugarlo
con un super asciugacapelli creato dalla suddetta Aelis.
Nel frattempo alla villa lo zio George
continuava a camminare avanti ed indietro, provocando terremoti di 8o grado
della scala Richter e di magnitudo 9.9, ripetendo costantemente
“E ora che si fa?Che si fa??Che si
fa?”
Anakin e Hayden, Padmé e Natalie,
Obi-Wan e Ewan, intanto, dopo l’iniziale parapiglia, avevano fatto comunella.
“E quindi hai scoperto che il
sarcofago è un sith, eh?Bravo!Senti, me lo faresti un favore?”
“Quale?”
“Ho sempre sognato di vederlo
affettato per bene, tipo sushi o spezzatino”
“Non c’è problema … “
“Anche se ora che ci penso, forse non
c’è n’è più bisogno” disse Hayden grattandosi la testa.
“Perché?”
“E’finito in manicomio”
“Come???” chiesero in coro Anakin,
Obi-Wan e Padmé.
Nat, Ewan e Hayden si guardarono
preoccupati tra di loro.
“Beh, sì, noi non avevamo capito di
essere veramente nel vostro mondo e allora trattavamo lui e gli altri come
attori”
Kenobi, Skywalker e la sua signora si
scrutarono un attimo e poi chiesero
“E quindi?”
“Ian … cioè Palpatine non l’ha presa
molto bene, è impazzito, lo hanno portato via con la camicia di forza” balbettò
Ewan, ricordando con preoccupazione il suo travagliato periodo di degenza
nell’ospedale psichiatrico di Coruscant… anzi con orrore.
“Con la camicia di forza?”domandò il
maestro jedi mentre gli altri due sbattevano gli occhi ripetutamente.
“Sì… anche Yoda è andato fuori di
testa, ci ha aggrediti” deglutì Christensen rammentando la scenario
apocalittico di quando il sommo ranocchione era passato al lato oscuro
devastando l’appartamento di Padmé e tentando di ucciderli. “Ah, senatrice,
credo che il vostro ehm appartamento sia un attimino da ristrutturare”
“Beh, allora siamo pari… quello del
signor McGregor è anch’esso da sistemare” sorrise Padmé con aria angelica.
McGregor trasformò i suoi occhietti in
fessure.
“In che senso????George, poi pagherai
tutto tu, si intende, eh!” ringhiò lo scozzese al regista che non badò molto
alle sue proteste.
“Ah già, ora che ci penso, pure la sua
villa, signor Christensen, è da ehm riorganizzare” fece Anakin ricordandosi
della epocale sbronza che si era preso, ma evitando di ripensare alla signorina
che aveva cercato di circuirlo in mille modi: aveva il tremendo sospetto che la
sua consorte potesse leggergli dentro. “C’è stato un piccolo terremoto”
A differenza di Ewan, Hayden sorrise
con aria serafica
“Davvero?Ma quanto mi dispiace … tanto
poi pagherà lo zio, vero????”
I tre transfughi della Galassia
Lontana rimasero un attimo interdetti.
“Ma perché dite che pagherà lui?” fece
Kenobi, assaporando già qualche regalino gratis, tipo fornitura di whisky
scozzese per un anno, che aveva iniziato ad apprezzare molto.
Dal canto loro, Padmé ed Anakin
pensarono di farsi regalare un degno viaggio di nozze, in un bel pianeta pieno
di sole e mare, magari della durata di sei anni.
“Dopotutto è colpa sua. Lui scrivendo
la vostra storia, ha creato il collegamento tra il nostro mondo e il vostro” disse
l’attore canadese sorridendo diabolico.
Sei facce si voltarono verso lo zietto
che seguitava a passeggiare, aveva ormai fatto un solco di 10 centimetri nel
pavimento.
“ZIOOO GEORGEEEEEEEEEEE!” urlarono in
coro i sei esseri demoniaci.
Niente.
Il nostro corpulento individuo non
batté ciglio, camminava, camminava e camminava.
Obi-Wan guardò Ewan che guardò Hayden
che guardò Anakin che guardò Padmé che guardò Natalie.
“Adesso bastaaaaaaaa!” ringhiarono in
coro, lo presero di peso, lo legarono con delle manette di titanio(che per
fortuna Anakin ed Obi-Wan portavano sempre con se) ad una piccola
poltrona(larga sei metri e lunga otto ndr)e lo imbavagliarono, nonostante i
suoi tentativi di dibattersi.
“Zietto, dobbiamo parlare” fece con
assoluta calma Natalie, l’unica che aveva mantenuto una certa lucidità(??)..
“Ouaiouaoi” diede risposta Lucas,
provando a liberarsi.
“Ti togliamo il bavaglio, ma tu ci
ascolti!” e un secondo dopo Anakin gli liberò la bocca.
“Non vi do un dollaro!” ululò il regista
“Invece sì”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece si!”
Il duello verbale perdurò per otto ore,
quando i sette divennero afoni, diedero l’assalto alle provviste della dispensa
e poi si addormentarono sfiniti sui tappeti, tranne il povero zietto, che
essendo ancora legato alla poltrona, fu costretto prima a farsi imboccare e a
poi dormire ammanettato.
Si svegliarono una settimana dopo,
ancora piuttosto stanchi ed affamati, dando l’ennesimo irruzione alle dispense,
poi i sei diavoli si isolarono, confabulando per ore ed ore, sotto lo sguardo
molto angosciato di George, che non ci vedeva niente di buono in quella
alleanza ribelle.
“Abbiamo deciso!” fece Kenobi,
arrivando davanti al nostro regista.
“Cosa?”
“Sei un nostro ostaggio”
“Come?Ma siete impazziti?E poi proprio
tu Obi-Wan, così rispettoso delle regole, così compassionevole, così generoso!”
“Proprio perché sono così rispettoso
delle regole. Tu ci devi dei soldi, hai causato dei danni al nostro e al vostro
mondo, ergo devi pagare!”
“Ma non ci penso neanche”
“Va bene, ti portiamo in cantina!”
mormorò Padmé limandosi le unghie e sorridendo angelicamente.
“Noouuu la cantina
nooooooouuuuuuuuuuuu… ho paura del buio, io!”
“Bene, allora paga!”intervenne Hayden
sorridendo con il suo solito sorriso gentile e rassicurante.
“Siete dei mostri!” ululò furibondo lo
zio George
“Gli affari sono affari, su tira fuori
i soldi e ci dimenticheremo tutto!” insistette Ewan mettendosi a sedere e
accedendo una sigaretta, cosa che fece poi per gli altri, tranne che per Padmé,
per ovvie ragioni.
“Non si fuma al mio ranch, lo sai
scozzese!”
“E non rompere!” fece Christensen
scuotendo la mano come per scacciare una mosca.
“Insomma, ragioniamo perché sarebbe
colpa mia?” domandò Lucas cercando di mantenere un tono pacato.
“Se non avessi creato la saga, non ci
sarebbe stato lo scambio!” intervenne la Portman fissandolo torva.
“Ingrati, con tutti i soldi che avete
guadagnato grazie a me, potreste mantenere le vostre prossime venti generazioni”
latrò furibondo il regista californiano.
“In effetti questo è vero”
dichiararono i tre attori.
“Allora mi liberate?” chiese Lucas
speranzoso.
“Neanche per sogno!” affermò l’alleanza
ribelle … cioè quelli…
“Delinquenti!Assassini!Tenere
prigioniero un povero diabetico come me, potrei morire senza medicine e cibo”
piagnucolò il corpulento uomo.
I sei si grattarono il mento.
“Allora voi, Hayden e Natalie a fare
provviste oppure preferite andarci voi Padmé ed Anakin?” domandò McGregor.
I due coniugi scossero la testa,
divenendo pallidi come lenzuoli: il pensiero di tornare ad avere a che fare con
altre persone li preoccupava non poco.
“Noi andiamo a sistemare i letti, per
la notte voi due, Ewan e Obi-Wan andate a cercare delle armi, ok?” replicarono
i due.
“Ma dico, siete impazziti?Mica vorrete
sequestrarmi per davvero!”
I nostri eroi sospirarono irritati.
“Imbavagliatelo di nuovo!” ringhiò Anakin
sempre più stufo di sentirlo
“No … no … fermi … aspettate… io so
come farvi tornare a casa!”
Kenobi, Skywalker e signora si
bloccarono all’istante.
“Davvero?”
“Sì, ehm, una volta lo sapevo, ci devo
pensare su un po’…”
“Stai mentendo?” domandò il generale
alzando un sopracciglio.
“Impossibile, è la tua specialità,
questa” intervenne Ewan.
“Spiritoso!” replicò Obi-Wan.
“Ha ragione però … beh io e Natalie
andiamo” affermò Hayden prendendo per mano la ragazza israeliana e
trascinandola fuori.
“Sì ma andate solo a fare la
spesa!”fecero gli altri, in primis Kenobi e McGregor.
Christensen e la Portman sogghignarono
e uscirono dalla villa.
“Intanto che ci pensi, ti mettiamo di
nuovo il bavaglio” disse subito Padmé.
“Nooouuuuuuuu”
“Non mi fido di lui!” fece la
senatrice.
“Neanche noi” replicarono Anakin, Ewan
e Obi-Wan.
“E io non mi fido di voi: è
pericolosissimo mettervi insieme!” il povero regista venne di nuovo
imbavagliato da Padmé mentre gli altri si preoccuparono di sistemare i letti in
modo che fossero tutti vicino, ovvero nel salotto e tirando fuori diverse armi,
come fucili a canne mozze e diverse mitragliatrici, rinvenute nello scantinato.
Tre ore dopo rientrarono Christensen e
la Portman, i quali, oltre alla spese, portarono un grosso megafono, che
usarono immediatamente.
“A tutti voi la fuori, specialmente
agli ammiratori, se volete rivedere il vostro amato idolo George Lucas, dovete
convincerlo a farci un bell’assegno in bianco e soprattutto a ricordare la
formula per farci tornare a casa!” urlarono i sei indemoniati.
I fanboys, udendo quel terribile
annuncio, si abbigliarono in seduta anti-sommossa e dopo aver reperito anche
loro diversi armamenti, pigliate in prestito ad alcuni poliziotti della
zona, tramite i solidi metodi gentili, e poi si misero a pattugliare il ranch.
“Dobbiamo salvare lo zio da quei
pazzi… così ci sarà grato a vita!” fece il gruppo delle folli.
“Infatti e magari ci farà anche vivere
qui” assentirò tutti.
Quindi nell’autunno del 2007 la
situazione allo Skywalker Ranch si stava facendo sempre più drammatica, era
impossibile capire chi l’avrebbe avuta vinta: gli squilibrati dentro la villa o
quelli fuori?
Erano questi gli angoscianti pensieri
di Lucas, il quale, si era reso tragicamente conto di una cosa: in ogni caso
lui avrebbe dovuto sganciare una montagna di soldi!
E questo terribile pensiero gli fece
schizzare diabete e pressione alle stelle!
Si calmò solo a vedere i suoi
personaggi e suoi attori camminare avanti ed indietro, stile soldati di guardia
al fortino.
Il poveretto, in mancanza di meglio,
iniziò a piangere come un neonato che vuole la poppata.
Morale della favola aveva un ragione
un fan tanto tempo fa: la pazzia è una cosa insita di chiunque abbia a che fare
con Star Wars.
Al prossimo episodio!
*Citazione da "Ghostbusters"
Fine Capitolo XIII